Nova itinera percorsi del diritto nel XXI secolo
L’EDITORIALE tieni FeDe ai soGni DeLLa tua GiovineZZa
ACCADE OGGI uno stato vincente
PER NON DIMENTICARE una DoMenica PaRticoLaRe
PER NON DIMENTICARE un Boato 25 anni Fa
Anno VII - N° 1 - 2017
Sommario
Quadrimestrale di legislazione, giurisprudenza, dottrina e attualità giuridica Anno VII - N° 1 - 2017 Autorizzazione del Tribunale di Roma nr. 445 del 23 novembre 2010 DIRETTORE RESPONSABILE: Stefano Amore VICE DIRETTORI: Paolo Liberati Luigi Viola COMITATO DI REDAZIONE: Alessandro Barone Carlo Carbone Cristian Caruso Lauretta Casadei Umberto Cerasoli Francesco Coco Maria Antonietta Crocitto Francesco De Clementi Francesco De Ficchy Mario De Ioris Pietro De Leo Vito Antonio De Palma Andrea Giordano Alessandra Ilari Alberto Landolfi Massimiliano Lucchesi Laura Morselli Sandra Moselli Emanuela Porru Gianluigi Pratola Enzo Proietti Francesca Roseti Lucia Spirito Federico Tomassini COORDINATORI ORGANIZZATIVI: Antonella Illuminati Fabiola Perucchini Antonio Torroni Nova Itinera Quadrimestrale Spedizione in abbonamento postale Casa editrice Nuova Scienza S.R.L., Via S.Tommaso d’Aquino, 47 00136 Roma Cod. Fisc. / P.I. 11072071001 Stampa: Stamperia Lampo - Roma Finito di stampare nel mese di giugno 2017
L’EDITORIALE “TIENI FEDE AI SOGNI DELLA TUA GIOVINEZZA”
5
di Stefano Amore
ACCADE OGGI UNO STATO VINCENTE
9
di Fausto Cardella
PER NON DIMENTICARE UNA DOMENICA PARTICOLARE
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di Roberto Alfonso
UN BOATO 25 ANNI FA
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di Ignazio De Francisci
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE INTERVISTA A S.E. OFER SAChS, AMBASCIATORE DI ISRAELE IN ITALIA
25
INTERVIEw wITh S.E. OFER SAChS, AMBASSADOR OF ISRAEL TO ITALy
29
di Stefano Amore
CRONACHE DELLA MAGISTRATURA LE PARI OPPORTUNITÀ IN MAGISTRATURA
33
di Alessandra Ilari
DIRITTO E AMBIENTE IL PROCEDIMENTO DI ESTINZIONE DEI REATI AMBIENTALI
37
di Giuseppe Giove
OSSERVATORIO SULLA CASSAZIONE UNA MAGISTRATURA IRREPRENSIBILE di Paola Mastroberardino
45
COMITATO SCIENTIFICO:
Mario Ascheri Professore Emerito di Storia del Diritto Medievale e Moderno
Paola Balducci Avvocato, Componente del C.S.M.
Giovanni Bianco Professore di Istituzioni di diritto pubblico e Teoria generale dello Stato e dell'organizzazione pubblica Univ. di Sassari
DIRITTO ED ECONOMIA IL MERCATO DEI “NON PERFOMING LOANS”: GLI ASPETTI LEGALI
59
di Federico Sutti e Francesco De Ficchy
L’ACCORDO OMC SULLE FACILITAZIONI AL COMMERCIO
65
di Danilo Desiderio
Guido Calvi Avvocato, Docente di Filosofia del Diritto
LA PROPRIETA’ INTELLETTUALE:
Francesca Capuzzi
UNO STRUMENTO INTERNAZIONALE DI TUTELA DEGLI AUTORI
Magistrato, Assistente di studio alla Corte Costituzionale
di Francesco Staro
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Lauretta Casadei Notaio
Giuseppe Celeste Notaio, Componente del C.N.N.
TEORIA E PRATICA DEL PROCESSO IL PROCEDIMENTO PENALE NEGLI STATI UNITI:
Giuseppe Chiaravalloti
IL DIBATTIMENTO
già Vice Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali
di Alberto Landolfi
Fiorella D’Angeli Professore Ordinario di Diritto Civile
Rosario De Luca Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro
77
NEWS DA KONSUMER TESTO UNICO BANCARIO E FORME DI TUTELA
83
di Raffaella Grisafi
Adolfo de Rienzi Presidente dell’Accademia del Notariato
Giuseppe de Rosa Consigliere della Corte dei Conti
L’ANGOLO DELLE RIFORME LA SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALE E LE NUOVE FORME
Angela Del Vecchio
DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO DI TIPO SOCIALE
Professore Ordinario di Diritto dell’Unione Europea
di Francesco Giardina
89
Pasquale d’Innella Capano Amministratore di Telpress Italia S.p.A.
Fabio Massimo Gallo Presidente Sez. Lav. Corte di Appello di Roma
DOVE PENDE LA BILANCIA LE SOCIETÀ in house DOPO IL TESTO UNICO
Ignazio Leotta
SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE: NOTE A PRIMA LETTURA
Notaio in Varese
di Andrea Giordano
97
Filiberto Palumbo Avvocato
Giorgio Rizzo Notaio in Roma
Angelo Alessandro Sammarco Avvocato, Professore Universitario
Piero Sandulli Professore di Diritto Processuale civile
Francesco Tomasone Professore della Scuola Nazionale dell’Amministrazione
Giuseppe Valentino Avvocato
Antonio Vallebona Professore Ordinario di Diritto del Lavoro
I TEMPI DEL DIRITTO LA GIUSTIZIA CIVILE NEI COMUNI MEDIEVALI. QUESTIONI ANTIChE ED ATTUALI di Mario Ascheri
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BERNARD VAN ORLEY, Vergine e bambino con angeli
COMUNE DI CIMINNA
16 settembre 2017 - Ore 19.30 Basilica di Santa Maria Maggiore
Messa in memoria dei magistrati assassinati nell’adempimento del loro dovere officiata da S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi Vescovo Ausiliare di Roma
16 settembre 2017 - Ore 20.30 Basilica di Santa Maria Maggiore
Concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri
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Stefano Amore Magistrato, Direttore della rivista “Nova Itinera”
“Tieni fede ai sogni della tua giovinezza”
la verità e da un’esemplare fede nei confronti di quel senso di umana solidarietà e giustizia che la nostra società sta smarrendo. Avvocati, professionisti, forze dell’ordine, magistrati: non c’è categoria che non abbia avuto i propri caduti. Paolo Borsellino e Giovanni Falcone sono stati testimoni esemplari di questa verità, per la sicura consapevolezza della sorte che sarebbe toccata loro e per la fede incrollabile con cui hanno accettato di servire la giustizia. Eppure furono considerati e trattati, in molte occasioni, alla stregua di “carrieristi”, di magistrati professionalmente capaci, ma motivati soprattutto, se non esclusivamente, dal desiderio di realizzare le loro umane aspirazioni. Dei veleni che circondarono la loro attività e le loro persone rimane una traccia proprio nel discorso con cui Paolo Borsellino, il 25 giugno 1992, ricordava, a un mese da Capaci, l’amico Giovanni: «Giovanni Falcone è andato al ministero di Grazia e Giustizia, e questo lo posso dire sì prima di essere ascoltato dal giudice – scrive Borsellino - non perché aspirasse a trovarsi a Roma in un posto privilegiato, non perché si era innamorato dei socialisti, non perché si era innamorato di Claudio Martelli, ma perché a un certo punto della sua vita ritenne, da uomo delle istituzioni, di poter continuare a svolgere a Roma un ruolo importante e nelle sue convinzioni decisivo, con riferimento alla lotta
L’editoriale
Venticinque anni. L’età di un ragazzo che ha appena concluso l’università. Gli anni trascorsi dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio. Eppure, nonostante ciò, il dialogo tra Borsellino, Falcone e i giovani italiani non si è mai interrotto. ha forgiato, anzi, l’identità, morale e culturale, delle nuove generazioni e ha permesso a tutti di avere un esempio luminoso di quella che è l’Italia a cui la gente e, soprattutto, i giovani, aspiravano e aspirano. Lo scrivo con la precisa consapevolezza di poterlo affermare, non solo perché corrisponde alla verità, ma anche perché non ho mai dimenticato il monito di Schiller: “Tieni fede ai sogni della tua giovinezza”. Un ideale che ha sicuramente accompagnato Borsellino e Falcone nelle loro esistenze e nel loro lavoro. In un mondo asservito al calcolo e alla convenienza, dominato dal dio denaro e dal carrierismo più sfrenato, suona veramente strano che qualcuno possa ancora orientare la sua condotta secondo parametri diversi ed avere una visione del mondo e della vita in cui l’unica bussola sono i valori. Eppure, a chi volesse dubitarne, ci sono le storie delle tante vittime della propria personale coerenza e della ferocia altrui. Vittime accomunate tutte dall’amore per
L’editoriale
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CLAUDE MONET, Regata a Sainte-Adresse
alla criminalità mafiosa... Anch’io talvolta ho assistito con un certo disagio a quella che è la vita, o alcune manifestazioni della vita e dell’attività di un magistrato, improvvisamente sbalzato in una struttura gerarchica diversa da quelle che sono le strutture, anch’esse gerarchiche, ma in altro senso, previste dall’ordinamento giudiziario. si trattava di un lavoro nuovo, di una situazione nuova, di vicinanze nuove, ma Giovanni Falcone è andato lì solo per questo. Con la mente a Palermo, perché sin dal primo momento mi illustrò quello che riteneva di poter e di voler fare lui per Palermo. e in fin dei conti, se vogliamo
fare un bilancio di questa sua permanenza al ministero di Grazia e Giustizia, il bilancio anche se contestato, anche se criticato, è un bilancio che riguarda soprattutto la creazione di strutture che, a torto o a ragione, lui pensava che potessero funzionare specialmente con riferimento alla lotta alla criminalità organizzata e al lavoro che aveva fatto a Palermo. Cercò di ricreare in campo nazionale e con leggi dello stato quelle esperienze del pool antimafia che erano nate artigianalmente senza che la legge le prevedesse e senza che la legge, anche nei momenti di maggiore successo, le sostenesse. Questo, a torto o a ragione, ma comunque sicu-
7 ma anche i dubbi, le esitazioni e le incomprensioni di un intero paese e l’incapacità della magistratura di essere all’altezza di questi due uomini. Allora, come oggi, sappiamo, però, anche un’altra cosa: che entrambi, sacrificando le loro esistenze, hanno tenuto fede ai sogni della loro e della nostra giovinezza. Il prossimo 16 settembre, con una cerimonia religiosa e civile, ricorderemo nella Basilica di S. Maria Maggiore a Roma i tanti colleghi che non hanno rinunciato ai loro sogni e che sono stati uccisi barbaramente dalla criminalità e dal terrorismo. Spero che saremo in molti.
L’editoriale
ramente nei suoi intenti, era la superprocura.» Non è una celebrazione quella che Paolo Borsellino fa di Giovanni Falcone, quanto piuttosto una “difesa” a tutto campo del suo operato e della sua persona. Nonostante sia stato assassinato, nonostante la commozione generata da quelle morti nel paese, Borsellino si sente di dover difendere Falcone, ancora e soprattutto, dalle insinuazioni che ne avevano accompagnato l’operato e che continuavano ad avvelenarne la memoria. Dopo venticinque anni, sappiamo tutti che ad uccidere Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, non è stato solo l’odio della mafia,