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CavaRei: nuovi spazi in accoglienza residenziale

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Notizie brevi

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A fianco: l’ampliamento del Centro Residenziale di San Leonardo in Schiova Sotto: Michela Schiavi, responsabile raccolta fondi di CavaRei

L’ampliamento del Centro Residenziale di San Leonardo in Schiova di CavaRei, consentirà di ampliare l’accoglienza dagli attuali 9 a 20 posti. Contestualmente sarà avviata la coltivazione di piante di Paulownia, nell’area agricola adiacente alla struttura, quale attività socio-occupazionale per gli ospiti

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impresa sociale CavaRei sta ultimando un importante progetto finalizzato all’accoglienza di persone con disabilità, tramite l’ampliamento della propria casa di San Leonardo in Schiova, sita nella campagna fra Forlimpopoli e Pievequinta, già adibita a residenzialità con 9 posti e anche a centro diurno socio occupazionale. “L’intervento, avviato a luglio 2018 - spiega Michela Schiavi, responsabilie raccolta fondi di CavaRei - consiste nella costruzione con struttura in legno di un edificio di 1150 mq, che è collegato alla porzione già esistente edificata nel 2006, anch’essa con tecniche di bioedilizia. Oltre a ciò è stato creato un collegamento coperto fra la parte originale della casa e lo stabile che ospita il centro socio-occupazionale. Questa nuova costruzione ci permetterà di ampliare l’accoglienza residenziale dai già citati 9 posti a 20, offrendo risposte alle famiglie con persone disabili, specie in vista del Dopo di Noi, una fase molto complessa per ogni contesto famigliare, che va preparata nel tempo con estrema delicatezza. Se poi sommiamo questa disponibilità con quella presso il centro residenziale di via Bazzoli, la ricettività complessiva della nostra impresa sociale si attesa sui 32 posti”. Il Centro residenziale San Leonardo ha una storia importante per il nostro L’

territorio: la casa fu acquistata a inizio anni ‘90 dalla cooperativa sociale Il Cammino (una delle realtà poi confluite in CavaRei) e adibita a centro diurno socio-occupazionale, nel quale furono attivati percorsi flessibili e personalizzati sulle esigenze di ogni singola persona accolta. Dal 2000, poi, emerse con forza le esigenze di residenzialità di tante persone con disabilità, è stato attivato questo servizio, consolidato ed ampliato nel 2006, come si è detto, con una nuova porzione di edificio, per poi giungere all’attuale intervento di allargamento della struttura. Gli attuali lavori di ampliamento, finanziati con risorse proprie e con donazioni, frutto di campagne di raccolta fondi, sono terminati come da programma a fine marzo: rimane un punto interrogativo sull’attivazione delle nuove accoglienze, fissate per luglio 2020, a causa dell’emergenza Coronavirus, che potrebbe, se si protrarrà nel tempo, farne slittare in avanti l’avvio”. “Di particolare importanza - continua Michela Schiavi - a latere del progetto di ampliamento, anche l’avvio di una nuova attività di coltivazione nell’area agricola (4000 mq) antistante la casa, sulla quale saranno messe a dimora piante di Paulownia, una scelta motivata dalla forte produzione di ossigeno da parte delle foglie di questa specie, che migliorerà la qualità dell’aria e dalla forte richiesta da parte del mercato, per utilizzi come biomassa e complementi di falegnameria, per via della sua struttura morbida e facilmente lavorabile. Altro vantaggio di questo tipo di coltivazione, per noi preziosissimo, sta nella semplicità della manutenzione di queste piante, che potrà essere curata anche da persone con disabilità ospiti della casa, aumentando di fatto le attività socio occupazionali ed affiancarsi alla coltivazione di erbe aromatiche, già praticata da tempo presso la struttura”. Per avviare al meglio questa nuova attività produttiva, CavaRei ha aderito a “Paulownia-Crescere in rete”, soggetto associativo che garantisce supporto e assistenza per la piantumazione, per la crescita e per la commercializzazione del legname, un’operazione che consolida la propensione di CavaRei alla creazione di network con soggetti del territorio, per avviare progetti con ricadute benefiche sull’intera comunità.

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