Glasnik 04

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rivista per lo sviluppo ruralen.

Casa editrice: INFONOVA MitjaTripkovićs.p. Goriška cesta 64, 5270 Ajdovščina Mitja.infoburja@siol.net, tel: +386 (0)5 36 71 501

4 - novembre 2014

Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale – L’Europa investe nelle zone rurali –Progetto parzialmente finanziato dall’EU

Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale – L’Europa investe nelle zone rurali –Progetto parzialmente finanziato dall’EU

Proggeto GlasNIK e parzialmente finanziato dell’ unione Europea nel quadro del fondo Europeo agricolo per sviluppo della campagna, approccio LEADER. Gestione autorita dello suilupo rurale della Republica di Slovenia per il periodo 2007 - 2013 e il Ministero agricolo e Ministero dell’ ambiente. Per il contento della rivista GlasNIK e responsabile INFONOVA Mitja Tripković s.p.


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L’APICOLTORE

Milan Lisjak

Glasnik 4 - novembre 2014

sere stato licenziato sette anni fa. Non è per niente facile – 150 arnie non bastano per mantenere la famiglia che ha investito tanto nelle attrezzature e nelle macchine di raccolta e per la lavorazione dei prodotti. “Il miele deve la sua buona reputazione alla sua eterna conservazione; in Grecia, per esempio, gli archeologhi hanno trovato dei vasetti di miele sigillati che risalivano ai tempi antichi. Anche se il miele ha perso tutti i suoi benefici per la salute, è rimasto conservato e perfettamente commestibile. Non tutto il miele però è benefico per la nostra salute. In realtà, le api producono sempre un miele nutriente e buono, ma gli apicoltori possono contaminarlo durante l’estrazione, la lavorazione o la conservazione,” dice Milan, che è anche il membro del consiglio dell’Associazione di apicoltori di Aidussina - Vipacco. Come presidente degli allevamenti di api nell’Associazione, è responsabile di aiutare i membri a trovare i luoghi di foraggio adatti e conformi alle legislazioni vigenti.

Milan Lisjak è un apicoltore con licenza che produce il miele e gli altri prodotti apistici certificati sloveni di alta qualità, verificati dall’indicazione geografica protetta (IGP) e registrati sotto il marchio di Apicoltura Lisjak. È un agricoltore da 35 anni, ma si è focalizzato solamente sull’apicoltura dopo es-

Mentre in una buona stagione gli apicoltori possono raccogliere fino a 5 tonnellate di miele, quest’anno ce ne sarà ben poco perché semplicemente non c’è nettare. Così saranno costretti a nutrire le api con lo sciroppo di zucchero e con il miele anche durante l’estate.

Hijacinta produce vari tipi di miele: di salvia, di menta, d’acacia, di millefiori, di bosco, di tiglio e d’ abete; produce il miele con erbe, con cannella, con noci e con semi di pino, l’idromele, il liquore al miele, la propoli, le candele di cera d’api e vende anche il polline.

Di solito vende i suoi premiati prodotti apistici a casa, ai mercati (Aidussina e Vipacco) e a vari eventi; ne vende alcuni anche alla società slovena dei prodotti apistici, Medex. Con l’aiuto di sua moglie

Milan Lisjak Vertazzi 30 5295 Rifembergo Tel.: +386 (0)5 364 86 04 Cellulare: +386 (0)31 804 788 E-mail: lisjak.urska@gmail. com


L’APICOLTORE

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Matej Fabjan – Apicoltura Fabjan

sul container sono parcheggiati tra i villaggi di Cobidil San Gregorio e Vipacco. Come gli altri apicoltori, anche lui è preoccupato a causa della mancanza di foraggio in questa stagione. Se la situazione non migliorerà, quest’anno non ci sarà miele. Si focalizza anche sull’estrazione della propoli – un miscuglio resinoso, raccolto dalle api sugli alberi, che serve a sigillare i spazi vuoti indesiderati nell’alveare e a disinfettarlo. Matej raccoglie la propoli dai favi, agiunge l’alcool e la filtra per rimuovere i residui. Anche se è considerato come un novizio in questo campo, ha voglia d’imparare e di continuare la tradizione di famiglia. I suoi mieli d’acacia, di tiglio, di castagna e di millefiori, la sua melata e la sua propoli si possono comprare ai negozi locali e a casa sua.

Il viticoltore Matej Fabjan ha scoperto il suo amore per l’apicoltura due anni fa, dopo che il suo padre defunto gli aveva lasciato circa 100 alveari. Per mancanza di tempo ne ha tenuti solo 60, ma la sua passione per il nuovo hobby sta crescendo sempre di più.

Matej Fabjan Cobidil San Gregorio 54 B 6222 San Daniele del Carso Tel.: +386 (0)5 769 02 44 Cellulare: +386 (0)31 370 715 E-mail: fama@planet.si

“È incredibilmente rilassante semplicemente aprire l’alveare per ascoltarle ronzare e per odorare il caratteristico, leggermente dolce odore di terra. È immensamente piacevole. A volte mi piace più la loro compagnia che il lavoro nel vigneto, anche se possono pungermi. Bisogna solo liberarsi dalla paura e diventa davvero piacevole.” Alcuni dei suoi alveari si trovano al momento sopra il villaggio di Cobidil San Gregorio, vicino a San Daniele del Carso, mentre i suoi alveari mobili sul camion e


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L’APICOLTORE

Anton Sušl

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rapidamente in primavera nonostante una covata minore in inverno. Le sue api si nutrono di fiori selvatici, come il tarassaco, il ciliegio selvatico e gli altri alberi da frutto, il foraggio principale nella Valle del Vipacco però è l’acacia.

Anton, cresciuto in una famiglia di apicoltori, è attivo in apicoltura già da 20 anni. Continua la tradizione della sua famiglia e di quella di sua moglie e si prende cura di 90 colonie. Si trovano accanto al ponte che attraversa il ruscello Močilnik a Slappe, un villaggio vicino alla sua città d’origine, Vipacco. Al momento le sue api si nutrono nel villaggio di Zgornja Branica, dove trascorrono anche l’inverno. È molto attento a visitarle regolarmente per assicurarsi che tutto va bene, specialmente a febbraio, quando le nutre con il miele dal suo proprio apiario, se necessario. Alleva le api carniche invernali ed estive, originarie dalla Slovenia. Le api invernali nascono alla fine dell’estate e sopravvivono l’inverno, quelle estive invece, chiamate operaie, nascono all’inizio della primavera e hanno una vita più breve, che dura da 6 a 8 settimane, a seconda della grandezza e del tipo dell’area di foraggio. L’allevamento dell’ape carnica è tipico tra gli apicoltori sloveni, che preferiscono questa specie per il suo carattere non aggressivo e buono, per la sua capacità di adattarsi in fretta ai cambiamenti ambientali e per la sua capacità di rinforzarsi

Anton Sušl Gradnikove brigade 18 5271 Vipacco Cellulare: +386 (0)41 613 595

Come tutti gli apicoltori nella Valle del Vipacco, anche lui è molto insoddisfatto di questa stagione. In generale, le condizioni meteorologiche favorevoli e lo stato o la condizione delle piante e degli alberi all’inizio della primavera, hanno un ruolo importante nell’assicurare un’ottima annata. Quest’anno l’acacia e il tiglio erano pieni di fiori, ma avevano poco nettare e hanno messo in difficoltà anche gli apicoltori più esperti.

Anton, membro dell’Associazione di apicoltori di Aidussina - Vipacco, dirige il circolo di apicoltura alla scuola elementare di Vipacco ed è consulente e ispettore di apicoltura con il NPK (la qualifica professionale nazionale) di apicoltore. È attivo come assaggiatore certificato del miele e da anche consigli sull’apiterapia. I benefici del miele e degli altri prodotti apistici per la salute sono scientificamente provati e hanno una buona reputazione tra la gente. Poco si sa però sugli effetti

terapeutici del veleno delle api, che spesso si usa nell’apiterapia per curare l’artrite reumatoide, la bassa pressione sanguigna e per ridurre il livello del colesterolo. È il trattamento ideale per le allergie alle punture di api e ha molti effetti benefici sull’organismo umano in generale. Anche se il veleno delle api è sicuro per i trattamenti degli esseri umani, non deve essere usato senza la supervisione di un professionista sanitario qualificato. Prepara anche i prodotti apistici a base di erbe, come lo sciroppo di miele con germogli di pino e lo sciroppo di miele con biancospino. Produce l’idromale, il liquore al miele, il polline, la propoli, il miele con polline e la cera d’api con la quale fa anche delle statuette. I suoi prodotti sono venduti per lo più a casa sua e al mercato di Capodistria.


L’APICOLTORE

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Aleš Turk

Il villaggio di Erzelj, che si trova nelle colline del Vipacco, al sud dell’Alta valle del Vipacco, può vantarsi di una ricca storia. La maggiorparte degli edifici data dal 18° e dal 19° secolo, la fortezza in cima alla vicina collina di Tabor data invece dal 14° secolo. È stata costruita dai patriarchi di Aquileia e più tardi usata dalla popolazione come rifugio durante le invasioni dei Turchi. La chiesa di San Michele a Erzelj, che data dal 15° secolo, è riccamente decorata dai dipinti di San Michele, di San Floriano e di Santa Barbara dal 19° secolo, la vicina chiesa gotica di San Lorenzo si vanta invece di un altare d’oro riccamente decorato e degli affreschi dal 16° secolo. Erzelj non è solo un luogo di siti storici e di vino eccellente, ma è anche un luogo

per gli amanti della natura e per gli amici delle api, come Aleš Turk, il presidente dell’Associazione di apicoltori di Aidussina – Vipacco. La funzione principale dell’Associazione è di informare i suoi 160 membri, fra cui 120 sono anche membri dell’Associazione di apicoltori sloveni, sulle raccomandazioni per i trattamenti attuali delle malattie delle api e per le misure di controllo. La maggioranza delle loro conferenze ha luogo dall’autunno all’inverno

e copre vari altri temi, come l’estrazione della propoli e della pappa reale, l’HACCP (Analisi dei rischi e controllo dei punti critici), la legislatura dell’apicoltura e l’educazione dei membri sulle innovazioni attuali e sulle nuove conoscenze nel campo dell’apicoltura. Al livello europeo, gli apicoltori sloveni, che producono abbastanza miele e prodotti apistici per contemplare l’esigenza nazionale e per esportarne una piccola quan-

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tità, sono considerati hobbisti, anche se questo hobby sta diventando sempre più popolare. “Negli ultimi anni il numero di donne e di giovani apicoltori è aumentato notevolmente,” dice Aleš con orgoglio. “L’apicoltura è bellissima - te ne innamori. La fai con il cuore e con i sentimenti.” Aleš si occupa di 15 colonie, che attualmente si nutrono delle fioriture del tiglio

e del castagno, vicino al villaggio di Kambreško, lungo il fiume d’Isonzo. In primavera le sue api si nutrono invece di fiori selvatici e delle fioriture dell’acacia a Erzelj. Se gli allevamenti di api e le api sono sani, raccoglie dai 700 agli 800 kili di miele per anno. Nell’anno prossimo vuole acquisire più colonie a causa della forte richiesta di miele. Estrae anche una piccola quantità di propoli per uso personale.

Aleš Turk Erzelj 3 A 5271 Vipacco Cellulare: +386 (0)41 724 831


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L’APICOLTORE

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Alojz Vidrih a Gozze, tutti gli alveari che potevano e hanno distrutto gli altri. Così dalle 30 colonie gliene sono rimaste solo 14, che a malapena hanno sopravvissuto l’inverno. Una colonia può costruire dai 5 ai 20 favi. Il suo comportamento e la sua produzione apicola variano in generale da colonia a colonia. Ogni colonia però consiste di un’ape regina, di fuchi e di api operaie. Nella loro vita adulta le api operaie attraversano diversi stadi e svolgono compiti diversi, cominciando dalla pulizia delle cellette per poi diventare bottinatrici nello stadio finale. Mentre le operaie si nutrono di polline e di miele, la regina viene nutrita solamente di pappa reale. Se la regina è vecchia, ferita o se non depone le uova correttamente, le altre api la circondano, si accalcano intorno a lei e innalzano la propria temperatura del corpo fino a quando la regina non diventa

surriscaldata e muore. L’unico compito del fuco è di accoppiarsi con la regina. Muore subito dopo l’accoppiamento oppure viene portato fuori dall’alveare dalle operaie. Le bottinatrici vivono al massimo tre settimane, mentre le api invernali sopravvivono l’inverno per poi covare all’inizio della primavera. Alojz nutre le sue api invernali con lo sciroppo di zucchero e qualche volta prepara anche le infusioni d’erbe con il timo, l’assenzio, la camomilla e la salvia per aiutarle a superare l’inverno. Al momento le sue api si nutrono vicino al villaggio di Auzza, lungo il fiume d’Isonzo, però, a causa del piccolo numero di colonie e quasi niente polline e miele disponibili per il foraggio delle api, c’è poca speranza per la raccolta di miele quest’anno. In una buona stagione può raccogliere fino a 50 kili di miele d’acacia e di tiglio per alveare e anche la melata.

Nelle colline del Vipacco, sull’orlo meridionale dell’Alta valle del Vipacco, sulla strada che collega la città di Vipacco con il villaggio di San Daniele del Carso, si trova il piccolo, vecchio villaggio nucleare di Gozze, circondato dai vigneti. È qui che troverete l’apicoltore Alojz Vidrih. Questa stagione è stata estremamente sfortunata per il pensionato ed esperto apicoltore che aveva comprato le sue prime quattro colonie nel 1979. A metà aprile dei delinqueti hanno portato via dal suo rimorchio, parcheggiato vicino Ama l’apicoltura e spera che anche suo genero, che già sta mostrando interesse, cominci ad occuparsi del mestiere di famiglia e continui ad accudire le sue api nel futuro.

Alojz Vidrih Gozze 26 5271 Vipacco Cellulare: +386 (0)51 252 864


L’APICOLTORE

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Il miele certificato e protetto del Carso nazione d’origine protetta, con le indicazioni geografiche protette e con l’indicazione di specialità tradizionale garantita.

La Commissione europea ha recentemente registrato il miele del Carso come un prodotto di denominazione d’origine protetta, facendolo così, accanto al formaggio di Plezzo, all’olio extra vergine dell’Istria slovena, al miele di bosco di Kočevje e al formaggio del monte Nanos, uno dei 17 prodotti e generi alimentari sloveni su questa lista. Ognuno di questi prodotti è etichettato con l’indicazione della denomi-

È stato Ivan Atelšek, un membro dell’Associazione di apicoltori di Sesana, che ha presentato la richiesta, marcando il suo 90° anniversario di fondazione, a promuovere l’iniziativa. Solo 31 apicoltori, dei 110 membri, hanno accettato le severe regolamentazioni dell’Associazione di apicoltori del Carso per l’estrazione, la lavorazione, la confezione e il trasporto del miele. Queste regolamentazioni superano di gran lunga le norme regolari d’apicoltura. Regolano il tipo di alveari, l’età dei favi da usare e l’età del miele da vendere, vietano l’uso di antibiotici e di agenti chimici nei trattamenti delle api, permettono solo lo stoccaggio standard del miele ed è obbligatoria anche l’etichetta del “miele del Carso”, che deve essere rintracciabile. Grazie alle regole dell’Associazione, il loro miele è di una qualità eccellente. Le norme e le regole non sono l’unica cosa a contribuire a questa specialità culinaria. La regione del Carso, con la sua tessitura del terreno, i suoi inverni rigidi e la combinazione del clima secco mediterraneo e di quello continentale, è un luogo di una grande varietà di flora e di una lunga

tradizione d’apicoltura, quindi un luogo ideale per produrre il miele secco e aromatico di alta qualità con caratteristiche eccezionali. Gli alberi particolari, come il ciliegio canino (megaleppo) e il ciliegio selvatico, danno un miele squisito. Le api raccolgono il nettare anche dall’acacia, dalla salvia pratenese e dal timo selvatico per

produrre così l’unico e aromatico miele d’acacia e l’aromatico miele di millefiori. Un’altra specialità del Carso è il miele di satureia. Uno dei mieli più particolari del Carso è il miele di edera, raccolto dalle api alla fine di settembre e all’inizio di ottobre. Nonostante la mancanza di foraggio in questa stagione, gli apicoltori del Carso restano ottimisti.


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ECO AGRITURISMO

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L’azienda agricola biologica di Darja Kravos Al momento coltivano la spelta, il mais, la canapa industriale e il grano Khorasan su tre ettari di terreno. La famiglia coltiva la canapa industriale perché è adatta per la rotazione delle colture, per l’estrazione dell’olio di semi e per la produzione della farina di canapa, ricca di proteine. La farina di canapa va miscellata con altre farine a causa del suo alto valore nutritivo, l’olio va invece usato come un integratore alimentare e va preso prima della collazione, a stomaco vuoto.

mondatura ed è quindi un ecellente e nutriente supplemento al grano comune. La famiglia, che vive nel villaggio di Sable Piccola, coltiva anche le speci antiche di mais e di aglio e produce i propri semi per l’anno successivo. Com’è tipico nell’agricoltura biologica, la famiglia pratica la rotazione delle colture, fertilizza i propri raccolti solamente con il letame equino e irrora solo le viti con rame di origine naturale.

La famiglia Kravos ha cominciato con l’agricoltura dei grani biologici nel 1999. Sono stati uni dei primi a coltivare e a produrre gli alimentari marcati con il certificato biodinamico Demeter in Slovenia.

Darja Kravos Sable Piccola 10 B 5263 Dobraule Tel: +386 (0)5 364 60 71 Cellulare: +386 (0)51 313 310

Come il grano Khorasan (il kamut), anche la spelta è un grano antico, ideale per l’agricoltura biologica. Al contrario del grano “moderno”, la spelta non richiede l’irrorazione o l’uso di fertilizzanti, frutta però meno del grano comune. Il kamut, un tipo di grano più grande, non richiede la

Questi agricoltori biologici macinano la farina di mais e di spelta nel proprio mulino. I loro clienti la ordinano per telefono e vengono a prenderla, quando necessario però qualcuno della famiglia può anche consegnarla. Di solito vendono tutti gli alimenti biologici all’azienda agricola.


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ECO AGRITURISMO

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L’azienda agricola biologica Jež allevano il bestiame, i cavalli da sella, i maiali, i polli e i tacchini. La loro frutta, la verdura, la carne e gli altri alimentari, come la farina, le uova e il vino, si possono acquistare ogni sabato al mercato di Lubi-

Com’è comune nell’agricoltura biologica, praticano la rotazione delle colture; prima seminano il frumento e poi, dopo la raccolta dell’orzo e la piantatura del trifoglio, mettono il terreno a riposo per due anni.

L’azienda agricola biologica Jež si trova alla periferia del villaggio di Slappe, vicino alla città di Vipacco. Dal 2006 vendono i propri prodotti sotto il marchio di Biodar, l’unico marchio registrato per alimentari biologici in Slovenia. Su 30 ettari di terreno coltivano l’uva, i grani, la frutta e la verdura di stagione, Vale lo stesso per la verdura. In questo modo sostengono un suolo sano, il numero delle malattie delle piante diminuisce e allo stesso tempo migliorano la fertilità del terreno, senza l’uso dei fertilizzanti artificiali. Il numero crescente di clienti soddisfatti significa che tutto il loro lavoro duro è ripagato e che l’autosufficente azienda agricola biologica Jež è un ottimo esempio di buona pratica.

Iztok Jež Slappe 95 5271 Vipacco Tel: + 386 (0)5 364 57 11 Cellulare: +386 (0)41 558 250

ana, al mercato di Naklo, oppure su previo accordo anche direttamente all’azienda agricola. Il duro lavoro agricolo richiede la diligenza dell’intera famiglia. Le tre figlie sono responsabili per l’organizzazione della vendita dei prodotti ai mercati attraverso la Slovenia. La loro madre Nives, che ha anche un lavoro a tempo pieno, si occupa dei conti, suo marito Iztok organizza i lavori e lavora lui stesso nell’azienda, il loro genero, un panettiere di professione, macina il mais fresco e la farina di frumento nel loro mulino e cuoce il pane casereccio, che di solito viene venduto ancora caldo.


10 ECO AGRITURISMO

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L’azienda agricola biologica Brinjevka Hanno investito tanto nell’azienda. Nel 2013 hanno costruito una serra riscaldata per assicurare una stagione vegetativa anche in inverno e all’inizio della primavera. Dentro la serra hanno costruito un nido artificiale per i calabroni, che facilitano l’impollinazione. Nei frutteti hanno messo su le reti antigrandine e hanno coperto le aree di coltivazione con foglia plastica per impedire la crescita delle erbacce. I sette impiegati laboriosi, due dei quali fanno parte del gruppo sociale vulnerabile, lavorano con grandissima creatività e entusiasmo, di solito anche più di 8 ore al giorno.

L’azienda agricola biologica cerificata Brinjevka è un’impresa sociale che coltiva prodotti biologici su un terreno di tre ettari, nel villaggio di Mali Dol, vicino a Comeno, nel cuore del Carso. L’impresa, fondata nel 2012 per sostenere l’inclusione sociale, offrendo lavoro alle persone con disabilità mentali, è in parte finanziata dallo stato, ma in prevalenza dipende dalle proprie risorse e genera i redditi adattandosi constantemente al mercato. Il suo obiettivo è di generare profitto, di reinvestirlo nello sviluppo, nelle attività agricole complementari o di trattamento e nella vendita, dando così lavoro agli adulti con bisogni particolari.

Coltivano il frumento e vari tipi di verdure di stagione, come la lattuga, i pomodori, i cetrioli, le zucchine, le melanzane, i peperoni, le carote, la barbabietola rossa, i cavoli, i cavoli primaverili, il cavolfiore, il broccoli, il sedano, la cipolla, l’aglio, le patate, i fagioli e i fagiolini. Quest’anno hanno già trasformato l’avanzo delle verdure e in collaborazione con l’asilo di Sesana hanno preparato una salsa di pomodoro biologico, hanno conservato le melanzane e i peperoni e hanno inacidato i cavoli. Settimanalmente vendono i loro prodotti agli asili, alle scuole, alle case di riposo e alle istituzioni pubbliche nel settore dell’educazione e della sicurezza sociale, nell’area tra le città di Capodistria, Villa del Nevoso e Postumia. I clienti possono comprare i loro prodotti anche al mercato di Sesana o direttamente all’azienda agricola a Mali Dol, però preferibilmente di previo avviso.

Tutto il lavoro duro e tutti gli investimenti sono ripagati con il feedback molto positivo dai loro clienti. Nel futuro vorrebbero allargare la propria offerta, organizzando delle gite guidate dagli esperti nel campo della scienza e dell’educazione.

L’azienda agricola biologica Brinjevka Mali Dol 4 6223 Comeno Tel.: +386 (0)5 901 65 85, +386 (0)5 99 66 023 Cellulare: +386 (0)41 980 871 E-mail: kmetija.brinjevka@ gmail.com


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Primož Batagelj

COLTIVAZIONE DI ORTAGGI

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usata per la produzione dell’aceto di vino, usato anche per inacidire la rapa nelle vinacce. Accanto alla cicoria invernale, che occupa la più grande parte dei campi vegetali (cinque ettari), coltivano anche altre verdure di stagone: i verzotti, i peperoni, i pomodori, le zucchine, le melanzane, l’aglio, la cipolla, gli spinaci, la barbabietola rossa e gli asparagi. Di solito i loro prodotti sono venduti tramite l’Istituto Viva, lo scopo del quale è aumentare l’autosufficenza alimentare della Slovenia, promuovendo e sviluppando la collaborazione tra gli agricoltori e i consumatori, ma anche ai mercati di Sesana e Comeno. Alcuni dei prodotti sono venduti

La famiglia Batagelj, che abita nel villaggio di Camigna, aveva cominciato ad occuparsi più intensamente di agricoltura 20 anni fa. Coltivano le viti, gli alberi da frutto e le verdure su un terreno di 25 ettari. In dipendenza dalla necessità di irrigazione, coltivano i loro prodotti nei villaggi di Camigna, di San Pietro e di Vertoiba, dove hanno a disposizione i sistemi d’irrigazione per le piante che hanno bisogno di più acqua. Qualche tempo fa allevavano anche il bestiame, ma ora si sono focalizzati solo sull’allevamento della razza suina mangalica. Di solito vendono la carne fresca e anche gli insaccati. Coltivano vari tipi di frutta, tipici per la Valle del Vipacco, tra i quali anche l’uva, che di solito viene venduta fresca oppure tramite il progetto “Dall’orto al lavoro” che promuove l’ordinazione via e-mail e il ritiro dell’ordine al ritorno dei clienti dal lavoro a casa. In futuro hanno in progetto di organizzare delle lezioni sull’approccio biologico all’agricoltura.

Primož Batagelj Camigna 9 5263 Dobraule Cellulare: +386 (0)40 296 956


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COLTIVAZIONE DI ORTAGGI

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L’azienda agricola dei Buntovi l’ottenimento del certificato di erboristi, hanno espanso la gamma dei propri prodotti. Producono le infusioni d’erbe, le tinture, le creme e i saponi fatti di erbe. Da quest’anno in poi fanno anche l’olio essenziale e l’acqua floreale di lavanda. Al momento coltivano più di 30 erbe differenti, come la malva, la camomilla, la melissa, la lavanda, la calendula, la satureia montana, il timo, l’alchimilla, l’echinacea purpurea, l’origano, la menta piperita, la verga d’oro, l’iperico, il luppolo, i carciofi e anche l’avena e il grano saraceno. Trovano molte erbe anche nella natura: la satureia montana selvatica, la lilla, il tiglio, l’ortica, il timo selvatico, i lamponi, le more, le fragoline di bosco, la betulla, l’ippocastano e il tarassaco. La

ficamente provato che la tintura, fatta di echinacea purpurea, aiuta a rafforzare il sistema immunitario. Accanto alle infusioni d’erbe, vendute sotto il marchio registrato di “Buntovi”, producono anche il sale alle erbe, fatto dalla satureia montana selvatica – una buona sostituzione al pepe, adatta per i piatti di carne. Producono i saponi di Terrano e di ginepro e anche l’olio d’iperico per trattare le contusioni, i graffi, le infiammazioni e i dolori muscolari. La maggiorparte dei loro prodotti è venduta al mercato di Lubiana, a vari eventi, come il Festival della lavanda a Ivanji Grad e una volta al mese anche al supermercato Mercator a Nova Gorica. I clienti sono benvenuti a visitare la loro azienda agricola, dove possono acquistare il vino della famiglia, i loro prodotti erboristici e gli avanzi delle loro verdure di stagione, molto popolari tra i loro clienti regolari, grazie al loro sapore pieno, che è un risultato del clima duro e secco del Carso, del terreno e della varietà di semi indigeni. La famiglia preferisce i semi antichi a quelli ibridi moderni, a causa della loro durabilità e del loro sapore, anche se sono più difficili da trovare.

Il villaggio di Scherbina, che si trova alla periferia dell’altopiano del Carso, è la casa della famiglia Cotič, nota anche come i Buntovi. Fino a qualche anno fa, la fattoria dei Buntovi si focalizzava sulla coltivazione delle viti per la produzione del vino. Dopo un corso intenso, gestito dall’erborista Jože Majes alla sua azienda agricola biologica Plavica, e dopo

maggiorparte delle erbe, delle spezie e dei condimenti viene raccolta un pò prima della piena fioritura, quando la concentrazione degli oli essenziali è al suo massimo. Le erbe sono vendute sia separatamente sia miscellate, per fare le tisane rilassanti che aiutano in modo naturale a dormire meglio, oppure per fare i tè detossificanti. Il grano saraceno, per esempio, è ecellente per migliorare la circolazione e per prevenire le vene varicose, mentre l’avena è un potente diuretico naturale che aiuta a gestire il diabete e a fare la detossificazione. Le infusioni d’erbe sono fatte anche dai baccelli dei fagioli che aiutano a ridurre il livello di zucchero nel sangue e sono così ecellenti per gestire il diabete. È scienti-

Bogdan Cotič Scherbina 62 6223 Comeno Tel.: +386 (0)5 766 70 25 Cellulare: +386 (0)31 867 632, +386 (0)51 341 467


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COLTIVAZIONE DI ORTAGGI

L’azienda agricola Čuk

vino perché negli ultimi anni la loro richiesta è diminuita. In una stagione normale possono produrre fino a 50 o 60 mila litri di vino. Prima vendevano fino a 40 tonnellate di pesche all’anno alla ditta locale di lavorazione della frutta Fructal, ma

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ussina. A causa della bancarotta e della crisi economica, adesso devono vendere i propri prodotti, registrati sotto il marhio di “Sončno - sočno” (Solare – succoso), perlopiù ai mercati oppure portarli nella regione di Bassa Carniola e venderli ai loro

L’azienda agricola Čuk, che si trova nel villaggio di Sable Grande, non coltiva solo 1000 peschi, 60 cachi e 6 ettari di viti, ma anche una vasta gamma di verdura fresca di stagione: la lattuga iceberg, le zucchine, i cetrioli, i pomodori, i peperoni e le melanzane. La coltivano in quattro serre di plastica che proteggono i loro prodotti dalla pioggia forte e dalla grandine. Tutti i frutteti e le serre si trovano vicino al fiume Vipacco a causa dei bisogni d’irrigazione. Primož, il padre di famiglia, è un agricoltore da tutta la sua vita. I suoi genitori possedevano una piccola fattoria a Sable Grande, dove lui è cresciuto, dove più tardi ha perfezionato le sue conoscenze nella scuola d’agricoltura e dove continua la tradizione di famiglia. Nel passato quasi tutta la loro uva veniva venduta alla cooperativa agricola locale, ma ora producono e vendono il proprio

ultimamente la loro offerta per l’acquisto di frutta dagli agricoltori locali è troppo bassa per poter coprire le spese della produzione. La maggiorparte della verdura veniva venduta alle grandi aziende, come Primorje e Fructal, per il rifornimento delle loro mense nelle città di Vipacco e Aid-

clienti regolari. Lavorano ancora con qualche mensa locale ma la quantità di verdura venduta è decisivamente più bassa. Alcuni dei loro prodotti sono venduti anche al negozio di alimentari Fama. Quasi tutti i loro cachi sono venduti ai singoli clienti, direttamente all’azienda agricola. Nel passato hanno collaborato con l’Istituto d’agricoltura per testare e registrare i semi di vari produttori di sementi. In questo modo hanno determinato quale scelta è la migliore per questa regione e deciso di conservare la variante più adatta.


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ERBORISTERIA

Glasnik 4 - novembre 2014

Il Festival della lavanda a Ivanji Grad Il Festival della lavanda a Ivanji Grad, sull’altopiano del Carso, che si svolge alla fine di giugno, è un evento vivace e coloratissimo, dov’è possibile provare, odorare e scoprire tutto sulla lavanda. Il Festival, che nel 2013 ha superato il suo carattere locale, nel 2014 è stato organizzato già per la quinta volta di seguito ed ha ospitato dai 4000 ai 5000 visitatori. È composto da varie attività, svolte in diverse località. Tra l’altro gli

fanno ascoltare musica e mettono in scena un teatro sensoriale che permette ai visitatori di vivere la lavanda con tutti i sensi. È noto che questa pianta aromatica, con un gran numero di cultivar, cresce da queste parti della Slovenia già da secoli, poco si sapeva però delle sue caratteristiche al di fuori di quella di repellente per tignole e insetti. Nel passato la lavanda ibrida (Lavandula intermedia) era comune nel Mediterraneo. È diversa dalla variante

parare le infusioni d’erbe e anche come condimento.

organizzatori dimostrano la mietitura a mano e quella meccanica della lavanda, mostrano la distillazione e la separazione degli oli essenziali e dell’acqua floreale della lavanda, conducono vari workshop su come fare i bouquet, le corone di fiori, le trecce, i cosmetici naturali e i saponi, tengono lezioni sull’agricoltura biologica e sull’aromaterapia, mostrano vari film,

Ekotera d.o.o. Ivanji Grad 3 6223 Comeno Cellulare: +386 (0)41 387 830 E-mail: tanja@ekotera.si

che è popolare al giorno d’oggi, la Lavandula angustifolia. Produce semi sterili e viene coltivata per i suoi oli essenziali, usati comunemente in aromaterapia come repellenti. Lavandula angustifolia è coltivata invece per i suoi effetti terapeutici e antisettici e per il suo uso nell’industria dei profumi. Mentre la prima non è commestibile, la seconda si può usare per pre-

Il Festival è un’invenzione dell’Ekotera, la più grande compagnia di coltivazione della lavanda in Slovenia, che produce un gran numero di prodotti biologici di lavanda di alta qualità, come le creme, i balsami per le labbra, i doccia schiuma, i lozioni tonificanti e rinfrescanti, gli oli da massaggio, l’acqua di lavanda, i peeling del corpo aromatici e gli oli da bagno. Questi prodotti sono venduti ai negozi cosmetici Tuš, sotto il marchio registrato di Krasna. Il Festival si svolge tradizionalmente nel periodo di raccolta e contribuisce immensamente alla crescente popolarità della lavanda nella regione del Carso, aumentando le conoscenze sia tra la populazione locale che tra il pubblico in generale.


ERBORISTERIA

Glasnik 4 - novembre 2014

Villa Lavanda

L’idillica Villa Lavanda, che si trova sopra il villaggio di Locavizza ed è circondata da aiuole di fiori e da erbe, è un luogo dove cresce una grande varietà di lavanda biologica e di altri prodotti erboristici che si possono acquistare al piccolo negozio nella Villa o a diverse fiere. Il terreno calcareo e il clima caldo e soleggiato della Valle del Vipacco sono perfetti per la coltivazione biologica del lavandino, della calendula, della salvia, del perpetuino, della menta piperita e delle tante varietà della rosa damascena.

Vila lavanda s.p. Sebastijan & Urška Šušterič Locavizza 202 D 5270 Aidussina Cellulare: +386 (0)31 526 362, +386 (0)31 843 890 E-mail: bas.13@hotmail.com

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Urška e Sebastijan Šušterič usano un piccolo alambicco a acqua e vapore per l’estrazione degli oli essenziali a casa. Mentre le erbe devono essere raccolte prima dell’alba, la lavanda e il lavandino possono essere raccolti durante l’intera giornata e vengono distillati nel tempo della mietitura.

come repellente per le zanzare, per alleviare il prurito, causato dalle punture delle zanzare, come tonico per il viso e come struccante. In combinazione con l’aceto è un’ottimo risciacquo per capelli. L’olio essenziale del lavandino può essere usato in aromaterapia. Combinato con altri oli essenziali, come quello di noce, è un ecellente rimedio per i muscoli stanchi grazie alle sue caratteristiche rilassanti e antistress.

L’alambicco di 150 litri viene riempito d’acqua e di 15 o 20 kili di lavandino in piena fioritura, per produrre dai 2,5 ai 3 decilitri di olio essenziale. La quantità dell’acqua distillata del lavandino, raccolta nel separatore, è molto più grande e estremamente utilizzabile di per sé. Viene versata nelle bottiglie spray e usata

Urška sognava già da bambina di diventare un’erborista e di produrre profumi e oli essenziali naturali. È stato Sebastijan a realizzare il suo sogno. Insieme sono riusciti a costruire un bellissimo rifugio per tutti quelli che cercano di trovare un angolo tranquillo, lontano dai priblemi della vita quotidiana.


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ERBORISTERIA

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Corso di erboristeria

Nel 2014 l’Università popolare di Aidussina ha eseguito con successo il terzo corso di formazione professionale in erboristeria. Questo corso di formazione professionale garantisce nuove competenze e abilità ai partecipanti e aumenta le loro prospettive di trovare lavoro nel settore di erboristeria. Copre temi diversi: la coltivazione interna ed esterna delle erbe, le procedure di mietitura e di stagionatura delle erbe e infine il marketing. Gli studenti

possono scegliere di perfezionarsi in un campo particolare, oppure di frequentare il corso intero e provare ad ottenere il certificato nazionale professionale che riconosce le competenze conseguite attraverso l’apprendimento informale. La maggiorparte degli studenti d’erboristeria viene mandata dall’Agenzia di collocamento, ma può iscriversi chiunque voglia imparare o semplicemente migliorare le sue conoscenze in questo campo. I partecipanti possono decidere più tardi se richiedere il certificato nazionale professionale, emesso dall’Università, dopo aver dimostrato di avere le competenze adatte per svolgere il proprio lavoro secondo i standard prescritti. Gli istruttori fanno del loro meglio nel guidare ed appoggiare i partecipanti

Helena Furlan L’organizzatrice del corso L’Università popolare di Aidussina Cesta 5. maja 14 5270 Aidussina Tel.: +386 (0)5 36 64 753 Cellulare: +386 (0)41 437 785 Sito web: www.lu-ajdovscina.si

durante l’intero corso, consentendogli sia la comprensione della teoria sia l’ottenimento di esperienze importanti, tramite dimostrazioni pratiche, escursioni e conversazioni dirette con gli esperti in questo campo che gli danno cosigli di prima mano e rispondono a molte domande. Un accenno particolare è messo anche sulla collaborazione con gli erboristi praticanti, come Miran Kalan – l’iniziatore della qualificazione nazionale professionale in erboristeria. L’Università ha ripetuto il corso in settembre 2014, aspettandosi l’iscrizione dei partecipanti da tutta la Slovenia, grazie alla varietà e all’approfondimento del programma educativo. Il corso fornisce i partecipanti di una conoscenza molto profonda dell’erboristeria. Si focalizza sulla produzione, la lavorazione e il marketing dei prodotti erboristici. Lo scopo principale è di aumentare l’occupazione e di aiutare le aziende agricole e anche i mercati ad espandere la propria offerta. Gli erboristi che hanno partecipato al corso, sono stati in generale molto soddisfatti della sua organizzazione ed esecuzione. Alcuni hanno deciso di prendere il test della qualificazione nazionale professionale, per poter ottenere il certificato di erboristi, altri invece hanno constatato che hanno bisogno di più pratica e conoscenze. Tutti sono però desideriosi di mettere le nuove conoscenze in pratica.


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