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Chiudiamo in bellezza!

N.2 GIUGNO 2023
IL TRIMESTRALE DELLA SCUOLA GIULIO ROMANO

Incontro con lʼautore

Questʼanno Roberto Piumini ha incontrato i bambini di tutta la scuola primaria Giulio Romano e con loro ha parlato di lettura, di libri e di quanto le parole siano in grado di sprigionare stupore e bellezza. Una mattinata con la bocca aperta e orecchie ben tese ad ascoltare la sua voce, intensa e profonda.

(16 febbraio 2023)

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www.icsbarozzi.edu.it 5 www.icsbarozzi.edu.it 5 Quanto ci piace lʼora di arte! La costituzione Italiana Una collezione di “Pezzi Unici” Scuola Natura 25 28 32 36 38 41 50 46 Sguardi rapiti osservando lʼartista LE CITTÀ in-VISIBILI I bambini e le istituzioni Il mio chiodo fisso: il volo

Punti di vista

Per orientarci nello spazio circostante della scuola abbiamo utilizzato i punti di riferimento studiati: avanti, dietro, di fronte, dallʼalto, dal basso, di lato. Prima di tutto ci siamo orientati dal vero organizzando percorsi ed esplorando ambienti grandi e piccoli. In seguito abbiamo ricostruito tali spazi sul quaderno. Alcuni di essi li conoscevamo già perché li utilizziamo ogni giorno per andare a mensa, in palestra, entrare/uscire da scuola. In particolare, lo spazio che noi bambini preferiamo è il giardino, che si trova al centro, nel cuore dellʼedificio. Non vediamo lʼora che arrivi lʼintervallo lungo ed il nostro turno per scendere a giocare, correre con tutti i nostri amici, anche delle altre classi!In verità, non lo avevamo ancora considerato uno spazio da esplorare, pensavamo di conoscerlo bene.Con la maestra abbiamo imparato a orientarci utilizzando i punti di riferimento.

Ovviamente la nostra attenzione è caduta soprattutto sugli alberi, fedeli amici di gioco!

PRIMA A

La riproduzione delle chiome dal vero ha rappresentato un momento emozionante: ognuno di noi ha rappresentato con matite pennarelli tempere ciò che la bellezza della natura ha trasmesso.

Chathura, Carlo - eravamo nella natura e mi sentivo sereno, in pace.

Diego M.- ho respirato il senso della Natura, ammirato il colore verde delle chiome.

Delia e Azzurra - distese, la vista degli alberi era diversa, tra le chiome cʼera un nido.

Costanza, Tobia, Viviana - abbiamo notato le diverse tonalità di verde, marrone e grigio.

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Rachele - cʼerano le ombre tra le foglie, le nuvole avevano forme diverse.

Emma - non li avevo mai guardati così.

Giulia S., Matilde, Francesco - belle tonalità, cielo sereno, turchese , luminoso.

Pier, Diego V.- la corteccia rugosa degli alberi e le dimensioni dei trochi ci hanno colpito.

Aurora, Viviana, Giulia B.- abbiamo ascoltato il silenzio della natura.

Veronika - mi hanno ricordato gli alberi dellʼUcraina.

Ginevra - ho osservato la fronda, la bellezza della natura.

Achille - la luce del sole tra le fronde degli alberi era intensa.

Mattia, Bart - abbiamo pensato a quanto era bello stare lì distesi.

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Dipingiamo giorno dopo giorno immagini

d’infinita bellezza

Partendo dall'albo illustrato "Che bello!", noi bambini di 1B ci siamo lasciati incantare dal mondo che ci circonda ponendoci delle domande sul significato della bellezza.

Abbiamo capito che la bellezza è differente per ciascuno di noi e nasce dal modo di guardare la realtà con occhi diversi.

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Impariamo a osservare, riflettere e creare

La bellezza ci circonda, dobbiamo solo essere capaci di vederla e coglierla, non solo con gli occhi, ma anche con la mente e il cuore.

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SECONDA B

Hanno realizzato, liberamente e senza vincoli, dei quadri astratti mediante materiali di riciclo. I bambini non sono ingabbiati in canoni prefissati e hanno saputo cercare la bellezza che viene da dentro, nella profondità del loro animo.

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Sguardi rapiti, ascoltando l’artista…

Immagini, prospettive, colori. La bellezza dellʼ ascolto come guida in un processo creativo, sperimentando linguaggi espressivi diversi, nuovi, fino ad arrivare a dar forma alla propria città ideale…

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TERZA A

LA CITTÀ in-VISIBILE le città e gli occhi

Dopo aver ascoltato la lettura di Zemrude, città invisibile di Italo Calvino, i bambini si sono interrogati su quante facce può avere la stessa città, un quartiere, il parco che ogni giorno vivono dopo scuola. Su quanto diversa può apparire una città in base agli occhi di chi guarda perché

[…] è lʼumore di chi la guarda che dà alla città di Zemrude la sua forma. Se ci passi fischiettando, a naso librato dietro al fischio, la conoscerai di sotto in su: davanzali, tende che sventolano, zampilli. Se ci cammini col mento sul petto, con le unghie ficcate nelle palme, i tuoi sguardi sʼimpiglieranno raso terra, nei rigagnoli, i tombini, le resche di pesce, la cartaccia. Non puoi dire che un aspetto della città sia piú vero dellʼaltro […]

Dotati di macchine fotografiche i bambini sono andati alla ricerca della bellezza nascosta per scovare ciò che passa normalmente inosservato, dare luce e forma ad angoli spesso non attenzionati e si sono chiesti il perché per loro quella pozzanghera, quel pomello, quella foglia avesse meritato la loro attenzione. Insieme hanno riflettuto sullʼunicità dello sguardo di ognuno e sulla bellezza dei molteplici punti di vista. In un patchwork di immagini e di poesia il loro viaggio di scoperta.

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TERZA B
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[…] perciò continuiamo a girare per le vie di Zemrude con gli occhi

che ormai scavano sotto alle cantine, alle fondamenta, ai pozzi.[…]

I bambini e le Istituzioni

Le istituzioni: che parolona difficile, astratta, così si pensa comunemente. Eppure ho visto bambini penetrarla tranquillamente e riconoscerne il significato.

Gli alunni della 4A hanno scritto al sindaco e provato a parlargli delle loro idee di miglioramento.

QUARTA A
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Un giorno è poi venuto a scuola lʼusciere del comune e ci ha consegnato una lettera….

Il mio chiodo fisso: il volo

Partendo dagli studi, i disegni, gli scritti, gli appunti di Leonardo che abbiamo avuto modo di conoscere nello spettacolo teatrale “IL CODICE

DEL VOLO” visto al teatro Carcano, abbiamo realizzato un paracadute con degli omini e provato a farlo volare.

Eccolo il nostro Leonardo! È proprio lui che ha sperimentato una delle più ardite invenzioni: la “macchina per volare”.

Un uomo pieno di curiosità verso la scoperta e lʼincredibile capacità umana di arrivare oltre i limiti che la natura sembra imporci.

Concludiamo con una cosa che diceva sempre il grande Leonardo e che a noi è piaciuta molto: “Se qualcosa ti interessa, studiala, disegnala senza pensarci sopra: ne verrà sicuramente fuori qualcosa di buono e di divertente, per te e per il mondo”.

Al prossimo volo, cari lettori!

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Gli alunni della 4A

QUARTA B

Quanto ci piace l’ora di arte!

“L’osservazione della natura e la meditazione hanno dato vita all’arte” (Cicerone)

Nella nostra classe amiamo molto lʼarte e la sua storia perché secondo noi lʼarte è una delle manifestazioni più importanti e durature dellʼessere umano.

Lʼora comincia sempre quando la maestra ci dice: “Oggi vi presento…” e così inizia raccontandoci la vita e il percorso di un artista.

Dopo, attraverso immagini sulla LIM, ci spiega i lavori più importanti dellʼartista e infine realizziamo una delle sue opere utilizzando sempre tecniche diverse.

Ma non finisce qui…Quello che aiuta a rendere magica lʼatmosfera mentre lavoriamo, è che, in sottofondo, ascoltiamo della musica che richiama lʼartista.

Cosa proviamo durante lʼora di arte:

A me piace tanto lʼora di arte perché cʼè unʼatmosfera molto rilassante, non ci annoiamo mai poiché alterniamo sempre le tecniche con cui colorare, è una materia in cui ci si può svagare di più, anche perché conosciamo nuove musiche, nuovi pittori e scopriamo la loro storia. (Andrea).

Quando faccio arte mi sento felice perché parlo con i miei compagni, dipingo e li

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aiuto. Arte è una materia spiegata con molti dettagli, ma a volte è libera come il quadro di Gaudì che doveva avere colori vivaci e noi li mettevamo dove volevamo. Maria Rosa è molto brava a spiegare (ma non tanto a disegnare). Arte è la mia seconda materia preferita, la prima è storia. (Tito)

Quando faccio arte, mi sento più felice delle altre materie poiché posso esprimere i miei sentimenti attraverso il disegno. Anche se la maestra ci spiega anche la storia dellʼarte, non è noiosa, anzi, è molto interessante perché, essendo una ragazza curiosa, mi piace molto imparare cose nuove, soprattutto quando si tratta di tecniche di disegno. (Olivia)

Per me lʼora di arte è una delle ore più rilassanti, mentre la facciamo io provo molte sensazioni tra cui le mie preferite: lʼispirazione, la libertà e la tranquillità che infonde lʼarte. (Agnese)

Per me lʼora di arte è una delle materie più rilassanti, perché di solito mi trovo molto tranquillo senza che nessuno urli o parli ad alta voce. A me lʼarte mi ispira molta felicità e libertà. (Matteo)

Per me lʼora di arte è bella perché ci divertiamo a colorare e disegnare insieme mentre la maestra ci spiega la storia del pittore. (Leonardo)

Mi piace lʼarte perché mi piacciono i colori e i disegni e il bicchiere con lʼacqua che cambia colore se ci inzuppi il pennello sporco ed è bellissimo e possiamo portare i disegni a casa se dobbiamo appenderne un altro. (Alessandro).

Secondo me lʼora di arte è bella perché ognuno crea la sua opera come un vero pittore e poi, anche se il lavoro non è il massimo, tutti si fanno i complimenti e si aiutano tutti a vicenda. (Giulia)

Arte è anche molto bella perché non ha verifiche e quando finisci pensi che il momento sia finito, ma cʼè sempre qualcosa da fare: pulire il banco, mettere a posto, aiutare gli altri o aiutare la maestra a mettere a posto. Ecco nella 4°B arte è così. (Chiara)

Di solito io preferisco riprodurre i disegni di arte astratta come Picasso, Pollock e Kandinskij perché si possono “interpretare”. Lʼarte figurativa invece la trovo più complicata perché bisogna disegnare in modo più fedele alla realtà. Infatti, io non sono molto bravo nel disegno, ma, grazie alla collaborazione con i miei compagni che si crea in particolare, durante lʼora dʼarte, riesco a finire per tempo: mi sento quindi tranquillo perché so che, se non riesco a fare qualcosa, cʼè

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sempre qualcuno più bravo di me pronto ad aiutarmi. Lʼora di arte, con sottofondo di musica, è un momento che mi fa sentire rilassato e in armonia. (Lorenzo)

A me piace l'ora di arte perché puoi stare in un angolo a disegnare liberamente, senza qualcuno che ti dica cosa fare. Però noto due cose: che si crea un'atmosfera molto tranquilla, e a me piace. Poi un'altra cosa, secondo me Maria Rosa è più severa del solito e, in questo caso, è bello avere un istruttore che è severo su qualcosa di preciso. (Sebastiano)

Io mi sento benissimo quando c'è l'ora di arte e con la musica è ancora meglio. amo l'arte e che tutti hanno un gran sorriso. Maria Rosa ci fa sognare, è una gioia per gli occhi vedere le meraviglie dellʼarte. (Tosca)

A me piace lʼora di arte perché sto con i miei compagni in una atmosfera rilassata. Io non sono molto brava a disegnare, ma è comunque un momento tanto piacevole perché ci aiutiamo tanto a vicenda. Arte, inoltre, mi aiuta a esprimere e a tirare fuori le mie emozioni e mi fa stare bene. (Mia)

A me lʼora di arte piace perché possiamo essere creativi e differenziarci dagli altri avendo tutti un disegno e stile diverso, ma è bello anche che aiutiamo chi è in dietro e che parliamo, poi quando andiamo in bagno e riempiamo i lavandini di colori rendendo più colorati quei tristi e miseri bagni (ma poi ripuliamo tutto!). (Alina)

A me piace arte perché mi rilasso e posso stare con i miei amici, collaboriamo molto e mi sento molto felice. (Valentino)

L'ora di arte mi piace perché in quel momento il lavoro non mi sento obbligato a farlo anzi è un piacere per me, poi durante lʼora di arte posso parlare con il mio compagno di banco per le scelte di colore e di disegno, ma non è finita qui: durante questʼora c'è tantissima collaborazione. Insomma, un'ora perfetta! (Diego)

A me arte piace molto perché adoro dipingere, disegnare e anche colorare. Tra lʼaltro le opere che ci fa riprodurre Maria Rosa e le musiche che ci fa ascoltare sono davvero belle! (Paola)

Per me lʼora di arte è un momento dove puoi sfogarti ed essere libero perché non cʼè una risposta giusta e una sbagliata, è un modo stupendo per esprimerti. (Francesco)

Mentre facciamo arte io mi sento rilassato perché conosciamo sempre pittori nuovi e, dipingendo o colorando, ascoltiamo della musica molto rilassante e trascorriamo del tempo in armonia tra noi compagni e con la nostra maestra. (Mattia)

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Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale.
PIERO CALAMANDREI

Una collezione di “Pezzi Unici”

La nostra classe, per concludere il ciclo della scuola primaria, ha deciso di fare un lavoro d'arte in cui ciascuno di noi ha ritratto un compagno.

Eravamo molto eccitati e ansiosi di vedere il risultato finale.

Ognuno ha pescato un biglietto sul quale c'era scritto chi ritrarre.

Prima di eseguire il ritratto vero e proprio abbiamo seguito delle semplici istruzioni per comporre la base del volto nelle giuste proporzioni. Nella nostra classe siamo tutti diversi e unici: sia di aspetto sia di carattere.

Abbiamo stili differenti anche nel disegno e nella colorazione.

Lorenzo è il comico della classe: fa ridere tutti con battute e atteggiamenti spiritosi. Ha un carattere vivace e molto dolce. È alto, capigliatura bionda,

f olta, occhi buoni e sguardo allegro. Nicolas ha il viso giocoso, trasmette un'allegria che scaccia la tristezza.

Pronto a scherzare e giocare, ma quando c'è da esser seri, lui lo è. È con noi solo da settembre perché prima viveva in Perù, ma gli vogliamo già tanto bene.

Mattia ha i capelli biondi, lisci e un ciuffo saldato con una buona dose di gel. Gli occhi marroni, a tratti teneri e profondi, a volte cupi e tristi, altre ancora spiritosi e monelli. È un calciatore nato.

Oriana è minuta ma tosta. Occhi neri, capelli corvini, la pelle olivastra da vera siciliana. Molto abile nel disegno sa ritrarre i cavalli in ogni posizione e imitare il verso di molti animali.

Margherita ha i capelli castani, lisci, con un lungo ciuffo sugli occhi. È una

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sportiva dal carattere mite, infatti non litiga mai con nessuno ed è amica di tutti. Timida solo in apparenza, con gli amici è assai spigliata.

Eva ha un carattere solare, è gentile e corretta. I capelli lunghi e ondulati.

Ama confidarsi spesso con le sue intime amiche.

Luca corre veloce, infatti è un calciatore.

Ha i capelli corti, neri e occhi scuri.

Non offende mai nessuno, ama scherzare e tifare la Roma.

Josè è originale come i suoi capelli rossi.

Il volto cosparso di lentiggini, gli occhi castani e un' espressione da vera volpe.

È un lettore appassionato, infatti è spesso immerso nelle storie che legge.

Andrea ha il volto pallido, gli occhi azzurri, i capelli biondi. Ha un carattere allegro, in apparenza obbediente e disciplinato come un legionario, in realtà è un "combinaguai" spiritoso, disordinato e smemorato.

Gaia ha i capelli lunghi, castani e lucenti, gli occhi dello stesso colore. Labbra carnose e guance rosate. Non sta mai ferma, le piace fare ordine e pulizia armata di scottex e detergente.

Nikolas è silenziosissimo, lo sguardo timido ma giocoso. Il colorito chiaro, i capelli neri folti, gli occhi scuri e profondi, intensi che trasmettono differenti emozioni.

Riccardo ama fare gli scherzi. Di carattere mite, sa giocare con tutti ma quando si arrabbia... diventa duro e ostinato. Fisico robusto, sportivo, perennemente abbronzato.

Federico è simpatico, parla molto, a volte troppo e di certo non è un tipo tranquillo. È il "batti-il-cinque" della classe. Capelli lisci, chiari, un ciuffo ribelle.

Francesco è amico di tutti. Gli occhi sorridenti e quasi sempre felici. I capelli biondi e mossi. Ama la gentilezza, dare e ricevere abbracci. Ha una passione per gli ascensori.

Pietro è sempre in azione, ha un esubero di energia, il fisico compatto, spesso a terra, ma... è colpa dell'aria. Occhioni profondi, labbra scolpite, è un "buono" sempre disposto ad aiutare.

Emma è dolce e gioiosa. I capelli color del miele, gli occhi furbetti.

Predilige le chiacchiere con le amiche.

Hanna è meravigliosamente silenziosa,

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gentile e disponibile con tutti. Bionda occhi azzurri, ama lo sport, l'arrampicata, ma soprattutto i suoi cani.

Gabriele è alto, fisico asciutto, il colorito chiaro in contrasto con gli occhi scuri come i capelli. È gentile e scherzoso, illustratore originale.

Alicia è piena di pathos, la passa dall'espressione tragica a quella di allegria e complicità.

Ha una massa infinita di bei capelli indomabili come lei.

Infine, ultimoma non meno importante , c'è mister Loris, il collezionista di disavventure, un tipetto niente male: sotto la scorza da Top-Gun si nasconde un gran tenerone.

Tutti insieme formiamo la collezione di “Pezzi Unici” della 5A!

Salutiamo la scuola primaria pronti per arricchire nuove collezioni.

Buone Vacanze a tutti!

Lorenzo Albano, Nicolas Anamuro, Mattia Bosatra, Oriana Cagnotti, Margherita Calvi, Eva Carmi, Luca Colantonio, Josè Di Blasio, Andrea Di Venosa, Gaia Donatelli, Nikolas Dorre, Riccardo Facchin, Federico Gallio, Francesco Morelli, Pietro Morgante, Emma Politi, Hanna Rognoni, Gabriele Smania, Alicia Starace, Loris Zannini. (2018 - 2023)

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QUINTA B

Scuola Natura

È stato bellissimo a Scuola Natura. Quel giorno era un venerdì e stavamo facendo geografia. Ad un certo punto, Annalisa ha invitato Sebastian a cliccare un pulsante sulla cartina della Toscana, noi eravamo tutti con gli occhi chiusi e poi… sorpresa! Saremmo andati a SCUOLA NATURA! Eravamo così eccitati che abbiamo scritto una canzone intitolata “Scuola Natura Marina Di Massa”.

Lunedì 27 marzo è stato il giorno della partenza. La mattina mi son svegliata alle 6:30 perché ero molto eccitata. Quando siamo arrivati al luogo di ritrovo, alla scuola elementare Barozzi, il pullman che ci avrebbe portato a Marina di Massa era avvolto dalla strana sensazione che tutti provavamo: “questo lunedì non era come gli altri, non cʼera più la solita stanchezza del lunedì ma eravamo tutti felici ed emozionati di partire e arrivare a destinazione”. Il viaggio è stato divertente ma anche lungo e noioso, è durato circa 4 ore. Nel pullman ero vicino al finestrino accanto ad Arianna che ho battuto a tutti i giochi di carte, per sette volte consecutive.

Abbiamo fatto una fermata a Parma per andare in bagno e per fare merenda.

Arrivati a Marina di Massa, la casa vacanze era stupenda, subito ci aspettavano gli animatori, che ci hanno accolto e accompagnati per tutte le giornate. Quel giorno e nei giorni seguenti abbiamo conosciuto la struttura, la località e i luoghi vicini. Lʼedificio che ci ha ospitati era a forma di un cilindro composto da due ali laterali e da una torre centrale che pensavo fosse alta 80m; con la compagnia che cʼera mi sono sentita subito a casa! 46

Gli animatori ci hanno fatto lasciare subito le valigie e siamo andati a mangiare. Il nostro tavolo era composto da sei posti in cui cʼerano Bianca, Loretta, Katrina, Ginevra, io e Giulia Di C. Lì ci siamo messe a scherzare e Loretta ha iniziato a dire: «Che piatto è quello?» «La mia “pathong”! E comʼè la tua “pathong”?» «Acida, speziata, colorata proprio come me!» Loretta poi chiese di dare un nome al tavolo e alla fine lʼabbiamo chiamato “La mia pathong!”. Il cibo era veramente buono e davano pure il bis, mi è piaciuto tutto anche se la pasta al tonno non era molto buona. La colazione come quella che fanno loro, me la sogno a casa, soprattutto quella con la cioccolata calda.

Dopo aver mangiato siamo saliti in “rotonda”, si chiama così perché è una sala grande a forma di cerchio e proprio qui ci hanno detto con chi eravamo in camera, io ero molto contento di stare con i compagni assegnati.

Dopo aver sistemato le camere, siamo andati prima in pineta dove potevamo giocare liberamente e poi in spiaggia; qui cʼera molto vento, però mi sono divertita perché un compagno ha scavato una buca tanto profonda che ci stava per cadere dentro! Con i piedi lerci e paralizzati dal freddo abbiamo fatto una foto seduti a bordo mare, questa è diventata la nostra foto preferita.

La sera il gruppo “La mia Pathong” ha vinto nella sfida dei giochi musicali.

Prima di andare a dormire eravamo molto ansiosi; Greta era esagitata, dichiarava a mezzo mondo che era il suo primo pigiama party.

Noi dormivamo nelle ali perché la torre non era riscaldata. Nelle stanze potevano starci 4 persone e avevamo un letto a castello e due letti a una piazza. Nella camera cʼera anche un armadio, un bagno e dei comodini. Da alcune stanze si vedevano le Alpi Apuane e altre camere invece si affacciavano sul mare: cʼera una vista incantevole dalle finestre di quegli alloggi. Ma non è stata solo la vista ad essere stupenda…

Martedì mi sono svegliata con le ragazze che discutevano ed erano solo le sei di mattina! Dopo aver fatto colazione abbiamo visitato il Centro Sub Alto Tirreno dove due signori ci hanno spiegato delle curiosità sul mondo marino e attività subacquea, abbiamo visto un breve filmato e degli acquari con delle conchiglie che provenivano dalle Filippine, cʼera anche la specie di tartaruga più grande al mondo. È stato strabiliante, magnifico. Nel pomeriggio ci siamo dedicati al laboratorio sui nodi marinari e sulla rosa dei venti che abbiamo poi realizzato sulla spiaggia utilizzando i sassi e la tecnica della “land art”. I miei nodi preferiti sono il “savoia” e il “cappuccino”.

In spiaggia abbiamo bagnato i piedi nel mare, ed è stato emozionante perché era da tanto che non lo facevo, non ci credevo ancora, ero molto felice. Ad un certo punto mentre stavamo correndo sulla sabbia abbiamo pestato sfortunatamente un riccio di mare; allʼinizio ci faceva male, poi è passato… Quando ce ne stavamo andando la maestra ci ha chiesto se avessimo delle spine nel piede. Ne avevamo ancora, per toglierle siamo andati in infermeria; è stato doloroso ma abbiamo resistito e alla fine ce lʼabbiamo fatta! Nella serata ci siamo divertiti con dei giochi a tema “film”.

Il terzo giorno, mercoledì, mi sono svegliata alle 6 e ho risvegliato le altre tranne Giulia che voleva ancora dormire. Quando lʼho svegliata mi ha dato una gomitata nellʼocchio… grazie Giulia! Dopo unʼora mi hanno fatto riordinare tutta una pila di vestiti da sola, come una schiava. Da lì sono diventata la mamma del gruppo.

Quel giorno siamo andati a visitare una miniera di mercurio e le grotte del Corchia Park; abbiamo visitato solo una parte della grotta perché è lunga 75 km. La guida, Jacopo, è stata molto simpatica e ci ha spiegato molte cose sulle miniere e sullʼestrazione del mercurio. Un episodio divertente è stato quando una compagna aveva paura di cadere o scivolare quindi la tenevo stretta oppure quando eravamo nella via dʼInghilterra, così chiamata perché il primo a scoprirlo fu un inglese, e parlavamo solo in inglese.

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Nella visita alle miniere abbiamo scoperto che il mercurio è dentro unʼaltra pietra e solo quando viene estratto è tossico, abbiamo imparato anche che il cappellaio matto di Alice nel paese delle meraviglie era matto perché i cappellai lavorando tutto il giorno con il mercurio vivo finivano per avere dei problemi mentali…Consiglierei questa esperienza a tutte le classi perché è stata magnifica, cʼerano tantissime stalattiti e stalagmiti. Le stalattiti sono le puntine in alto e le stalagmiti sono le puntine che partono dal basso; non si devono toccare perché se no smettono di crescere e per crescere di 3 mm occorrono cento anni!

Dopo essere uscita, vicino allʼingresso della grotta, cʼera una bancarella che vendeva dei souvenir… secondo me erano falsi perché la resina la scambiavano per quarzo, che truffa! Però ho comprato anchʼio qualcosa da portare a casa come ricordo.

La sera è successo un fatto moooolto strano, Leone era “sclerato” perché era desideroso di sapere alcune informazioni da Ginevra e Arianna. Annalisa ha chiesto cosa stesse succedendo in quel momento; io mentre stavo andando a chiedere che pupazzi avevano portato le altre, ho sentito alcune compagne che dicevano ad Annalisa una romantica classifica…

Giovedì, il quarto giorno, eravamo un poʼ tutti tristi perché mancava solo un giorno alla fine dellʼesperienza, il tempo stava passando troppo in fretta. Dopo aver fatto colazione, ci hanno dato il pranzo al sacco e ci siamo preparati per una giornata di trekking! Cʼerano tante salite e discese.

A me piace camminare ma non scalare le colline e le montagne! Avevo anche le scarpe da trekking piccole e quando siamo tornati avevo i piedi distrutti.

Nel percorso cʼerano due passaggi tra le rocce, è stato soprattutto bello non usare il ponte per attraversare il torrente ma camminare sulle rocce cercando di non cadere.

Il primo passaggio era sopra un ruscello in cui sono caduta, nel secondo cʼera anche una mini cascata e una pietra che si muoveva, ma per fortuna non sono caduta! Il trekking è stato davvero molto divertente.

Abbiamo fatto merenda in gelateria, io ho preso il gelato alla nutella e fior di latte e a cena ci hanno dato la pizza e le patatine.

Lʼultima sera invece di fare i giochi serali, come era solito fare, siamo andati a teatro in discoteca… e nel pomeriggio prima della disco ci siamo fatte pettinare e truccare, ci siamo vestite bene ma non eleganti/più alla moda dei giovani del giorno dʼoggi. Unʼeducatrice ha fatto delle acconciature a chi voleva. A me e alla maggior parte delle altre ha fatto due trecce dallʼalto che ho tenuto per 4 giorni e ho avuto i capelli super ondulati, li adoro! Ginevra mi ha rincorso fino in camera per convincermi a mettermi un top ma non è riuscita e io mi sono vestita comoda.

Tutte le ragazze della 5B e della 5D sono venute in camera nostra per prepararsi: un vero disastro. Nel momento in cui ci hanno chiamato per andare a cena eravamo tutte pronte e belle. La discoteca è stata davvero stupefacente, per quanto il volume era alto a malapena riuscivo a sentire la mia voce. Hanno scelto della bella musica, che emozione! Cantavamo a squarciagola. Dopo balli scatenati e nuove conoscenze era giunto il momento di andare nelle rispettive camere e poi dormire ma in quel momento eravamo troppo eccitate per dormire e allo stesso tempo troppo stanche per continuare a festeggiare…quella sera sono andato a letto stanchissimo e con un mal di testa atroce.

Dopo essere crollata nel sonno mi sono ritrovata a pensare alle cose straordinarie che mi erano capitate durante la settimana e a qualche piccolo inconveniente come la stupida litigata, il materasso del letto un poʼ duro, il fon mal funzionante, il cigolio del letto…ma tutte queste piccole “sventure” sono state cancellate dalle meravigliose avventure di ogni giorno. Tutti i giorni succedeva qualcosa di bello e buono… Lʼultima sera è stata INDIMENTICABILE. Venerdì, lʼultimo giorno, abbiamo provato tristezza e disperazione perché dovevamo tornare e nessuno voleva

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abbandonare quel “paradiso”; infatti, volevamo bucare le ruote del pullman per non andare via ma alla fine non lʼabbiamo fatto e così siamo dovuti tornare a casa. Avrei voluto ancora un poʼ di tempo per passare i momenti belli che abbiamo trascorso con i compagni con cui abbiamo legato di più. Quando passi molto tempo bello insieme scopri che anche nelle persone che prima ti stavano forse antipatiche riesci a trovare un lato positivo. Me ne sono andata con un sorriso fino alle orecchie. Consiglierei questa esperienza non solo a un mio amico ma a tutti perché è semplicemente magnifica. Ringrazio gli insegnanti per averci portato e gli animatori per averci accolto… dire che è stata unʼesperienza bellissima non basta perché per quanto mi è piaciuta non cʼè un termine giusto, dire che è bellissima è poco. Quando siamo ritornati avevamo tutti la nostalgia ma non dei genitori, lʼavevamo per le sudate, i balli, gli eventi “drammatici” e soprattutto le risate di scuola natura. Ohh, un ultimo particolare: nella stanza n°131, sotto il letto centrale mancavano due sbarre e nel primo letto, quello a castello, sotto al letto cʼerano scritti dei nomi e dei racconti di altri ragazzi, ci siamo divertite tantissimo a leggere i racconti degli altri. Durante il viaggio di ritorno, gli insegnanti ci hanno fatto uno scherzo: nelle vacanze di Pasqua saremmo dovuti andare a scuola per recuperare i giorni passati a scuola Natura, ci avevamo tutti creduto ma per fortuna poi abbiamo capito che si trattava solo di un pesce dʼaprile, anticipato però di un giorno! Infine, quando a scuola Annalisa ci ha fatto rivedere le foto è stato molto bello, le foto racchiudono le emozioni e anche le esperienze vissute: eravamo in mezzo alla natura in bellissima compagnia. Si vive un rapporto nuovo con la natura che fa bene a tutti anche alle persone che si definiscono “solitarie”. Spero che alle medie rivivrò questa stravagante avventura perché è divertente, fai amicizia con le altre classi e perché così ti prendi una pausa dallo studio e fai una vacanza perché poi è lʼultimo anno e dopo diventa più difficile rivedersi con gli ex compagni. Ripensiamo a quanto è stato bello e auguriamo a tutte le quinte di avere la fortuna di andarci! EVVIVA SCUOLA NATURA! I ragazzi e le ragazze della 5B

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IL SOGNALIBRO

ANDERSEN 2023

Ogni anno Andersen offre lʼopportunità ai nostri alunni di riflettere sullʼimportanza della lettura in maniera divertente e di realizzare dei segnalibri originali. È stata lʼoccasione per scatenare la loro immaginazione e la loro creatività.

16° EDIZIONE DEL PROGETTO PER LE SCUOLE
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