Visual Book — Ma non è una malattia, Canzoni e movimento giovanile

Page 68

Tu sei rock e su questo rock costruirò la mia chiesak Ricky Gianco

«Ora sei rimasta sola, piangi e non ricordi nulla», non è una ammorbidita frase dello Stecchetti (poeta maledetto): è il capoverso di una mia vecchissima canzone anni ’60-61 che torna stranamente d’attualità, a distanza di 15 anni, al Festival della stampa d’opposizione al Parco Ravizza a Milano. Verso la fine del mio spettacolo, analizzo in modo autocritico le mie origini musicali «rocchettare» e il revival parte per l’appunto con la sopra citata Ora sei rimasta sola. È in quella situazione molto tesa che mi chiedono di cantare tutta la canzone, lasciandomi a dir poco stupito; mi viene spontaneo replicare: «Sì d’accordo, però cantate anche voi». A questo punto si mettono a cantare in seimila (più o meno) e mi trovo improvvisamente in imbarazzo, a disagio, letteralmente nella merda, ma ormai cantiamo in coro. Da questo apparente superficialità nasce, secondo me, una chiara spiegazione del cosiddetto fenomeno del revival. Non è un ripescaggio dovuto a vecchi nostalgici, è la curiosità di giovani che vagamente conoscono o che comunque, per mancanza di nuovo (magari divertente o rilassante) hanno voglia Il revival non è un di tempo libero e non liberticida. È altrettanto esplicito ripescaggio che questo tipo di evasione è possibile in un particolare contesto dove, dopo avere controllato i docu­menti, dovuto a vecchi la coscienza politica e la sicurezza della stessa, viene di nostalgici, è la conseguenza la possibilità di ammettere: «Ma sì, lasciacuriosità di giovani moci an­dare a coglionaggini per un momento, cantiamo un po’ facendoci un paio di autonome risate». Stabilito che vagamente quindi il tipo di sdoppia­mento che da una parte si idenconoscono o che tifica nell’Internazionale e dal­l’altra nella ricreazione del comunque, per rock, l’unica cosa importante è che credere nel rock vormancanza di nuovo, rebbe dire correre il rischio di inzupparsi in una specie di bieca fede ma che, per prendere fiato, va benissimo. hanno voglia Nessuno, penso, vorrebbe ritrovarsi nei pannacci di chi, di tempo libero dime­nandosi spietatamente ad 80 anni, si spiegasse adducendo: «Ho speso tutta la mia vita per il rock’n’roll». e non liberticida.

68

Ma non è una malattia


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.