1 COPERTINA
2 VUOTA
3 INDICE
“La pittura è un equivalente della natura” è l’affermazione che meglio delinea tutto il significato del Cubismo, una delle prime e più significative Avanguardie storiche, della quale Pablo Picasso e George Braque ne sono i padri fondatori.
Il Cubismo è un movimento artistico che nasce in Francia, e più precisamente a Parigi nel 1907, anno nel quale Pablo Picasso dipinse Les demoiselles d’Avignon.
Il termine Cubismo che venne attribuito dal critico d’arte Vauxcelles (diede il nome anche ai Fauves) deriva dall’uso cubista di scomporre la realtà in piani e in volumi elementari che alludevano a dei cubetti.
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George Braque, Francia (1882 - 1963)
Pablo Picasso, Francia (1881 - 1973)
Les demoiselles d'Avignon, Colore ad olio MoMa (1907)
La caratteristica dei pittori cubisti non è cercare di compiacere l’occhio di chi osserva le opere imitando la realtà, come facevano gli Impressionisti, bensì costruire una realtà nuova e diversa, non per forza simile a quella che tutti conoscono. Per questo, George Braque diceva “Bisogna avere coraggio di scegliere”. Di conseguenza, l’obbiettivo principale è risolvere e superare il problema dello spazio senza ricorso all'illusione prospettica.
Per questo, i pittori cubisti cercano di tenere conto anche del fattore tempo scoprendo la cosiddetta quarta dimensione grazie alla quale è possibile osservare e percepire l’opera da più punti di vista. Gli artisti infatti, ruotano fra le mani l’oggetto da rappresentare o ci girano interno se si tratta di una persona da raffigurare in modo da riuscire a dare una rappresentazione di fronte, di lato e sovrastante nello stesso momento.
Un esempio è l’opera di Pablo Picasso dal titolo Guernica dalla posizione arcuata.
Il periodo di massimo splendore del movimento, inizia nel 1909 con lo sviluppo del cubismo analitico che consiste nella rappresentazione di oggetti quotidiani scomposti e sovrapposti tra loro quali bottiglie, bicchieri, pipe, strumenti musicali, carte da gioco eccetera. Viene utilizzata una linea spezzata mentre i colori monocromatici impiegati sono terrosi e di tonalità neutra, in modo da rendere sempre possibile la comprensione delle forme.
Un esempio, l’opera di Pablo Picasso dal titolo Ritratto di Ambroise Vollard.
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Ritratto di Ambroise Vollard, Museo Puskin (1910)
Guernica, 350 x 377 Museo nacional (1937)
Tra il 1912 e il 1913 invece, George Braque e Pablo Picasso indirizzano le loro ricerche verso la ricomposizione di oggetti precedentemente frammentati in oggetti nuovi che, pur mantenendo analogie con quelli originali, vivono una loro realtà autonoma. Danno origine al cubismo sintetico dove le opere, dai colori brillanti e non verosimili, non sono da confondere con l’astrattismo.
Ne sono un esempio, l’opera di Pablo Picasso dal titolo I tre musici e l’opera di George Braque dal titolo Violino e brocca.
Di conseguenza gli artisti, per riuscire a distinguere le due tipologie di cubismo, utilizzano nuovi materiali che portano alla nascita di due nuove tecniche:
1. George Braque inventa la tecnica del papier collé (carte incollate) utilizzando carta ritagliata da lettere o giornali.
Un esempio, l’opera di George Braque intitolata Violino e pipa (Le Quotidien).
2. Pablo Picasso inventa quella dei collages (incollaggi) utilizzando strumenti come la terra, il sughero e la plastica.
Un esempio, l’opera di Pablo Picasso dal titolo Natura morta con sedia impagliata.
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Natura morta con sedia impagliata, Musée National Picasso (1912)
I tre musici, MoMa (1921)
Violino e brocca, Basilea (1910)
Violino e pipa (Le Quotidien), Musée National d’Art Moderne (1913)
una prima frontale rivolta verso i due letti e la parete a righe, una prima laterale verso un letto, la parete con finestra e specchio, una seconda laterale verso l’altro letto e parete con quadri personali. Infine ho posto attenzione anche a diversi particolari realizzando foto in primo piano.
Fortunatamente, proprio per i semplici passaggi richiesti nella prima fase, non ho riscontrato nessun tipo di difficoltà.
FASE PROGETTUALE
Il secondo step riguarda la stampa su fogli A4 delle fotografie realizzate da consegnare alla mia docente e inoltre la stesura della teoria inerente al movimento artistico del Cubismo, da impaginare e consegnare sempre su Classroom alla mia docente.
Successivamente, dopo l’approvazione della docente alle fotografie effettuate, ho iniziato il terzo step ritagliando le fotografie realizzate secondo alcune forme geometriche tipiche del Cubismo quali ad esempio quadrati, rettangoli e triangoli. In particolare ho scelto di utilizzare per il mio progetto la forma del triangolo
PROGETTO CAMERA CUBISTA
Il quarto step riguarda la realizzazione di due diversi bozzetti inerenti al cubismo analitico e al cubismo sintetico tenendo bene in considerazione quelle che sono le caratteristiche di questi due sviluppi artistici. Per questo, dopo aver visionato le opere principali di Pablo Picasso e George Braque, padri fondatori del movimento artistico del Cubismo, ho dato forma ai due progetti a me richiesti.
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1. CUBISMO ANALITICO - progetto camera cubista
Come primo bozzetto, ho realizzato la camera cubica secondo lo stile del cubismo analitico.
a) Primo step: ho deciso di mettere come base del mio lavoro la fotografia laterale verso il letto e la parete con quadri personali;
b) Secondo step: ho ritagliato in tanti triangoli le altre quattro fotografie scartate in modo da creare una visione multi prospettiva del soggetto rappresentato;
c) Terzo step: sulla base fotografica scelta, ho iniziato a collocare i triangoli tagliati cercando di creare delle immagini scomposte;
d) Quarto step: dopo essere certa di aver riempito tutti gli spazi e aver equilibrato bene l’immagine riempiendo gli spazi rimasti, ho fotografo il lavoro realizzato così da poter iniziare a incollare ogni singolo ritaglio geometrico.
e) Risultato finale: camera cubista con immagini scomposte che attribuiscono al soggetto di partenza un significato totalmente diverso dall’originale grazie alla quarta dimensione ottenuta e che è considerata la caratteristica principale del Cubismo.
Sicuramente la difficoltà maggiore che ho riscontrato durante la creazione di questo mio primo bozzetto è stato riuscire a scomporre le immagini ma soprattutto equilibrare l’immagine riempiendo gli spazi rimasti con triangoli, a volte, di minori dimensioni.
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Come secondo bozzetto, ho realizzato la camera cubica secondo lo stile del cubismo sintetico utilizzando anche la tecnica del papier collé.
a) Primo step: ho deciso di mettere come base del mio lavoro la fotografia frontale rivolta verso i due letti e la parete a righe;
b) Secondo step: come per il bozzetto con il cubismo analitico, ho ritagliato in tanti triangoli le altre quattro fotografie scartate in modo da creare una visione multi prospettiva del soggetto rappresentato;
c) Terzo step: sulla base fotografica scelta, ho iniziato a collocare i triangoli tagliati cercando di creare delle immagini scomposte inserendo anche altri materiali quali carta ritagliata da giornali e carta stagnola di alluminio;
d) Quarto step: dopo essere certa di aver riempito tutti gli spazi e aver equilibrato bene l’immagine riempiendo gli spazi rimasti, ho fotografo il lavoro realizzato così da poter iniziare a incollare ogni singolo ritaglio geometrico.
e) Risultato finale: camera cubista con immagini scomposte che attribuiscono al soggetto di partenza un significato totalmente diverso dall’originale grazie alla quarta dimensione ottenuta e che è considerata la caratteristica principale del Cubismo ma soprattutto grazie all’introduzione di diversi materiali che danno maggiore luce ed equilibrio.
Sicuramente la difficoltà maggiore che ho riscontrato durante la creazione di questo mio secondo bozzetto è stata riuscire a inserire in maniera equilibrata i diversi materiali di carta utilizzati per riproporre la tecnica del cubismo sintetico inventato da George Braque.
In conclusione, ho deciso di scegliere come progetto finale della camera cubica quella realizzata secondo lo stile del cubismo analitico in quanto ritengo che sia il bozzetto che più mi rappresenta: un unico soggetto con tante sfumature di carta.
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2.
CUBISMO SINTETICO – progetto camera cubista
Il Futurismo è un movimento artistico, letterario e politico che nasce in Francia, più precisamente il 20 febbraio 1909, anno nel quale venne Filippo Tommaso Marinetti pubblica sul quotidiano “Le Figaro” il primo Manifesto del Futurismo
A questo manifesto, ne seguirono altri inerenti alla musica, alla danza, allo spettacolo eccetera. E in particolare, i temi ricorrenti sono il pericolo, la ribellione, l’esaltazione della guerra che è igiene del mondo, volontà di distruggere i musei, l’audacia, la velocità, la distruzione della sintassi, l’eliminazione
punteggiatura, l’utilizzo di verbi all’infinito eccetera
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della
F. T. Marinetti, Alessandria (1876 – 1944)
Umberto Boccioni, Reggio Calabria (1882 – 1916)
Giacomo Balla, Torino (1871 – 1958)
Antonio Sant’Elia, Como (1888 – 1916)
Fortunato Depero, Trentino (1892 – 1960)
Gerardo Dottori, Perugia (1884 – 1977)
Le Figaro, Manifesto de Futurisme (1909)
La caratteristica dei pittori futuristi che ne sottolinea la loro particolarità è la necessità di mettere lo spettatore al centro dell’opera con l’obiettivo di farlo partecipare attivamente.
Per questo, i pittori futuristi prediligono uno stile caotico, fantastico e provocatorio che abbraccia le ideologie del momento, che citate precedentemente, risultano essere la velocità, la macchina, l’aereo, il movimento e il generale delle macchine. Un esempio è l’opera di Giacomo Balla dal titolo Velocità astratta + rumore in cui le onde e il movimento alludono alla velocità dello spazio.
Gli artisti di conseguenza, riescono a rendere le loro opere dinamiche e simultanee.
Rispettivamente ne sono un esempio l’opera di Giacomo Balla dal titolo Dinamismo di un cane al guinzaglio e l’opera di Umberto Boccioni dal titolo Forme uniche nella continuità dello spazio
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Velocità astratta + Rumore, Venezia (1913)
Dinamismo di un cane al guinzaglio, Buffalo (1911)
Forme uniche nella continuità dello spazio, Milano (1913)
Durante il 1915 inoltre, Giacomo Balla e Fortunato Depero pubblicano la Ricostruzione futurista dell’universo con l’obiettivo di indirizzare le loro ricerche artistiche verso la composizione di opere in cui gli elementi di arredo creano uno spazio particolare. L’obiettivo è riuscire a contaminare il mondo esterno con oggetti e ambienti della vita quotidiana.
Danno origine al complesso plastico che nasce da un accostamento di tante pratiche artistiche diverse quali pittura, scultura, architettura, grafica ma anche poesia e musica.
Ne sono un esempio, l’opera di Fortunato Depero dal titolo Panciotti futuristi e l’opera di Giacomo Balla dal titolo Paravento con linea di velocità
Infine, nel 1929 venne pubblicato dai padri fondatori del movimento il Manifesto dell’Aeropittura futurista che metteva in evidenza, per l’appunto, la tecnica dell’Aeropittura che costituisce l’ultimo atto inventivo del Futurismo italiano. Come il nome stesso suggerisce, questa nuova arte fa riferimento al volo, alle visioni dall’alto e al dinamismo portato al suo massimo grado.
Ne sono un esempio l’opera di Gerardo Dottori dal titolo Primavera umbra e l’opera di Tullio Crali dal titolo
In decollo
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Panciotti futuristi, Roma (1923)
Paravento con linea di velocità, Olio su legno (1916)
Primavera umbra, Olio su tela (1923)
In decollo, Olio su cartone (1932)
PREPARAZIONE AL PROGETTO
Dopo aver realizzato il cubismo in una stanza facendo riferimento allo stile del cubismo analitico, la Prof.ssa Marrano ci ha proposto come seconda attività la realizzazione di due bozzetti inerenti al movimento del Futurismo.
Il primo step riguarda la scelta di due foto reali, da me scattate e di conseguenza presenti nella galleria del mio telefono. In particolare, le indicazioni che ho dovuto seguire erano di trovare una fotografia che riprendesse un’opera futurista studiata nel corso del primo quadrimestre e successivamente sceglierne una personale.
Ho così deciso di selezionare come prima foto, quella raffigurante i miei due cani tenuti al guinzaglio da mio papà per avere un’analogia con l’opera di Giacomo Balla dal titolo Dinamismo di un cane al guinzaglio e come seconda immagine personale, una di me da piccolina al mare mentre sono sospesa su un gioco in spiaggia.
Infine, nonostante per la prima fotografia ho riscontrato alcune difficoltà poiché i miei cani, giustamente, si continuavano a muovere e non mi permettevano di avere la giusta posizione di tutti i soggetti, lo stesso non posso affermarlo per quanto riguarda la seconda fotografia per la quale non ho riscontrato nessun tipo di difficoltà.
FASE PROGETTUALE
Il secondo step riguarda l’individuazione e il dowload di Picsart e Polish, due App gratuite che mi avrebbero permesso sovrapporre più volte le fotografie selezionate per creare il movimento togliendo pertanto la staticità alle immagini.
Successivamente, dopo l’approvazione della docente alle fotografie scelte, ho iniziato il terzo step caricando le foto sull’App Polish che mi ha permesso grazie alla sezione “Effetto – sovrapposizione” di dare ai soggetti delle fotografie dinamismo, simultaneità e movimento che risultano essere elementi chiave di un’opera futurista.
PROGETTO IL MIO FUTURISMO
Il quarto step riguarda la realizzazione di due bozzetti diversi inerenti al futurismo tenendo bene in considerazione quelle che sono le caratteristiche di questo movimento. Per questo, dopo a ver visionato le opere principali dei padri fondatori del movimento artistico del Futurismo, ho dato forma ai due progetti a me richiesti.
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2. FUTURISMO - progetto il mio futurismo
Come primo bozzetto, ho riprodotto l’opera di Giacomo Balla dal titolo Dinamismo di un cane al guinzaglio
f) Primo step: ho caricato la foto sull’App Polish per poi utilizzare la sezione “Effetto – sovrapposizione”;
g) Secondo step: ho caricato per altre cinque volte la stessa fotografia diminuendo, per ogni singola immagine inserita, il livello di dissolvenza così da ottenere la successione dell’azione eseguita dai cani;
h) Terzo step: ho salvato e scaricato l’immagine finale;
i) Quarto step: ho impostato sull’immagine il filtro drammatico per avere colori più decisi e scuri così da rendere il mio lavoro il quanto più simile all’opera dell’artista Giacomo Balla;
j) Risultato finale: nuovo dinamismo di un cane al guinzaglio realizzato partendo da immagine quotidiana del giorno d’oggi che è stata poi catapultata nei primi anni del Novecento.
Sicuramente la difficoltà maggiore che ho riscontrato durante la creazione di questo mio secondo bozzetto, così come per il primo, è stato riuscire a dare dissolvenza e movimento alle immagini sovrapposte a quella di partenza al fine di ottenere un effetto naturale e reale.
In conclusione ho deciso di scegliere come progetto finale del mio futurismo quella realizzata prendendo spunto dall’opera di Giacomo Balla dal titolo Dinamismo di un cane al guinzaglio in quanto ritengo che sia il bozzetto che più riesce a far capire l’azione di movimento antecedente e successiva dei miei due cani.
Infine, il titolo che ho deciso di dare all’opera è Bella e Jolie futuriste.
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