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IL TRIMESTRALE DELLA SCUOLA GIULIO ROMANO

I miei cinque anni di scuola primaria sono stati cinque anni meravigliosi. E sapete perché? Perché non passava giorno senza una nuova scoperta. Scoperte scientifiche, certo. Scoperte storiche. Geografiche. Scoprire la scrittura, la matematica. Scoprire il piacere della lettura, della musica e della pittura. Imparare a orientarsi con una carta geografica in un bosco. Osservare il cielo la sera e riconoscere una costellazione o individuare una stella. Scoprire quanto possa essere divertente e creativa la matematica. Il piacere di leggere una poesia; scoprire che può, una poesia, dare voce alle nostre emozioni e insegnarci a riconoscerle.

Tutto questo per cinque anni, in un ambiente accogliente come può esserlo solo una classe di scuola primaria; e sotto la guida della maestra, gentile e ferma come solo le maestre sanno essere. Una guida sapiente attraverso mondi nuovi e inesplorati. Negli anni successivi ho ampliato e approfondito le mie conoscenze, ma a volte mi sembra di avere scoperto più cose in quei cinque anni che in tutto il resto della mia vita. E ogni volta che scopro qualcosa di nuovo, lo stupore e lʼentusiasmo sono sempre quelli.

Ogni giorno portava con sé, anche, la scoperta dello stare insieme e del lavorare assieme. Amiche e amici che ho continuato ad apprezzare e a frequentare; perfino oggi, cinquantʼanni dopo.

Ho imparato che fare una scoperta assieme a qualcuno è più bello che scoprire in solitudine, perché al piacere della scoperta si somma quello dellʼamicizia; amicizia che nel tempo porta a condividere gioie e dispiaceri; amicizia che diventa amore e solidarietà.

Ancora adesso mi piace entrare nelle aule delle mie scuole primarie (“elementari” si chiamavano allora) per rivivere insieme ai miei insegnanti qualcuno di quei momenti; e scorgere sul viso dei miei alunni quello stupore che sempre ci prende quando tutti insieme partiamo verso nuove avventure e nuove scoperte.

Giovanni Manfredi

Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, e orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra.

Gianni Rodari

Un anno di scoperte.

Dopo sedici anni trascorsi nella scuola Primaria Giulio Romano sempre nella veste di insegnante, il 2022 mi ha vista assumere un altro ruolo, quello di Vicepreside dellʼICS Barozzi. La visione della scuola, in generale, è cambiata ai miei occhi: far parte della macchina organizzativa, scoprire quanto lavoro cʼè dietro e quanto sia complesso gestire un Istituto tanto grande come il nostro, ha cambiato radicalmente il mio modo di intendere la scuola e i miei orizzonti. Ho scoperto che non cʼè tempo e lavoro che bastino per far funzionare gli ingranaggi correttamente, che

non ci sono attenzioni sufficienti ad accontentare tutti i protagonisti della scuola. Ho scoperto che tutti meritano tempo, cura e ascolto, nella stessa misura.

Ho piacevolmente constatato che ci sono tante persone disposte ad aiutarti e mettersi in gioco di fianco a te.

Ho scoperto la bellezza di un nuovo modo di concepire la scuola e ho scoperto che la lealtà, la passione e la voglia di remare insieme per un obiettivo comune, possono essere alimentati e sedimentati in persone che hanno la tua stessa idea di scuola. Ho scoperto che cʼè sempre da imparare, ogni giorno e da tutti, ho scoperto che ci sono tanti esempi che voglio seguire e che possono arricchirmi come insegnante e come persona. Ho scoperto che il sacrificio e la fatica sono ripagati dai sorrisi, dalla soddisfazione e dal desiderio comune di sentirsi parte di un tutto, dove è bello riconoscersi.

Creare le condizioni per garantire ad alunni ed insegnanti (e non solo) di stare a scuola sereni è per me un grande stimolo a far sempre di più e meglio. La mia scuola mi ha dato tanto negli anni, ora tocca a me poter ricambiare e dare il mio seppur piccolo contributo per migliorarla.

Maria Tropiano

Imparare insieme è più facile!

Gli alunni della 2A hanno intrapreso un percorso che li avvicini alla riflessioni sui testi. Prima di iniziare il momento lettura, le insegnanti con gli alunni curano la posizione in cui si sta seduti in semicerchio, condividono le regole per mantenere lʼattenzione durante la lettura e infine “spegniamo” la voce.

A turno, hanno descritto le varie immagini e le parti del testo. In autonomia hanno cercato di identificare e ricavare informazioni , ma soprattutto le regole grammaticali senza l'intervento delle insegnanti.

Lʼangolo lettura è un momento magico in cui gli alunni si immergono nelle storie per crescere insieme e condi-

videre il proprio vissuto insieme al piacere della scoperta della lettura. Importante è l'ascolto, in quanto ognuno di loro deve saper ascoltare l'altro rispettando il proprio turno, come se fosse un coro. La scelta di cosa leggere è fondamentale e si calibra sul percorso che il gruppo fa, sulla capacità di ascolto: si possono scegliere storie più o meno brevi, si può accelerare o rallentare il ritmo, lʼimportante è che i bambini siano sempre ”dentro”.

creativaMENTE

Ogni bambino si è posto una domanda sul tema della scoperta: "Cosa significa scoprire?", "Cosa ho scoperto?", "Che cosa posso scoprire insieme a qualcuno?", "Chi è che scopre?"...

Successivamente, all'interno del proprio quaderno, i bambini hanno dato le loro risposte in modo spontaneo e creativo.

Dopodiché ne hanno scelta una da illustrare in un foglietto bianco (modello polaroid). Ecco a voi le scoperte della 3B.

LUCE, SUONO, ELETTRICITÀ.

LE FORME DI ENERGIA SPIEGATE DAGLI ESPERTI

dallʼoscurità e ci permette di vedere le

“Nessuna grande scoperta è mai stata fatta senza unʼipotesi audace”. Isaac Newton