Primo Piano - Ottobre 2021

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Correggio

che verrà.

A Correggio è ancora in vigore il vecchio PRG (piano regolatore generale), approvato dal consiglio comunale nel 2000, che ha visto, nel tempo, attuare numerose varianti per rispondere alle esigenze della città, delle aziende e dei cittadini. Nello stesso anno la Regione aveva approvato una legge urbanistica che prevedeva la stesura di Piani Strutturali utili a definire le linee programmatiche da attuare attraverso Piani Operativi. Dopo la crisi economica iniziata nel 2008 si è aperta una nuova stagione urbanistica, animata da forti sensibilità ambientali. Al termine di un lungo confronto con i territori, gli Enti locali e le forze politiche e sociali, nel 2017 la Regione ha approvato una nuova legge urbanistica che prevede la stesura di PUG (Piani Urbanistici Generali), che devono andare a sostituire i PRG vigenti. La legge si pone alcuni precisi obiettivi: contenere il consumo di suolo, favorire la rigenerazione dei territori urbanizzati e migliorare la qualità urbana ed edilizia. Come pensate di perseguire queste finalità e renderle compatibili con i bisogni del territorio? «A partire dal 2008 – anno in cui si è evidenziata la crisi economica che tanti effetti ha avuto in vari ambiti della nostra economia – anche le amministrazioni pubbliche, tra cui quella di Correggio, hanno dovuto confrontarsi con una nuova situazione che ha comportato un drastico calo degli oneri di urbanizzazione e la necessità di rivedere alcuni dei progetti che avevano guidato lo sviluppo nel decennio precedente. Fortunatamente Correggio, da questo punto di vista, aveva già visto quasi concluso quell’espansione che aveva portato allo sviluppo delle frazioni, permettendo alla nostra città di raggiungere i 25mila abitanti (elemento che, tra le altre cose, all’epoca permise anche il mantenimento e il rafforzamento di alcuni servizi di cui tuttora beneficiamo). In seguito, l’amministrazione avviò un percorso di partecipazione relativo al PSC – lo strumento urbanistico allora previsto – coinvolgendo, oltre ai portatori d’interesse, anche scuole, associazioni, famiglie: ciò ha anticipato le linee

Con questa intervista alla sindaca Ilenia Malavasi vorremmo aprire una riflessione a più voci sul futuro della città. L'intento è di alzare lo sguardo sulla quotidianità per raccogliere idee e proposte su buone pratiche, temi irrisolti, esperienze in corso. A partire dagli strumenti di programmazione di cui l'Amministrazione comunale si sta dotando.

guida, in tema di contenimento del consumo del suolo e di rigenerazione urbana, che poi sono state adottate a livello regionale. La realtà correggese – che pure, come molte altre, ha vissuto il passaggio da un territorio a vocazione prettamente agricola a comparto industriale, sviluppando solo più recentemente il settore legato ad attività e servizi – è riuscito a mantenere, negli anni, una propria identità e a garantire, nel complesso, uno sviluppo ordinato. Dal momento della mia elezione, nel 2014, abbiamo affrontato un’enormità di temi e di difficoltà – non ultima la pandemia che stiamo tuttora vivendo – che, però, non ci hanno sottratto dall’impegno, messo nero su bianco anche nei programmi elettorali, rispetto alla cura del territorio e dell’ambiente, anche nel merito delle – in verità poche – scelte urbanistiche che ci siamo trovati a fare. Abbiamo comunque sempre privilegiato l’aspetto della condivisione e della partecipazione, sia per interventi legati alla mobilità – penso, per esempio alla ciclabile di Fosdondo – che per quelli riguardanti il recupero e la riqualificazione di edifici, come per esempio l’ex palestra Dodi. Ciò che mi preme sottolineare è che sono state approvate diverse varianti in riduzione, proprio per contenere il consumo del suolo e la tutela delle aree agricole. Attualmente i nostri uffici sono al lavoro per l’elaborazione dei documenti preliminari, che presto presenteremo alla città e che porteranno alla definizione del PUG, lo strumento urbanistico che andrà a definire i contorni della Correggio del prossimo futuro e per il quale continueremo a perseguire un’idea partecipativa. Correggio necessita del completamento o del ripensamento di alcune importanti infrastrutture viarie e, per quanto riguarda gli aspetti più prettamente abitativi, sono necessarie riqualificazioni e “ritocchi”, ma di certo lavoreremo per riqualificare e agevolare i recuperi edilizi, senza intaccare l’ambiente e la campagna circostante».

primo piano / ottobre 2021

La

Urbanistica / a cura di Luciano Pantaleoni


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