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Intervista di Elisa Cautilli a Luca Porqueddu

Intervista di Elisa Cautilli a Luca Porqueddu

Luca Porqueddu, parallelamente all’attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Progetto dell’Università “La Sapienza” di Roma, da alcuni anni sta intraprendendo una interessante attività curatoriale che chiama alcuni giovani architetti da tutta Italia a rispondere su alcuni temi urgenti della contemporaneità. La mostra Nomos, esposta il 4-5-6 settembre 2015 presso le Grandi Cisterne Romane di Fermo e la mostra Origine, che ha avuto luogo dal 20 aprile al 22 maggio 2016 all’interno del quadriportico della Basilica di San Clemente a Roma, sono state i primi passi di un cam mino che mostra sorprendenti ambiti di esplorazione.

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“Nomos” e “Origine”

Le ricerche dei giovani architetti in due mostre curate da Luca Porqueddu

Il progetto espositivo Nomos trova spazio all’interno dello Stripe-Festival, organizzato con il supporto del Comune di Fermo e dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Fermo e con il patrocinio di Expo2015, Provincia di Fermo, Regione Marche, “Sapienza” Università degli Studi di Roma e Università Politecnica delle Marche, con l’intento di costituire un momento di confronto trasversale, nel quale opere di artisti e architetti potessero individuare differenti modi e pensieri dell’abitare contemporaneo. Si tratta di un lavoro curato da Luca Porqueddu e organizzato dalle associazioni Lab 2.0 e Mammut, sotto la direzione di Daniele Casarola (direttore dello Stripe-Festival) e di Riccardo Franchellucci (direttore artistico), con il coordinamento organizzativo di Lorenzo Carrino.

Origine è un progetto espositivo a cura di

Luca Porqueddu, nato all’interno di Stonetales, la rassegna promossa e coordinata dal Laboratorio di Architettura Tecnica del corso di laurea in Ingegneria edile architettura dell’Università degli studi di Roma “Sapienza”, sotto la direzione scientifica di Marco Ferrero (professore associato di Architettura Tecnica), la direzione artistica e generale di Lorenzo Carrino e con la collaborazione dell’associazione Lab 2.0 e dell’azienda Carlo Mariotti & Figli.

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