Arrivo a Mosca e tutt’intorno betulle. come se non ci fosse posto per altro. Mi dicono che le chiamano “le ragazze”... sarà perché sono belle e alte, con la pelle pallida e le chiome che brillano.
E allora mi immagino le foreste di ragazze che tutti ti dicono incontrerai. E Di donne belle e di uomini persi di vodka o di kvas ne sarà pure piena la russia, ma per me non fa differenza: io voglio il caos. è per questo che sono qui ed è per questo che qui mi sento a casa. Io sono Ramarro, il primo supereroe masochista.
Dal tetto di un orgoglioso palazzo in stile assirosovietico, guardo Mosca, capitale globalizzata: la più grande distesa di pannelli pubblicitari che abbia mai visto ottunde le teste, genera masochismo. Produci, consuma, crepa: qui e ora più che mai.
MOSCOW NIGHTS
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