1945 ERWIN BLUMENFELD Il fotografo posizionò la modella dietro un pannello di vetro decorato con il simbolo della croce rossa per promuovere le donazioni di sangue durante la seconda guerra mondiale.
progetto delle pagine interne: da esse doveva trapelare l’attenzione al dettaglio e il prodotto di qualità che si percepiva esternamente, dovevano essere in grado di fornire informazioni sulla moda nel modo più chiaro ed efficiente possibile. L’ossessione di Nast per il design, lo portò a focalizzare l’attenzione sul concetto di leggibilità: “la leggibilità è il fondamento del buon lavoro editoriale – ed esige una struttura chiara, un’organizzazione logica del materiale scritto o illustrato, delle fotografie o disegni che svolgano la propria missione con chiarezza, dei titoli informativi e dei sottotitoli sistemati nei punti giusti”.
È proprio grazie a Nast che Vogue può vantare una storia di art directors dai nomi importanti come Heyworth Campbell, Mehemed Fehmy Agha e Alexander Liberman. Lo sviluppo di Vogue si destreggiò anche attraverso l’innovazione delle fotografie a colori, che ebbero un ruolo chiave nella creazione della rivista di moda. Nelle sue pagine si sono susseguite le opere di fotografi innovativi, avanguardisti, dagli stili molto differenti e dall’evoluzione continua. Basti pensare a nomi come Adolphe De Meyer, dallo stile pittorico e fotografia artistica; Edward Steichen, promotore della fotografia “diretta”, libera da effetti sfocati e chiaroscuri;
Cecil Beaton, dal romanticismo creato dalla creazione di scenografie all’interno delle sue fotografie; Toni Frissell, una delle prime fotografe donne, dallo stile “sportivo” e dinamico mai visto precedentemente; Erwin Blumenfeld, famoso per le sue sperimentazioni post produzione; Irving Penn, l’intramontabile, l’indiscusso, il fotografo di moda che lavorò per più tempo per la rivista, guadagnandosi anche le copertine di Vogue Italia. Le prime donne fotografate in copertina furono donne particolari che indossavano indumenti di stilisti identificabili. Successivamente iniziò la fase delle celebrità (contesse, duchesse e principesse) che
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