Opuscolo Sant'Erasmo_2019

Acquarello di Giovanni Colangelo GIOWA

Preghiera a Sant’Erasmo O Glorioso Martire di Cristo, Sant’Erasmo, nostro patrono, volgi pietoso lo sguardo su di noi tuoi figli.

Tu, che hai speso tutta la tua vita per amare Dio e beneficare il prossimo, e hai coronato col martirio la sincera e leale professione della tua fede, insegnaci ad amare il nostro Dio sopra tutte le cose e il nostro prossimo come noi stessi.

Rivolgi il tuo sguardo e la tua mano benedicente verso tutti quelli che soffrono, verso tutte le vittime della violenza, verso tutti quelli che hanno commesso atti delittuosi, verso tutti gli orfani del mondo, verso tutti i naviganti che si gloriano di averti come loro protettore.

Infine, o Beato Erasmo, rivolgi la tua mano benedicente su Formia, la città che ebbe il privilegio di accoglierti, di ascoltare i tuoi ultimi insegnamenti e di essere partecipe di quell’estremo atto di testimonianza di fede che fu il tuo Santo Martirio.

O Santo nostro Protettore, soccorrici in questa misera vita e guidaci all’eternità beata del cielo.

Amen

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

Fedele a Dio e alla propria Umanità

P

arlare di santità oggi sembra davvero qualcosa di anacronistico. La parola “santi”, nell’immaginario collettivo, richiama alla mente quelle figure piedistalli lignei, appaiono ferme in un tempo passato che ormai non c’è più e che poco ha a che fare con il mondo reale e le sue problematiche.

In tutti gli interventi di papa Francesco invece, la cifra della santità è “la bellezza della vita cristiana”: Evangelii gaudium; Amoris laetitia; Laudato si’; Gaudete et exultate... già solo i titoli dei suoi interventi suggeriscono l’idea-chiave che fa da filo rosso del suo magistero, che la fede cristiana o è fonte di gioia o non è exultate: “Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente”. Alla luce di questa sollecitazione continua del papa, siamo richiamati tutti a riscoprire il valore dei santi e della santità stessa, nell’attualità della nostra esistenza. La santità non ha niente a che vedere con imprese da supereroi. Essa è il linguaggio universale dello Spirito di Dio che permette ad ogni uomo o donna di qualunque tipo, di riconoscere e lasciarsi affascinare dalla “luminosità di una vita”, che si sprigiona da una umanità vissuta in modo da coinvolgere e toccare nel profondo.

Niente a che fare con le vite fatte in serie che talvolta conduciamo, ma nemmeno niente a che fare con le smanie di apparire grandi e di dimostrare ad ogni costo di valere. Il fatto è che tutti nasciamo originali ma talvolta si finisce a vivere come delle fotocopie sbiadite. E’ qui l’attualità della proposta cristiana: la santità come ritorno all’originalità di quello che sei, di come il Signore ti ha pensato. Una doppia fedeltà: a Dio e alla tua umanità, alla verità di quello che sei. Solo così la vita ritrova quell’armonia che lascia emergere la gioia di vivere. Si tratta di lasciar risplendere la luce dello Spirito di Dio in una esistenza pacifica, vissuta nella fedeltà ai valori robusti e alti del Vangelo, valori che possano ispirare scelte

coraggiose, come quella di essere se stessi. Senza mai cedere alla facile critica e all’atteggiamento di chi ha sempre un nemico da combattere e si sente sempre dalla parte giusta; senza mai cedere alla propaganda di chi ci vuole cattivi verso qualcuno – di solito il più debole – per salvare qualche comodità, o privilegio, o presunta primazia; senza cercare fuori quello che si può trovare solo dentro. Nello stesso tempo in cui emerge la dimensione della gioia di vivere, tuttavia, emerge anche una scomodità. Santità significa accettare una esistenza scomoda ed essere capaci di scomodare. Nulla a che fare con la postura rigida delle statue: gente che pensa, che vede e che ascolta, gente che studia e che non si accontenta del sentito dire, gente che sa mettere in discussione il proprio stile di vita per ideali alti che ci interpellano e ci chiamano a fare di più, gente che non viene meno al comandamento dell’amore, unico segno distintivo che Gesù ci ha lasciato (“da questo vi riconosceranno: se avrete amore gli uni per gli altri” Gv 13, 35) e non lo annacqua di “buon senso” quando è il momento di metterlo in pratica davvero.

Ecco sant’Erasmo, ecco il nostro Patrono che risplende nei secoli per la sua umanità bella! E’ questo che di Lui ci attira! Vissuto in un tempo di cattiveria diffusa, nel quale i cristiani erano considerati una minoranza molesta da discriminare o distruggere, lui è rimasto fedele a Dio e agli uomini, sempre dalla parte degli ultimi, facendosi Egli stesso ultimo fra gli ultimi, fino al dono della vita che fa della sua santità scomoda un faro di luce che attraversa i secoli in tutta la sua forza. Custodiamo intatta la memoria e la devozione per il Santo Vescovo Erasmo, e che la sua santità affascinante e scomoda, ci renda ancora oggi fedeli a Dio e fedeli alla nostra umanità.

Vi auguro una buona festa del nostro grande Patrono Erasmo.

Don Alfredo Micalusi

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saluto stringendovi in un abbraccio ide Viva Formia, viva Sant'Erasmo."

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

Paola Villa sindaco di Formia

Saluto del Sindaco di Formia

ari Formiane e Formiani, con emozione e gioia saluto la festività di Sant’Erasmo per il prossimo 2 giugno.

Con emozione, perché da sempre la città di Formia si riconosce e identifica nella festività patronale e anche perché si tramanda di padre in figlio, di nonno in nipote la tradizione, la dedizione verso un Santo martire nella nostra città.

Ma anche con gioia, perché la festa è anche divertimento e momento di unione dell’intera comunità.

La suggestione della processione per le vie della città è un segno che ogni Formiano porta impressa dentro di sé da sempre e per sempre.

Ringraziando il lavoro, l’abnegazione e l’impegno dei membri del Comitato Festeggiamenti, vi saluto stringendovi in un abbraccio ideale.

Viva Formia, viva Sant’Erasmo.”

PAOLA villa

Paola Villa sindaco di Formia

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

RICORDANDO IL 2018

RICORDANDO IL 2018

Come non lodare verso gli ultimi, Programma Festa di Sant’Erasmo 2019verso 13 il tuo impegno Come non elogiare le numerose iniziative a favore de Come non ringraziarti per il tuo impegno nella nostra Auguri don Alfredo!

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“2009-2019” Dieci anni fra noi

ome non lodare il tuo impegno verso gli ultimi, verso l’ingiustizia, verso tutte le forme dell’illegalità.

Come non elogiare le numerose iniziative a favore dei fratelli d’oltre Oceano e contro la discriminazione.

2009 – 2019 Dieci anni in mezzo a noi!

Come non lodare il tuo impegno verso gli ultimi, verso l’ingiustizia, verso tutte le form Come non elogiare le numerose iniziative a favore dei fratelli d’oltre Oceano e contro Come non ringraziarti per il tuo impegno nella nostra amata parrocchia. Ci sarebbe ta Come non ringraziarti per il tuo impegno nella nostra amata parrocchia.

Auguri don Alfredo!

Ci sarebbe tanto da scrivere...

Auguri don Alfredo!

Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

U

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DON GASTONE Purificato “Prete dotto” di Castellone

n personaggio straordinario della prima metà del secolo scorso che solo coloro che oggi hanno un’età superiore ai novant’anni possono averlo conosciuto. Altri potrebbero averne sentito parlare, ma pochissimi sarebbero in grado di descriverne il volto. Questo articolo fa luce su un personaggio che appartiene alla città di Formia. L’annotazione battesimale nella Chiesa di Sant’Erasmo di Castellone, ci trasferisce queste notizie: I coniugi Pasquale Purificato di Basilio e Luigia Valerio di Candeloro, al figlio nato il 7 agosto del 1879, imposero i nomi di Gastone e Remigio. Padrini furono Giovanni Tosti e Maria Felice Ruffo mentre l’ostetrica fu Scolastica Lombardi. Il rito battesimale del 9 agosto1879 fu celebrato dal Parroco Erasmo Liberace, zio di mia nonna materna.

Pasquale Purificato, padre di Gastone, era un proprietario terriero, allevava bovini ed equini ed aveva messo al mondo sei figli, due maschi e quattro femmine. Un fratello di Gastone, Paolo, morì giovanissimo, per cui la conduzione dell’attività zootecnica ricadde sulle spalle di Gastone che, tra l’altro, aveva intrapreso studi teologici che lo portarono a vestire gli abiti di sacerdote a soli ventiquattro anni.

Conseguì poi altre due lauree in giurisprudenza e in medicina, pur continuando a gestire, con l’aiuto di garzoni, la sua azienda di allevamento bovini ed equini sparsi sulle numerose proprietà collinari in parte ereditate ed in parte acquistate.

Don Gastone aveva infatti vaste proprietà terriere a Vindicio, a San Ruano, a S. Maria La Noce, alle Fonti di Acerbara, a Piroli, alle Sularete e a Gianola. In quest’ultima località era proprietario di tutta l’area, oggi Parco regionale di Gianola.

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

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In pratica tutti i siti archeologici di Gianola, compreso il porticciolo, rientravano nella sua proprietà che fu trasferita nel 2001 dai suoi eredi alla Regione Lazio. Sulle carte militari, in zona Acerbara, ancora oggi è possibile leggere a poche centinaia di metri dalla cisterna romana delle Fonti, appartenuta a Cicerone: Masseria Purificato. Don Gastone incominciava la sua giornata con la Messa che celebrava alla Chiesa di S. Teresa dopodiché, sempre vestito da prelato e in groppa ad un mulo, raggiungeva i suoi numerosi possedimenti terrieri per dare istruzioni ai suoi collaboratori-allevatori. Collaborarono con Don Gastone i Michella che venivano chiamati allora con il soprannome “Mingone”.

Mi è stato riferito da persone intervistate che Don Gastone svolgeva anche la funzione di Giudice della Sacra Rota.

Nonostante fosse preso dalla gestione della sua azienda zootecnica (allevava complessivamente dai duecento ai trecento capi di bestiame di grossa stazza), si prodigava a dare a chiunque e gratuitamente consigli in materia di legge e medicina.

Partecipava direttamente alle fiere per la vendita del suo bestiame ed aveva acquisito abilità commerciale tale da non avere concorrenti che potessero competere con lui.

Nel periodo bellico, per le sue idee antifasciste, si rifiutò di vendere i suoi capi di bestiame alle forze tedesche, ciò che gli procurò non pochi problemi. Fu sfrattato dalla sua casa in via XXIV maggio successivamente minata e distrutta dai tedeschi e, come tutti i castellonesi, si rifugiò sulla collina di S. Maria La Noce, in una costruzione posta sui resti di una “domus” romana.

Fu così che ebbe modo di conoscere, tra i vicini di casa, la famiglia del Pittore Antonio Sicurezza.

In pratica il suo bestiame era diventato preda di chiunque, sfollati affamati, forze militari e lupi, per cui l’azienda

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zootecnica di Don Gastone si rimpiccioliva giorno dopo giorno. Il 27 febbraio del 1944 fu reso edotto del fatto che i tedeschi gli avevano requisito centoventi mucche e cinquanta cavalli. Non resse al dolore, stramazzò a terra e terminò così la sua vita terrena.

Fu sepolto inizialmente in un’area del Borsale, di proprie-

tà del padre di Remigio Nocella, suo cognato conosciuto con il soprannome “papott “.

Ora i suoi resti mortali sono conservati nel Cimitero di Castagneto, in una Tomba di famiglia dei Purificato.

A fine guerra gli eredi di Don Gastone si videro restituire una ventina di capi di bestiame dai garzoni Treglia Eugenio detto Baffone e suo figlio Lorenzo che erano riusciti a spostarli tra i monti per sottrarli alla requisizione da parte dei tedeschi. I Nocella, eredi del “Prete dotto”, poterono così continuare, anche se per pochi anni e in forma ridotta, l’attività zootecnica nel primo dopoguerra.

Ancora oggi si narra che finché era vivo, fu un punto di riferimento per molte famiglie di Castellone impossibilitate a reperire alimenti nel periodo in cui furono costrette a rifugiarsi sulla collina di S. Maria La Noce. Era dotato di una corporatura massiccia che lo portava a pesare circa

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120/135 chili, ma non resse al grande dispiacere di vedere distrutta la sua azienda che costituiva la sua più importante ragione di vita.

Non avevo mai sentito parlare di questo personaggio fino a qualche mese fa. Per puro caso mi capitò di ascoltare alcuni episodi che riguardavano la sua vita, dall’amico novantatreenne Angelo De Meo di Maranola. Poi ho intervistato Giannino Purificato di anni 95, detto “iattadpennata”, Ninotto Assaiante di cento anni che è stato preziosissimo con i suoi ricordi, il nipote Remigio Nocella di anni novantasette e il pronipote Luigi Nocella.

Questi due ultimi discendenti di Don Gastone mi hanno infine dato la possibilità di fotografare un dipinto in olio su tela realizzato nel 1943 in tempo di guerra, dal Pittore Antonio Sicurezza. In questa tela è riprodotto il busto di Don Gastone in tutta la sua imponenza. Il ritratto (100 x 120 cm) di una bellezza incomparabile, fu trovato tra le macerie e reca scritto di pugno dall’artista di Formia: Don Gastone Purificato - Prete dotto - 1943 - Antonio Sicurezza. Il dipinto,

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avvolto in un velo trasparente che i proprietari non hanno voluto rimuovere durante le mie riprese fotografiche, fu visionato anche da Eugenio Sicurezza, figlio del Pittore Formiano che sottoscrisse nel 2016 una certificazione.

Avrei potuto scrivere tanti altri particolari, ma avrebbero allungato di troppo il presente articolo.

Ringrazio i sopracitati concittadini che mi hanno aiutato nelle ricerche su questo personaggio di grande cultura che meritava di essere portato a conoscenza di tutti noi di Formia. A distanza di 74 anni dalla sua morte, ci perviene non solo la sua storia, ma anche la conoscenza e la visione di un’opera del Pittore Antonio Sicurezza, nota finora a poche persone.

Il disegno di Don Gastone in groppa a un asinello è un lavoro a carboncino e pennarello del Pittore Formiano Antonio Scotto che ha ripreso i lineamenti somatici pervenutici dal ritratto eseguito nel 1943 dal Pittore Antonio Sicurezza. È in groppa a un asinello o a un mulo, che Don Gastone raggiungeva le sue proprietà terriere dove allevava bovini

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ed equini con l’aiuto di garzoni e “parsenali”. Questi ultimi ricevevano in gestione da Don Gastone un certo numero di mucche o cavalli da allevare e custodire.

Con la vendita dei capi veniva distribuito il ricavato secondo accordi stabiliti. Una specie di mezzadria applicata alla zootecnia.

Don Gastone è ancora oggi ricordato, da chi l’ha conosciuto, per l’imponenza fisica, per lo sguardo imperioso e per la prominenza della cosiddetta “noce del collo”.

Elementi fisici che non sono sfuggiti ai due nostri artisti concittadini Antonio Sicurezza e Antonio Scotto.

Nelle fiere dove andava a vendere i suoi capi di bestiame, non si lasciava intimorire da concorrenti o acquirenti con comportamenti da “guappi”.

La sua risposta era: Sappiate che se voi siete zingari, io sono più zingaro di voi.

Ogni anno amava andare alle terme di Chianciano sperando di dimagrire. Accadeva invece il contrario e partiva da Chianciano con la promessa al gestore delle terme di non rendere pubblico a Formia dove era stato a soggiornare.

Altro particolare interessante emerso è che l’area dove fu realizzato il Real Ginnasio e Liceo negli anni venti dello scorso secolo, era di proprietà di Don Gastone che ne fece dono alla cittadinanza formiana e dai Castellonesi era chiamato Don Gs’tone, morì d’infarto nel Palazzo di “Giuvann gliù pazz “ a S. Maria La Noce di Formia, dove era rifugiato nel periodo bellico.

Devo infine ringraziare Lorenzo Minchella, Massimo Baricocchi, Jeanpierre Maggiacomo, Mons. Antonio Punzo e Annibale Mansillo che hanno contribuito alle ricerche.

Raffaele Capolino

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

I DOCUMENTI RACCONTANO:

La “Congregazione della Madonna dei sette dolori”

ell’ambito della valorizzazione della memoria storica della Città, ho tracciato un filone tematico che pone in risalto le Confraternite costituitesi all’interno delle chiese formiane. Lo scorso anno fu la volta della “Congregazione di Santa Maria del Suffragio, detta di San Probo eretta contigua la Chiesa di Sant’Erasmo di Castellone di Gaeta”. Quest’anno seguiterò con la “Congregazione della Madonna dei Sette dolori di Castellone di Gaeta eretta dentro la Venerabile Chiesa del Carmine di detto Castellone”.

Tale Congregazione fu fondata ed eretta ad ente morale, a seguito del decreto di Regio Assenso concesso da re Ferdinando IV di Napoli, il 31 agosto 1776. Da esso leggiamo, dapprima, l’intitulatio che reca il nome e i titoli dell’autore dell’atto, accompagnati da una formula di devozione.

Ferdinandus Quartus Dei gratia Rex utriusque Siciliae et Hyerusalem | infans Hispaniarum, Dux Parmae, Placentiae, Castri ac Magnus Princeps | haereditarius Etruriae.

Fa seguito l’enumerazione dei membri della gerarchia ecclesiastica e civile, destinatari del documento.

I “Fratelli della Congregazione sotto il titolo della Madonna dei Sette dolori di Castellone di Gaeta”, fanno istanza al Re perché possa concedere il suo Real beneplacito tanto sulle regole, quanto sulla fondazione della suddetta Con-

N

gregazione. Ognuno di loro appose, di proprio pugno, la propria sottoscrizione, compreso il notaio Giovanni Pompa che ne attestò l’autenticità.

Le cariche, all’interno della Congregazione, erano di tipo elettivo e prevedevano un superiore, il Priore, coadiuvato da un primo ed un secondo assistente.

Il documento continua con l’esposizione delle “Regole della Congregazione della Vergine Addolorata”.

Primo: “ogni anno nel giorno del Santo Natale del Signore debbasi fare le elezioni degli Ufficiali, cioè Priore, primo e secondo assistente, segretario, cassiere, esattore, ed il di lui governo debbe durare un anno intero dal dì dell’elezione,… e parimente l’elezione del Padre spirituale… L’incombenza di esso si è l’esortazione evangelica in ciascuna domenica dell’anno, assistere e sentire le confessioni dei fratelli…, come anche essere tenuto in ciascheduno venerdì di marzo fare la meditazione sopra la passione del Signore con l’onorario ad esso padre spirituale di ducati sei l’anno e la limosina della messa in ciascuna domenica e giorno festivo…”

Secondo: “volendo i fratelli della nominata Congregazione confirmare i vecchi Ufficiali, non possono essere confirmati se

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prima non avran dato i conti della loro amministrazione e saranno loro spedite le liberatorie …”

Terzo: “che tutti i fratelli siano obbligati nomine escepto, purché non siano legittimamente impediti in tutti i giorni che si terrà congregazione e nei giorni parimente che vi sarà la santa confessione e comunione …, e mancando per sei volte se gli debba dare qualche discreta mortificazione che parerà espediente al Priore …”

Quarto: “dovendosi fare innovazione, cioè vendite, compre ed altro debbansi unire in Congregazione il Priore e gli altri Ufficiali, … acciò concorrendovi la maggioranza dei voti segreti dei fratelli, possa eseguirsi” Quinto: “perché nelle Congregazioni vi sono tumulti, ed ognuno vorrà far mostra di saputo, perciò debbasi nei discorsi dar sempre luogo ai vecchi fratelli, ed al Priore, e gli altri Ufficiali debbano a prima prendere il parere da questi, e poi dagli altri, e se poi per caso qualche fratello volesse parlare, e non si inquietasse al segno del campanello, che si darà dal Priore, a fin di quiete ed obbedienza, come insolente e disobbediente, al comando del Priore, il medesimo le dia una competente mortificazione in Congregazione, e ricusando di adempierla sia lecito subito cassarlo da fratello…”

Sesto: “è solito nella settimana di Passione del Signore in concorrenza della festività della Vergine Addolorata, farsi le quarant’ore con l’esposizione del Santissimo e processione, con portarsi il Santissimo Sacramento per tutto il borgo di detto Castellone, e premetterà prima nel principio di dette quarant’ore le settena, con recitarsi ogni giorno la coronella della detta Vergine Addolorata; perciò si ordina a tutti i fratelli l’assistenza con un compagno per un’ora

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avanti il Santissimo Sacramento vestiti con l’insegna dei fratelli, …ed in caso di mancanza sia tenuto, quello che mancherà, a quelle prudenti mortificazioni soggiacere, che il Priore imporrà, …e così è solito farsi ogni terza domenica di mese la processione per il detto Borgo con asportarsi la statua di essa Vergine Addolorata e nella terza domenica poi di settembre …, a quale processione debba ognuno dei fratelli intervenire ed in caso di mancanza … sia tenuto chi mancherà a quella discreta mortificazione, come si è detto sopra…”

Settimo: “quelli fratelli che si trovano debitori di detta Congregazione in virtù di significatorie, biglietti ed obblighi per esacta, non possono essere uffiziali come anche quelli che sono stati parenti degli uffiziali …”

Ottavo: “che debba eleggersi ogni anno un fratello per l’esazione di quello che ogni mese si paga da ciascun fratello e sorella ascendente ad una cinquina per ogni mese, …”

Nono: “morendo ciascun fratello o sorella si li devon far celebra-

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re una messa cantata, con cinque messe piane e pagarsi carlini undeci al Parroco, come anche pagare l’associazione a sei sacerdoti e debba il cadavere accompagnarsi da li fratelli con la loro insegna ed assistere a tutti i funerali …come pure in ogni venerdì cantarsi una messa per tutti li fratelli e sorelle defunti e dentro l’ottavario della commemorazione dei morti l’uffizio dei defunti …e farsi celebrare nel venerdì di passione e terza domenica di settembre di ciascun anno da sacerdoti paesani le messe …e nel giorno dell gloriosa S. Anna in ogni anno una messa cantata pro benefactoribus” Decimo: “che morendo poveri paesani e non potendo pagare l’associazione, e volendo essere associati e seppelliti in detta Congregazione, debba la Congregazione suddetta farli l’associamento e seppellirli nella medesima, …”

L’approvazione e convalidazione della pratica fu disbrigata per mezzo della Real Camera di Santa Chiara, una nuova magistratura che assumeva le funzioni di Cancelleria del regno, quelle di tribunale e di massimo organo consultivo dello Stato. In quanto tribunale di prima istanza, la Real Camera deliberava anche su questionidi natura ecclesiastica. La presenza, nell’Archivio storico comunale

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“Franco Miele” di Formia, della copia di un documento così antico, quale è il Regio Assenso di Ferdinando IV del 1776, è da ascriversi all’esecuzione: 1. della legge 27 maggio 1929 n. 848 e del regolamento 2 dicembre 1929 n. 2262, atti a definire quali Confraternite avessero scopo esclusivo di culto e che, pertanto, sarebbero dovute passare alle dipendenze dell’Autorità ecclesiasticae quali avessero scopo misto di culto e beneficenza che, al contrario, sarebbero state poste alle dipendenze del Ministero di Grazia e Giustizia; 2. della circolare 21 gennaio 1931 n.

25400-2 del Ministero dell’Interno relativa al censimento generale delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Pertanto, in ottemperanza a quanto disposto, ciascuna confraternita avrebbe dovuto far pervenire, mediante gli uffici comunali, il proprio atto di fondazione, lo statuto vigente, l’elenco degli iscritti, l’ultimo conto consuntivo, il prospetto riassuntivo delle condizioni patrimoniali, le spese di culto e di beneficenza sostenute,lasciti e donazioni pervenute. All’uopo, vengono predisposti questionari da compilare, comuni a tutte le istituzioni.

Archivista - Dott.ssa Stefania Conte

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Via XXIV Maggio, 21 - Formia (LT) - Tel. 0771.22433

ESPOSIZIONE DEL GONFALONE GIOVEDÌ 23 MAGGIO

ore 18.30

Corteo processionale con la venerata statua di Sant’Erasmo dalla Chiesa Parrocchiale in Piazza Sant’Erasmo e celebrazione Eucaristica con inizio della Novena serale (posti a sedere), seguirà la benedizione ed esposizione del Gonfalone del Santo Patrono con festoso omaggio dell’Associazione Culturale Sant’Erasmo v. m.

Nella Chiesa Parrocchiale artisticamente addobbata, posa in trono del Santo.

ore 19.00 Giro Rionale del complesso bandistico “U. Scipione - Città di Formia”.

Durante i giorni della novena i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni dalle 18.00 alle 20.00

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IN PREPARAZIONE ALLA FESTA Venerdì 24 Maggio

ore 7.30 S. Messa e inizio della Novena mattutina. ore 19.00 Processione con la Venerata Reliquia di Sant’Erasmo verso il quartiere di Via Cassio e S. Messa, non si celebra la Messa Vespertina in parrocchia.

Sabato 25 Maggio ore 16.30 c/o la basilica del Sacro Cuore in Roma, Ordinazione Presbiteriale di don Marco Maria Frecentese sdb.

Partenza: treno regionale delle ore 12.38 Ritorno: treno regionale delle ore 20.56

Domenica 26 Maggio

ore 11.00 Solenne Messa presieduta dal novello sacerdote Marco Maria Frecentese sdb. Seguirà momento di convivialità sul sagrato della chiesa. ore 19.00 S. Messa presieduta da don Mariano Parisella parroco di San Giovanni B. e Vicario Generale Diocesano. ore 20.30 Sul sagrato della chiesa parrocchiale, spettacolo teatrale “Lasciati soli: la solitudine di Peppino Impastato e Aldo Moro”. Degustazione dei prodotti di Libera Terra e possibilità di aderire a LIBERA - Presidio SUD PONTINO.

Mercoledì 29 Maggio

ore 19.00 S. Messa per i concittadini residenti all’estero e per i defunti del Comitato Festeggiamenti e deposizione della lampada votiva sulla tomba di Sant’ Erasmo. ore 21.00 Nella Chiesa Parrocchiale, IL NUOVO ACCADE - Veglia della Fraternità di San Magno di Fondi.

PROGRAMMA VENERDÌ 31 MAGGIO

ore 19.00

S. Messa con chiusura della Novena serale.

ore 19.30

Giro per il centro città del Complesso Bandistico “U. Scipione - Città di Formia”.

ore 21.00 Accensione delle artistiche luminarie della ditta JAM di S. Maria C.V. CE

ore 21.00

Nella sala S. Probo presentazione del libro, sul filo della memoria, “Ricordi della Guerra” settembre 1943 - maggio 1944 di A. G. Miele e A. Leccese.

ore 22.00

In Piazza Sant’Erasmo spettacolo musicale: Antonello Cuomo canta Venditti.

Via degli Orti - Gianola di FORMIA (LT) Tel. 0771.720344 - Cell. 349.6924141 Piazza S. Teresa (spalle del Comune) FORMIA (LT) Tel. 0771.266770 - Cell. 339.2996895

ANTONELLO CUOMO C

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V E N D I T T I Antonello Cuomo Canta Venditti …nasce a Napoli “Sotto il segno dei pesci” e non è solo da questo particolare che si capisce quanto l’Artista napoletano voglia legare la sua vita artistica ad Antonello Venditti: la sua somiglianza nei tratti somatici e, soprattutto, in quella vocale è veramente impressionante come dice lo stesso Antonello Venditti e Piero Chaimbretti proprio durante la puntata del “Chiambretti Sunday Show” del 2012. La storia di Antonello Cuomo è fatta di aneddoti, incontri e coincidenze. Un suo aneddoto riguarda un suo viaggio a Roma che, grazie all’acquisto di un paio di RayBan, viene scambiato per Antonello Venditti da numerosi fan!

Una coincidenza risale al 2007 quando un amico lo invita a Cinecittà per partecipare a “Il treno deidesideri”, programma Rai condotto da Antonella Clerici, nel quale lo stesso Antonello Venditti rimane stupito della straordinaria somiglianza dichiarandolo suo sosia ufficiale. Da qui una serie di comparse in numerosi programmi sia Rai che Mediaset e proprio in quest’ultima emittente Antonello Cuomo nel 2015 è ospite ad “Avanti un altro!”, condotto da Gerry Scotti e dove regala una straordinaria perfomance cantando dal vivo parte del brano “Che fantastica storia è la vita”

VENERDÌ 31 MAGGIO

Piazza Sant’Erasmo Ore 22.00

PROGRAMMA SABATO 1 GIUGNO

ore 7.30

S. Messa con chiusura della Novena mattutina.

ore 19.00 Celebrazione dei primi Vespri di Sant’Erasmo e S. Messa presieduta da Mons. ANTONIO PUNZO; al termine bacio della Reliquia del Santo.

dalle ore 21.00 “IL RIONE CASTELLONE IN UNA NOTTE DI FESTA”.

Omaggio all’opera di Fabrizio De André

ore 24.00

Nella Chiesa Parrocchiale: OMAGGIO FLOREALE E CANTO DELL’INNO A SANT’ERASMO (I fiori saranno distribuiti sul sagrato della Chiesa).

COMITATO FESTEGGIAMENTI S. ERASMO

con il patrocinio morale di

FONDAZIONE FABRIZIO DE ANDRÉ ONLUS

rêuza Cde mä •

LA VOCE DEL MEDITERRANEO

IL RIONE CASTELLONE

una notte in festa

Progetto di sperimentazione e spettacolarizzazione urbana

OMAGGIO ALL’OPERA DI FABRIZIO DE ANDRÈ

01.06.2019 Borgo di Castellone FORMIA (LT) dalle ore 21:00 Si ringraziano tutti gli abitanti del Rione Castellone, gli amici del Comitato “Gliù Cancieglie” l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Formia e la Comunità Montana dei Monti Aurunci.

•

Esiste navigando un desiderio che sta al di là della necessità di capire: la meta non è più arrivare, è navigare... contro il tempo, malgrado il tempo, a favore del tempo, nonostante il tempo, in mezzo al tempo.

Un viaggio, un’immersione nel Borgo di Castellone per lasciarsi catturare dalla straordinaria capacità narrativa-evocativa di Faber.

Strade, vicoli e piazzette diventano il contenitore di quel mare di termini “giusti e necessari”, parole e versi in forma di poesia.

Attori, danzatori, musicisti e artisti visivi danno vita a quel luogo che attraversa la poetica di De Andrè.

Un percorso interattivo/urbano, un mondo visionario, un grande caleidoscopio dove suoni, immagini e parole danno vita ad un altrove ancora possibile.

Un “vecchio” antico borgo, una città di mare, il Mediterraneo: vicoli e case che raccontano le comuni origini, i frammenti di vita, il noi universale.

Un porto unico che sia un ponte, una “mulattiera di mare”.

Dal mare al cielo, dal sogno all’incontro. Donne, madonne e ancora i miserabili, per raccontare quello che ci circonda, un tuffo nell’ipocrisia, un bagno nella libertà: negata, ricercata e rivendicata.

Un unico luogo, un'unica vibrazione, a creare la dimensione spaziale di racconto accogliente e sensoriale, che travalichi il tempo e la storia, le passioni e le debolezze dell'uomo, l'obbrobrio della guerra, con la salsedine ancora sulle labbra.

PROGRAMMA ore 21:00 Apertura istituzionale

al CANCELLO DI CASTELLONE

ore 21:15 > 23:00 Performances teatro/danza e musica con pubblico itinerante tra VICOLI e PIAZZE DEL BORGO

ore 22:15 > 00:00 Concerto/tributo in PIAZZA S.ERASMO ore 00.00

Nella chiesa parrocchiale OMAGGIO FLOREALE e canto dell’Inno al Santo Patrono

Via San Pietro, 14 - Formia (LT) pizzeria.mammapetta@gmail.com info e prenotazioni: Tel. 329. 339 3125

MAMMA PETTA

PROGRAMMA DOMENICA 2 GIUGNO

ore 7.30 - 9.00 - 11.00 - 21.00

Sante Messe della Solennità dell’Ascensione. ore 9.30 Giro per le vie cittadine del Complesso Bandistico “U. Scipione - Città di Formia”. ore 10.45 Nel Teatro Remigio Paone matinée musicale del citato Complesso diretto dal M° prof. Filippo Di Maio. ore 11.00 Nella Chiesa Parrocchiale SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA presieduta da S.E. Mons. Luigi Vari Arcivescovo di Gaeta, vi partecipano i parroci della Città. ore 18.00 Solenne PROCESSIONE di Sant’ERASMO VESCOVO e MARTIRE con la partecipazione delle Autorità Civili e Militari.

Nel corso della processione, in Largo Marina benedizione del mare, recita della Preghiera del Marinaio. All’uscita dal “Macchione” omaggio di agrumi al Santo Patrono. In Piazza Della Vittoria deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti. Al rientro della Processione, S. Messa. ore 22.00 In Piazza Mattej RON in concerto. ore 24.00 Sul Molo Foraneo: “La Notte di Sant’Erasmo”. Grande spettacolo pirotecnico sul mare a cura della ditta Senatore Fireworks di V. Senatore e Figli da Cava De’ Tirreni (SA).

“Cittadini, ornate finestre e balconi in segno di gioia al Santo Patrono che passa benedicente, gettiamo petali di fiori e bigliettini che inneggiano al Santo, esultino i nostri cuori con le preghiere e non con pericolosi petardi”

Matinée del 2 giugno Teatro Remigio Paone ore 10:45 COMPLESSO BANDISTICO “U. SCIPIONE - CITTÀ DI FORMIA” M° Direttore: Filippo Di Maio

PROGRAMMA J. De Haan A DISCOVERY FANTASY originale per banda A. W. Ketelbey IN UN MERCATO PERSIANO intermezzo e scene W. A. Mozart - G. L. Cantarini ANDANTE IN DO MAGGIORE K 315 per flauto e orchestra di fiati W. A. Mozart - N. Scuro COSÌ FAN TUTTE Ouverture E. Waldteufel - A. Vigilante I PATTINATORI Gran Valzer V. Kabec VISIT TO GEORGE GERSHWIN selezione H. Zimmer/M. Ròzsa THE GLADIATORS colonne sonore

Formia (LT) LocalitĂ Santa Croce c/o Centro Commerciale ITACA Tel. 0771.738800 Orari apertura: dal lunedĂŹ al sabato 8:30 - 21:00 domenica 10:00 - 21:00

discorso vale anche per la Pasqua. Altre feste cristian quelle in onore delle divinità pagane locali. In questi Programma Festa di Sant’Erasmo 2019 49 santo patrono della zona, ed erigeva una chiesa, con così non furono vietate, ma semplicemente “riorient

O

Origine delle feste patronali

ggigiorno in tutta Italia, così come in tut- onore di Giove, Atena…); allora la chiesa portò to il mondo, sono diffuse le feste patro- avanti un processo di conversione dell’Europa nali, ovvero le feste in onore del Santo occidentale al cristianesimo, appropriandosi di molte delle feste prepatrono, protettore della esistenti. Ad esempio, città, tra queste c’è anche, la data della nascita di ovviamente, la festa paCristo non fu fissata tronale di Sant’Erasmo; al 25 dicembre fino al ma come e quando nascoquarto secolo. Secondo no queste festività? gli storici questa data fu Il loro periodo di nascita scelta per sostituire le può essere fatto risalire nella prima fase del mefeste pagane che si tenevano in questo periodioevo, quello che possiado dell’anno. Lo stesso mo definire “alto medioediscorso vale anche per vo” che si prodiga dal 476 la Pasqua. Altre feste d.C. ca. (caduta dell’imcristiane furono create pero romano d’occidente) per prendere il posto al circa 1000 d.C.; periodi quelle in onore delle do in cui la chiesa si modivinità pagane locali. stra come l’unico baluarIn questi casi la chiesa do rimasto in piedi nella istituiva una festa dedifficile crisi che coinvoldicata al santo patrono ge “l’Europa” di allora. della zona, ed erigeva Ricordiamo di come nel una chiesa, consacrata 393 d.C. Costantino afal nome del Santo.

Le feste 1966 esistenti così non fermò il cristianesimo comeChiesa religione ufficiale parrocchiale addobbata a festa dell’impero e come però nella sua prima fase furono vietate, ma semplicemente “riorientate”. essa debba ancora fare i conti con le numeroFrancesco Mazzetti se festività pagane diffuse in tutto l’impero (in

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commercianti gaetani nei porti de ricordato51 patrono dei marinai.

Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

La Passio S. Erasmi V. et M. di Gelasio II (archivio parrocchia S. Erasmo)

Gelasio II, al secolo Giovanni Caetani, detto La Passio S. Erasmi di Giovanni, poi diventaConiulo nacque a Gaeta tra il 1060 e il 1064 to papa con il nome di Gelasio II (1118-1119), e morì a Cluny (Francia) il 29 gennaio 1119, è è caratterizzata da una notevole sensibilità ed una intelligente interpretaziostato il 161º papa della Chiene delle fonti, tra le quali risalsa cattolica dal 1118 alla sua tano la storia ecclesiastica di morte ed è venerato come Eusebio di Cesarea e la Storia santo. Fu il primo papa a esromana di Paolo Diacono. Ha sere eletto cum clave (sotto una struttura narrativa simile a chiave), ossia in un luogo quella di altri testi agiografici, chiuso al pubblico, nel motipica di tale genere letterario. nastero romano di San Sebastiano sul Palatino il 24 Il testo si snoda attraverso le vicende della predicazione di gennaio 1118. L’elezione Erasmo e la sua testimonianza avvenne all’unanimità. La di fede di fronte agli imperatoPassio che narra la vita di ri augusti del tempo. Durante sant’Erasmo risale al VI sela persecuzione di Diocleziano colo, tale Passio fu attribuita in Asia, Erasmo, vescovo di a papa Gelasio II di cui la Antiochia, si rifugia in un erechiesa gaetana ne ha ricordamo del monte Libano. to quest’anno i 900 anni della Il Signore diede coraggio al morte e, in tale occasione si pastore titubante, che abbanpropone ai lettori quanto sedonò il rifugio per raggiungere gue. la città e da li iniziò a predicaIl monaco cassinese Giovanre il Vangelo. ni tra gli anni 1078-1088, Arrestato, torturato, testimosulla base delle recensioni e S. Erasmo Chiesa omonima Formia (LT) niò la sua fede durante l’interdi testimonianze dei luoghi riferite da monaci redigeva un testo agiografico rogatorio effettuato dall’imperatore in persona.

Erasmo fu posto nel carcere in catene, ma un più completo sulla vita e passione di Erasmo.

ricordato patrono dei marinai.

Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

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Segue da Pag. 51

(archivio parrocchia S. Erasmo)

angelo lo liberò e lo condusse a Ochrida, a quattro giorni di viaggio da Smirne, nell’antica regione bulgara.

Guarigioni, miracoli e conversioni seguirono la nuova evangelizzazione del vescovo; le popolazioni furono catechizzate per sette giorni.

Ma il giudice di Ochrida Probo segnalò all’augusto Massimiano l’operato del vescovo ritenuto ormai troppo pericoloso. L’imperatore decise di farlo condurre a Sirmio, dove in quel periodo aveva posto la sua residenza. Erasmo fu interrogato: le risposte furono ferme e decise.

A quel comportamento così fiero si decise di sottoporlo a torture. Ma un miracolo creò spavento nell’imperatore: l’effetto produsse la conversione in una sola volta di ben mille persone, la gran parte delle quali fu subito decapitata dai soldati. Erasmo fu rinchiuso nella prigione ma, ancora una volta, un angelo sciolse le sue catene e gli ordinò di raggiungere il porto di Durazzo per imbarcarsi.

Fu così che approdò a Formia, dove per sette giorni predicò il Vangelo e al nono giorno spirò nella gioia del Signore. Fu sepolto dal vescovo formiano Probo nella parte occidentale della città, nei pressi dell’anfiteatro (oggi teatro). Il suo corpo rimase in quel luogo fino alla traslazione nel castro di Gaeta.

Trent’anni dopo le vicende saracene (IX secolo), in quella città il vescovo Bono ed il patrizio Docibile, figlio di Giovanni, essendo state

rinvenute le ossa nella chiesa di S. Maria del Parco, fecero erigere una chiesa (Cattedrale)

Martirio di S. Erasmo Umbertide (PG)

degna di tanto santo. La Passio si conclude con il ricordo dei miracoli che ancora al tempo di Gelasio avvenivano sia nel luogo dove era la

Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

55

prima tomba, a Formia, sia nel luogo dove trovò definitiva sepoltura, a Gaeta.

I ritrovamenti archeologici hanno sostanzialmente confermato i dati storici della Passio.

Gli scavi archeologici a Formia e Ochrida hanno restituito la tomba e il culto.

I monaci benedettini furono particolarmente legati al culto per il santo martire.

Anche Gregorio Magno volle apprendere notizie sulla sua vita e favorì la cattedrale formiana.

Il culto è attestato lungo l’Appia ed è certamente la cultualità più antica: l’evangelizzazione di Erasmo potrebbe essere avvenuta lungo la strada consolare.

Al tempo del Ducato di Gaeta (IX-XII secolo) Erasmo era stato proclamato patrono della città: il culto fu propagato via mare dai marinai e commercianti

Segue da Pag. 53

gaetani nei porti del Tirreno. Attorno ai santi patroni si identificava e consolidava la società cittadina. Sant’ Erasmo è ricordato patrono dei marinai. (archivio parrocchia S. Erasmo)

a tradizionale e sentita ricorrenza nostrodiSanto patrono, il Indel segno festa un’aria festosa dipingendosi di drappi rossi, nastri colorati che si stre e antiche coperte di raso stese con perfezione dalle 57 operose o pochi giorni alla tradizionale e sentita ricorrenza e a fare questo se non un modo di manifestare devozione e gioia del nostro Santo patrono, il estellone da li a breve percorrerà quellefestosa antiche viuzze raccogliendodi drappi rossi, nastri colorati che si assume un’aria dipingendosi ato adornando minuziosamente angolo.di Come doanche balconi e finestre e anticheogni coperte raso stese con perfezione dalle operose asione per ringraziare tutte le persone che ogni anno decorano tano. Cosa spinge a fare questo se non un modo di manifestare devozione e gioia ve in “gran pavese”. uando mancano pochi giorni alla tradiCasimiro Mazzetti osa immagine che da li a breve percorrerà quelle antiche viuzze raccogliendo zionale e sentita ricorrenza del nostro devoti manifestato anche adornando minuziosamente ogni angolo. Come Santo patrono, il magico Rione Castelllonelone colgo l’occasione per ringraziare le persone che ogni anno decorano assume un’aria festosa dipingendositutte di drappiuna rossi, nastriincolorati si intrecciano me fosse nave “gran che pavese”. unendo balconi e finestre e antiche coperte di Casimiro Mazzetti raso stese con perfezione dalle operose donne che vi abitano. del Teatro (Cancello) Cosa spinge a fare Via Vico del Teatro (Cancello) questo se non un modo di manifestare devozione e gioia verso la Viadeldel Castello Vico Orticello II miracolosa immagiVia Castello ne che da li a breve percorrerà quelle antiche viuzze raccogliendo l’affetto dei suoi devoti manifestato anche adornando minuziosamente ogni angolo. Come abitante di Castellone colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che ogni anno decorano l’antico Rione come fosse una nave in “gran pavese”.

In segno di festa

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

...Ricordi

uesta foto, datata 1955 e gentilmente passato che purtroppo non ritornerà mai più. ... ricordi concessa dall’amico Erasmo Scipione Casimiro Mazzetti di Castellone, ritrae la processione del Santo Patrono in ritiro verso la sua parrocchia passando per Via Rubino.

Da notare il palazzo “Forte” in costruzione mentre esistono spazi ancora vuoti lasciati di sicuro dagli effetti dell’ultimo evento bellico.

Dalle espressioni di alcune persone si presume che la processione si svolge sotto un accecante sole che dimostra fosse di mattina.

Alle spalle un vecchio pullman si dirige nella piazza adiacente la chiesa di Santa Teresa per scaricare coloro che si recano a Formia per la tradizionale festa; si intravede la cassa armonica, pronta per accogliere la Banda Musicale che allieterà gli appassionati con la frescura serale. Chissà se qualcuno riconosce se stesso o qualcun altro. Allora era ancora consuetudine deporre offerte in denaro ai piedi della miracolosa statua del Santo Patrono. Fortunatamente di tanto in tanto spunta qualche foto “storica” che ci permette di affacciarci nel Questa foto, datata 1955 e gentilmente concessa dall’amic

Q

processione del Santo Patrono in ritiro verso la sua parrocc palazzo “Forte” in costruzione mentre esistono spazi ancor evento bellico. Dalle espressioni di alcune persone si presu accecante sole che dimostra fosse di mattina. Alle spalle un la chiesa di Santa Teresa per scaricare coloro che si recano cassa armonica, pronta per accogliere la Banda Musicale ch Chissà se qualcuno riconosce se stesso o qualcun altro. Allo XXIV Maggio n.5 denaro aiFormia, piedi dellaVia miracolosa statua del Santo Patrono. F cell.3389106140 foto tel.\fax. “storica” 077124399 che ci permette di affacciarci nel passato che www.alapartners.com mail: info@alapartners.com

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proteggere e difendere in quei doloros

lo M. Rocca, in un opuscolo riguardante il Santuario di Sant’Erasmo in (cit. IaSanti e Marciano Vescovi e he Sant’Erasmo occupa il terzo posto nel numero cui, Erasmo Festa di Sant’Erasmo 2019 63 dei sette SantiProgramma n nega grazia alcuna e nel rievocare le virtù di tale apostolo della fede «nell’anno 1290, essendo Vescovo di Gaeta Matteo Baraballo (1290 – u condannato al patibolo per un grave delitto che gli si imputava, e del utte le ragioni e forze innocentissimo. Pianse l’infelice, pregò, giurò ma nulla valse. Fu condotto sul patibolo e giustiziato! Ma nell’istante l Sacerdote Salesiano Angelo M. Rocca, volte la sua aziato penzolò dal capestro, una luce misteriosa l’avvolse, e da Sant’ in un opuscolo riguardante il Santuario di innocenza, so, alla presenza di tutto il popolo, furono spezzati e le corde del Sant’Erasmo in Carema (Torino), afferma mai ferri nulla rato dalla morte quell’uomo che tanto aveva pregato che Sant’Erasmo occupa il terzo posto nel numevalse.il Santo Fu a volerlo ei dolorosissimi momenti». ro dei sette Santi a cui, come si crede, il Signore c o n d o t t o

Sant’Erasmo salva un condannato dal patibolo

I

non nega grazia alcuna e nel rievocare le virtù

sul patibo-

vo di Gaeta Matteo Baraballo (1290 - 1305), un povero catalano fu condannato al patibolo per un grave delitto che gli si imputava, e del quale egli protestavasi con tutte le ragioni e forze innocentissimo. Pianse l’infelice, pregò, giurò più

ziato! Ma nell’istante stesso che il corpo del disgraziato penzolò dal capestro, una luce misteriosa l’avvolse, e da Sant’Erasmo, visibilmente apparso, alla presenza di tutto il popolo, furono spezzati i ferri e le corde del laccio e sano e salvo fu liberato dalla morte quell’uomo che tanto aveva pregato il Santo a volerlo proteggere e difendere in quei dolorosissimi momenti». (cit. I Santi Erasmo e Marciano Vescovi e Martiri - Mons. P. Capobianco - Gaeta 1986).

o Vescovi e Martiri Mons.

P. narra Capobianco Gaeta 1986). di tale apostolo– della fede essendo–Vescolo e giusti-

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

e Statua di Sant’Erasmo in Trivio di Monteleone in Sant’Erasmo inChiesaItalia

a di Sant’Erasmo in Trivio di Monteleone in Spoleto PG

SANT’ERASMO IN ITALIA

SANT’ERASMO IN ITALIA

S. Erasmo venerato a Tergu SS

erato a Tergu SS

Chiesa e Statua di Sant’Erasmo in Trivio di Monteleone Spoleto (PG)

Chiesa e Statua di Sant’Erasmo in Trivio Chiesa e Statua di Sant’Erasmo in Trivio di Monteleone in Spoleto PGdi Monteleone in Spoleto PG

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Programma Festa di Sant’Erasmo 2019

Il Sant’Erasmo del maestro Giuseppe Supino

ello studio del prof. Giuseppe Supino, dove spesso mi reco, tutto è sorpresa.

Scopro ogni volta la bellezza del nostro golfo, tutta la gamma delle emozioni legate alla formianità, ovvero terra e luoghi natii, della terra e del mare, del folklore e dei personaggi storici come Vitruvio e Cicerone.

In ogni lavoro vi è espressa l’identità dell’anima tra sguardi e gesti.

Un universo di pace e bellezza!

L’Ultima visita è stata una grande sorpresa: la realizzazione dell’immagine del Santo Patrono, Sant’Erasmo da me più volte richiesta.

L’immagine del Santo realizzata dal Maestro è una preziosa “sanguigna”.

Oltre la tecnica raffinata, profonda, suggerisce moti dell’anima, profonda humanitas.

Il santo campeggia nello spazio, ai cui piedi due medaglioni con all’interno le due torri di Mola e di Castellone, simboli della formianità, mentre alle sue spalle appare il golfo di Gaeta.

Colpisce nella mano di Sant’Erasmo, uno dei tanti strumenti del suo martirio: “l’argano”, sempre usato per avvolgere la fune portante dei carichi, qui reca attorcigliate le viscere del Santo.

Dal cielo un’apertura di luce celeste bacia il Santo come a voler confortare l’atrocità.

Tutto è studiato e realizzato con acutezza d’in-

N

tenti e sensibilità d’animo.

La fede in Dio è speranza nella vita eterna anche tra atrocità e supplizi indicibili.

Renato Marchese

AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI

AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI

Ci prendo gusto

CI PRENDO GUSTO

L’ACRè èuna unaspeciale specialeesperienza esperienza Chiesa nasce, vive L'ACR di di Chiesa cheche nasce, e cresce all’interno della comunità parrocchiale vive e cresce all’interno della comunità parrocchialeeeche, attraverso originali iniziative di fraternità ed esperienze coche, attraverso originali iniziative di fraternità ed munitariecomunitarie rispondentirispondenti all’età, dona a ogni ragazzo esperienze all’età, dona a ognila possiragazzo possibilitàpersonalmente di incontrare ilpersonalmente bilità dilaincontrare Signore Gesù.il Signore Gesù.

Alcuni momenti in particolare ritmano la vita dei ragazzi dandomomenti loro occasione di essere testimoni Alcuni in particolare ritmano la vita di deiCristo: ragazziil Mese dando loro che occasione essere testimoni di Cristo: il del Ciao, segna di l’apertura delle attività in SettembreMese del Il Ciao, chedella segnaPace, l’apertura delle attività promuove in Ottobre.

Mese che in Gennaio Settembre-Ottobre.

Il Meseinternazionale. della Pace, Il cheMese in degli un’iniziativa di solidarietà Gennaio promuove un’iniziativa di solidarietà Incontri, Maggio. internazionale. Il Mese degli Incontri, Maggio.

E infine il Tempo Estate Eccezionale, dedicato ai campi E infine il Tempo Estate Eccezionale, dedicato ai scuola, e momenti di gioco. campi scuola, e momenti di gioco.

Estate, finalmente Camposcuola

Estate, finalmente Camposcuola

camposcuola scuolaperperi ragazzi i ragazzi è untempo tempoeccezionale eccezionale IlIlcampo è un e e prezioso per crescere!

Confrontandosi con la figura del prezioso per crescere! Confrontandosi con la figura del profeta Elia, Elia, bambini e ragazzi a 13fino anni scopriranno profeta bambini e fino ragazzi a 13 anni il proprio cammino di discepoli-missionari nella quotidianità. scopriranno il proprio cammino di discepoli-missionari nella quotidianità.

IL FUOCO E LA BREZZA: IL FUOCO E LA BREZZA: CON ELIA, TRAIL DESERTO IL DESERTO E IL MONTE CON ELIA, TRA E IL MONTE

Dal 22 al 25 luglio Dal 22 al 25 luglio info: 3465755125 e gli educatori ACR info: 3465755125 e gli educatori ACR

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Nel Campo di quest’anno, i ragazzi si “trasformano” in esperti archeologi con il compito di ricostruire l’antica città del Re Davide.

Scoprendo i resti delle mura o ritrovando la corona, giorno dopo giorno, i ragazzi, entrano nella storia del giovane re, raccontata nei libri di Samuele e nel libro dei Salmi, imparando a guadare oltre ciò che appare. Scopriranno così, giorno per giorno il passo con cui mettersi in relazione con gli altri, con se stessi e con Dio.

Tutti i ragazzi dai 7 ai 14 anni potranno trascorrere giornate indimenticabili nel meraviglioso ambiente del

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Pasquale Fiordimalva, veterano componente del Comitato festeggiamen Il Comitato ricorda.....

Programma 2019 verso generoso e instancabile. 75 Ricorderemo di lui la sua Festa fededi eSant’Erasmo devozione Il Comitato Sant’Erasmo ricordagioiosi. con affetto dueanche amiciAn s le sue sonore risate durante alcuni momenti Ricordiamo Pasquale Fiordimalva, veterano componente delVincenz Comit permanente, ordinato diacono nel 1991 dall’arcivescovo di Gaeta parrocchia di Sant’Erasmo in Formia, Aniello aveva undi cuore grande, una generoso e instancabile.

Ricorderemo lui la sua fede fede incrollabile.

Grazie arisate Pasquale e a Lucaalcuni per la loro presenza e per Ric tut le suecon sonore durante gioiosi. l Comitato Sant’Erasmo ricorda affetto rola incoraggiante per tutti,momenti una fede incrollabiChe il Signore regno di gloria. due amici scomparsi entrambi gli agliaccolga inizi di nelle.suo Grazie a Pasquale e Aniello per la loro pre-

Il Comitato ricorda...

I

permanente, ordinato diacono nel 1991 dall’arcivescov senza e per tutto il tempo che ci hanno donato. parrocchia di Sant’Erasmo in Formia, Aniello aveva un c fede incrollabile.CheGrazie a Pasquale a Luca per la loro il Signore li accolga nelesuo regno di gloria.

Che il Signore gli accolga nel suo regno di gloria.

quest’anno: Pasquale Fiordimalva, veterano componente del Comitato festeggiamenti, sempre disponibile, attivo, generoso e instancabile. Ricorderemo di lui la sua fede e devozione verso il Santo Patrono, i suoi racconti e le sue sonore risate durante alcuni momenti gioiosi.

Ricordiamo anche Aniello De Luca, diacono permanente, ordinato diacono nel 1991 dall’arcivescovo di Gaeta Vincenzo Maria Farano.

Originario della parrocchia di Sant’Erasmo in Formia, Aniello aveva un cuore grande, una pa-

PASQUALE ANIELLO

Nucci, Paolo Di Nucci, Anna Maria Filosa, Francesco Giglio, Roberto Gionta, Caterina anchini, Liberto Capodiferro, Antonio Capogrosso, Salvatore Centola, Erasmo Di Maione, Erasmo Marciano, Onorato Marzullo, Tina Marzullo, Cosmo Masiello, Raffa Anna Maria Filosa, Francesco Giglio, Roberto Gionta, Caterina Maddalena, Simone Poccia, Francesco Rosato, Giovanna Scarpellino, Francesco Carmine Programma FestaSinatra, di Sant’Erasmo 2019Somma 77Raffaele Nasta, Antonio ano, Onorato Marzullo, Tina Marzullo, Cosmo Masiello, Tommasino. to, Giovanna Scarpellino, Francesco Sinatra, Carmine Sommario, Salvatore Collaboratori: Luigi D’Angelis, Massimo D’Urso.

COMITATO COMITATOFESTEGGIAME FESTEGGIAME

Presidente Presidente Vice VicePresidente Presidente Il Comitato Festeggiamenti Sant’Erasmo 2019 Sac. Sac.Alfredo AlfredoMicalusi Micalusi Casimiro CasimiroMazzetti Mazzetti

ngelis, Massimo D’Urso.

Presidente Sac. Alfredo Micalusi Vice Presidente Casimiro Mazzetti Segretario Francesco Mazzetti Amministratore Ippolito Bucci

Consiglieri: Stefano Perretta, Francesco Pezzotti, Alessio Scipione, Pierluigi Testa.

Componenti: Marco Bianchini, Liberto Capodiferro, Antonio Capogrosso, Salvatore Centola, Erasmo Di Nucci, Paolo Di Nucci, Anna Maria Filosa, Francesco Giglio, Roberto Gionta, Caterina Maddalena, Simone Maione, Erasmo Marciano, Onorato Marzullo, Tina Marzullo, Cosmo Masiello, Raffaele Nasta, Antonio Poccia, Francesco Rosato, Giovanna Scarpellino, Francesco Sinatra, Carmine Sommario, Salvatore Tommasino.

Collaboratori: Luigi D’Angelis, Massimo D’Urso, Michele Di Nucci.

COMITATO FESTEGGI Consiglieri: Consiglieri:Stefano StefanoPerretta, Perretta,Francesco Francesco Pezzotti, Pezzotti,Alessi Aless Componenti: Componenti:Marco Marco Bianchini, Bianchini,Liberto LibertoVice Capodiferro, Capodiferro, An Presidente Presidente An Sac. Alfredo Micalusi Casimiro Mazzetti Nucci, Nucci,Paolo PaoloDi DiNucci, Nucci,Anna AnnaMaria MariaFilosa, Filosa,Francesco FrancescoGig Gi Consiglieri: Stefano Perretta, Francesco Pezzotti, A Maione, Maione,Erasmo Erasmo Marciano, Marciano,Onorato OnoratoMarzullo, Marzullo,Tina TinaMar Ma Componenti: Marco Bianchini, Liberto Capodiferr Poccia, Poccia,Francesco Francesco Rosato, Rosato,Giovanna GiovannaScarpellino, Scarpellino,France Franc Nucci, Paolo Di Nucci, Anna Maria Filosa, Francesc Tommasino.

Tommasino. Maione, Erasmo Marciano, Onorato Marzullo, Tin Francesco Rosato, Giovanna Scarpellino, F Collaboratori: Collaboratori:Poccia, Luigi LuigiD’Angelis, D’Angelis, Massimo Massimo D’Urso.

D’Urso.

Tommasino.

Collaboratori: Luigi D’Angelis, Massimo D’Urso.

SI RINGRAZIANO DOVEROSAMENTE: S. E. Rev.ma Mons. Luigi Vari Arcivescovo di Gaeta Sindaco di Formia Prof.ssa Paola Villa L’Amministrazione Comunale Polizia Locale Commissariato Pubblica Sicurezza Comando Carabinieri Comando Guardia di Finanza Capitaneria di Porto Vigili del Fuoco C. R. I. Comitato Locale Sud Pontino – Sede di Formia Protezione Civile - Volontari Emergenza Radio – Sud Pontino L’Associazione Culturale Sant’Erasmo V. M I Ministranti ed il Coro Polifonico Parrocchiali Don Mariano Salpinone della Parrocchia di Don Bosco I Portatori delle statue parrocchiali Il Consiglio Pastorale Parrocchiale Il Pastificio Paone

Elettricità D’Urso - Formia Ditta Giuseppe Palmiero - Formia Famiglia Ciano Osvaldo Edilizia Antonio Scarpellino sig.ra Mafalda La Racca sig.ra Anna Maria Di Russo per il riordino del Gonfalone sig. Giovanni Colangelo sig. Paolo Parasmo per le foto gentilmente concesse sig. Lucio Giovanni Battista ing. Roberto Gattola geom. Mino Ingrosso Maestro Giuseppe Supino Oreficeria Franzini - Via Vitruvio - Formia sig, Fausto Forcina per le foto gentilmente concesse Gli Sponsor Cantieri navali Paolo Simeone

HANNO COLLABORATO IN QUESTO NUMERO: Dott. ssa Stefania Conte, sig. Raffaele Capolino, sig. Renato Marchese Comitato Festa Sant’Erasmo Patrono di Formia

Addobbo Chiesa Parrocchiale Artistiche Luminarie Org. Spettacoli Servizio Fotografico Servizi Floreali

Sant’Erasmo Patrono di Formia

Ditta Ciccarelli Gennaro – Sparanise (CE) Ditta JAM Addario - S. Maria Capua Vetere (CE) Elyte Agency Group - Italmusic 2000 Art & Foto di Luigi Burricco – Via XXIV Maggio – Formia Barretta Brigida – Via Rubino, 52 – Formia La Maison des fleurs – Via Vitruvio, 150 Formia

Il Comitato, con animo riconoscente, ringrazia tutti coloro che con sentita devozione e generoso impegno hanno contribuito al buon esito della secolare festa patronale.

Il Parroco

Il Comitato