Cochran e le nuove tabelle US NAVY rev. 6

Page 1

Cochran Undersea Technology - Diving into the 21st Century -

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Cochran Undersea Technology - Diving into the 21st Century -

COCHRAN EMC-16 e EMC-20H Distribuito da

www.gravityzero.it ●info@gravityzero.it

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


INTRODUZIONE: I COMPUTER DA IMMERSIONE. La PIANIFICAZIONE dell'immersione E' SEMPRE responsabilità del subacqueo e non può e non deve essere delegata ad un computer da immersione. La regola base delle immersioni sicure è: PIANIFICA LA TUA IMMERSIONE ed ESEGUI SECONDO PROGRAMMAZIONE. IMMERGITI SEMPRE USANDO LA TESTA. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


I computer subacquei si concentrano sullo stesso problema affrontato dalle tabelle di decompressione.

Monitorizzano continuamente il profilo d'immersione, tenendo conto di tempo e profondità (i più completi anche di temperatura dell'acqua e salinità della stessa). Viene "delegato" uno strumento, più preciso e vigile di noi, alla “gestione dell'immersione”: controllo e memoria dell’immersione. Il computer calcola istantaneamente l’assorbimento ed eliminazione azoto dai tessuti. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Algoritmo decompressivo I computer utilizzano un programma di calcolo basato su di un algoritmo matematico (non dovrebbero essere semplici interpolatori di tabelle di immersione) per stimare la pressione parziale dei gas inerti che devono essere espulsi dai tessuti. Il computer subacqueo è molto utile quando si fanno immersioni multilivello nelle quali si dovrebbe calcolare la decompressione da tabelle considerando l'immersione come una “quadra”. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


STRUTTURA DI UN COMPUTER SUBACQUEO I computer subacquei sono 5) un display per la lettura dati; costituiti da: 1) un processore; 2) una memoria volatile (RAM); 3) una memoria per immagazzinare i dati dell'immersione;

6) algoritmo (un modello matematico rappresentativo del corpo umano durante l'immersione); 7) una cassa.

4) dispositivi per l'ingresso dati; Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


I computer non sono tutti uguali!

E' semplicistico definire simili i computer subacquei senza analizzare le scelte fatte dal loro costruttore in termini di modello decompressivo, tecnica costruttiva e componentistica elettronica adottata.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La scelta del processore è fondamentale per la capacità di elaborazione dei dati “campionati” e per la “frequenza dei campionamenti”. Più elevata la potenza del processore maggiore la frequenza di campionamento dei dati rilevati e rilevabili. Una frequenza di campionamento dei dati raccolti per l'elaborazione superiore o uguale a 4 secondi è inutile nell'ambito della ricerca medico scientifica. Cochran Undersea Technology impiega da sempre processori di elevata potenza. I computer COCHRAN campionano i dati ambiente ad intervalli di 1 secondo: COCHRAN è uno dei pochi ad aver seguito questa dispendiosa scelta costruttiva. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Marketing ingannevole Marketing ingannevole tende a confondere “frequenza di campionamento” con “refresh del display”........ma sono cose notevolmente diverse! Cochran Undersea Technology, grazie alla potenza elaborativa dei processori impiegati campiona ed elabora oltre a pressione e tempo, anche temperatura e salinità dell'acqua. I computer COCHRAN sono autoadattanti alle condizioni d'immersione in modo totalmente automatico. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Computer autoadattante Attraverso la lettura della conduttività elettrica dell'acqua discriminano tra acqua salata o dolce e tarano automaticamente la scala di profondità per una lettura sempre reale. La temperatura rilevata non viene solo visualizzata ma utilizzata per adattare l'algoritmo decompressivo. La lettura della pressione barometrica continua viene utilizzata per adeguare lo ZERO della scala delle profondità. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


TECNOLOGIA E QUALITA

Per i passati 18 anni COCHRAN ha continuato a produrre strumentazioni per immersione con il risultato di aumentare costantemente la qualità e ridurre drasticamente il tasso di difettosità dei computer stessi.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Cochran Undersea Technology - Diving into the 21st Century -

Oggi crediamo che la qualità del nostro prodotto sia la più elevata nell'industria subacquea e la percentuale di computer difettosi la più bassa. Negli ultimi 2 anni di produzione abbiamo avuto una percentuale di errore inferiore all' 1%.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Qualità totale: seie Cochran EMC Ciò è dovuto ad una serie di fattori : ingegnerizzazione dei prodotti ● processi di ispezione ● controllo di qualità ● taratura dei nostri prodotti ● ogni computer viene testato ● ogni prodotto rientrato in fabbrica per qualche difetto è sottoposto ad accurato esame ● certificazione ISO-9001 ●

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La qualità inizia con l'ingegnerizzazione dei prodotti. COCHRAN è l'unico produttore a fare tutto in casa, dal design alla realizzazione. Computer da immersione realizzati da subacquei: questa la nostra caratteristica. Lo staff di ricerca e sviluppo si compone di subacquei esperti.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Cochran Undersea Technology - Diving into the 21st Century -

Dall'idea iniziale, hardware, meccanica, software, algoritmi, produzione per il mercato nazionale ed estero e marketing, tutto si svolge all'interno dei nostri avanzatissimi stabilimenti di Richardson in Texas. Questo consente di ottimizzare e monitorare costantemente la qualità , le performance dei prodotti. Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Controllo produzione

La qualità continua con i processi di ispezione e produzione, settori in cui abbiamo raggiunto enormi progressi: tempo di realizzazione del prodotto ridotto del 75%. Stazioni computerizzate monitorizzano ogni passo di produzione ed ogni prodotto è contrassegnato con un numero di serie.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il controllo di qualità prevede che ogni componente sia ispezionato prima di essere utilizzato. Solo i più affidabili fornitori di componentistica. Controlli durante il processo di produzione garantiscono standard di qualità richiesto. Stazioni di controllo dotate di microscopio per controllare anche il più piccolo dettaglio. Siamo dotati di: laboratorio chimico, camera iperbarica, simulatore di respirazione e sofisticati strumenti elettronici di controllo. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La taratura dei nostri prodotti

La taratura dei nostri prodotti è la più completa nel mondo dell'industria subacquea. Ogni singolo pezzo è tarato con strumenti di taratura ideati e realizzati in fabbrica. La taratura è ottenuta raggiungendo i valori estremi per temperatura, profondità, ed alta pressione (per le unità aria integrate).

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Ogni computer viene testato

Prima della commercializzazione, ogni computer viene testato per 40 immersioni in acqua nella nostra speciale camera iperbarica. Tale test ci garantisce che il computer è correttamente calibrato, solido e funzionante.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Verifica difetti Ogni prodotto rientrato in fabbrica per qualche difetto è sottoposto ad accurato esame per scoprire le cause del malfunzionamento. Si prendono tutti i provvedimenti del caso per evitare che ciò accada nuovamente. A tal scopo effettuiamo riunioni periodiche per discutere di qualità legata alla produzione con tutto lo staff ; tutti devono essere a conoscenza delle problematiche legate alla produzione. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Certificazione ISO-9001 COCHRAN UNDERSEA TECHNOLOGY ha lavorato negli ultimi anni per ottenere la certificazione ISO-9001. Ma certificazione non è in sé sinonimo di qualità se non ci si assicura che il processo produttivo certificato sia ripetibile e costantemente controllato. A tal fine effettuiamo tutta una serie di controlli qualità. I computer COCHRAN sono anche certificati CE. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Ci sono tanti buoni motivi per utilizzare un computer da immersione Cochran ma...... ......questo dovrebbe convincere anche gli indecisi..

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Design e tecnica costruttiva della cassa dei computer da immersione. Ad oggi le tecniche impiegate nella realizzazione dei computer da immersione sono tre : ●

Air filled,

Silicon Gel filled,

Oil filled.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


AIR FILLED (riempiti di aria) CosÏ sono i computer COCHRAN. Essi devono essere strutturalmente solidi dal momento che vengono riempiti di aria alla pressione di 1 atmosfera e che non devono schiacciarsi alla pressione delle alte profondità . Il materiale di realizzazione deve essere insensibile allo stress meccanico. La cassa del computer deve essere disegnata e concepita per rimanere stagna (nulla deve penetrare all'interno). Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


GEL FILLED (riempiti di silicone) Così sono i computer della Suunto. La cassa è studiata in modo da consentire l'entrata dell'acqua poiché l'elettronica risulta protetta dal gel. Il gel trasmette la pressione ai componenti elettronici, che devono essere quindi selezionati per resistere alle alte pressioni. Inoltre il gel può, col tempo, non garantire la tenuta. La riparazione di questo tipo di unità è difficile e costosa. Tali unità risultano anche più pesanti. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


OIL FILLED (riempiti di olio) Così sono i computer della Uwatec. La componentistica elettronica è isolata dall'acqua con olio. La cassa non deve garantire la tenuta alla pressione visto che tale funzione è assolta dall'olio. Le pareti della cassa sono molto sottili. L'olio tuttavia è incomprimibile e come tale trasmette la pressione idrostatica alla componentistica elettronica. Interventi di riparazione risultano difficili e costosi. Tali unità pesano più di quelle "air filled". Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Proprio perché COCHRAN utilizza il metodo Air filled , le casse dei suoi computer sono strutturalmente più solide e possono meglio tollerare gli stress in acqua e fuori. Tutte queste cose non possono essere fatte con altro tipo di tecnica costruttiva.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il compartimento delle batterie è isolato dal resto dell'elettronica ed è realizzato con materiali resistenti alla corrosione. La lente che protegge il display non va rimossa : è installata in fabbrica con tecnica particolare.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


I computer COCHRAN sono disegnati in modo da non avere vie d'acqua create da parti in movimento (come pulsanti, ecc.) protette da guarnizioni che con il tempo possono deteriorarsi.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


I contatti esterni dei computer COCHRAN sono in acciaio inox e non sono in movimento. Attraverso i contatti metallici il computer COCHRAN interagisce con il subacqueo (programmazione sul campo), con l'Analyst Pc, legge la salinitĂ dell'acqua e queste sono tutte cose che non possono essere realizzate con nessun pulsante.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Controllo di qualitĂ

Attenzione : non fatelo! I computer Cochran sono garantiti per le normali condizioni d'uso entro i limiti di utilizzo indicati nel manuale. Questi test sono stati effettuati con l'ausilio di scienziati, cuochi e camionisti. Tutti questi test sono documentati e archiviati alla Cochran.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


US NAVY Dive Computer

La maggior parte dei subacquei sportivi impiega ormai da tempo i computer subacquei come equipaggiamento standard. Abbastanza interessante notare che la US NAVY sino ad oggi non aveva adottato alcun computer da immersione come dotazione standard.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Approvazione US NAVY

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


US NAVY Dive Computer

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


E’ trascorso più di un quarto di secolo da quando, nel lontano 1970, i Navy SEAL's, l'unità subacquea della US NAVY, introdussero due innovazioni nelle immersioni militari: l’autorespiratore a circuito chiuso completamente controllato da computer e il Dry Deck Shelter, una sorta di garage subacqueo applicato sul ponte dei sommergibili nucleari per ospitare un veicolo subacqueo SDV (SEAL delivery vehicle), impiegato per operazioni subacquee estremamente lunghe che obbligavano i SEAL’s a lunghissime decompressioni. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il rebreather consentiva il mantenimento della PO2 costante a 0,7 ATA indipendentemente dalla profondità ed aveva esteso enormemente le possibilità d’intervento subacqueo dei SEAL’s incrementando i tempi di permanenza in immersione.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


L'uso di mezzi di trasporto a medio raggio estendeva ulteriormente le possibilità operative dei SEAL’s.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Ma l’estensione dei limiti operativi comportava lunghissime soste di decompressione. Le soste venivano calcolate attraverso le Standard Navy Air Decompression Tables. Nel 1978 la Navy Experimental Diving Unit (NEDU) comincia le sperimentazioni per la realizzazione di un computer da decompressione specifico per la US Navy. Obiettivo: costruire un algoritmo quanto più aderente possibile alle cognizioni dell’epoca in materia di teoria cinetica dei gas ed alle reali condizioni d’impiego. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Ultimato l’algoritmo iniziarono le sperimentazioni per verificare che lo stesso fosse sicuro. Uno dei primi verificatori delle tabelle decompressive (con PO2 costante) fu il Cap. Ed Thalmann, Senior Medical Officer del NEDU. Dal 1981, CAPT Thalmann supervisionò centinaia di sperimentazioni che condussero allo sviluppo delle tabelle. Terminato lo sviluppo di queste e ricevuta l’approvazione della US Navy, il modello matematico era pronto per essere trasferito in un computer da immersione.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Molti dei prototipi costruiti nei laboratori della US Navy si dimostrarono non affidabili e si giunse alla conclusione che occorreva commissionare all’esterno il computer con il modello elaborato dalla US Navy. In quel periodo i SEAL’s avanzarono ulteriori richieste: l’algoritmo doveva considerare anche l’impiego di miscele respiratorie diverse nella medesima immersione.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il CAPT Thalmann ed i suoi colleghi al NEDU iniziarono quindi gli studi per adattare le tabelle US Navy Standard per Aria all’uso di miscele Nitrox. Le ricerche del CAPT Thalmann continuarono presso il Naval Medical Research Institute (NMRI). Il NMRI sviluppò un modello secondo un nuovo approccio definito “probabilistic model”. Dall’approccio Haldaniano del CAPT Thalmann si passava al modello probabilistico del NMRI. Bisognava individuare e ridurre la percentuale di rischio accettabile. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Tuttavia il nuovo approccio dimostrò che gli incidenti aumentavano se le condizioni dell’immersione si discostavano molto dallo standard. Nel 1990 gli studi del Decompression Computer per la US Navy furono condotti dal Naval Special Warfare Biomedical Research Program.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Solo nel 1993 gli studi e le sperimentazioni produssero risultati accettabili, ma le nuove tabelle mostravano limiti anche più conservativi rispetto alle tabelle ad aria della US Navy per raggiungere quel risultato, mentre i SEAL’s avevano richiesto un algoritmo che consentisse loro decompressioni più brevi e non più lunghe... Gli studi sembrarono aver raggiunto una impasse e subirono una lunga battuta d’arresto nei risultati.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Le ricerche comunque proseguirono sul modello del CAPT Thalmann, già impiegato per generare le tabelle per il mixed-gas rebreather impiegato dalla US Navy. Il modello calcolava la decompressione ad aria e per PO2 costante di 0,7 ATA in una miscela nitrox. Le tabelle generate da questo modello erano in qualche caso più conservative delle US Navy Standard, ma per immersioni più profonde fornivano tempi di non decompressione più ampi.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La US Navy stabilì che il modello decompressivo definitivo su cui basarsi era proprio quello di Thalmann (chiamato VVAL18). Fu aperta una gara d’appalto per la costruzione del computer in cui introdurre l’algoritmo prescelto e questa fu vinta dalla Cochran Consulting Company, il cui prodotto fu il Cochran Commander.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La prima macchina arrivò al NEDU per i collaudi nel 1996. I test del NEDU, guidati dal CAPT Dave Southerland, rivelarono alcuni errori che furono corretti e nel Gennaio 1998 il NEDU dichiarò il Cochran NAVY pronto per i test sul campo nell’ambito dei SDV teams. Ulteriori migliorie furono apportate ai computer per meglio rispondere alle esigenze operative dei SEAL’s (per impiego di aria o nitrox e con rebreather). Il 20 Octobre 2000, il NEDU sostenne l’approvazione del Cochran Navy per l’inserimento nell’equipaggiamento standard dei SEAL’s. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Un anno dopo il Supervisor of Diving and Salvage for the U.S. Navy autorizzò l’impiego del computer da parte delle unità SEAL’s. La prima immersione operativa militare con il Commander Navy risale a 31 Gennaio 2001 nelle acque di Barber’s Point (Hawaii).

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Sebbene il Cochran NAVY sia il computer da decompressione con l’algoritmo più aggressivo nelle immersioni che non richiedono tappe di decompressione, la sicurezza dell’operatore è sempre al primo posto. Prima di tutto il computer parte dal presupposto che il sommozzatore respiri una miscela con il contenuto più alto possibile di N2 in relazione alla profondità d’impiego; ciò non avviene nella maggior parte dei casi proprio in funzione dell’adozione di miscele e apparati di respirazione più efficienti. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


In secondo luogo, i SEAL’s effettuano immersioni di gruppo, ed il profilo di decompressione seguito è sempre il più penalizzante visualizzato da ogni componente il team. Le procedure d’immersione seguite sono ovviamente mirate a garantire la massima sicurezza d’impiego.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il Cochran NAVY non prevedeva l’impiego di miscele trimix o heliox. I NAVY SEALs avanzarono la richiesta di un algoritmo che tenesse conto della possibilità di utilizzare anche miscele a base di elio per specifiche missioni condotte in profondità.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La più recente evoluzione del Cochran NAVY è il nuovo EMC-20H Low Mu, un computer da immersione compatibile con miscele Trimix ed Heliox che adotta il recente algoritmo codificato come Cochran Environmental & Microbubble Cognizant basato su 20 compartimenti. L’unità si caratterizza per la bassissima segnatura magnetica.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il computer EMC 20H Low Mu eccede le specifiche militari richieste per i teams impegnati in operazioni di sminamento. Il prodotto è stato concepito per essere impiegato nelle più disparate condizioni d’immersione con un occhio di riguardo a quelle che sono le specifiche d’impiego militare (retroilluminazione tattica, funzione scatola nera, ecc.).

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


L’EMC-20H Low Mu è dotato del Touch Contact Programming e di alimentazione con batterie Lithium per incrementare l’affidabilità, la versatilità e la durata del ciclo di vita delle batterie. "Quando la versione civile EMC-20H è stata testate ed approvata da svariate marine militari, abbiamo ricevuto la richiesta di ridurre la segnatura magnetica dell’unità " dice Mike Cochran, Presidente e CEO della Cochran Undersea Technology.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


"L’EMC 20H Low Mu è la medesima versione robusta, affidabile del EMC 20H per impiego civile ma adotta una serie di materiali che rendono il computer amagnetico come richiesto dalle applicazioni militari. Questa innovazione sarà sicuramente di grande interesse per vari reparti speciali" L’EMC-20H Low Mu va a sostituire il NAVY VVAL 18, al quale aggiunge tutte le caratteristiche di flessibilità d’impiego e di facilità d’uso della versione civile EMC. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


EMC-20H Environmental & Microbubble Cognizant 20 L'acronimo EMC-20H sintetizza Environmental & Microbubble Cognizant 20 compartimenti con impiego di He nella miscela respiratoria. Environmenatal Cognizant = assume informazioni da ambiente circostante.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


L'algoritmo implementato nei computer della COCHRAN tiene conto, ai fini dei calcoli decompressivi, della temperatura dell'acqua adeguando nel corso dell'immersione l'algoritmo. Difatti, la legge di Henry che regola l'assorbimento ed il rilascio di inerte nei tessuti, fa riferimento a "temperatura costante". Questo significa che variazioni della temperatura producono variazioni nell'assorbimento e nel rilascio dell'inerte dai tessuti e l'algoritmo della COCHRAN è automaticamente compensato per tenere conto di tali variazioni. Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Tutti i computer della COCHRAN sono dotati di software che adegua la lettura della profondità automaticamente in base alla lettura della salinità dell'acqua. La lettura della profondità su tutti i computer della COCHRAN è una profondità reale e non dipende dalla taratura effettuata in laboratorio con riferimento ad acqua dolce. Addirittura la presenza di agenti inquinanti in acqua viene rilevata e discriminata con adattamento immediato della lettura della profondità. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Tutti i computer COCHRAN rilevano costantemente la pressione atmosferica, anche da spenti, e questo consente un adattamento continuo dello zero della scala delle profondità rilevate. Dire che effettuiamo un'immersione a livello del mare non è informazione completa se prescindiamo dal rilevamento della pressione barometrica nel preciso istante in cui iniziamo la nostra immersione. Proprio questa capacità dei computer COCHRAN consente il funzionamento come "scatola nera" rilevando qualsiasi variazione di altitudine cui il subacqueo è sottoposto prima e dopo l'immersione. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Questa informazione viene continuamente trasferita all'algoritmo che istantaneamente si adatta per tener conto anche di piccolissime variazioni di pressione/altitudine in tutti i calcoli decompressivi. La capacità di adattamento dell'algoritmo implementato nei computer COCHRAN non si limita a questo: difatti il subacqueo può anche "informare" la macchina relativamente al proprio stato di affaticamento e/o condizione fisica/psichica introducendo differenti impostazioni in merito al livello conservativo. Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Microbubble Cognizant = tiene conto delle formazione di microbolle. L'algoritmo compartimentale implementato in tutti i computer COCHRAN funziona secondo un metodo "preventivo" in base al quale, ammettendo che in fase di risalita si formano comunque delle bolle, tende a mantenerne la dimensione al di sotto della soglia di sicurezza prevenendo quindi rischi di DCI.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Detto obiettivo viene perseguito attraverso la velocità di risalita differenziata in funzione della profondità e di tappe decompressive più profonde. Abbiamo un algoritmo estremamente aggressivo e sicuro al tempo stesso. Rispettando la corretta procedura di risalita i computer della COCHRAN ci consentiranno di uscire dall'acqua più velocemente rispetto ad altri computer da immersione ma in totale sicurezza.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


L'algoritmo implementato nei computer della COCHRAN è appunto la diretta derivazione del VVAL 18 sviluppato dalla US NAVY ed applicato nelle nuove tabelle decompressive. L'obiettivo della US NAVY, all'inizio della ricerca, era quello di consentire ai NAVY SEALs una maggiore operatività a fronte dell'impiego di nuove tecniche di decompressione e nuove attrezzature subacquee.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Aumentava la durata delle immersioni operative ed occorreva consentire all'operatore di uscire velocemente dall'acqua. Nel sistema militare un operatore addestrato è più importante dell'equipaggiamento impiegato perchè occorre tempo e denaro per formare un nuovo operatore quindi la sicurezza degli operativi è fondamentale. Il sistema decompressivo più sicuro e rispondente alle esigenze della US NAVY è appunto il VVAL 18 e lo strumento approvato ed adottato dalla US NAVY è prodotto dalla Cochran Undersea Technology. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Ad oggi, nella ANU List degli equipaggiamenti approvati e codificati per impiego militare, nella categoria computer da immersione è riportata solo ed esclusivamente la serie COCHRAN. Il modello EMC 20H simula 20 compartimenti per i propri calcoli decompressivi per tenere conto anche dell'inerte He.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La Cochran Undersea Technology ha sempre realizzato strumenti privilegiando la potenza di calcolo e la capacitĂ di memorizzare e rilevare dati utili ai fini dei calcoli decompressivi prima, durante e dopo l'immersione. Unico nella sua classe il computer COCHRAN adotta un hardware molto sofisticato che abbinato ad un algoritmo avanzatissimo consente il campionamento dei dati ad intervalli di 1 secondo ed una capacitĂ di memorizzazione dati elevatissima.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Il mondo della ricerca scientifica è concorde nel riconoscere che maggiore è la frequenza di campionamento maggiore è l'adeguatezza dello strumento e pone anche un limite massimo all'intervallo tra due campionamenti successivi: 4 secondi. Oltre i 4 secondi il computer si comporta come un lettore elettronico di tabelle e non come uno strumento di calcolo per immersioni multilivello. Altro dato importante è il numero di compartimenti su cui i calcoli decompressivi sono basati. Maggiore il numero di compartimenti, migliore la simulazione del comportamento del corpo umano in immersione ai fini del calcolo dell'assorbimento e rilascio di inerte dai tessuti. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Grazie a tutte queste caratteristiche di autoadattamento dell'algoritmo impiegato nei computer della serie COCHRAN consente al subacqueo di uscire dall'acqua piÚ velocemente a fronte di tappe decompressive piÚ profonde. Questo tipo di algoritmo si dimostra estremamente versatile e flessibile nell'impiego reale: da immersioni brevi e profonde a lunghissime immersioni con rebreathers spaziando per le miscele respiratorie dall'aria al nitrox ed al trimix con decompressioni accelerate in miscele iperossigenate. Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


EMC-16 Environmental & Microbubble Cognizant 16 L'acronimo EMC-16 sintetizza Environmental & Microbubble Cognizant 16 compartimenti con impiego di Aria e EANx nella miscela respiratoria. Environmenatal Cognizant = assume informazioni da ambiente circostante.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


LE NUOVE TABELLE DECOMPRESSIVE U.S. NAVY

Il 15 Aprile 2008 la U.S. NAVY ha pubblicato la revisione n°6 del “U.S. Navy Diving Manual revision 6” con un aggiornamento delle procedure d’immersione e delle tabelle di decompressione.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Dopo circa 50 anni le U.S. NAVY Diving Tables vengono significativamente aggiornate alla luce degli studi compiuti nel corso degli ultimi 20 anni. Dall'algoritmo VVAL 18 vengono generate le nuove procedure d'immersione e le relative tabelle di decompressione per le immersioni della U.S. NAVY.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Utilizzate per più di 50 anni (dal 1955), vanno in pensione le vecchie tabelle. Sostituite per aumentare la sicurezza e con l'introduzione dell’uso dell’ossigeno per decompressione sia in acqua che in superficie.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Ci si è spesso interrogati su quale fosse la corretta velocità di discesa posto che l'attenzione è sempre stata focalizzata sulla velocità di risalita. Si è pensato ad un limite di velocità di discesa che fosse compatibile con la compensazione ma tale interrogativo pare risolto dalle novità introdotte nelle nuove tabelle della U.S. NAVY. Viene indicata nel sottotitolo delle tabelle stesse la velocità di discesa all’inizio dell’immersione: non superiore a 23 m/min . La velocità di risalita viene confermata in 9 m/min : cioè ogni 20 secondi si debbono percorrere 3 m. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Viene eliminata la sosta di decompressione dei 3 m , sostituita con quella ai 6 m. Si era spesso dibattuto sulla praticità ed utilità della sosta decompressiva alla quota dei 3 m per motivazioni di carattere pratico (spesso il moto ondoso rende complesso permanere alla quota dei 3 metri) e fisico (negli ultimi metri che ci separano dalla superficie la variazione di pressione è molto accentuata quindi è più opportuno decomprimersi a profondità più elevata). Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Altra novità delle nuove tabelle è un maggiore conservativismo nelle immersioni effettuate fino ai 24 metri di profondità: la curva di sicurezza appare infatti ridotta rispetto alle precedenti tabelle. Nella “No-Decompression Limits and Repetitive Group Designation Table for NoDecompression Air Dives” (che riporta i limiti massimi di non decompressione ad aria) ritroviamo dei tempi limite di non decompressione decisamente inferiori rispetto alla precedente tabella, ma solo per immersioni effettuate da 0 ai 24 m; mentre per le immersioni più profonde la curva di sicurezza rimane assolutamente invariata. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Per quanto riguarda le immersioni con decompressione, nella “Air Decompression Table” non solo riscontriamo l'eliminazione della sosta a 3 m ma anche un sostanziale aumento dei tempi di decompressione totali. Tale aumento corrisponde ovviamente all'accorciamento dei tempi di non decompressione concessi dalle nuove tabelle nelle immersioni da 0 a 24 m. Nelle nuove tabelle si nota in generale, a parità di profondità, un notevole incremento dei tempi di decompressione richiesti. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Diversamente da quanto avveniva prima il tempo di sosta indicato nelle tabelle inizia quando il subacqueo abbandona la sosta più profonda e finisce quando lo stesso abbandona la sosta meno profonda (la novità è costituita dal fatto che il tempo di risalita fra le soste viene inglobato nella sosta meno profonda).

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La nuova “Air Decompression Table” riporta contemporaneamente le indicazioni di decompressione in tre possibili modalità: decompressione in acqua respirando aria, decompressione in acqua respirando aria e ossigeno, decompressione in superficie respirando ossigeno.

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La durata delle soste per decompressione in acqua respirando aria e ossigeno sono indicate nella tabella in apposite righe contrassegnate dalla scritta “AIR/O2” e sono evidenziate in carattere grassetto. Le soste di decompressione in ossigeno (9 m e 6 m), nel caso che una singola sosta in ossigeno preveda un tempo di superiore ai 30 min, devono essere interrotte ogni 30 min con respirazione di aria per 5 min (l’intervallo di tempo in cui si respira aria non deve essere computato nella durata della sosta in ossigeno ma vi deve essere aggiunto). La risalita dopo l’ultima sosta in ossigeno deve essere effettuata alla solita velocità di circa 9 m/min continuando a respirare ossigeno. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


PoichÊ la decompressione effettuata respirando solo aria e la corrispondente decompressione effettuata respirando aria ed ossigeno indicata dalla tabella sono calcolate in modo da essere perfettamente equivalenti dal punto di vista dell’effetto decompressivo finale, il gruppo ripetitivo di appartenenza rimane lo stesso.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


I sistemi di immersione in aria compressa con assistenza dalla superficie utilizzati dalla U.S. Navy prevedono una apposita speciale stazione decompressiva classificata come O.R.C.A. (“Oxygen Regulator Console Assembly�) per fornire ossigeno o aria al subacqueo in immersione.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


La decompressione in superficie respirando ossigeno, pure essa prevista nella tabella, richiede invece di disporre di una camera di decompressione e quindi non interessa i subacquei sportivi. La decompressione in acqua respirando aria viene consigliata per immersioni che richiedono un tempo totale di decompressione inferiore ai 15 min.

Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Per immersioni che richiedano un tempo totale di decompressione superiore ai 15 min è raccomandata la decompressione in acqua respirando aria e ossigeno, con obbligo di stazione decompressiva O.R.C.A. Immersioni con un tempo totale di decompressione (in aria e/o ossigeno) superiore ai 90 min poichè comportano il rischio concreto di superare i valori di tossicità dell’ossigeno e sono chiaramente segnalate nella tabella con la scritta “Exceptional Exposure”. Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Copyright Š Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Cochran Undersea Technology - Diving into the 21st Century -

Copyright © Fabrizio Pirrello 2007 - 2012


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.