GiuliaViva Anno II numero 6 del 24 marzo 2012

Anno II numero 6 del 24 marzo 2012

GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese

distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Aggiungi un posto a tavola A pag. 9, in un’intervista con il pres. Roselli, vi raccontiamo di un progetto all’avanguardia, portato avanti con coraggio e determinazione dall’ANFFAS di Giulianova.

GiuliaViva non è nata dal nulla Editoriale Il primo editoriale serve per mettere in chiaro cose che non sono state recepite con lo scorso numero di GiuliaViva. Curo una rubrica artistica dove ogni quindici giorni parlo di cinema, pittura, letteratura o musica sinfonica: questo perché mi occupo di cultura.

Non ho tessere di nessun partito così come non faccio parte di nessun movimento di costume politico. Sono un giornalista che dirama comunicati stampa e dirige testate d’informazione che si basano sulla verità circostanziata dei fatti. GiuliaViva prevede al suo interno spazi culturali dedicati all’arte e agli spettacoli e si basa sulla verità dei fatti.

Sono un critico cinematografico che si è formato alla prestigiosa Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine (ora Centro Sperimentale) con docenti come: Luciano Tovoli (Premio Oscar), Angelo Moscariello (critico e saggista), Alessandro Bencivenni (sceneggiatore di Monicelli). Di conseguenza non voglio in nessun modo essere etichettato di destra o di sinistra, ma solo un giornalista e critico cinematografico. Spero di essere apprezzato, solo ed esclusivamente per questo.

Antonio D’Eugenio

Il 24 settembre 2011 è nata GiuliaViva.

Non è arrivata dal nulla, non è stata il pensiero di una notte, ma l’esigenza sentita dai componenti de Il Cittadino Governante di arricchire e completare l’informazione locale, da condividere con la città. Ed è stata pensata come un’offerta culturale, dove la parola cultura equivale ad una conoscenza delle cose, puntualmente documentata, pienamente rispettosa della verità fattuale.

GiuliaViva è nata certamente come giornale libero; non ha finanziatori occulti; non difende lobby; racconta quello che accade; ma soprattutto fa controinformazione, raccontando situazioni e fatti documentati (con impegno, studio e lavoro), e in particolare quelli poco presenti nel resto dell’informazione locale.

GiuliaViva non è il megafono di alcun partito.

Il Cittadino Governante, infatti, non è un partito ma un’associazione formata da cittadini che esprimono una pluralità di voci, animate da un grande amore per la città e da passione civile; cittadini dalla parte dei cittadini senza interessi per carriere politiche.

L’unico reale interesse è contribuire a rendere Giulianova sempre più vivibile tutelando la qualità urbana, il lavoro, la cultura, gli spazi pubblici e la partecipazione democratica consapevole.

Tutto questo costituisce la linea editoriale con cui valutare i fatti da raccontare con obiettività. E a tal proposito

GiuliaViva fa tesoro di quanto diceva Giuseppe D’Avanzo: “Un’inchiesta giornalistica è la paziente fatica di portare alla luce fatti, di mostrarli nella loro forza incoercibile e nella loro durezza. Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell’interesse dell’opinione pubblica”.

A proposito del cambio di direttore della rivista, si era pensato che far volare gli stracci non sarebbe stata cosa opportuna ma a questo punto forse una brevissima puntualizzazione è doverosa. Dopo numerose imprecisioni è arrivato anche lo strafalcione pubblicato con enfasi sulla copertina della rivista n.4 del 25 febbraio con collegato articolo all’interno. Non pochi sono stati i Giuliesi che si sono sentiti offesi dal tradimento della memoria di un così ancora recente e toccante passato, Giuliesi che ci hanno chiesto conto della sciocchezza stampata..

Nell’ultima riunione di redazione, alle critiche, numerose, fioccate sul suo operato, la Direttrice ha rassegnato le dimissioni, promettendo però che, se non si fosse trovato un nuovo direttore, avrebbe firmato almeno un altro numero. Se è lecito cambiare idee e umori, certo non lo è raccontare cose diverse da quelle realmente accadute e tanto meno spargere fango su un giovane collega.

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Istantanee giuliesi

Trekking o non trekking

“Sonorica” stangata?

Si chiama “trekking urbano” e, nella definizione dell’assessorato al turismo del Comune di Siena che lo ideò nell’autunno 2004, è uno “sport per tutti per riscoprire il piacere dell’arte e della natura camminando”. A quel progetto l’amministrazione giuliese dichiarò di voler aderire nel settembre 2010, allorquando l’assessore Forcellese, proprio a tale scopo, si recò in visita nella città toscana.

Dall’incontro scaturì un progetto di “trekking urbano del mare”, presentato, con la consueta sobrietà, come “una straordinaria opportunità per la valorizzazione dell’immagine turistica di Giulianova”, destinata a divenire “una rigogliosa manifestazione unica nel suo genere in Italia”.

Pur annunciato con tale pomposità, da quel giorno il trekking urbano del mare non si è ancora staccato, dai blocchi di partenza: riuscirà a muovere i primi passi nel prossimo autunno?

Alla ditta “Sonorica” era stato concesso di installare ed attivare una settantina di altoparlanti, che avrebbero dovuto allietare ospiti e residenti essenzialmente con l’emissione di messaggi promozionali. Il ripensamento da parte dell’amministrazione era però sopraggiunto nel breve volgere di qualche assolata giornata e l’iniziativa era stata bloccata appellandosi al “Codice del Turismo”, norma tutelare, fra le altre cose, della tranquillità dei villeggianti. Inevitabile che il repentino dietro-front provocasse la reazione della ditta, materializzatasi in una richiesta di risarcimento nei confronti del Comune di Giulianova per i costi sostenuti, gli introiti mancati e i danni subiti. Se il prossimo 10 maggio il tribunale accoglierà le richieste dei legali di “Sonorica”, le casse comunali si ritroveranno alleggerite di quasi 60mila euro: da prelevare dalle tasche di chi?

Parte il restauro del Vedova. E la collezione Bindi?

L’appello di Italia Nostra La Sezione di Giulianova di Italia Nostra, attenta e puntuale, tiene gli occhi aperti sul patrimonio artistico di Giulianova e, dopo aver plaudito al restauro dell’opera di Emilio Vedova, testimonianza artistica acquisita (conveniamo non “ritrovata”) in occasione della manifestazione “Agorà”, rivolge un appello affinchè non si dimentichi la collezione Bindi. Preziose tele, per la maggior parte ascrivibili alla “Scuola di Posillipo”, da troppi

anni lontane dalla loro sede naturale, anche se ottimamente ospitate dal Museo dello Splendore. Ma, sostiene ed auspica Italia Nostra, occorre che l’amministrazione comunale preveda “un piano di risanamento e restauro delle tele” e provveda all’esposizione della collezione nei rinnovati locali della “Pinacoteca Civica”, determinando così una valorizzazione che porterebbe giuliesi e turisti nel nostro centro storico.

Chiosco o Mercato a Colleranesco?

Mentre la giunta Mastromauro vara un piano chioschi che a Colleranesco rischia di mutilare in maniera considerevole l’unica Piazza esistente, Il Cittadino Governante avanza al Consiglio Comunale una mozione per allestire, in quella Piazza, un Mercato Rionale settimanale. La proposta nasce all’interno della Sezione di Colleranesco dell’Associazione che, attenta alle risorse ed alle potenzialità del territorio, ha pensato ad un mercato che potrebbe avere il suo punto di forza nei prodotti agricoli a chilometro zero e nelle tipicità locali, che favorisca sia i produttori sia i consumatori all’interno di una “comunità del cibo”. Un’occasione per unire utile e dilettevole, risparmio e qualità della vita, rispetto per l’ambiente ed economia sostenibile. (Se ne discuterà in uno dei prossimi Consigli Comunali.)

Fatti ...

in primo piano

Cirsu-Sogesa-Deco: la storia infinita Si trasferisce nelle aule del Tribunale di Pescara l’ormai infinita vicenda dei rapporti fra il Cirsu, i sei comuni che ne fanno parte, la controllata Sogesa e l’ormai ex partner privato Deco Spa. La società Deco, a fronte di un credito di oltre 2,35 milioni di euro vantato nei confronti di Sogesa, ha infatti citato in giudizio quest’ultima ed il consorzio, ma anche le amministrazioni comunali socie, quali dirette fruitrici dei servizi erogati.

L’iniziativa è senz’altro clamorosa, specie per il coinvolgimento dei sei enti locali, ma certamente non giunge inaspettata. In precedenza, infatti, la stessa Deco aveva avanzato richiesta affinché il Cirsu, e conseguentemente i comuni soci, prestassero garanzia proprio per i debiti ancora

insoluti di Sogesa. La richiesta, con il parere negativo del collegio sindacale, era stata respinta dall’assemblea del Cirsu, ma il coinvolgimento delle amministrazioni comunali era evidentemente rimasto nelle intenzioni dell’ex partner privato.

Con questa iniziativa di Deco appare quantomeno singolare la situazione venutasi a creare a Giulianova, dove il servizio di igiene urbana viene attualmente svolto da una società, l’Ecologica Sangro, facente capo al medesimo “gruppo”, quello della famiglia Di Zio, che ha di fatto trascinato in tribunale l’amministrazione giuliese.

Di aspetti singolari è del resto piena zeppa tutta la storia recente del Cirsu e delle società, pubbliche e private, che gravitano intorno al consorzio.

Eclatante quanto accaduto con i 2,5 milioni di euro sborsati (ancora contro il parere del collegio dei revisori, ma con l’approvazione di tutti e sei i comuni soci) per acquistare da AIA, partner privato controllato da Deco, il 49% del capitale di Sogesa:

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di Paolo Innocenti

società tanto appetibile che il Cirsu, immediatamente dopo averne acquisito il controllo totale, ha pensato bene di porre in liquidazione (anche se i liquidatori non sono ancora stati nominati). Sintomatico anche come consorzio e Sogesa, ormai rette dal medesimo consiglio d’amministrazione, non trovino l’accordo per i crediti vantati da quest’ultima (la cifra ipotizzata varia fra i 2-3 e gli 8-9 milioni di euro), tanto da dover ricorrere all’oneroso giudizio di un collegio arbitrale. In questo contesto, il futuro dell’igiene ambientale rimane quantomeno fumoso. Fra un polo tecnologico ridotto a immondezzaio (si parla di 1,2 milioni di euro solo per ripulirlo), la nuova discarica di Grasciano ancora avvolta dalle nebbie e l’assessore regionale Di Dalmazio che parla di valorizzazione dei rifiuti (forma politically correct per ventilare l’arrivo di qualche inceneritore?) quali strade si intendano seguire appare sempre più misterioso.

Quel che è certa è la mancanza di una politica ambientale ben definita, cosicchè anche l’avvio a Giulianova della gara europea per l’assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, risulta niente più che un atto dovuto, estraneo a qualunque soluzione strategica. Di dare il via ad un progetto per un sistema a “rifiuti zero”, inutilmente condiviso a parole, nemmeno parlarne. .

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Fatti ...

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Posti in piedi

L’amministrazione comunale dal settembre scorso ha affidato al privato il trasporto scolastico (ovviamente sborsando cospicue risorse) e nel contempo ha avviato un improprio quanto inutile servizio di trasporto gratuito con due navette a spese del Comune, mentre in città esiste già un’azienda addetta ai trasporti finanziata con fondi pubblici regionali.

Il buon senso nell’utilizzo delle risorse pubbliche dovrebbe essere la prassi, ed in tempi difficili per le casse comunali dovrebbe essere doveroso. La vicenda dell’affidamento al privato del servizio di trasporto scolastico è l’ennesima riprova dell’esatto contrario. Le considerazioni da fare intorno a questa scelta dell’amministrazione non sono però solamente economiche ma anche di altra natura. Intanto dia-

di Franco Arboretti

mo gli elementi per comprendere: • Il Comune paga alla ditta che si è aggiudicata la gara 682.000 l’anno per 7 anni.

• Dieci scuolabus di proprietà comunale di cui il Comune continua a pagare le rate dei mutui sono stati dati in usufrutto alla ditta aggiudicataria.

• Quattro assistenti scuolabus sono ancora pagate dal Comune e anche per le assistenti del pre e postscuola le fatture vengono inoltrate al comune, ma secondo il capitolato dovrebbero essere tutte a carico della ditta che ora svolge il servizio.

• Cinque autisti degli scuolabus, dipendenti del Comune, sono rimasti senza il lavoro a cui erano dediti da decenni, svolgendolo con professionalità.

• Il Comune, nel 2010, ha speso per

il trasporto scolastico circa 695.000 euro (di cui 84.000 per il pre e postscuola).

• Attualmente vengono richiesti i pagamenti per il trasporto fuori territorio comunale delle scolaresche in occasione di visite ai musei, di giochi per la gioventù o di escursioni mentre secondo il capitolato tali servizi dovrebbero essere gratuiti per il Comune.

• Si hanno notizie di proteste dei genitori per i disagi derivanti da: affollamento sugli scuolabus con posti in piedi e conseguente riduzione della sicurezza; itinerari ridotti per cui i familiari devono accompagnare gli alunni alle fermate degli scuolabus; rapporto non ottimale fra assistenti e alunni nel pre e nel post-scuola; arrivo degli alunni, in alcune scuole, molto tempo prima dell’apertura del portone d’ingresso (alle 7.30).

• Ci sono 27 lavoratori (autisti, assistenti ed operatrici pre-post scuola) che svolgono attività di trasporto e assistenza dei bambini che vanno a scuola, da anni impegnati in tali servizi con un rapporto di lavoro continuativo e che invece ora hanno tutti contratti part-time e salari ridotti. A sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico e dalle procedure di affidamento il servizio viene gestito ancora in regime di provvisorietà dalla ditta che si è aggiudicata la gara. Essa utilizza personale assun-

in primo piano

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Scuolabus al privato, autisti al comune: crescono le spese comunali, protestano gli utenti ed i sindacati to tramite agenzia di lavoro interinale con contratti di lavoro settimanali per le assistenti e mensili per gli autisti (tra i quali figurano anche pensionati) nonostante gli obblighi contenuti nel capitolato di appalto siano altri. L’Amministrazione comunale ha garantito, che i contratti di lavoro sarebbero stati a tempo indeterminato e per tutta la durata dell’appalto, cioè 7 anni. Finora gli impegni assunti e sottoscritti non sono stati rispettati e la condizione dei lavoratori continua ad essere precaria ed insostenibile.

• A distanza di oltre sei mesi dall’avvio del nuovo assetto del servizio non è stato ancora firmato il contratto tra il Comune e la ditta a cui è stato affidato; il verbale che ha formalizzato l’esito della gara parla, addirittura, di aggiudicazione provvisoria!

• E’ stato attivato, a spese del Comune (per un costo di 180-200.000 euro all’anno), un servizio di navette gratuite in aggiunta ai bus delle linee già esistenti nel trasporto pubblico, impiegando, in un avvilente quanto frustrante e inutile lavoro, i cinque autisti rimasti con le mani in mano ed ora alla guida tutto il giorno di mezzi (inadatti e pericolosi per l’utenza) desolatamente quasi sempre vuoti!

Questi fatti inducono a fare domande e riflessioni. Avendo, il Comune, 5 autisti, 4 assistenti e 10 scuolabus, non è più sensato svolgere direttamente parte del servizio (almeno

il 50%). Come è possibile che ci sia stata un’aggiudicazione provvisoria?

E che siano passati oltre 6 mesi senza che - mentre il Comune sta già pagando il servizio - ci sia il contratto tra il Comune e la ditta che ha vinto la gara? Un ente pubblico si può amministrare così? Come è possibile che un Comune, retto tra l’altro dal centro-sinistra, crei le condizioni per un simile peggioramento economico e non solo (si pensi alla precarietà attuale e alla frustrazione) per dipendenti che da anni svolgevano diligentemente il loro lavoro. Non è un caso che ci siano vibrate proteste sindacali. Perché, infine, sperperare risorse pubbliche nel quasi inutile servizio di navette gratuite, che non spetta, tra l’altro, al Comune? A tal proposito Il Cittadino Governante ha avanzato da tempo, la proposta di concordare con la ditta che gestisce il trasporto pubblico locale una nuova linea che colleghi rapidamente con 3-4 piccoli bus il centro del Lido col centro del Paese con passaggi frequenti. C’è la convinzione che, se ben promossa ed organizzata, potrebbe avere un grande successo. Perché non viene presa in

considerazione? Per far affermare la mobilità sostenibile (cioè potersi muoversi lo stesso ma con meno auto e più pedoni e ciclisti) sarebbe decisiva una radicale ristrutturazione dell’attuale servizio di trasporto pubblico giuliese che ovviamente non deve pagare il Comune, ma che l’amministrazione deve saper ottenere. Si potrebbe partire proprio con la nuova linea di rapido ed efficiente collegamento Lido-Paese. Inoltre una mobilità sostenibile ben organizzata permetterebbe di ridurre di molto il bisogno di scuolabus, perché riducendosi il traffico delle auto private, si potrebbero avviare, in sicurezza, molte iniziative di Pedibus e Bicibus per i bambini e i ragazzi che vanno a scuola. Evitare lo sperpero, rispettare i bambini, tutelare i diritti dei lavoratori, diffondere incisivamente la mobilità sostenibile sembrano obiettivi di poco conto? Ma allora cos’è il buon governo?

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Interferenze artistiche

Passio Christi 2012

La Santa Pasqua è da sempre ricordata e rappresentata con devozione, a volte maniacale, dalle più disparate forme e correnti artistiche: Giovanni Papini nel 1921 (letteratura), Tiziano Vecellio nel XVI sec. (pittura), Christus di Giulio Antamoro nel 1916 (cinema) sono solo alcuni esempi di quella figurazione storica che contraddistingue il cammino cristiano. Ma per ritrovarla non bastano i vecchi libri, gli antichi dipinti o i più recenti film; ecco allora che Giulianova si prepara a rivivere quelle toccanti pagine del Vangelo con una rappresentazione vivente della Passione di Cristo. L’associazione culturale “Gruppo Corale G. Braga”, capitanata dal Presidente Gaetano Torresi, organizza l’ottava edizione della Passio Christi il 31 marzo e il primo aprile nel Parco di Casa Maria Immacolata. Nonostante le difficoltà economiche il Patron Torresi, grazie agli sponsor e ai Caferza, è riuscito anche quest’anno

di Antonio D’Eugenio

a riportare l’evento che, prima il cambio di scenario e poi l’anticipo dell’evento alla Domenica delle Palme, aveva fatto temere un calo delle presenze. Se il cambio di scenario – spiega Gaetano Torresi – ha facilitato la fruizione ai disabili ed alle mamme con figli in carrozzine l’aver anticipato le date ha pregiudicato la visione ai tanti turisti ma soprattutto ha eliminato la scena della Resurrezione.

Per i locali la Passio Christi è diventata, invece, un appuntamento immancabile grazie agli oltre 120 figuranti che ne animano lo spirito, ai giochi di luce capaci di ricrearne le antiche atmosfere, ai canti dal vivo recitati dal gruppo corale G. Braga che coinvolgono e rendono partecipe il pubblico ricreando attimi che possano maturare nello spettatore il proprio credo mentre il cammino verso le scene finali sarà caratterizzato dal buio spezzato solo da torce e poco più, per rendere il momento rispettoso per quanto concerne la rappresentazione del dolore e comprendere il significato del sacrificio estremo di Cristo. La manifestazione non si ferma il primo aprile ma continuerà anche il 2 aprile (dalle 8.45 alle 13), quando, sempre presso la

Casa di Maria Immacolata, si terrà la conferenza con dibattito e visione di diapositive su “Il mistero della Sindone” presieduto dal Professor Bruno Barberis, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino.

La conferenza con Barberis è dedicata principalmente alle scolaresche, che ogni anno sono sempre più numerose, ma anche ai cittadini che vogliono partecipare ad un discorso scientifico basato sulla fede – continua Gaetano Torresi – un’occasione per concludere al meglio il cammino di preparazione verso la Santa Pasqua per una manifestazione sempre più completa. Grazie quindi alla Croce Rossa, l’Unitalsi, agli amici di Casa Maria Immacolata, l’associazione Unica Stella, il Comune di Giulianova, la Provincia e la Regione che hanno permesso questa straordinaria esperienza.

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Cinque domande a ...

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Il video dell’intervista è visionabile in streaming su www.giuliaviva.it

Vincenzo Roselli

Siamo andati a trovare Vincenzo Roselli, il presidente dell’ANFFAS di Giulianova, Associazione che si occupa di persone con disabilità intellettive e/o relazionali.

Ci spiega il progetto in corso di realizzazione.

L’associazione è nata nel 2000 ed è costituita da tutti i genitori. Si è occupata di dare risposte alle persone con disabilità nei territori di Giulianova e Bellante. Avevamo un piccolo centro diurno dove i ragazzi svolgono attività di laboratorio, musicoterapia, alfabetizzazione informatica. Ciò fino a 2 anni fa, perchè oggi la nostra associazione crede fortemente nell’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro.

Da qui nasce il progetto che l’ANFFAS ha voluto realizzare. Dal 2005, abbiamo chiesto un’area che il comune ci ha concesso. Abbiamo poi trovato i fondi per realizzare quest’opera che nasce

di Antonio D’Eugenio dalla volontà di noi genitori. Il progetto è stato co-finanziato da Regione e Comune, con il quale abbiamo stipulato una convenzione per 30 anni.

Quali difficoltà e aiuti avete avuto per realizzare la strut-

tura?

Tante difficoltà, perchè è un’opera innovativa. C’è stata all’inizio un po di resistenza ma poi tutte le istituzioni hanno collaborato. Hanno capito la bontà del progetto, unica in Abruzzo ma forse anche in Italia, perchè opera nata per l’inserimento lavorativo.

Come ha risposto la città?

Molto bene, siamo molto contenti.

Abbiamo una pizzeria ristorante, un bar e un centro di formazione, abbiamo una convenzione con l’Istituto Alberghiero dove i nostri ragazzi hanno avuto una preparazione di base. Qui si sono messi a lavorare, e la nostra struttura vuol essere un ponte per il loro futuro, un’esperienza di 4-5 anni che li possa preparare per immetterli nel mercato del lavoro. La città ha risposto benissimo, puntiamo sulla qualità del cibo e ne siamo molto soddisfatti.

In estate riusciamo a valorizzare gli

spazi all’aperto mentre purtroppo in inverno capita di rimandare indietro qualche cliente. Occorre prenotare.

Puoi parlarci del rapporto con i ragazzi?

Stupendo, sia da ciò che riferiscono i genitori che da ciò che percepiamo internamente. Sono molto motivati, ed autonomi anche nella gestione dello stipendio. Con i progetti vinti, possiamo accogliere 14 ragazzi, e 7 di loro sono stati già assunti. E’ davvero una cosa unica e meravigliosa il rapporto con i ragazzi. Vogliono stare sempre a lavorare, e lo fanno sempre notare ai genitori.

Tu cos’hai imparato invece da questa esperienza?

Sono anni che i ragazzi mi riempiono la vita, ed è anche difficile spiegarlo. La motivazione è molto forte e la mia vita, la vita di tutti noi genitori che partecipiamo volontariamente al progetto, è dedicata completamente a loro. Cerchiamo di fornire ai nostri figli una pari dignità che altrove non potrebbero avere, almeno per adesso. Li prepariamo e chissà...

E i vostri progetti per il futuro?

Sono ancora tanti e ambiziosi. Siamo un’associazione dinamica e frizzante. E’ imminente un altro progetto, approvato dal Comune e finanziato dalla Fondazione Tercas. E’ un’opera che amplierà questo lotto. A breve inizieremo a costruire.

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Accade anche questo

Le difficoltà del nostro Consultorio

I consultori nascono in Italia con la legge 405 del 1975, in un preciso momento storico in cui l’azione del nascente movimento femminista italiano è ben evidente e contribuisce a porre all’attenzione di tutti molti problemi reali inerenti la questione femminile.

Il clima è quello del referendum sul divorzio (1974), delle sentenze della Corte Costituzionale sull’aborto terapeutico (1975) e sulla liberalizzazione della propaganda e vendita degli anticoncezionali (1971), ma è anche quello della profonda e intensa difesa della coppia e della maternità da parte cattolica.

Nacque quindi, contemperando diverse esigenze, il servizio di “assistenza alla famiglia e alla maternità” che ha attuato nel tempo un’azione davvero importante per quanto riguarda la tutela della vita della donna e della famiglia, importante soprattutto in condizioni di difficoltà e

di Marialuisa De Santis

fragilità economiche, sociali e psicologiche.

A Giulianova il consultorio viene aperto nel 1978 risultando alla fine del 1979, uno dei soli 650 consultori aperti in Italia e concentrati soprattutto al Nord.

Il radicamento nel territorio si è avuto grazie ad un’équipe multidisciplinare, professionale e sensibile, che si è affermata nel tempo come una risorsa imprescindibile per Giulianova e il territorio circostante.

Sempre nel rispetto dei principi etici e culturali degli utenti, il consultorio è diventato punto di riferimento per la prevenzione tumorale femminile, per il sostegno nella menopausa, per una contraccezione o una maternità informata, per l’interruzione volontaria della gravidanza ma anche per i corsi di preparazione al parto, per la consulenza psicologica e sociale, e per tanto altro. È luogo dove i giovani si recano senza timore e le donne con più facilità a parlare delle loro problematiche.

Oggi, in un momento di così evidente ed acuita fragilità economica, sociale e culturale, il ridimensionamento del numero dei consultori nella provincia di Teramo stabilito

dalla regione, nonostante crei evidente difficoltà alle donne meno agiate e provenienti da situazioni socialmente più difficili (pensiamo alle donne immigrate) e quindi anche con minori possibilità di spostamento, dovrebbe per lo meno garantire ai centri rimasti una maggiore capacità di accoglienza e di risposta alle utenze: come si dice spesso dovrebbero diventare delle “eccellenze”.

Invece a Giulianova succede che, a fronte della chiusura dei consultori di Mosciano e Bellante e quindi di un aumento dell’area di fruizione del consultorio giuliese, la riduzione del servizio ginecologico da ben due anni e mezzo fa sì che le liste di attesa siano lunghissime e che le prenotazioni per un pap test slittino a due mesi.

I corsi preparto, che erano seguitissimi e molto richiesti, per la mancanza della psicologa titolare, sono stati addirittura soppressi e non è possibile sapere quando verranno riattivati.

In questo clima di impoverimento generale viene a mancare, è evidente, un sostegno importantissimo per le famiglie sempre più in difficoltà e per i giovani che già tanto patiscono il clima attuale.

E allora Giulianova, oggi, perde ancora un’eccellenza (perché già eccellenza realmente era) che negli anni 80 l’aveva posta all’avanguardia nel sociale.

Dove Cosa Quando

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Al Moderno Multiscreen

spettacoli in prima visione

È nata una star?

Buona giornata Genere: Commedia Regia: Carlo Vanzina Christian De Sica, Diego Abatantuono, Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Teresa Mannino, Tosca d’Aquino, Maurizio Mattioli In programmazione dal 30 Marzo

Genere: commedia drammatico Regia: Lucio Pellegrini Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Pietro Castellitto, Gisella Burinato, Michela Cescon, Cristina Odasso In programmazione dal 23 marzo

Rassegna Film D’Essai (spettacolo unico ore ventuno) ingresso € 4,00

La chiave di Sara

The Artist

Martedì 27 Mercoledì 28 Giovedì 29 marzo

Martedì 3 Mercoledì 4 Giovedì 5 aprile

Concerti mostre ed eventi Il circolo “Il Nome della Rosa” Domenica 25 marzo ORE 21,30 “SIGNORE E SIGNORI, CARLO DELLE PIANE”

Giovedì 29 marzo ORE 21,30 AL CAZZOTTO BISOGNA OFFRIR DA BERE Venerdì 30 marzo ORE 21,30 POESIA DI REPORTAGE con Dimitri RUGGIERI DI NELLA

Sabato 31 marzo ORE 21,30 Teatro “ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE”

Il mondo si spegne per un’ora L’Ora della Terra (Earth Hour) è il grande evento globale WWF per il clima che, prendendo spunto dal gesto simbolico di spegnere le luci di monumenti e luoghi simbolo, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Appuntamento fissato per Sabato 31 Marzo 2012, dalle 20.30 alle 21.30.

Elio E Le Storie Tese A Teramo Martedì 3 aprile al Teatro Comunale di Teramo alle ore 21:00 Il gruppo musicale più frizzante, ironico ed esilarante in circolazione nella penisola dagli anni ‘80.

Capitanato da Elio, mitico fondatore e anima della rock band più demenziale d’Italia. Info: 0861246773.

Conferenza a Palazzo Re Il Centro culturale San Francesco della Piccola Opera Charitas organizza per sabato 31 marzo alle ore 17.30, presso Palazzo Re di Giulianova, un incontro che sarà occasione di riflessione sulla Pasqua attraverso l’analisi e il commento di cinque opere di importanti artisti. La conferenza dal titolo Sotto la croce. Da Gauguin a Guitton sarà tenuta da Marialuisa De Santis.

Marco Masini in tour a Pescara Giovedì 29 marzo alle 21.30, all’interno dell’ottava edizione della rassegna “IncontrArti”, ci sarà il concerto di Marco Masini al teatro Massimo di Pescara.

Il cantautore toscano porterà in Abruzzo il suo “Niente d’importante tour”.

Info: 085/45.49.2.49 - 331/19.20.703.“

L’Officina, L’Arte e i mestieri Piazza Dante Giulianova Alta Venerdi 30 marzo ore 22:30 The Bony King Of Nowhere

Domenica 1 aprile ore 22:30 Gianluca Gentili

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Il cinema di Sam Peckinpah di Stefania Sacchini IL CINEMA DI SAM PECKINPAH NELL’AMERICA DEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA Un universo di violenza e di nostalgia Editore: L’Harmattan Italia Autore: Giancarlo Chiariglione Pagine: 151 Prezzo: 14,70 EURO Il saggio di Chiariglione è un’analisi, ben strutturata, sulla poetica dei film di Sam Peckinpah, precursore del cinema western che ha ispirato i capolavori di Sergio Leone, Martin Scorsese, Quentin Tarantino e John Woo. Innovazione è la parola chiave su cui si fonda il regista, che ha dei canoni ben precisi ed un “eroe” del west che, all’inizio, prende saldamente in mano la situazione e poi ripensa, con malinconia, a quello che è stato.

Se, da un lato, lo scorrere del tempo pone delle leggi da rispettare, dall’altro, ci sono degli istanti che fermano la memoria e tornano a galla senza lasciare scampo.

Pubblica utilità Farmacie di turno 24/24 marzo Farmacia Marcelli 26/ 1 aprile Farmacia Ielo 2 / 6 aprile Farmacia Galli Guardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362 Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201 Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366 118 085.8020442 / 085.8020373 Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733 Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020281 Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

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Primo e secondo

Lavori in corso

Fare ristorazione è bello. Tutti i lavori che attengono all’appagamento dei cinque sensi lo sono. Accogliere, accudire, far degustare ai clienti il frutto del tuo artigianato, favorire la convivialità tra le persone, sono aspetti che rendono il nostro mestiere affascinante.

Ma l’alchimia per chi fruisce del servizio avviene solo quando l’insieme di persone che lavorano a questi obiettivi hanno equilibrio, intelligenza, capacità e dedizione.

La mia famiglia è stata, ed è, estremamente fortunata negli incontri con le persone giuste. Nel corso di quasi cento anni di lavoro in tanti hanno prestato la loro opera e messo a disposizione il loro sapere presso la nostra azienda, determinandone il successo e l’integrità, condividendo i momenti belli e quelli brutti, sottoponendosi ad orari difficili, trascurando le famiglie e i divertimenti, mettendosi sempre al servizio della clientela. Vorrei citare tutti quelli che con noi hanno vissuto e stanno vivendo la grande dignità del nostro

di Andrea Beccaceci

mestiere; i tanti che sono entrati ragazzi e con noi sono arrivati alla pensione, ma non mi basterebbero le pagine dell’ intero giornale.

Allora ne ricordo solo due, le persone che purtroppo non sono più con noi.

Paolo Tempera è entrato in sala che era un ragazzino, portato dal padre che già lavorava con noi, è stato per 40 anni il volto di Beccaceci: un volto pacato e sorridente, gioviale nella conversazione ma anche capace di essere invisibile nel momento in cui la situazione sembrava richiederlo; prodigo di consigli al momento della prematura scomparsa di mio padre, mi ha agevolato nei rapporti con la clientela più conosciuta. Umanità preziosa ed indimenticabile quella di Paolo, un grande giuliese.

Giuliana Lamolinara invece lavorava in cucina, anche lei arrivò giovanissima e le bastò semplicemente attraversare la strada, via Zola, abitando proprio di fronte al ristorante.

Portò con sè il suo essere “giuliese verace”, la determinazione e la simpatia, oltre alla sapienza gastronomica delle donne della nostra città.

La griglia era il suo regno incontrastato e nessuno si poteva avvicinare, anche in estate quando le temperature avrebbero consigliato avvicendamenti.

A loro ed agli altri che non ho citato dedico un piatto simbolo del nostro ristorante, le cozze al pomodoro; con un pensiero di affetto in più per Maria Sebastiani, anch’essa figura storica del nostro locale che nella sua lunga vita di lavoro di cozze al pomodoro ne ha preparate a milioni.

COZZE AL POMODORO Di Beccaceci

Prendere la quantità di cozze desiderata, aprirle in una pentola capiente e pulirle dal picciolo. Conservare i gusci.

Preparare un impasto con le cozze, pan grattato, aglio, prezzemolo, olio extravergine di oliva ed una presa di sale.

Pulire bene i gusci, scegliendo quelli più grandi e riempirli con l‘impasto precedentemente preparato. Porre le cozze in un tegame avendo cura di serrarle l’un l’altra e aggiungere dei pomodori pelati. Aggiungere mezzo bicchiere d’acqua ed un filo d’olio, coprire il tegame e mettere sul fuoco a fiamma viva. Cuocere per 8 minuti circa , lasciare riposare al caldo per altri 5 minuti e servire. Per anni erroneamente, noi per primi , abbiamo chiamato questo piatto “cozze al gratin” ma, come notate, in questa preparazione non c’è nessun passaggio in forno, quindi nessuna “gratinatura”.

A tutto sport A Roberto Vernisi Ciao Roberto, sei stato un mio compagno nel gioco del calcio, nella condivisione di ideali politici e amico fraterno.

Abbiamo trascorso insieme momenti indimenticabili durante le nostre comuni vite sportive, raggiungendo l’apice in quel campionato strepitoso che si concluse con la storica vittoria sul Bellaria, consentendo così alla nostra amata città di approdare nel mondo dei professioni-

GiuliaViva anno II n.6

di Giancarlo De Falco

sti; la definimmo, mentre ci trasferivamo al Fadini dalla sede del ritiro pre-gara di Ascoli Piceno, la partita della nostra vita. Per me quella fu l’ultima partita ufficiale da calciatore, scelsi un percorso diverso restando comunque nel mondo del calcio, mentre tu, più giovane e talentuoso di me, continuasti sul rettangolo di gioco a macinare chilometri, a lottare, a deliziare con i tuoi affondi e con il tuo sinistro velenoso gli amanti del calcio, contribuendo così a far scrivere pagine gloriose della storia calcistica giuliese.

Giulianova non ha

La Via Crucis del Giulianova Calcio

In tema Quaresimale, come definire la peregrinazione e gli eventi che accado in casa giallorossa, se non come una via Crucis? L’ultima partita contro il Neapolis, persa per 1-0, ma su cui pesano rigori non dati, come in tante altre partite già ciste quest’anno, è stata giocata a Chieti. Questo sarà lo stadio che accoglierà le partite “in casa” del

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Giulianova fino al termine della stagione. In precedenza le ipotesi ventilate per far disputare le gare non “a porte chiuse” (o meglio semi-chiuse poiché inspiegabilmente erano presenti almeno 100 “ignifughi” ad ogni partita), si incentravano su alcuni stadi che però, per vari motivi, non si sono resi disponibili. La polemica più forte si è avuta con il Sindaco di Teramo (Brucchi) che ha negato il permesso per motivi di ordine pubblico, mentre a L’Aquila erano in programma altre manifestazioni e ci sarebbero stati slittamenti a lunedì non accettati dalle società avversarie.

Inutile fare l’elenco delle vicissitudini negative, la speranza è che guardando

dimenticato e l’ha dimostrato avvolgendo te e la tua amatissima famiglia con un grandissimo abbraccio di popolo. Come ha detto Don Ennio nella sua omelia, tu sei stato un promulgatore dei valori morali e sociali dello sport, che insieme alla tua cara moglie avete saputo trasmettere, in primis, ai vostri figli e che tu nella tua lunga carriera di allenatore hai sempre professato. A salutarti non c’erano solo sportivi ma anche tantissimi amici e concittadini che ti hanno apprezzato per la tua vita di uomo sobrio, coerente, rispettoso, tenace e socievole. A Simone e Valerio mi permetto di dire: siate orgogliosi di vostro padre e parlatene ai vostri figli; alla moglie Rosanna: Roberto è sempre accanto a te. Addio baffo, hai terminato la partita della vita prendendoci tutti in contropiede.

di Daniele Adriani avanti si possa scorgere una rinascita, non importa la serie, ma che chiunque abbia la voglia, competenza e solidità per ridare lustro al Giulianova Calcio lo faccia con l’obiettivo primario che è quello di riportare questo sport a Giulianova. Ipotesi avanzate da alcune forze politiche, portano a considerare la possibilità di rivedere il progetto del nuovo campo che sorgerà in via Cupa, come un’alternativa al Fadini. A noi piacerebbe vedere il Giulianova continuare a giocare nello stadio che lo ha accolto per 90 anni, ma i numeri avanzati dall’Amministrazione per l’adeguamento del Fadini ci fanno temere che forse ciò sarà impossibile.

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GiuliaViva anno II n.5

Inviateci le vostre lettere, segnalazioni o foto a: ditelo@giuliaviva.it

Ditelo@GiuliaViva.it Locali ristrutturati in stato di abbandono

Amicacci sugli scudi

Gentile redazione, nel torneo di qualificazione, che si è svolto a Giulianova dal 9 al 10 marzo, gli Amicacci hanno conquistato con un ruolino di marcia invidiabile 4 vittorie in altrettanti incontri, e il diritto a partecipare alle finali di Coppa Vergauwen, il campionato europeo per club di basket in carrozzina, che si terrà a Valladolid dal 25 al 29 aprile.

G. R.

GiuliaViva

Registrazione al Tribunale di Teramo n. 647 del 07 06 2011 Direttore Responsabile Antonio D’Eugenio direttore@giuliaviva.it Editrice: Associazione “Giulianova Media & Communications” Redazione e Amministrazione 64021 Giulianova Piazza Buozzi 22 tel. 3461035861 fax. 0857992144 redazione@giuliaviva.it pubblicita@giuliaviva.it tel.3473612374 Si ringrazia Claudio Camilli stampato da Tipolitografia LA RAPIDA Via G. Galilei Giulianova Lido

Voglio segnalare quando ho scoperto mesi fa passeggiando verso il Santuario della Madonna dello Splendore. Ho notato lavori di ammodernamento nel retro del vecchio ospedale non ho capito perchè sono stati buttati lì tanti soldi in una struttura ormai inutilizzata da anni, ristrutturazione tutta nuova con locali ben rifiniti, lavori finiti da mesi e struttura ancora chiusa quasi all’abbandono con le erbacce che stanno aggredendo tutto. Mi domando a che è servito buttare denaro pubblico lì quando quei soldi potevano essere utilizzati nel nuovo ospedale visto che sta diventando fatiscente anche questo. Ho l’impressione che a Giulianova nessuno sa di questi lavori fatti un pò alla chetichella chissà se c’è qualcuno che sa dare una risposta. Distinti saluti. (allego foto) Caiodentato

Contributi Regione Abruzzo Gentile Redazione, vi segnalo la pubblicazione sul BURA 17 del 7-3 della normativa regionale per la concessione di contributi a fondo perduto fino a 25000 euro per nuove imprese femminili, fino a 15000 euro per incarichi a professioniste, fino a 2000 euro per servizi finalizzati alla conciliazione.

I termini per la presentazione delle domande sono piuttosto brevi, quindi Vi prego di divulgare la notizia con tempestività.

T. D. S

Domande di una lettrice Sono una lettrice assidua della vostra rivista e rivolgo a voi alcune domande le cui risposte interessano molti cittadini attenti alle cose pubbliche.

Sono curiosa di sapere : ma la ristrutturazione della Sala Buozzi, è servita solo al “ritrovamento” dell’opera dei Vedova?

L’acquisizione del torrione Porta Napoli, è avvenuta? E se sì, aspettiamo che crolli per farci un palazzone e dare un nuovo aspetto anche a Giulianova Paese o si pensa di utilizzarlo intelligentemente?

Ma il lascito dell’Avvocato Riccardo Cerulli, che fine ha fatto?

O forse ci teniamo tutto buono e l’aggiungiamo alla lista dei beni da vendere?

R. P.

Consiglio degli Abitanti del Centro Storico E’ nato il “Consiglio autoconvocato degli abitanti del Centro Storico”. E’ stato costituito un gruppo di lavoro che elaborerà proposte relative alla viabilità, la sosta , la sicurezza, e la pulizia a Giulianova Paese. E’ stato ribadito il NO, subito disatteso dall’amministrazione, all’inizio dei lavori di rifacimento di Corso Garibaldi e Piazza Buozzi.

A. D. E.

In 50 per 500 euro

Si è fermato a 50, circa un terzo dei previsti 145, il numero dei giuliesi disposti a partecipare al primo sondaggio deliberativo proposto dal Comune.

Calano così da 5 a 2 i gruppi messi in piedi per affrontare lo spinoso problema dei beni da vendere per tappare le falle del bilancio comunale: si uniscono in unico forum Lido e Annunziata da una parte, Paese, centro storico e frazioni dall’altra.

Senz’altro inferiore alle aspettative l’adesione: sulla prospettiva di incassare i 500 euro del primo premio da sorteggiare fra i sondaggisti, sembra per il momento aver prevalso la volontà di non addossarsi scelte di fatto già operate dall’amministrazione.

Lecito a questo punto dubitare della validità di un risultato alla cui formazione finiranno col concorrere assai meno persone del previsto.