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75 ANNI DI TRADIZIONE ALLE SPALLE N° 10 - 15 OTTOBRE 2006

CONCORSO Scooter, viaggi e molto altro in palio

IL CIRCO DEI BAMBINI Pagliacci, giocolieri e acrobati in erba

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IL TICINO DAL 1989 AL 1995 Popolazione residente in Ticino nel 1990: 282’181, di cui il 47,53% uomini.

Presidente del Consiglio di Stato: Giuseppe Buffi nel 1989, Renzo Respini nel 1990, Pietro Martinelli nel 1991, Dick Marty nel 1992, Giuseppe Buffi nel 1993, Renzo Respini nel 1994, Alex Pedrazzini nel 1995.

Vescovo del Ticino: Mons. Eugenio Corecco fino al 1995, dal 1995 Mons. Giuseppe Torti.

1989

• Dick Marti succede, in governo, a Claudio Generali.

• A Bellinzona si commemora la mobilitazione generale dell’esercito svizzero del ’39.

• La Cooperativa Elettrica di Faido festeggia I 100 anni di vita. L’8 dicembre 1889, la luce elettrica aveva illuminato per la prima volta un comune ticinese, Faido, appunto.

1990

• Il 5 dicembre 1990, Flavio Cotti viene eletto presidente della Confederazione.

• Il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giulio Andreotti conclude a Lugano la sua visita in Svizzera. “Salvaguardia della pace, intesa non solo come assenza di guerra, ma possibilità di incontro con la giustizia e la solidarietà”, la sua visione dell’Europa.

1991

• Il 10 gennaio 1991, a Bellinzona prendono avvio le celebrazioni del 700esimo anniversario della Confederazione.

• Il terremoto Lega dei Ticinesi ottiene l’exploit di diventare il terzo partito ticinese alle elezioni per il Legislativo del 1991. Da ricordare la “carovana della libertà” che, il 26 luglio, paralizza il traffico autostradale da Airolo fino quasi a Chiasso per protestare contro la limitazione a 100 km/h sulle autostrade elvetiche.

• Scompare a Berzona, dove risiedeva dal 1965, lo scrittore Max Frisch, “critico implacabile della società”.

• Sempre in valle Onsernone, scompare il celebre eremita Padre Carlo Hofstetter, che cercò di “condurre una vita contemplativa basata sul rito bizantino greco”.

• Illustrazione Ticinese compie 60 anni.

1992

• Viene inaugurato il nuovo Castel Grande di Bellinzona, restaurato dall’architetto Aurelio Galfetti.

• Un gravissimo fatto di sangue sgomenta il Cantone; Dario, Lucia e Luca Solcà, Costanza e Paolo Balerna e Ildo Ghezzi vengono uccisi da Erminio Criscione, che si suicida in carcere.

• Ha luogo “la più cruenta evasione di massa in Svizzera”. Due degli otto evasi e una guardia rimangono uccisi dalla polizia appostata nei pressi del carcere della Stampa.

• Non più trino, bensì “unico e unificato”, viene fondato il Partito Socialista Ticinese.

1993

• Il Verbano esonda e allaga Locarno. Il maltempo si abbatte anche su Blenio e Leventina. I servizi cantonali e le organizzazioni di soccorso locali sono mobilitati, così come la Protezione Civile.

• Il FC Lugano vine per la terza volta la Coppa Svizzera, sconfiggendo 4 a 1 il Grasshoppers.

1994

• La Brigata di frontiera 9 (1938-1994) viene ufficialmente sciolta nel corso di una cerimonia a Castel Grande.

• Carla Del Ponte assume la carica di Procuratore generale della Confederazione.

• Si spegne Mons. Giuseppe Martinoli, Vescovo di Lugano dal 1968 al 1978.

1995

• Il nuovo Consiglio di Stato è composto da Marco Borradori, Pietro Martinelli, Marina Masoni - prima donna a entrare nell’esecutivo cantonale -, Alex Pedrazzini e Giuseppe Buffi.

• Si spengono Nello Celio, Consigliere federale dal 1966 al 1973, Ferruccio Pelli, sindaco di Lugano dal 1968 al 1984 e Mons. Eugenio Corecco, Vescovo di Lugano dal 1986 al 1995.

• L’arte ticinese perde Quirino Rossi, popolarissimo attore dialettale, mentre l’arte internazionale prende congedo dal grande ed eccentrico pianista Arturo Benedetti Michelangeli, residente a Pura da oltre un ventennio e dalla scrittrice di “gialli” Patricia Highsmith, residente in Ticino dal 1984.

• Viene inaugurata la nuova Pista della Resega a Lugano.

I PRIMI SESSANTATRE ANNI DI ILLUSTRAZIONE TICINESE Editori: Editrice Sentipress SA, Lugano.

Redazione: Matthias Werder, 6906 Cassarate, tel. 091 52 26 20.

Distribuzione: Senger Annocen, H Brunner 8027 Zurigo.

Stampa: C. J. Bucher AG, Adlingenswil (nuovo).

1989

• Appare in quindici edizioni annue, con una tiratura di 87’615 esemplari.

1995

• Distribuzione: PTT - tiratura 102’000 esemplari.

«Non prediligo un particolare tipo di musica.

Su una cosa però non ho dubbi: la mia alimentazione.»

MGB www.migros.ch

Christa Rigozzi, Miss Svizzera 2006

SOMMARIO

IN PRIMIS

6 Ma tu lo sai?

Ormai lo sapete, quest’anno ricorre il settantacinquesimo anniversario di Illustrazione Ticinese. Per festeggiare insieme a voi, cari lettori, abbiamo preparato un concorso che è anche un test. Per mettervi alla prova, perché abbiamo preparato 25 domande inerenti la nostra testata, ma anche per premiarvi. Perché è anche grazie a voi che la nostra rivista ha raggiunto la veneranda età di 75 anni, in piena salute e pronta ad affrontare il futuro con serenità. E così, in palio ci sono premi per un valore complessivo di circa

Poesì inscì par sport

Una risposta ai tuoi perché

10 Scriv in dialètt 13 Scelti per voi

La rubrica a misura di lettore

14 L’intervista

Il ruggito delle pulci

23 Buon appetito Piatti unici autunnali

26 Abbiamo mangiato a…

L’Albergo Serpiano

28 Dalla terra alla tavola Lo zampone di cinghiale

30 Internet

Tempo di Blog (3ª e ultima parte)

32 Sondaggio

27’900 franchi Premi diversi, per cercare di accontentare tutti i nostri lettori: uomini o donne, giovani e meno giovani, sportivi e non, avventurosi o più casalinghi,… Così abbiamo messo in palio uno scooter Honda super accessoriato, due splendidi viaggi TClub, cinque orologi Swisstime, 15 buoni acquisto Coop e 10 DVD Shaggy Dog, papà che abbaia non morde.

Partecipate numerosi quindi e buona fortuna a tutti voi!

La redazione

14

Gradisce un Merlot?

36 Viaggi

Dormire accanto al cadavere del nonno (3ª parte)

41 Vacanze

Il giro d’Europa in quattro giorni

50

43 Penne, pennelli e pasticci I nanostuzzichi

44 Oggi parliamo di…

Ta parlat dialètt?

47 Occhio a…

Ritirare i pacchi dove volete gratuitamente

48 Salute

Stressati? Pensate all’omeopatia Basta rimanere senza voce!

50 Concorso 75º IT

Illustrazione Ticinese è…

55 Azione lettori

Cogli l’attimo! À Thermalps Les Bains

56 Escursioni

Rocce come alberi

58 Motor Time

Automobili a scuola di elettronica La moto per me! (2ª e ultima parte)

56

62 Oroscopo

Le previsioni di Cloris per la seconda metà di ottobre

66 P.Ssss…

L’inventiva degli inventori

Troverete la prossima edizione di llustrazione Ticinese, nella vostra bucalettere a inizio novembre.

IN COPERTINA: Circo Fortuna (foto Rémy Steinegger)

ILLUSTRAZIONE TICINESE 10-06

5

SAI PERCHÉ IL GIROVITA È IMPORTANTE? Certo l’aspetto estetico gioca il suo ruolo, ma oltre all’IMC (indice di massa corporea), è importante tenere d’occhio il proprio girovita.

Recenti ricerche dimostrano infatti che se i depositi adiposi si depositano prevalentemente sul girovita, il rischio di ictus cerebrale e di diabete è maggiore rispetto a quando l’adipe si deposita sui fianchi. Tale rischio è elevato quando la circonferenza addominale supera i 102 cm negli uomini e gli 88 cm nelle donne.

SAI COSA ASCOLTIAMO?

MA TU LO SAI?

1 2

3

1° Fly di Zucchero 2° Nessuno è solo di Tiziano Ferro 3° Grazie di Gianna Nannini Classifica dei CD più venduti in Ticino, realizzata in collaborazione con City Disc, Lugano.

2

AVERE LA SPADA DI DAMOCLE SULLA TESTA?

SAI DA COSA DERIVA LAMBRETTA? Lambretta, il nome di un noto scooter italiano, deriva dalla località lombarda Lambrate, sede della ditta produttrice della motoretta, che nacque nel 1946 dopo che Innocenti, titolare della ditta di ferramenta che in seguito la produsse, vide a Roma i mezzi paracadutabili dei para’ inglesi.

Innocenti si convinse che un mezzo simile poteva incontrare i favori del pubblico in una Italia bisognosa di rapidi spostamenti.

6

ILLUSTRAZIONE TICINESE 10-06

1

3

1° Olive comprese di Andrea Vitali 2° Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio 3° e felicità Alain de Botton In Architettura collaborazione condiMelisa, Lugano.

Classifica dei libri più venduti in Ticino, realizzata in collaborazione con la Libreria Segnalibro, Lugano.

SAI CHI HA INVENTATO

Espressione utilizzata quando si ha la sensazione di un pericolo o una minaccia incombenti. Deriva dall’aneddoto di Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa, che per far capire a Damocle, che riteneva il tiranno un uomo felice, cosa significhi vivere con il pericolo incombente su un re, lo fece sedere sul suo trono e gli fece sospendere sul capo una spada tenuta da un crine di cavallo.

SAI COSA LEGGIAMO?

SAI PERCHÉ SI DICE

IL VELCRO? Il velcro, il sistema di chiusura a due bande in poliammide tessuto che, compresse, aderiscono perfettamente le une alle altre, è stato inventato dall’ingegnere e inventore George de Mestral nel 1941. L’inventore ne coniò anche il nome, unendo le parole francesi velour “velluto” e crochet “uncini”.

Holzer Motos SA, Glis «Da questa primavera anche nei nostri locali di vendita non si fuma più. Eravamo curiosi di vedere come avrebbero reagito i clienti.

Con nostra sorpresa, abbiamo ricevuto esclusivamente feedback positivi. Trovo che in generale sia tempo di prendere maggiormente in considerazione le esigenze delle non fumatrici e dei non fumatori. Per questo sono anch’io a favore dei locali pubblici vietati al fumo. Uscire un attimo per una sigaretta non mi costa assolutamente alcuna fatica.» (Pius Holzer e il fratello Gerhard Holzer) Sempre più numerosi. www.bravo.ch

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SCRIV IN DIALÈTT

G

h’è péna stài dài i premi al concors da poesì (in italian e in dialètt) e prosa “Bernardino Baroni 2006”, organizzàt a Agn par ul sessantesim dall’Associazion ticinésa di giurnalista sportìv (ATGS), con la colaborazion dal comün da Agn, dal Panathlon da Lügan e dal TEPSI (Teatar popolar dala Svizera Italiana). Ul tema l’eva ul sport: scrìvic sora al fotbàll, ai bocc, ala corsa a pè, ala pesca. Trovà, in dala poesia dialetàl, i paroll e la rima giüsta, fà cor ul pensee comè ‘na bala che va in gol o na bocia che fà ul punto.

che la tegnéva sempar fra i sò pè.

E ul Giovan Arpino, grand scritòr, al dì d’incöö al scrivaress mia quell che al ga dedicàt ala Juve, quand che girava mia par cà Moggi e Moggiopoli: “Cara Madama, am gavu ‘l capél/so nom l’è na steila ‘n tla curva del cièl” (La poesia si intitola “Madama Juve”: “Cara signora, mi tolgo il cappello/il suo nome è una stella nella curva del cielo”.

Al concors dal Bernardino Baron ul prim premi l’ha portàt via ul Gianfranco Rossi da Lügan, cunt la sò poesia “Barchitt e tremacc”, scrivüda in dal dialètt da

POESÌ INSCÌ PAR

SPORT Fotbàll, bicicleta, maratona, pescà, ma anca giügà ai bocc: tütt è bon/ par guardà denta/ in dal calderon/ da chi che fa competizion. scrivüt dal Pier Baron

Gh’è rivàt, in tütt, una vutanténa da “contributi”, scrivüt anca in dal dialètt dal Comasch, dal Varesott, dala Bergamasca.

La giüria, presidént ul Fernando Grignola, la gh’a vüt ul sò da fà: e la dii che l’ha trovàt di bei ropp, che i ga saressan piasüt anca al Franco Loi (genovés, poeta dialetàl da qualità, cunt i sò lìbar “Strolig” (1975) e “Amor dal temp” (1999). Franco Loi che al cüntava sü ul fotbàll: “Daj Naka, Naka, scarta sü l Pinella!/… E passa, passa…, fa no el venezian” quand che in dal Inter, anni Cinquanta, giügava amò ul Skoglund, innamoraa dala bala, 10

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Brüsin (Arsizio): al partiss cunt una imàgin belisima: “In crüsc sül möl dal poro nono,/g’ho scià tütta la vita in d’un scartozz” (Rannicchiato sul molo del povero nonno/ raccolgo tutta la vita in un cartoccio) e la finiss in manéra püssée marcàda: “e senti l’odor di agon da bogia/che rustiss sü la pioda” (e sento l’odore degli agoni/che abbrustoliscono sulla piastra).

Ul Miglio Risson da Viganell al g’ha gira in gir al “Capott”, che in di bocc (e in dal sport in general) l’è quand che ta ciàpat sü ‘na rémenàda, che ta san sügat piü i öcc. “E nüm süi dit a cüntum un bèl

nagott/Em fài ‘na figüra da ciculatee/ Sém düü andeghee cun sü ‘l capott”, induva “andeghee” sa pò tradül cunt “vecchioni”. Un “Capott” da segund premi, ul terz l’an portàt via in düü: l’Annamaria Pianezzi-Marcacci in dal dialètt da San Vitòr (mesolcinés) cunt la “Maratona” (ul final l’è bell: “l’è la fin/l’è finida la maratona/… par inchee”) e l’Albino Zanella da Bergum, nal sò dialètt: “Ta se regordet/come t’è venzit l’öltima corsa?” (Ricordi come hai vinto l’ultima corsa?). Ul “scat final/longh l’öltem toch de pista”, quand che tücc qui che cor a pé i smanegia par restaa tacat al bord e tegnii la prima posizion.

La poesia (segnalàda) dala milanésa Rachele Galli l’è quasi la continuazion da quela da prima, parché “Ga vör un maester, in del sport e in dela vita”. Inscì che “L’è ca manca un quèi vün/ca faga da magister/bon a insegnàgh a tücc,/senza vana malizia,/che quand sa bürla giò/sa def rimedià,/sa pò semper cambia/e venc, a la fin, o de chè o de là”. L’Armida Ryser-Demarta da Novàg la ciapàt in man ul balon “Tèst quadra,/Tèst rudond/Lendenatt, strefüsari” e la finiss cunt ul “foot-ball... facc a tanvèla”, indova la “tanvèla” l’è quaicoss da strambo, da stort, insoma “ul mond” che al gha somea al “foot-ball”.

L’Alessandro Zanoli da Ciass al pitüra ul sò pà, che al dì da la festa “dumeniga giurnada consacrada: /messa, giurnal, disnà, pussada/pö tücc citu, che lü ‘l sa dava al sport. /Lungh sül divan cunt la sua sigareta/… volüm a bala, in man una bireta”. Insoma, sport “virtüal” e “Quand pö ‘l segnava ‘n gol, che bel vusà”.

Ta chi donca, in dal ann che la nazional svizera dal Köbi la ma dà di bei sodisfazion e ul Federer al fà la magìa cunt la sò rachéta, anca ul dialètt al sa fà sentì e al cata sü tücc i emozion.

Sperém alura che sa mòla mia, che gha sia sempar un quai concors, parché, come al scriv ul Fernando Grignola, president dala giüria dal premi Bernardino Baron: “Incöö emm imparaa paroll növ/ancha in dialètt!”.

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Da avere Calze importanti Sono le protagoniste della stagione, in grado di trasformare abiti un po’ anonimi in veri capi di tendenza. Però bisogna osare, perché è pur vero che una calza molto colorata non è così facile da portare. Fondamentale la scelta degli abbinamenti. Meglio abiti in tinta unita, per evitare l’effetto tappezzeria; mentre il tacco deve essere alto, per slanciare il più possibile. È tutto, ma preparatevi a occhiate indagatrici…

Abbiamo visto

SCELTI PER VOI

Niente da nascondere

Drammatico/thriller di Michael Haneke con Juliette Binoche e Daniel Auteuil Cominciamo subito col mettere le mani avanti dicendo che questo non è un film di intrattenimento e non è un film per tutta la famiglia! Detto questo, vi anticipiamo che, come lo stesso regista afferma, è un film che non dà risposte ma pone domande. Non si tratta infatti di un giallo di tipo tradizionale, con vittima, delitto, colpevole e arresto. È piuttosto un pezzo di teatro, dove la telecamera rimane immobile a proporre allo spettatore scene aderenti alla realtà, dove dopo lunghi momenti in cui non accade apparentemente nulla, si insinuano delle scene in cui accade tutto. E allora possiamo dire che questo è un film che fa discutere, che fa riflettere e che, nel bene e nel male, non lascia indifferenti. E questo, a parer nostro, è sicuramente un grosso obiettivo raggiunto!

Kurt Vonnegut, Feltrinelli, 256 pagine

Il gioco di parole www.ludolab.com/pazzaparola Sette scoiattolini seduti su un ramo tengono ognuno una ghianda fra le zampette. Su ogni ghianda c’è una lettera e usando le ghiande si deve comporre il maggior numero di parole possibili nel tempo a disposizione. Il primo livello si supera facilmente, il secondo mica tanto, il terzo per nulla. E così, con un giochino semplicissimo, si può mettere alla prova la propria flessibilità mentale. Allarmante… Se la prova vi ha scoraggiati, nello stesso sito si trovano tanti altri giochi, più o meno divertenti.

Abbiamo assaggiato

Da vedere

Si prenda l’uomo più ricco d’America, Malachi Constant, si aggiungano Winston Niles Rumfoord, pioniere dell’Era Spaziale, e il suo cane mastino Kazak, che a due giorni da Marte si imbattono in un infundibulo cronosinclastico che cambia loro la vita, e li si faccia incontrare con un extraterrestre di Tralfamadore, depositario di un importante messaggio per l’umanità. Si ambienti la vicenda nel tempo tra la Seconda Guerra Mondiale e la Terza Grande Depressione, e nello spazio di Marte, Mercurio e Titano e… Avrete tra le mani questo romanzo di Kurt Vonnegut, maestro di satira sociale e umorismo, che vi farà percorrere un viaggio nelle contraddizioni dell’essere umano: “Ci sono dei posti nell’Universo dove tutte le specie di verità si incastrano le une nelle altre. Noi chiamiamo questi posti ‘infundiboli cronosinclastici’”.

Abbiamo letto

Le sirene di Titano

Il budino 40enne TamTop di Tam Tam

Festeggia 40 anni quest’anno il budino più famoso del paese. Chi non lo conosce? Tam Tam è stato la merenda di generazioni! Eppure forse non tutti sanno che il budino svizzero più famoso è nato a Losanna nel 1966, e nel 2005 sono stati consumati 46 budini al minuto! Quest’anno, per festeggiare il suo compleanno, Tam Tam si regala un nuovissimo vasetto. Una confezione brevettata mondialmente, che tiene separato il budino dalla sua nappatura. In questo modo si mantengono inalterati il sapore e il colore delle sue variazioni: tre gusti classici (vaniglia con nappatura al cioccolato, fragola o caramello) e un’edizione speciale (budino al caramello con nappatura all’albicocca). Buon appetito!

Quick n’easy di Manor Vezia, Viganello e Lugano È l’ultima innovazione tecnologica che da settembre ha cambiato il modo di fare la spesa. Il sistema è tanto semplice quanto geniale. Con la carta Manor ci si identifica e si riceve un piccolo scanner da fissare al carrello della spesa.

Quindi si fa la spesa e ogni prodotto scelto va scansito e riposto nel carrello, o meglio direttamente nel sacchetto, perché non andrà più messo sul nastro alla cassa. A spesa finita, ci si reca presso l’apposita cassa dove si riconsegna lo scanner. La cassiera scarica i dati dallo scanner alla cassa e vi chiede di saldare il conto. La spesa diventa così più veloce e razionale e perché no, anche più divertente.

ILLUSTRAZIONE TICINESE 10-06

Abbiamo provato

La spesa autogestita

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L’INTERVISTA

IL RUGGITO DELLE

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Il Circo Fortuna compirà l’anno prossimo 10 anni. Dagli esordi ha conquistato,popolarità, conquistato popolarità, fama e anche alcuni importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.Tra le altre cose, organizza pure un campeggio estivo. Davvero una bella occasione, per numerosi bambini, di avvicinarsi al mondo del circo ed esprimere la loro creatività. testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

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L’INTERVISTA

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ssere finalmente protagonisti e non spettatori. È questo il desiderio di ogni bambino affascinato dalla magia del circo. E il circo si può fare anche senza tendone, animali, presentatore e orchestra. Lo sta dimostrando con successo da poco meno di 10 anni - li festeggerà l’anno prossimo - il Circo Fortuna di Croglio che, oltre a vantare una scuola di circo, organizza tante altre attività tra le quali un campeggio estivo, quest’anno tenutosi all’Alpe di Pazz sopra Novaggio. Una quarantina di bambini tra i 6 e i 12 anni si sono trasformati per una settimana in artisti circensi, presentando poi, a fine corso, uno spettacolo.

Li abbiamo seguiti e osservati per un’intera giornata alle prese con clave, diablo, monocicli, bastoni, teli, trapezio, rulli, cerchi, foulard, palline… Il tutto sotto lo sguardo attento e premuroso della direttrice Claudia Aldini e di alcuni professionisti delle arti circensi. Immersi in una cornice di prati e boschi, il campeggio ha offerto anche bagni nel fiume e cena intorno al fuoco al lume delle stelle. Per i bambini e ragazzi un vero paradiso dove ognuno, senza agonismo, ha trovato inevitabilmente e in

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tutta libertà la sua vocazione grazie all’ampio ventaglio delle scelte: giocoleria, clownerie, monociclo, equilibrismo, teatro e danza. Sorprendente l’impegno, la motivazione, la voglia di fare di questi piccoli artisti. In sostanza la dimostrazione che anche le… pulci sono capaci di ruggire!

QUANDO SI DICE FORTUNA! Fondatrice e direttrice del circo Fortuna, Claudia Aldini, 43 anni, si è diplomata in pedagogia circense e teatrale in Germania e da anni trasmette le sue conoscenze e il piacere di queste arti, del movimento e della teatralità attraverso il gioco e il divertimento, a bambini e ragazzi, ma anche ad adulti di ogni età.

Si sa, sulla fortuna ci sono proverbi e modi di dire. E siccome il circo porta questo nome, abbiamo posto 10 domande in tema alla sua direttrice.

Perché l’hai chiamato Circo Fortuna?

“Quasi undici anni fa è nata in me l’idea di creare un Circo per

ragazzi. Mi sono quindi messa alla ricerca delle prime pietruzze e man mano che l’idea prendeva forma mi accorgevo che la Fortuna mi accompagnava e mi portava nei posti più disparati, facendomi trovare pietre sempre più preziose su cui costruire la nuova avventura. Così, durante un viaggio all’estero, ho incontrato per caso una coppia di nuovi amici che sull’onda del mio entusiasmo, la settimana dopo il mio ritorno a casa, mi mandò un pacchettino, indirizzato a CIRCO FORTUNA, contenente quello che ora è il cilindro del nostro Circo. Un cilindro vecchio di più di 150 anni... E così il nome Circo Fortuna è uno dei tanti regali ricevuti...”.

Quando nel 1997 hai fondato il Circo Fortuna, hai tentato la fortuna?

“Se tentare la fortuna è inteso come cercare il guadagno, soprattutto quello facile, allora sicuramente no. Sono dell’idea che il vero guadagno di un’attività come questa stia più nella luce degli sguardi dei suoi partecipanti che nelle tasche degli organiz-

«Il sorriso e la spontaneità dei ragazzi del mio Circo, mi fanno provare una gioia profonda nel cuore» CLAUDIA ALDINI

zatori. Più che tentare la fortuna, mi sono sicuramente aperta alla stessa, ritrovandomi così al posto giusto nel momento giusto, raccogliendo e interpretando con fiducia le sensazioni che mi pervenivano, lasciandomi trasportare in questa avventura...”.

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L’INTERVISTA

Oggi, a distanza di quasi 10 anni, il Circo Fortuna ha avuto fortuna?

“Se fosse solo fortuna... forse non sarebbe durato tanto. Oggi festeggia dieci anni con un numero sempre crescente di partecipanti ai corsi, ai campeggi, agli spettacoli e alle attività collaterali riuscendo a coinvolgere, motivare ed entusiasmare ragazzi e adulti di ogni età, che in un ambiente sano e allegro riescono a coltivare, sviluppare ed esprimere in tutta libertà la loro creatività. Lavoriamo su tutto il territorio della Svizzera italiana, ma anche all’estero, e le richieste fioccano... Sì, credo di poter rispondere affermativamente alla domanda”.

E a te o a qualcun altro, ha portato fortuna?

“Il sorriso e la spontaneità dei ragazzi del mio Circo, l’emozione che sanno creare nel pubblico, diventato nel corso degli anni fedele e amico, mi fanno provare una gioia profonda nel cuore che per me è l’espressione più sincera della fortuna”.

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Qual è stato il maggior colpo di fortuna del circo?

“Ce n’è stato sicuramente più di uno. Ad esempio essere stati invitati, per puro caso, ad un concorso internazionale e uscirne con il primo premio. Mica male, no?”.

Ma si può fare fortuna con un’attività del genere?

“Ripeto: tutto dipende da cosa si intende per fortuna. Se intendi “far soldi”... credo che questa non sia proprio la via più breve e facile. Se intendiamo invece la fortuna come gioia di poter vedere accendersi il sorriso di un bambino, grande o piccolo che sia, provare assieme al pubblico amico emozioni forti, questa è l’attività più prodiga di fortuna”.

Quali mezzi di fortuna sfrutti per allestire i tuoi spettacoli?

“Per allestire uno spettacolo non ci affidiamo assolutamente ai “mezzi di fortuna”. Gli stessi vengono studiati con cura in ogni minimo dettaglio, perché il Circo è un lavoro in cui sono importanti serietà e professionalità, indispensabili per garantire qua-

lità e sicurezza per tutti. Ciò non toglie che ogni oggetto, situazione e perfino le persone (con tutto il rispetto) possano divenire una scena, un luogo, un attore o un oggetto circense. Perché il circo richiede anche doti di improvvisazione e di adattamento, in cui vanno trovate soluzioni istantanee ed efficaci. Solo così ogni giovane artista ha la possibilità di esprimere con successo la propria creatività”.

E se la ruota della fortuna dovesse girare?

“Noi siamo qui, tranquilli. Non stiamo mica giocando alla lotteria... Si sa che la Fortuna si muove, si trasforma, fa capolino nei posti più impensati, ti ammicca, ti sollecita, richiede il tuo coraggio e la tua fiducia. Sta a te acchiapparla, vivendo la tua vita, credendo nei tuoi sogni e cercando di realizzarli ascoltando quello che senti nel cuore”.

Per fortuna che esiste questo circo! Da che punto di vista?

“Guardate e interpellate i nostri ragazzi, il nostro pubblico e tutti gli amici del nostro Circo e poi giudicate voi da che punto di vista è una fortuna che esista il circo Fortuna. Con i nostri corsi, le animazioni, gli spettacoli e tutto ciò che circonda questo mondo splendido e affascinante, diamo la possibilità ai ragazzi, ai loro genitori, ad istituzioni e docenti di sperimentare e vivere in modo sano un’attività coinvolgente dove ognuno può riscoprire il proprio potenziale e vivere la sua magia nel proprio cuore”.

Pensi che sia giusto il detto: “La fortuna aiuta gli audaci”?

“E chi lo sa? La Fortuna è cieca. Inciampa sia sugli audaci sia sugli stolti. Ma i primi forse almeno se ne accorgono. Per noi l’audacia è stata quella di credere in un sogno e in dieci anni farlo crescere, tanto da essere impassibile di fronte agli sbalzi d’umore della dea bendata... ma, da sotto il velo, si sente benissimo che si sta divertendo un sacco anche lei...”.

ALLENAMENTO E DIVERTIMENTO Anna (7 1/2) pedala senza tregua con il monociclo: “Ho impara-

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L’INTERVISTA

to qui ed è la cosa che mi piace di più. Vorrei presentare questo numero allo spettacolo”. Sofia (7 1/2) e Emma (8), intanto, esercitano dei passaggi con i cerchi: “Ci sarebbe piaciuto andare sul trapezio, ma è sempre affollato”, ci dicono sconsolate. Tania (10) sta allenando un numero con i teli: “Ho imparato a fare la sirena, il nodo, l’angelo indietro e in avanti e il riposo”. Anche Alice (7) si esercita sui teli e trova che, oltre ad essere divertente, “qui il mangiare è buonissimo!”. Anna (8) è altrettanto entusiasta: “Mi piace fare il giocoliere con i foulard. Penso proprio che l’anno prossimo tornerò in campeggio qui”.

PERCHÉ IL CIRCO? Ma perché la scelta di un campeggio così speciale? Un gruppetto di bambine non ha dubbi. “È la seconda volta che partecipo a questo campeggio e mi piace molto giocare e stare con gli altri”, afferma Chiara (8). Le fa eco Viola (10): “A me, a dire il vero, l’ha consigliato la mamma. È la più bella colonia che ho fatto!”. E Simona (111/2)) aggiunge: “Da piccola sogna20

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vo di entrare nel Cirque du Soleil, ma va benissimo anche il Circo Fortuna”. Solange (10) è entusiasta: “Ho saputo che questo campeggio era molto bello e mi sto divertendo un mondo”.

E Marcello (8) conferma: “È vero, anche se non ci sono animali è molto bello, è naturale”. Alice (12) è già sperimentata: “Faccio parte del Circo dei Sogni e qui ho imparato davvero tanto!”. E Minea (11) le fa eco: “Ho iniziato nel Circo Fortuna tre anni fa, seguo sempre i campeggi e i corsi di circo durante tutto l’anno. La mia specialità è la corda, ma mi piace anche andare in monociclo o sulla palla”. Si aggiunge Selene (12): “La mia specialità è la contorsione. Anch’io come alcuni arrivo dal Circo dei Sogni. Sono venuta qui per tenermi in allenamento. Adoro fare le acrobazie in aria!”. Sofia (8) precisa: “Meglio fare circo che andare al cinema. Almeno qui posso fare delle cose”. E Lou (9) aggiunge: “Faccio il clown perché lo facevano già anche i miei genitori che sono musicisti. Adoro truccare gli occhi e la faccia e mi piacciono molto anche i travestimenti”.

IN VISTA DELLO SPETTACOLO Due giorni più tardi, avrà luogo lo spettacolo al quale assisteranno genitori e famigliari. Nonostante il clima sereno e giocoso, qualcuno si preoccupa: “Mi piace giocare con il diablo, ma non so ancora quale numero presenterò allo spettacolo”, ci confida Mathias (10). Lorenzo (9 1/2) afferma: “Preparare uno spettacolo è davvero difficile, soprattutto riuscire a coordinare i numeri”. E Alex (12): “Sono molto emozionato perché ci saranno genitori e amici e se sbaglio sarò costretto ad improvvisare”. Anche Sophie (8) è preoccupata: “Sono in dubbio se fare uno o l’altro esercizio con le clave. Il primo è più carino, ma anche più difficile”. Roberto (11) è invece più collaudato: “Ho già presentato uno spettacolo di circo a Zurigo, quindi non mi preoccupa. Quella volta piangevo dal ridere per i clown”. Anche Gaia (8) afferma: “È da anni che faccio circo e sono già abituata. Non sono affatto emozionata per lo spettacolo”. Molto tranquilla pure Muriel (7): “Io faccio il clown, perché secondo me è quello più divertente. Credo proprio che domani il pubblico riderà molto con il nostro numero!”.

IN... PILLOLE La scuola Circo Fortuna è: • Claudia Aldini (direttrice) • Silvia De Simone (segretariato) • Giovanni Rengucci (comunicazione e PR) • 4 collaboratori esterni (animatori e docenti) • corsi per ragazzi a Lugano, Croglio, Bellinzona, Locarno • spettacoli per privati, aziende e istituzioni • atelier, animazioni, doposcuola, store promotion • campeggi estivi tematici

LE SCUOLE DI CIRCO IN TICINO Circo Fortuna, CP 122, 6988 Ponte Tresa, tel. 091 606 18 19, internet: www.circofortuna.ch.

Scuola Circo Lidia Golovkova, Via Fusoni 5, 6900 Lugano, tel. priv.

091 921 30 88, tel. uff. 076 329 65 50, www.scuolacircogolovkova.ch.

Scuola Teatro Dimitri, 6653 Verscio (corsi estivi per dilettanti), www.teatrodimitri.ch.

Il Circo dei Sogni, 6882 Agno, resp. Mariangela Grassi, tel. 091 605 40 51 o Renata Candolfi, Bissone, tel. 091 649 45 24.

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BUON APPETITO

PIATTI UNICI AUTUNNALI ricette Cuisine Mondiale, Beatrice Aepli - foto/styling Esther Kaiser

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empo d’autunno - tempo di piatti unici. Con la patata che vi trionfa perché in questo periodo la scelta è grande. Oltre alle patate primaticce raccolte in maggio-giugno e che talvolta si possono ancora reperire, sono ora disponibili anche le varietà semitardive e tardive, molte delle quali saranno in commercio fino a primavera inoltrata. I piatti unici vanno per la maggiore soprattutto perché si possono preparare in molti modi diversi.

Oltre alle verdure, al riso, alla pasta o alle leguminose, fra gli ingredienti principali non possono certo mancare le patate. A piacimento vi si possono poi aggiungere carne, pesce o salsicce.

La riuscita di un piatto dipende spesso dall’impiego della corretta varietà di patate. Chi non sapesse ancora quale varietà possiede quali caratteristiche, non manchi di lanciare uno sguardo al sito www.patate.ch. Lì si trovano anche molte altre informazioni utili (per esempio i valori nutritivi, un calendario stagionale) e tantissime ricette.

Della qualità delle patate svizzere ci si può in ogni caso fidare grazie alle severe direttive di SUISSE GARANTIE.

PATATE COUNTRY CON GNOCCHETTI DI CARNE E SALSA DI RICOTTA AL CURRY Resa: 4 porzioni Difficoltà: 1 Osservazioni: molto indicate per insegnare ai bambini i primi rudimenti della cucina Patate country: • 600 g patate da raclette • 4 carote • 2 cucchiai di olio • sale, pepe Gnocchetti di carne: • 300 g carne macinata • 4 cucchiai di fiocchi d’avena • sale, pepe, paprica • 1 cucchiaio di olio Salsa di ricotta al curry: • 250 g ricotta semigrassa (quark) • 1 cucchiaino di senape • 2 cucchiai di maionese • 1 cucchiaino di curry in polvere • sale, pepe

Preparazione: Lavare bene le patate, asciugarle e tagliarle a spicchi senza sbucciarle.

Pelare le carote e tagliarle a dischetti. Rosolare entrambe nell’olio ben caldo per circa 10 minuti finché sono tenere, salare e pepare, levarle dalla padella.

Mescolare la carne tritata con i fiocchi d’avena, regolare di sapore.

Con il composto formare delle palline e rosolarle ben bene nell’olio caldissimo per circa 10 minuti.

Nel frattempo, mescolare tutti gli ingredienti della salsa.

Unire le patate e le carote agli gnocchetti di carne, mescolare il tutto e far riscaldare. Servire con la salsa di ricotta al curry.

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BUON APPETITO

CHILI CON CARNE RAPIDISSIMO Resa: 4 porzioni Difficoltà: 1 Osservazioni: ancor più rapido con i fagioli neri in barattolo* Ingredienti: • 100 g fagioli neri secchi • 500 g fettine di tacchino • 500 g patate a polpa soda • 2 peperoni chile • 1 grande cipolla • 1 spicchio d’aglio • 2 cucchiai di olio • 3 dl brodo di pollo • 1 barattolo chicchi di mais, sgocciolati (circa 280 g) • sale, pepe • 1 vasetto di panna semigrassa acida

Preparazione: Ammollare i fagioli in acqua durante la notte.

Tagliare le fettine di tacchino a strisce. Pelare le patate e tagliarle a dadi. Tagliare i chile ad anelli.

Tritare finemente la cipolla e l’aglio, soffriggerli con i chile nell’olio caldissimo. Unire la carne e rosolare per alcuni minuti. Bagnare con il brodo. Aggiungere le patate, i fagioli sgocciolati e i chicchi di mais, portare tutto a ebollizione, regolare di sapore e far cuocere per circa 30 minuti con il coperchio.

Servire con la panna acida. *circa 250 g (sgocciolati)

POLLO E PATATE CON SALSA VERDE Resa: 4 porzioni Difficoltà: 2 Osservazioni: attenzione: piccante!

Ingredienti: • 2 cipollotti, solo il fogliame • 600 g patate • 500 g petti di pollo, senza pelle • 3 cucchiai di pasta di curry verde dal vasetto • 3 cucchiai di olio • 4 dl latte di cocco • 1 limetta, scorza grattugiata • 3 cucchiai di salsa di soia • 2 g ra n d i p e p e ro n i c h i l e verdi • alcuni rametti di coriandolo

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Preparazione: Tagliare a striscioline le foglie dei cipollotti, arrotolarle leggermente e immergerle per 1 ora in acqua gelata. Pelare le patate e tagliarle a spicchi. Tagliare la carne di pollo a dadi. Soffriggere bene la pasta di curry nell’olio caldissimo. Bagnare con il latte di cocco, portare la salsa a ebollizione, insaporire con la scorza di limetta e la salsa di soia.

Unire le patate e far cuocere a fuoco dolce per 15 minuti. Unire la carne di pollo e cuocere per altri 5 minuti.

Incidere i chile per il lungo, asportare i semi e tagliarli ad anelli.

Ripartire la pietanza nei piatti e cospargerla con i chile. Decorare con le foglie di coriandolo e le foglie di cipollotto.

E voi cosa abbinate alla nuova Daihatsu Trevis?

Fr. 15’490.–. Tutti gli accessori di serie.

Oggi c’è una vettura tutta fashion come i vostri accessori. Si chiama Daihatsu Trevis e con il suo elegante design abbinato a cinque colori molto chic por ta una ventata di fantasiosa novità. E questo pur dimostrando grande attenzione ai costi, grazie a un consumo di soli 4,8 l* per 100 km. Il suo grande abitacolo offre molto spazio a quattro persone e tante borse della spesa. Una generosità di volume che nelle manovre di parcheggio non si nota minimamente. Non dimenticatevi la borsetta quando par tite per il vostro test drive! Nuova Daihatsu Trevis: un’auto su misura per voi. Per Fr. 16’740.– anche con cambio automatico. Info e concessionari: tel. 0800 80 70 80. www.daihatsu.ch

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ABBIAMO MANGIATO A…

Cristina Laffranchini-Thomann e Mathias Thomann, Direttori di ‘Piacere Serpiano’.

L’ALBERGO

SERPIANO testo Luigi Bosia - foto Rémy Steinegger

L’

area del Mendrisiotto, di cui il San Giorgio (patrimonio dell’Umanità UNESCO) e il Serpiano rappresentano il limite settentrionale, offre innumerevoli spunti per itinerari di carattere culturale ma, anche, gastronomici.

Uno di questi è l’Albergo Serpiano che non è più una casa di cura, ma centro alberghiero in grado di offrire una vasta gamma di proposte e soluzioni e rappresenta il luogo ideale per una vacanza romantica e piacevole all’insegna della

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distensione. È diretto da Matthias Thomann che, grazie ad un team giovane, nei suoi due anni di attività al Serpiano, ha provveduto ad enormi cambiamenti sia sul piano delle strutture dell’accoglienza sia dell’organizzazione, proponendo anche innumerevoli novità che, nel contesto naturale di quiete e relax, offrono una nuova dimensione per rigenerare lo spirito e il corpo. Il centro benessere offre un’ampia varietà di trattamenti completi e personalizzati tra i

quali la “moxa”, antica pratica orientale, bagni rilassanti e massaggi “shaolin” e “pantai”, piscina, bagno turco, idromassaggio e sauna.

Nella romantica cornice del Serpiano è possibile anche dedicarsi l’uno all’altro, rilassarsi in due con un bagno orientale “Hamam” e cenare poi al lume di candela in una camera romantica “de luxe”.

Le proposte gastronomiche dello chef Pier Paolo Francioli sono ispirate a creatività e amore per i dettagli e si distin-

MI PIACE... … che il Premio Champagne Lanson per il miglior libro svizzero sul vino sia stato attribuito quest’anno a “Merlot del Ticino 1906-2006”, curato da Carlito Ferrari per l’editore Salvioni. La serata di premiazione, svoltasi a Sierre, ha permesso di degustare alcune delle migliori annate della Casa Lanson, ma anche Cornalin e Syrah, prodotti dai coniugi Mercier. La cena è stata realizzata dallo chef del La Botza di Vétroz. … che i festeggiamenti di “Merlot 06” continuino con successo. Buona la partecipazione alle varie manifestazioni.

E già che ci siamo: ecco gli altri modelli della collezione Daihatsu 06.

… che il Monte Verità continui con manifestazioni di grande livello, come ad esempio lo è stata, il 15 ottobre, quella col clown Dimitri, che ha interpretato a modo suo anche la cena. A proposito del noto clown, avete visto il “suo” francobollo?

NON MI PIACE... … che debbano scomparire anche le “flûtes” della ditta Cornu, che ha sede a Champagne, nel canton Vaud, quelle che assomigliano a grissini. Sinceramente non capisco che danno possano fare allo Champagne, bevanda di gran classe, prodotta solo nella famosa regione francese, dei biscotti assai apprezzati con la birra! … che il rincaro metta in difficoltà anche importanti ditte come Migros e Coop. Nel 2004 il burro costava in Svizzera Fr. 11,80 e meno della metà (Fr. 5,30) in Germania. A farne le spese sono i consumatori. Produrranno il burro nella vicina repubblica.

Oltretutto solo pochi anni or sono i famosi formaggi Gruyère ed Emmentaler costavano meno a Como che a Lugano.

guono per la qualità e la freschezza degli ingredienti utilizzati. I prodotti di stagione, interpretati con fantasia e nel rispetto dei principi di una sana alimentazione, fanno della cucina uno dei punti di forza del ristorante “Locanda Ticinese” dove una cena a lume di candela o un pranzo d’affari si trasformeranno in un’occasione speciale per il palato.

Assaggiate l’antipasto “trio di vitello”: terrina su prugne all’agro, fettine con salsa ai fagioli cannellini e carpaccio con vinaigrette di olive nere; ravioli di cipollotti e pomodori freschi, filetti di persico dorato con semi di arachidi marinati al limone ed erba cipollina con pomodoro

alle erbe e patate naturali, griglia di pesce con trevisana e indivia, petto d’anatra rosolato e foie gras con strudel di scalogno al Porto e fagiolini saltati.

Per i 100 anni del Merlot una proposta particolare: filetto di manzo affogato nel Merlot, farcito di ganassino di vitello alle spugnole su tortino croccante di riso allo zafferano. Bella la scelta di dessert come la crespella all’arancio con gelato al Cognac e all’amaretto. Non mancano piatti per bambini.

Per gli amanti del vino, viene dato particolare risalto alla vocazione enologica del cantone Ticino, che proprio nel Mendrisiotto trova una delle sue distintive aree di produzione.

Ovviamente anche quelli prodotti sul Monte San Giorgio e, in particolare, quelli delle cantine Latini di Tremona!

Per terminare, non mancate di ammirare l’esposizione di opere di Fulvia Sommaruga, che illustrano l’opuscolo dell’albergo.

Albergo Serpiano Tel. 091 986 20 00, info@serpiano.ch, internet: www.serpiano.ch.

Per tanti, tanti acquisti: Daihatsu Cuore da Fr. 11’990.–.

Sirion S

Per lo shopping all season: Daihatsu Sirion eco-4WD da Fr. 19’890.–.

Per vedere l’effetto che fa: Daihatsu Terios da Fr. 24’990.–.

Info e concessionari: tel. 0800 80 70 80 – www.daihatsu.ch

DALLA TERRA ALLA TAVOLA

Il cinghiale ha fatto la sua apparizione in Malcantone intorno al 1978.

Fase di preparazione dello zampone, con la macinazione della carne mescolata a lardo e cotenna di maiale.

LO ZAMPONE DI

CINGHIALE testo e foto Ti-Press

A Il riempimento dello zampone, la cui pelle è ricavata dal maiale.

Una volta riempita, la pelle viene cucita nell’estremità superiore. Gli zamponi vengono poi lasciati asciugare per un giorno intero.

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lla tedesca con crauti e patate bollite, con la selvaggina o - come vuole la tradizione - la notte di Capodanno con le lenticchie. In tutti questi modi si può mangiare lo zampone di cinghiale, un’invenzione di Sergio Delmenico, che gestisce una macelleria a Sessa. “La produzione è iniziata nel 2003 - spiega Delmenico - insieme al mio apprendista Enrico Moriggia abbiamo sviluppato l’idea di realizzare uno zampone di cinghiale al posto del classico zampone. Devo dire che dopo tre anni di produzione i risultati sono incoraggianti.

Rispetto al classico zampone, il gusto di quello preparato a partire dal cinghiale è completamente diverso. Anche perché quello che produco io è affumicato” sottolinea il creatore. La vendita viene effet-

tuata durante il corso di tutto l’anno e la materia prima, vale a dire i cinghiali, viene cacciata direttamente da Sergio Delmenico come pure da parenti o amici.

Un riscontro positivo arriva in modo particolare anche dai turisti della Svizzera tedesca in vacanza in Ticino, grazie ai quali lo zampone di cinghiale - prodotto unico al mondo - ha cominciato a farsi conoscere oltre Gottardo. Negli ultimi tempi, anche diversi ristoratori ticinesi hanno dimostrato il proprio interesse per lo zampone di cinghiale da proporre quale valida alternativa ai piatti tradizionali.

La lavorazione ha inizio con la macinazione della carne mescolata a lardo e cotenna di maiale. In secondo luogo, si pensa alla preparazione delle pelli: per lo zampone di cinghiale si utilizza comun-

Sergio Delmenico e il suo zampone.

Gli insaccati appesi nell’affumicatoio. L’affumicazione dura circa una decina di giorni e avviene in modo naturale presso un affumicatoio artigianale nel Canton Lucerna.

Gli zamponi sono pronti per essere cucinati...

que quella di maiale in quanto di più facile lavorazione. La stessa viene riempita e cucita in cima. Dopodiché è necessario che gli zamponi asciughino per un giorno intero. Successivamente si passa alla fase dell’affumicatoio che - ci tiene a sottolineare Sergio Delmenico - è tradizionale e completamente naturale, con il tipico fumo nero caratteristico della casa del contadino. Infine, dopo circa una decina di giorni di affumicatoio, gli zamponi di cinghiale sono pronti per essere cucinati.

Il consiglio di Sergio Delmenico è di cuocerli per circa un’ora nell’acqua non troppo calda, non ad ebollizione. Può essere dunque servito con crauti e patate bollite, con lenticchie o anche, e perché no, come stuzzichino per l’aperitivo o come antipasto per una cena al ristorante.

SULLE ORIGINI DELLO ZAMPONE Nel 1511 le truppe di Giulio II, il papa guerriero grande ‘sponsor’ di Michelangelo, diedero vittorioso assedio alla città di Mirandola, fedelissima alla Francia. Tra storia romanzata e verosimile leggenda si narra che i mirandolesi, ormai sul punto di cedere per fame avendo dato fondo a ogni riserva, non vollero lasciare in mano ai nemici i pochi suini rimasti. Era inverno, tempo di macellazione. Uccidere i maiali significava, da una parte, sottrarli ai mercenari del papa, dall’altra, non riuscendo nonostante la fame a consumare tutta la carne in pochi giorni, sciupare l’ultima preziosa fonte di energie. Un cuoco ebbe la brillante intuizione d’adoperare la pelle delle zampe anteriori dei maiali macellati per insaccare la carne più magra, che altrimenti sarebbe marcita in pochi giorni, e di cuocerla poi al momento opportuno.

Fonte: http://www.spaghettitaliani.com/

...L’etichettatura contraddistingue il prodotto finito.

Per informazioni: Sergio Delmenico macelleria-salumeria 6997 Sessa/TI. Tel. 091 608 15 79

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3ª E ULTIMA PARTE

INTERNET

TEMPO DI

BLOG

Un blog permette a chiunque sia in possesso di una connessione a Internet di creare e gestire facilmente un sito web, anche grazie alla disponibilità di servizi gratuiti, in cui pubblicare notizie, storie, racconti, fotografie, articoli, creazioni artistiche, informazioni, opinioni… in una parola dei “post”, in completa libertà e indipendenza.

testo Elio del Biaggio

I

l fenomeno “blog” è iniziato negli Stati Uniti durante la seconda metà degli Anni ’90 e verso il 2001 è stato esportato ed è diventato fenomeno di moda anche in Europa, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione dei blog. Anche questo ha contribuito alla crescita di Internet, grazie alla possibilità di pubblicare documenti sul web che si è evoluta, passando da un privilegio per pochi esperti e specialisti a una sorta di diritto per tutti. In realtà, un blog costituisce un fenomeno ancor più ampio, poiché rappresenta un luogo di incontro e di interazione, garantendo un modo alternativo, seppur virtuale, per stare insieme con gli altri, esprimendo liberamente il proprio pensiero e la propria opinione, sviluppando la propria creatività, trattando argomenti di ampio respiro e di ogni genere. Un blog è in ogni caso un vero e proprio sito web, gestito in maniera del tutto libera e autonoma, in cui si tiene traccia di idee e pensieri, proprio come in un diario personale, permettendo però di condividere e di interagire direttamente con tutti gli altri blogger e gli appartenenti alla blogsfera, ma più in generale tutti gli internauti.

CURIOSITÀ E PARTICOLARITÀ ATTORNO AI BLOG Ricordiamoci che un blog è sì personale, ma anche pubblico.

Personale significa soltanto che è uno spazio nostro, gestito direttamente da noi, e pubblico che tutti lo possono vedere e leggere. Rammentiamoci, inoltre, che un blog è uno spazio assai facile da utilizzare e gestire, non necessitando di particolari conoscenze tecniche, mantenendo un archivio storico accessibile a tutto quanto pubblicato. All’interno del nostro blog possiamo naturalmente pubblicare quanto più ci pare e tutti i contributi, definiti con il termine di “post”, portano l’indicazione della data e dell’orario di inserimento, visualizzati cronologicamente dal più recente in poi. Naturalmente, chi legge il nostro blog è in grado di lasciare dei commenti su quanto abbiamo scritto, tenendo però conto che in taluni casi è magari necessario dapprima registrarsi.

In definitiva, aprire un nostro blog non costa proprio nulla, se

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www.yahoo.com Portale web fra i più popolari, accanto naturalmente al più celebre Google, che ormai domina sul web, che consente di segnalare il proprio blog alle liste di blog presenti in rete.

non l’impegno di tenerlo continuamente in vita e aggiornato, con la possibilità di intervenire da ogni angolo del mondo, a condizione ovviamente di disporre di un accesso Internet.

BLOG IN BREVE… Siamo ormai a conoscenza che i blog sono in genere scritti e gestiti grazie ai computer, secondo criteri cronologici, e si potrebbero definire come una sorta di “diari di bordo”. Sappiamo che per aprire un blog basta semplicemente far capo a qualche servizio gratuito specifico dedicato allo scopo fra i tanti reperibili in rete, con contenuti che sono naturalmente da mettere online da parte nostra in una sorta di spazio democratico, con l’insieme dei blog esistenti che rappresenta a suo modo un sistema di conversazione distribuita. La democrazia dei blog è quindi presente in ogni aspetto, e anche gli strumenti per aprirne uno sono molto essenziali, poiché non serve in pratica nulla, a parte l’avere qualcosa da dire. In genere i blog si dividono in due grandi categorie tecniche: ospitati da un server pubblico oppure ospitati su un proprio server. Nel primo caso, più semplice, ci si rivolge a un fornitore di servizi che ci metterà a disposizione tutti gli strumenti necessari per iniziare a pubblicare i nostri pri-

mi post. Nel secondo caso, dedicato a utenti più esperti, si usano strumenti specifici, spesso offerti e reperibili in rete anche gratuitamente, che si installano su un nostro sito personale, magari ospitato su un server da qualche parte nel mondo oppure anche, se siamo fra i più fortunati, su un server tutto nostro. Ovviamente, ogni blog possiede un proprio indirizzo Internet specifico, così com’è sempre contraddistinto da un proprio titolo.

Un’attenzione particolare è da porre sull’aggiornamento del proprio blog, affinché risulti sempre interessante e con contenuti in crescita, alimentandolo di continuo, prestando particolare attenzione al fatto di non mettere troppo “in piazza” la propria sfera personale e la propria vita privata, evitando sempre di coinvolgere e citare terze persone che potrebbero non esserne troppo contente. Infatti, Internet archivia tutto e spesso non è possibile cancellare la mastodontica memoria della rete. Non scordiamoci poi mai come la filosofia alla base di un blog, benché pubblico e aperto a tutti, sia costituita da un genere di attività che si svolge più per se stessi che per gli altri…

SEGRETI E STRUMENTI DEL BLOG Esiste qualche particolare “segreto” per gestire e utilizzare al meglio il proprio blog? Fondamentalmente, i “segreti” del buon blogger potrebbero essere riassunti in poche righe, come utilizzare al meglio gli strumenti comunicativi che Internet ci mette a disposizione, essere il più possibile spontanei, scrivere non solo per essere letti, rispondere sempre ad eventuali commenti, esprimer-

si in una forma corretta e, naturalmente, avere qualcosa da raccontare, o meglio ancora, desiderare e sentire di voler raccontare qualcosa. Come per la maggior parte delle attività informatiche, abbiamo visto che anche per i blog ci sono strumenti creati per fare diverse operazioni in modo del tutto automatico, e in ogni caso in maniera più efficace ed efficiente. Pensiamo soltanto al farsi conoscere, in quanto sovente non serve inserire il proprio blog nei motori di ricerca poiché, se aggiornati, vi sono già presenti o si inseriscono addirittura da soli dopo poco tempo. Detto tutto ciò, gli strumenti più significativi per i blog riguardano soprattutto la diffusione dei contenuti e le statistiche delle visite. In effetti, i post possono essere diffusi proprio come se fossero pubblicati su un giornale tradizionale e gli strumenti di diffusione più importanti sono sostanzialmente due, i “feed RSS” e gli “aggregatori”. I “feed RSS” sono dei formati utilizzati allo scopo di rendere leggibili i post di molti blogger, grazie all’uso di un unico programma in grado di generare e di comporre una sorta di pagina personalizzata di blog, così come di altri diffusori di contenuti che propongono “feed RSS”. Tale possibilità può anche essere messa a disposizione dal fornitore del nostro servizio. D’altra parte, gli “aggregatori” permettono di organizzare i contenuti in forma ragionata, gestiti da ogni singolo blogger che inserisce i contenuti in appositi elenchi di distribuzione. Questi aggregatori possono anche essere pubblicati sul proprio blog, consentendo in questo modo un’efficace distribuzione delle informazioni che sono poi in grado di circolare liberamente sul web.

Per i 25 anni di Bio Suisse. Buon anniversario!

Coop e Bio Suisse lavorano insieme dal 1993. Con molto più successo e coerenza di altri. Anche per il futuro diamo importanza alla gemma. Perché naturale è meglio.

Per l’uomo, gli animali e la natura.

SONDAGGIO

Plinio Riva, 56 anni, insegnante, Vacallo - “Il Merlot è un vino che mi piace molto e che bevo spesso. Degusto però volentieri anche del Cabernet e del Sirah”.

Il prossimo mese si chiuderanno ufficialmente a Chiasso i festeggiamenti per i 100 anni del Merlot. Un’occasione, questa, per sondare gli “eno-gusti” della nostra gente che ha risposto alla seguente domanda: il Merlot è tra i vostri vini preferiti? testo Lorenza Storni - foto Stefano Ember

Virginia Egloff, 69 anni, pensionata, Sorengo - “Mi piace il Merlot e lo compero sempre. Gusto però anche del buon Chianti o i vini francesi, anche se sono un po’ costosi”.

32

ILLUSTRAZIONE TICINESE 10-06

Andrea Stampanoni, 23 anni, studente, Vaglio - “Amo il Merlot del Ticino e lo bevo perché è il fiore all’occhiello della nostra terra”.

Stefania Della Corte, 39 anni, apprendista OSS, Lugano - “Spesso mi chiedo: ma il vino fa buon sangue? Il Merlot sicuramente!“.

GRADISCE UN

MERLOT? Gabriele Pitocco, 41 anni, cuoco, Paradiso - “Il Merlot è un buon vino e lo bevo. Preferisco però dei vini più corposi e impegnativi”.

Gianfranco Cattaneo, 65 anni, pensionato, Capriasca - “Un buon bicchiere di Merlot si beve volentieri. E i ticinesi, secondo me, dovrebbero preferirlo ad altri vini non autoctoni”.

Erica Nessi, 21 anni, commessa, Lugano - “Io non so rispondere perché non bevo vino. Non mi piace!”.

Damiano Panzera, 23 anni, imp. di commercio, Aranno - “Il Merlot è un buon vino, ma se devo essere sincero preferisco il Chianti”.

Rosi Paternoster, 47 anni, sarta, Lugano - “Se uno pensa al Merlot, in generale pensa al rosso. Io, ultimamente preferisco il bianco. Il mio vino preferito è però il Brunello di Montalcino. Amo anche i sudafricani e i californiani”.

Helena Stroppini, 31 anni, parrucchiera, con Lilia Gnosca - “Non sono amante dell’alcol”.

Maria Mercolli, 44 anni, studentessa, Capriasca - “A dire il vero preferisco il succo d’uva. Ma se bevo un bicchiere scelgo un buon Rioja, un vino spagnolo”.

Renzo Gerosa, 80 anni, pensionato, Osogna - “Il Merlot mi piace tanto, ma la sua bontà dipende dalla zona di produzione. Io bevo volentieri anche i vini della Valtellina”.

Giuliana Moranti, 59 anni, Airolo - “Il bicchiere migliore è quello pieno! Se è Merlot, tanto meglio, visto che è il mio vino preferito”.

Sabina Rossi, 34 anni, sarta, Arcegno “Amo il Merlot soprattutto abbinato a tipici piatti ticinesi o a formaggi delle nostre valli: il binomio è fantastico!”.

Giovanni Sabetti, 38 anni, agente di polizia, Locarno - “Non sono un grande intenditore, ma il Merlot fa la differenza!”.

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3a PARTE

VIAGGI

DORMIRE ACCANTO AL CADAVERE DEL NONNO Il bus si inerpica sempre più su ripide e tortuose strade e il suo incedere diviene lentissimo. Paesaggi sublimi alternano montagne selvagge con ruscelli, pascoli e pinete, a vallate coltivate a riso dove spesso cresce una vegetazione tropicale con banani e palmeti. Intravedo i primi tetti delle tipiche abitazioni toraja, che fanno capolino tra la rigogliosa vegetazione, paiono scafi di vascelli senza vele, strane barche perse tra i monti. Si sta per concludere un periplo infinito: due giorni di viaggio quasi insonni e con nello stomaco solo un dolce locale a base di riso. Ma ora la grande scoperta della cultura tana toraja può iniziare… testo e foto Roberto Schneider

Il culto locale prevede che i cadaveri vengano imbalsamati fino a quando la famiglia non sia in grado di organizzare una grande cerimonia funeraria degna del defunto.

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CASE COME BARCHE Le case dei toraja sono dette “tongkonan”. Ogni abitazione appartiene ad una famiglia e non la si può né vendere né acquistare. La particolare struttura architettonica le fa sembrare navi perse tra le montagne. Costruite su piloni, hanno ampi tetti rialzati alle estremità che ricordano gli scafi di antichi vascelli. Di fronte ad ogni abitazione principale, sono allineate altre costruzioni tradizionali, di regola più piccole, che fungono da magazzini per il riso. Le strutture sono in legno ed eseguite con un sapiente lavoro ad incastro, senza far uso di chiodi, mentre la copertura dei tetti avviene con fieno e foglie. Solo le costruzioni più recenti, ormai, fanno concessioni alla modernità utilizzando delle lamiere ondulate. A Rantepao, il sonnolento capoluogo del

Tana Toraja, malgrado molti edifici siano in muratura, si può notare ancora un certo sforzo nel conservare lo stile tradizionale, forse anche per accattivarsi le simpatie dei visitatori che, nei mesi estivi, sono numerosi. Io vi giungo però a primavera, poco dopo la conclusione della stagione delle piogge. A notte inoltrata trovo alloggio in una piccola e modesta pensione costituita da quattro tongkonan. Non vi sono altri ospiti, così come non incontrerò altri viaggiatori durante tutto il mio soggiorno nella regione. Al mio primo brusco risveglio il giorno successivo penserà, il mattino presto, il muezzin della vicina moschea, in barba al fatto che nella regione solo il cinque percento della popolazione è di fede musulmana. Deliziosa per contro la simpatia che da subito mi circonda, così come le attenzioni degli

L’arrivo sul luogo della cerimonia è traumatico: cortei rituali attraversano il piazzale insanguinato.

impiegati della pensione che ben presto mi fanno sentire come uno della loro famiglia. Risulta così facile entrare in contatto con altre persone del luogo e in particolare con David, che diverrà la mia guida “culturale” nel corso dei giorni successivi. Agli intrattenimenti “meno culturali” penseranno poi altre conoscenze con le quali avrò modo di vivere aneddoti singolari, trascinato come sarò nella singolare vita mondana locale. Godo quindi di un’ospitalità senza pari immerso in una cultura che ama giocare abilmente tra il passato e il presente. Il giovane amico David non veste più gli abiti tradizionali e mi raggiunge alla pensione a bordo di una motoretta, poi però mi parla con coinvolgimento delle tradizioni che sopravvivono e che ancora oggi dettano i ritmi della vita dei toraja e dei loro villaggi.

I CADAVERI IMBALSAMATI Una cultura singolare, contraddistinta da case che ricordano un remotissimo passato sul mare e da un profondo senso della morte, vissuta quale passaggio normale da una vita a un’altra. “Lo scorso anno ho dormito per diversi mesi accanto al cadavere di mio nonno”, mi dice David.

“Non mi disturbava assolutamente, l’unica cosa spiacevole era quell’odore di paraffina”. Il culto locale dei morti prevede infatti che i corpi dei familiari deceduti vengano imbalsamati. Una volta si faceva ricorso a tecniche tradizionali, oggi sono sufficienti alcune siringhe e diversi litri di paraffina. Così facendo, i trapassati mantengono le loro sembianze per mesi, anche anni, rimanendo nelle case sul proprio letto come fossero addormentati, concedendo così il tempo

necessario alla famiglia per racimolare il denaro necessario al fine di organizzare una pomposa cerimonia funebre. Tre giorni dettati da schemi ben precisi, nel corso dei quali vengono sacrificati buoi e maiali che accompagneranno poi il defunto nell’aldilà. Più ricchezza ostenterà la famiglia, più buoi trasporteranno il defunto nel corso del suo ultimo viaggio, migliore sarà la sua vita futura. David è appassionato narratore di ogni dettaglio delle tradizioni locali e lungo il cammino mi introduce al cerimoniale funebre al quale mi sta accompagnando. Il villaggio è a poco più di mezz’ora di bemo - le camionette di trasporto collettivo indonesiane. Avvicinandoci al luogo della cerimonia incontriamo sempre più persone che con ogni mezzo vi si stanno recando.

Vestono per lo più abiti neri, camice o

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VIAGGI

Caratteristiche case toraja: si pensa vogliano riprodurre le sembianze dei vascelli degli antenati navigatori‌ ma sono costruite sulle montagne lontane dal mare.

La grazia e i raffinati abbigliamenti delle donne contrastano con la crudezza dell’ambiente circostante.

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twfe

a vita, contateci

scialli, ma pure altri indumenti tradizionali, preziosamente ricamati. L’abbigliamento è spesso completato da vistosi gioielli.

BUOI SACRIFICATI PER L’ULTIMO VIAGGIO Giunti sul luogo della cerimonia, un piccolo villaggio incastonato tra rilievi rocciosi e risaie, vi trovo un grande ma tranquillo affollamento. Sono centinaia le persone che attendono. Verranno chiamate a gruppi ad assistere alla festa, perché sul piazzale delle celebrazioni non vi è posto per tutti. Ognuno porta i suoi regali. I più abbienti, maiali, gli altri come il sottoscritto, riso, sale o tabacco.

Accolgo i ringraziamenti dei familiari del defunto - o meglio della defunta che mi invitano ad aggiungermi a loro, la mia presenza è un segno di stima e prestigio. Ma ormai la mia mente è confusa e annebbiata da ciò che vedono i miei occhi, da quello che sentono le mie orecchie e dagli odori penetranti di morte che percepiscono le mie narici.

Sul piazzale giacciono supine le carcasse di molti bufali, gli occhi pietrificati e spalancati, così come decine di maiali ancora legati alle aste usate per il loro

trasporto attendono un crudele destino.

Sono considerati animali fortunati perché accompagneranno il defunto nell’aldilà (!). La mattanza prosegue per un giorno intero e il selciato del cerimoniale si riempirà di rigagnoli rossi. Molti toraja con lunghi coltelli e “macheti” sezionano le carcasse e fracassano le ossa. Grandi pezzi vengono offerti agli ospiti, mentre altri vengono cotti sul posto. In case tipiche, o sotto ripari provvisori costruiti per l’occasione, si accomodano gli invitati che man mano accedono alla festa con rituali processioni al ritmo di musiche e nenie. Mi ritrovo così circondato dalla simpatia di decine di toraja, che mi porgono biscotti tipici, caffè, quindi riso e carne, il tutto innaffiato generosamente con vino di palma, il “tuag”. Le ore trascorrono in interessanti anche se non sempre facili discussioni. A tratti rifuggo quella confusione, mi allontano per cercare di meglio capire quello che sta succedendo, per trovare impossibili spiegazioni a quell’incredibile momento che sto vivendo tutto solo in mezzo a gente tanto diversa. Non conosco nemmeno la defunta, ma mi considerano uno della famiglia. CONTINUA.

«Assicurarsi è bene, ETI è meglio.»

Sibylle, assistenza all’estero del TCS

Nel corso dei riti funerari vengono sacrificate decine di maiali e bufali, che accompagneranno il defunto nella vita successiva.

Tutto Club www.tcs.ch

VACANZE

IL GIRO D’EUROPA IN

QUATTRO GIORNI Da domenica 29 ottobre a mercoledì 1° novembre 2006, al padiglione Conza di Lugano, visitando il Salone Internazionale del Turismo. testo Antonella Broggi

L

e vacanze, si sa, durano poco, e i preparativi spesso sono la parte più divertente. Perché ci permettono di sognare, e perché in fondo ci fanno scoprire tante cose nuove. Dalla ricerca della destinazione alla consultazione di mille cataloghi, alle ore passate navigando in rete, fino alla decisione definitiva. Il Salone Internazionale delle Vacanze del Turismo di Lugano, già alla sua quarta edizione, offre ai suoi visitatori 500 stand con oltre 50 nazioni rappresentate. Una ghiotta occasione per scoprire nuove destinazioni, per scovare indirizzi di alberghi e per informarsi direttamente presso gli operatori del posto.

Ma anche chi non ama viaggiare o desidera scoprire le bellezze del nostro Cantone, potrà trovare utili informazioni e suggerimenti. Sarà infatti il Ticino a fare gli onori di casa, presentando attraverso enti e strutture le bellezze del territorio locale. Un progetto iniziato già nel 2005, che ha visto la partecipazione di alcuni comuni ticinesi come Astano, Riva San Vitale, ViraGambarogno, Tenero-Contra, Barbengo, Lavizzara e diversi operatori. Motivata dall’apprezzamento del pubblico e dall’entusiasmo riscontrato negli espositori, l’organizzazione del

Salone ha predisposto per la prossima edizione l’allestimento di un’area specifica, che si chiamerà “Piazza Ticino”. Gli Svizzeri, infatti, non sono soltanto appassionati viaggiatori, ma anche un popolo capace di grande accoglienza.

In questa edizione inoltre, grande novità, a IViaggiatori verranno consegnati gli ambitissimi “Swiss Tourism Awards”.

Quest’anno saranno le capitali europee del turismo a ricevere il premio. Da Riga ad Ankara, da Zaragoza a Baden bei Wien, da Vilnius a Evora aranno oltre 30 le selezionatissime destinazioni.

GLI AWARDS DEL 2006 Queste sono solo alcune delle città che riceveranno il riconoscimento uffciale dei Swiss Tourism Awards.

La scorsa edizione è stata visitata da 60 mila visitatori. 12’000 mq di superficie espositiva, 500 stand, 1’500 operatori turistici accreditati, oltre 50 nazioni rappresentate fanno del Salone del Turismo di Lugano la principale fiera turistica svizzera e il più significativo evento turistico emergente nel contesto europeo.

L’edizione 2006 avrà luogo da domenica 29 ottobre a mercoledì 1° novembre, dalle ore 11:00 alle 19:00.

Mykonos

Santiago de Compostela

Leuven

Capo d’Istria

Toledo

Kutna Hora

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PUBBLIREDAZIONALE

IL SALONE IN CIFRE

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PENNE, PENNELLI E PASTICCI

I nanostuzzichi Realizza dei simpatici nanetti per decorare la merenda, una coppa gelato o un aperitivo. idea, disegni e realizzazione di Anto

1. Sfoglia una rivista e appoggia il rotolo di cartone sulle pagine per trovare degli sfondi da trasformare in vestitini per i nanetti. Traccia il contorno del rotolo e ritaglia tanti dischetti quanti sono i nanetti che vuoi realizzare.

Cosa ti occorre:

2. Ritaglia la forma riprodotta in questa immagine e usala, come hai fatto con il rotolo di cartone, per ritagliare i cappelli dei nanetti.

4. Piega a metà i dischi che hai ritagliato, riaprili, spalma la colla sul lato interno, infila al centro lo stuzzicadenti e ripiega il dischetto.

3. Infila una pallina su ogni stuzzicadenti premendo, ma senza far uscire la punta dello stuzzicadenti.

5. Arrotola i “triangoli”, metti un po’ di colla sulla sommità di ogni pallina e fissa un cappuccio su ogni nanetto.

l’anima di cartone di un rotolo di carta igienica, stuzzicadenti, palline di ovatta del diametro di 15 mm, una rivista da tagliuzzare, forbici dalla punta arrotondata, matite colorate, colla stick.

6. Con le matite colorate, disegna le faccine dei nanetti. Non usare i pennarelli, perché l’inchiostro sulle palline di ovatta si espande confondendo i tratti.

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OGGI PARLIAMO DI...

DIALÈTT?

TA PARLAT

COS’È PER VOI IL DIALETTO? Lorenzo: è una lingua parlata in tutto il mondo.

Mattia: è un tipo di lingua. Ogni paese o nazione ha il suo dialetto.

Timothy: il dialetto lo parlavano tempo fa, quando noi non eravamo ancora nati.

Romolo: è la lingua del Ticino ed è questa che bisognerebbe parlare.

SECONDO VOI, PERCHÉ SI È INIZIATO A PARLARE DIALETTO? Samanta: io penso per parlare più velocemente.

Mattia: per capirsi meglio tra persone.

Paula: a quei tempi si parlava dialetto perché altre lingue non erano tanto conosciute.

Selene: io credo che si parlasse dialetto per abbreviare le parole.

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Anastasija

Anna

Denise

Filippo

Francesca

Giorgia

Giulia

Il dialetto rappresenta un efficace mezzo di comunicazione usato sia per motivi di ordine pratico, sia per esprimere in modo colorito sentimenti, passioni, emozioni.

Abbiamo parlato di dialetto con la IV elementare di Bironico, classe guidata dal maestro Edy Zellweger. Dei 19 alunni, 5 parlano regolarmente dialetto, 3 lo parlano saltuariamente, 7 lo capiscono ma non lo parlano e 4 non lo capiscono. testo Lorenza Storni - foto Rémy Steinegger

Mattia: perché non avevano ancora scoperto altre lingue. È NATO PRIMA IL DIALETTO O PRIMA L’ITALIANO? Denise, Giorgia, Leonardo, Samanta, Nadia: è nato prima il dialetto.

Giulia: io penso che sia nato prima il dialetto per pronunciare delle parole più corte.

Selene: per me è nato prima il dialetto perché sono gli anziani che lo parlano.

Francesca: io penso che sia nato prima il dialetto e che oggi si stia perdendo.

Mattia: io invece credo che sia nato prima l’italiano, ma siccome era una lingua che non piaceva tanto, si parlava dialetto.

PERCHÉ CI SONO SEMPRE MENO PERSONE CHE PARLANO DIALETTO? Giulia, Steve: perché arriva sempre più

gente straniera che non sa il dialetto e quindi si perde.

Anastasija: perché è una lingua vecchia che non si vuole più parlare perché adesso c’è l’italiano.

Leonardo: perché tutti parlano sempre italiano e quindi il dialetto se lo dimenticano.

Lorenzo: perché quando si va a scuola bisogna parlare italiano e di conseguenza il dialetto si perde.

Nadia: perché i genitori non parlano con i figli in dialetto.

Mattia: forse perché l’italiano è una lingua più bella e poi perché i ragazzi le parolacce in dialetto non le sanno dire.

Francesca: io penso che si parla sempre meno perché le persone vecchie che lo sanno bene muoiono e arriva gente che non lo sa parlare. Però penso che i geni-

Leonardo

Lorenzo

Lucrezia

Mattia

Medina

Nadia

Paula

Romolo

Samanta

Selene

Steve

Timothy

tori dovrebbero insegnarlo ai loro figli.

Denise: io credo che comunque, ci sono dei dialetti che muoiono, ma anche certi altri che nascono.

Filippo: io parlo regolarmente dialetto con mia mamma. Ma non so perché in tanti non lo parlano più.

Lucrezia: il dialetto viene parlato dai vecchietti perché hanno vissuto molto di più con questa lingua.

Nadia: io credo che sia perché fin da piccoli si inizia a parlare italiano e perciò quando si è grandi non si riesce a capire e a parlare.

Medina: secondo me non si parla più dialetto perché è come se fosse passato di moda. Quindi non si dimentica, ma non lo si vuole più parlare.

PER QUELLI CHE LO PARLANO: CHI VI HA INSEGNATO A PARLARE DIALETTO? Lorenzo: mia mamma, mio papà e mio fratello.

Filippo: mia mamma.

Giulia: i miei nonni, mia mamma e i mie zii.

Timothy: la mia famiglia e la mia nonna.

Selene: mia mamma mi ha insegnato lo svizzero tedesco.

Giorgia: il papà, la mamma e i nonni.

Paula, Francesca: io lo parlo poco, ma lo imparo ascoltandolo dagli altri.

Mattia: il mio papà.

Anna: io parlo il dialetto calabrese con tutta la mia famiglia. L’ho imparato ascoltando.

Nadia: io lo parlo poco, ma mia nonna ha detto di parlarmi sempre in dialetto, così lo imparo.

Lucrezia: tutti i miei parenti parlano il dialetto calabrese, perciò a volte lo parlo anch’io.

COME MAI, SECONDO VOI, NON SI IMPARA ANCHE A SCRIVERLO? Samanta: perché è molto difficile da scrivere e non c’è quasi mai una vocale alla fine.

Paula: essendo una lingua vecchia e quasi dimenticata, sarebbe come scrivere in egiziano.

Francesca: non lo scrive nessuno perché pochi lo parlano e scriverlo è molto complicato.

Giulia: io penso perché le mamme non hanno tempo di insegnare a scriverlo.

COSA VI PIACE DI PIÙ DEL DIALETTO? Anna: che si può comunicare in segreto.

Lorenzo: che si possono decidere le tattiche durante una partita senza farsi capire dagli avversari.

Filippo: a me piace perché si abbreviano le parole, è tutto più corto.

Lorenzo: a me piace perché ci sono tanti accenti, quindi è più facile.

Giulia: a me piace molto la pronuncia.

Romolo: a me fa ridere. Per esempio mio nonno racconta spesso delle storielle divertenti.

Steve: a me non piace troppo il dialetto,

preferisco l’italiano.

Francesca: il bello del dialetto è che certe cose fanno ridere.

IN ALCUNE CLASSI ITALIANE HANNO INTRODOTTO DELLE LEZIONI DI DIALETTO. PENSATE CHE SIA UNA BUONA IDEA? Anastasija: a me piacerebbe, perché così si impara un’altra lingua.

Timothy: anche a me piacerebbe. Il nostro maestro Edy, ogni tanto lo parla con noi.

Giulia: io vorrei che Edy parlasse un pò di più in dialetto con noi.

Paula: io credo che sia bello imparare il dialetto a scuola.

Francesca: io penso che abbiano fatto bene, così si ritornerà a parlarlo.

Medina: a me non piacerebbe. Io non lo so, non l’ho mai capito e non mi interessa impararlo.

Steve: a me piacerebbe imparare delle parole nuove.

Paula: non potrebbero organizzare anche dei corsi di dialetto?

Francesca: io penso che dovrebbero insegnare il dialetto, ma non del tutto, solo a metà e poi smettere…

Le classi elementari del Cantone interessate a collaborare alla realizzazione di uno di questi servizi possono scrivere a: Lorenza Storni, CP 247, 6906 Lugano o inviare una e-mail a: lorenza.storni@bluewin.ch.

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GRATUITAMENTE Chi non ha mai vissuto una situazione simile: il postino passa con un pacco per voi e voi non siete a casa. A questo punto è inevitabile ripensare accuratamente tutti gli impegni della settimana per riuscire ad andare a ritirare il pacco, con conseguente perdita di tempo e nervosismo. Dal 1° ottobre tutto questo è finito: ora anche le stazioni ferroviarie e di servizio funzionano come punti di ritiro pacchi.

AVVISO ELETTRONICO Quando arriva un pacco allo sportello PickPost, il cliente viene avvertito per SMS e/o per e-mail e può andare a ritirarlo il giorno stesso al punto PickPost che ha scelto. In più, il grande vantaggio di PickPost è che non vi sono costi aggiuntivi né per il mittente né per il destinatario. L’iscrizione a PickPost, il ritiro dei pacchi e l’avviso elettronico sono gratuiti. L’iscrizione è

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hi si registra come cliente presso il servizio PickPost, ha la possibilità di ritirare i propri pacchi dove preferisce: in un altro ufficio postale, alla stazione ferroviaria o a quella di servizio lungo il tragitto per andare al lavoro. Dal 1° ottobre i punti di ritiro che offrono questo servizio sono più di 320 in tutta la Svizzera, spesso anche con orari di apertura prolungati o nel weekend.

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SALUTE

STRESSATI? PENSATE ALL’OMEOPATIA! Un tempo considerato prerogativa degli uomini d’affari, lo stress è oggi ritenuto un fenomeno che interessa tutte le categorie sociali e tutte le fasce d’età. testo Rita Ducret-Costa

L

o scolaro e lo studente troppo impegnati, la casalinga frustrata e insoddisfatta, l’impiegato che teme di perdere il lavoro, l’anziano che soffre di solitudine e di rimpianti…

Tutti possono essere vittima di questo stato cronico, fonte potenziale di innumerevoli disturbi nervosi e psicosomatici.

L’omeopatia offre soluzioni mirate ed efficaci per questo autentico flagello e per le sue conseguenze.

Ignatia è il rimedio d’elezione dell’ipermotività, dell’angoscia con nodo alla gola, palpitazioni e dolori migranti, in particolare intercostali e precordiali. Gelsemium agisce sulla paura che fa perdere il controllo di se stessi, provocando tremiti, debolezza delle gambe, mani madide e spesso diarrea. Aconitum si rivolge agli stati di estrema agitazione, accompagnati da palpitazioni e dolori al petto. Argentum nitricum è indicato per i soggetti ansiosi e precipitosi, che fanno tutto di fretta, non stanno mai fermi e vorrebbero aver finito prima ancora di aver iniziato.

Belladonna è utile nell’ipereccitabilità di tutti i sensi, nelle collere improvvise con viso rosso e congestionato, nelle difficoltà di addormentamento, nonostante una grande stanchezza. Abrutus precatorius cura i malesseri con dolori a tutti gli arti, Calendula, l’esaurimento nervoso e l’irritabilità con ipersensibilità al dolore. Alcuni rimedi intervengono soprattutto sui sintomi fisici derivanti dallo stress: Viburnum è consigliato per le persone irritabili, affette da crampi addominali e cefalee, Chelidonium, per i soggetti depressi e ansiosi, sofferenti di problemi epatici ed emicranie ecc.

UN’INTERESSANTE PREPARAZIONE COMPOSITA Un’alternativa valida consiste nell’assumere una preparazione che raggruppa vari principi attivi, disponibile in farmacia e drogheria sotto forma di granuli e compresse succhiabili. Secondo uno studio clinico francese, questo prodotto ha un’efficacia analoga a quella del diazepam, farmaco della famiglia delle benzodiazepine, per le quali vige l’obbligo di prescrizione medica. La tollerabilità è peraltro migliore, in particolare per quanto concerne la totale assenza di sonnolenza diurna, che è uno degli efLo stress cronico è fonte di disturbi nervosi e psicosomatici.

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BASTA RIMANERE SENZA VOCE! senso il nostro biglietto da visita e ci aiuta nei rapporti con chi ci circonda. D’altronde, basta rimanere senza voce per qualche giorno per rendersi conto della sua importanza! Questo “bene”, prezioso quanto fragile, può essere colpito da due tipi di disturbi: l’afonia, o perdita totale della voce, e la disfonia, o alterazione dell’emissione vocale. Per lo più, questi problemi sono dovuti ad un’infiammazione delle corde vocali, la cui causa è un’infezione virale o microbica. Tra i principali fattori che favoriscono l’afonia o la disfonia, lo stress vocale, tipico per esempio di alcune professioni (insegnanti, cantanti, oratori), gli sbalzi climatici e il fumo.

PREVENZIONE E TERAPIA La prevenzione consiste nell’eliminare, nei limiti del possibile, i fattori favorenti. In caso di calo improvviso della temperatura si consiglia di assumere la vitamina C, l’oligoelemento zinco o la pianta echinacea. Quanto alla terapia, prevede il riposo delle corde vocali e medicinali specifici (compresse succhiabili, spray, ecc.).

In omeopatia, Arnica è il rimedio utilizzato in caso di afonia e raucedine da sollecitazione eccessiva delle corde vocali. Arum triphyllum completa Arnica nei soggetti la cui voce cambia costantemente timbro. Aconitum napellum cura le conseguenze del freddo asciutto, Dulcamara quelle dell’umidità. Tali farmaci sono assunti solitamenze in granuli.

C’è però un’alternativa molto valida, ovverosia una preparazione che riunisce otto medicamenti omeopatici complementari.

Disponibile in compresse succhiabili, questo prodotto può essere utilizzato sia a titolo preventivo che curativo.

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fetti collaterali del diazepam. Inoltre, l’assunzione anche prolungata di sostanze omeopatiche non presenta i ben noti rischi di assuefazione e di farmacodipendenza delle benzodiazepine.

La voce può essere definita come un insieme di vibrazioni sonore prodotte dalle corde vocali, due pliche mucose della laringe.

In realtà, si tratta di un fenomeno complesso, in cui sono coinvolti vari organi: il cervello, che controlla i movimenti della laringe; la bocca, le fosse nasali e la faringe, che servono da cassa di risonanza ai suoni emessi; il palato, le labbra e la lingua, che consentono l’articolazione; i polmoni, che, espellendo l’aria ad una pressione più o meno forte, determinano la potenza sonora.

Lungi dall’essere un semplice fenomeno fisiologico, la voce è anche parte integrante della nostra personalità. È in un certo

Nell’impossibilità di soddisfare per iscritto le vostre numerose richieste, la signora Rita Ducret-Costa, farmacista, nutrizionista, omeopata, risponde telefonicamente alle vostre domande il giorno sotto indicato dalle 09.00 RITA DUCRET-COSTA alle 12.00 al numero 026 401 24 12.

Prossimo appuntamento: martedì 7 novembre 2006

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Modifast è un progetto nutrizionale completo per il controllo del peso corporeo che va incontro alle vostre esigenze personali. L’ampia scelta di prodotti e di gusti consente di organizzare il proprio menu giornaliero in modo vario e individuale.

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CONCORSO 75˚ IT

ILLUSTRAZIONE TICINESE È... … una rivista, un settimanale, una polizza assicurativa, un mezzo di informazione?

Q

uesto e altro è, o è stata. Ma per saperne di più e per trovare la soluzione esatta, che è anche la risposta che vogliamo da voi per partecipare al concorso, basta risolve-

1

re questo test. In palio ricchissimi premi, per festeggiare i 75 anni di Illustrazione Ticinese e per ringraziare voi, cari lettori, per la fedeltà che da tanti anni ci dimostrate.

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ILLUSTRAZIONE TICINESE È SEMPRE STATA MENSILE? M. No, una volta era un quotidiano L. No, una volta era un settimanale N. Sì, è da sempre un mensile

COME SI MANTIENE IN FORMA IL NOTO GIORNALISTA TELEVISIVO EUGENIO JELMINI? U. Nuoto V. Fitness Z. Tuffi

DA QUANTI ABITANTI ERA POPOLATO IL CANTON TICINO, ALLA NASCITA DI ILLUSTRAZIONE TICINESE, NEL 1931?

C. 195’566 B. 245’458 A. 159’223

QUALE RUBRICA CURA PER ILLUSTRAZIONE TICINESE PIERGIORGIO BARONI? O. Moda e Bellezza I. Scriv in dialètt N. Escursioni

2 6 3 7 4 8 CHI APPARE SULL’ULTIMA COPERTINA DI ILLUSTRAZIONE TICINESE DEL 15 OTTOBRE 2006?

T. Tito Tettamanti R. Il Circo Fortuna S. Giuliana Castellani

PRESSO QUALE SITO INTERNET È CONSULTABILE L’ARCHIVIO DI ILLUSTRAZIONE TICINESE A PARTIRE DAL 2006?

I. www.illustrazione.ch L. www.illustrazioneticinese.ch M. www.ticineseillustrazione.ch

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L’INTERO TICINO HA RISO GRAZIE A LORO. DI CHI SI TRATTA? R. Stanlio e Ollio T. I politici S. Degli attori del Cabaret della Svizzera italiana

ILLUSTRAZIONE TICINESE È SEMPRE STATA GRATUITA? S. Sì, lo è da sempre T. No, una volta era a pagamento, su abbonamento U. Sì, ma la si ritirava al chiosco

9

QUALE SPORT PRATICA NICOLE BULLO, INTERVISTATA NELL’EDIZIONE DI FEBBRAIO DI QUEST’ANNO? B. Nuoto sincronizzato A. Hockey su ghiaccio C. Danza classica

13

COME SI CHIAMA LA RUBRICA DI LAVORI MANUALI DEDICATA AI BAMBINI? P. Penne, pennelli e pasticci Q. Matite, gomme e lavoretti R. Pennarelli, pastelli e lavori belli

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È VERO CHE UN TEMPO, INSIEME ALLA RIVISTA, SI POTEVA STIPULARE UNA POLIZZA ASSICURATIVA? C. Sì, nel prezzo dell’abbonamento era compreso il premio per la polizza sulla vita.

B. Sì, nel prezzo dell’abbonamento era compreso il premio per l’assicurazione RC. A. No, questa possibilità non è mai esistita.

ROBERTO SCHNEIDER, IL GIORNALISTA VIAGGIATORE DELLA REDAZIONE, HA INIZIATO IL RACCONTO DEL SUO NUOVO VIAGGIO, PER QUALE DESTINAZIONE? H. Brasile I. Indonesia L. Finlandia

14 15 11 16 12 17 COS’HANNO DI PARTICOLARE LE COPERTINE DI QUEST’ANNO? N. Una nuova testata O. La nuova testata che si fonde con la prima, quella di 75 anni fa.

P. Il colore, l’anno scorso erano in bianco nero.

QUANTI SONO I LETTORI DI ILLUSTRAZIONE TICINESE? M. 50’000 N. 158’000 O. 112’000

IN CHE ANNO LA DIREZIONE DI ILLUSTRAZIONE È PASSATA DA ALDO PATOCCHI A MATTHIAS WERDER? T. 1995 U. 1979 V. 2001

PERCHÉ IN ALCUNE BUCALETTERE NON VIENE CONSEGNATA ILLUSTRAZIONE TICINESE? T. Perché hanno l’adesivo “niente pubblicità” V. Perché non vengono svuotate regolarmente U. Perché bisogna essere abbonati

QUANTI ANNI HA ILLUSTRAZIONE TICINESE? P. 50 Q. 25 R. 75

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22

18 19 23 20 24 25 21 CONCORSO

DI COSA PARLA LA RUBRICA “DALLA TERRA ALLA TAVOLA”?

A. Di prodotti che dalla nostra terra finiscono sulla nostra tavola.

B. È una rubrica di arredamento C. È una rubrica di giardinaggio

22 LA REDAZIONE DI ILLUSTRAZIONE TICINESE È SEMPRE STATA IN TICINO? L. Sì, inizialmente si trovava a Cassarate I. No, si è spostata nel 1936 da Basilea a Mendrisio M. No, è tuttora a Basilea

COSA BISOGNA AVERE SECONDO TITO TETTAMANTI, INTERVISTATO SU ILLUSTRAZIONE DEL 1°OTTOBRE 2006?

B. Sale in zucca D. Oli da gumbat C. Savoir faire

QUANTO COSTAVA LA PRIMA COPIA DI ILLUSTRAZIONE TICINESE? L. Un franco N. Era gratuita O. 35 centesimi

A QUALI DOMANDE RISPONDE LA COLLABORATRICE DI ILLUSTRAZIONE TICINESE, ELENA BALESTRA-STERN? H. Risolve quesiti informatici I. Spiega il comportamento dei nostri amici a quattrozampe L. Si occupa di astrologia

DOVE SONO AMBIENTATI I NUOVI SPOT TELEVISIVI DI ILLUSTRAZIONE TICINESE? Z. In quattro piazze ticinesi U. Sui monti ticinesi V. Sulle rive dei laghi ticinesi

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COSA RAPPRESENTAVA IL PRIMO SPOT TELEVISIVO DI ILLUSTRAZIONE TICINESE? N. Una bucalettere vista dall’interno M. Una rotativa in funzione O. Un giornalaio che espone la rivista

IN CHE ANNO ILLUSTRAZIONE È DIVENTATA UNA RIVISTA MENSILE? D. 1931 E. 1980 F. 2000

I PREMI IN PALIO • 1 scooter Honda FJS 600 Silverwing ABS del valore di Fr. 15’000.Uno scooter bellissimo, per sfrecciare nel traffico cittadino, ma anche per partire per un fine settimana. Perché questo scooter ha anche un grosso baule (Top Case di 45l) per riporre i bagagli. Sì, però andiamo verso la stagione fredda, penserete voi... Ci abbiamo pensato anche noi, e infatti L’Honda in palio ha anche le manopole riscaldate e uno scaldagambe impermeabile!

• 1 viaggio TClub per due persone al Dream of Africa**** in Kenya in All Inclusive, per una settimana, del valore di Fr. 6’000.-.

Una vacanza da sogno in un albergo bellissimo. Al caldo sole del Kenya, viziati da un servizio impeccabile. Per fuggire dal freddo inverno. Unico rischio, contrarre il Mal d’Africa! Trovate i dettagli su www.tclub.com.

• 1 viaggio TClub per due persone all’Ornos Beach*** a Mykonos in All Inclusive per una settimana, del valore di Fr. 5’000.-.

Rifugiarsi su una delle splendide isole Cicladi, in un’oasi di un bianco abbagliante, contrastato da dettagli blu, azzurro e giallo. Per vivere l’incanto della splendida spiaggia di giorno, e la frizzante vita del borgo di Ornos la sera. Trovate i dettagli su www.tclub.com.

• 5 orologi Swisstime del valore di Fr. 118.- l’uno L’orologio è un compagno fedele di cui non possiamo fare a meno. Noi ne mettiamo in palio cinque, per chi ancora non ce l’ha, per chi ama cambiare, per chi vuole fare un bel regalo.

• 5 buoni acquisto Coop del valore di Fr. 100.- l’uno • 10 buoni acquisto Coop del valore di Fr. 50.- l’uno Per togliervi un piccolo sfizio, per fare un regalo imprevisto o semplicemente per fare il pieno di benzina o la spesa gratuitamente, presso tutti i negozi coop, interdiscount, e molti altri.

• 10 DVD Shaggy Dog, papà che abbaia non morde, del valore di Fr. 30.- l’uno Per trascorrere in modo piacevole un freddo pomeriggio autunnale, comodamente sprofondati nel divano, intrattenuti da una divertente commedia che piacerà a tutta la famiglia.

ILLUSTRAZIONE TICINESE È...

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Mi chiamo: _____________________________________________________________________________________________________________ Via: _______________________________________________________________________________________________________________________ Luogo: ___________________________________________________________________________________________________________________ La mia età: _____________________________________________________________________________________________________________ Compila questo tagliando, ritaglialo, incollalo su una cartolina postale e invialo alla redazione di Illustrazione Ticinese, “Concorso 75˚ IT”, Casella postale 418, 6908 Lugano Massagno, entro venerdì 10 novembre 2006. Se vuoi, puoi partecipare anche inviando un’e-mail con la soluzione e tutti i tuoi dati all’indirizzo concorso@illustrazione.ch, indicando nell’oggetto “Concorso 75˚ IT”.

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Regalarsi il piacere della tavola

Ristoranti di casa nostra Osteria Pizzeria

DA

forno a legna

LA RUPE Via Cantonale 17 6 814 Lamone Tel. 0 91 950 9 0 10 Fa x 091 950 9 0 11 www.larupe.ch

BELLINZONA

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Da sempre i pasti sono un momento privilegiato e ritrovarsi attorno ad un tavolo, magari con gli amici più cari è anche un modo per rinsaldare le relazioni. In modo pratico, perché, sebbene ospitare in casa propria sia sempre un bel gesto, il ristorante è senza dubbio la soluzione meno impegnativa. E poi, è spesso a tavola che nascono grandi progetti o grandi amori.

Allora buon appetito!

P

GRAVESANO

Chiuso sabato fino 18 : 0 0 dom. sera e lunedi

LUGANO

La vera cucina mediterranea Specialità pesce fresco Variazioni di menu giornalieri Piatti a base di farro o di tartufo Gran Buffet vegetariano Apéro time Catering mediterraneo Sala banchetti fino a 100 posti Sala non fumatori È gradita la prenotazione Via del Tiglio 13a 6900 LUGANO-CASSARATE Tel. 091 971 02 05

CHIUSO LA DOMENICA

Dai più gusto alla tua vita!

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Può sembrare scontato, ma regalare o regalarsi una cena è un piacere da rivalutare. Sedersi a una bella tavola apparecchiata, poter scegliere le pietanze più invitanti, un buon vino e lasciarsi servire.

Dedicarsi qualche ora di tranquillità per dimenticare lo stress della giornata, per festeggiare un bel momento o più semplicemente per non dover lavorare in cucina.

SPECIALITA’ Paste fatte in casa - Filetto flambé Pesce e carne cotta su pietra lavica Crêpes suzettes e tartare (preparati al tavolo) Menù del giorno di 2 portate: Fr. 16.– Menù festivo a scelta di 3 portate: Fr. 40.– Martedì e mercoledì sera menù a scelta (pesce o carne) di 4 portate con aperitivo offerto Fr. 45.– Sella di capriolo «Baden-Baden» Fr. 47.–/persona (su prenotazione) SALA SEPARATA PER LE VOSTRE RIUNIONI DI LAVORO

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IL RISTORANTE PER TUTTI Nella romantica cornice di Lugano con il suo lago e le sue luci.

Dove puoi gustare un semplice pasto oppure una rinomata specialità: Châteaubriand alla fiamma, crêpes suzettes o tartare preparati al tavolo. per Idealeenze, r r o ric ità e festiv hetti banc

Aldesago (Lugano) - Tel. 091 971 42 42 15 min. dal centro città con l’auto, la funicolare o il bus linea 12 (fermata davanti all’entrata). www.hotelcolibri.ch

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6918 FIGINO - Tel. 091 995 26 96 mercoledì chiuso

AZIONE LETTORI

COGLI L’ATTIMO!

A THERMALP LES BAINS T

hermalp Les Bains d’Ovronnaz, in collaborazione con Illustrazione Ticinese, promuove l’offerta di una settimana rigenerante nella ridente località vallesana!

Tra tutti quanti invieranno il loro tagliando d’iscrizione, la sorte favorirà due coppie di partecipanti, che vedranno così trasformarsi in gratuito il loro soggiorno!

Dal 19 novembre al 22 dicembre 2006 Thermalp Les Bains d’Ovronnaz vi offre una cura “Benessere - Salute - Bellezza” a condizioni ineguagliabili. Un soggiorno “tutto compreso” con esteso programma di cure a partire da franchi 885.- (al posto di 1295.-) per persona. Sono inclusi nell’offerta: l’alloggio (6 notti, servizio alberghiero escluso) colazione al buffet libero accesso ai bagni termali, jacuzzi e alle sale riposo

• • •

libero accesso al centro fitness, senza • programma istruttore e con appunta-

• • • • •

mento una misurazione del grasso corporeo mediante impedenziometro Tanita una dose di 10 g di Pappa Reale pura le piante necessarie per la preparazione di un litro d’infusione al giorno accappatoio e sandali da bagno uno studio consigli bellezza benessere dei laboratori Hormeta.

L’OFFERTA DELLA SETTIMANA Lunedì • Aquagym • Pressoterapia Eureduc • 1 cura del viso (60 min.)

Martedì • Aquagym • Stimolazione muscolare • Pedimaniluvio Mercoledì • Aquagym

• Pedimaniluvio • Watsu Giovedì • Aquagym • Pressoterapia Eureduc • Cura specifica del corpo Venerdì • Aquagym • Stimolazione muscolare • Impacco alle alghe Talatherm Sabato • Aquagym Monolocale-2 locali (vista montagna) 1 o 2 persone: Fr. 885.- per persona 21/2 locali (vista montagna) 1 persona: Fr. 1074.-, 2 persone: Fr. 924.per persona I lettori di Illustrazione Ticinese beneficiano inoltre del seguente vantaggio: • Nessun supplemento per persone singole in monolocale o 2 locali nord/vista montagna

TAGLIANDO D’ISCRIZIONE Mi iscrivo alla Cura Benessere • Salute • Bellezza (Offerta valida unicamente dal 19 novembre al 22 dicembre 2006) da domenica _________________________________ a sabato______________________________________________ Tipo di appartamento:

monolocale o 2 locali ❑

2 1/2 locali ❑

vista montagna/nord ❑

vista sud

❑

Nome: _____________________________________ Cognome: ______________________________________________ Indirizzo: ___________________________________________________________________________________________ CAP/località: ________________________________________________________________________________________ Tel.: ________________________________________________________________________________________________ Cognome e nome dell’accompagnatore/trice:________________________________________________________ Compilate e incollate questo tagliando su una cartolina postale e inviatelo entro il 3 novembre 2006 a: Illustrazione Ticinese, “Azione Lettori Ovronnaz”, casella postale 418, 6908 Lugano-Massagno. Oppure mandate un’e-mail all’indirizzo concorso@illustrazione.ch indicando in oggetto “Azione Lettori Ovronnaz” e inserendo nel messaggio i vostri dati.

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ESCURSIONI

ROCCE COME

ALBERI

E gli oggetti della memoria

Escursione: Saltrio - Poncione d’Arzo - Monte Orsa – Saltrio. testo e foto Giosanna Crivelli

U

na fotografia mi ha suggerito l’escursione - l’immagine di una cava abbandonata - e la didascalia “Il vuoto sotto la montagna”. Nell’immagine: dall’ombra alla luce lo spazio è scandito da pilastri di roccia dalla forma irregolare e, sullo sfondo, là dove l’interno incontra l’esterno, la roccia tagliata, dal colore grigio paglierino, diventa luce evanescente, da materia si fa aria. È la vecchia cava di Saltrio, ambiente così descritto da Luigi Lavizzari: “… nel fianco di nudi monti, veggonsi molte cave di pietra calcare, piuttosto spaziose, qua e là sorrette da pilastri intagliati nella stessa roccia…”. Alla ricerca della cava dismessa - sulla carta topografica ne immagino l’ubicazione dai segni rappresentati a ridosso della cava ancora in uso - seguendo un sentiero che ha inizio a Casa Oro, mi immergo nel mare di boschi che ricopre la montagna fino alla vetta e, nella Val Cornee, vedo emergere dalla penombra un muretto in sasso dalla forma cubica 56

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perfetta, come una visione, accanto a un palo che sembra sorreggere la roccia. Come una rappresentazione in miniatura della cava, situata appena oltre. Grandi pilastri, rocce che sembrano avere radici come alberi, ne segnano l’entrata. La dimensione dell’intervento umano fa immaginare il grande lavoro qui svolto in passato, le centinaia di persone all’opera. Persa la sua funzione, oggi è un luogo solitario e misterioso. L’uscita dal bosco abbaglia: sono nella bianca distesa di pietra della cava nuova. Mi innalzo sul suo lato per poi entrare di nuovo nel bosco, un bosco dal carattere diverso da quello appena percorso: meno fitto, meno intimo. Il sentiero sale diritto, verticale, seguendo la dorsale. Poco oltre, il percorso costeggia la “ramina”, l’alto recinto che segnava il confine con l’Italia, ora in gran parte cadente. Maglie in ferro trattengono foglie secche portate dal vento. Pali arrugginiti, eretti o divelti - oggetti della memoria storica - potrebbero essere

un’installazione d’arte. A volte è un’esperienza reale a far capire il percorso delle idee. Davanti a questi pali mi si rivela il pensiero di Jean Baudrillard (È l’oggetto che vi pensa, Pagine d’Arte 2003), chiaro ed enigmatico allo stesso tempo, sempre provocatore, intento a rovesciare abitudini visive.

“Fare di un oggetto un’immagine significa togliergli una ad una tutte le dimensioni: il peso, il rilievo, il profumo, la profondità, il tempo, la continuità e naturalmente il significato, al prezzo di tale disincarnazione, l’immagine acquisisce la propria forza di fascinazione, diventa il medium dell’oggettualità pura, diventa trasparente a una forma di seduzione più raffinata” e “viviamo per lo più secondo gli schemi della volontà e della rappresentazione, ma il nocciolo della storia è altrove…

Il tranello è sempre quello della somiglianza, e la grandezza di un’immagine sta nello sfidare qualsiasi somiglianza, nell’andare a cercare altrove ciò che viene da altrove”.

Sono ora sulla cresta pianeggiante del Poncione d’Arzo, la vastità del panorama quasi mi infastidisce, sminuisce la sensazione di essere dove sono. Scendo verso il Monte Orsa, imbocco un sentiero incanalato tra rocce ed un lungo muro a secco.

L’imperfezione delle forme del calcare compensa l’opera perfetta degli artigiani che lo hanno costruito, lasciando naturalezza al luogo. Svoltato l’angolo mi ritrovo, ed è una sorpresa, non ne sapevo nulla, nel mezzo dei camminamenti della Linea Cadorna, nel mezzo della Storia. E la Storia si fa estetica. Manufatti perfetti, una linea fortificata costruita durante la prima guerra mondiale: caverne, trincee, postazioni per mitragliatrici. Finestrelle

come il mirino di una macchina fotografica, posizioni date, nulla da scegliere. Ritornando al pensiero di Baudrillard: “L’immagine fotografica è drammatica per la lotta tra la volontà del soggetto di imporre un ordine, una visione, e quella dell’oggetto di imporsi nella sua discontinuità e nella sua immediatezza”. La guerra per fortuna qui non c’è stata, e queste costruzioni sono rimaste quello che sono, un insieme di calcestruzzo a cui è stata data una forma. Nulla in più. Raggiunta la strada sterrata tutto svanisce, proseguo nel bosco poco appariscente, attenta a trovare l’inizio del sentiero che mi riporta al punto di partenza, a Casa Oro. Nella memoria porto immagini di ferro e di pietra.

Cartografia : Mendrisio 1 : 25000 Dislivello : 435 m Tempo : 21/2 - 3 ore, salita e discesa L’accesso alla vecchia cava di Saltrio è pericoloso ed è vietato.

PROSSIMI CORSI DI FOTOGRAFIA CON GIOSANNA CRIVELLI • L’album fotografico: le proprie fotografie raccontano - 28.10.2006 e 11.11.2006.

Informazioni e programma: Giosanna Crivelli, cp 241, 6926 Montagnola, tel. 091 994 85 17 e-mail: info@fotolife.ch, internet: www.fotolife.ch

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Da prototipi a realtà: i costruttori anticipano diverse curiose novità tecnologiche.

AUTOMOBILI A SCUOLA DI

ELETTRONICA Per i prossimi anni l’evoluzione della mobilità a quattro ruote sarà dominata da raffinati sensori miniaturizzati. Un’affascinante evoluzione ricca di innovazioni o noiosa trasformazione per chi ama sedersi al volante?

testo Stefano Pescia

I

l grande amore tra automobili ed elettronica si è unito in un matrimonio da sogno. Dopo una convivenza fianco a fianco, cresciuta a piccoli passi, si è arrivati a un rapporto inseparabile e dinamico. Le novità per i prossimi anni ne sono una prova, tanto che i diversi costruttori le anticipano e le propagandano con comprensibile fierezza, stuzzicando la curiosità degli appassionati ai diversi saloni internazionali dedicati all’automobile. La tecnologia rivoluziona i pensieri, aumentando il numero degli accessori che possono equipaggiare un’automobile, con indubbi vantaggi a favore della sicurezza. Si è passati dagli avvisatori acustici a ultrasuoni, per facilitare le manovre di parcheggio, alle telecamere integrate che funzionano inserendo la retromarcia, ai sempre più sofisticati e precisi sistemi di navigazione fino al regolatore della velocità, che per alcuni modelli è pure in grado di regolare la distanza di sicurezza dal veicolo che vi precede, frenando e accelerando automaticamente. Tra le ultime “new entry”, BMW, Mercedes e Toyota in particolare offrono un sistema di parcheggio assistito che valuta le misure dello spazio a disposizione e facilita la successiva manovra di posteggio della vettura.

L’automobile si è pure valorizzata con numerosi sistemi di sicurezza che affiancano il leggendario ABS (che evita il pericoloso bloccaggio delle ruote in frenata) e che per comodità sono state sintetizzate in diverse sigle. Tra i più importanti vi è certamente l’ESP, il sistema di controllo della stabilità, che di serie o in opzione per i modelli meno cari, è oramai disponibile su una larga fascia di veicoli. E per una migliore visione del campo stradale, i modelli, in particolare quelli della fascia lusso, si presentano con i fari adattivi bi-xeno, che in curva illuminano il bordo della strada. Nella categoria delle piccole, Opel è la prima, con la nuova Corsa, a proporre il sistema di serie su determinate versioni. L’addio alla gomma di scorta, con l’introduzione degli pneumatici “run-flat”, che permettono di continuare il viaggio ad una velocità di 80 km/h e per oltre un centinaio di chilometri 58

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L’elettronica dominerà anche i cruscotti del futuro.

Il sistema di parcheggio con l’aiuto dei sensori della Peugeot 607.

anche se avete forato, è un altro valore aggiunto che da pochi anni è offerto da un numero crescente di costruttori di pneumatici. Unica normativa prevista dalla legge è che la vostra automobile sia provvista di un sistema di controllo elettronico della perdita di pressione dei copertoni.

La tecnologia ereditata dall’aviazione ha consentito di riportare la trasmissione di importanti informazioni, come la velocità o le indicazioni del sistema di navigazione direttamente sul parabrezza. Un valore aggiunto alla sicurezza, applicato da alcuni modelli di Corvette, BMW e Citroën per evitare al conducente di dover abbassare lo sguardo sul cruscotto. Anche nella categoria dei veicoli meno lussuosi, come nel caso di certi modelli Renault e Nissan, diversi dati, come l’apertura delle portiere e l’avviamento del veicolo, sono stati riuniti in una scheda elettronica piatta, dalle dimensioni di un compatto cellulare. Un sistema che nei prossimi anni si estenderà a numerose altre marche e si arricchirà di diverse ulteriori opportunità come la regolazione personalizzata dei sedili e del sistema di climatizzazione o dell’impianto audio. Il traffico in costante aumento,

soprattutto nei centri urbani, ha portato gli automobilisti a prediligere i comodi cambi automatici. Ve ne sono per tutti i gusti e si è passati da cinque fino a sette rapporti e addirittura a otto nella Lexus LS. La maggior parte sono robotizzati, sequenziali e con i comandi anche al volante. L’automobile diventa sempre più intelligente al proprio interno, con la presenza dei volanti multifunzionali, sistemi audio e schermi di comunicazione digitali e analogici tridimensionali sempre più sofisticati che, soprattutto per la gioia dei bambini, possono trasformare la vettura in un cinema viaggiante. Ma anche le soluzioni applicate alla carrozzeria per la protezione dei pedoni non mancano. La nuova Jaguar XK, per esempio, si presenta con un cofano che, in caso di collisione del veicolo contro un essere umano, si solleva di pochi centimetri per evitare alla persona di urtare contro il parabrezza. Un po’ come per i robot, l’evoluzione dell’elettronica ha permesso di migliorare la qualità dei prodotti per facilitare il dialogo con chi li utilizza. Una tendenza che nei prossimi anni contagerà di nuove funzioni anche l’automobile, che ci auguriamo non ci ruberà la soddisfazione del piacere al volante.

Nella versione più lussuosa della Citroën C6, il sistema di navigazione e la velocità vengono proiettati direttamente sul parabrezza.

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LA MOTO

PER ME! Piccolo prontuario per scegliere la moto che meglio corrisponda alla propria personalità...

testo Graziano Guerra

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ra un salone internazionale e l’altro, aspettando la fiera svizzera di Zurigo (Swiss-Moto a fine febbraio), dopo aver raccontato nell’edizione precedente, di chopper, cruiser e touring, passiamo alle motociclette sportive stradali, naked bike e streetfighter, hard-enduro, soft-enduro, supermoto. La proposta è davvero ampia. In ogni modo “la moto che fa per te” è quella che meglio risponde alle tue esigenze di trasporto, di budget e soprattutto alle tue caratteristiche fisiche.

Buell Firebolt 12R.

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SPORTIVE STRADALI Sono le motociclette costruite per sostenere il massimo delle sollecitazioni prestazionali. Peccaminosamente belle, sono perfettamente rifinite. Montano propulsori high tech V2, V4 oppure 4 cilindri in linea, quattro tempi su telai in lega di alluminio.

Sono dotate di impianti frenanti ad alte prestazioni, hanno elementi nei materiali più nobili e resistenti, tipo kevlar e carbonio, e sono rivestite di carrozzerie filanti e aerodinamiche. Potenza coniugata a maneggevolezza nel modo più raffinato che la tecnologia di oggi conse n t a . L e m o t o sportive più picc o l e , d i so l i t o hanno un motore ad alte prest a z i o n i , d u e tempi, monocilindrico, di 50 Triumph Dayton 675. cc, 125 cc o 250 cc. Quelle di categorie superiori con V2, V4, a 3 o 4 cilindri in linea, hanno cilindrate da 600 cc a 1200 cc. Prerogative fondamentali per guidare superbolidi del genere nel traffico odierno, senza rischiare la pro-

KTM 990 Adventure.

pria e l’altrui incolumità, sono un carattere forte e capacità di guida - affinate con corsi-guida adatti - superiori alla media. Le moto sportive stradali hanno un ventaglio prezzi fra i 3’500.- (50 cc/125 cc) e i 50’000.- franchi.

NAKED BIKES E STREETFIGHTER Molto spesso sono sportive stradali senza carenatura totale. La posizione di guida è però diversa, più Ducati Monster s4R. comoda, con pedane e manubrio in una disposizione che consente di guidare a busto eretto. Senza carena mettono tutto in bella mostra, la tecnica è visib ile e di vent a un aspetto estetico rilevante. Tecnicamente, la maggior parte delle naked e streetfighter sono solitamente imparentate strettamente con le consorelle della stessa marca, della categoria di cui sopra. Rispetto a queste si adattano meglio alla circolazione in zona urbana mentre sulle percorrenze di lunga durata, la posizione eretta porta a stancarsi prima per la poca protezione dal vento della corsa. Non mancano repliche di modelli di grossa cubatura nelle categorie 50 e 125 cc. I prezzi: fra i 3’700.- e i 20’000.franchi.

MV Agusta Brutale 910R. HARD-ENDURO Occupano una nicchia particolare. Tecnicamente e nell’estetica sono parenti strette delle moto da cross. Dotate di fanaleria, frecce, parafanghi e scappamento a rumore ridotto, diventano sportive offroad civilizzate, per il divertimento anche sullo sterrato KTM Superduke 990. impegnativo. Hanno prezzi fra i 7’000.- e i 16’000.- franchi.

SOFT-ENDURO S o n o l e v e re motociclette d’ingresso, nelle cilindrate da 50

cc a 125 cc e sono la prima moto di molti.

Semplici da utilizzare e di poche pretese, ma arrivano dappertutto e rappresentano una buona soluzione per la mobilità quotidiana, verso il lavoro o la scuola e per il divertimento nel tempo libero. Somigliano molto alle “hard”, ma si distinguono nettamente da queste per alcune differenze di base: corsa più breve delle sospensioni, componenti telaistiche più semplici e meno costose, motori meno esasperati con prestazioni di punta inferiori. I prezzi di listino variano da 3’400.- a 18’000.- franchi.

SUPERMOTO Sono nate qualche anno fa in Francia come “fatto di moda”, si trattava allora di una combinazione, fatta da appassionati privati, fra modelli motocross e stradali. Estetica, peso e motricità di derivazione cross, elementi della ciclistica da sportive stradali. Oggi rappresentano un vero e proprio prodotto industriale. Le superm o t o so n o l e g g e r e , molto agili e potenti, destinate a chi ama sfrecciare sulle piste supermotard ma, nelle rifinizioni stradali, molto bene utilizzabili Aprilia Supermoto. nel traffico. Le supermoto hanno motori mono e bicilindrici, con cilindrate da 50 cc a 1000 cc e prezzi fra i 3’800.- e i 15’000.franchi.

In ogni caso, per una informazione completa e dettagliata, consigliamo di visitare un competente concessionario ufficiale, nel periodo autunno-inverno sarà più facile bombardarlo di domande ma, soprattutto, di provare l’oggetto del desiderio con calma, indossando l’abbigliamento adatto e, con il casco in testa!

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OROSCOPO testo Cloris Sciaroni Previsioni per la seconda metĂ di ottobre 2006 In questa seconda parte vediamo lo spostamento di Sole e Marte (23.10) in Scorpione, seguiti da Venere il 24, giorno in cui la Luna si congiungerĂ a Mercurio e Giove, giĂ presente nello stesso segno. Questi ultimi due pianeti formeranno dissonanza con Saturno in Leone. Avremo dunque un periodo molto movimentato anche nel nostro Paese, che vedrĂ il suo Ascendente “preso di miraâ€?. Politici sempre piĂš ossessionati dall’immagine di buonismo e altruismo (che rasenta la falsa caritĂ ) da mostrare ai cittadini e al mondo, attaccano chi ha il coraggio di essere se stesso, di voler davvero il bene della propria cittĂ o del Paese, ciò che denota un comportamento assai vile. Sfido chiunque a non volere un Paese ordinato, disciplinato, tranquillo e pulito dove si rispettino le leggi (anche con misure piĂš severe di quelle che abbiamo), le scelte dei cittadini nelle varie votazioni e nei referendum, anzichĂŠ imporre con la forza o con discorsi occultamente persuasivi le proprie intenzioni. Vale anche per la salute, per la quale veniamo letteralmente “ricattatiâ€? da ogni parte. Scandali e buchi milionari a parte, che hanno fatto crollare la fiducia nel “sistemaâ€?, è pur vero che in certi casi potremmo comunque fare scuola se ci liberassimo da falsi pregiudizi e da complessi di inferioritĂ ancestrali.

ARIETE 21/3 - 20/4

CANCRO 22/6 - 22/7

TORO 21/4 - 20/5

LEONE 23/7 - 23/8

GEMELLI 21/5 - 21/6

VERGINE 24/8 - 22/9

Periodo particolarmente dinamico ed energico, durante il quale gli istinti a volte giocheranno brutti scherzi, rendendovi troppo impulsivi e collerici, altre volte invece verrete presi da intuizioni e ispirazioni folgoranti. Mercurio e Giove possono regalare sogni premonitori. Tutto è possibile, da problemi riguardanti la salute di parenti, discussioni per denaro, a regali, lasciti, investimenti. Mettetevi in chiaro con il fisco. Sole e Marte “scorpioniciâ€? risvegliano in voi forze e risorse insospettate a partire dal 23 e ve ne accorgerete di fronte alle difficoltĂ . Sarete piĂš competitivi che mai. Un suggerimento per mantenere buone relazioni? Cercate di moderare la spinta a voler imporsi ad ogni costo! Aumenta pure il desiderio sessuale, ma anche la gelosia e la possessivitĂ , controllatevi. Salute: scaricatevi nello sport e rispettate il vostro bioritmo.

Fino al giorno 21 vivrete piÚ o meno tranquilli, poi, dal 22 in avanti, dovrete fare i conti con ben quattro pianeti all’opposizione! Vi attende dunque un periodo di grosse sfide, nel quale la resistenza fisica e psichica verranno messe a dura prova, ma voi siate tenaci come è nella vostra natura e non mollate.

Forse è il momento ideale per riconoscere anche i propri limiti e dire “noâ€? quando è necessario, e questa non è una sconfitta, ma rispetto per la vostra persona e la vostra salute. Questo è anche il periodo per fare “puliziaâ€? con il passato, per liberarsi da ricordi o situazioni conflittuali che non fanno crescere ed evolvere. In amore tutto è possibile. Qualcuno di voi potrebbe subire il fascino di una persona attraente, ma non libera. Non dimenticatevi le precauzioni d’obbligo. Salute: potrebbe starci una breve vacanza in un centro wellness?

Il supporto positivo di Sole-Venere e Marte continua a regalarvi ottimismo, serenitĂ , simpatia, stima e feeling con la persona amata, almeno fino al giorno 22, poi bisognerĂ essere piĂš attenti, perchĂŠ non mancheranno le “tentazioni pericoloseâ€?. Per fortuna Saturno acuisce il senso di discernimento.

Periodo molto impegnativo a partire dal giorno 23, con buone opportunità di guadagno e di lavoro. Disciplina, intelligenza, esperienza e maturità sono gli ingredienti per arrivare al successo. I settori piÚ interessanti saranno quelli dell’educazione, della psicologia, del giornalismo, del marketing, della salute come cura olistica, dell’ambiente, dello sport, della tecnologia e della ricerca.

Salute: gli influssi “scorpioniciâ€? parlano di introspezione e rinascita. Date un senso piĂš profondo alla vostra vita.

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Marte e Venere dissonanti fino al 23 indicano discussioni e tensioni nelle relazioni interpersonali, ma anche un’eccessiva suscettibilità alle critiche. Respirate profondamente prima di agire. A favore avete Mercurio e Giove, che spingono ad analizzarvi meglio, magari attraverso i sogni. Non mancano neppure le notizie piacevoli. Può darsi che qualche questione spinosa trovi ora la giusta soluzione e questo farà sparire un po’ della vostra proverbiale ansia. Bene gli studi e l’amore per voi giovani cancerini, da chi subirete l’intrigante fascino?

Buone prospettive anche per chi lavora nelle istituzioni, ma anche per chi vuol rendere proficuo un hobby. Ottime prospettive per chi mostrerĂ creativitĂ e fantasia. Profondo feeling con i bambini: perchĂŠ non sostenere qualche iniziativa umanitaria? Salute: adottate stili di vita salutari.

Periodo abbastanza sereno fino al giorno 21, sempre che riusciate a “mordervi la linguaâ€? prima di parlare. Prudenza anche negli scritti. Non fate confidenze a estranei o a chi non conoscete bene. Nel lavoro mantenete la concentrazione su quel che state facendo ed evitate di contraddire gli altri solo per spirito polemico o per mostrare la vostra superioritĂ . I rapporti si faranno piĂš tesi a partire dal giorno 23, con il passaggio dei pianeti in Scorpione. Di fatto avvertirete parecchie turbolenze in casa e attorno a voi. Non siate nĂŠ provocatori nĂŠ vendicativi. Qualche critica da parte del/la compagno/a o di figli, se ne avete, perchĂŠ si sentiranno trascurati. Spese extra non escluse. La prudenza sarĂ d’obbligo ovunque: nei viaggi, nello sport e nei contatti amorosi.

Salute: inserite molte pause rilassanti.

Continua l’ascesa verso il successo e, a partire dal giorno 23, sarete piÚ energici e determinati, piÚ ricettivi ai corteggiamenti e piÚ sensuali verso il partner.

Tanti impegni, appuntamenti e spostamenti saranno un po’ stressanti, ma sta a voi selezionarli. Collaborazioni proficue anche in campi insoliti o con persone straniere. Successo anche negli studi. Spese per mezzi informatici, utili per la ricerca e per apprendere lingue nuove “on-line�. Gli influssi scorpionici acuiranno le vostre antenne regalandovi intuizioni brillanti per fare anche buoni affari o sviscerare problematiche complesse. Bene i settori della comunicazione, dei media, della polizia, della medicina, della psicoanalisi ma anche del teatro, dell’ambiente e dello sport come benessere olistico. Salute: bene lo yoga e le cure termali.

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I SOGNI, LA NOSTRA VOCE INTERIORE

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ognare è inevitabile, anche se noi, molte volte al risveglio non ricordiamo nulla. Ci sono però delle volte in cui i sogni rimangono profondamente impressi nella memoria, altre volte in cui ci provocano addirittura il risveglio con la netta sensazione di aver vissuto realmente ciò che in realtà abbiamo sognato. Altre volte invece i sogni si ripetono con frequenza e sempre simili.

Si tratta di messaggi che il nostro subconscio elabora e trasmette nel momento in cui le nostre difese sono più deboli e non possiamo relegare in un angolo della mente, problemi, dubbi, paure o scelte che non vogliamo affrontare. Durante il sonno tutte le emozioni vengono a galla e ci costringono in un modo o nell’altro a prendere coscienza di ciò che dobbiamo affrontare. Esistono poi anche i sogni cosiddetti premonitori. Questo tipo di sogno non si verifica con particolare frequenza e non tutti ne colgono il senso se non dopo aver vissuto l’episodio preannunciato durante il sonno. Famosi psicoanalisti e studiosi del mondo onirico suggeriscono di tenere sul comodino carta e penna per prendere nota di ciò che abbiamo sognato, non appena ci svegliamo, dal momento che la maggior parte delle volte il sogno svanisce dopo pochi minuti. Anche i sogni ricorrenti fanno parte degli “ammonimenti” del nostro Io profondo; quando il medesimo sogno si ripete con frequenza e sempre uguale o simile vale la pena di soffermarsi un momento ed analizzare il senso di ciò che il subconscio ci vuole trasmettere. Naturalmente non è molto semplice interpretare da soli i sogni e anche con l’ausilio di libri e testi vari rischiamo di dare una spiegazione diversa da quello che realmente dobbiamo recepire. E’ importante quindi rivolgersi a persone esperte in questo settore per trovare la giusta spiegazione alla serie di segnali sicuramente importanti che riceviamo durante la notte. Trovare il senso dei messaggi inconsci ci permette di affrontare meglio la nostra vita futura. Altro tipo di sogno è infine quello in cui riceviamo numeri o simboli che possiamo tradurre numericamente in modo tale da poterli giocare. Naturalmente i sogni premonitori in questo caso devono essere presi solo sotto un profilo ludico senza lasciarci indurre a giocare cifre importanti. Possiamo però dare ascolto a questi suggerimenti anche solo per provare a vincere piccole somme che ci permettano di divertirci senza troppo coinvolgimento. Provate comunque anche voi a consultare esperti nell’interpretazione dei sogni e dei numeri e scoprirete quante sorprese vi riserva la notte.

SCORPIONE 23/10 - 21/11

AMORE: durante questo periodo potreste vivere dei momenti indimenticabili, approfittatene per vivere con serenità le passioni ed i sentimenti che vi guideranno verso storie anche importanti. SALUTE: il buon umore aiuterà sicuramente a mantenere alto il livello energetico regalandovi vitalità e grinta. Nel complesso godrete di ottima salute ma non pretendete troppo da voi stessi. DENARO: se avete gettato delle basi per nuovi progetti, ora è giunto il momento di raccogliere i frutti. Anche gli affari che vi proporranno ora saranno sicuramente vantaggiosi. LAVORO: in questo periodo potrete finalmente godervi un po’ di meritato riposo. Tutto il vostro impegno per organizzarvi al meglio vi permette ora di seguire il flusso di quanto avete predisposto.

Interpretazione dei sogni

OROSCOPO

BILANCIA

23/9 - 22/10

Continua il periodo favorevole e, dal giorno 23, ci sarĂ molto movimento a livello economico, dai nuovi acquisti, alle vendite o agli investimenti e spese di ogni genere. Non sono esclusi lasciti o regali, cosĂŹ come promozioni e riconoscimenti. Probabili contatti con i media e/o la politica. Anche l’attenzione al corpo sarĂ quasi esagerata, se non addirittura provocatoria. Voi donne sarete particolarmente seducenti e qualche volta manipolatorie, volendo ottenere tutto a qualsiasi costo. Attrazione per storie complesse o personaggi importanti. Per molti di voi sembra che tutto verta attorno al denaro e all’immagine, dimenticandovi che non si possono colmare certi vuoti interiori con le cose materiali. Circondarsi di oggetti preziosi o capi firmati, tanto per sentirsi “coolâ€? o “trendyâ€?, è mera illusione.

SCORPIONE

23/10 - 22/11

Sta per delinearsi un periodo molto intenso e proficuo per voi, a partire dal giorno 23. Raccoglierete finalmente i frutti delle vostre fatiche, anche in termini di denaro, ma potrete anche osare avviare nuovi progetti, nuovi studi, nuove collaborazioni o fare degli investimenti mirati, purchĂŠ non esagerati.

Non c’è settore che non sia influenzato beneficamente. Anche l’eros si risveglierà prepotente. Non che voi dormiate, intendiamoci, ma ora gli scambi affettivi avranno connotati piÚ profondi e da una semplice amicizia potrebbe nascere qualcosa di piÚ, che prende corpo e anima. E spesso, lo sguardo dirà piÚ delle parole. Se siete già in coppia, sarete in grado di anticipare i desideri dell’altro. Doni e sorprese in vista. Buon periodo per progettare una maternità , un viaggio e le nozze. Qualche problema con gli ascendenti Aquario e Leone.

SAGITTARIO

23/11 - 21/12

Fino al giorno 22 si prospettano ancora giornate dinamiche e gioiose, in compagnia di persone simpatiche e, se siete all’estero, potrete fare conoscenze interessanti e vantaggiose. Possibili aiuti o suggerimenti arrivano proprio attraverso le amicizie, che voi ritenete sempre importanti. Questo è anche il momento ideale per partecipare a progetti comuni, non escluso di tipo umanitario o ambientale. Bene anche gli studi umanistici e filosofici. Se siete in cerca di un lavoro verrete aiutati da circostanze favorevoli. Avete mai pensato di frequentare un corso di “formatore per adultiâ€?, animatore o educatore socio-professionale? Anche il campo legale o della polizia pare molto favorito dai passaggi planetari in Scorpione, a partire dal 23. Bene anche l’amore e l’intesa sessuale. Salute: occhio all’igiene intima.

CAPRICORNO

22/12 - 20/1

Fino al giorno 22 potrebbero ancora esserci problemi con superiori e autoritĂ .

Dal giorno 23 potrete invece tirare un sospiro di sollievo, perchĂŠ molte cose si risolveranno quasi da sĂŠ. Circostanze favorevoli aiuteranno a migliorare le finanze e a sistemare odiose faccende burocratiche. Non è comunque escluso un viaggio lontano per motivi familiari, di studio o altro. Ma la cosa piĂš eclatante è che il vostro XI. campo, per un po’ sarĂ affollato di pianeti dagli influssi “scorpioniciâ€?, combinazione che può spingere a un eccesso di ambizione e arroganza, volendo imporsi e dominare o, al contrario, a cercare il senso piĂš profondo della vita, al fine di renderla piĂš gratificante e migliorare cosĂŹ la relazione con gli altri. Da un’amicizia potrebbe nascere l’amore. Salute: ottime le cure in centri termali.

AQUARIO

21/1 - 19/2

Non si può mai dare niente per scontato nella vita. Infatti un ammasso di nubi minacciose sta per oscurare il vostro “cielo astraleâ€? a partire dal giorno 23, rischiando di travolgervi, cari amici. Eh sĂŹ, le turbolenze in arrivo rischiano di farvi precipitare mettendo sottosopra i vostri piani e il vostro self-control, disorientando quanti vi conoscono. Per questo ci vorrebbe un buon paracadute, ossia un buon Ascendente, per parare i colpi. Attenti a non oltrepassare i limiti delle vostre forze fisiche e delle vostre pretese. Ne potrebbe risentire la famiglia e l’ambiente di lavoro. Inoltre controllate un eccessivo cinismo che potrebbe far fuggire amici e amanti. Certo, affrontare ogni giorno sfide e difficoltĂ può essere faticoso e quindi sarĂ facile perdere la pazienza. A volte fare un passo indietro è segno di umiltĂ . Salute: rallentate il ritmo e prudenza alla guida.

PESCI

20/2 - 20/3

A partire dal giorno 23 potete prendere il volo, cari amici dei Pesci, perchĂŠ è in arrivo un “turbo di pianetiâ€? favorevoli dallo Scorpione, che può portarvi molto lontano nel successo e farvi incontrare personaggi insoliti. Ottime prospettive per giornalisti, fotoreporter, diplomatici, o per chi ha contatti con stranieri, chi viaggia o studia all’estero. Bene anche i settori della ricerca: archeologia, antropologia, religione, mistero. Lasciatevi sorprendere e scoprirete un mondo nuovo. Unico neo, rimane sempre Plutone dissonante, che parla di conflitti con chi detiene il potere e questo vale sopratutto per voi donne che mirate in alto e riuscite a competere con il mondo maschile, sia per bravura sia per fascino. Voi uomini dei Pesci, pur possedendo un certo magnetismo, rischiate di essere troppo dogmatici. Salute: tempo di rinascita.

CLORIS SCIARONI - tel. 091 930 02 32 universal-mente1@bluewin.ch - www.astro-therapy.org

ILLUSTRAZIONE TICINESE 10-06

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illustrazione

P.Ssss

TICINESE

N° 10 - 15 OTTOBRE 2006

L’INVENTIVA DEGLI

INVENTORI “Ogni cosa che poteva essere inventata è ormai stata inventata” (Charles H. Duell, direttore dell’Ufficio dei Brevetti USA, 1899). testo Roberto Rizzato

R

icordo un inventore italiano che, tempo fa, presentò la toilette autopulente per cani. Il prototipo venne istallato a Quarto Oggiaro, in provincia di Milano; ma cadde subito in disuso perché i cani preferivano i tradizionali marciapiedi, gli alberi, i lampioni e magari anche qualche bella ruota d’auto… Il principio ispiratore di molte invenzioni sta nel trovare la soluzione a un determinato problema. Ad esempio c’è un giradischi di nuova concezione capace di convertire in mp3 (un formato audio digitale compresso) i vecchi dischi a microsolchi di vinile, permettendo di salvare dal macero le vecchie collezioni discografiche di molti appassionati. Diversi inventori hanno anche cercato il modo di risolvere il problema molto più pratico e pressante della sveglia mattutina, elaborando una serie di dispositivi alquanto bislacchi, come quello presentato da Samuel Applegate del New Jersey (USA) nel lontano 1882. Una sveglia collegata ad un telaio tramite diversi ingranaggi. Dal telaio pendevano 60 blocchi di sughero “abbastanza pesanti per svegliare il dormiente: ma abbastanza leggeri da non fargli male”. Quando suonava la sveglia, i blocchi di sughero precipitavano sulla sua testa, ridestandolo anche dal sonno più letargico. A conciliare invece la nanna del bebè pensò Thomas Zelenka nel 1971. La sua invenzione, da applicare alle sbarre della culla, consisteva in un motore elettrico che azionava un braccio dotato di mano guantata, che accarezzava il sederino del pupo. Un “inventore pazzo”, tale Vassily Stoyanov, è riuscito a realizzare delle ruote di bicicletta trian66

ILLUSTRAZIONE TICINESE 10-06

golari che miracolosamente non provocano sobbalzi al ciclista. Un particolare disco con scanalatura circolare aggiunto alla forcella consente infatti al manubrio di restare sempre alla stessa altezza, così la ruota triangolare gira come se fosse tonda. Senza parlare di quel ragazzino che ha concepito la lavatrice lavapersone: una sorta di autolavaggio formato cabina-doccia con spazzole ruotanti dalle lunghe setole spugnose che, girando a bassa velocità su se stesse e tutte insieme sull’asse centrale, puliscono in maniera veloce e impeccabile la persona che sta dentro in piedi. Ma sono anche state pubblicate invenzioni che, malgrado la loro apparente utilità, non si possono prendere troppo sul serio. Sono invenzioni piuttosto fantozziane, più che fantascientifiche, come: “l’apparecchio per svegliare, radere, lavare e vestire l’individuo in tempo per prendere il bus la mattina”, oppure “l’indicatore dello stato d’animo della consorte quando il marito rincasa tardi dall’ufficio”, e ancora: gli ombrellini per le scarpe, l’ombrello antisgocciolo che si piega al contrario, il biberon, anzi il “poppatoio” che permette anche al papà di allattare il bebè al seno, il “cucchiadito”, la “tomba parlante” (con uno schermo incastonato nella lapide che visualizza registrazioni audiovisive del caro estinto), lo “Zampi-Cure” (un foglio di carta vetrata da mettere sul fondo della lettiera, così il micio quando sposta la sabbietta con le zampe si lima anche le unghie) e il demenziale “slip salvaodore”, con impianto miniaturizzato di aspirazione e tessuto fonoassorbente per coprire i… rumori indesiderati!!!

Fondata nel 1931 - 12 edizioni annuali, tiratura 129.899 copie (tiratura controllata REMP 2005) REDAZIONE CP 418, 6908 Lugano-Massagno via Massagno 10 Tel. 091 972 26 20 - Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch EDITRICE Tredicom SA, 6908 Lugano-Massagno DISTRIBUZIONE AWZ - Lugano AMMINISTRAZIONE E PRODUZIONE Marco Werder INSERZIONI TICINO E ITALIA: Tredicom SA Tel. 091 973 20 10 - Fax 091 972 45 65 info@illustrazione.ch Edimen S.a.g.l. - Tel. 091 970 24 36 edimen@edimen.ch SVIZZERA TEDESCA E ROMANDA: Grütter-Werbung 4914 Roggwil - CP 176 Tel. 062 929 27 82 - Fax 062 929 27 82 gruetter-werbung@besonet.ch CAPO REDATTORE Matthias Werder GRAFICA Rekdesign SA, 6908 Lugano COLLABORATORI REDAZIONALI

Luigi Bosia

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Perdi i capelli?

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Un aspetto gradevole e curato contribuisce in modo sostanziale ai successi nel campo del lavoro e della vita privata. Perdere i capelli a volte significa subire disagio, insicurezza, incrinare i nostri rapporti sociali e sentimentali.

Per fortuna non siamo più impotenti nel combattere la calvizie, anzi, possiamo affermare che avere i capelli oggi è una scelta. L’Istituto Sanders, azienda leader del settore tricologico, vanta oltre venti anni di esperienza. È presente a Lugano, Chiasso, Bellinzona e Locarno. In questi quattro centri tutti potranno sottoporsi gratuitamente a un esame dei propri capelli e informarsi sulle tecniche più attuali per salvaguardarli.

Segnali d’allarme.

In presenza di perdita eccessiva di capelli, di diradamento, di diminuzione della loro densità, di prurito, di grasso eccessivo, di forfora e desquamazione, meglio subito farsi controllare perché prima si interviene con misure di prevenzione e maggiori sono le possibilità di successo.

Analisi dei capelli.

Metodi diagnostici di avanguardia consentono di stabilire con precisione le cause delle diverse anomalie dei capelli, di accertare l’eventuale mancanza di qualche elemento e di individuare anche piccolissime tracce di sostanze intossicanti. Esame tricologico, mineralogramma e tricogramma, sono le analisi dei capelli che possono essere ritenute necessarie per stabilire un trattamento specifico e personalizzato.

E per la donna?

Naturalmente il problema dei capelli si evidenzia maggiormente negli uomini con la conseguente calvizie più o meno pronunciata, ma è tra le donne che quando il diradamento si manifesta diventa intollerabile. In effetti la donna con pochi capelli non ha alcuna possibilità di passare inosservata senza suscitare curiosità e commenti. Una risposta convincente al problema femminile la dà ancora una volta l’Istituto Sanders, che ha creato un trattamento specifico e una tecnica di integrazione insuperabili.

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Tel. 091 923 44 74 Tel. 091 825 68 12 Tel. 091 682 77 01 Tel. 091 743 92 16

Per infoltire i capelli?

Per coloro che intendono riavere i capelli persi l’Istituto Sanders propone i più affidabili sistemi di infoltimento disponibili oggi. Sono sostanzialmente due i tipi di intervento che, a dipendenza dei casi e delle esigenze, vengono consigliati. Uno è il sistema di integrazione MS ideato dalla Sanders, una tecnica non invasiva che consente di aumentare progressivamente la propria capigliatura con una gradualità del tutto impercettibile. Il secondo è l’autotrapianto dei capelli che consiste nel prelevare dei capelli non soggetti alla caduta per integrarli nelle zone diradate. Una tecnica chirurgica ampiamente collaudata che garantisce la ricrescita dei capelli per tutta la vita. Questo ovviamente in estrema sintesi, per saperne di più e soprattutto per sapere qual è la soluzione ideale del vostro problema, basta prendere contatto con l’Istituto Sanders. Previo appuntamento otterrete gratuitamente una completa informazione sulle reali possibilità inerenti al vostro caso.