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DIFESA A UOMO


Indice Costruzione di una difesa a uomo Costruzione di una difesa a uomo: esercizi Difesa individuale: aiuti e rotazioni Fondamentali della difesa a uomo La difesa individuale Principi della difesa a uomo Aiuti e rotazioni difensive Difesa contro il pick and roll laterale Raddoppi su metĂ campo Concetti di difesa ed esercizi Uno contro uno difensivo Difesa dai blocchi Difesa individuale Miglioramento individuale in organizzazione difensiva Run & Jump Due contro uno difensivo Difesa sul Pick and Roll Difesa sul Pick and Roll Concetti difensivi Costruzione Run & Jump tutto campo

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Al Ford Marco Calvani Lino Lardo Emanuele Molin Antonino Molino Stefano Sacripanti Zare Markovski Alessandro Ramagli Ben Howland Francesco Marcelletti

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Claudio Barresi Sergio Scariolo Marco Spanu Dale Brown

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Franco Gramenzi Miodrag Gajic Ettore Messina Enrico Fabbri

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COSTRUZIONE DI UNA DIFESA A UOMO - Al Ford

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Esercizio 1 : Chiudere chi blocca X1 grida "destra/sinistra" e chiude chi blocca appoggiandosi a lui con il petto, per evitare il giro a canestro, forzandolo fisicamente lontano da dove vuole fare il blocco. X2 deve passare rapidamente sotto il blocco e salire per evitare che il suo attaccante tiri da dietro il blocco (diagr. 1). Esercizio Ombra : Laterale X1 salta verso il basso per impedire la penetrazione in palleggio sulla linea di fondo, giocando quasi a zona, ma sempre evitando che la difesa sia battuta da una penetrazione; X2 salta verso l'alto e forza il palleggiatore verso la linea di fondo e non gli permette di uscire dal blocco (diagr. 2). Esercizio Ombra : E' un valido esercizio che insegna al difensore ad anticipare il primo passo del giocatore con palla e a reagire al movimento dell'attaccante e che aiuta l'attaccante migliorare il primo passo con la palla. Iniziare l'esercizio senza palla e poi farlo con palla. S'inizia con due giocatori uno di fronte all'altro, uno in attacco, il "leader" e l'altro, il difensore "ombra". Il "leader" fa un primo passo forte in qualsiasi direzione (avanti, indietro, destra o sinistra) e si ferma dopo ogni passo per attendere il movimento del giocatore "ombra" e poi fa un altro movimento, sempre mantenendo la pozione con palla della tripla minaccia, cioè pronto a passare, palleggiare o tirare. Il difensore è in una forte posizione difensiva, pronto a muoversi rapidamente e ed ad anticipare il movimento dell'attaccante, per poi impedirgli di eseguirlo. L'esercizio dura 30-45" e poi i due giocatori cambiando ruolo. Esercizio per la transizione difensiva : Serve per insegnare a tornare rapidamente in difesa ed evitare di subire un facile canestro. Cinque attaccanti che giocano con o senza schemi contro cinque difensori. Al segnale dell'allenatore i cinque attaccanti lasciano cadere la palla e corrono in difesa, e non possono marcare il difensore che li stava marcando e questo per insegnare a parlare in difesa e l'aiuto e recupero. Chi è corso in difesa deve evitare di farsi battere facilmente da sotto o con tiro da tre. L'esercizio termina dopo un rimbalzo difensivo, una palla rubata o persa. Esercizio a quadrato : Quattro attaccanti e quattro difensori disposti a quadrato. Nella prima parte dell'esercizio gli attaccanti fanno blocchi bassi e nella seconda parte blocchi ciechi. I difensori devono cercare di passare in mezzo stando vicini al proprio attaccante e devono parlare tra loro. L'esercizio può essere attuato anche aumentando la distanza tra gli attaccanti (diagr. 3).

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Difesa su sei movimenti : Un attaccante senza palla ed un difensore in ala ed un allenatore con palla nella fascia centrale. Sei le situazioni offensive sulle quali il difensore deve difendere (diagr. 4): 1. Impedire il tiro da tre punti 2. Fintare il raddoppio sulla penetrazione in palleggio 3. Difesa sul post basso (marcarlo davanti) 4. Taglio in area, difesa sul lato d'aiuto 5. Passaggio da una parte all'altra del campo e riprendere il marcamento aggressivo 6. Uno contro uno. Esercizio per lo sfondamento : Un difensore in mezzo all'area e tre attaccanti con palla a 3. 3 penetra in 2


palleggio, X prende lo sfondamento, si alza, prende un altro sfondamento da 1, che ha ricevuto palla da 3. X si alza corre poi a chiudere sull'altra linea di fondo e prende un ultimo sfondamento da 2, che ha ricevuto palla da 1 (diagr. 5). Difesa in sottonumero : Quattro attaccanti contro tre difensori, che devono aiutare e recuperare e parlare tra loro. La difesa si deve concentrare sulla pressione sulla palla, non farsi battere in penetrazione, tornare a marcare l'attaccante aggressivamente, aiutare e recuperare e prendere il rimbalzo difensivo (diagr. 6).

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Quattro fuori : Quattro attaccanti fuori area e quattro difensori. Lavorare sulla posizione in campo. Concentrasi sul chiudere l'attaccante aggressivamente, sulla posizione sul lato debole e sul non farsi battere in palleggio. Quando l'allenatore chiama "ruotare", tutti e quattro gli attaccanti ruotano di una posizione da destra a sinistra e, di conseguenza, anche i difensori. In una seconda fase, l'allenatore chiama "giocare" e si gioca normalmente quattro contro quattro (diagr. 7). Quattro contro sei (con due in angolo) : Quattro contro quattro fuori area con due giocatori in angolo. Quando la palla giunge in angolo questo giocatore penetra lungo la linea di fondo. I quatto difensori devono ruotare ed aiutare e recuperare, seguendo tutti i principi base della difesa a uomo, come pressione sulla palla, non farsi battere in penetrazione, andare a marcare aggressivamente, aiutare e recuperare, tagliafuori a rimbalzo e prendere sfondamento (diagr. 8). Quattro contro quattro : Quatto attaccanti, che giocano larghi, e quattro difensori. Gli attaccanti fanno blocchi ciechi e blocchi bassi. Parlare tra i difensori è fondamentale (diagr. 9).

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Zig zag : Prima fase: esercizio di scivolamenti difensivi a tutto il campo, concentrandosi sul passo in avanti, senza attaccante. Seconda fase: stesso esercizio con un attaccante senza palla. Terza fase: uno contro uno con palla a tutto campo con l'attaccante che cerca di battere subito il difensore, che deve tentare di tenere l'attaccante solo su un lato del campo (diagr. 10). Da linea laterale a linea di fondo Dapprima i giocatori fanno scivolamenti continui dalla linea laterale verso il cerchio del salto a due, concentrandosi sul passo in avanti. Poi fanno scivolamenti dalla linea laterale alla linea di fondo per circa 30-45 secondi. Questo è un ottimo esercizio di condizionamento per schiena e gambe (diagr. 11). Scivolamenti zig zag a tutto campo : con l'attaccante che passa la palla all'allenatore. Il difensore deve saltare verso la palla ed anticipare fino alla linea del tiro da tre punti e chiudere l'attaccante. Sul passaggio di ritorno dell'allenatore si gioca uno contro uno (diagr. 12). 3


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Tre contro tre blocchi bassi : A metĂ campo un playmaker, con palla nella fascia centrale, e due ali. 1 passa a 3 e blocca per 2. X1 deve pressare 1, saltare verso la palla dopo il passaggio di 1 a 2, vedere 1, non farsi battere dalle penetrazioni e aiutare sul blocco basso. X2 deve stare vicino a 2, mettere un piede in mezzo al blocco e scivolare sopra il blocco (diagr. 13). Tre contro tre con blocchi ciechi : Stessa disposizione, ma questa volta 1 passa a 3 e riceve un blocco cieco da 2. X2 deve saltare verso la palla, allargarsi per permettere al compagno di recuperare ed impedire un giro interno. X1 deve diminuire la distanza tra lui e 1, mettere un piede in mezzo al blocco per scivolare sopra (diagr. 14). Scivolamenti a tutto campo : Due file di giocatori negli angoli opposti. Scivolamenti verso il tabellone, toccare tre volte il tabellone, correre all'indietro fino a metĂ campo, scivolamenti fino alla linea laterale e poi fino alla linea di fondo. Si ripete nella direzione opposta (diagr. 15).

diagr. 16 diagr. 17

Chiudere : A coppie nelle due metĂ della metĂ campo. I difensori con palla e gli attaccanti fuori. I difensori passano la palla agli attaccanti che giocano uno contro uno. Se il difensore non alza la mano per contrastare il tiro, difende nuovamente. Per chiudere l'attaccante fa due passi forti e poi due passi esitati con le mani verso l'alto per impedire visione del canestro e tiro (diagr. 16). Rotolare la palla : Un attaccante con palla in post basso un difensore dalla parte opposta. L'attaccante fa rotolare palla fino alla linea del tiro da tre punti, la riprende si dispone fronte a canestro. Il difensore, non appena l'attaccante fa rotolare la palla, scivola verso la linea opposta dell'area, corre a difendere sul proprio attaccante, che gioca uno contro uno (diagr. 17).

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COSTRUZIONE DI UNA DIFESA A UOMO: ESERCIZI di Marco Calvani

Uno contro uno e due contro due UNO CONTRO UNO A metĂ campo con appoggi laterali : Una coppia attaccante-difensore con palla nel centro del campo, due ali come appoggio per l'attaccante. 1 passa ad una delle due ali e gioca uno contro uno senza palla. Obiettivo: X1 deve difendere sul taglio ed anticipare passaggi sul taglio dietro, stare in guardia chiusa e imparare a ruotare la testa sul cambio d'anticipo dalla mano destra alla mano sinistra (diagr. 1, 2 e 3).

Diagr 1

Diagr. 2

Diagr. 3

Variante : Lo stesso esercizio è effettuato con il passaggio dall'ala al giocatore d'appoggio sulla fascia centrale (diagr. 4). 1 taglia e poi si smarca per ricevere. Ricevuta palla, 1 gioca uno contro uno (diagr. 5 e 6).

Diagr 4

Diagr. 5

Diagr. 6

Una volta terminata l'azione 1 corre a difendere contro 2, mentre X1, se è realizzato il canestro, esegue la rimessa da fondo campo o, se prende il rimbalzo, passa il pallone al giocatore d'appoggio (diagr. 7, 8 e 9). Obiettivo: 1 deve, in tutti i casi, su canestro realizzato o su rimbalzo del difensore, andare ad anticipare 2.

Diagr 7

Diagr. 8

Diagr. 9

DUE CONTRO DUE (ESTERNI) 1 passa a 2, 2 a 3, poi 1 corre a difendere su 3 e 2 su 4 (diagr. 10). 3 gioca uno contro uno e poi se non riesce, passa a 4 (che nel frattempo era fermo in angolo). 3, dopo il passaggio taglia e torna nella sua posizione (diagr. 11).

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Diagr. 10

Diagr. 11

Obiettivo: abituare il difensore 2, che difende ad un passaggio di distanza dal proprio difensore a difendere in aiuto e recupero e non chiuso (diagr. 12 e 13).

Diagr. 12

Diagr. 13

Varianti : Stesso esercizio, ma con 3 che, dopo il passaggio, taglia sul lato opposto e si dispone al di sotto della linea di tiro libero. 1 difende sul taglio di 3 e rimane in aiuto (diagr. 14). 4 gioca uno contro uno e può passare solo all'allenatore o compagno in appoggio. 1 chiude la penetrazione e poi corre a recuperare su 3 (diagr. 15 e 16). Se la difesa prende palla, contropiede o due contro due nell'altro canestro. Obiettivo: creare una mentalità quasi esasperata dell'aiuto sul lato debole.

Diagr. 14

Diagr. 15

Diagr. 16

Variante : Stesso esercizio con 3 che passa all'appoggio e gioca in dai e vai. Quando 3 passa, 2 si stacca, pronto a difendere sul passaggio sul taglio dietro ed ad anticipare il movimento di 4 verso l'alto (diagr. 17, 18 e 19).

Diagr. 17

Diagr. 18

Diagr. 19

Obiettivo: difendere sul lato debole ad un passaggio di distanza dalla palla, difensore 1, e due passaggi di distanza, difensore 2. 6


Variante : Stesso esercizio con 3, che dopo il passaggio, fa un blocco verticale per 4. 1 si stacca per creare spazio per 2 per passare in mezzo: 2 deve aprirsi nella posizione a "coltello", per scivolare sul blocco di 3 (diagr. 20,21 e 22). Obiettivo: imparare a creare spazi per difendere sui blocchi sul lato debole.

Diagr. 20

Diagr. 21

Diagr. 22

Variante : Stesso esercizio con 3 che, dopo il passaggio all'appoggio, riceve un blocco cieco da 4 (diagr. 23, 24 e 25). Obiettivo: 2 crea spazio ed avvisa 1 del blocco, mentre 1 deve passare sopra al blocco.

Diagr 23

Diagr. 24

Diagr. 25

DUE CONTRO DUE (GIOCATORI INTERNI) 4 blocca per 5 e X4 difende ponendosi tra uomo e palla. X5 prima che il blocco sia portato, anticipa il blocco stesso, scivolando oltre il blocco (diagr. 26). Se 5 passa sopra il blocco, X4 e X5 cambiano (diagr. 27). Se 5 passa sotto, i due difensori non cambiano (diagr. 28).

Diagr. 26

Diagr. 27

Diagr. 28

Diagr. 29

Diagr. 30

Diagr. 31

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DUE CONTRO DUE (UN GIOCATORE INTERNO ED UNO ESTERNO) 4 passa all'allenatore e blocca per 2. X4, quando 4 passa, salta verso la palla, impedendo il taglio davanti. X2 si dispone tra palla ed attaccante (diagr. 29). 4 va a bloccare per 2 (diagr. 30) e, in prossimità del blocco, X2 diminuisce lo spazio tra lui e 2. Sull'uscita di 2 dal blocco, X2 e X4 hanno due regole: a) X4 rallenterà il passaggio a 2, con un movimento d'uscita e rientro, sulla linea di passaggio, dando cos“ a X2 la possibilità di recuperare (diagr. 31); b) nel caso 2 riceva palla, X2 e X4 cambiano attaccanti. Varianti : Stesso esercizio, ma con il blocco portato sull'angolo della lunetta del tiro libero (diagr. 32). X2 passerà sopra il blocco, impedendo il movimento di taglio a ricciolo verso canestro. Con questi esercizi s'insegna ai difensori a leggere in anticipo il punto dove si effettuerà il blocco. I principi usati sono gli stessi visti in precedenza (diagr. 33 e 34). Varianti : Stesso esercizio, ma con il blocco portato esternamente all'angolo della lunetta del tiro libero.

Diagr. 32

Diagr. 33

Diagr. 34

Tre contro tre e quattro contro quattro TRE CONTRO TRE - (PLAYMAKER-ALA-ALA) 1, 2 e 3 possono giocare in attacco usando solamente i tagli, mentre X1, X2 e X3 difendono con i principi visti in precedenza. a) X1 marcherà davanti in anticipo il taglio, mentre X2 impedirà la ricezione del passaggio sul taglio dietro (diagr. 35, 36 e 37).

Diagr. 35

Diagr. 36

Diagr. 37

b) Sulla penetrazione di 2 sulla linea di fondo, X3 aiuta e chiude, mentre X1 sta in posizione intermedia tra 1 e 3 (diagr. 38). c) Sul passaggio d'uscita, X1 marcherà il ricevente e X2 l'altro attaccante libero. Il difensore che ha effettuato la chiusura resterà a marcare l'attaccante che ha chiuso (diagr. 39).

Diagr. 38

Diagr. 39

Abbiamo deciso di adottare questa soluzione osservando la disposizione dei piedi di X2 e X3: X3 ha i piedi 8


rivolti nella direzione opposta a quella del suo attaccante 3 ed anche rispetto a 1, mentre X2 sta correndo verso canestro e la posizione dei piedi lo facilita anche nel continuare la corsa verso uno dei due attaccanti liberi. Sulla penetrazione centrale di 2, X1 fa aiuto e recupero (diagr. 40). d) Se 2 prosegue la sua azione di penetrazione, X3 chiuderà e X1 si posizionerà tra 1 e 3 (diagr. 41). Regole: - Gli aiuti sul taglio dietro vengono dal lato debole. - Gli aiuti sulle penetrazioni vengono dal lato debole. - Vi è aiuto e recupero del difensore che si trova ad un passaggio di distanza dalla palla.

Diagr. 40

Diagr. 41

TRE CONTRO TRE - (DUE GUARDIE ED UN ALA) Sul passaggio da 1 a 2, X1 difende marcando davanti il taglio e X3 impedisce la ricezione del passaggio sul taglio dietro di 1 (diagr. 42 e 43). Sono permesse in attacco solo conclusioni sui tagli e penetrazioni.

Diagr. 42

Diagr. 43

Regole: - Si anticipa avanti quando si è sul lato forte. - Si aiuta sul taglio dietro dal lato debole. TRE CONTRO TRE : (UN ESTERNO E DUE INTERNI-DOPPIO BLOCCO ALTO/BASSO) 4 passa all'allenatore C e fa un doppio blocco in lunetta con 5 per 1. Sull'uscita di 1, X4 esegue un movimento a pendolo, cioè salta verso la palla e poi si affianca al doppio blocco, stando sul lato della palla, mentre X5 marcherà un eventuale taglio a canestro di 4 o 5. X1 segue 1 da dietro (diagr. 44, 45 e 46).

Diagr. 44

Diagr. 45

Variante : Stesso esercizio, ma con un doppio blocco basso (diagr. 47, 48 e 49).

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Diagr. 46


Diagr. 47

Diagr. 48

Diagr. 49

QUATTRO CONTRO QUATTRO - (ESTERNI) Gli attaccanti giocano solo in penetrazione e scarico del pallone (diagr. 50, 51 e 52).

Diagr. 50

Diagr. 51

Diagr. 52

Regole: - Il difensore ad un passaggio di distanza fa aiuto e recupero. - Il difensore a due passaggi di distanza o che è l'ultimo difensore sul lato d'aiuto, aiuta e chiude la penetrazione. QUATTRO CONTRO QUATTRO - (TRE ESTERNI ED UN INTERNO) Difesa sul giocatore interno marcato dietro: 1 passa a 2 e sul passaggio i difensori adeguano la propria posizione. 2 passa a 4 e X1, X2 e X3 si adegueranno nuovamente, mentre X4 scivola e va dietro al proprio attaccante, disponendosi tra lui e canestro (diagr. 53 e 54). Al primo palleggio di X4, X2 raddoppia, mentre X1 ruota e va a marcare 2. X3 si dispone in una posizione intermedia, che gli possa permettere di difendere sia su un taglio di 1 a canestro, sia su un taglio di 3 dal lato debole (diagr. 55). All'uscita della palla dal raddoppio X3 seguirà la direzione del passaggio, andando a marcare l'attaccante che ha ricevuto palla e X2 andrà a difendere sull'altro attaccante rimasto libero.

Diagr. 53

Diagr. 54

Diagr. 55

Difesa giocatore interno marcato davanti: con X4 che marca 4 in anticipo di tre quarti, dopo il passaggio di 1 a 2, X4 andrà a marcare davanti 4, mentre X3 sarà in aiuto sul lato debole per intercettare un eventuale passaggio a parabola (lob). X1 assumerà una posizione intermedia che gli permette di difendere sul taglio a canestro di 1 o di 3 dal lato debole (diagr. 56 e 57).

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Diagr. 56

Diagr. 57

QUATTRO CONTRO QUATTRO - (DUE ESTERNI E DUE INTERNI) L'allenatore C passa a 1 e tutti i difensori assumono la posizione difensiva come dal diagr. 58. Quando 5 taglia per andare in post alto, X5 impedirà a 5 di ricevere, anticipandolo in modo aggressivo, mentre X2 si disporrà in area per intercettare un eventuale passaggio a parabola (diagr. 59). Lo scopo è quello di evitare un gioco a due tra il post alto ed il post basso.

Diagr. 58

Diagr. 59

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DIFESA INDIVIDUALE: AIUTI E ROTAZIONI Lino Lardo Una squadra vincente deve avere un'ottima mentalità difensiva. Il principio base della nostra difesa è dato da una costante pressione sulla palla per impedire all'attacco di effettuare il proprio gioco con tranquillità e facilità. Sviluppando grande aggressività sulla palla dobbiamo essere pronti, se l'attacco legge correttamente questo atteggiamento, a coprire la difesa con aiuti e rotazioni adeguate che coinvolgano tutti i giocatori impegnati nell'azione difensiva. Nei nostri esercizi difensivi alleniamo molte situazioni di uno contro uno con palla per essere pronti a non subire penetrazioni e facili tiri così da non dover intervenire con aiuti e rotazioni che possono mettere in difficoltà la nostra difesa. Si trovano spesso ottime squadre e giocatori che sanno attaccare la difesa e la sanno leggere e per questo un altro aspetto che è curato nella nostra settimana di preparazione alla partita è la difesa in aiuto sul lato debole con conseguenti rotazioni. CONCETTI PRINCIPALI DELLA NOSTRA DIFESA * Mettere sempre pressione sulla palla nella nostra metà campo. * Anticipare forte in guardia chiusa il giocatore senza palla ad un passaggio di distanza (diagr. 1). * Difendere sui giocatori lontano dalla palla "staccati" dal proprio uomo in posizione d'aiuto in guardia aperta per vedere uomo e palla. * Difendere l'uno contro in post basso 1vs1 marcandolo d'anticipo di tre quarti (diagr. 2). * Raddoppiare con rotazioni quando si difende sul blocco e giro - pick and roll (diagr. 3).

Diagr. 1

Diagr. 2

Diagr. 3

Analizzando la nostra difesa sulla palla, fondamentale responsabilizzare il difensore a non farsi battere. Per questo non facciamo scelte assolute nel mandare l'attaccante verso una determinata posizione (sul centro o sul fondo) proprio per non entrare troppo presto nei meccanismi d'aiuti e rotazioni. Ora vediamo, qualora l'attaccante batta in uno contro la nostra difesa, come ci comportiamo in alcune situazioni che troviamo costantemente nel nostro campionato nei giochi avversari.

Diagr. 4

Diagr. 5

Penetrazione centrale : Cerchiamo innanzi tutto di non concedere la mano forte all'attaccante, mentre l'aiuto del pivot che si trova sul lato forte è solo accennato per concedere solo un arresto e tiro e non un facile scarico (diagr. 4). I difensori sul lato debole sono pronti a scalare per riempire l'area Apertura del campo (clear out) dopo doppia uscita : Vogliamo che il difensore dell'esterno che usa il blocco chiuda la linea di fondo e che, in caso di penetrazione centrale, il nostro lungo sia pronto ad aiutare senza seguire il lungo avversario che si apre (diagr. 5). Si possono creare due situazioni d'aiuti e rotazioni: 1. Se l'attaccante riesce a battere la difesa sul fondo il nostro secondo lungo porta un forte aiuto per fermare la penetrazione e gli esterni sul lato debole devono ruotare per fermare un facile passaggio o 12


comunque per effettuare tagliafuori in caso di tiro (diagr. 6). 2. A volte il lungo che si apre è un gran tiratore come Nicola della Benetton ed, in caso di penetrazione centrale dove il nostro difensore deve aiutare, cerchiamo di ruotare con un esterno sul lungo per evitare facili ribaltamenti di lato (diagr. 7).

Diagr. 6

Diagr. 7

Difesa con palla al post basso : In questa situazione vogliamo prima di tutto che il nostro difensore in post basso chiuda la linea di fondo e portiamo aiuti dal centro. Si possono creare due situazioni, a seconda che il giocatore al centro sia un esterno oppure un lungo: * Se chi è in punta si trova a dover fronteggiare un'esterno nel momento in cui il lungo avversario effettua un passaggio, questa è la rotazione che vogliamo (diagr. 8). * Se durante l'azione, come spesso accade, in posizione centrale si trova l'altro lungo, chiediamo al nostro difensore di lavorare con mani e braccia "vive" in situazione d'aiuto e recupero (diagr. 9).

Diagr. 8

Diagr. 9

Diagr. 10

Difesa sul giro attorno (curl) da situazione di doppia uscita : E' un'altra situazione difensiva che necessita di un gran tempismo tra i due lunghi. Dalla situazione di doppia uscita noi chiediamo al difensore dell'esterno di seguire l'attaccante che di solito è un gran tiratore. Se l'attacco legge la nostra scelta difensiva e sceglie di usare l'uscita dal blocco girandogli attorno (curl), vogliamo che il nostro lungo esca forte per fermare il giro. Al tempo stesso, è fondamentale il lavoro del secondo lungo, che deve saltare dentro l'area per evitare facili passaggi, come anche la difesa sul nostro lato debole deve essere pronta a riempire l'area (diagr. 10).

Diagr. 11

Diagr. 12

Diagr. 13

Difesa su situazioni di blocco e giro (pick and roll) : Se non facciamo particolari scelte tattiche su tutti i blocco e giro (pick and roll), sia centrali, che laterali, raddoppiamo sulla palla, cambiando con i lunghi e cercando, come prima regola di coprire l'area (diagr. 11, 12, 13 e 14). ESERCIZI : Ecco ora degli esercizi che usiamo pi spesso durante la settimana di lavoro per sviluppare la nostra mentalità aggressiva e per migliorare gli aiuti e le nostre rotazioni 13


2 contro 2 : Anticipo: l'allenatore ha la palla in punta, mentre due coppie di giocatori in ala giocano in maniera agonistica. Entrambi i difensori sono ad un passaggio dalla palla e devono anticipare. Se l'allenatore va su un lato del campo in palleggio, il difensore lontano dalla palla si allontana dal suo uomo e vola in area pronto ad aiutare in caso di taglio dietro - back door (diagr. 15 a e b).

Diagr. 14

Diagr. 15a

Diagr. 15 b

3 contro 3 esterni: doppia scelta : Lavorano tre coppie d'esterni - l'attaccante sotto canestro decide da che lato uscire, mentre quello in lunetta esce sul lato opposto. Dopo il passaggio, l'uomo in punta taglia sul lato opposto in angolo e si viene a creare una situazione d'apertura di campo (clear out) per l'attaccante in ala. Curiamo quindi aiuti e penetrazioni sulla situazione di 1 contro 1 (diagr. 16 a e b).

Diagr. 16a

Diagr. 16b

4 contro 4 doppia uscita : Due coppie d'esterni in punta e sotto il canestro, due coppie di lunghi sulle tacche per bloccare - quando l'attaccante sceglie dove uscire, i difensori si comportano come abbiamo descritto in precedenza. Questo è un esercizio che usiamo spesso per trovare la giusta collaborazione difensiva tra il lungo ed il piccolo.

Diagr. 17

Diagr. 18

4 contro 4 aiuti e rotazioni : Con questo schieramento facciamo partire chi difende sulla palla dietro la palla stessa per creare una situazione estrema d'aiuti e rotazioni sul lato debole, magari cambiando le posizioni di lunghi ed esterni in modo da far lavorare tutti nelle varie posizioni del campo (diagr. 17). 4 contro 4 penetra e scarica : Partendo da una disposizione a quadrato, gli attaccanti possono solo penetrare e scaricare ed i difensori devono cercare di tenere 1 contro 1 sulla palla e di anticipare sul lato forte, ma devono anche essere pronti ad aiutare e ruotare sul lato debole. Facciamo anche eseguire dei tagli dal lato debole (diagr. 18). Ribadisco il concetto che la nostra mentalitĂ difensiva si basa principalmente sulla responsabilitĂ individuale. Ogni singolo giocatore deve evitare di farsi battere per limitare gli aiuti e le rotazioni conseguenti che potrebbero mettere in difficoltĂ la nostra difesa di squadra.

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FONDAMENTALI DELLA DIFESA A UOMO Emanuele Molin Un buon attacco è preparato a punire la difesa non semplicemente nella situazione di 1 c. 1 e/o 2 c. 2 predefinita, ma soprattutto nel leggere come la difesa reagisce e si muove sul lato debole. La circolazione della palla e gli opportuni spazi degli attaccanti nella metà campo sono i problemi da risolvere per una difesa che è stata costretta a reagire eccessivamente sul lato forte (situazione di 1 c. 1, blocco di un lungo per un piccolo o viceversa, blocco e giro) e si trova a ruotare e recuperare sul lato debole. Ne consegue che difensivamente si cerchi di forzare e limitare l'attacco ad una successione di 1c1 e/o 2c2, senza che siano l'origine di buone soluzioni sul lato debole: tiri piazzati sugli scarichi, situazioni di 1c1 con il difensore in recupero, posizioni interne guadagnate, sfruttando gli spazi e la circolazione della palla, rimbalzi d'attacco per secondi tiri. Quindi, enfatizzare la difesa dell'1c1, aumentare la responsabilità del singolo giocatore affinchè sia migliore il prodotto del gruppo, è la via che consente di dare solidità e consistenza alla difesa di squadra. Nello stesso tempo rende semplice l'individuazione dell'errore, chi ne è la causa, cosa suggerire e come reagire anche nei momenti di massima intensità della partita. Migliorare la tecnica difensiva individuale e l'abilità di anticipare le intenzioni dell'attaccante è l'obiettivo prioritario e il punto di riferimento per impostare il lavoro nell'allenamento quotidiano. Seguono alcuni esercizi che utilizziamo per il conseguimento di questo primo obiettivo. Esercizio 1. Difendere sulla partenza incrociata - L'attaccante, dopo aver passato all'allenatore A, corre a riprendersi la palla (diagr. 1) ed esegue una decisa partenza incrociata. Richiamiamo la massima attenzione difensiva nel momento in cui l'attaccante fa la partenza incrociata.Il difensore deve fare un passo in arretramento, per non farsi tagliare fuori, e, contemporaneamente, uno spostamento laterale per mantenere la posizione del suo corpo tra palla e canestro. Avere sempre il petto tra la posizione della palla ed il canestro è un fondamento della posizione difensiva individuale che abbiamo codificato semplicemente in "fare muro" (Regola 1). Esercizio 2. Muoversi con la palla - In questo esempio poniamo l'accento sulla posizione difensiva sull'attaccante senza palla e gli adeguamenti da fare in base al movimento della palla stessa (diagr. 2 e 3).Quando la palla, cambiando lato, è nelle mani dell'attaccante, insistiamo sull'importanza di reagire e correggere la posizione del corpo, in base ai movimenti della palla (finta di partenze e di passaggio), affinchè il difensore sia nella condizione di "fare muro" sulla palla. Aumentare la pressione difensiva se l'attaccante vuole passare la palla o attenuarla, arretrando leggermente, la posizione del corpo, se questi vuole partire in palleggio è quell'abilità d'anticipazione e d'analisi delle situazioni che rende la nostra difesa meno scolastica.

diagr. 1

diagr. 2

diagr. 3

Esercizio 3. Uno contro uno dinamico: il recupero - Nel diagr. 4 e 5, l'allenatore A simula una situazione di penetrazione (1 c. 1) e passaggio sul lato debole. La coppia attaccante-difensore reagisce alla situazione giocando uno contro uno senza palla. Sul passaggio il difensore, recuperando, cambia la sua posizione, tornando da quella sul lato debole, a quella sull'attaccante con palla. Nella fase di recupero, dovrà avvicinarsi all'attaccante con passi brevi e rapidi, fingendo con le mani un intervento sulla palla: l'obiettivo è di non concedere un tiro piazzato. Immediatamente dopo dovrà essere in grado di reagire arretrando, in modo da contenere l'eventuale partenza dell'attaccante e forzarlo verso la linea di fondo.(limitare le penetrazioni centrali).Il secondo obiettivo (Regola 2) è forzare l'attacco fuori dalle posizioni prefissate, usando la pressione sulla palla e l'anticipo. Sul lato forte l'anticipo deve essere tale da forzare la ricezione dell'attaccante in zone del campo dove non è pericoloso (diagr. 6) e, in ogni modo, tale da rallentare la circolazione della palla, questo senza sbilanciare la difesa aprendola e rendendola vulnerabile ai tagli dietro. Sul lato debole il difensore deve posizionarsi con il corpo in modo tale da poter intercettare (diagr. 7) la traiettoria di un ipotetico passaggio, rispettando la regola di vedere uomo e palla. Sulla penetrazione (diagr. 15


8) dovrà correggere il suo orientamento e più la palla si avvicinerà, più si troverà a collassare l'area.(implicitamente effettuerà un aiuto difensivo).E' importante come in questa situazione dinamica il difensore riesca a rimanere sulla linea del passaggio. Tutto questo lo richiamiamo dicendo "stare sulla linea di passaggio" ricordando sempre che non può esserci anticipo se non c'è pressione sulla palla. Alcuni esercizi a tale scopo.

diagr. 4

diagr. 5

diagr. 7

diagr. 6

diagr. 8

Esercizio 4. Tre contro tre: cerniera difensiva - Dalla situazione di tre contro tre, come nel diagr. 9, l'allenatore A simula una situazione di uno contro uno. Sulla penetrazione i difensori sul lato debole devono correggere il loro orientamento, collassare l'area ed avere sempre la visione del loro avversario (diagr. 10). Sul passaggio di riapertura recuperano sui rispettivi attaccanti, possibilmente ostacolando le potenziali vie di passaggio. Una volta ricevuta la palla, i tre attaccanti giocano tre contro tre.

diagr. 9

diagr. 10

Es. 5. Tre contro tre: salire assieme alla palla - In modo analogo all'esercizio precedente, sarà una coppia attaccante-difensore a creare la situazione di uno contro uno e l'allenatore sarà posizionato sul lato debole (diagr. 11). Sul passaggio a riaprire all'allenatore, lo scopo dell'esercizio è risalire sul movimento della palla e ripristinare l'anticipo sui rispettivi attaccanti, dopo che la difesa si è collassata sulla penetrazione. E' una situazione a handicap, dato che, nella realtà, il passaggio d'uscita all'attaccante nella posizione dell'allenatore, sarà in tutti i modi anticipato e/o rallentato per evitare pericolosi triangoli offensivi. Esercizio 6. Tre contro tre: saltare sulla linea della palla - Come nel diagr. 13 e 14 l'esercizio di tre contro tre consiste in una successione di tagli e posizioni in cui i difensori, agonisticamente, modificano la loro posizione d'anticipo, passando dal trovarsi a giocare sul lato debole a quello forte. Lo scopo è allenare la difesa a chiudersi quando la palla è vicino a canestro (in questo caso portata con il passaggio) e a riaprirsi, mantenendo pressione sulle linee di passaggio.

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diagr. 11

diagr. 12

Il terzo obiettivo (Regola 3) è quello di ostacolare ed impedire i tiri dentro l'area e controllare i rimbalzi difensivi. A questo scopo l'anticipo degli attaccanti in post basso, il contenimento delle penetrazioni e il collassare l'area sono concetti che vanno supportati dalla conoscenza dei sistemi offensivi avversari e dalla scelta degli accoppiamenti difensivi. E' nostro interesse e vantaggio poter avere sempre il nostro centro a presidiare l'area e lo aiutiamo in questo scegliendo opportunamente la tattica su una o più soluzioni in cui l'attacco prevede di allontanarlo da canestro (blocco e giro). Il rimanere legati alle nostre regole ci permette di non creare confusione nei giocatori e ci garantisce che, nel ripeterle quotidianamente e contro avversari differenti, la loro applicazione potrà solo migliorarsi. Quanto ho scritto rappresenta la base della nostra filosofia difensiva e si completa con la tecnica sulle situazioni di blocchi per i tiratori, blocchi ciechi dei piccoli per i lunghi, blocco e giro ed anche raddoppi sul pivot (a tale scopo è necessaria l'applicazione di una rotazione difensiva).

diagr. 13

diagr. 14

Conclusioni - La forza di una squadra è nell'avere idee chiare su cosa fare nelle diverse situazioni che si affrontano. Noi lavoriamo ogni giorno per raggiungere questo obiettivo, rimanendo convinti che la capacità di adeguarsi rapidamente e con intelligenza a situazioni non previste è il valore aggiunto di un buon lavoro.

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LA DIFESA INDIVIDUALE Antonino Molino Ho sempre suddiviso il programma stagionale riguardante la mia squadra in tre parti : 1. pre season (obiettivi, tecnica individuale e regole difensive) 2. stagione regolare (tattica individuale e di squadra) 3. play-off (video e scrining dei giochi e delle giocatori avversarie) PRE SEASON Principi da enfatizzare - mentalità - aggressività - responsabilità individuale e di squadra In tutti gli esercizi: 1. Utilizzo della palla evitando esercizi statici ed utilizzando quelli utili sia in chiave difensiva sia in quella offensiva. 2. Ricreare situazioni di partita trasformando sempre il lavoro difensivo in offensivo. 3. Motivare le atlete utilizzando punteggio e cronometro. REGOLE DIFENSIVE

diagr. 1

diagr. 2

diagr. 3

- Un buon equilibrio difensivo (lunghe a rimbalzo, play ad anticipare l'apertura avversaria, esterni che rientrano in difesa). Un buon esercizio per l'equilibrio difensivo il 4 vs 4 vs 4 in continuità, squadra A in attacco squadra B in difesa squadra C a metà campo. Dopo il tiro A in difesa su C (apertura obbligatoria nella metà campo difensiva) B a metà campo (diagr. 1). - Sul giocatore con palla difendiamo ponendoci a "muro" tra l'avversario ed il canestro preoccupandoci di contenere tentativi di penetrazione. - Difesa sull'avversario senza palla. Ci poniamo sulla linea di passaggio anticipando forte in guardia chiusa l'inizio di un gioco o il cambio di lato ed effettuando un salto verso la palla se il nostro diretto avversario si è precedentemente sbarazzato del pallone (diagr. 2). - Difesa sui tagli. Esercizio a coppie 2 vs 2 tutto campo più 2 appoggi sui prolungamenti delle due aree del tiro libero. Obbligatorio per l'attacco il passaggio agli appoggi prima del tiro. Rotazione con attaccanti in difesa ed appoggi in attacco (diagr. 3). - Quando il pallone si trova sotto il prolungamento del tiro libero i difensori sul lato debole si devono abbassare al livello della palla (diagr. 4). - Sulle penetrazioni centrali lavoriamo in aiuto e recupero, trasformando l'anticipo da guardia chiusa in guardia aperta (diagr. 5). 18


- Se le penetrazioni avvengono lungo la linea di fondo scattano gli aiuti dal lato debole con conseguenti rotazioni (scalare in diagonale al fine di evitare che un attaccante ci tagli fuori) pronte poi a riaprirsi quando la palla viene ricacciata fuori (diagr. 6).

diagr. 4

diagr. 5

diagr. 6

diagr. 7

diagr. 8

diagr. 9

- Difesa sui blocchi lato palla seguiamo facendo aiutare dal difensore del bloccante (rallentare il passaggio di uscita o effettuare body-ceck sui movimenti a ricciolo). Ovviamente vogliamo sempre una forte pressione sulla palla (diagr. 7). - Sui blocchi lontano dalla palla passiamo in mezzo chiedendo lo spazio alla compagna che marca il bloccante preoccupandoci sempre di avere una buona comunicazione verbale (diagr. 8). - Sui doppi blocchi seguiamo aiutando con il difensore del bloccante più vicino alla palla e proteggendo l'area con quello più lontano (diagr. 9). - Quando i blocchi avvengono tra giocatori pari ruolo cambiamo (diagr. 10). - Difesa sul centro: con palla in un quarto di campo sotto la linea del tiro libero preferiamo stare davanti al pivot preoccupandoci di spingerlo più vicino possibile alla linea di fondo laddove non corriamo rischi di subire passaggi lob (diagr. 11). Se l'attaccante si alza verso la palla la nostra difesa sarà 3/4 d'anticipo sul fondo negando ovviamente il passaggio al post alto per non subire un eventuale gioco a due tra le lunghe (diagr. 12).

diagr. 10

diagr. 11

diagr. 12

- Pick and roll: lavoriamo in aiuto e recupero senza cambio difensivo seguendo con il difensore che marca la palla ed aggredendo con il difensore del bloccante. Quando è possibile spingiamo il bloccante per forzare una situazione di pick and roll lontano dalla linea dei tre punti. Qualora si creasse una situazione di scarico sul bloccante che si apre, ruotiamo con il difensore del post basso o dell'angolo e facciamo cambio (diagr. 13). Qualora gli avversari che sfruttano il pick and roll siano pericolosi in penetrazione e non nei tiri

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perimetrali preferiamo passare in mezzo con il difensore che marca la palla e contenere sulla linea della penetrazione con la difesa della bloccante (diagr. 14).

diagr. 13

diagr. 14

STAGIONE REGOLARE Lettura delle caratteristiche dell'avversario: 1. Piede perno preferito 2. Palleggia solo sx o dx 3. Tira solo da fuori 4. Usa solo le penetrazioni Sezioni dei giochi avversari. - situazioni di flex, attacco con il triplo post, pick and roll in un quarto di campo, etc. - Esercizio situazione di blocca il bloccante 3 vs 3 più appoggio o 4 vs 4. In una metà campo 4 passa all'appoggio e si porta sulla linea del tiro libero per bloccare 2 che a sua volta verrà fuori in lunetta per un blocco orizzontale per 5. Difesa su 2 forte davanti spingendo verso la linea di fondo, sul blocco orizzontale x5 passa sopra il blocco, x2 effettua body-ceck e successivamente ritorna su 2 seguendo (diagr. 15). Quando la guardia avversaria è particolarmente pericolosa cambiamo con x3 che marca l'esterna sul lato opposto alla palla (diagr. 16).

diagr. 15

diagr. 16

Abbiniamo sempre per i difensori contropiede (3 vs 0) o situazione in soprannumero nell'altra metà campo. PLAY-OFF Si affronta la stessa squadra a distanza di pochi giorni. 1. Analizzare video con la squadra. 2. Screening dei giochi avversari (quali sono quelli più utilizzati, quelli dove abbiamo subito più canestri, etc.). 3. Screening dei giocatori avversari (numero dei tiri, percentuali, posizioni preferite, etc.).

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PRINCIPI DELLA DIFESA A UOMO Stefano Sacripanti E' importante sottolineare alcuni punti chiave per avere l'eliminazione di tiri facili da parte dei nostri avversari, la riduzione delle loro percentuali di tiro e dei loro rimbalzi offensivi oltre a un possibile incremento delle loro palle perse. Punti chiave: 1) partire da un nostro buon attacco 2) chiusura del contropiede 3) 1 contro 1 sulla palla 4) 1 contro 1 lontano dalla palla 5) principi difensivi sui vari tipi di blocco 1) LA DIFESA DELLA SQUADRA PARTE DA UN BUON ATTACCO: 1. Obiettivo primario di un buon attacco è chiaramente quello di costruire ad alta percentuale, tenendo conto dell'aspetto importantissimo della bilanciatura difensiva dopo ogni conclusione dell'azione 2. Nello sviluppo del contropiede in tutte le situazioni di sovrannumero l'ultimo giocatore dell'attacco si ferma sulla linea di metà campo pronto a "bilanciare" se troviamo una conclusione in contropiede primario; solo in fase successiva entrerà a far parte del contropiede secondario o eventuale transizione offensiva. 3. Contro la difesa schierata è giusto dare principi, sulle penetrazioni e con la palla in post basso, che permettano di avere linee di passaggio fuori la linea da 3 punti per allargare gli spazi e garantiscano un corretto posizionamento per la copertura del contropiede. 2) CHIUSURA DEL CONTROPIEDE: Per la mentalità di transizione difensiva è importante dare alcune semplici regole: 1. A rimbalzo d'attacco vanno i 2 lunghi mentre i 3 esterni bilanciano; nel caso di una penetrazione di uno dei tre esterni aiuta a bilanciare il lungo più lontano da canestro 2. Il lungo più vicino al rimbalzista avversario ostacola l'apertura per poi correre più velocemente possibile nella propria area 3. L'esterno più vicino al palleggiatore avversario che spinge il contropiede, deve rallentare la palla mentre gli altri suoi compagni devono accoppiarsi coi tiratori ed esser pronti a lavorare su eventuali penetrazioni facendo degli aiuti e recupero 3) 1 CONTRO 1 SULLA PALLA Massima responsabilizzazione del difensore sulla palla per non essere saltato 1c1 e diminuire gli aiuti difensivi, cambi difensivi e eventuali rotazioni 1. Cercare di fare muro sul palleggiatore per contenerlo almeno nei primi 3 o 4 palleggi dando ai compagni il tempo di posizionarsi 2. Spingere la palla più vicino alle linee laterali evitando penetrazioni centrali che creano all'attaccante più linee di passaggio 3. Solo in un lavoro tattico, impedire all'attaccante l'uso della mano forte e in caso di ricezione negare un facile incrocio costringendo l'avversario ad una infrazione di passi con la partenza omologa 4. In caso di palla in post basso cerchiamo di contenere l'attaccante il più possibile facendogli fare 2 palleggi verso il centro per poi chiudere la sua direzione e costringerlo ad andare verso il fondo dove faremo arrivare un aiuto dal lato debole 4) 1 CONTRO 1 SULL'UOMO SENZA PALLA 1. Anticipare forte l'uomo vicino alla palla rimanendo sulla linea di passaggio col braccio o addirittura col corpo 2. Staccarci dal l'uomo lontano dalla palla (lato debole) pronti a vedere palla e uomo per aiutare e innescare una rotazione dal fondo

Diagr. 1

Diagr. 2

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Diagr. 3


3. Sull'uomo in post basso cerchiamo di anticipare 3/4 per evitare una facile ricezione ruotando intorno all'uomo a seconda della posizione della palla (diagr. 1) E' importante sottolineare alcune considerazioni - le rotazioni dal lato debole devono essere fatte contemporaneamente da tutti i giocatori. Il guardare sempre la palla risulta determinante - le rotazioni devono chiudere le linee di passaggio più pericolose e portano a un mis-match negativo sul tagliafuori difensivo (diagr. 2) - se vogliamo aumentare l'aggressività degli anticipi alziamo la linea difensiva del giocatore sull'uomo senza palla nel tentativo di recuperare più palloni (diagr. 3) - recuperare sull'attaccante che ha ricevuto uno scarico correndogli incontro ostacolando il tiro e cercando di compiere 2 scivolamento laterali su una sua eventuale partenza - il tagliafuori deve essere fatto da tutti e 5 i giocatori fino alla conquista del rimbalzo difensivo 5) DIFESA SUI BLOCCHI Mantenendo sempre pressione sulla palla per ostacolare il passaggio passiamo:

Diagr. 4

Diagr. 5

Diagr. 6

1. Per terzi sui tutti i tipi di blocco sul lato debole (diagr. 4) 2. A treno sui tutti i tipi di blocco sul lato forte (diagr. 5) 3. Insieme sui pick roll spingendo l'attaccante sul blocco e facendo un forte step out col difensore del bloccante che esce perpendicolare alla linea di corsa del palleggiatore per disturbare e rallentare l'azione di passaggio; a seconda della pericolosità del 2¡ lungo si può decidere di cambiare tra 4 e 5 (diagr. 6), oppure di aiutare da lato debole sul lungo che gira dentro e rimanere con l'altro che si apre sui 3p per un eventuale tiro (diagr. 7)

Diagr. 7

E' importante tenere in considerazione che su ogni blocco si ha la possibilità di cambiare sistematico. Questo crea un vantaggio nel mantenere una maggiore anticipo sugli uomini senza palla e qualche squilibrio nelle marcature venendo a creare molte situazioni di mis match con le relative conseguenze (un lungo deve difendere 1c1 contro un piccolo e un piccolo deve difendere in post basso contro un lungo...ecc). Spesso questa soluzione può essere utilizzata negli ultimi 6/8 sec dell'azione quando l'attacco non ha più tempo per sistemarsi adeguatamente.

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AIUTI E ROTAZIONI DIFENSIVE Zare Markovski Prima di tutto dobbiamo dividere la metà campo in sei aree (diagr. 1).

AREE DISPARI DI "AIUTO INDIRETTO - Le aree dispari "1", "3", "5" segnate nel diagramma sono quelle dove i difensori devono contenere da soli l'uno contro uno dell'attaccante con palla, avendo un aiuto indiretto dagli altri quattro compagni di squadra, in modo "restrittivo" sugli spazi (diagr. 2 e 3).

diagr. 1

diagr. 2

Quando la palla si trova nelle aree dispari, gli altri quattro difensori si trovano ai bordi di quelle aree, in modo da ridurre "indirettamente" gli spazi. Pertanto il difensore sulla palla è costretto a giocare uno contro uno.

diagr. 4

diagr. 5

AREE PARI DI "AIUTO DIRETTO" - Sono le aree "2" e "4" dove, in modo diretto, si deve agire in aiuto del difensore sulla palla, poichè la linea di fondo campo è lontana e non può essere d'aiuto nel restringere gli spazi (diagr. 4). Nel caso di diagr. 5, il difensore sulla palla è aiutato dal compagno in angolo, perchè, disponendosi sulle linee verticali ed orizzontali, i difensori che si trovano ad una distanza di un passaggio servono in modo "indiretto" a restringere gli spazi sulla difesa individuale. Quando si presenta il problema d'allargamento degli spazi in attacco, è il momento in cui bisogna attuare un aiuto diretto in difesa. Tenendo la palla sempre su un lato del campo, forzandola sulle linee laterali, muovendosi sul lato debole in modo da lasciare sempre gli ultimi metri per un passaggio lungo verso l'altro lato, cos“ che l'attacco debba ricominciare di nuovo perdendo secondi preziosi, si lascia solo la possibilità per l'uno contro uno verso la linea di fondo campo. Anche se il consiglio è di forzare la palla verso l'angolo, cioè verso l'area dispari, di conseguenza verso l'aiuto indiretto, dobbiamo tenere presente che avendo la palla ed agendo spesso per primo, l'attaccante ha un 23


vantaggio e pertanto deve essere fermato in modo diretto. Come? Analizziamo due ipotesi di rotazioni. Teniamo sempre presente che: * La palla non deve entrare in palleggio nell'area "6". * I raddoppi si possono fare solo in posizione di post basso, evitando in questo modo, passaggi verso canestro, mettendo cos“ altri tre giocatori in situazioni d'aiuto indiretto. * Cerchiamo di cambiare dopo il raddoppio, quando possibile, tra i giocatori 4 e 5, iniziando la rotazione vero l'esterno, dove 4 e, soprattutto 5 sono, solitamente, giocatori con basse percentuali di tiro fronte a canestro (diagr. 6, 7, 8 e 9).

Diagr. 6

Diagr. 7

Diagr. 8

Diagr. 9

Diagr. 10

Diagr. 11

PRIMA IPOTESI DI ROTAZIONE - Se l'attacco esegue un passaggio che esce dal raddoppio verso il lato dove non si crea un cattivo accoppiamento difensivo, la difesa ha il tempo necessario per riprendere le giuste marcature tra un lungo ed un lungo, tra un piccolo ed un piccolo (diagr. 10, 11, 12 e 13).

Diagr. 12

Diagr. 13

Diagr. 14

Diagr. 15

Diagr. 16

Diagr. 17

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Muovendosi in questo modo si lasciano all'attacco due possibilità su quattro di creare un cattivo accoppiamento difensivo. Per scelta tattica, quando gli attaccanti in posizione di 4 sono pericolosi tiratori da tre punti ed allargano gli spazi; sono necessarie più ampie rotazioni con quattro difensori (diagr. 14). Quando l'uno contro uno è effettuato spalle a canestro, anche se dalle aree "1" e "5", l'aiuto indiretto è sempre valido, impedendo cos“ i tagli verso canestro dei giocatori esterni (diagr. 15). SECONDA IPOTESI DI ROTAZIONE - Quando l'uno contro uno parte dal post basso, invece, non vogliamo che i difensori sul lato debole debbano subito trovarsi a difendere in sottonumero, vale a dire più attaccanti contro meno difensori, pertanto, gli aiuti oltre ad essere indiretti, dove si restringe lo spazio e si riesce a difendere e contenere l'uno contro uno, partono dal lato forte (diagr. 16 e 17). Quando chi effettua il passaggio si trova al di sotto della linea di tiro libero, non vi è alcuna rotazione, ma, dopo il primo palleggio di 5, si attua il raddoppio con lo scopo di fermare la penetrazione verso canestro. Se la palla è ripassata a 2, il suo difensore X2 ritorna a marcare il proprio attaccante. Se, dopo il passaggio, 2 taglia, X2 si ferma a raddoppiare soltanto nel caso in cui il palleggio di 5 sia già iniziato. Se 5 non palleggia, allora X2 segue il suo uomo, lasciando a X1 il compito di raddoppiare 5 se quest'ultimo inizia ad attaccare X5. Nel caso in cui 1 si trovi sotto la linea del tiro libero, non attuiamo la rotazione, ma, una volta fermato il palleggio di 5, X1 ritorna a marcare il suo attaccante 1. Se, invece, 1 rimane sopra la linea del tiro libero, vi sarà una rotazione dal lato debole (diagr. 18). Se 5 inizia a palleggiare prima che 2 tagli, X2 rimane a raddoppiare, mentre X1 segue e difende su 2, muovendosi poi come nella precedente rotazione (diagr. 19).

Diagr. 18

Diagr. 19

In questo modo non si rischia di avere cattivi accoppiamenti difensivi vicino a canestro. Se il passaggio è effettuato sul lato debole, addirittura, non si rischia nessun cattivo accoppiamento difensivo, perchè l'attaccante di X1 è distante due passaggi dalla palla e X1 ha il tempo per ritornare a marcare il suo attaccante (diagr. 20). In conclusione, l'aspetto più importante è che i difensori indiretti stiano nella posizione "palla - uomo", perchè non rischiano un taglio dietro e non si allargano per concedere spazio per il tiro (diagr. 21 e 22).

Diagr. 20

Diagr. 21

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Diagr. 22


DIFESA CONTRO IL PICK AND ROLL LATERALE FORZARE SUL FONDO Alessandro Ramagli Abbiamo usato questo concetto per uniformare la regola riguardante i pick and roll laterali a quella riguardante l'uno contro uno difensivo, dove appunto il nostro obiettivo è quello di contenere il palleggiatore in un quarto di campo negando le penetrazioni centrali. Difesa sulla palla : "tenere sul lato" (diagr. 1); Difesa sul pick and roll : "forzare sul fondo" (diagr. 2).

diagr. 1

diagr. 2

diagr. 3

CONCETTO GENERALE - Tenere la palla su un lato e mantenere aggressività. OBIETTIVO TATTICO - Negare al palleggiatore la possibilità di attaccare il centro per poter poi scegliere lo scarico migliore avendo nello spazio visivo tutta la metà campo (diagr. 3 e 4).

diagr. 4

diagr. 5

diagr. 6

DETTAGLI TECNICI a) mantenere pressione sulla palla tenendola sul lato (diagr. 5); b) comunicare tempestivamente l'arrivo del bloccante (diagr. 6); c) posizionare il difensore del bloccante sulla linea di blocco a protezione della linea di fondo (diagr. 7); d) modificare la posizione del difensore sulla palla per "forzare verso il fondo" (diagr. 8). e) Mantenere aggressività sul palleggiatore con entrambi i difensori per impedire la penetrazione e forzare l'uomo con la palla a passaggi lenti e prevedibili (uso delle braccia!)

diagr. 7

diagr. 8

diagr. 9

Tutto quanto detto finora rientra in un concetto di collaborazione difensiva a due, da inserire però in un sistema di collaborazioni di squadra che implicano la presenza e la partecipazione degli altri giocatori in 26


campo. Perciò: a) Posizione del secondo lungo: riempire l'area (diagr. 9). L'obiettivo è quello di proteggere la nostra area contro gli eventuali tagli del bloccante verso canestro. b) Posizione degli altri esterni: costruire un triangolo (diagr. 10). L'obiettivo è quello di negare la sponda più vicina pressando il post alto e di tenere sul lato debole un esterno contro gli eventuali tiratori. c) Rotazione: no aiuto e recupero, muovere i tre giocatori nel triangolo come se fossero a zona (diagr. 11).

diagr. 10

diagr. 11

diagr. 12

L'idea è quella di costringere l'attacco a tre passaggi per battere la rotazione. SCELTE TATTICHE : BLU E ROSSO - Abbiamo poi adattato queste regole generali ("forzare sul fondo") alle caratteristiche e alle abitudini tattiche dei nostri avversari. Per esempio: BLU forzare sul fondo ma: AIUTO E RECUPERO contro LUNGO NON TIRATORE (diagr. 12 e 13);

diagr. 13

diagr. 14

diagr. 15

ROSSO forzare sul fondo ma: CAMBIO TRA LUNGO E PICCOLO contro LUNGO TIRATORE (diagr. 14 e 15).

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Raddoppi su meta' campo Schieramento: uomo contro uomo - Squadra: UCLA - Coach: Ben Howland Obiettivi: interrompere il flusso dell’attacco, causare l’infrazione di 5”, negare le linee di passaggio e intercettare i passaggi forzati dal raddoppio, ottenere facili contropiede sul rapido ribaltamento di fronte.

diagr. 1 diagr. 2 Diagramma 1. - Il palleggio laterale di 1 viene fermato dal raddoppio portato da X1, suo avversario diretto, e da X5, il centro, che abbandona l’angolo della lunetta. X3 è nella tradizionale posizione difensiva richiesta quando si è ad un passaggio dal pallone. X4 sale a controllare il centro avversario lasciato libero da X5. X2 difende su 2 in modo da vedere uomo e pallone. Poiché l’eventuale, unica possibilità a disposizione di 1 è il passaggio a 2, X2 deve essere attivo e reagire prontamente, quasi anticipandolo, scattando verso la linea del passaggio per intercettarlo e andare in contropiede. Diagramma 2. - Il raddoppio sul palleggiatore che tenta la penetrazione verso la lunetta è portato da X1 e X2, mentre gli altri tre difensori assumono le posizioni che negano i passaggi. Nel caso in cui 2 cerchi di anticipare l’esito del raddoppio tentando di bloccare X1 e poi ruoti per ricevere, è X3 il difensore che deve essere pronto ad intervenire sulla linea di passaggio intercettandolo. E’ evidente la favorevole condizione per il contropiede che coinvolgeX3 e X2.

diagr. 3 diagr. 4 Diagramma 3. - Fronteggiando uno schieramento «2–3», il raddoppio sulla guardia che controlla il pallone, 1, coinvolge X1, il suo difensore, e X3, quello che marca l’attaccante in angolo. Le posizioni di anticipo adottate da X2 e da X5 danno a 1 la sola possibilità del passaggio skip verso l’angolo opposto. In questo caso è X4 il difensore a cui è demandata l’intercettazione del pallone che, se riuscita, consente di lanciare il contropiede con buone probabilità di successo. Diagramma 4. - Nel caso di passaggio di 1, che ha tentato la penetrazione verso la lunetta, dentro al centro che ruota in area, sono X5, il difensore su 5, e X1, quello sul palleggiatore, a raddoppiare 5 negandogli prima di tutto il tiro. Gli altri difensori si schierano sulle linee di passaggio favorendo così l’infrazione di 3”. Diagramma 5. - Sui movimenti offensivi indicati, sono X5 e X4 a raddoppiare 5 che entra in area e riceve il passaggio di 2. X1, X2 e X3 devono occupare le posizioni che negano a 5 il passaggio fuori adeguandole ai movimenti adottati dagli attaccanti che giocano sul perimetro.

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diagr. 5 diagr. 6 Diagramma 6. - Il raddoppio sull’attaccante che taglia verso l’angolo sul lato forte lungo la linea di fondo e riceve il pallone, 3, viene portato da X3, suo avversario diretto (che passa alto sul post basso), e da X5. X4 scatta immediatamente a difendere sul post basso lasciato libero da X5, così come X1 va a difendere sul post alto abbandonato da X4. X2 deve controllare le linee di passaggio sul perimetro con maggiore attenzione a quello all’attaccante più vicino al pallone (2) sapendo che quello a 1 è più lungo e, quindi, più lento e il recupero più agevole.

diagr. 7 diagr. 8 Diagramma 7. - Sul blocco alto per il palleggiatore, 1 cambia lato passando sopra al blocco. In questo caso X4 prende in consegna 1 e X1 recupera per raddoppiare su 1 con X4. X2 e X5 assumono le posizioni che negano i possibili, sebbene problematici, passaggi di 1 ed è X3 che si occupa di 4, l’altro attaccante ad un passaggio, lasciando momentaneamente libero l’attaccante in angolo, il meno pericoloso. Diagramma 8. - Nel caso in cui 1 riesca ad anticipare il raddoppio portato da X1 e da X3 passando a 3 che si muove sul perimetro, è X5 il primo difensore ad intervenire sul nuovo possessore del pallone ed è X3 a recuperare sull’avversario diretto raddoppiandolo con X5. Sul post basso lasciato libero da X5 si porta X4, mentre X2 chiude in area per ostacolare il passaggio a 4.

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CONCETTI DI DIFESA ED ESERCIZI Francesco Marcelletti Concetti difensivi DIFESA SUL PALLEGGIATORE Costringere il palleggiatore ad usare la mano debole. Forzare all'esecuzione di un giro in palleggio per ridurre la visione periferica. All'altezza della linea di tiro libero, indirizzarlo su centro per favorire l'aiuto dei compagni. DIFESA SULL'UOMO SENZA PALLA Anticipare forte mantenendo la guardia chiusa. Consentire la ricezione tenendo i piedi almeno sulla linea dei 3pt. Cacciare la palla. Se riceve, cambiare guardia e mandarlo sul centro. Non saltare sulle finte e tenere almeno due scivolamenti per avere un aiuto. Se si viene battuti cercare subito l'uomo lasciato libero nella rotazione. DIFESA D'AIUTO Mantenere sempre il controllo dell'uomo e della palla, seguire l'azione con la visione periferica. Avere tempismo nell'effettuare l'aiuto e cercare di subire sfondamento. Aiutare con le braccia aperte chiudendo a visuale dell'attaccante. Non aiutare mai nelle situazioni Guardia-Guardia, Guardia-Ala e Ala-Guardia. Aiutare sempre dal lato debole, in diagonale.

Aiuto

1C.1 Guardia

1C.1 Ala

1C.1 Post

SITUAZIONI SPECIALI - CONTRO I GIOCHI A DUE - indirizzare il palleggiatore verso il centro del campo. Il difensore del palleggiatore cerca di passare sul blocco mentre il compagno aiuta uscendo parallelamente al blocco. Se il bloccante taglia, effettuare un cambio difensivo tra i due lunghi. Utilizziamo la stessa regola anche nel caso di blocchi al di sotto della linea di tiro libero.

Gioco a due Cambio tra i lunghi - CONTRO I BLOCCHI VERTICALI - il difensore del bloccante effettua il body-check con l'avambraccio per allontanare il blocco mentre, il difensore del bloccato effettua il body-check inizialmente, per rallentare l'attaccante e poi passare ad ombra dietro l'avversario.

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Contro il Lob Blocchi verticali - AIUTO CONTRO IL LOB - quando il Post basso è marcato davanti, il difensore sul lato debole deve essere pronto ad intervenire contro un eventuale passaggio lob. ESERCIZI 1C.1 ZIG ZAG 2C.1 ZIG ZAG - sul passaggio dal #1 al #2, il difensore si rialza e recupera. 1C.1 FERMARE LA PENETRAZIONE - chiudere la penetrazione centrale e costringere l'attaccante a palleggiare con la mano debole.

1C.1 Zig Zag 2C.1 Zig Zag Fermare 1C.1 PENETRAZIONE LATERALE - fermare la penetrazione e forzare sul centro. 1C.1 SFONDAMENTO - giocare cercando di subire lo sfondamento offensivo. 1C.1 + APPOGGIO - anticipare oltre la linea dei 3pt., indirizzare sul centro se l'attaccante riceve la palla.

Fermare Anticipo Sfondamento 1C.1 REAZIONE - il difensore appoggia le mani a terra; non appena l'attaccante recupera la palla da terra può partire usando solo un palleggio. 2C.2 + 2APPOGGI - lavorare curando la posizione di anticipo e la difesa in guardia chiusa contro il backdoor e la posizione di aiuto dal lato debole.

Reazione Due appoggi 4C.4 CONTRO IL POST - marcare sempre il Post basso in anticipo davanti. 5C.5 - contro il passaggio lob dal Post alto, tutti i giocatori esterni aiutano mentre la palla è in volo. Il difensore sulla palla effettua una forte pressione contro il passaggio.

Contro il Post

5C.5

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Uno contro uno difensivo

diagr. 1

diagr. 2

diagr. 3

Diagramma 1. - I giocatori sono accoppiati, un difensore e un attaccante con il pallone, e distribuiti sul campo. L’attaccante esegue un passo verso il difensore come se volesse andare a canestro. Il difensore deve reagire a questa finta con il corretto movimento dei piedi e mantenendo l’equilibrio del corpo senza ricadere all’indietro e consentire l’ipotetico tiro in sospensione. Quando l’attaccante arretra ritornando alla posizione originaria, il difensore chiude su di lui mantenendo la corretta posizione difensiva. Durante l’esercizio il difensore deve anche usare costantemente e correttamente le mani. Obiettivo - Insegnare la reattività a fronte del primo passo dell’attaccante. Enfasi: equilibrio del corpo, non sbilanciarsi in avanti, indietro o lateralmente; uso delle mani. Diagramma 2. - 1 ha il possesso del pallone e X1 assume la corretta posizione difensiva fronteggiandolo. 1 avanza in palleggio e X1 deve forzarlo a continui cambi di direzione, con l’inevitabile cambio di mano, in uno spazio compreso fra la linea laterale e quella parallela che tocca l’angolo della lunetta sullo stesso lato e sulla sua estensione ideale (indicata con la punteggiatura). Il difensore non può usare le mani che vanno tenute sui fianchi, dietro la schiena o appoggiate sulle cosce (per un migliore equilibrio). Obiettivo - Imparare la corretta esecuzione degli scivolamenti davanti al palleggiatore per forzare il cambio di direzione in palleggio e per preparare il fallo di sfondamento. Enfasi: correttezza degli scivolamenti (non allargare troppo le gambe o incrociare i piedi, fianchi bassi, corpo eretto). Diagramma 3. - 1 si schiera sul lato sinistro del campo in possesso del pallone e X difende su di lui. 1 inizia il palleggio tentando la penetrazione verso canestro. X gli deve concedere un lieve vantaggio con l’obiettivo di agire prontamente per recuperare e prendere il passo con l’attaccante. X forza 1 verso la linea di fondo ostacolando con determinazione i tentativi di penetrazione verso l’area e forzando l’esecuzione di giri in palleggio e l’uso della mano debole. Obiettivo - Perfezionare il recupero difensivo e gli scivolamenti sul palleggiatore. Enfasi: equilibrio del corpo; gioco di gambe; movimento delle braccia.

diagr. 4

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diagr. 6

Diagramma 4. - 1 è in possesso del pallone sul lato sinistro del campo e X assume la corretta posizione difensiva. 1 avanza in palleggio cercando di andare a canestro. X deve forzarlo a continui cambi di mano e di direzione e, possibilmente, ad eseguire giri in palleggio con lo scopo di far sì che l’attaccante dia le spalle al canestro. La sua azione difensiva deve mirare principalmente all’uso prolungato, da parte di 1, della sua mano debole. Obiettivo - Miglioramento della pressione offensiva sul palleggiatore e contemporaneo mantenimento di un 32


buon equilibrio del corpo. Enfasi: movimento dei piedi; equilibrio del corpo; corretto utilizzo di mani e braccia; “dominare” l’attaccante. Diagramma 5. - X si schiera in lunetta e 1 è l’attaccante con il pallone. X deve intervenire difensivamente su 1 che cerca di andare a canestro in palleggio. X non cerca tanto di bloccare 1, costringendolo a fermare il palleggio o a eseguire cambi di direzione, quanto di portarlo verso una posizione o un corridoio voluti. Obiettivo - Usando correttamente gli scivolamenti difensivi acquisire una mentalità attiva e la corretta tecnica per portare dove voluto l’attaccante. Enfasi: equilibrio del corpo; gioco di gambe; forzare l’attaccante nella posizione voluta. Diagramma 6. - La semplicità di questo esercizio non deve indurre a ritenerlo inefficace o, peggio, inutile. X è il difensore schierato in lunetta e 1 è l’attaccante in possesso del pallone che avanza in palleggio per tirare dal limite della lunetta. X interviene su 1 assumendo una decisa posizione difensiva tale da rendere meno tranquilla l’esecuzione del tiro. Dopo il tiro X deve eseguire appropriatamente il tagliafuori difensivo bloccando 1 o costringendolo ad allargare quanto più possibile il percorso verso canestro e il rimbalzo. Obiettivo - Intervenire correttamente ed efficacemente sul tiratore ed eseguire un efficace tagliafuori. Enfasi: difesa attiva sul tiratore; preparazione ed esecuzione del tagliafuori.

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Diagramma 7. - X è il difensore e 1 è l’attaccante in possesso del pallone; entrambi sono schierati in prossimità della linea di metà campo. 1 avanza in palleggio dirigendosi verso la lunetta. X recupera su 1 cercando di forzare un suo cambio di direzione, quindi anche di mano, più volte e a non ottenere un facile tiro a canestro. Obiettivo.- Agire difensivamente in modo efficace e acquisire una mentalità attiva, di dominio sul difensore. Enfasi: scivolamenti; equilibrio del corpo; “dominare” l’attaccante. Diagramma 8. - I giocatori si schierano nei pressi della linea di metà campo allargati verso le linee laterali e l’allenatore si pone all’interno del cerchio di centro campo con due palloni in mano. L’allenatore grida “vai” e passa il pallone al giocatore che taglia a canestro alla sua destra. Anche il giocatore sulla sinistra, che diventa il difensore, scatta verso canestro sulla chiamata dell’allenatore. Il difensore si dirige verso un punto del campo nelle vicinanze del canestro contrassegnato con un segnale e assume la posizione difensiva e deve anticipare l’attaccante in quella posizione schierandosi in modo da subire lo sfondamento. L’attaccante deve andare direttamente a canestro puntando verso lo stesso segnale e senza deviazioni. Obiettivo - Prepararsi a riceve lo sfondamento dopo aver preso la corretta posizione difensiva e senza alcun timore. Enfasi: decisione; grinta; fermezza. Diagramma 9. - X1 e X2 si schierano ai lati del canestro oltre la linea di fondo e l’allenatore, posto fra di loro, è in possesso del pallone. L’allenatore fa rotolare in campo il pallone e i due giocatori scattano per conquistarne il possesso. Chi non lo controlla diventa il difensore sull’attaccante che cerca di andare a canestro in palleggio. Il difensore deve forzare l’attaccante nella direzione voluta, deve costringerlo ad eseguire giri in palleggio e cambi di direzione rendendogli quanto più difficoltosa possibile l’avanzata a canestro. L’allenatore dà le indicazioni utili per una esecuzione su tutta la superficie del campo o su una sua particolare porzione. Obiettivo - Incrementare l’aggressività e la reattività mantenendo un buon equilibrio difensivo e assumendo il corretto controllo dell’attaccante. Enfasi: concentrazione; determinazione; equilibrio del corpo.

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diagr. 10

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Diagramma 10. - L’esercizio richiede l’impiego di una sedia che va posta a circa un paio di metri dalla linea di fondo e a circa un metro da quella che delimita l’area dei tre secondi nei pressi della posizione di post basso. X è il difensore e 1 l’attaccante: entrambi partono poco oltre la lunetta sul lato destro (o sinistro, a discrezione dell’allenatore) del campo. X passa il pallone a 1 che avanza in palleggio e ripassa a X che è scattato in avanti. X ripassa a 1 poco prima che giri intorno alla sedia. Dopo il passaggio X scatta decisamente verso la linea di fondo prendendo una buona posizione difensiva per contrastare la penetrazione in palleggio di 1 che deve cercare il tiro da sotto in entrata con molta determinazione. X deve fare in modo di portare 1 allo sfondamento senza cercare il contatto. Obiettivo. - Perfezione l’assunzione di una posizione difensiva idonea a bloccare la penetrazione lungo la linea di fondo e incrementare l’aggressività. Enfasi: posizione difensiva; equilibrio del corpo. Diagramma 11. - 1, l’attaccante, si schiera sull’estensione ideale della linea di tiro libero; X, il difensore, al di là della linea di fondo lateralmente al canestro e in possesso del pallone. X passa a 1 e scatta per difendere su di lui. 1 può tentare il tiro, penetrare in palleggio verso la linea di fondo e verso l’area dei tre secondi. X deve cercare di forzare 1 a modificare il precorso condizionandone l’iniziativa. Obiettivo - Migliorare il marcamento sul possessore del pallone. Enfasi: equilibrio del corpo; controllo dell’attaccante. Diagramma 12. - X si schiera nella posizione di post basso di fronte a 1, l’attaccante che cercherà di liberarsi per ricevere il passaggio dell’allenatore che si schiera in lunetta in possesso del pallone. L’attaccante non deve ricevere il passaggio all’interno dell’area dei tre secondi. Per questo X deve impedire a 1 di andare verso canestro passandogli davanti in posizione agevole per ricevere il pallone dall’allenatore. X deve quindi forzare 1 a tagliare in area alle sue spalle mantenendo così il controllo visivo del pallone oppure ad andare alto verso la linea di tiro libero. Obiettivo - Controllare efficacemente una precisa parte del campo che può essere particolarmente pericolosa. Enfasi: reattività; tecnica difensiva; gioco di gambe.

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DIFESA DAI BLOCCHI Claudio Barresi Nel trattare la difesa dai blocchi non si deve prescindere dalla “coerenza con il sistema difensivo adoperato”. Questo perché una scelta difensiva che non sia coerente con il sistema generale non può che generare confusione e diffidenza nei nostri giocatori Al riguardo va però considerato come eventuali eccezioni al sistema di regole difensive possono giustificarsi solo ed esclusivamente in presenza di occasionali esigenze di natura tattica. In tal senso va considerato come la preventiva valutazione delle caratteristiche tecnico-tattiche degli avversari o di eventuali situazioni specifiche possano, a livello senior, giustificare la deroga ai principi generali. Le regole generali a cui vogliano riferirci nel nostro sistema di difesa sono: 1) Posizionamento sulla linea della palla, il difensore del bloccato deve cioè sempre conoscere la posizione della palla 2) Rompere le linee di passaggio , togliere cioè gli angoli di passaggio preferiti 3) Pressione sulla palla il tal modo la difesa proverà a rallentare il timing dell’attacco, cioè la capacità di eseguire le cose volute nel momento voluto In generale si può comunque affermare che il corretto posizionamento dei difensori è già di per se uno strumento efficacissimo per togliere efficacia ai blocchi dell’attacco. Blocchi con palla - Dobbiamo innanzi tutto distinguere due casi generali: 1) blocco sulla palla fuori dalla zona di tiro - Nel primo caso vogliamo sempre che il difensore del bloccato (l’attaccante con palla) “passi in mezzo”, cioè in una posizione intermedia tra il bloccante ed il suo difensore, questo perché la distanza dal canestro, non utile per tirare, ci consente di evitare il blocco, passando in mezzo, senza prendere il rischio di essere sorpresi da un tiro dietro il blocco dell’attaccante. (diagr. 1) 2) blocco sulla palla in zona di tiro - Nel secondo caso invece vogliamo che il difensore passi sempre sopra il blocco, cioè tra il giocatore con la palla ed il bloccante (diagr. 2).

Ma anche in questo caso la difesa può scegliere tra due comportamenti tattici: a) indirizzare la palla verso il centro, cioè verso l’aiuto del difensore del bloccante. Se il blocco è portato per favorire una penetrazione verso il centro, il difensore del palleggiatore deve chiudere la strada verso il fondo, posizionandosi a muro con le spalle parallele alla linea di fondo, nel momento in cui è avvisato dell’arrivo del blocco. (diagr. 3) Per difendere questo movimento è indispensabile che il difensore del palleggiatore e il difensore del bloccante formino insieme una V. Il difensore del bloccante deve: a) avvisare il difensore del bloccato dell’arrivo del blocco b) saltare fuori la cosi detta linea di blocco (cioè il prolungamento delle spalle del bloccante) in modo aggressivo, la mano esterna deve essere sulla palla, così da costringere il palleggiatore ad arretrare in palleggio, dando così tempo al proprio compagno, cioè il difensore del palleggiatore, di recuperare. Il difensore del palleggiatore deve: a) appena viene avvisato dell’arrivo del blocco cambiare la propria posizione ponendosi a muro verso il fondo b) quando il palleggiatore comincia a sfruttare il blocco, deve passare sopra il blocco c) quando il palleggiatore, costretto dall’aiuto aggressivo del difensore del bloccante, arretra in palleggio, non deve andare incontro la palla, rischiando di essere battuto in “contropiede” ma si dispone in una posizione tale da contenere un’ipotetica penetrazione 35


I due difensori dovranno avere molta attenzione nelle seguenti due possibili situazioni 1) Palleggiatore che rompe il raddoppio, passando in mezzo: questa situazione sarebbe di grande svantaggio per la difesa 2) Il palleggiatore passa al bloccante che gira verso canestro. In questo caso la difesa può prendere un vantaggio, poiché l’uomo che gira dopo il blocco ha una ristretta visuale del campo con tutti i rischi che ne comportano. Infatti, un gioco a due è pericoloso soprattutto quando si aprono spazi tali da consentire ad entrambi i giocatori di vedere gran parte del campo. Come nel caso in cui un pivot gira lateralmente fuori dalla riga dei tre punti. Proprio per questo la difesa può concedere la ricezione della palla ad un giocatore in allontanamento solo nel caso che questi non abbia una buona visuale del campo o che sia, per esempio, un lungo con scadenti doti di passatore e di tiratore. b) indirizzare la palla verso il fondo, questo soluzione ha il vantaggio di evitare che la palla possa cambiare lato e creare problemi di ribaltamento c) appena il palleggiatore fa un palleggio in arretramento, il difensore del bloccante deve recuperare sul proprio attaccante (diagr. 4)

In questo caso il difensore del palleggiatore, all’avviso dell’arrivo del blocco, dovrà porsi in modo da condizionare il palleggiatore verso il fondo mettendo grande pressione sull’anca interna del palleggiatore, al fine di evitare che il palleggiatore stesso con una virata possa batterlo verso il centro. (diagr. 5) Il difensore del bloccante invece mentre avvisa del blocco il difensore del bloccato, si pone in una posizione intermedia tra il blocco e la linea di fondo, in modo da essere in grado di aiutare su una eventuale penetrazione verso il fondo del palleggiatore. (diagr. 6)

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Blocchi senza palla - In questo caso vanno distinte due situazioni: 1) il blocco avviene sul lato forte - In questo caso il difensore del bloccato proverà ad impedire, grazie l’uso di un body cheek, l’uso del migliore angolo di utilizzo del blocco all’attaccante, “forzandolo”, se possibile, lontano dal blocco, provando pertanto a passare sopra il blocco. Qualora questo non sia possibile allora il difensore dovrà passare sul blocco inseguendo a trenino l’attaccante. (diagr. 7) Contemporaneamente il difensore del bloccante dovrà, nel momento in cui l’attaccante sfrutta il blocco, effettuare una finta di cambio, uscendo per un attimo forte sulla linea di uscita del blocco, operando cioè un movimento di aiuto e recupero. (diagr. 8) In tal modo la difesa costringerà l’attaccante che sfrutta il blocco ad allargare l’angolo di utilizzo del blocco stesso, dando così tempo e spazio al difensore del bloccato di recuperare, concedendo inoltre la ricezione ad una distanza maggiore dal canestro rispetto a quella desiderata dall’attacco. Nel caso poi che l’attaccante provi a sfruttare il blocco a riccio, il difensore del bloccante dovrà essere pronto ad operare un body cheek che rallenti il movimento dell’attaccante e lo costringa ad allargarsi, dando ancora una volta tempo e spazio al difensore del bloccato di recuperare. (diagr. 9)

2) il blocco avviene sul lato debole - e il giocatore con la palla si trova sul lato opposto a quello dove viene portato il blocco il difensore del bloccato, all’inizio del movimento dell’attaccante finta di seguire a trenino ,a poi si allarga per passare in mezzo o sopra al blocco. In tal modo la difesa concede solo un passaggio skip in allontanamento verso l’angolo, un passaggio cioè più lento, più lungo e lontano dal punto preferito di ricezione dall’attacco. (diagr. 10) SITUAZIONI SPECIALI Blocchi tandem - Le regole che abbiamo visto essere valide per le situazioni generali possono applicarsi anche in situazioni in cui l’attacco usa i cosiddetti blocchi tandem o stagger, cioè due blocchi portati da due attaccanti a poca distanza tra loro, che vengono sfruttati dal bloccato in rapida successione. In questo caso il difensore del bloccato potrà scegliere se, aiutandosi con l’uso di un body cheek, “rompere” l’angolo preferito di uscita del bloccato e quindi passare sopra ad entrambi i blocchi, se si trova sul lato forte, o sopra al primo blocco ed in mezzo al secondo se si trova sul lato debole. (diagr. 11).

Specificamente, nel primo caso, il difensore dovrà porsi con le proprie spalle parallele a quelle del bloccante e grazie anche all’uso del body cheek “forzare” lontano dal blocco il movimento dell’attaccante mentre si passa sopra il blocco stesso. Il difensore del secondo bloccante, quando l’attaccante sta per uscire dal secondo blocco, uscirà forte sulla linea di passaggio per un istante portando un deciso aiuto e recupero, mentre, sfruttando lo spazio ristretto 37


a disposizione dell’attacco , il difensore del primo bloccante per un secondo si posizionerà in modo da coprire e difendere su entrambi i bloccanti, per poi recuperare sul proprio attaccante non appena il difensore del secondo bloccante avrà recuperato il proprio attaccante. (diagr. 12). Ma anche in questo caso nell’operare la scelta più adeguata sarà fondamentale che il difensore del bloccato riconosca prontamente la posizione della palla in campo, determinando quindi quale tecnica difensiva adoperare. Doppi blocchi - Nel caso di un doppio blocco, cioè di un blocco portato da due attaccanti che si pongono l’uno accanto all’altro, spalla a spalla, il difensore del bloccato proverà sempre a passare a trenino sul blocco, inseguendo l’attaccante (diagr. 13). Contemporaneamente, il difensore del bloccante più vicino alla palla opererà un forte movimento di aiuto e recupero, costringendo così l’attaccante che sfrutta il blocco ad allargarsi e dar tempo al proprio difensore di recuperare. (diagr. 15) Anche in questo caso, qualora l’attaccante provi a sfruttare il doppio blocco a riccio, il difensore del bloccante più vicino alla palla farà un deciso body cheek per fermare il movimento dell’attaccante e dare tempo al difensore del bloccato di recuperare il proprio attaccante. (diagr. 14)

Doppia uscita - Con questa espressione si vuole indicare un movimento, ormai molto usato da tante squadre, che tende a porre un giocatore sotto il canestro di attacco con la fronte rivolta alla metà campo con altri due attaccanti in posizione di pivot che si posizionano in modo da portare due blocchi di contenimento. L’attaccante, sfruttando la lettura del posizionamento del difensore e le proprie finte esce da uno dei due blocchi per ricevere e giocare una rapida soluzione di tiro o di 1 contro 1. (diagr. 16) In questo caso, partendo dalla considerazione che quasi tutti i giocatori in uscita da un blocco sfruttato a riccio sul proprio lato forte (il destro per i destri o viceversa) sono assai pericolosi, mentre lo sono assai meno se escono sul lato opposto, il difensore dell’attaccante che sfrutta la doppia uscita si posizionerà in modo da concedere un vantaggio e quindi condizionare l’uscita dell’attaccante sul lato dove volendo sfruttare il blocco a riccio si troverà sulla propria mano debole. Nel frattempo il difensore sulla palla accentuerà la pressione, condizionando l’attaccante con palla verso il lato opposto a quello dell’uscita concessa all’attaccante con palla. (diagr. 17)

Bloccare il bloccante - Questo tipo di blocco in genere si ha quando un piccolo blocca un lungo sulla linea di fondo per favorirne la ricezione, in una situazione in cui il cambio difensivo potrebbe svantaggiare la difesa, e con il piccolo bloccante che dopo aver bloccato riceve a sua volta un blocco da un lungo per ricevere nella zona della linea dei tre punti. (diagr. 18) In questo caso chiedo al difensore del lungo di provare a superare il blocco passando verso la linea di fondo, mentre il difensore del piccolo sarà pronto a fare body cheek sul lungo che sfrutta il blocco verso il centro. (diagr. 19) 38


In tal modo il difensore del piccolo sarà in grado di seguire il primo bloccante che si muoverà verso la linea di tiro libero per sfruttare il secondo blocco. (diagr. 20)

Il cambio difensivo sui blocchi senza palla - Negli ultimi anni si è assistito ad un’evoluzione del concetto di cambio da esempio di svogliatezza difensiva a quello di grande aggressività. Il cambio sui blocchi è una scelta eminentemente tattica, utilizzata per “rompere” linee di passaggio o spezzare un gioco particolarmente pericoloso degli avversari. Il cambio è chiamato sempre dal difensore del bloccante Si può cambiare tra pari ruolo: - tra esterni - tra lunghi - tra il 3 il 4 ed il 5 - tra tutti i giocatori in determinati situazioni - tra tutti i giocatori sempre Il cambio è molto efficace come elemento di sorpresa o contro squadre che eseguono con grande precisione i propri giochi d’attacco e che non amano dover “interpretare le scelte difensive, non essendo abituate a trovare soluzioni alternative. E’ fondamentale unire al cambio: 1) una forte pressione sulla palla per rallentare le linee di passaggio 2) un forte anticipo sul bloccato per impedire i mis-match, rischiando anche i back door che comunque non hanno molto spazio per essere utilizzati (diagr. 21). 3) unire al forte anticipo sul bloccato anche un body check soprattutto sui blocchi sul lato forte (diagr. 22).

Progressione didattica di esercizi per la difesa dai blocchi senza palla 1 contro 2 più un appoggio - L’esercizio prevede la disposizione delle file nei quattro angoli della metà campo. Il primo giocatore nella fila con la palla nell’angolo destro passa la palla al primo della fila in posizione di guardia sullo stesso lato e va a difendere sul primo giocatore della file nell’angolo opposto. Il giocatore in posizione di guardia passa a sua volta al giocatore in posizione di guardia sul lato debole. (diagr. 1). Quest’ultimo appena riceve, ripassa la palla all’altra guardia e va a portare un blocco a favore del giocatore in angolo, mentre il difensore sull’attaccante in angolo proverà a difendere sul blocco. (diagr. 2)

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2 contro 2 più un appoggio - L’esercizio si sviluppa come il precedente, con il giocatore nell’angolo destro che dopo il passaggio alla guardia sul proprio lato va a difendere sul giocatore in angolo opposto, mentre la guardia che riceve il primo passaggio passa a sua volta alla guardia sul lato debole e va a difendere sullo stesso giocatore (diagr. 5). La guardia sul lato sinistro una volta ricevuto il passaggio, passa a sua volta al primo della fila in posizione di guardia sul lato debole, che funge da appoggio, e va a bloccare in basso per il giocatore in angolo, mentre i due altri giocatori difendono su questo blocco (diagr. 6).

3 contro 3 in continuità - In questo esercizio abbiamo due giocatori in posizione di guardia ed uno in angolo sul lato della palla, tutti con i rispettivi difensori. Il giocatore 1 passa la palla a 2 e va in basso a portare un blocco a favore del giocatore 3, che lo sfrutta per salire in posizione di guardia (diagr. 5). Il giocatore 2 passa la palla a 3 e va a bloccare il giocatore 1 che, nel frattempo, dopo aver bloccato, si era spostato sul lato opposto (diagr. 6).

4 contro 4 in continuità - Questo esercizio si sviluppo con la stessa meccanica del precedente, con la guardia 1 che passa la palla al giocatore 3 che sfrutta un blocco del giocatore 2 (diagr. 7). Subito dopo aver passato la palla a 3, il giocatore 1 va a bloccare in basso a favore del giocatore 4 e così in continuità (diagr. 8)

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Progressione didattica di esercizi per la difesa dai blocchi sulla palla Analogo sviluppo se il giocatore 1 anziché effettuare un passaggio guardia – guardia effettua un passaggio guardia – ala. In questo caso il giocatore 1 andrà a portare un blocco orizzontale a favore del giocatore 1 (diagr. 9).

1 contro 0 con un appoggio - Il primo esercizio propone una fila di giocatori dietro il tiro libero il coach con la palla, di fronte al primo, si muove in palleggio verso destra o sinistra ed il primo della fila deve scivolare sullo stesso lato superando l’ostacolo costituito da un birillo, con la stessa tecnica usata per passare sopra il blocco (diagr. 1) 2 contro 1 - Il giocatore 1 passa a 2 e corre a difendere su 3. 2 ricevuto il pallone lo passa a 3 e porta un blocco sulla palla a favore di 2 che lo sfrutta mentre 1 difende passando sopra il blocco. (diagr. 2) 2 contro 2 - Il giocatore 2 passa ad 1 e corre a difendere su 4, 1 a sua volta passa a 3 e corre a difendere sullo stesso 3. Appena la palla è giunta a 3, il giocatore 4 gli porta un blocco a favore che 3 proverà a sfruttare mentre 1 e 2 difendono. (diagrammi 3 e 4)

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3 contro 3 - L’attaccante 3 può sfruttare un blocco sia sul lato destro che sinistro. In questo caso 1 palleggia sfruttando il blocco di 2 e si sposta in ala. Contemporaneamente 3 scende in posizione di pivot basso sul lato debole (diagr. 5). A questo punto 1 sfrutta il blocco di 2 e sull’aiuto del difensore di 2 passa a 2 che taglia a canestro mentre il difensore di 3 aiuta dal lato debole sul taglio d 2 (diagr. 6) 4 contro 4 - Esercizio analogo al precedente, in cui il giocatore 1 sfrutta il blocco di 4 e si sposta in ala., contemporaneamente 2 sale in guardia dal lato opposto a dove si è spostato 1 ed il giocatore 3 si abbassa sul lato debole (diagr. 7). A questo punto 1 sfrutta il blocco di 4 e sull’aiuto del difensore 4 si allarga e passa la palla a 4 che taglia a canestro. Il difensore di 3 aiuta sul taglio di 4 mentre il difensore di 2 contemporaneamente scende a riempire l’area. (diagr. 8)

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DIFESA INDIVIDUALE Sergio Scariolo Il primo concetto su questo tema, è che la formula magica del successo non esiste: il cosa è importante, il come di più. Come una squadra vive, lavora, interconnette, sogna, soffre, tutti i giorni ed insieme. Tutto questo si nota nel come i giocatori si passano la palla tra loro e con che disponibilità al sacrificio agiscono. Nella pallacanestro di vertice, la tattica ha oggi un’importanza considerevole, sia come tattica individuale, sia come tattica collettiva (scouting): faremo riferimento alla prima, non alla seconda. PRINCIPI FONDAMENTALI 1. Forte responsabilità individuale nell’anticipo della linea di passaggio, tenere l’1 contro 1, il tagliafuori. 2. Norme di aiuto e rotazione il più precise possibili. 3. Base di difesa dai blocchi sull’uomo con palla e senza più usati, con eccezioni. 4. Uso del corpo e comunicazione verbale, (contatto fisico e segnali). 5. Educazione della concentrazione nella tattica individuale, (studio del rivale, delle opzioni migliori). Tutto questo porta ad un rendimento difensivo, individuale e collettivo che si deve valutare indipendentemente dal risultato finale, con immagini e statistiche specifiche. Vogliamo “ostacolare” come minimo il 50 per cento dei tiri effettuati dalla squadra avversaria, in ogni partita; ed abbiamo alcuni obiettivi, fissati dopo uno studio dei migliori della competizione, (per esempio l’anno scorso erano: - concedere una percentuale nel tiro da due punti inferiore al 48 percento. - Concedere una percentuale nel tiro da tre punti inferiore al 33 per cento. - Concedere una percentuale di rimbalzo offensivo inferiore al 33 percento dei difensivi da noi catturati. - Forzare 13 o più palle parse. - Concedere meno di 10 punti in contropiede.) 2) Transizione difensiva – Dopo un tiro, o una palla persa, abbiamo una priorità e tre norme: non concedere tiri facili, se è necessario mediante l’utilizzo del fallo, correre verso l’area, prendere i 5 uomini, se è necessario cambiando, prendere l’uomo con palla (con la priorità di contenere la sua penetrazione) alla linea di centro campo. Aumenteremo l’aggressività in quanto si riduca lo “stato di emergenza” del contropiede avversario. Dopo un tiro 4 e 5 vanno a rimbalzo, o al tap-in (3 secondo la caratteristiche proprie e del rivale), 1 e 2 presiedono la zona del rimbalzo lungo, e si assicurano di non avere dietro nessuna uomo per un passaggio lungo. Identificare i tiratori di transizione (3p), e difendere i trailer con contatto a partire “dalla zona critica” (1 metro fuori della linea dei tre punti). Body-Check e far deviare il primo trailer, in linea centrale, se prende posizione nel post basso. Uscita verticale di un passo contro il pick and roll di transizione, in generale passando dietro con l’uomo con palla. 3) Difesa della palla – Se non c’è minaccia di contropiede, vogliamo stabilire la nostra pressione al pallone sulla linea di metà campo, con l’obiettivo di ritardare l’inizio della giocata, forzare un giro dorsale, non concedere penetrazioni (rischio relativo), mani attive, più o meno un braccio di distanza, tentare di rubare solo se l’occasione lo propone con sicurezza. Vogliamo il corpo tra pallone e canestro fino a che arrivi nella “zona critica”. Ottenere che incomincino la giocata con 15 o meno secondi di possesso è un buon risultato. 4) Anticipo della linea di passaggio – Vogliamo anticipare i passaggi di entrata delle giocate prendendo un certo rischio (corpo sulla linea di passaggio) fino a che possiamo, e durante la giocata dentro la “zona critica”: più in là lasciamo alla libera interpretazione della situazione: se è possibile con equilibrio, incoraggiamo i giocatori affinché lo facciano. Contro il back – door, giriamo solo la testa, cambiando la funzione di braccia e mani. 5) 1 contro 1 in “zona critica” – Se forziamo il rivale a ricevere fuori di essa, possiamo situarci ad un braccio di distanza, in una posizione comoda, preparandoci a muovere i piedi per reagire ad una probabile penetrazione. Se un rivale ha ricevuto dentro, la distanza sarà inferiore, ed attaccheremo il pallone per obbligare il rivale a proteggerlo, tipo “scherma”. Utilizzo del criterio “a muro”, o “mandare sul lato” a) “A muro”: il preferito con buoni difensori, ed in fase di formazione. La posizione del corpo varia in dipendenza della mano migliore, della velocità ed efficacia di tiro, ed il punto del campo, dell’avversario, e le sue intenzioni (pallone tra le gambe? Sopra la testa? Su un’anca?). Obiettivo: movendo lateralmente i piedi, mantenere il petto tra pallone e canestro; contatti di petto, non di mani e gambe. b) “Sul lato”: corpo tra pallone e centro area, piedi paralleli alla linea di fondo, mano interna attaccata al pallone. Obiettivo: inviare la penetrazione verso l’angolo, e in ogni modo lontano dal centro della zona.

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Utilità di stabilire un numero minimo, (due? tre?) di palleggi che il difensore dovrà “tenere” per compiere il suo compito. Molto importante è assumere una posizione di 1c1 difensivo in buon equilibrio dopo un tentativo di anticipo, un aiuto, un blocco; in ogni modo dopo ogni tiro, la responsabilità di ogni difensore è prendere contato col suo rivale, girarsi, mantenere una posizione tra uomo e canestro, usando piccoli spostamenti laterali. Non lasciarsi spingere sotto al canestro! 5) Le posizioni del 5c5 - Abbiamo commentato già come vogliamo anticipare la linea di passaggio sul lato palla; sul lato debole, l’idea è stare vicino alla linea ideale che divide longitudinalmente il campo, in una posizione comoda per vedere l’uomo difeso ed il pallone, il più vicino possibile alla linea di passaggio al massimo un passo sotto. Ad ogni movimento di pallone, con passaggio o con palleggio, corrisponde un movimento di quattro giocatori adeguando la loro posizione. La reazione più delicata è sempre quella dell’uomo che difende il pallone, il cui “salto verso la palla” deve essere immediato appena il pallone esce dalle mani dell’avversario. 6) Aiuti e rotazioni – Credo in un sistema di aiuti che parta dalla necessità che il difensore dell’uomo con la palla lo difenda “ignorando” l’esistenza degli aiuti, e che gli altri siano disposti a sacrificarsi per aiutare il compagno battuto equilibratamente e generosamente. Mi sembra decisivo che tutti sappiano in ogni momento cosa bisogna fare se si produce una penetrazione, soprattutto chi deve mandare il primo ed il secondo aiuto. Considero ugualmente pericoloso e negativo il non mandare un aiuto necessario, che il mandare un aiuto non necessario o aiutare dall’uomo sbagliato o troppo presto. Più uniforme è il sistema di rotazioni nei distinti casi di penetrazione, più facile sarà per la squadra impadronirsene e per l’allenatore fissare responsabilità e correggere. a) Penetrazione dal fondo. Primo aiuto dell’ultimo uomo del lato opposto, decisione se recuperare o rimanere, attivando le rotazioni. b) Penetrazione al centro. Primo aiuto dell’ultimo uomo dal lato opposto; tipo di aiuto e il suo “timing”. c) Il post alto. Mai nel primo aiuto; il suo ruolo, è entrare nella rotazione. d) Aiuto corto (finte d’aiuto) dal lato forte. 7) Gioco interno – Obiettivo mantenere il pallone il piú lontano possibile dal canestro. a) Post alto: in generale, come se di un esterno si trattasse; l’opzione di cessare l’anticipo sulla linea di tiro libero e flottare per aiutare contro un post basso difese davanti. No a vie di mezzo: anticipare o flottare. b) Post basso: in anticipo, il difensore starà davanti se il pallone sta sotto la linea di tiro libero, e di tre quarti sopra, se sta sopra. La protezione contro il passaggio “lob” viene assicurata dal difensore dell’uomo vicino alla linea di fondo, post basso o angolo, o dal difensore del post alto, se così si è deciso. Se il post basso riceve, a parte le sue caratteristiche individuali, si cercherà di “spingerlo” verso la linea di tiro libero, mentre i difensori di perimetro più vicini “entreranno” contro il palleggio del post basso, mantenendo la priorità di recuperare verso il proprio uomo dopo l’aiuto e nel caso in cui questo tagli verso canestro. L’alternativa sarà forzare al giro dorsale il post basso, e mandare un raddoppio dall’ultimo uomo del lato debole, con conseguente rotazione come se di un aiuto si trattasse. In caso di movimenti dentro la zona (taglio da post basso a post alto o da post alto a post basso), vogliamo rompere la traiettoria senza palla dell’attaccante con un body-check, senza perdere di vista il pallone, per evitare che prenda una linea diretta verso la palla o il canestro, e forzarlo a passare dietro e non davanti al difensore. 8) Blocchi sulla palla – L’opzione basilare è responsabilizzare il difensore dell’uomo con pallone a difendere il lato opposto al blocco, far uscire il difensore di chi blocca due passi verso l’uomo con palla, lasciando passare il difensore dell’uomo con palla tra il bloccante ed il compagno che è uscito all’aiuto. Ci sono altre forme molte utilizzare ma che appartengono più alla sfera tattica. 9) Blocchi senza palla – Vediamo rapidamente le forme basilari (cioè quelle che bisogna utilizzare se nella preparazione della partita non stabiliamo qualcosa di differente) di difendere sui blocchi senza palla più frequentemente usati. a) Pindown: usare il body-check per allontanare il rivale dal punto di blocco e cercare di passare tra lui e il bloccante; se non è possibile, decidere secondo l’altezza del blocco o le caratteristiche del rivale, se passare sopra o inseguire; in questo caso il difensore del bloccante collaborerà con un passo di aiuto nella direzione della palla e nel caso di ritardo molto grave, potremo utilizzare un cambio difensivo.

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b) Stagger, orizzontale e verticale: sarà difficile forzare l’ultimo bloccante cosicché inseguiremo nei due blocchi consecutivi senza perdere contato, e faremo uscire in aiuto il difensore dell’ultimo bloccante, mentre il difensore del primo occuperà l’area per coprire un eventuale taglio dentro del secondo bloccante. c) Box to Box: invieremo con un body-check verso l’alto il tagliante, passando tra lui e il bloccante, o giusto dietro quest’ultimo: il difensore del bloccante, senza perdere di vista il pallone, ritarderà il taglio con un “bump” per poi recuperare immediatamente verso il proprio uomo. d) Blocchi ciechi tipo “flex offense”: invieremo verso l’alto chi taglia anche questo con l’aiuto di un bodycheck del difensore del bloccante. e) Zippers: nel lato forte, utilizziamo il body-check, cercheremo di evitare il contato tra i due avversari, per permettere ai due difensori di passare aggressivamente tra uomo e pallone. Nel lato debole, daremo spazio al difensore del giocatore bloccato, affinché possa passare tra bloccante e bloccato. Per allenare queste situazioni, preferisco utilizzare esercizi semplici e che riproducano situazioni reali, dall’ 1 contro 1 al 4 contro 4, possibilmente nei quali la difesa che recupera il pallone o prende il rimbalzo possa partire in contropiede contro il giocatore o la squadra che attaccava che si trasforma in difensore. Mi piace anche organizzare un 5 contro 5 con punteggio speciale, nel quale l’attacco, che gioca situazioni che c’interessa allenare, prende due punti per ogni canestro e un punto per ogni rimbalzo offensivo catturato, mentre la difesa somma un punto per ogni possesso finito senza subire canestro, per ogni recupero, per ogni fallo in attacco ricevuto e per ogni pallone significativamente deviato o stoppato. Conclusione: non ho avuto mai nelle mie squadre un numero molto alto di buoni difensori individuali, chissà perché preferivo selezionare giocatori esterni più in base al loro talento offensivo, pensando di poter migliorare il suo rendimento difensivo con il lavoro giornaliero, la motivazione el’organizzazione difensiva. Ed il risultato è stato collocare la squadra nelle posizioni alte in quasi tutte le statistiche difensive, ed arrivare ad avere la considerazione di essere una buona squadra difensiva. Magari non si potrà insegnare a cattivi tiratori a tirare da 3 con alte percentuali, ma ottenere che le nostre squadre diano tutto in difesa, senza risparmiare energie e senza preoccupazione per le proprie prestazioni individuali, è un obiettivo perfettamente alla portata di qualunque squadra in qualunque categoria.

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MIGLIORAMENTO INDIVIDUALE ALL’INTERNO DI UNA ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA Marco Spanu “Responsabilità individuale” : ogni giocatore è responsabile delgiocatore su cui difende e non deve farsi battere; esasperare questo aspetto. Inoltre non bisogna concedere canestri facili e in caso di penetrazione occupare l’area (da lato debole) e pensare all’area come se fosse “casa nostra”. Importante è ostacolare la circolazione di palla e non essere passivi (anticipare i passaggi). La difesa degli esterni deve essere a MURO sulla palla: - Attaccante con palla sopra la linea del TIRO LIBERO: paralleli alla linea di fondo; - Attaccante con palla sotto alla linea del TIRO LIBERO: paralleli alla linea laterale. Tratteremo di difesa senza blocchi; fino ad Under 17 se si affronta una squadra che utilizza i blocchi si effettuerà CAMBIO DIFENSIVO su tutti i blocchi. Sono tre gli aspetti importanti che un allenatore deve “curare” nei confronti di un giocatore: - Aspetto Mentale - Aspetto Fisico - Aspetto Tecnico ASPETTO MENTALE Per quanto riguarda l’aspetto Mentale un allenatore deve spiegare e ribadire ad ogni allenamento che è importante non far realizzare punti facili agli avversari. Se un difensore è battuto deve fare fallo in area altrimenti può concedere un tiro ad alta %. Far capire ai giocatori che la difesa è importante e che se un giocatore difende forte può essere molto utile alla squadra e ritagliarsi minuti importanti anche se non un grande attaccante. Conquistare un pallone in difesa, impedire al proprio “uomo” di fare canestro, prendere un rimbalzo ecc…sono aspetti del gioco tanto importanti quanto realizzare un canestro, ed è questo che dobbiamo inculcare nella testa dei nostri giocatori. Quindi chiedere il massimo dell’intensità in allenamento anche in difesa per poi applicarlo in partita. ASPETTO FISICO Esercizi che possono essere fatti a inizio allenamenti, dopo un’attivazione di corsa. Dispone i giocatori in una metà campo, ognuno dietro a un pallone. Ad un preciso segnale del Preparatore eseguono: • “VIA”: okey step sul posto; • Al secondo “VIA”: okey step intorno al pallone; • “CAMBIO”: cambio senso (sempre eseguendo okey step intorno al pallone); • “SALTO”: esecuzione di 5 salti sul posto; • “ADDOMINALI”: esecuzione di 5 addominali sul posto; • “SPRINT”: corsa massima velocità fino a linea di fondo e ritorno. Giocatori sulla linea di fondo eseguono per 4-5’’ step line sulla linea di fondo e poi scatto fino alla linea di metà campo dove eseguono altri 4-5’’ secondi di step line, giro e sprint di ritorno sulla linea di fondo. Giocatori eseguono sulla linea laterale dell’area dei tre secondi step line, scivolamenti sul tiro libero e step line sull’altra linea dell’area. ASPETTO TECNICO: difesa sulla palla Posizione delle mani del difensore (mani che ostacolano): • Attaccante con palla “bassa”: mano del difensore sopra la palla; • Attaccante con palla “alta”: mano del difensore sotto la palla (colpetti con la mano e mai alzarsi sulle gambe); • Attaccante con palla “in movimento”: mano del difensore che traccia (segue) la palla. La posizione del difensore sulla palla deve essere con le gambe piegate e larghe in maniera da contenere quelle avversarie. La posizione però deve essere “comoda” in modo da facilitare al difensore gli scivolamenti laterali per contenere almeno 2 o 3 palleggi dell’avversario. Il difensore deve cercare di spingere l’attaccante con palla verso l’esterno del campo. Proposte di esercizi: • Giocatori disposti sulla linea laterale; al comando Okey step – scivolamenti fino alla linea gialla della pallavolo e ritorno alla linea laterale (spingere con parte interna del piede di spinta)

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• Giocatori disposti sulla linea laterale; al comando Okey step – scivolamenti fino alla linea gialla della pallavolo – sprint fino alla linea gialla opposta della pallavolo – scivolamenti fino alla linea laterale del campo da basket e ritorno. • “Specchio”: giocatori sparsi nella metà campo, scivolare nella direzione indicata dal Coach. • A coppie: giocatore con la palla che la fa rotolare davanti a se, difensore che dopo Okey step scivola a recuperare la palla e la passa al compagno. • A coppie: attaccante con palle esegue un palleggio, difensore (sempre con partenza Okey step) esegue uno scivolamento difensivo e ritorno. • “Zig zag”: attaccante e difensore che partono da angolo di fondo campo, zig zag con palla entro linea di pallavolo e basket, dopo metà campo 1c1. • Esercizio diagr. 1: attaccante che parte in palleggio fino al cerchio di metà campo, cambio di senso e 1c1 con il difensore che parte dalla parte opposta e difende aggressivo, cercando di non farsi battere.

• Esercizio 1c1 didattico, diagr. 2: attaccante con palla e difensore spalla contro spalla girato di schiena; l’attaccante parte in palleggio e quando cambia velocità il difensore si deve girare e recuperare cercando di andare davanti alla palla (super se prende sfondamento). • Esercizio 1c1 “saltare sulla linea di passaggio”, diagr. 3: l’attaccante passa la palla all’appoggio e il difensore deve reagire saltando sulla linea di passaggio, mettere il proprio corpo stando sempre piegati sulle gambe, pronto a cambiare guardia sull’eventuale back door dell’attaccante. Lo stesso eserzio viene riproposto in posizione di ala e l’appoggio in posizione di punta.

diagr. 3

diagr. 4

diagr. 5

• Esercizio di reattività: il difensore è di spalle, l’attaccante lancia la palla su un lato del difensore che deve girare la testa e con una mano ripassare la palla all’attaccante (esercizio di reattività). • Esercizio 2c2 + A, Diagr. 4: l’attacco fa circolare la palla e la difesa (che parte sempre con i piedi attivi) si deve adeguare nelle corrette posizioni difensive; al via del coach, l’appoggio passa la palla ai difensori e si gioca 2c2 all’altro canestro. • Esercizio 3c3 + A, Diagr. 5: Idem come esercizio precedente. 47


• Esercizio 4c4 + A, Diagr. 6. Si parte da situazione di Handicap (coppia n°1), aiuto forte e aggressivo fuori area del n° 4 e relative rotazioni a 3. Poi si gioca 4c4 all’altro canestro. • Prima del 4c4, Coach Spanu si sofferma sulla difesa sul post basso e fa eseguire l’esercizio Diagr. 7. Il difensore del post basso deve adeguare la sua difesa allo spostamento della palla (se la palla è in ala, anticipo di tre quarti e spingerlo forte sulla linea di fondo). Se il post riceve il difensore deve appoggiare un gomito sulla schiena del difensore e scivolare sul palleggio dell’attaccante (sia sul centro piuttosto che sul fondo).

diagr. 6 diagr. 7

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Difesa «Run and Jump» Schieramento: «1 – 1 – 2 – 1» - Squadra: Louisiana State University - Coach: Dale Brown Obiettivi: mantenendo lo stesso schieramento della difesa a uomo a tutto campo, generare confusione negli attaccanti, portare pressione sul pallone, evitare l’avanzamento incontrollato del pallone nella fascia centrale. Il fattore sorpresa è molto importante in questa difesa e la sua efficacia diminuisce se usata molto spesso. Questa difesa diveniva operativa nei casi in cui il pallone veniva portato avanti in palleggio. Era quindi il modo adottato dall’attacco per portare avanti il pallone il segnale atteso dai giocatori: palleggio = «Run & Jump»; passaggio = difesa a uomo. Regole. Ad eccezione di X1, i giocatori si dispongono fra uomo e pallone quanto più possibile lontani dal loro uomo, senza tuttavia compromettere la possibilità di recuperare in caso di un passaggio lungo. X1, invece, deve portare molta pressione sull’uomo con il pallone in modo che gli sia difficile eseguire un passaggio o partire in palleggio e, comunque, deve costringere il palleggiatore a muoversi su una linea a 45° rispetto all’asse del campo. Non appena il compagno designato fa «run & jump», il difensore sull’uomo con il pallone scatta lungo il campo e va a rilevare l’uomo libero. Se il primo tentativo non ha esito positivo, i giocatori possono tentarne un secondo. Se il pallone avanza senza controllo nella fascia centrale del campo, in una posizione non voluta e sfavorevole per la «Run & Jump», devono scattare verso la propria zona e adottare la difesa a uomo base. La rotazione dei giocatori non segue regole particolari ed è determinata dalla direzione presa dal palleggiatore. La rotazione più usuale si ha fra i tre giocatori più vicini al pallone, raramente coinvolge un quarto giocatore e, molto spesso è un semplice scambio a due. E’ importante che il giocatore potenzialmente coinvolto in una rotazione non conceda al proprio uomo di andare verso il centro del campo per ricevere il pallone. Se ciò si verifica, il difensore è tagliato fuori dalla rotazione con le evidenti conseguenze a danno della squadra. I giocatori non devono ostacolare un passaggio indietro ma, nella fattispecie, adeguare le proprie posizioni. Responsabilità dei giocatori. X1, il primo giocatore che attacca il pallone, deve prevenire il passaggio e costringere il palleggiatore ad un movimento diagonale. Deve marcare stretto l’avversario fino a che il compagno fa «run & jump» e poi entrare rapidamente nella rotazione prendendo in consegna l’avversario rimasto libero. X2 e X3, i giocatori che sono ad un passaggio dal pallone, devono: - giocare fra uomo e pallone prevenendo il passaggio; - quando il palleggiatore si allontana, spostarsi verso la zona in cui si dirige guadagnando terreno; - quando il palleggiatore si avvicina, muoversi verso il punto più idoneo per fare «run & jump». Se il palleggiatore avanza velocemente, il difensore dovrebbe essere a non più di tre metri circa, se avanza lentamente, dovrebbe essere a circa due metri. X4 e X5, i giocatori a due o più passaggi dal pallone, devono comportarsi come X2 e X3 ai punti a) e b). In particolare, se il palleggiatore va verso di loro, devono essere pronti alla rotazione.

diagr. 1

diagr. 2

Diagramma 1. - X1 costringe 1, che cerca di avanzare nella fascia centrale del campo, a palleggiare diagonalmente portandolo verso l’esterno della lunetta con l’intento di favorire il ribaltamento del pallone sulla fascia laterale. X2, dopo aver seguito 2, scatta a fare «run & jump», mentre X5 lo rimpiazza nella marcatura di 2. Il terzo giocatore interessato nella rotazione è X1 che va a marcare 5. X3 e X4 rimangono davanti ai loro avversari. Diagramma 2. - 1 passa a 2 e i movimenti difensivi sono i seguenti. X5 costringe 2 a palleggiare lungo la linea laterale e X1, abbandona 5 per fare «run & jump». La rotazione è: X4 prende in consegna 5, X3 4 e X5 scatta a marcare 3 mentre X2 rimane su 1. 49


diagr. 3

diagr. 4

Diagramma 3. - I movimenti schematizzati in questo diagramma sono conseguenti al palleggio di 1 verso la linea laterale. In questo caso è X3 che salta verso il palleggiatore (1), mentre X4 si porta su 3 che scatta verso canestro per ricevere da 1. 4, rimasto libero, viene rilevato da X1, X5 rimane su 5, mentre X2 si sposta verso la fascia centrale e il pallone staccandosi da 2. Diagramma 4. - In questo caso, l’attaccante 3, anziché allontanarsi, si avvicina al pallone nella fascia centrale. E’ X1 che, dopo aver forzato 1 verso la linea laterale, va a marcare 3, mentre gli altri tre difensori rimangono sui rispettivi avversari mantenendo la posizione fra uomo e pallone.

diagr. 5

Diagramma 5. - Nel caso in cui 1 riesca ad avanzare in palleggio verso la lunetta e ad anticipare l’azione di «run & jump» di X2 con un giro in palleggio, X2 lo deve forzare diagonalmente verso la linea laterale opposta alla direzione iniziale intrapresa da 1 ed è X3 a fare nuovamente «run & jump» su 1 mentre X2 va a marcare 3. X1 completa la rotazione andando su 2, l’attaccante lasciato libero da X2 in occasione del primo tentativo di «run & jump».

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Due contro uno difensivo

diagr. 1

diagr. 1a

diagr. 2

Passo 1. - 1 ha il palla in posizione centrale nei pressi della linea dei tre punti, 2 è l’attaccante sulla stensione della linea di tiro libero, X è il difensore in posizione di anticipo e totale negazione del passaggio. 2 esegue continui tagli a V per poter ricevere il passaggio di 1 (diagr. 1). Se 2 non può ricevere, ma se vede che X si apre per vedere il palla, taglia back door verso la linea di fondo, il difensore che deve recuperare prontamente sull’attaccante (diagr. 1a). Obiettivo. - Rendere difficoltoso il passaggio guardia-ala, aprire correttamente al palla, assumere la corretta posizione di negazione. Attenzione a : Il difensore (X) non deve permettere all’attaccante (2) di generare o inserirsi nella migliore linea di passaggio. Passo 2. – 1 ha il palla appena oltre l’estensione della linea di tiro libero sul lato sinistro del campo. X difende su 2 che si schiera in angolo sullo stesso lato del palla. 2 lavora per ricevere il passaggio di 1 e X cerca di negargli la ricezione. 2 cerca di andare a canestro con una taglio back door lavorando forte e ricorrendo alle finte del corpo e del capo. Se non può ricevere, può salire incontro al palla. Se 2 riceve, X deve frenare la sua penetrazione a canestro forzandolo a ripassare il palla a 1. Quando il palla torna a 1, 2 riprende i movimenti per smarcarsi e X deve assumere nuovamente la corretta posizione difensiva. Quando 2 riesce a batterlo sul back door, X deve eseguire la corretta rotazione sui piedi per vedere 1 e cercare di ostacolare o intercettare il passaggio. Obiettivo - Migliorare la difesa sull’attaccante in angolo che cerca il taglio a canestro ed eseguire la corretta rotazione difensiva sul taglio back door. Attenzione a : gioco di gambe; posizione di anticipo; apertura verso il palla; posizione bassa della mano interna per prevenire il passaggio battuto a terra (sul back door).

diagr. 3

diagr. 4

diagr. 4a

Passo 3. - 1 si schiera sul lato destro del campo in possesso del palla, X difende su 2 nelle vicinanze dell’angolo sull’altro lato del campo. 2 cerca di liberarsi per ricevere nel cerchio della lunetta o ruotando internamente. X deve impedire la ricezione in una pericolosa posizione di tiro. X deve aprire al palla per vederlo unitamente all’avversario e flottare alto su 2 per prevenire un taglio fra sé e il palla. L’allenatore può vietare a 1 l’esecuzione di alcuni passaggi (p.e.: il lob sulla rotazione interna di 2). Obiettivo. - Apprendere correttamente la meccanica dell’apertura verso il palla, perfezionare gli scivolamenti, allenare la reattività sui passaggi al potenziale tiratore. Attenzione a : movimento delle gambe; posizione difensiva sull’attaccante senza palla possibile ricevente; movimento delle braccia; equilibrio difensivo. Passo 4 . – 1 con la palla è alla destra del canestro sull’estensione della linea di tiro libero; 2 si schiera nella posizione di post basso sul lato opposto del campo; X si dispone all’interno dell’area dei tre secondi assumendo una posizione di aiuto e difende su 2. 2 esegue un taglio a V e si dirige inpost alto sul lato del 51


palla. X cerca di porsi sulla linea di passaggio 1-2 per ostacolarlo (diagr. 4). 2 ruota poi internamente verso la posizione di post basso sul lato del palla. X reagisce aprendosi al palla e assumendo l’appropriata posizione difensiva su 2 (diagr. 4a) Obiettivo - Acquisire e perfezionare i giusti movimenti nella transizione dalla posizione di aiuto a quella di anticipo, adottare la corretta rotazione in reazione ai movimenti offensivi. Attenzione a : corretta esecuzione degli scivolamenti difensivi; gioco di gambe; prendere una efficace posizione difensiva sulle linee di passaggio; reattività e assunzione della posizione voluta dall’allenatore. Nota. A discrezione dell’allenatore, in caso di ricezione da parte di 2, ogni esercizio può concludersi con l’uno contro uno.

diagr. 5

diagr. 5a

diagr. 6

Passo 5 . - 1 è l’attaccante con del palla e si schiera a metà strada fra la lunetta e la linea di metà campo; 2 è schierato sull’estensione della linea di tiro libero vicino a quella laterale; X assume una posizione di negazione su 2. 1 inizia a palleggiare verso 2 che si allontana scattando verso la linea di fondo e taglia attraverso l’area dei tre secondi. X segue il taglio di 2 sempre in posizione di anticipo (diagr. 5). Raggiunta la posizione di post basso sull’altro lato del campo, 2 ritorna tagliando in area e X si apre al palla in modo da poter controllare uomo e palla. 2 raggiunge la posizione di post sul lato forte e X deve recuperare per cercare di negare il passaggio di 1 a 2 (diagr. 5a). Obiettivo : Apprendere come e quando aprire al palla dalla posizione di negazione e assumere la posizione di aiuto. Attenzione a : assumere e mantenere sul campo una corretta posizione rispetto all’avversario diretto e al palla; impedire la conquista della posizione voluta dall’attaccante. Passo 6 . - 1 controlla il palla al limite esterno della lunetta (diagr. 6); 2 si pone sull’estensione della linea di tiro libero alla sua destra; X è il difensore che parte nella posizione di post basso sull’altro lato del campo. 1 passa a 2 ed esegue un taglio a V puntando verso canestro per ricevere il passaggio di ritorno di 2 (azione di dai e vai). 1 va a canestro in palleggio e X deve agire tempestivamente abbandonando la propria posizione per andare a porsi sul percorso di 1 interferendo sulla sua azione. X non deve intervenire troppo presto consentendo all’attaccante di modificare la sua linea verso il canestro. L’azione di X deve essere tale da portarlo a stabilire un contatto con il palleggiatore in modo da ottenere lo sfondamento. Obiettivo - Acquisire i corretti movimenti e l’appropriato tempismo nelle rotazioni difensive. Attenzione a : prendere la corretta posizione sugli avversari a seguito di una rotazione difensiva, soprattutto dall’interno dell’area dei tre secondi.

diagr. 7

diagr. 8

diagr 8a

Passo 7 . - 1 ha il possesso del palla e si schiera lateralmente alla lunetta (diagr. 7); 2 si dispone sull’estensione della linea di tiro libero; X è il difensore che marca 2. 2 sale a bloccare sull’immaginario difensore di 1 e come 1 esce in palleggio sul blocco X cambia marcatura e si pone sul suo percorso prendendolo in consegna. Ancora una volta, X cerca di ottenere lo sfondamento da parte di 1. 52


Obiettivo. - Prendere posizione sui blocchi efficacemente per ottenere il fallo di sfondamento. Attenzione a : recuperare e chiudere sul palleggiatore che riceve un blocco; reagire all’iniziativa del palleggiatore che cerca di anticipare l’uscita sul blocco; fare un passo in avanti per subire il fallo.

diagr. 8b

diagr. 9

diagr. 10

Passo 8 . - 1 si schiera a metà campo in possesso del palla (diagr. 8); X marca 1; 2 si schiera a sinistra sul prolungamento ideale della linea di tiro libero. 1 esegue due, tre palleggi in direzione di 2 e poi ferma il palleggio. Quando 1 ferma il palleggio X lo attacca gridando “palla” e assume una posizione idonea a contrastare o, quanto meno, deviare ogni possibile passaggio senza commettere fallo. 1 passa a 2 e taglia in area e X lo segue avendo cura di mantenere costantemente la posizione “palla-tu-uomo” per ostacolare efficacemente il il passaggio di ritorno a 1. Se 1 non riceve da 2 prosegue il proprio movimento uscendo sull’estensione della linea di tiro libero sul lato opposto. X rimane sotto canestro anche quando 1 esce formando così un triangolo con il palla (in possesso di 2) e 1 in modo da mantenere il controllo visivo su entrambi. 2 palleggia verso la linea di fondo campo e X si porta sul palla cercando di frenare la penetrazione usando la linea di fondo come aiuto. 2 ferma il palleggio e X chiama “palla” ostacolando il passaggio o cercando la deviazione. 2 passa a 1 (diagr. 8a). X ritorna a centro area nei pressi del canestro ripristinando il triangolo con 2 e 1. 1 palleggia verso canestro e X adegua la sua posizione per contrastare efficacemente il tentativo di penetrazione di 1 (diagr. 8b). L’esercizio prosegue fino a che l’attacco non segna o il difensore non riesce a intercettare un passaggio o a ostacolarne l’esecuzione. Nota. Tutti gli esercizi di questa serie devono essere eseguiti su entrambi i lati. Obiettivo. - Reagire rapidamente di fronte ad ogni varietà di situazioni difensive. Attenzione a : corretta esecuzione degli scivolamenti; giusta posizione difensiva nelle varie posizioni sul campo; apertura al palla. Passo 9 . - 1 e 2 sono gli attaccanti con 1 in possesso del palla, X è il difensore schierato nel semicerchio interno della lunetta (diagr. 9). 1 e 2 cercano di avvicinarsi al canestro passandosi il palla con l’obiettivo di eseguire un tiro da fuori. X deve cercare di frenare l’avanzata degli attaccanti mantenendo una posizione aperta in modo da vederli entrambi e assumere una posizione che non permetta passaggi agevoli ricorrendo ad un buon uso delle finte. Se X ostacola efficacemente il passaggio, l’attaccante con il palla deve tirare. Tanto più ampia è la distanza di tiro, tanto più efficace è stato il lavoro difensivo di X. Obiettivo. - Migliorare il controllo di due attaccanti per consentire il recupero difensivo da parte di un compagno. Attenzione a : posizione difensiva aperta; reattività; esecuzione di buone finte. Passo 10 . - Lo stesso esercizio può essere svolto avanzando le posizioni sul campo verso canestro per coinvolgere come difensore il centro. 1 e 2 sono gli attaccanti con 1 in possesso del palla, X è schierato nei pressi del canestro (diagr. 10). 1 e 2 cercano la penetrazione in palleggio per andare al tiro da sotto. X deve intervenire per ostacolare l’esecuzione del tiro causando il rallentamento dell’azione con la forzata esecuzione di passaggi fra 1 e 2. X deve eseguire buone finte che simulano l’intervento difensivo per frenare il tiro e il passaggio. Obiettivo. - Controllare efficacemente due attaccanti nelle vicinanze del canestro da parte di un lungo. Attenzione a : esecuzione delle finte; reattività; pronti adeguamenti sul possessore del palla. Passo 11 . - 1 è l’attaccante in possesso del palla e si schiera nelle vicinanze del cerchio di centro campo marcato da X che assume la corretta posizione difensiva. 2 è l’attaccante in lunetta nella classica posizione del post che smista il palla (diagr. 11). 1 passa a 2 e scatta lateralmente per ricevere il passaggio di ritorno. X cerca di costringere 1 a cambiare più volte direzione (tagli a V) anticipandolo nella direzione che intende seguire in modo da rallentarne l’azione. Obiettivo. - Impadronirsi e migliorare la corretta tecnica difensiva su uno dei giochi a due in dai e vai più efficace. Attenzione a : gioco di gambe; scivolamenti; spirito di iniziativa. 53


diagr. 11

diagr. 12

diagr. 13

Passo 12 . - X si schiera in lunetta, 1 è in possesso del palla nelle vicinanze della linea di fondo e 2 a metà strada fra la lunetta e il cerchio di centro campo (diagr. 12). Sul taglio verso il palla di 2, X interviene difensivamente prendendolo in consegna e costringendolo ad una serie di cambi di direzione e di tagli per poter ricevere il passaggio di 1. Se 2 taglia attraverso l’area, X deve volgersi al palla frapponendosi fra attaccante e palla per rendere difficoltoso il passaggio di 1. Obiettivo. - Allenare i difensori alla difesa sull’attaccante senza palla che taglia interrompendone l’iniziativa e forzando i suoi movimenti. Attenzione a : scivolamenti difensivi; aggressività; controllo del corpo. Passo 13 . - 1 e 2 sono gli attaccanti che partono appena oltre la linea di metà campo con 1 in possesso del palla. X è il difensore e si schiera sulla linea di tiro libero (diagr. 13). 1 avanza in palleggio e 2 lo segue mantenendosi nella sua corsia fino al momento in cui raggiunge l’estensione della linea di tiro libero. X finge di andare a marcare 1 e, quando questi passa a 2, scatta con decisione a marcarlo per frenarne la penetrazione a canestro. X deve essere attento e reattivo e cambiare tempestivamente attaccante non appena avviene il passaggio per rallentare la manovra offensiva simulando la situazione di un ipotetico rientro in aiuto di un secondo difensore. Obiettivo. - Allenare i giocatori alla situazione difensiva di uno contro due. Attenzione a : scivolamenti difensivi; reattività; tempismo.

diagr. 14

Passo 14 . - Il difensore X si schiera nel semicerchio interno della lunetta in difesa su 2 che si pone sulla linea di tiro libero quale post alto; 1 è in possesso del palla a metà strada fra la lunetta e il cerchio di centro campo (diagr. 14) 1, palleggiando lungo l’arco esterno alla linea dei tre punti esegue una serie di passaggi a 2 che si sposta agli angoli della lunetta. X assume le corrette posizioni difensive adeguando la propria posizione a quella di 2 e del palla. Obiettivo. - Intervenire correttamente sui movimenti del post alto in relazione alla posizione del palla. Attenzione a : adeguare la posizione difensiva; posizione di anticipo.

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DIFESA SUL PICK AND ROLL Franco Gramenzi Il pick and roll è diventata una delle situazioni di gioco più utilizzata, perché è una delle collaborazioni a due che crea maggiori difficoltà alla difesa, poichè l'attacco ha una varietà di soluzioni che, se bene interpretate, danno la possibilità di avere sempre vantaggi e colpire la difesa. Il mio obiettivo, in questo ambito, è sempre stato quello di utilizzare più opzioni di difesa, un po' come accade anche per i giochi d'attacco, basando le scelte difensive in relazione alle caratteristiche individuali dei giocatori miei e dell'avversario. Costruiamo molteplici difese sul pick and roll, per avere la possibilità di adattare le nostre scelte in base alla squadra avversaria che andremo ad affrontare durante il campionato. Innanzitutto distinguiamo la difesa sul pick and roll in relazione al momento in cui esso viene giocato. La difesa potrà essere differente se il blocco sulla palla avviene: * In transizione * All'inizio del gioco d'attacco * Negli ultimi otto secondi dell'azione d'attacco * Nell'ultima azione di fine quarto o fine gara Inoltre va considerata la posizione in cui viene eseguito: * Dentro l'area da tre punti * Fuori l'area dei tre punti * Lontano dal canestro (es. in corsa sul contropiede) Le scelte su cui lavoriamo nel pre-campionato sono: * Aiuto e recupero del difensore del lungo * Difensore della guardia segue, difensore del lungo aiuta in area * Passaggio del difensore della guardia in quarta posizione * Cambio difensivo AIUTO E RECUPERO - Il principio fondamentale è forzare l'attaccante con la palla ad usare il blocco, indirizzandolo e seguendolo quando lo utilizza: ciò per evitare che il palleggiatore possa cambiare direzione (diagr. 1).Quando il compagno effettua l'aiuto, il difensore del palleggiatore deve recuperare la posizione di difesa passando dietro l'aiuto (diagr. 2). Il difensore del bloccante deve "chiamare il blocco", pronto ad effettuare un forte aiuto verticale con due passi di scivolamento per fermare il palleggiatore e permettere al compagno di recuperare, e allo stesso tempo per non lasciare spazio al palleggiatore di poter attaccare in mezzo ai due difensori (diagr. 3).

Diagr. 1

Diagr. 2

Diagr. 3

DIFENSORE DELLA GUARDIA SEGUE, DIFENSORE DEL LUNGO AIUTA IN AREA - La difesa della guardia forza l'attacco ad usare il blocco e segue, evitando di far tornare indietro il palleggiatore. Dopo aver superato il blocco, il difensore deve recuperare la posizione (diagr. 4). La posizione del lungo dovrà essere staccata dal blocco, al limite dell'area, per contenere e chiudere la penetrazione (diagr. 5). Se l'attaccante interrompe il palleggio prima di entrare in area, la guardia deve ostacolare il tiro e recuperare la sua posizione difensiva. Se l'attaccante con la palla entra in area, il difensore del lungo dovrà aiutare sulla penetrazione, ostacolare il tiro e l'eventuale passaggio alto al bloccante che taglia in area. In questo caso la difesa effettua un cambio difensivo piccolo-lungo con il piccolo che ha il compito di intercettare i passaggi bassi verso il bloccante che taglia in area. (diagr. 6 e 7). PASSAGGIO DEL DIFENSORE DELLA GUARDIA IN QUARTA POSIZIONE - Il difensore del lungo si attacca al bloccante senza spingere per non commettere fallo, mentre la guardia forza il palleggiatore ad usare il blocco fintando di seguire per poi passare dietro il proprio compagno per chiudere la penetrazione (diagr. 8). Su un eventuale tiro della guardia dietro il blocco, sarà il lungo ad ostacolare il tiro mentre il difensore della 55


guardia avrà cura di tagliare fuori il bloccante. Nel caso in cui l'attacco ripropone il blocco dentro l'area dei tre punti (blocco e riblocco), sarà effettuato in cambio difensivo (diagr. 9).

Diagr. 4

Diagr. 7

Diagr. 5

Diagr. 6

Diagr. 8

Diagr. 9

CAMBIO DIFENSIVO - Quando scegliamo di cambiare sul pick and roll, il difensore del palleggiatore segue il proprio uomo, per poi cambiare rimanendo davanti al bloccante: il difensore del lungo avrà il compito di contenere la penetrazione, e sulla chiusura del palleggio del piccolo deve aggredirlo per ostacolare il passaggio in area e per renderlo il più lento possibile (diagr. 10 e 11).

Diagr. 10

Dopo aver chiarito gli aspetti tecnici, diamo qualche esempio di applicazione tattica in riferimento a specifiche situazioni di pick and roll. PICK AND ROLL IN TRANSIZIONE LONTANO DAL CANESTRO Quando si verifica una situazione di blocco palla in transizione, normalmente preferiamo andare in quarta posizione, per evitare la penetrazione del palleggiatore ed eventuali aiuti. PICK AND ROLL IN TRANSIZIONE SULL'ARCO DEI TRE PUNTI In questa posizione difendiamo con aiuto e recupero da parte del difensore del bloccante, per evitare tiri facili e spezzare il timing della transizione avversaria. PICK AND ROLL ALL'INTERNO DI UN GIOCO D'ATTACCO In questo caso le quattro soluzioni viste precedentemente possono essere utilizzate, in base alle caratteristiche dell'avversario. PICK AND ROLL DENTRO L'AREA DEI TRE PUNTI PICK AND ROLL DEGLI ULTIMI 8 SECONDI DELL'AZIONE DELL'ULTIMO TIRO Scegliamo se cambiare sistematicamente, per avere sempre pressione sulla palla.

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Difesa sul pick and roll Miodrag Gajic Negli ultimi 10 anni, il Pick and Roll è diventato l’elemento più usato negli attacchi delle squadre Europee ed Americane. In NBA gli allenatori valutano le difese in base all’efficacia della difesa stessa sui Pick and Roll. Quando stai per scegliere la difesa sul Pick and Roll, devi considerare 5 fattori: 1. La personalità dei giocatori; 2. La filosofia che hai nell’allenare; 3. la preparazione al gioco; 4. La zona del campo in cui viene effettuato il Pick and Roll; 5. Il ritmo del gioco. Situazione reale di Pick and Roll in difesa Transizione del Pick and Roll:

Temporaneo aiuto di x4 per mezzo di un aiuto e recupero, x1 passa sotto al blocco. (figura sulla sinistra) X1 passa con il giocatore sul blocco e x4 aiuta e recupera, questo per evitane una penetrazione di 1. Pallone tolto al tiratore:

Sul passaggio da 1 a 5, x2 ruota e sale ad aiutare. Su un ulteriore passaggio a 2 c’è una totale rotazione, mentre x3 e x4 hanno il compito di chiudere l’area. (figure sopra)

Il giocatore 5 non può scendere, perché x5 lo continua a spingere verso l’alto, e x1 passa sotto (dietro anche ad x5).

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Se x5 non spinge verso l’alto 5, 5 può andare verso canestro dopo aver bloccato x1 senza grosse difficoltà. (figure sopra) Pick and Roll laterale – nessuna penetrazione centrale:

X2 sale molto e forza 2 ad andare verso la line di fondo. X4 deve essere aggressivo per non permettere la penetrazione. Trappola:

X2 ed x4 chiudono il palleggiatore e 4 esce improvvisamente. Una rotazione qui è inevitabile. Middle stagger: Contro la Middle Stagger x3 ed x1 fanno un raddoppio sul primo Pick and Roll per non permettere il passaggio. Gli altri 3 difensori formano un triangolo (x2, x3, x4) con la base (del triangolo formato) vicino al canestro. Se 4 e 5 si aprono, allora x2, x3 ed x5 formano un triangolo con la base sulla linea del tiro libero. (figure sotto) Raddoppio e rotazione (due giocatori grandi): X1 ed x3 si mettono uno dietro all’altro (posizione “tandem”), e quando 4 fa il passaggio skip velocemente, il giocatore più in alto dei due che stanno nell’area (quello in punta nel tandem) ruota sulla palla (nel nostro caso il giocatore 1. (figura sotto a destra)

Secondo raddoppio: Forte difesa di x4 e x2 su 2 (primo raddoppio). 4 si apre e x4 recupera molto velocemente su di lui, forzando la sua penetrazione sul raddoppio con x3. (figure sotto)

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Di nuovo Pick and Roll:

Se x1 passa sotto al blocco, automaticamente dall’attacco è utilizzato un nuovo blocco. In questo caso x5 chiude dall’altro il palleggiatore e x1 passa nuovamente sotto al blocco, questo per riuscire ad intrappolare nuovamente il palleggiatore. Forzare la linea laterale e ruotare:

x1 forza il palleggiatore ad andare lontano dal blocco che gli sta portando 4. x2 raddoppia e c’è una prerotazione. 1 è costretto a fare un passaggio skip con la mano debole. Pick and Roll laterale:

X4 esce improvvisamente e ferma 3, proprio quando x5 ruota su 4. x3 ed x4 raddoppiano e x2 ed x5 sono due intercettatori. 59


CONCETTI DIFENSIVI Quaderni di Riano Ettore Messina Io credo che c’è una cosa che accumuna allenatori professionisti e non: il poco tempo a disposizione. Ne consegue per tutti la necessità di dover e saper selezionare il cosa ed il come insegnare ai propri giocatori. Quindi, cosa del bagaglio tecnico che appartiene al Coach è importante trasferire alla squadra. Diviene di fondamentale importanza la relazione diretta che c’è tra la costruzione di un proprio sistema didattico e la capacità di trasmettere in modo non ambiguo dei contenuti, dei prìncipi tecnici e tattici. Se si sbaglia e non si inizia dal primo gradino, si crea grande confusione nella testa dei giocatori. Si deve, quindi, porre grande cura sia alla coerenza del proprio sistema d’insegnamento che alle sue modalità applicative, prima di andare in palestra. Ognuno di noi ha nella propria testa una idea di come e cosa allenare, l’importante è che questo non sia una sterile riproduzione passiva di quanto detto da altri, ma sia il risultato di una costruzione intelligente dei singoli elementi da insegnare. I giocatori hanno bisogno di chiare e semplici progressioni didattiche, si deve sempre esporre loro il perché del comune lavoro che si sta svolgendo. Concetti difensivi In questo primo dei due incontri che abbiamo a disposizione voglio esporvi alcuni concetti difensivi che stanno dietro al lavoro che viene svolto con le Squadre Nazionali. Il contesto nel quale ci muoviamo con le nostre squadre è caratterizzato dal fatto che incontriamo/giochiamo ogni volta contro i migliori giocatori. Quindi, tutto quell’apparato tattico basato sulla speculazione dei lati deboli degli avversari salta completamente. A livello di Nazionali tutti fanno tutto al massimo. Questo chiarifica il gioco per noi allenatori ed anche per i giocatori. E quanto fin qui detto è ancor più valido a livello di rappresentative giovanili. L’uno contro uno è centrale nella nostra impalcatura difensiva. Non c’è difesa senza un più che valido uno contro uno difensivo. Questa è già una prima discriminante per la selezione dei giocatori. Diagramma 1. - Diamo poche regole difensive, che garantiscono una utile “convivenza” sul campo ai nostri giocatori. Prima idea che mi interessa venga applicata è quella di posizionarsi sempre tra il proprio attaccante con palla ed il canestro. Indipendentemente dalla posizione sul campo dell’attaccante vogliamo fare muro, e non portare al centro o tenere su un quarto. Realizzato questo, non si deve confidare negli aiuti degli altri quattro compagni, quindi, si deve lavorare forte per non farsi battere e per impedire il più possibile che la palla penetri dentro la zona delimitata dalla linea dei tre punti. Consideriamo tale linea come la linea del campo di pallamano da dove si deve saltare per poter tirare, senza poter andare oltre. E la palla non deve penetrare facilmente oltre la linea dei tre punti né in palleggio, né con un passaggio. Le gambe devono essere posizionate con la gamba “forte” (ogni giocatore ha una sua mano forte ed una gamba forte) leggermente più avanti all’altra. Il naso deve essere allineato a quello dell’attaccante. Solo dopo aver consolidato questo atteggiamento difensivo tecnico, possiamo inserire l’elemento tattico di invitare l’attaccante su uno dei due lati difensivi spostandoci verso una delle due spalle dell’attaccante, restando sempre a muro e mai di taglio. Al corretto posizionamento a muro di fronte all’attaccante si dovrà accompagnare il continuo “tracciare” la palla con una o, eventualmente, entrambe le mani. Noi vogliamo cercare di mettere una mano sulla palla in modo tale da costringere l’attaccante a muovere la palla stessa su un lato del suo corpo, così da poter già determinare un lato forte ed uno debole. Infatti, se stiamo nella situazione descritta nel Diagramma n. 1, con X1 che forza 1 a posizionare la palla sul proprio lato destro, X3 potrà, e dovrà, staccarsi di un buon mezzo passo, pronto per un eventuale aiuto o altro. Se la palla viene portata alta, dobbiamo continuare a tracciarla senza compromettere l’equilibrio: mano alta ma baricentro basso. Molti errori difensivi nascono dal muovere corpo e braccia nello stesso modo: mano alta corpo alto, mano in avanti corpo in avanti. Se a questo punto il nostro attaccante con palla decide di muoversi in palleggio, noi scivoleremo, tenendo il braccio omologo alla direzione della palla alto e disteso, in modo tale da ostacolare l’eventuale passaggio di scarico. Dopo aver chiarito come vogliamo difendere sull’attaccante con palla ed essere riusciti ad avere un forte e deciso uno contro uno difensivo, affrontiamo i seguenti cinque problemi: posizionamento difensivo ad uno o più passaggi; difesa sul pick & roll; difesa sui blocchi; difesa sul post prima e dopo la sua ricezione.

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Posizionamento Diagramma 2. - Giocare sulla linea ideale palla - proprio attaccante e non al di sotto, questo poiché su un eventuale taglio verso la palla, o su un avvicinamento della stessa, l’attaccante ha la strada aperta per un taglio davanti.

diagr. 1 diagr. 2

Diagramma 3. - Quindi, non stare a triangolo tra palla ed attaccante, quando siamo a due o più passaggi. Lo stesso concetto viene applicato quando c’è un avanzamento in palleggio, dove se il difensore rimane basso sull’indietreggiare della palla, si troverà in netto ritardo sull’eventuale passaggio.

diagr. 3 diagr. 4

Diagramma 4. - Ulteriore caso analogo è quello relativo ad una situazione di blocco, dove se il difensore del bloccante si posiziona basso non avrà il tempo per anticipare i movimenti del proprio attaccante. Diagramma 5. e 6. - Vediamo ora un utile esercizio per lavorare su quanto fin qui esposto. Giocatori disposti come da diagr. 5; 1 passa all’appoggio, 4 gioca contro X4, l’appoggio torna palla ad 1 e 4 deve cercare di tagliare verso la palla con X4 che deve impedire la ricezione, giocando sempre sulla linea palla - attaccante (diagr. 6).

diagr. 5 diagr. 6

Ovviamente 1 dovrà giocare sempre per le sue soluzioni uno contro uno. Su sue eventuali penetrazioni verso il fondo, X4 porterà un aiuto (se necessario), restando il più possibile a protezione del canestro (quindi il più possibile dentro l’area dei tre secondi), pronto sul passaggio di 1 per 4 (salito in post alto) a recuperare rapidamente. Diagramma 7. - Un altro utile esempio è quello di come aiutare su una penetrazione centrale. Se X4 aiuta alto verso la palla, sarà molto facile per 1 passare schiacciato a terra per 4. Diagramma 8. - X4, invece, dovrà di nuovo chiudere la penetrazione proteggendo il canestro, con X1 che da dietro con la mano interna cercherà di ostacolare il tiro di 1. In questo modo sarà di nuovo possibile per X4 61


recuperare sul proprio attaccante nel caso riceva palla da 1.

diagr. 7 diagr. 8

Diagramma 9. - Nell’eventualità di una penetrazione centrale ma sul lato opposto a quello dove si trova X4, questi dovrà in ogni caso forzare un tiro in allontanamento da parte dell’attaccante).

diagr. 9 diagr. 10

Una variante che si può apportare al lavoro fin qui svolto, consiste nel far spostare l’appoggio in palleggio verso l’angolo, con il contemporaneo movimento a salire di 4. Diagramma 10. Sul passaggio dell’appoggio per 4, 1 eseguirà un taglio flash dentro l’area con X1 che dovrà reagire correttamente. Apriamo un piccolo inciso sulla tecnica difensiva sul giocatore in post o contro un taglio flash. Quasi sempre si vede un atteggiamento difensivo basato su braccio steso e sguardo basso, invece io preferisco avere il braccio alto e lo sguardo anch’esso rivolto verso l’alto. Stessa idea quando difendiamo d’anticipo contro un attaccante schierato in ala ad un passaggio dalla palla. Diagramma 11. - Un ulteriore concetto che inseriamo nel nostro sistema difensivo è in relazione alla linea della palla: quando tale linea si avvicina alla linea di fondo, tutti i difensori devono avvicinarsi alla linea ideale creata dalla posizione della palla. Con la semplice applicazione di quest’ultimo concetto difensivo abbiamo già introdotto le basi per un buon aiuto difensivo e per efficaci rotazioni difensive. Inoltre, così facendo i giocatori sul lato debole sono in grado sia a reagire che ad aiutarsi sui tagli flash. Nel muoversi verso la palla rimane importante il fatto di stare costantemente sulla linea palla - attaccante, per impedire facili passaggi.

diagr. 11 diagr. 12

Diagramma 12. - Vediamo ora un secondo ed utile esercizio. Giocatori disposti come da Diagr.; si gioca due contro due senza regole particolari e senza utilizzo di blocchi per liberarsi al tiro. 62


I difensori devono tra l’altro lavorare sulle finte d’aiuto e sul recupero (situazioni di “mezzo aiuto”), muovendosi sempre sulla linea palla - proprio attaccante e non sulla linea palla - canestro. Gli aiuti vanno portati con movimenti diagonali con il giusto tempo/spazio per poter recuperare. Un terzo esercizio che utilizzo per continuare a chiarire la posizione sulla linea palla - attaccante è il seguente. Diagramma 13. - Giocatori disposti come da diagr.; 1 passa palla all’appoggio, per poi tagliare diretto a canestro e finire il taglio sull’angolo del lato debole. Subito dopo 2 taglia flash verso la palla, mentre 3 rimpiazza 1. Si continua a giocare tre contro tre con le stesse regole dell’esercizio precedente.

diagr. 13 diagr. 14

X3 dovrà muoversi parallelo rispetto al movimento di 3, lasciando eventualmente lo spazio per un passaggio skip. Un altro semplice esercizio per abituare i nostri giocatori interni a restare sulla linea palla - attaccante è il seguente. Diagramma 14. - Giocatori disposti come da Diagr., X5 deve muoversi insieme con la palla, mantenendo la posizione sulla linea palla - attaccante. Tutto quanto visto finora e quanto dirò in seguito ha come presupposto iniziale la capacità di essere “attivi” in difesa, la volontà continua di impedire all’attacco di fare quello che vuole. Il lavoro da fare insieme con i giocatori deve essere rivolto alla definizione di un quadro generale orientativo del proprio sistema difensivo, senza mai arrivare a fornire la soluzione per ogni problema. Quest’ultima cosa dipende dalla interpretazione del quadro generale fatta dai giocatori, evento per evento nel corso della partita. La difficoltà come in molte altre cose, è trovare il giusto punto di equilibrio tra il risolvere tutto da soli e l’affidarsi completamente a delle regole rigide. Difesa sui blocchi e sul pick & roll - Passiamo ora al nostro lavoro sulla difesa sui blocchi con o senza palla. Diagramma 15 - Sui Pick & roll, a livello di Nazionale, non è possibile scegliere di passare dietro al blocco, quello che si ottiene è di subire un tiro e quasi sempre un canestro. Spesso quello che vediamo, di fronte all’aiuto del difensore del bloccante, è un nuovo blocco per la palla ed una facile penetrazione della stessa verso il fondo.

diagr. 15 diagr. 16

Diagramma 16 - Neanche possiamo, come regola fissa, raddoppiare in quanto il bloccante scende subito in angolo corto, dove riceve e tira libero. Quindi, la nostra regola è di passare sopra il blocco se siamo in zona di tiro, altrimenti in mezzo. La prima reazione che chiediamo al bloccato è quella di chiedere subito la linea di fondo, posizionandosi parallelamente alla linea di fondo. X1 posizionerà il proprio avambraccio esterno su 1, mentre X4 uscirà un attimo verso la palla, formando con il compagno una “V”.

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diagr. 17 diagr. 18

Diagramma 17 - A questo punto sul palleggio di 1, X1 andrà sulla sua scia e sull’allargamento in palleggio forzato da X4, il difensore dovrà rapidamente recuperare la corretta posizione a muro tra 1 ed il canestro. X4 come una molla tornerà su 4 con il braccio esterno alto. Così facendo, l’unica azione che si concede ad 1 è un arresto in arretramento e tiro rapido, azione difficile da eseguire. X1 deve passare sul blocco con grande energia, mentre X4 deve posizionarsi basso e largo con le braccia alte. Preferisco questa soluzione anche a quella di portare la palla verso il fondo, che libera il bloccante che può eseguire un movimenti di pop out per trovarsi libero e tirare o ribaltare la palla. Diagramma n. 18 - Sui blocchi senza palla se quest’ultima è sullo stesso quarto di campo del blocco seguiamo da dietro. Molto importante è il lavoro del difensore sul bloccante, che eseguirà una finta di cambio difensivo, allo scopo di allargare il movimento del bloccato, consentendo un maggior tempo al recupero del compagno. Se il blocco e sull’altro quarto di campo, rispetto alla palla, cercheremo di passare sopra il blocco o in mezzo, mai dietro. Il difensore del bloccante starà vicino al suo attaccante e sull’eventuale passaggio per il bloccato sarà pronto a recuperare la posizione di anticipo. Difesa sul post basso Innanzitutto è di nuovo da rimarcare il fatto che il difensore sul giocatore di ala marchi sulla linea palla attaccante così da costringere l’attaccante a muoversi o un passo indietro o verso il fondo per poter ricevere palla, così da rovinare il potenziale angolo di passaggio per il post basso. Dopo di che il difensore sul post deve saper anticipare il momento del passaggio, cioè quando il giocatore in ala ricevuta palla gira lo sguardo per vedere il compagno in post. Questo è il momento per andare davanti al post basso. Questo non vuol dire che sempre riusciremo a posizionarci davanti, ma almeno dobbiamo costringere il post basso a lottare per poter prendere palla, passando così da una situazione statica di uno contro uno ad una dinamica più complessa per l’attacco. Quindi provare ad andare davanti al post basso mentre l’ala sta per ricevere, facendo perdere l’attimo del passaggio. Se la palla viene passata dall’ala al post basso, il difensore del primo si posizionerà a metà strada tra palla ed attaccante, con la schiena rivolta al centro del campo. Mentre in situazioni di due post bassi l’aiuto sarà portato dal difensore del secondo post. Voglio concludere questo mio primo intervento richiamando due ulteriori semplici concetti. Primo, cambiare il ritmo difensivo della partita, non consentendo all’attacco di tenere lo stesso ritmo offensivo. Alternare difese individuali a zone aggressive o a difese miste. Eseguire cambi difensivi in modo aggressivo, anche cambi non canonici. Un piccolo per un lungo, forzando l’attacco a giocare sui miss match. Sui cambi in situazioni di blocco, il difensore del bloccante deve saper anticipare la situazione in modo deciso, chiamando il cambio e difendendo aggressivo sul bloccato, forzando l’attacco a concentrarsi sulla seconda linea di passaggio. Secondo, tutta la nostra organizzazione difensiva si basa sull’uno contro uno, come massima responsabilità difensiva individuale. Una volta chiarite le regole, queste ci aiuteranno anche, e soprattutto, nelle eventuali correzioni da apportare. Infine date grande importanza anche alla difesa sul gioco in transizione, troppo spesso vedo che alleniamo per compartimenti stagni, mentre il gioco si svolge in continuità. È importante tenere presente quest’ultimo aspetto, facendo iniziare un buona difesa da una accorta gestione della palla in attacco, in modo tale da ridurre le possibilità di subire facili contropiedi.

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