Catalogo Anatomia della bellezza

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ANATOMIA della

BELLEZZA

mostra d’arte contemporanea

MILANO EX FORNACE GOLA Alzaia Navigli 05 > 12 ottobre 2019



ANATOMIA della BELLEZZA mostra d’arte contemporanea Con il Patrocinio di

a cura di Gina Affinito

Milano | Ex Fornace Gola 05 > 12 ottobre 2019 Inaugurazione sabato 5 ottobre ore 18.30


Il progetto

“Niente colpisce l’anima, niente le dà tanto entusiasmo, quanto i momenti di bellezza: l’anima ha la necessità di bellezza.… E sentiamo che questi momenti sono terapeutici nel senso più vero: ci rendono consapevoli dell’anima e ci portano a prenderci cura del suo valore. Siamo stati toccati dalla bellezza.” J. Hillman L’arte contemporanea ha davvero preso le distanze dalla bellezza? Il progetto espositivo “Anatomia della bellezza” vuole essere l’incontro autentico con la bellezza e le sue molteplicità; l’idea è quella di portare alla luce, scomporre, sezionare (… da qui il titolo) quella forma estetica, aurea, armoniosa, del profondo e di cui si fa portavoce un’opera d’arte. Gli artisti che sono in esposizione in questa mostra, suddivisa in quattro sezioni, pittura, scultura, fotografia, installazione, sono stati invitati ad indagare i contenuti del tema, i pregiudizi che ormai permeano la visione dell’arte ed a porre in essere la loro personale concezione del “bello”. Una rosa di 50 opere selezionate in base ad appartenenza al tema, capacità di utilizzare modalità espressive contemporanee, innovazione e sperimentazione, valore della ricerca artistica, originalità, utilizzo dei linguaggi in modo trasversale.


Location La EX-FORNACE è uno spazio pubblico in carico al Settore Cultura del Comune di Milano che si trova in una posizione centrale, all’interno dell’area dei Navigli. Il Municipio 6 ha deciso di utilizzare la struttura per ospitare iniziative culturali di vario genere (presentazioni di libri, piccoli concerti, seminari e incontri pubblici, esposizioni). Contemporaneamente è stato aperto un tavolo di lavoro, aperto ai cittadini e alle realtà locali, con l’obiettivo di meglio definire l’utilizzo futuro della struttura che aspira a diventare un nodo di riferimento all’interno del sistema degli spazi culturali della città ed in particolare a rappresentare un nuovo modello di biblioteca per Milano. La Ex-Fornace si trova in una posizione suggestiva in Alzaia Naviglio Pavese, 16 all’interno dell’isola pedonale. Ha una superficie complessiva di 600 mq. circa organizzati su tre piani il principale dei quali è il piano terreno che, soppalcato, comunica con un giardino direttamente affacciato sul Naviglio Pavese. Lo spazio apre al pubblico nel momento in cui al suo interno vengono organizzate iniziative ed attività.


Il testo critico a cura del Prof Massimiliano Porro Anatomia dell’Arte, della Bellezza, dell’Immaginazione. Una combinazione di idee prende forma alle soglie dell'incommensurabile. Strutture contenute in ombre, percepibili e tangibili ma anche astratte nei segni e pigmenti che, come un ballo, seguono la musica orchestrata dall’artista. Dietro a un colpo di pennello, a una mano che scolpisce e plasma la materia, a uno scatto fotografico che blocca l’attimo c’è un corpo, quello dell’artefice, unico spirito invisibile al fruitore. La sua personalità resta celata dietro la parvenza concreta di un nome che agisce per inseguire grazia, armonia ed equilibrio, cercando di raggiungere quel livello di emozione dove si incontrano sensazioni celesti generate dalle arti. Ciò che oggi è Bellezza transita necessariamente nell’animo di ciascuno, attingendo al bagaglio di esperienze, di passioni, di tormento e dolore, di tenebre che si diradano con l’avvento della luce. Creare Arte e dunque Bellezza, è soprattutto un atto di Amore come ricorda Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia a proposito della nascita di pittura e scultura: «Butade Sicionio, vasaio, per primo trovò l’arte di foggiare ritratti in argilla, e questo a Corinto, per merito della figlia che, presa d’amore per un giovane e dovendo quello andar via, tratteggiò il contorno della sua ombra proiettata sulla parete dal lume di una lanterna; su queste linee il padre impresse l’argilla, riproducendo i tratti del volto; fattolo seccare con gli altri oggetti di terracotta, lo mise in forno e tramandano che fu conservato nel Ninfeo…». Ecco dunque che le opere presenti in questa mostra collettiva dal titolo che profuma di ieratica classicità, non sono solo esempio di καλός κἀγαθός (kalòs kagathòs) cioè del bello e buono tramandato dall’antica Grecia, ma contengono tanti significati quanti umori ha l’essere umano. La Bellezza, simbolo dei simboli, rivela perciò contraddizioni e muta, relazionandosi con il suo tempo: gli stili figurativi cambiano perché sempre diverso è il senso fondamentale dello stare al mondo di chi produce arte. Scriveva Virginia Woolf che: «Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici.


Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio. Quando urliamo, in realtà abbiamo paura. In realtà, la realtà non è quasi mai come appare. Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza». E l’energia di tali produzioni è un invito ad accostarsi ad ogni singola opera, a guardarla, assaporarla, ascoltandone il sospiro e lasciandosi abbracciare senza timore per accoglierne appieno il solenne messaggio. Lo sguardo è catturato dalla poetica esistenziale concepita dal primordio dell’Anima sorto dal mistero di tenebra di Paolo Savegnago, dall’essenzialità diretta di Valeria Pontoglio, dalla fragilità di fascino e dolore di Arianna Mercandelli Astori. Se Barbara Lo Faro rimarca la trasformazione di corpo e spirito concretizzati dal tempo, è invece una metamorfosi velata di mitologia quella di Eleonora Maria Fristachi mentre Alberto Ciocia illustra stati esistenziali di entità alla ricerca tra il disordine della vita. Accanto la profondità sensibile dei tesori dell’inconscio di Paola Santagostino, le domande e i desideri d’affermazione di valori morali di Antonello Sanna e Giulia Maggi. Siamo di fronte a veri e propri indagatori del più incisivo respiro della Bellezza. Il colore si accende come scintilla di vita, sentimento, vortice che appassiona nel decollage di Silvia Pizzetti dedicato a John e Yoko. Sono cromatismi che viaggiano da oriente a occidente quelli di Alessandra Damiano e che si accostano lassù, nell’empireo, grazie alla danza cosmica di Costantina Bux. I pigmenti narrano le complessità oltremondane di Fabio Angelo Bisceglie e i sottili equilibri, talvolta precari, evidenziati da Annalisa Passoni, entrando successivamente nell’atarassia intangibile, tra armonia e caos, di Laura Sandroni e nell’analisi minimalista, pura e profonda di Simona Tavassi. Non può mancare una riflessione su Natura ed essere umano, universi in simbiosi destinati e convogliati ad una comunione panica nell’atmosfera nipponica concepita da Gino Tardivo mentre Antonella Ciceri cala la sua dea nella dimensione marina. Primitiva è la Bellezza della donna di Mauro di Girolamo e il volto di Ademara G. Lusignani si lascia illuminare dalla luce del mattino. Massimo Tanzi e Daniela Martelli propongono fisionomie ed anatomie nutrite da intimi legami seguite subito dallo sguardo intenso catturato nella Kia di Luca Bongiorni e dalle pluralità d’indole


rappresentate da Scilla Gallina. Si rincorrono l’un l’altra le immagini fotografiche di Andrea Pezzi, di Rosita Lusignani e Marco Le Donne: forme muliebri senza veli, sinuose, monumentali e misteriose che raggiungono il massimo grado d’incanto. E se la Bellezza può inizialmente giacere in nuce nella materia informe, accade che il gesto la plasmi con delicata dedizione. Un atto concentrato nel volto in terracotta di Manuel Severi, nelle affascinanti installazioni leggendarie di Roberto Scarponi, nel rito mistico di acqua e fertilità proposto da Gino Cafarelli, nella sintesi concretamente metamorfica di Alessio Luca Bandini. Ritorna la sublimazione eterna nelle creazioni di Agostina Pallone e Pasquale Ricci parallelamente al volgersi al futuro di Maria Rosaria Caso e alla Galleria della luce di Ivan Garrini che abbandonano la tradizione classica contenuta, a suo modo, nello sgargiante busto di Maria Cavallo. A Davide Sertorelli è lasciata la proposta di un cammino senza fine e senza tramonto verso l’Infinito che Shakar Galajian rende concettualmente nel bisogno di poesia, nutrimento e medicina al tempo stesso. Il canale estrinseco e sublime di Bellezza è celebrato dallo sbocciare floreale impresso da Simonetta Rossetti, nelle libertà espressive di Sebastiano Vagnetti e Serena Poletti. Il canonico paesaggio assume la dimensione metafisica della rinascita, della ricerca, della meditazione con Sabina Sartori e Renato Cortesi, accompagnati dalla composizione austera e misurata di Alfredo Colleoni e dalla scomposizione materica di Diana Giudici. Un itinerario che prosegue nel panorama della Matera di Luisella Abbondi, approdo di yin e yang, nel silenzioso orizzonte assorto di Marina Taroni dove soffia un vento d’introspezione, negli elementi terracquei dotati di forza trascendentale immortalati da Lucy Oak e Ros’Aria Donato, giungendo fino all’utero accogliente della psyché di Barbara Fumagalli che assume le sembianze del Monastero di Bose. Ogni artista ha fissato così un’istantanea colma di quell’aura unica e irripetibile che offre un’esperienza sempre nuova, sempre diversa. La Bellezza, alta forma di genio, è ora icona appesa al chiodo del palpito del cuore. Prof Massimiliano Porro


In esposizione


LUISELLA ABBONDI “Omaggio a Matera” quadruslight, pittura su tessuto predisposto per retroilluminazione led cm 50x50


Ademara − G. Lusignani “Phaedra, un mattino” tecnica mista su tela cm 150x50


ALESSIO LUCA BANDINI “Metamorphosis Dog 26” scultura in legno cm 20x55h65


Fabio Angelo Bisceglie “Falling into the hell� acrilico su tela cm 65x95


Luca Bongiorni “Kia” olio su tela cm 80x60


COSTANTINA BUX “Contatto cosmico” olio su tela cm 100x80


GINO CAFARELLI “Mefite” scultura in arenaria cm 20x30


MARIA ROSARIA CASO “Intelligenza futura” scultura in argilla, gesso, patinatura in bronzo cm 45x66x28


MARIA CAVALLO “Giallo danzante” busto in ceramica dipinto a freddo cm 45x70x30


ANTONELLA CICERI “Quella che non sei” olio su tela cm 90x90


ALBERTO CIOCIA “Stati esistenziali” pittura digitale, tec. vettoriale su tela cm 70x100


ALFREDO COLLEONII “Corteo delle Isidi” linoleografia a lastra perduta, stampa cartografica su carta intelaiata cm 70x50


RENATO CORTESI “Primavera” tecnica mista su tela cm 51x61


ALESSANDRA DAMIANO “L’amore perduto” olio su tela con applicazioni materiche cm 130x50


MAURO DI GIROLAMO “Africa, woman wins in Palermo (Anatomia di un mondo)” olio su tela cm 100x100


ROS’ARIA DONATO “Mare” acrilico e stucco su tela cm 50x40


SEBASTIANO VAGNETTI “Fragola” pittura grassa e spatola cm 37x25


ELEONORA MARIA FRISTACHI “Minerva” olio su tela cm 100x80


BARBARA FUMAGALLI “Bose” acrilico, olio, pomice grezza, foglia oro e rame cm 40x50


SHAKAR GALAJIAN “Infinito (Endovena d’amore)” installazione: assemblaggio di alluminio, plastica, vetro, carta cm 170x40


IVAN GARRINI “Galleria della luce” olio su tela cm 90x70


DIANA GIUDICI “Vetrata di una fabbrica abbandonata” tessitura e acrilico su tela di juta cm 115x130


MARCO LE DONNE “Anatomia della bellezza” stampa fotografica ad alta risoluzione su forex 5 mm cm 53x80


BARBARA LO FARO “Tribute to beloved Egon” acrilico e carboncino su tela cm 100x70


ROSITA LUSIGNANI “She” stampa fotografica ad alta risoluzione su forex 5 mm cm 53x80


GIULIA MAGGI “Chi sei” olio su tela cm 100x100


DANIELA MARTELLI “Bellezze armoniche” encausto su legno cm 40x70


ARIANNA MERCANDELLI ASTORI “(Auto) immune dal dolore” acrilico su tela cm 40x50


LUCY OAK “Mountains at sunset” acrilico su tela cm 50x50


AGOSTINA PALLONE “Metamorfosi” installazione: foglie di fico d’india disidratate ricoperte da resina ipossidica e montate su tondino di ferro. Calco in resina ipossidica di foglia di fico d’india e frutto montate su tondino di ferro numero 11 pezzi da cm 120 a cm 95


ANNALISA PASSONI “Balls” olio su tela cm 90x60


ANDREA PEZZI “Mater Dei” stampa fotografica su carta cm 50x40


SILVIA PIZZETTI “John e Yoko (oltre il tempo)” decollage cm 30x30


SERENA POLETTI “Emptiness” acquerello e china cm 100x70


VALERIA PONTOGLIO “Autoritratto” acrilico su tela cm 100x100


PASQUALE RICCI “Presentosa” scultura in argilla, lampada e foglia oro su tavola cm 122x38


SIMONETTA ROSSETTI “Chrysanthemum” stampa digitale cm 70x50


LAURA SANDRONI “Atarassia” acrilico e tecnica mista (pennello, spatola, spugna) su tela cm 100x100


ANTONELLO SANNA (SAnto) “Come tu mi vuoi” installazione: fili metallici modellati e chiodati su tavola n. 8 modulo cm 30x30


PAOLA SANTAGOSTINO “Visibile e invisibile: seduta di psicoanalisi 1.4.084” acrilico su tela cm 70x100


SABINA SARTORI “Io sono Heathcliff” acrilico su compensato cm 60x80


PAOLO SAVEGNAGO “Demone femminile” olio su tappeto persiano cm 100x65


ROBERTO SCARPONI “Driadi e Amadriadi - la bellezza del bosco” installazione: legno di castagno secolare e ferro cm 100x100 h190


SCILLA GALLINA “Faces” acrilico, pomice grezza e stampa su tela cm 50x70


DAVIDE SERTORELLI “Infinito” scultura in legno di noce cm h95x30x20


MANUEL SEVERI “Téte de femme” scultura in terracotta, borotalco, bitume, rame, sanguigna cm h32x24


MASSIMO TANZI “La ragazza dai capelli di rame” olio e foglia di rame su tavola incisa cm 100x90


gino tardivo (de Marco) “Osaka 2015� olio, acrilico, spatola su tela cm 80x100


marina taroni “Il silenzio dentro� olio su tela cm 100x100


SIMONA TAVASSI “Autopsia del bello” tecnica mista su tela trittico cm 120x120



Progetto a cura di Gina Affinito www.ginaaffinito.com - gina.affinito@gmail.com +39.327.3463882



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