Giffoni 2016 il festival

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Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

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Ricordo una citazione che diceva: 'Una casa non è una questione di mattoni, ma di amore.' Questa frase rappresenta a pieno cos'è Giffoni per me: è casa, è amore. E' un luogo dove vai via da 'casa' ma ne trovi un'altra,molto più grande. Quando ho chiesto ai miei genitori cos'è per loro il senso di Giffoni mi hanno detto: 'Giffoni è sapere che ci mancherai per dieci giorni ma vederti felice e sapere anche che ne varrà la pena.' Ilenia Antonizzi Giurata

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“L’unicità del Festival di Giffoni sta nella sua capacità di dare espressione ogni anno ad occhi puliti e a sensibilità limpide, appena coniate. I ragazzi hanno pochi preconcetti e commentano il film in modo puro, diretto, proprio come ogni artista desidera. E’ stata una gioia e una rivelazione per me ascoltare le loro reazioni. Mi hanno permessa di essere ottimista sul futuro del cinema- sarà in buone mani!”. “Mi ha davvero emozionata ascoltare un ragazzino di Stresa, di soli 12 anni, commentare il film cinese che aveva appena visto. Ha detto che il tema era quello della verità e soprattutto del fatto che essere sinceri costa sempre qualcosa. Questo sì che è un festival del cinema.” 2016

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UNA STORIA ITALIANA

Dario Franceschini

Progetto di preminente interesse nazionale

Nicola Borrelli Direttore Generale Cinema

Ministro Beni e AttivitĂ Culturali

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INDICE Introduzione Finalmente Domenica

Testimoni del Tempo Un Museo per Giffoni

pag. 58 pag. 60

pag. 9

Destinazione Giffoni

pag. 19

Omaggio a Carlo Rambaldi

Confronto tra Generazioni

pag. 23

Cineteca Regionale

pag. 62

Produttore di Felicità

pag. 25

Le Opere Compiute

pag. 64

Essere Lo Sappiamo, Divenire Lo Vogliamo

La Valle del Futuro

pag. 67

pag. 27 Italia, campania, Sud

pag. 77

La Cultura Come Benessere e Felicità

pag. 29

Giffoni Porte Aperte

pag. 79

Giffoni e la Diversità

pag. 31

Il Territorio

pag. 81

Dissociarsi e Destaccarsi

pag. 35

Campania Creativa

pag. 83

Una Nuova Era

pag. 39

Italia, Europa

pag. 90

Fondazione Giffoni Experience

pag. 43

Giffoni Film Festival 2016

pag. 95

Giffoni Multimedia Valley

pag. 45

Il Tema, Destinazioni

pag. 96

Omaggio a Lampedusa

pag. 98

La Valle dell’Intelligenza artificiale ed umana

pag. 46

La Parola ai Giffoners

pag. 99

Il Futuro Aperto

pag. 55

Welfare Sociale, Economico e Culturale

pag. 107

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INDICE I Numeri del 2016

pag. 201

Maratona Generator

pag. 161

Le Sezioni Competitive

pag. 115

Focus on Qatar

pag. 162

Elements +3

pag. 120

Focus on Georgia

pag. 163

Elements +6

pag. 122

Focus on Macedonia

pag. 164

Elements +10

pag. 123

Focus on Iran

pag. 165

Generator +13

pag. 128

Rassegna, Pokemon

pag. 166

Generator +16

pag. 131

Stars & Talent

pag. 169

Generator +18

pag. 134

Meet The Stars

pag. 178

Le Vie dei Corto

pag. 136

Master Dreamer

pag. 195

Gex DOC

pag. 137

Italian Talent

pag. 199

Le Giurie

pag. 139

Chiamata alle Arti

pag. 200

Gli Autori

pag. 143

Le Anteprime

pag. 144

Il Genio Italiano

pag. 208

MyGiffoni

pag. 157

Giffoni in Musica

pag. 211

Parental Control

pag. 158

Giffoni Street Experience

pag. 221

Rassegna, Giffoni Punk

pag. 159

Giffoni Village

pag. 233

Maratona Elements

pag. 160

Giffoni Arte

pag. 239

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Finalmente Domenica


FRANÇOIS TRUFFAUT Gli anni '80 segnano un punto di svolta straordinario nella vita del Festival. Il suo direttore, Claudio Gubitosi, scrive una lettera ad uno dei più grandi artisti al mondo: François Truffaut, regista francese schivo e sensibile, invitandolo al festival. Il regista accetta l'invito. Durante l'estate del 1982 per tre giorni Truffaut resterà a Giffoni e imparerà a conoscere il l’evento, definendolo il “festival più necessario”. Da quella dichiarazione qualcosa cambia, il festival prende il volo per diventare uno dei più importanti al mondo. Quelle parole di Truffaut restano nella mente, restano nel paesaggio, fanno parte di Giffoni e della sua storia.

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VIVEMENT DIMANCHE Finalmente domenica. Prendo spunto dal bel titolo del film di FrançoisTruffaut per iniziare a fissare riflessioni, stile, etica, filosofia e missione del NUOVO GIFFONI. Di Claudio Gubitosi Fondatore e direttore Giffoni Experience

Dopo gli annunci di questi ultimi due anni, i percorsi compiuti, perfino i ragionamenti fatti a più livelli nelle Università, nei Master, nei Convegni e quindi viso a viso, per spiegare, dare una forma al concetto di “nuovo”, ci siamo, finalmente. Posso dire adesso (chi più di me?) che la prima immensa storia del Giffoni Film Festival è archiviata con orgoglio. Quarantacinque anni vissuti, dedicati, spesi ed investiti nelle varie e complesse attività che hanno reso forma e sostanza a Giffoni in Italia e nel mondo. Un’idea favolosa, strepitosa, ancora oggi unica. Fra i tanti successi, mentre già viviamo l’alba del giorno dopo, mi piace ancora una volta sottolineare la bellezza unica e straordinaria di questa idea di “periferia”. Di una cultura definita a torto, e a volte in modo riduttivo e cinico, come appunto di periferia. La nostra periferia, quella vissuta dentro e fuori di noi, è composta da un’alchimia di sensi: veri, utili, coinvolgenti, umani, partecipati, attenti alle radici e al mondo in cui viviamo, produttori e distributori di felicità e di risorse, social e socialmente utili. Valori, insomma. A tutte queste espressioni possiamo aggiungere anche quell’UNICO che rende diverso Giffoni. Quel DIVERSO che lo rende forte. Quel FORTE che è capace di riempire i tanti vuoti nei quali purtroppo vivono milioni di ragazzi e famiglie. Ricordo le espressioni, le paure e gli interrogativi di quanti, in questo lungo peregrinare dentro e fuori Giffoni, mi sentivano ripetere “distruggere per ricostruire”. Questo, credetemi, è avvenuto e prima di ricostruire ci siamo di nuovo abbeverati alla sorgente dell’idea per impossessarci e caricarci di nuovo vigore e nuove energie. Il peso degli anni, quindi, si è affievolito. La voglia di nuove scoperte ed iniziative ha creato nuovi itinerari. Nulla poteva succedere di nuovo se non avessi io per primo, e poi tutto il team esistente, attraversato il cammino del disincanto e aperto il cuore a

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SIAMO CENTRALI PROPRIO PERCHÈ PERIFERICI nuovi grandi amori. Questo 2016 è un anno intenso che farà rinascere Giffoni. Maggiore armonia, nuove sfide, grandi progetti. Sempre in anticipo e sempre in sintonia con i tempi.Alle opere strutturali come Giffoni Multimedia Valley, prossima all’inaugurazione, si aggiungeranno adesso nuovi contenuti. Quanti credevano alla nascita della Cittadella del Cinema tanti anni fa? E quanti, nonostante le idee realizzate, erano convinti che MultimediaValley si sarebbe costruita veramente? Anche io vivo di pessimismo, di dubbi e paure, ma di fronte a quella che è stata la terza grande avventura della mia vita in questi 46 anni di totale dedizione all’idea, ogni dubbio è risultato svanito. Abbiamo sconfitto ancora una volta quel pessimismo endemico del nostro sud che piange senza reagire, che chiede, a volte, senza sapere perché. Abbiamo dimostrato che guardare oltre è il più potente strumento che un creativo ha, non accontentandosi del tempo che vive e dei successi raggiunti. Abbiamo dimostrato al mondo che si può fare. Che amando convinci ad amare. Che osando si realizzano idee immense e bellissime anche, e soprattutto, in periferia. Le periferie non sono state mai così centrali come in questi ultimi anni in tutte le espressioni della nostra società. Tutto ciò che leggerete e vedrete in questi due straordinari volumi, che mi permetto di definire un’opera d’arte, è frutto di quella evoluzione-rivoluzione. Meglio adesso si comprenderà come la multiforme e poliedrica vita di Giffoni Experience sia diventata sempre più una realtà forte e dinamica nel contesto dei progetti culturali made in Italy. So che a volte esagero con espressioni forti. Il perdono è d’obbligo perché non riesco a contenere la gioia che mi da essere diventato da padre di questa idea suo figlio, un figlio pronto a correre e sgambettare ovunque in nuovi mondi, con stupore, meraviglia e tanta, tantissima curiosità. Mi sono dovuto arrendere. Dopo tre mesi di intenso lavoro per realizzare il programma 2016, sono stato costretto a dover dividere la vita di Giffoni in due momenti. Un volume di oltre 500 pagine sarebbe stato ingovernabile.

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Questa prima parte, dunque, è dedicata al festival di luglio, la seconda al “Giffoni in movimento”: le tante splendide attività che realizziamo in Campania, in Italia e nel mondo durante tutto l’anno. Questi volumi, però, sono per me gemelli. Viaggiano insieme. Sono in simbiosi perché uno non può vivere senza l’altro. Ho voluto che i contenuti fossero scritti da più cuori e più mani: da quelle dei giovani alle prime armi, a quelle dei membri del mio team saggio e consapevole. Ai testi ho voluto aggiungere la presenza delle opere di tanti artisti che hanno arricchito il programma con il loro lavoro. Una rappresentazione delle varie attività in una forma espressiva appunto diversa, poetica, sensibile e capace di suscitare più forti emozioni.Alla nostra responsabilità comunicativa non potevano e non dovevano mancare le reazioni e le emozioni dei tanti talenti che hanno vissuto l’esperienza di Giffoni. Abbiamo dovuto fare necessariamente una selezione rinunciando a tantissime altre imponenti presenze. Ma le voci più importanti sono quelle di giurati e genitori. La pagina numero 4 apre il nostro viaggio, entrando nell’intimo dei nostri giffoners. Con la loro capacità di sintesi straordinaria che chiarisce e trasmette a tutti noi il vero valore della nostra azione. Nessuna agenzia di marketing sarebbe stata capace di spiegare e far comprendere il senso di Giffoni meglio di queste generazioni. Tutta la lunga introduzione che accompagna questo volume penso sia una straordinaria base per comprendere meglio il nostro passato e chiarire con sicurezza e determinazione il futuro già presente. Quattro ex giurati sono stati chiamati a rispondere con le loro parole alle tante domande che avevano necessità di una risposta. I testi che leggerete sono leggeri come le ali di una farfalla, intensi e dolci come l’odore dell’incenso, chiari e limpidi come l’acqua di una sorgente. Ci siamo resi conto tutti, e lo sappiamo, che questo GIFFONI resta difficile da spiegare e ancora di più, da comunicare. Bisogna viverlo.Altrimenti come raccontare la storia di Multimedia Valley? E perché in un paese di periferia sono stati investiti oltre 50 milioni di euro pubblici tra la Cittadella del Cinema e laValle Multimediale? Quell’isola nel territorio locale adesso è un arcipelago ma anche un continente che coopera e collabora con tante altre iniziative.

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Mai tanto spazio nei precedenti programmi è stato riservato alle sezioni, alle selezioni dei film, alle migliaia di ragazzi che aspirano a diventare giurati e a continuare ad esserlo, alle anteprime, ai talenti che con felicità concorrono alla loro formazione. Quest’anno, ancora di più, sosteniamo le famiglie. Ancora di più ci saranno per loro i giochi, i laboratori, il multimediale, la festa da vivere insieme, la musica. Programmi sempre più forti ed intensi. Finalmente c’è una grande fame e voglia d’Italia e presenteremo questo nostro grande Paese aprendo quest’anno un grande progetto denominato Genio Italiano. Un viaggio tra le più belle e luminose figure dell’arte, della scienza, dell’industria, dell’economia, del turismo, della cultura che da Giffoni partirà per toccare tante nazioni. Credo fermamente che questa edizione 46 possa donare più felicità, più benessere, più energie. In cambio chiediamo solo una cosa: leggere per capire di più e meglio la bella storia di questa esperienza.

Guarda il video GIFFONI OPPORTUNITY La Campania in Europa

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“Io non sapevo bene cosa aspettarmi da Giffoni... mi sono reso conto che questo festival è veramente, veramente importante. Non per me, che non sono nessuno, ma per voi, ragazzi. Tutto questo è davvero speciale. E parteciparvi vi dà una grande responsabilità". Richard Gere

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ORGOGLIO della CAMPANIA CREATIVA 2016

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“Bisognerebbe mettere la foto di Claudio Gubitosi nel vocabolario italiano accanto alla parola persistenza. Per anni mi ha invitato a venire al festival di Giffoni. Io ero sempre impegnato e quindi sono stato costretto a rifiutare. Lui, però, non ha mai rinunciato. Per mia fortuna, visto che mi ha fatto conoscere questa straordinaria realtà”. Oliver Stone 2016

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DESTINAZIONE GIFFONI

Salvatore Troiano PESCI VOLANTI

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DESTINAZIONE GIFFONI Giffoni nasce da un'idea antica, una fantasia giovanile. Ma, la sua qualità di resistenza è debitrice ad una forza totalmente opposta: la continua innovazione. Al suo massimo splendore il festival non si è cullato sugli allori, ma ha sempre cercato nuovi stimoli e nuove tendenze. Giffoni conserva la sua identità, è l'unico festival al mondo di cinema per ragazzi, ma stando al passo con i ragazzi. Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

È una questione, innanzitutto, culturale: per troppo tempo anche le più importanti istituzioni culturali del nostro paese hanno rischiato, proprio in virtù dell'antica e grandissima tradizione che ci precede, un rapporto vecchio con la propria storia. La commemorazione di sé, un farsi sempre uguale, un ripetersi, che finiva per dare agli eventi e alle sedi della cultura una grana ingiallita poco adatta ai nostri tempi, sono stati i maggiori vizi di un certo atteggiamento culturale non sempre esclusivamente della vecchia generazione. Invece, Giffoni ha sempre tenuto il ricordo della sua idea, ma sempre confrontandosi con le esigenze culturali, economiche e di comunicazione del proprio tempo. Giffoni è un festival che guarda ai giovani, che si prende cura dei giovani, ma alla loro altezza. Senza avere alcun paternalismo, alcuna forma di accademismo. Quindi, dopo 45 anni di irrefrenabile attività, in cui un piccolo festival cinematografico si è trasformato man mano nel più grande appuntamento per la gioventù di tutta Europa, Giffoni entra diretta nel pieno della modernità, senza rifiutare in alcun modo la natura crossmediale di ogni evento legato all'audiovisivo e quindi al cinema: siamo dentro fino al collo nell'innovazione tecnologica (e quindi tutta una marea di progetti legati alle start up, alle app, alle nuove frontiere della digitalizzazione). Stiamo intercettando aziende in grado di vivere e costruire un'idea compiuta di Giffoni, dove le idee trovano casa, ma si realizzano pure. Ci stiamo aprendo ai games, alla produzione di serie, a quella specifica di prodotti come “Il Mattino” o di altri soggetti che ci

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DESTINAZIONE GIFFONI chiederanno di utilizzare il nostro brand ed il nostro sapere con il Dipartimento delle Produzioni. Giffoni non è più un evento di una favolosa settimana di luglio, ma un'opportunità di economia per il territorio, di produzioni innovative, perché Giffoni sa che i festival non sono più solo la meta nobile, rispetto alla sala, dei film, ma anche il luogo di nascita, e persino di studio, visto che presto Giffoni sarà sede di alcuni dipartimenti universitari, dove i ragazzi verranno a seguire corsi, laurearsi e partecipare a master di diverse università. Dopo la MultimediaValley, la già costruita Cittadella, la Ramiera,Terravecchia, il Convento, il Museo, la Cineteca, gli spazi per la formazione e, guardando oltre, l'arena, il campus e gli studios, Giffoni si avvia a diventare la valle dell'intelligenza artificiale e umana. Un luogo ben preciso, Giffoni in provincia di Salerno nella regione Campania, e quindi nel cuore del sempre fin troppo criticato Mezzogiorno d'Italia, dove i migliori talenti, le migliori intelligenze nazionali ed internazionali possono esprimersi e investire liberamente. Giffoni è un'entità totale che non avrebbe senso a Roma, a Milano o a Cannes. Siamo più centrali proprio perché periferici; siamo i più amati e ricercati proprio perché dal niente, nemmeno dal caos, è nato tutto. Alla fine abbiamo dato una dimostrazione di stile e di vita a tutti e possiamo viaggiare ovunque e portare qui tutti, senza diffidenza e senza particolari difficoltà. Infine, il festival si fa evento permanente, occasione perenne, idea a sua volta affamata di altre idee, bacino produttivo per le più svariate esperienze nel settore del cinema e delle telecomunicazioni, Giffoni si fa città delle città e in questo senso è ascrivibile alla geografia di un vecchio e bellissimo libro di Italo Calvino,“Le città invisibili”, in cui Gengis Kahn e Marco Polo soggiornano riportandone usi e costumi. Ma, unica differenza con le altre, è che questa città è un sogno fatto di realtà e possibilità di crescere sempre di più. Qui, la letteratura, come luogo dell'immaginazione, così come il cinema, non solo si scrive, si gira e si legge o disegna, ma si realizza e si nutre di altri sogni da realizzare.

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Salvatores

“Il Giffoni Film Festival è la realizzazione di un sogno. Gubitosi aveva questo sogno, questa idea: riunire i ragazzi provenienti da tutto il mondo nella giuria di un festival del cinema, perché potessero vivere insieme quest’esperienza”.

Jon Voight

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CONFRONTO TRA GENERAZIONI

Katerina Panikanova DOVE NASCONO I SOGNI

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CONFRONTO TRA GENERAZIONI L'immagine che racconta Giffoni per me è quella di un gruppo di ragazzi che corre. Sento il respiro che cresce nella corsa e il cuore che batte. Corre questo gruppo di ragazzini, e cresce e in questa corsa alla scoperta di nuovi mondi, attraversa varie età e generazioni. Questo gruppo è composto dal cuore di Giffoni: le giurie. Le stesse che, durante i giorni estivi del festival, si incontrano dopo le proiezioni. Il Giffoni Film Festival è non solo un luogo di incontro per la formazione, ma anche e soprattutto un luogo dell'immaginario dove poter fare il punto su dove siamo? Cosa siamo? E dove stiamo andando ? E queste domande sono le questioni che ci accompagnano sempre, e a vari livelli. Cosa fanno i giurati che vanno dai 13 ai 18 anni se non questo? Crescono insieme trovando in Giffoni il luogo giusto per farsi delle domande che faranno luce nel loro percorso e serviranno da energia nel momento in cui la realtà delle cose sembrerà cattiva, odiosa, buia. Chi, infatti, ha la fortuna di incontrare Giffoni da quando è un ragazzino che si affaccia alla vita dicendo "io sono", ha la fortuna di poter riscrivere questa frase ogni estate, riformulandola e riscrivendola come vuole, in dialogo continuo con gli altri. C'è qualcosa di non spiegabile in questi dialoghi, se non con il fatto che Giffoni diventa il luogo di incontro dei sogni e delle speranze delle generazioni. Prima, quel posto di interrogativi e risposte, era solo nella testa dei ragazzi chiusi nelle loro stanzette. Con il festival il luogo ha cinema, poltrone, incontri con persone illuminanti. Giffoni non solo il luogo del confronto fra le varie generazioni quindi, ma un'architettura sensibile pronta ad accogliere ad ascoltare.

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PRODUTTORE DI FELICITÀ Le belle idee hanno sempre bisogno di gambe su cui camminare. Se si pensa al mondo dell'arte cinematografica e a quanto anche opere importanti e belle vengano penalizzate a causa di una distribuzione miope e sciatta, per esempio, occorre porsi delle domande e rivedere doveri, missioni, priorità dell'arte dell'organizzazione culturale.

Chi sei? Un uomo. Chi ti credi di essere? Sempre più Uomo.

Le idee da sole non bastano, restano lì, troppo poco lontano dal punto di partenza. L'organizzazione e la creatività vanno di pari passo. Facciamo un esempio pratico: un museo. Le opere sono la creatività e la disposizione delle opere è l'organizzazione. Immaginate di entrare in un museo dove i quadri sono messi alla rinfusa, senza nessun layout e nessuna curatela. Potrebbe sembrare provocatorio ma non lo è, credo che il godimento di fronte a un Caravaggio esposto al contrario sarebbe di gran lunga inferiore. La bellezza è sempre forma e contenuto. E la forma è anche il contenitore. È questo il punto: creatività e organizzazione sono inscindibili, nate per coesistere. L'una senza l'altra non esisterebbe. Il gesto artistico è nato con l'uomo ma non l'Arte. L'arte nasce quando qualcuno prende il coraggio di differenziare l'opera dal resto: di metterla in cornice, di organizzarla. L'organizzazione culturale quindi non è un mestiere né solo una professione ma è una presa di coscienza e di responsabilità per la comunità tutta. Chi pensa, sceglie, scrive, redige il programma di un festival come Giffoni lo fa consapevole dell'onere e l'onore di un gesto che si compie tenendo presente una sola domanda: Cosa vi renderà felici?

Massimo Livadiotti

È la domanda più complicata che si ci possa porre. Proviamo, per semplificare, a tradurla in prosa quotidiana. È capitato a tutti di dover fare un regalo alla persona amata per provare a renderla felice. Ci si trova di fronte a tantissimi ostacoli. Esempio: Quali sono i suoi gusti? Come posso rientrare nei suoi gusti ma sorprenderla? Come faccio a non fare un regalo che le ho già fatto? Come faccio a regalarle qualcosa che sia un'esperienza formativa,

SENZA TITOLO

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PRODUTTORE DI FELICITÀ divertente, unica e che lasci un ricordo indelebile? Come faccio a regalarle qualcosa che possa condividere? Che elevi il suo spirito ma non la appesantisca? Che sia innovativo ma che non la spaventi? Che possa capire per goderne pienamente, ma che possa conservare un po' di mistero per poterla sempre incuriosire? Quanto posso spendere? Quali sono gli amici che posso coinvolgere in questa festa a sorpresa? Insomma queste e moltissime altre sono le domande di chi fa un regalo così importante alla comunità come quello di un festival internazionale di cinema. Non si deve essere organizzatori di eventi quindi, ma produttori di felicità e benessere. Uscire dalla freddezza che la parola “organizzazione” porta con sé e entrare invece nel senso magico e creativo della parola “produzione”. Questo il festival di Giffoni lo sa bene. È il più grande dovere, missione, forza del suo ideatore perché non si parla di una felicità qualunque, ma di quella dei più giovani. E si sa:

INFANZIA

FELICE

= FUTURO

FELICE

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ESSERE LO SAPPIAMO, DIVENIRE LO VOGLIAMO

Meo Carbone LA DANZA

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ESSERE LO SAPPIAMO, DIVENIRE LO VOGLIAMO "Di tutti i festival, quello di Giffoni, è il più necessario", disse Truffaut. Ci si poteva fermare qui. La frase di Truffaut poteva far vivere il festival quietamente, senza preoccupazioni. Non è andata così. Il festival ha voglia di crescere, lo esige, lo chiede, lo senti nell' aria.

Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

L' ultimo giorno del festival, infatti, è un catino pieno di promesse per l' anno che dovrà venire dove il vecchio deve essere abbandonato e aprirsi al nuovo. Giffoni, infatti, insegna questo: avere memoria della bellezza per creare nuove forme, cercare nuove strade, capire come diventare altro da quello che già siamo stati. Allora ecco che di anno in anno, incontri sempre un festival diverso che ti cambia e cambia senza soluzione di continuità. Un festival che ha incontrato altre mete come l' America, il Qatar, l’Albania, che ha attraversato altri festival per selezionare nuovi film, che ha tenuto una rete virtuale di contatti dove tutti sono in attesa del nuovo. La domanda che accompagna tutti quelli che vedono Giffoni d'estate è: cosa cambierà? Giffoni è un eterno divenire. Tutto questo è inarrestabile, anche se ti fermi ad osservarla da lontano. Ad esigere questo divenire siamo tutti, e tutti contribuiscono al continuo cambiamento, perché è proprio qui, nel cambiamento, l' unica risposta a non guardarsi mai indietro e raccontarsi le glorie, ma crearne altre senza avere il tempo di raccontarle. Creare il nuovo, senza nostalgie ma con la gioia di incontrare qualcosa che non si conosce. La nostalgia è del tempo passato, Giffoni è sempre del tempo che verrà.

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LA CULTURA COME BENESSERE E FELICITÀ Ci sono parole che messe accanto ad altre acquistano un valore scandaloso. Mettono in relazione concetti ritenuti inconciliabili. Formano amori diversi e impossibili, suscitando in chi le legge o le ascolta sentimenti contrastanti come se le parole rispondessero a una legge non scritta, ma codificata dal vizio dell'abitudine e del pregiudizio. «La cultura è felicità e benessere» è una di queste affermazioni. Cultura accanto a condizioni come felicità e benessere formano coppie, anzi, triangolazioni amorose del tutto asimmetriche, diverse e impossibili. Eppure, a discapito di ogni preconcetto, condividono lo stesso spazio sentimentale ed emotivo: Giffoni è la dimostrazione reale, pratica, ma soprattutto passionale ed emotiva di questa rivoluzionaria declinazione della parola cultura. Troppo spesso anche da parte dei fruitori e degli autori di cultura se ne da una visione al nero, negativa. Si preferisce una certa aria grigia a una solare. Ma, se è vero che ogni storia infelice è degna di essere raccontata, è anche vero che ogni felicità merita una narrazione. A Giffoni la comune visione di film, il dibattitto con registi ed autori, gli incontri con i più importanti uomini e le più affermate donne del cinema sono il collante per amicizie fraterne, per momenti di vita che segnano i punti di felicità massima della propria infanzia e giovinezza. Infatti, i giurati desiderano e tornano al festival alla ricerca della prima emozione provata e vengono di volta in volta spiazzati dall'incredibile aggiunta di un nuovo tasso di felicità e di benessere. Ai vecchi amici se ne aggiungono di nuovi e le vecchie conoscenze si contraddicono e si evolvono mischiandosi con le nuove: tante volte abbiamo visto - e lo dimostrano le centinaia di email che arrivano durante l'inverno designando quella specie di mal di Giffoni che sembra fare un baffo a quello per l'Africa, come i giurati più timidi e introversi trovino in Giffoni anche uno spazio emotivo, dove potersi esprimere e dare voce a talenti e a emotività che altrimenti resterebbero inespressi.

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LA CULTURA COME BENESSERE E FELICITÀ Infatti, l'esperienza Giffoni permette formazioni che si intrecciano. Cultura, cuore, cervello, felicità formano un solo nucleo, un solo tesoro, che ogni giurato porta a casa e arricchisce di anno in anno. Giffoni è famiglia, luogo ludico, spazio di formazione. Moltissimi giurati intraprendono la propria strada senza mai dimenticare questa esperienza e portando con sé il valore della condivisione. Altri, invece, scoprono o raffinano la propria passione per il cinema e non solo, facendo del Festival un vero e proprio laboratorio per futuri autori, attori, registi, musicisti, scrittori e illustratori. Tantissimi sono i giurati che negli anni sono tornati al festival, raccontando di premi ed esperienze di alto valore, tantissimi quelli che hanno intrapreso la carriera del cinema e tanti ancora quelli che sono tornati persino come ospiti.

La cultura è FELICITÀ e ogni FELICITÀ merita una narrazione 2016

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GIFFONI E LA DIVERSITÀ

Beatrice Zagato BLU SKIES

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GIFFONI È DIVERSITÀ

IL PASSATO

GIFFONI E LA DIVERSITÀ

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La diversità scorre nelle vene di Giffoni. Non solo uno degli aspetti più caratterizzanti dell'idea originaria ma anche una delle colonne portanti del suo passato e presente, quindi la navicella in cui viaggiare verso il futuro. Giffoni-Idea nasce da una esigenza di diversità, nella sostanza e nella forma, sin dagli albori della sua messa in atto. L'idea si manifesta nel Festival, che nasce per un target speciale, mai veramente analizzato da altri festival del cinema: i ragazzi. Lo spirito passionale, formativo, emotivo ed umanistico sono il seme di questa idea che viene piantato nel terreno fertile del Festival. La diversità rende questa realtà attraente ed unica e si presta a molteplici ipotesi future di diramazioni imprenditoriali, prolungamenti culturali, che prescindono anche dal campo cinematografico. L'idea, nella forma, si sviluppa attraverso l'intercettazione del diverso e l'intuizione del suo potenziale. Si guarda alle risorse di un territorio da una prospettiva nuova, si sperimentano utilizzi innovativi e nonconvenzionali di un'intera comunità e del territorio stesso. La fusione di forma e sostanza rende Giffoni un universo in continua espansione, un'entità in perenne esplorazione del suo significato e della sua identità. Proprio come l'universo interiore delle migliaia e migliaia di ragazzi che ogni anno varcano le porte della Cittadella. Tutto è il prodotto di un viaggio iniziato 45 anni fa, fatto di opportunità uniche e di sensibilità extra-ordinarie, che non si cullano dei successi e sono pronte a rimettere tutto in discussione. Continua il viaggio non verso terre inesplorate ma verso l'esplorazione della propria di terra, in senso letterale e metaforico, per essere sempre un passo avanti a se stessi. Anticipare la propria evoluzione, per mettersene a servizio.

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GIFFONI PROMUOVE LA DIVERSITÀ

IL PRESENTE

GIFFONI E LA DIVERSITÀ

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Sono molte le forme in cui Giffoni promuove e propone diversità. La più evidente e facilmente riconocibile è attraverso l' integrazione attraverso il cinema. Negli anni si sono susseguiti al Festival migliaia di ragazzi provenienti da oltre 40 paesi nel mondo. Molti di questi giurati sono stati ospitati da famiglie locali, portando nelle loro case un assaggio della loro cultura e ritornando alle proprie con un assaggio della loro. I ragazzi ospitati durante il Festival spesso rimangono in contatto con queste famiglie e con i giurati di altre nazioni, con le quali si creano amicizie preziose. Sono la punta di diamante dell'esperienza che ogni ragazzo fa al festival ed il motivo per il quale si crea un vero e proprio cordone ombelicale con Giffoni. Creare ponti e promuovere dialoghi non è mai stato così fondamentale. Il valore dell'integrazione è di estrema importanza nella formazione della prossima generazione e di quelle che verranno. Anzi, è un valore essenziale senza cui non ci sarà futuro. Come i giurati provengono da tutti e sette i contenti, così anche i film in concorso hanno nazionalità diverse e tutti vengono visti nella loro lingua d'origine, con sottotitoli in Italiano e in Inglese. È emozionante assistere ai dibattiti appassionati dei ragazzi che si radunano fuori dalle varie sale del Festival per discutere dei film visti. Gli scontri e gli incontri nelle discussioni si tingono dei colori delle bandiere di nazioni diverse, con riflessioni che rispecchiano la cultura alla quale ciascun ragazzo o ragazza appartiene. Nessuna opinione viene considerata migliore o peggiore ma semplicemente “diversa”, “altra” e quindi preziosa. Il cinema abbatte barriere geopolitiche. È commovente assistere a intere sale che piangono o ridono o si alzano per una standing ovation, quando l'universalità dell'emozione che esprime un film prescinde dalla lingua degli attori, dal paese e del tema trattato. Giffoni è un'amplificatore di emozioni e un creatore di valori umani. La purezza delle proprie intenzioni e dei propri principi lo contraddistingue, lo rende unico agli occhi di chiunque varchi le soglie della Cittadella. Che siano anche star di Hollywood.

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Giffoni, negli anni, è diventato un punto di riferimento per i ragazzi che hanno avuto modo di intessere la propria storia con quella del Festival.

ALI DELLA DIVERSITÀ

IL FUTURO GIFFONI VIAGGIA SULLE

GIFFONI E LA DIVERSITÀ I ragazzi, ex-giurati, non solo conoscono in prima persona il valore benefico del Giffoni Experience ma vogliono farne parte in modo attivo. Apportare la loro professionalità e le loro competenze al nuovo Giffoni che presto, grazie alle sue nuove strutture, potrà ampliare la propria missione e garantire entusiasmanti opportunità di lavoro e collaborazione. Giffoni si reinventa ancora una volta, per porsi al servizio dei ragazzi che sono cresciuti all'interno di quella che è ora una vasta comunità internazionale. La nuova Giffoni ingloba in sé una moltitudine di progetti, che permettono di ingaggiare diverse personalità e professionalità. Progetti come la Cineteca, il Museo, le aree dedicate alle produzioni per tutti i media solo alcune delle molte facce di un'idea che ha negli anni avuto il coraggio di rigenerarsi.

Giffoni

ABBATTE GEOPOLITICHE barriere 34


DISSOCIARSI E DISTACCARSI

Margherita Lipinska CORRIDORI

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DISSOCIARSI E DISTACCARSI Dissociarsi e distaccarsi: il senso del distacco dalle certezze, dagli affetti, dal noto verso nuove imprese. Navigatori temerari ma convinti di scoprire nuovi mondi. Giffoni è un'idea dinamica. Oggi Giffoni-Idea ha una sua struttura, fluida e adatta a future evoluzioni. È il risultato di anni e anni di intuizioni, emozioni e storie dei ragazzi che hanno cavalcato l'onda delle sue continue trasformazioni e che, come demiurghi del nuovo millennio, hanno soffiato l'anima dentro la materia primordiale. Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

L'Idea-Giffoni sembra sia stata creata ad immagine e somiglianza del suo creatore: un eterno adolescente. L'adolescenza è la stagione dei dubbi, quando si lascia la casa materna della certezza. È l'ora più scura della distruzione invernale prima che nascano prepotenti e forti i primi germogli della primavera. La fervente stimolazione fisica, spirituale, emotiva ed intellettuale è sconvolgente. Potenzialmente qualsiasi cosa ma non ancora nulla. “Il nulla che bel pensiero” direbbe Amleto a Ofelia. È proprio così. L'immaginazione ha carta bianca, non si hanno confini. È l'età dell'onnipotenza, della potenzialità, quando anche abbracciare il paradosso è concesso, anzi è imperativo. È anche l'età del sacrificio, delle paure, delle insicurezze e dell'addio a quel che fino ad ora si è stati. Essere è faticoso.

«Ho vinto ciò che conoscevo, ora desidero ciò che ignoro». 2016

E se Einstein aveva ragione, e ce l'aveva dicendo che la misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare , l'Idea-Giffoni ne è la dimostrazione. Da anni ormai non è più né Festival né Experience ma una perfetta ed umanissima “intelligenza artificiale”, alimentata da una potente forza collettiva. L'Idea-Giffoni si è ormai materializzata e, come in una delle migliori sceneggiature sci-fi, è ormai lasciata libera dal suo ideatore, Claudio Gubitosi, vivendo di una vita propria e muovendo i primi passi verso l'entusiasmante incertezza di quel che diverrà.

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DISSOCIARSI E DISTACCARSI Una scelta questa dettata, voluta e promossa dal suo ideatore. Un distacco colmo d'amore e di responsabilità condiviso tra l'idea ed il suo genitore. Giffoni-Idea si rende metafora di questa condizione universale, rivivendola in un ciclo continuo, in cui diventa e si distrugge solo per poi rinascere come l'Araba Fenice. È questo costante movimento, questo viaggio che fa da sé e verso di sé, che è il fulcro essenziale della sua vitalità. Il non compiersi mai è il suo legittimo compimento, anzi è sua responsabilità rimanere costantemente incompiuta per lasciare spazio al prossimo capitolo.

Giffoni, idea

DINAMICA adatta a future

EVOLUZIONI 2016

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Lo

SPIRITO del

POSSIBILE

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UNA NUOVA ERA

Gennaro De Rosa Senza titolo

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UNA NUOVA ERA “Aspetto il festival di Giffoni più del Natale, quando mia nonna mi fa i regali”. Mattia, giurato. C'è tra i giurati chi aspetta il Giffoni più del Natale, più dei regali della nonna. Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

Questo perché il festival appartiene a una ritualità privata e insieme condivisa, della fanciullezza e dell'adolescenza di migliaia di ragazzi. Ma per non far sì che l'aspettativa diventi nostalgia, bisogna reinventare il rituale, rinnovare la magia, renderlo sorprendente. Giffoni non vuole concedersi il già visto, il già sentito, il regalo che è uguale a quello dell'anno precedente. Deve crescere in intensità, immersione esperenziale, deve superare le aspettative. Ogni grande rivoluzione passa per l'annientamento di quello che c'è stato prima. Chi vuole distruggere, questa volta, è proprio il suo creatore, Claudio Gubitosi. Una distruzione paterna quindi, a fin di bene, che è un rito iniziatico per una nuova era del festival. Non più l'era della visione di film ma della visionarietà collettiva, del sogno possibile, accessibile, smart. Giffoni è il nuovo per caratteristica endemica. I ragazzi, per il festival, non sono solo il pubblico di riferimento ma l'energia rinnovabile e pulita, la proposta e

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UNA NUOVA ERA l'innovazione costante. Se hai i giovani alla base del processo, non puoi concederti l'invecchiamento. La cristallizzazione dell'idea significherebbe andare contro l'idea stessa del festival: forever young. Giffoni è il luogo dell'utopia realizzata, dello scoprirsi costante. Ogni anno del festival è un anno di giovinezza, quindi di messa in discussione, disequilibrio in virtù del cambiamento. Un anno inedito, come sono inediti i film in anteprima agli occhi dei ragazzi. Un festival alieno, diverso. La stessa sensazione di non conosciuto tipica dell'adolescenza, quando si è stranieri a se stessi, in costante definizione dei propri desideri. Il desiderio di Giffoni è restare in perenne storia di formazione, dove l'ignoto e la diversità siano asse portante di ri-definizione di sé. Come un adolescente, il festival di Giffoni, è sempre immerso nel tempo presente, sfida le regole e si mette alla prova, sviluppa la capacità di pensiero e di linguaggi, ricrea se stesso. Il volto del festival è un collage di mille volti, cangiante, variopinto, soleggiato, illuminato di una giovinezza disarmata e disarmante che tende al sogno con la sola arma del sogno.

Ogni grande

RIVOLUZIONEpassa per l’ANNIENTAMENTO di quello che è stato PRIMA

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“Amici giffonesi, grazie per l’invito. Erano anni che volevo venire a Giffoni ma mi invitavano sempre a San Giovanni, a Santa Maria (frazioni di Giffoni ndr) e io chiedevo a quella vipera di Claudio Gubitosi: a Giffoni m’invitano o no?” Roberto Benigni 2016

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FONDAZIONE GIFFONI EXPERIENCE Dal prossimo mese di settembre 2016 inizieranno le procedure per la nascita e la costituzione di un nuovo soggetto giuridico chiamato a gestire, tutelare, salvaguardare e promuovere il futuro del Festival di Giffoni.

Di Claudio Gubitosi Fondatore e direttore Giffoni Experience

Dopo 46 anni di onorato servizio l’Ente Autonomo Giffoni Experience si trasforma e amplia i suoi obiettivi trasferendo il suo know-how, le competenze, la struttura organizzativa, il brand nella Fondazione Giffoni Experience. Sono state già avviate le procedure con i primi due soggetti giuridici pubblici: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Campania. Seguirà poi l’ingresso di altri soggetti pubblici e privati. La Fondazione Giffoni Experience sarà già attiva nel primo semestre 2017. La nuova governance è un risultato eccezionale che sancisce la volontà pubblica di tutelare l’idea di Giffoni, la sua storia come bene e patrimonio nazionale e l’eccellenza strategica per la Regione Campania e per il territorio.

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“Qui a Giffoni ho ricevuto il primo premio della mia vita, non posso che portare con me il ricordo di questo festival. Quando venni, nel 1988 ero una bambina tra i bambini. A Giffoni ci sono ritornata un bel po’ di anni dopo. Ho avuto la gran bella sorpresa di vedere che ad essere cresciuta non ero certo stata solo io ma anche il festival che ormai è davvero uno dei più importanti eventi al mondo”.

Asia Argento

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«Sono stupefatta dalla sensibilità, dalla cultura e dal senso critico dei ragazzi delle giurie. Sono liberi da pregiudizi e da compromessi, sono puliti. Un Festival come quello di Giffoni è di fondamentale importanza: il “morbo” del cinema andrebbe iniettato quando si è bambini».

Claudia Gerini

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY

Marcello Pezza SGUARDI AL FUTURO

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LA VALLE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED UMANA “Lo spirito del possibile”. Una sintesi perfetta in questa semplice espressione, che ho voluto all'inizio di questo volume, dimostra poi nei fatti come a Giffoni le idee passino dal pensiero alla realizzazione.

Di Claudio Gubitosi Fondatore e direttore Giffoni Experience

Già alla metà degli anni 90', quando pensavo alla Cittadella del Cinema, ero circondato da scettici e sorridenti increduli. Poi, la realizzazione. Non è stato un percorso facile ma ci siamo riusciti. Quindici anni fa il naturale prosieguo di quella idea: fare di Giffoni una multimedia valley. Costruire a Giffoni la MultimediaValley. Quindici anni fa era soltanto uno schizzo a penna in una sera di novembre a Roma. Oggi è una realtà, un'area tutta dedicata alla creatività e alla cultura del Sud Italia. In un unico vastissimo ambiente sono nate una serie di strutture moderne ed efficienti dedicate all'intrattenimento culturale, alla produzione audiovisiva, laboratori per lo studio delle nuove forme ed espressione artistica, convegnistica. Dopo 15 anni, tra accelerazioni e frenate, svolte improvvise e bruschi rallentamenti, l’idea ha preso corpo in un’area dedicata all'industria, all'entertainment, alle nuove tecnologie applicate all'immaginario. Già nel 2016, come previsto nel capitolo relativo all'innovazione tecnologica, saranno dieci le start up che nasceranno per iniziare questo nuovo straordinario percorso. Il brand favorirà l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e la MultimediaValley potenzierà ulteriormente le proposte di Giffoni Experience. Abbiamo lottato per anni. Non ho mai perso la certezza più che la speranza, anche quando sembrava ormai tutto impossibile. Finalmente domenica. Si parte, quindi, verso il futuro con Giffoni destinato a diventare una macchina ancora più complessa e un soggetto innovatore al servizio delle giovani generazioni.

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY Antonio Bassolino

L’idea progettuale nasce nel 2005 da Claudio Gubitosi, direttore di Giffoni Experience. Multimedia Valley è un centro destinato a ospitare e a realizzare una parte del futuro della storia infinita del Giffoni Film Festival. Giffoni MultimediaValley è un complesso di strutture dedicate interamente al mondo della creatività giovanile. Il Comune di Giffoni fa suo questo progetto esecutivo, dal costo complessivo di 31 milioni di euro, che è stato portato avanti con determinazione dai Sindaci di Giffoni Valle Piana, Ugo Carpinelli e Paolo Russomando e presentato per il finanziamento alla Regione Campania. Lo stanziamento dei primi 20 milioni di euro è avvenuto il 19 febbraio 2010 con deliberazione n° 137 della Giunta Regionale su proposta del Presidente Antonio Bassolino, a seguito dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania. Con decreto dirigenziale n° 18 del 28/05/2014, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, inserisce il progetto nel P.O. Campania Fesr 2007/2013 - Obiettivo Operativo 1.10, assegnando al Comune il primo finanziamento di 20 milioni di euro. L’Assessore alla Cultura, Caterina Miraglia, viene delegata per il completamento dell’iter procedurale. Claudio Gubitosi

L’insediamento completerà l’esistente Cittadella del Cinema su una superficie di 200.000 mq. La Giunta del Governatore Vincenzo De Luca sta portando a termine i lavori in attesa del 2° lotto. Ha lavorato all’idea un’equipe di tecnici coordinati dai progettisti del Comune di Giffoni Valle Piana, Gerardo Cancellario e Rosario Muro. Giffoni Multimedia Valley prevede la Mediateca Regionale, il Museo Testimoni del Tempo, 2 sale di proiezione tecnologicamente avanzate, un’arena da 6.000 posti per i grandi eventi, bliblioteche, videoteche, nuovi uffici, aree di parcheggio e infrastrutture per servizi di supporto e verde attrezzato.

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY Stefano Caldoro Finanziatore: Regione Campania Destinatario del finanziamento: Comune di Giffoni Valle Piana Imprese appaltanti: RCM Costruzioni Cicalese Impianti Caterina Miraglia

Inizio lavori: Ottobre 2014 Fine lavori: Settembre 2016

Vincenzo De Luca

Direttore dei lavori: Ing. Gerardo Cancellario Coordinatore Sicurezza: Arch. Gerardo Russo RUP: Arch. Gisella Carucci Direttore Tecnico: Ing. Aldo Rainone Resp. di Commessa: Ing. Antonio Pauciulo Direttore di Cantiere: Ing. Michele Ruggiero Capocantiere preposto: Geom. Mario Faiella Progettisti in qualità di consulenti esterni: Arch. Corradino D’Elia Arch. Vito D’Ambrosio Arch. Roberto Cacciatore Arch. Angelo Viscido

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY IL FUTURO APERTO

Di Antonia Grimaldi Vice direttore Giffoni Experience

La Multimedia Valley è la naturale espansione dell'esperienza Giffoni Film Festival. È un’idea progettuale che risponde all'esigenza di allargare, sviluppare, articolare l'attività del GFF. È il futuro di un’area, quella dei Picentini, che grazie al festival ha magnetizzato su di sé l’attenzione internazionale. È un polo d'attrazione culturale destinato ad allargare gli spazi - fisici e ideali - della Cittadella del Cinema che, in questa prospettiva, si identifica come la prima pietra dell'intero progetto. In concreto, grazie agli spazi del museo, della cineteca, delle due sale di proiezione e di una terza destinata a convegni e formazione (ma anche grazie ai futuri sviluppi che si concretizzeranno nell’arena, il campus e gli studios) tre sono gli aspetti che caratterizzeranno la Giffoni MultimediaValley: 1. esposizioni/eventi; 2. formazione; 3. produzione. Intorno all’attrattore principale - il festival di Giffoni - si svilupperanno eventi ed attività che avranno come comune denominatore l’età evolutiva, intesa non solo come riferimento cronologico del nostro target ma anche come oggetto di studio e di analisi.Tali attività calamiteranno l’attenzione di visitatori e addetti ai lavori. Saranno attrattori il Museo Testimoni del Tempo dove si potranno scoprire cinquant’anni di storia europea e di cinema attraverso la storia del GFF; la Cineteca Regionale, la cui unicità è rappresentata dallo specifico orientamento alla produzione cinematografica e televisiva per ragazzi; gli eventi dedicati al gaming e all’innovazione tecnologica applicata al quotidiano dei bambini e delle loro famiglie; i convegni organizzati da enti, fondazioni, associazioni, società che pongono bambini e ragazzi al centro dei loro interessi e dei loro studi: dal meeting di psicanalisi a quello di medicina, dalla convention di docenti a quella di ingegneri esperti in app per l’apprendimento delle lingue.

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY Un secondo aspetto importante della GMV sarà legato alla formazione. Sia direttamente che indirettamente, attraverso convenzioni e collaborazioni con altri enti e organismi, Giffoni si dedicherà alla formazione di nuovi talenti. In quali settori? Nel settore della produzione audiovisiva (che si traduce oggi non solo in cinema e tv ma anche in prodotti destinati al web), ma anche in quello dell’organizzazione di eventi e della stessa formazione. Infatti, in un processo di apprendimento che non conosce più limiti di età o di tempo, diventa fondamentale fornire nuovi strumenti di lavoro e nuovi spunti di riflessione a chi quotidianamente lavora alla formazione dei nostri ragazzi. La formazione è, in parte, propedeutica alla terza fase della GMV, quella della produzione. Ma cosa si produrrà negli spazi e nelle strutture di GMV? La risposta potrebbe essere semplicemente: innovazione. Con Innovation Hub, Giffoni Experience è andato oltre gli obiettivi che appena dieci anni ci si poneva. Se allora si immaginava possibile la realizzazione di prodotti televisivi o cinematografici per ragazzi, oggi la scelta imprescindibile è quella di comprendere e di “afferrare” il nuovo che avanza a grandi falcate. L’obiettivo di Innovation Hub è dunque quello di studiare e analizzare lo scenario internazionale per costruire progetti - anche ricorrendo ad efficaci sinergie - nello spazio creativo della Giffoni Multimedia Valley. E dunque non solo tv, ma anche web, app e "tutto quello che verrà" seguendo una logica di massima apertura al futuro. Tutti i progetti, presenti e futuri, potranno essere realizzati con fondi europei e con gli investimenti di quei privati che saranno in grado di comprendere quanto sia importante fornire a scuole e famiglie spazi di formazione e intrattenimento di qualità (quello che gli americani definiscono edutainment = intrattenimento educativo), contenuti condivisibili da grandi platee, occasioni di incontro e di scambio. Il tutto necessariamente immerso in un ambiente/paese dove non potranno mancare servizi e attività commerciali strettamente legate al pubblico di riferimento e in un’area/regione tutta da scoprire e da apprezzare proprio partendo da Giffoni.

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GIFFONI MULTIMEDIA VALLEY

Gubitosi, con Valley Campania al centro dell'Europa Direttore Gff, in futuro cervelli in fuga verso nostro polo

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TESTIMONI DEL TEMPO - UN MUSEO PER GIFFONI Quali saranno e quali potrebbero essere gli obiettivi di un museo del festival a Giffoni? Un primo obiettivo pratico, generale e condivisibile, è quello di creare un luogo che possa catalizzare attenzione e produrre, nel tempo, nuove risorse economiche. Di Antonia Grimaldi Vice direttore Giffoni Experience

Un secondo obiettivo, non meno importante del primo, è quello di tesaurizzare la storia del festival in quanto esempio virtuoso sviluppatosi in un determinato contesto temporale, sociale e culturale: il festival, come un organismo, è nato e si è formato all’interno di un contesto nutrendosi di numerose sollecitazioni e ha costruito la sua identità in un determinato momento storico, in un determinato ambiente culturale, in un determinato spazio fisico. Per raggiungere tali obiettivi le parole chiave saranno tre: Ÿ storicità Ÿ multimedialità Ÿ interattività STORICITÀ Perché un pubblico - e soprattutto un pubblico di ragazzi, di famiglie, di studenti - dovrebbe essere interessato a visitare un museo di Giffoni? Perché farlo dovrà significare compiere un viaggio “storico” che parte negli anni ’70 per arrivare ad oggi - e per proiettarsi nel futuro - che significherà: scoprire come si costruisce e si trasforma un evento scoprire come in questi anni la storia del cinema abbiamo visto rivoluzioni e cambiamenti scoprire come mentre il festival cambiava, cambiavano anche le mode e i modi di fare scoprire come mentre il festival cresceva, si formava l’Europa e si modificavano i flussi che regolavano la produzione e la distribuzione delle opere cinematografiche per ragazzi.

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TESTIMONI DEL TEMPO - UN MUSEO PER GIFFONI Attraverso il festival, famiglie e scuole possano trovare a Giffoni molto altro: non il semplice oggetto di scena ma la differenza tra un oggetto vero e un oggetto virtuale presente in un film contemporaneo.

MULTIMEDIALITÀ Il fondamentale passaggio successivo è relativo agli strumenti impiegati. Per poter coinvolgere a pieno le nuove generazione bisognerà condividerne linguaggi e strumenti e anticiparne anche esigenze e scoperte. Si farà dunque ricorso a proiezioni 3D, a schermi touch, a virtual glasses e ad altre nuove tecnologie per trasformare la visita in un’esperienza sensoriale oltre che di apprendimento. INTERATTIVITÀ Tutto andrà mostrato senza mai dimenticare il fare. Scomodando la Montessori, ma anche Dewey, il bambino (ma anche l’adulto in un processo di long life learning) impara facendo. Questo significa non solo che operando e facendo imparo di più e meglio (sul festival ma anche su tutti gli altri argomenti che il museo integra) ma anche che mi sento maggiormente coinvolto e interessato e, dunque, pronto a farmi promotore, presso altri ragazzi e famiglie, di questo spazio culturale. Pertanto ogni sezione prevederà la partecipazione attiva dei ragazzi che, attraverso il gioco, potranno scoprire i meccanismi interni di un festival o del processo produttivo di un’opera cinematografica.

STORICITÀ MULTIMEDIALITÀ INTERATTIVITÀ 2016

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OMAGGIO A CARLO RAMBALDI «Ho scelto Giffoni per dare una casa ai miei prototipi e a molti miei bozzetti perché credo che questo festival abbia una grande importanza e possa essere il luogo più adatto al mondo per raccogliere il risultato della mia creatività».

Carlo Rambaldi

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OMAGGIO A CARLO RAMBALDI

Giffoni ha l’onore di ospitare le migliori creazioni e i prototipi del maestro, tre volte Premio Oscar, Carlo Rambaldi. Da ET a King Kong, da Alien a Dune. Il maestro, in una sua visita a Giffoni, li impressionò tutti insieme in questa opera unica realizzata per il Giffoni Experience e donata al Direttore Claudio Gubitosi, per ringraziare gli organizzatori e la comunità di aver dato una casa a tutte le sue creature. Oggi Giffoni realizza il sogno del maestro Rambaldi. La ditta che sta eseguendo i lavori della Giffoni Multimedia Valley, la RCM Costruzioni - Gruppo Rainone, farà realizzare, dall’artista Enzo Santoriello, un’opera di oltre 100 mq che raffigurerà l’omaggio del papà di ET, che verrà presentata il prossimo 15 luglio, apertura del 46mo Giffoni Film Festival.

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CINETECA REGIONALE

Di Mario Ferrara Direttore Cineteca Regionale

Nel 2016 la Cineteca Regionale - Centro Audiovisivo e Cinematografico della Campania, dopo la conclusione di tutto l’iter burocratico legato alla costituzione della fondazione, opererà a pieno regime nel segno della sua mission istituzionale. Le sue attività si articoleranno nei settori culturali individuati in fase di creazione: Cinema per ragazzi; Cinema campano. Su queste due linee programmatiche si istraderanno le attività che si muoveranno in due ambiti diversi, quello strettamente legato alla ricerca e allo studio e quello più spiccatamente d’intrattenimento. Nel primo segmento di attività si prevede: Ÿ Costituzione corpus del cinema di Giffoni ed implementazione della digitalizzazione dei materiali esistenti e messa in rete; Ÿ Acquisizione copie digitali di film prodotti in Campania dal cinema delle origini alle nuove produzioni contemporanee; Ÿ Implementazione ed apertura biblioteca specializzata; Ÿ Implementazione database delle produzioni cinematografiche campane. Nel secondo segmento sarà organizzate una serie di rassegne destinate ad un pubblico di grandi e piccini: Ÿ Rassegna Cinema Muto italiano per ragazzi, viaggio nel cinema delle origini, dagli albori agli anni trenta, per costruire un percorso tematico di film destinati al pubblico più giovane. Percorso storico e critico alla ricerca degli esempi più brillanti di cinema di formazione e di intrattenimento. Ÿ Storia del Cinema per Ragazzi in 6 film, breve viaggio attraverso 6 opere appartenenti a periodi diversi della storia del cinema per costruire un percorso storico e tematico dell’entertainment family. Ÿ Il cinema secondo Giffoni - rassegna di 6 film scelti tra le opere più significative passati in 45 anni di esperienza festivaliera.

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CINETECA REGIONALE

"Ho dato disposizione al notaio per il lascito alla Citta' di Giffoni Valle Piana e al Giffoni Film Festival del mio archivio personale, in parte anche inedito, fatto di immagini, reportage in tutto il mondo e interviste ad attori e registi di fama internazionale".

Tonino Pinto 2016

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LE OPERE COMPIUTE La storia del festival ci ha dimostrato come, nel momento esatto in cui si prova a coniare una possibile definizione che possa delineare la versatilità di questa idea, l'idea stessa non è più quella di prima. Si è evoluta per mettersi al passo con i tempi. Anzi, anticiparli.

Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

Quello che è però possibile fare è analizzare le sue (re-)evoluzioni nel tempo, andare alla ricerca degli indizi che ha lasciato nei luoghi che ha abitato, nelle opere fino ad ora compiute. Partiamo dal 1980. Nonostante il terremoto che devasta la Basilicata e la Campania, il festival non si ferma ma anzi trasforma i propri uffici, situati in una vecchia caserma nella piazza di Giffoni in centro di prima accoglienza. Successivamente questi vengono trasferiti nell'abitazione di Claudio Gubitosi da dove il direttore comincia a pensare alla possibilità di proporre al Comune di Giffoni di utilizzare alcuni dei fondi destinati alla ricostruzione post-terremoto per creare un Centro Polivalente che possa accogliere gli uffici ed i giovani volontari del Festival. Appena due anni dopo, il Festival, in seguito alla memorabile visita di François Truffaut, comincia ad attirare l'interesse del grande pubblico. Lo spazio della sede permanente, costituito da qualche stanza, si dimostra limitato e limitante per la manifestazione, non essendo più adeguato a far fronte alla sua crescita. Così gli uffici vengono collocati temporaneamente negli istituti scolastici del paese. Anche i due cinema fino ad allora utilizzati (il Valle ed il Moderno), risalenti agli anni '50 e '20, e l'utilizzo dello spazio della piazza principale per le soirée, non sono più in grado di soddisfare le nuove esigenze. In seguito a quest'esperienze, come soluzione ideale per un Festival che era ancora l'unica attività di cui si occupavamo gli organizzatori durante l'anno, si inizia a pensare alla Cittadella del Cinema, un ambiente composto da poche strutture fra le quali sala, uffici, arena all'aperto e servizi principali. Siamo nel 1985, stesso anno in cui viene anche approvato il progetto dell'istituzione di una Cineteca Regionale dal Consiglio e Giunta Regionale. Claudio Gubitosi s'impegnerà perché il Comune di Giffoni venga identificato come sede naturale della Cineteca. Negli anni a venire il GFF assume la gestione del Cinema Valle, apre una nuova sede in Via De Cataldis per poi

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LE OPERE COMPIUTE trasferirsi per poche settimane nel Centro Polivalente finalmente ultimato che però non diverrà sua sede definitiva in quanto verrà venduto dal comune all'ASL. Nonostante tutti questi ostacoli, la crescita del Festival è inarrestabile e non vi sono più dubbi che nuove strutture siano obbligatorie per favorire lo sviluppo dell’evento. In questo periodo entra a far parte dei luoghi del festival anche il Giardino degli Aranci, vecchio cinema all'aperto risalente agli anni '50. Dal 1996 cambia tutto. Nonostante il numero sempre maggiore di luoghi che il Festival ingloba, l'idea originaria inizia a scalciare. Esige la propria nascita. Dal 1996 le attività dell'ente iniziano a diversificarsi preludendo a quello che sarà il percorso futuro di Giffoni. Non si produce più il solo evento annuale ma si propongono e promuovono altre importanti iniziative come gli eventi di Linea d'Ombra ed i Movie Days, le giornate del cinema di Giffoni dedicate agli studenti. L'anno successivo il Governo Italiano approva il finanziamento della Cittadella del Cinema e si parte nello stesso anno con la posa della prima pietra. Sembra così che il problema sia risolto ma, negli anni successivi, mentre la costruzione della Cittadella procede, è già evidente come il progetto non risponda più alle esigenze che nel giro di poco più che un decennio sono mutate completamente. Nel frattempo, altre importanti ed impegnative iniziative si aggiungono al curriculum di Giffoni: oltre al festival di luglio, c'è il grande impegno con le scuole attraverso Movie Days, i corsi di cinema, la produzione di cortometraggi nelle scuole e nei comuni d'Italia, il festival per le scuole, La Piccola Bottega dei Filmmakers, i Movie Days Hospital ed i Movie Days On Tour. Al completamento della struttura nel 2002 ci si rende conto che è una struttura insufficiente e che esiste ancora una lacuna di spazi, nonostante l'aiuto di altri comuni picentini e l'aggiunta del Borgo Medievale di Terravecchia, ottenuto grazie ad un'operazione di recupero urbanistico, con i fondi della Comunità Europea. Da questo momento in poi Giffoni inizia un percorso di crescita esponenziale che determinerà e richiederà una lungimiranza ancora più acuta per arrivare ad una soluzione che possa svilupparsi a pari passo con l'idea. Gubitosi intuisce che la soluzione può essere solo una: prevedere il futuro. Quindi, potenziando le strutture

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LE OPERE COMPIUTE esistenti con altre nuove che possano confezionarsi come spazio organizzato ma sensibile alle trasformazioni tecnologiche. Facciamo un salto nel tempo. 2016. Il Nuovo Giffoni si accinge a varcare le soglie di una nuova fase della sua esistenza, presentando al mondo il suo nuovo cuore pulsante,un motore capace di innestare nuove energie nel tessuto economico e sociale dell'Area dei Picentini: la Giffoni MultimediaValley. La GMV, che si sviluppà su 40 mila mq. di superficie diventerà la più grande area della creatività e della cultura del Sud d'Italia, un acceleratore di idee e progetti innovativi e nasce dall'onere e onore, di cui si fa carico il Giffoni come ente, di fare in modo che idee e progetti producano possibilità di lavoro per giovani professionisti attraverso l'incremento delle capacità ricettiva dell'aria. Questa non solo diventerà una straordinaria opportunità che vede al centro Giffoni Experience ma sarà a tutti gli effetti il luogo d'innovazione, formazione e creatività per eccellenza e d'eccellenze. La GMV nasce dall'esigenza di creare un contenitore flessibile, che possa adeguarsi alla crescita esponenziale dell'idea, anche tecnologicamente.

Prevedere il

FUTURO PRESENTE viverlo nel

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LA VALLE DEL FUTURO

Di Marcello Gallo Gestione Strutture e Allestimenti

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LA VALLE DEL FUTURO

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LA VALLE DEL FUTURO Aule Multimediali Ingresso

Ingresso

Ingresso

Ingresso

Ingresso

Ingresso

Ingresso

Ingresso

UBICAZIONE Cittadella del Cinema

USO Formazione, Incontri, Esposizioni, UfďŹ ci.

CAPIENZA 250 posti SUPERFICE 520 mq PALCOSCENICO no SERVIZI E Servizi, Patio 130 mq, Giardino. ACCESSORI

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LA VALLE DEL FUTURO Convento di San Francesco Piano Terra

Piano Primo

UBICAZIONE Via San Francesco

USO Party, Mostre, Convegni, Meeting CAPIENZA 1500 posti SUPERFICE Piano Terra 260 mq Primo Piano 150 mq PALCOSCENICO no SERVIZI E Bar, Sale, Sala video da 200 posti ACCESSORI Servizi

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LA VALLE DEL FUTURO

Pedana

Cinema, meeting

Antica Ramiera

UBICAZIONE Via Generoso Andria

USO Mostre, Convegni, Party, Meeting CAPIENZA 1200 posti SUPERFICE 300 mq PALCOSCENICO Pedana xxxx X yyyy SERVIZI E Bar, Servizi, Sale Museo, Cineteca ACCESSORI Biglietteria, Guardaroba

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LA VALLE DEL FUTURO Giardino degli Aranci

UBICAZIONE Accesso principale: P.zza Umberti I Accesso secondario: Parco Pinocchio Via Scarpone

USO Cinema all’aperto, Teatro estivo, Convegni, Incontri Dibattiti

CAPIENZA 250 posti a sedere SUPERFICE 720 mq PALCOSCENICO Si 12,90 x 5,00 x h 1,20 SERVIZI E ACCESSORI Bar, Servizi, Camerini.

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LA VALLE DEL FUTURO Palazzo Federico II

UBICAZIONE Borgo di Terravecchia

USO Formazione, Mostre, Convegni CAPIENZA 500 posti SUPERFICE 252 mq PALCOSCENICO no SERVIZI E Deposito, UfямБci, Servizi, Terrazzi. ACCESSORI

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LA VALLE DEL FUTURO Sala Polifunzionale

UBICAZIONE EdiямБcio B Multimedia Valley

USO Convegni, Incontri, Concerti, Sala Video

CAPIENZA 390 posti SUPERFICE 360 mq PALCOSCENICO no SERVIZI E Servizi ACCESSORI

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LA VALLE DEL FUTURO

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ITALIA - CAMPANIA - SUD Abbiamo sempre trovato doloroso e offensivo, in alcuni casi, nei nostri viaggi all'estero, essere stigmatizzati, ridotti a uno stereotipo. “Italia? Sud Italia? Ah! Pizza, spaghetti, mafia e mandolino.” Da qualche anno quando andiamo all'estero e ci chiedono quale sia la nostra provenienza ci piace interrompere lo strazio della lista di “cose già sentite” parlando di Giffoni. Sì Giffoni è in Italia, nel Sud Italia, è una piccola cittadina di provincia, quella di Salerno, eppure incarna in sé la migliore storia italiana quella che si discosta totalmente dalla stereotipia deformante e dalla cartolina ingiallita per ergersi a storia esemplare.

Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

Cosa significa questo? Che una luce come quella di Giffoni, pulita, gioiosa, pulsante diventa faro per tutta la Campania e quindi per tutta l'Italia. Giffoni è a dimensione d'uomo, o meglio di ragazzo. Sono tanti quelli attirati in Italia dalla possibilità di partecipare al festival, che prenotano un b&b semplice e dignitoso adatto a tasche giovani, e così si ritrovano a due passi dai templi di Paestum, dal mare di Amalfi, dalle Ville di Ravello e per i più avventurosi a un'ora di treno dalla Reggia di Caserta, a mezz'ora dal Museo di Capodimonte e così via. Possono assaggiare le mozzarelle di bufala, la pizza, le nocciole, la pasta tirata a mano, e tante altre cose. E non è stereotipo questo? Sì e no. Lo stereotipo del nostro Paese non lo rende grande, lo appiattisce. Stereotipato è di per sé poco interessante, sempre uguale. Adagiarsi sugli allori di un passato grandioso non è garanzia di un futuro grandioso. Nel cinema come in tutte le altre arti. Il cinema italiano non è solo il neorealismo come la moda non è solo Valentino, la Campania non è solo Napoli e le sue meraviglie, esiste la provincia, i piccoli centri. I gioielli dimenticati e troppe volte abbandonati a loro stessi di cui Giffoni è il simbolo.

Corrado Matera Assessore al Turismo Regione Campania

Il made in Italy può vantare in innovazione almeno quanto vanta in tradizione. Quello che Giffoni riesce a fare è cambiare luce alla tradizione. Come se d'improvviso gli scavi archeologici fossero illuminati di giovinezza. Portata dagli occhi di chi li guarda, giovani, italiani e non, che la porteranno negli occhi questa bellezza e nel mondo attraverso i loro racconti. La provincia è una fucina di talenti. Un luogo fertile in cui i pomeriggi assonnati e le serate senza molto da fare, all'ombra delle luci della città, spesso, troppo spesso immaginarie, meglio si conciliano con i sogni, le idee,

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ITALIA - CAMPANIA - SUD le fantasie. Giffoni a differenze di tutte le province realizza ogni sogno, ogni idea, ogni fantasia. È molto singolare nella storia culturale del nostro paese e diciamolo anche del nostro fin troppo vituperato meridione trovare altri esempi di sguardo al nuovo e resistenza così forti. Ha ragione il sociologo Domenico De Masi, quando parla di Giffoni come di un esempio virtuoso, perché troppo spesso la nostra terra uccide i propri figli, soprattutto quelli che splendono di più, e con particolare gusto in età molto precoce, ma Giffoni si è ribellata a questa legge violenta e archetipica. Fosse essa forse il regalo più infausto degli dei e ha resistito e nella sua resistenza ha trovato anche l'elisir di lunga giovinezza. Si tratta di un caso più unico che raro che merita l'attenzione degli intellettuali così come della politica e degli esperti di marketing. È troppo facile immaginare la politica della cultura nei centri di potere economico e culturale, si provi ad immaginare la cultura in luoghi più difficili se non in alcuni casi ostili e si cerchi l'incontro anziché lo scontro con il luogo dove si chiede espressione: ecco il festival e Giffoni oggi sono un matrimonio felice e durevole in cui l'uno ringrazia l'altro, ma soprattutto l'uno si confonde con l'altro, forse, perché in 46 anni sono diventati la stessa cosa. Come la Tour Eiffel è per tutti Parigi così il festival del cinema dei ragazzi è per tutti Giffoni. E cos'è Giffoni? Un paese di provincia del sud Italia che è riuscita a guadagnarsi negli anni uno spazio degno di una capitale. L'affare non è per niente da poco.

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GIFFONI PORTE APERTE

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GIFFONI PORTE APERTE Giffoni spalanca le porte. La MultimediaValley si è compiuta, con la sua superficie di oltre 40mila mq e le sue tecnologie avanzate. Ora è il tempo giusto per riempirla di contenuti. Come?

Cristina Lippolis Rambaldi Maria Sole Limodio Domenico Ingenito Nicola Ingenito

Attraverso giovanissimi talentuosi che metteranno il proprio estro, le proprie competenze, la propria energia a servizio di un'idea che crea lavoro e opportunità per un intero territorio. Giffoni sarà nel 2018 una delle più potenti imprese culturali impegnate sul fronte dell'occupazione. Oltre 200 persone lavoreranno alla creazione di contenuti innovativi che portano con loro lo spirito del festival. Chi si meriterà Giffoni? Chiunque abbia una mente aperta, veloce e propositiva. Chiunque abbia energia e talento, studio e passione. Che sia impegnato come un Masterclasser e gioioso come il più piccolo bambino della giuria dei +3. Chiunque guardi al futuro con meraviglia e stupore, ma con abbastanza forza di volontà e fantasia per anticipare i tempi. Prevedere il futuro è l'unico modo per non esserne sopraffatti. Le tecnologie, qui a Giffoni, sono al servizio dell'uomo, guai viceversa.

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IL TERRITORIO Come il territorio ha contribuito a dare valore all'idea e come il festival è inserito nelle radici. Il festival di Giffoni è in un paese, in una piccola provincia di Salerno, ed è sicuramente anche questo ad essere uno dei dettagli che costruisce la sua bellezza. Il territorio, infatti, ha dato sempre più valore all'idea del festival. Da quando si ci riuniva nella piazza del paese per assistere ai film in concorso fino al gesto più bello e semplice del mondo: aprire le proprie case. I cittadini di Giffoni per anni hanno ospitato i giurati che ogni estate invadevano la città colorandola delle maglie che il festival aveva assegnato loro, le famiglie del territorio e i loro figli che sin da piccoli andavano al festival, offrivano ospitalità a ragazzi provenienti da ogni regione d'Italia e da tutto il mondo, creando così connessioni, amicizie, relazioni umane che non si sarebbero fermate. Sarebbero cresciute e sono cresciute sempre più. Il festival, quindi con un lavoro continuo diviso nelle varie attività che lo accompagnano durante l'anno fino all'esplosione estiva, si è radicato all'interno del paese, diventando il suo fiore all'occhiello e sicuramente il modo in cui Giffoni come festival e Giffoni come territorio sta facendo il giro del mondo.

COMUNE DI GIFFONI VALLE PIANA 2016

GAL COLLINE SALERNITANE

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LA VALLE DEL FUTURO I Comuni del territorio

Acerno Giffoni Sei Casali Montecorvino Pugliano Castiglione del Genovesi San Cipriano Picentino Pontecagnano Faiano Bellizzi San Mango Piemonte Olevano Sul Tusciano Giffoni Valle Piana Montecorvino Rovella Multimedia 11 Comuni 100.596 abitanti

Valley 2016

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CAMPANIA CREATIVA La cultura è una risorsa La rete culturale della Campania nell'Europa creativa. Rete e sistema: uniti si vince Di Claudio Gubitosi Fondatore e direttore Giffoni Experience

Già nel 2014 e ancora di più nel 2015 il dibattito che si è sviluppato sui media regionali sulle attività culturali della nostra Regione, è stato molto vivace e certamente utile. È sempre un fatto positivo quando la cultura viene vista come punto centrale e propulsore di economie diffuse e quindi come risorsa prioritaria della nostra identità locale. La Regione Campania ha numerosi eventi classificati di eccellenza e tanti altri di notevole spessore distribuiti nelle 5 province. Con sacrifici e non poche difficoltà, i direttori creativi ed organizzativi costantemente donano alla nostra rete culturale un ventaglio di eventi diversi che sono una e vera e propria opportunità. Grazie a questa azione, il territorio regionale si è arricchito di progetti e nuovi attrattori. Il turismo regionale ha avuto un forte sviluppo sia interno che esterno. Non tutti possono aspirare ad una vocazione nazionale ed internazionale. Non tutti possono accedere ai percorsi dei grandi media. Non tutti possono consentirsi stabilità e continuità. La vita di questi eventi in misura maggiore, minore o totale, dipende da finanziamenti pubblici. Regione Campania in testa. I fondi europei 2007/2014, e i successivi integrati con i fondi Pac, sono stati vitali per molti progetti ed essenziali per far crescere ancora di più quelli affermati. La stabilità ha portato ad un miglioramento sostanziale di questi ultimi e ad maggiore sviluppo delle varie entità locali . In questi anni ho più volte tentato di costruire dei ponti nelle varie province, di cooperare, di creare proposte in comune come un semplice calendario temporale. Ci conosciamo certamente come brand ma non sappiamo cosa produciamo, la qualità, le potenzialità e la durata nel tempo della nostra missione. Non abbiamo mai discusso seriamente sulla nostra identità come patrimonio della regione Campania nel contesto nazionale ed europeo.

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CAMPANIA CREATIVA Amedeo Lepore Assessore Attività Produttive Regione Campania

Ho dovuto registrare spesso l'impossibilità di accedere ad una cooperazione. Ho incontrato torri d'avorio e fortini chiusi, a volte autoreferenziali, con una paura o svogliatezza a colloquiare. Con tutta questa ricchezza e patrimonio, si può produrre di più se riusciamo a realizzare un progetto semplice e magico fatto di tre cose: rete, integrazione e sistema. Nel 2014 le istituzioni regionali ci hanno offerto un momento di forte riflessione con il progetto ”Campania 2020 – Cultura e sviluppo”. Il sistema culturale campano è stato monitorato da esperti che in un volume hanno evidenziato criticità e potenzialità. Dopo questo guardarci dentro quasi miracoloso, non è successo niente. Eppure in un'epoca ipertecnologica e digitale è assurdo non costruire un corpo unico, un mosaico dove le diversità che produciamo, realizzino una forma unica. Prendo spunto da un autore a me molto caro: Giuseppe Arcimboldo. Ecco questo è il modello: mettere insieme e fare un tutt'uno con le tante anime che ci distinguono, le forme diverse, i colori, i sapori, le dinamiche, le prospettive che si esprimono cosi beatamente nelle sue splendide opere. Abbiamo poi criticità in comune e per risolverle bisogna esporle in modo chiaro e univoco alle istituzioni che ci finanziano, alla struttura politica e ai dirigenti che ci seguono. Nel percorso della gestione dei fondi Por e Pac ci sono delle assurdità gestionali che ci fanno perdere tanto tempo, che non dipendono solo dal meccanismo burocratico della Regione, ma da disposizioni statali ed europee. Pur avendo stanziato tanti, tantissimi milioni di euro la cultura in Europa è vissuta come una misura collaterale, non prioritaria. I manuali di applicazione consegnati ai controllori e ai controllati sono più per opere pubbliche che creative. Discutere e chiarire facilita il compito dei dirigenti regionali a capirci. Non credo sia difficile iniziare questo percorso tra compagni di viaggio e stimolare ancora di più il pubblico verso la nostra regione e le nostre mete. App,Twitter, Facebook, Instagram, old e new media, li dobbiamo usare come stimolatori di conoscenza e non solo per annunciare i nostri rispettivi eventi. C'è un pubblico attento e fluttuante che va intercettato a monte. Piccoli, medi e grandi eventi, come detto, sono il nostro patrimonio territoriale, locale, urbano e metropolitano. È tempo di varare un piano regolatore culturale, più che un calendario di eventi che pure manca. Proviamo noi a collaborare con la Regione Campania e a camminare insieme anche oltre le delibere e i

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CAMPANIA CREATIVA Sebastiano Maffettone Consigliere alla Cultura Regione Campania

Piero Rinaldi Presidente Giffoni Experience

decreti nell'assegnazione dei finanziamenti. Giffoni Experience viene finanziato con fondi per la promozione culturale. Ma non provochiamo turismo? Non facciamo conoscere e vivere i beni culturali ed ambientali? Le varie conflittualità che spesso esistono tra cultura, turismo, ambiente sono indubbiamente delle problematiche, ma dobbiamo tentare di sviluppare anche qui un'energia in comune come vasi comunicanti. Già da anni Giffoni ha realizzato una rete sovrannazionale con circa 30 Paesi e non può essere un'impresa impossibile creare una rete regionale. La Regione faccia la Regione, ma noi non possiamo isolarci e guardare solo ciò che facciamo o produciamo. Dobbiamo riflettere, chiederci come misuriamo il successo della nostra azione. In che modo costruire gli obiettivi. Come ci poniamo di fronte a mutamenti continui della nostra società, dei gusti e delle attese. Queste sono alcune delle tante motivazioni che mi spingono sempre a non innamorarmi troppo delle cose che produciamo ma a guardarle, anche con risultati eccellenti, con doveroso distacco. Nei progetti culturali, se sono tali, non può mancare la sociologia, la psicologia, l'antropologia, la morfologia e l'evoluzione del pensiero culturale. Tante belle iniziative in Italia e nel mondo sono ormai un ricordo perché non hanno tenuto conto dei processi di trasformazione e dell'erosione del tempo. Chi immagina di avere un patrimonio indistruttibile è praticamente fuori dal tempo e non può che pagarne le conseguenze. L'agenda 2020 è ormai attiva. Giffoni Experience si candida e promuove un incontro fra tutte le realtà più sensibili della regione Campania con l'obiettivo di iniziare il percorso già citato in comune e di realizzare finalmente una rete ed una piattaforma delle attività culturali della Campania.

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IL TEATRO DI SAN CARLO ILTEATRO DI SAN CARLO Il più antico e bel Teatro del mondo apre ai giovani. Farsi conoscere, farsi accettare, stupire con la magia straordinaria della musica classica, sinfonica, operistica, aprire anche a nuovi generi e uscire, soprattutto, fuori dalle mura del grande monumento. Uno dei più prestigiosi attrattori culturali della nostra regione fa parte a pieno titolo del sistema Campania che Giffoni ha promosso e intrapreso. Lo ha fatto già esportando l’ensemble vocale e strumentale del Teatro San Carlo a Skopje per il progetto Giffoni in Macedonia. Continuerà questa collaborazione per i prossimi 5 anni toccando altre tappe internazionali. Sul piano regionale nel 2016 inizierà un programma interamente dedicato ai giovani sia nel teatro che fuori. Giffoni si impegnerà a far conoscere, ammirare, apprezzare, comprendere l’importanza della musica classica. Non mancheranno, poi, contaminazioni e sperimentazioni musicali. Giffoni ha anche un’altra grande ambizione: costituire nel prossimo futuro un’orchestra giovanile della Campania in collaborazione con i conservatori regionali.

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IL FESTIVAL DI RAVELLO

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IL TEATRO MERCADANTE | NAPOLI TEATRO FESTIVAL

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CAMPANIA CREATIVA

La CAMPANIA che PRODUCE e

FUNZIONA

La Regione Campania, principale investitore pubblico di Giffoni Experience, ha sostenuto il progetto con i fondi dalle linee POR (Piano Operativo Regionale) e PAC (Piano Azione e Coesione). Queste nuove misure finanziarie hanno permesso un ulteriore incremento delle attività, maggiore stabilità e continuità con una forte ricaduta economica sul territorio e una maggiore espansione nazionale ed internazionale. Nel 2016 ha approvato un nuovo piano per i beni e le attività culturali denominato POC (Piano Operativo Complementare). L’Ente Autonomo Giffoni Experience è un’associazione no-profit costituita nel 1973. Il suo bilancio si compone di finanziamenti pubblici e privati. Tra i finanziatori, oltre alla Regione Campania, il Ministero dei Beni e le attività Culturali. Per maggiori informazioni: www.giffonifilmfestival.it/amm-trasp.html 2016

Antonio Oddati Direttore Dipartimento Politiche Culturali Regione Campania

Rosanna Romano Direttore Generale per le Politiche Culturali Regione Campania

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ITALIA | EUROPA Il senso dell’UNIONE per i ragazzi d’EUROPA

L'Europa fa ancora fatica ad affascinare i giovani. Occorre riaccendere l'anima della partecipazione, della trasparenza e dell'efficienza. Per le nuove generazioni, l'Europa è un'entità astratta, burocratica, lontana dai loro bisogni e dalla loro vita quotidiana. Il tempo moderno impone un'Europa seria, che alimenta la realtà, crea occasione di lavoro, non spende denaro che non ha, propone posti di lavoro decenti. Stiamo vivendo rivoluzioni individuali e comunitarie: la transumanza di popoli interi, la civiltà globale delle nuove tecnologie, lo straordinario movimento di merci, capitali, culture, linguaggi; le guerre locali sempre più diffuse e cruente; il fondamentalismo ideologico e religioso che ha dato luogo a forme di terrorismo efferate e mondializzate. L'Europa -che ha una storia plurimillenaria, una cultura, una civiltà e una ricchezza antica- nel tempo che viviamo, appare smarrita. Eppure è una meravigliosa entità politica e geografica: 28 Paesi, 19 dei quali hanno creato una moneta comune, legati tra loro da vincoli confederali e guidati da istituzioni confederate, tra le quali ci sono i capi dei 28 governi che deliberano sulle materie comuni se e quando decidono con voto unanime o con maggioranze qualificate. Le città, con l'Unione Europea, sono rinate; il tenore di vita è decuplicato; la scomparsa delle frontiere ha consentito la libera circolazione delle persone; la moltiplicazione degli scambi ha agevolato il ritorno alla prosperità. L'Europa si è allargata, ma corre il rischio di cadere nella trappola dell'isolamento, di vedere strappare i trattati, ristabilire le tasse doganali e le torrette della polizia di frontiera. Uscire dall'Europa, indebolire l'Europa, significa uscire dalla storia. È vero: l'Europa, da qualche tempo, appare senza bussola. Per non dissolvere il sogno dell'Europa bisogna affidarsi ai giovani che vivono nella scuola e nelle altre sedi di aggregazione comunitaria. Questa la possibile agenda di lavoro: promuovere la partecipazione dei giovani sul piano culturale, politico e sociale; migliorare l'occupazione e aprire loro nuove opportunità, aiutando il mondo giovanile ad acquisire competenze aggiuntive attraverso lo studio e la formazione all'estero; innalzare la qualità dell'insegnamento in tutta la Comunità Europea; promuovere la partecipazione alla vita democratica, al dialogo interculturale, alla solidarietà; integrare le riforme politiche a livello locale, regionale e nazionale; accrescere la dimensione internazionale delle attività delle organizzazioni giovanili.

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ITALIA | EUROPA Il senso dell’UNIONE per i ragazzi d’EUROPA

L'Europa, per i giovani, così com'è, non va. L'Europa è vista ancora come un insieme di realtà eterogenee, con un processo di integrazione ancora incompiuto. In ogni caso, solo una minoranza di giovani non si sente per nulla o poco cittadino europeo. Tra i laureati prevale in modo spiccato il sentimento di una comune appartenenza, anche se gli entusiasti sono comunque una quota ridotta. Le differenze per titolo di studio sono molto nette ed in particolare emerge una quota rilevante di giovani fortemente scettici tra chi ha un modesto percorso scolastico. Il Giffoni Experience, che da decenni intercetta le abitudini, le trasformazioni, le aspirazioni e i malcontenti delle giovani generazioni, vuole comprendere cosa piace e cosa no di questa Europa e soprattutto quanto questa Europa sia realmente compresa e conosciuta dai ragazzi. È con questo intento che il Gff avvierà una serie di attività a partire dalla prossima 46esima edizione. Il progetto più importante riguarderà un sondaggio su come questa Europa viene vista e vi parteciperanno non solo le migliaia di giurati, ma anche i tantissimi giffoners che tutto l'anno seguono il Giffoni attraverso i suoi social e nel corso dei moltissimi eventi e progetti. L'Europa, nell'immaginario di molti giovani, è vista come un'opportunità e una speranza di futuro, una comunità più giusta, senza le disuguaglianze sociali che ancora ci sono, una realtà con maggiori valori e più civiltà. Ma la restante fetta di giovani come la vede? La sente un'entità lontana o addirittura ostile? La immagina come un'occasione di confronto e dialogo o, al contrario, come la porta verso scenari di turbolenze? Nel corso di questo anno di studio e analisi, il Giffoni Experience traccerà quello che i giovani di oggi sanno di questa Europa. Alla fine del lungo e affascinante percorso, il Gff intenderà coinvolgere i quattro grandi protagonisti della nostra storia internazionale: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, la Cancelliera della Germania, Angela Merkel e il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker.

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ITALIA | EUROPA

Il senso dell’UNIONE per i ragazzi d’EUROPA

Jean-Claude Juncker Presidente Commissione Europea

Angela Merkel Cancelliera della Germania

Mario Draghi Presidente Banca Centrale Europea

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Matteo Renzi Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana

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«Avrei voluto partecipare ad un festival come questo quando avevo la loro età. È un esempio che si potrebbe creare in altri Paesi del mondo e bisognerebbe farlo perché è un’ottima cosa, anche per i rapporti internazionali. Ho visto ragazzi palestinesi mangiare alla stessa tavola con ragazzi israeliani e dovrebbe essere così! Sono un grande ammiratore di questo festival».

Ian Mckellen

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ÂŤGiffoni rappresenta un esempio di come si possa investire sulla cultura per far crescere il territorio e la coscienza civile dei giovani. Grazie a nome dell'ItaliaÂť. Giorgio Napolitano Presidente Emerito della Repubblica

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filmfestival

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edizione

15 - 24 luglio 2016


IL TEMA | Destinazioni Ogni viaggio dell' eroe, per citare l'archetipo su cui si sono formate generazioni di “narratori di storie”, ha la sua destinazione. Obiettivo si potrebbe anche dire. Quest'anno il Giffoni Film Festival sceglie un tema che è in sé un obiettivo: destinazioni. Destinazione Giffoni, potrebbe sembrare un gioco di parole. Ma in fondo ogni viaggio è sempre un ritorno a casa, a se stessi, alla propria identità. “Ritorno al futuro Giffoni”, si potrebbe anche dire parafrasando il titolo del film cult, diretto da Robert Zemeckis. Si viaggia per mettersi in discussione e quindi per autodeterminarsi. La meta del viaggio ne costituisce il motore, ma quali sono le destinazioni a cui si riferisce il festival? Destinazioni individuali. Quelle dei ragazzi per i quali questa è una prima possibilità di affrancamento dal mondo genitoriale, di libertà seppur “messa in sicurezza”. Cercano se stessi in anni in cui “trovarsi” è la meta più ambita. Destinazioni collettive. Nessun eroe viaggia da solo, anche quando di fatto lo è. C'è sempre un mentore a indicargli la strada. A Giffoni i mentori spesso sono 2016

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IL TEMA | Destinazioni costituiti dai film in concorso. Cosa c'è di meglio del buon cinema a indicarti la strada? O di un grande attore che si racconta nella sua esperienza di vita e di lavoro? Non c'è viaggio senza conflitto, inteso nella sua accezione narratologica. Ci si mette in viaggio dovendo rinunciare a delle cose per trovarne delle altre. Meglio partire con una valigia semivuota. E le valigie dei piccoli giurati sono semivuote di esperienze, ma potenzialmente infinite nella capienza. Affinché le destinazioni siano belle è necessario riempirle di bellezza. Ci sembra doveroso alla fine di questo capitolo, fare cenno alle storie di tanti migranti che si mettono in viaggio costretti dalla fame e dalla guerra, per luoghi sconosciuti. Ma vogliamo farlo a modo nostro. Consigliando un film adatto ai ragazzi: “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana. Niente meglio dell'arte rimette ordine nell'inutilità retorica e mette gli uomini solo e soltanto di fronte a loro stessi. Noi, di Giffoni, siamo pronti. Con le braccia aperte e le maglie colorate a sederci insieme, di fronte a un bel film, a confrontarci nel dibattito... Insomma siamo pronti a essere umani. Soltanto esseri umani. 2016

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LAMPEDUSA Muri che si costruiscono, filo spinato, chiusure di confini umani e politici, guerre, dissolvimento di stati. Un mondo in parte da rifare. Il nostro Paese adesso, insieme ad altri come la Grecia e la Turchia, è diventato ponte per perseguitati, cacciati, avviliti, schiacciati da paure. Chi paga di più sono sempre i bambini e i ragazzi. In questo momento sembra che non ci siano soluzioni a questa migrazione. Che non ci sia spazio per pensare alla dignità e alla vita delle persone. Una tragedia umana. Giffoni vuole riconoscere a LAMPEDUSA l’enorme e pesante impegno nell’accogliere e salvare vite umane. Un omaggio al Sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini e ai suoi cittadini.A lei andrà il più alto riconoscimento di Giffoni Experience.Trenta giovani migranti saranno ospitati durante il festival, provenienti dal Centro di Prima Accoglienza.

Dal film FUOCOAMMARE di Gianfranco Rosi Orso d’Oro - Berlino 2016

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LA PAROLA AI GIFFONERS

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LA PAROLA AI GIFFONERS Essendo l'unico ragazzo in famiglia sono l'unico che frequenta il fes val in qualità di giurato, ma i miei genitori che mi accompagnano e sono anche loro appassiona hanno sempre piacere ad assistere alle anteprime e a vivere il paese facendo gite ed escursioni. Giorgio Ivan Conti A mio parere GFF significa NOI perché vedere per la prima volta un affiatamento tale da coinvolgere diversi ragazzi provenienti da tutto il mondo (tanto che ho stretto amicizia con un macedone) è bellissimo, milioni di ragazzi accumunati dalla propria passione per il cinema nelle sue diverse sfumature; io in particolare ho sempre sognato di fare il regista perché fin da piccolo creavo storie fantastiche con mio fratello Alessandro Rosa (generator +13) e ci divertivamo a scegliere gli attori che per noi sarebbero stati in grado di impersonare il ruolo da noi scelto. Per la mia famiglia è stato positivo vederci partecipare con grande entusiasmo alle varie attività, e c'è stata anche un po' di invidia da parte loro nel ricevere le nostre foto con attori che anche loro adorano. Infine penso che questa esperienza mi accompagnerà per tutta la vita e in caso dovessi scordarmi qualche particolare ho un sacco di foto ricordo con diversi ragazzi che ho incontrato che riaffioreranno di sicuro la memoria. Enrico Rosa 2016

La cosa più vicina che ho trovato al posto ideale dove vivere, una comunità reale, attiva e dinamica di persone ognuna diversa a modo proprio, tutte simpatiche e brillanti. Adrian Shaini

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LA PAROLA AI GIFFONERS Un’oasi di cultura e divertimento per un pubblico di giovani cinefili, un luogo di formazione cosmopolita e un opportunità di stringere legami con ragazzi di tutto il mondo. Adrian Shaini Ricordo una citazione: «Una casa non è una questione di mattoni, ma di amore». Questa frase rappresenta a pieno cos'è Giffoni per me: è casa, è amore. È un luogo dove vai via da 'casa' ma ne trovi un'altra, molto più grande. Francesco Sicilia

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Amava ripetere Truffaut: “Fare un film (ma potremmo dire anche organizzare un festival come Giffoni) significa … costruire un oggetto che è allo stesso tempo un giocattolo inedito e un vaso dove si dispongono, come se si trattasse di un mazzo di fiori, le idee…”. CHE MONDO SAREBBE SENZA GIFFONI? Ilenia Antonizzi

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LA PAROLA AI GIFFONERS Considero questo festival quasi un 'viaggio culturale', e noto che mi ha cambiata molto, mi ha portato ad essere matura e decisamente più sicura di me e delle mie capacità e lo posso notare ogni giorno, nel mio quotidiano, partendo con la scuola e finendo con la famiglia. Ed è esattamente questo ciò che porto nel mio bagaglio culturale, la consapevolezza di essere migliore grazie a quest'avventura e magari, continuare a crescere con essa. Per la mia famiglia, questo festival è una seria opportunità per poter interagire in un contesto multiculturale e per potersi creare una propria idea su un mondo importante, quale è il cinema.

Daniela Palumbo La mia esperienza al festival ha portato la mia famiglia a vedere inevitabilmente il festival come un luogo di crescita, lo vede come un'opportunità per entrare in contatto con l'entusiasmante mondo cinematografico, per superare quelle timidezze tipiche di quest'età, per farci sviluppare senso critico, e indubbiamente come un'occasione per testare la maturità e l'autonomia di un ragazzo che si affaccia alle prime esperienze lontano da casa.

Carmine Castiello 2016

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LA PAROLA AI GIFFONERS Nel “bagaglio” di esperienze di cui ho potuto a ngere negli anni passa al Fes val porterei sicuramente nella sezione +18 l'esperienza visiva e culturale che Giffoni conduce ad acquisire... a Giffoni i film propos ai ragazzi non sono i soli film che si propongono ad un pubblico di sedicenni... ogni film, scelto accuratamente dai dire ori ar s ci delle varie categorie e proposto a noi ragazzi, ci lascia sempre un messaggio molto importante... i film che vediamo a Giffoni e che siamo tenu a giudicare sono film di denuncia sociale e che a volte sconvolgono, ma allo stesso tempo a raggono, sono film che cercano di migliorar la vita e non far fare scelte sbagliate, e a volte ci riescono. Non ho conosciuto nessun giurato a Giffoni che non ne sappia di film, o che non se ne intenda minimamente. Il momento più bello di Giffoni, quello che con nuerò sempre ad amare, è il diba to dopo ogni film. Lì, abbiamo la possibilità di approfondire meglio e di scardinare ogni aspe o del film, dalla trama, alla regia, alla fotografia, ed abbiamo la possibilità di farlo con gli stessi a ori o regis dei film; ognuno di essi ci racconta la propria esperienza, e, per me, che ho il sogno di diventare regista, sono consigli da prendere sul serio. Grazie a Giffoni ho imparato ad essere cri co nel guardare ogni genere di film, ho imparato ad analizzare sia l'aspe o emo vo, sia l'aspe o tecnico, ed è questo che voglio portare con me tra i +18. Angelo Fumia

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LA PAROLA AI GIFFONERS Ciò che ho imparato in ques due anni da giurato +16 è di sicuro il significato del de o “mai giudicare il libro dalla coper na” ( in questo caso “il film dalla locandina”) : Giffoni mi ha insegnato che non basta una sintesi della trama e qualche s ll della pellicola a precos tuire un intero film o, sopra u o, a standardizzarlo e pregiudicarlo. Ho imparato che un'opera cinematografica prende vita minuto per minuto, ed è per questo che ogni sua singola parte deve essere osservata e assimilata. Il fes val mi ha insegnato anche a guardare davvero un film, in aspe che prima mi sfuggivano o non calcolavo minimamente . Ho capito che il cinema non è un passatempo, ma una vera e propria passione e quasi tu o ciò che viene proie ato va rispe ato (indipendentemente dai propri gus ) .

Ludovica Villani

Nonostante la mia famiglia non sia appassionata al cinema come me, si rende conto delle grandi possibilità che il Festival doni. “È una porta aperta sul mondo che sprona i ragazzi a farsi strada stando insieme. Li cambia radicalmente. Nostra figlia, dopo queste esperienze, è diventata più riflessiva, attenta a ciò che la circonda e convinta nelle sue scelte e nell'esprimere le proprie opinioni. Il Giffoni Film Festival dà spazio alla formazione dei giovani: stimola loro idee, personalità, pensieri. Dovrebbero esistere più Giffoni”;“Mi ricordo che, quando ero al liceo, il Festival era stato inventato da poco e già allora si parlava di una grande invenzione partita dal nulla da un giovanotto determinato. Non credevo che crescesse così tanto da diventare un modello. È importante per il nostro territorio avere un esempio di questo livello”.

Per me il Giffoni è una festa: la festa del cinema, dell'arte, della musica, dell'amicizia, della felicità, della cultura, della gioventù e dei costumi di tanti paesi diversi che si incontrano in un unico luogo. Nell'epoca del consumismo in cui viviamo, il Giffoni Experience è qualcosa di autentico che porta bambini e ragazzi a vivere un'esperienza quasi trascendente.

Maria Pia Ruggiero

Benedetta Torre

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LA PAROLA AI GIFFONERS Sono cresciuta aspettando questi dieci giorni durante i quali incontravo e ospitavo ragazzi provenienti da tutto il mondo. Ho imparato che un film non va solo visto, ma amato, vissuto, condiviso e criticato e che la cinematografia è uno strumento di diffusione di conoscenze, idee e valori, quali la pace, la multiculturalità, la tolleranza.

A Giffoni siamo noi, i ragazzi, i protagonis indiscussi, coloro che hanno l'opportunità di scoprire la vita, di capirla ed interpretarla a raverso i filtri visivi di regis e a ori dei film in concorso, sapientemente scel per noi dagli organizzatori, come un ves to cucitoci addosso. Ma ciò che sconvolge di più è la perpetua sensazione, in quei nove giorni, che tu o sia possibile e che nulla sia mai irraggiungibile.

Alba Pantani

Nel mio armadio un posto riservato lo hanno le maglie del Giffoni film festival. Colori sgargianti e tante emozioni rese indelebili dalle dediche di tutto il mondo scritte sulla schiena.

La mia famiglia ha sempre partecipato in maniera attiva al Giffoni Film Festival, non solo perché mia sorella ed io vi abbiamo preso parte come giurate, ma anche perché abbiamo sempre offerto con entusiasmo la disponibilità ad ospitare giurati italiani ed internazionali. La partecipazione al Giffoni Film Festival è espressione del nostro stile di vita improntato all'accoglienza e all'incontro di culture diverse in cui l'altro è sempre e comunque fonte di scoperta e arricchimento.

Marvin Iannotta

Alice De Luca

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LA PAROLA AI GIFFONERS Per me il Giffoni Experience rappresenta il catalizzatore della forza dei giovani. Ci rende consapevoli della nostra importanza, del nostro valore: spesso la società di oggi mette in crisi la nostra identità, la opprime prima che essa possa realmente manifestarsi o addirittura nascere e dunque ci porta a diventare come dei robot (passivi e chiusi in se stessi) e soprattutto a dimenticare e mettere da parte i nostri sogni, beh... venendo a Giffoni, vivendo delle fantastiche esperienze, si capisce che quegli stessi sogni, proprio perché tali, devono essere posti al centro della nostra vita, affinché vengano realizzati e ci portino ad emergere e ad avere un meritato posto nel mondo. Insomma, una grande opportunità, offerta a tutti, di vivere vere amicizie, emozioni, responsabilità e soddisfazioni. Tutto ciò è il risultato di un grande lavoro che combina ottimi film, importanti temi attuali, artisti internazionali, ed un'enorme e fresca rete di ragazzi in un fantastico luogo: Giffoni! Michele Falconetti

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WELFARE SOCIALE, ECONOMICO E CULTURALE Il principio di uguaglianza è l'asse portante del progetto Giffoni. Il festival non costa nulla ai ragazzi e alle loro famiglie. Si fonda sul dono, sull'ospitalità, sull'aprire le porte di un paese prima ancora di quelle dei cinema. La settima arte pur essendo, forse, la più economica tra le altre ha un costo per il suo pubblico e sono sempre meno le famiglie che si concedono un posto in sala nei weekend. A volte, ahimè, a Giffoni arrivano ragazzi che non hanno mai visto un film sul grande schermo, ma solo in tv o in streaming. Non hanno mai provato l'emozione del buio in sala, non sono mai entrati in quello stadio intermedio tra sogno e realtà che è l'esperienza del cinema. Giffoni è un occasione di confronto e di crescita culturale individuale e collettiva. Fa bene al singolo ragazzo, e alle loro famiglie. “Mamma, papà ho visto a Giffoni dei film bellissimi andiamo al cinema?”. Succede esattamente così. Al festival si allena lo sguardo, il cuore e il gusto. Cambiano le priorità. E sarebbe bellissimo vivere in un paese dove la cultura è pane, indispensabile al fabbisogno quotidiano, e non velleità superflua. La cultura è un bisogno fisiologico che rende l'essere umano. Come tale va trattata e sostenuta. Nutrimento spirituale individuale che crea posti di lavoro per un nutrimento economico collettivo.

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I MILLE COLORIdi

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I NUMERI DEL 2016 | Previsione

8 anteprime

400.000 persone

in collaborazione con le piĂš importanti major

coinvolgimento pubblico in Italia e all’estero 2016

3.950 giurati 9 masterclass 50 Paesi 120 100 film 4 focus on 3 eventi speciali 4.300 25 eventi speciali 70 stars & talent provenienti da

riservate a

giovani

in concorso su

cinematografie emergenti

in anteprima mondiale

in preselezione

arte, cultura, attivitĂ sociali

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I NUMERI DEL 2016 | Previsione

80 delegazioni 65 Paesi 30 laboratori 5 meet the stars 5.000 10 eventi 1 summit 25 100 spettacoli 3 mostre d’arte 20 incontri

provenienti da

sull’innovazione digitale

multimediali

riservati a

fan non in giuria

Giffoni Musica

riservato a

professionisti dell’edu-entertainment

Giffoni Street Fest

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FACEBOOK FAN PAGE Totale Like al 15 marzo 2016: 133.319

1° per media interazioni tra gli eventi cinematografici nel mondo

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SUNDANCE: 702.568 CANNES: 429.707 TRIBECA: 283.941 VENEZIA - BIENNALE: 262.008 BERLINO: 192.597 DUBAI: 173.139 TAIPEI GOLDEN HORSE FILM FEST: 151.102 TORONTO: 146.844 GIFFONI: 133.319 FANTASPORTO: 112.879 LOS ANGELES FILM FEST: 99.931 BFI LONDRA: 99.031 TAIPEI FILM FESTIVAL: 96.493 MOSTRA CINEMA SAO PAULO: 85.557 BICYCLE FILM FESTIVAL: 77.775 ROTTERDAM: 77.337 BUSAN: 74.726 CAIRO: 74.150

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I NUMERI DEL 2015

I lettori che Giffoni Experience ha raggiunto attraverso gli articoli pubblicati sulla stampa italiana nel 2015

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INDAGINE CULTURA E SPETTACOLO 2014 | Stage Up & IPSOS

GIFFONI È L’UNICO EVENTO PIÙ POPOLARE DALLA TOSCANA IN GIÙ

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I NUMERI DEL 2015

.Live

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LE SEZIONI COMPETITIVE

●Elements +3 ●Elements +6 ●Elements +10 ●Generator +13 ●Generator +16 ●Generator +18 ●Gex Doc 2016


IL CINEMA DI GIFFONI I film sono il cuore pulsante del festival, l'esperienza comune a cui tutti i ragazzi in qualità di giurati partecipano e in cui si esprimono. La valutazione dei film che vengono presentati a Giffoni alle varie giurie, divise per età, è al di là dei normali target di critica, addetti ai lavori e pubblico, perché i giurati del festival sono una voce a parte, unita da passione e purezza. Tutte le persone che fanno cinema e si chiedono quale sia il riscontro del proprio lavoro in sala dovrebbero per una volta assistere a una proiezione di un proprio lavoro al Giffoni film festival! Avrebbero prova di un'esperienza singolarissima ed estremamente performativa, modernissima e antica. In sala, ci sono persone che parteggiano per i protagonisti sullo schermo, che si arrabbiano per loro, che ne vengono sedotti o respinti e, soprattutto, sentono il bisogno di condividere con amici e sconosciuti le proprie emozioni. Di anno in anno il festival ha sempre un tema diverso attorno a cui girano le tematiche dei film presentatati: Desiderio,Tabu, Happiness, ForeverYoung sono stati ad esempio alcuni dei temi. La ricerca dei film parte dai responsabili artistici delle varie sezioni, i quali vedono centinaia e centinaia di film da tutto il mondo in tutti i mercati italiani e stranieri selezionando il meglio della produzione nazionale e internazionale. Ma qual è il target del cinema per ragazzi? Il festival ancora una volta risponde senza alcun pregiudizio. A Giffoni si vedono film comici e drammatici, film d'avventura e film esistenziali, documentari e fiction, senza alcuno snobismo culturale, né bandiera di genere. Giffoni è un'intimissima sala di proiezione aperta a tutto il cinematografabile possibile.

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IL CINEMA DI GIFFONI La libertà di Giffoni e dei suoi selezionatori, che per quanto cerchino di nasconderlo, sono dei raffinati cinefili, si basa su una comune convinzione: la maniera e quindi la forma con cui si raccontano le storie è più forte di qualunque storia. Quindi si può presentare ad una giuria di ragazzi qualunque tipo di storia, basta che questa mantenga toni poetici, delicati e allo stesso tempo forti. Tanto più che tradizione del festival è il dibattito dopo la proiezione del film. Ecco, questo è un momento davvero firmato Giffoni. Di solito i giurati pongono domande e condividono riflessioni e critiche con i registi e gli attori dei film. Il dibattito è sempre molto libero.Talmente libero da essere imprevedibile. Molti gli incontri, gli attestati di stima, le confessioni personali e molte le critiche, le stroncature e i rifiuti per alcune scelte. Certo, sempre tenendo presente che per quanta passione si possa provare per il cinema, si parla di cinema. E, quindi, sempre all'insegna della leggerezza! C.R.A.Z.Y. di Jean Marc Vallè, Ping Pong di Mathias Luthardt, Certi Bambini dei fratelli Frazzi sono solo alcuni dei titoli presentati al festival e che hanno scatenato maggiormente gli entusiasmi tanto da riunire intere comunità facebook al loro successivo passaggio sugli schermi televisivi. Alcuni di questi film sono stati motivo di ispirazione per i giurati per le future carriere cinematografiche. O il punto di partenza per future e durevoli amicizie, cementate grazie alla frequentazione di cinema. Perché il festival in dei casi alimenta la passione per il cinema, in altri la fa esplodere.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS

Elements +3 Di Antonia Grimaldi Vice direttore Giffoni Experience Selezionatrice Elements +3 +6 +10

Dai 3 ai 5 anni le capacità di apprendimento dei bambini sono pressoché illimitate, è il momento migliore per imparare una nuova lingua e per migliorare le capacità di comunicazione ma anche per apprendere, attraverso il gioco, le regole della convivenza e i valori di base della loro cultura di appartenenza. I bambini di questa età si identificano nei genitori e negli adulti, facendo propri i sentimenti che essi trasmettono loro. Di fronte alle difficoltà e alle paure si appoggiano a loro e ne assorbono la fiducia e la sicurezza. Il clima emotivo di entusiasmo o di timore, di passione o di sofferenza che la famiglia instaura al suo interno diventa il suo modo naturale di vivere. Il bambino è al massimo dello sviluppo sensomotorio e viene attratto da tutto ciò che lo attornia. I sensi suscitano in lui fortissime emozioni e le paure o gli entusiasmi sono le manifestazioni di questo rapporto immediato tra bambino e realtà. I bambini di questa età reagiscono ai fatti che avvengono quotidianamente con entusiasmo, con paura, con soddisfazione o con fastidio a seconda delle sensazioni che essi suscitano nel loro animo. Riesce a loro difficile modificare lo stato d’animo in base alle considerazioni che vengono fatte. Le parole di spiegazione sono dei contorni, ma predominano ancora l’atteggiamento, il tono della voce, i gesti e le situazioni contingenti. Solo modificando questi, noi possiamo modificare i loro stati d’animo. Le abitudini fanno parte del mondo del bambino, perché le stesse emozioni gli danno sicurezza, e gli riesce difficile modificarle, solo con proposte che continuano nel tempo si possono formare nuove abitudini. Da tutto ciò si evince come sia importante formare nel bambino abitudini positive, fornire “esempi” positivi e condividere con loro gli spazi del gioco e dell’intrattenimento e non solo quelli legati alle “prime necessità”. Alla base della sezione di ELEMENTS + 3 c’è dunque l’idea di offrire a genitori e bambini un’opportunità di

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS condivisione di una visione che possa innescare nuove abitudini di fruizione, essere un punto di partenza per “visioni future” che genitori e figli potranno condividere per crescere insieme. Tenendo conto che ogni apprendimento comporta uno scambio tra chi insegna e chi impara, la partecipazione al festival diventa un momento di grande crescita per i grandi oltre che per i bambini. Dai loro figli i genitori imparano a guardare con nuova attenzione i prodotti che vengono solitamente fruiti dai bambini in solitudine, imparano (lo abbiamo sperimentato) quanti significati possa avere il silenzio dal momento che molti film non hanno dialogo, diversamente da quanto accade nei prodotti cinematografici e televisivi per adulti. Dai genitori i bambini vengono supportati per portare a termine il loro compito di giurati: l’importanza della presenza, della puntualità, del rispetto del silenzio, dei turni per avere la possibilità di intervenire, della valutazione di ciò che si è visto per decidere quale sia l’opera da premiare. E, abbiamo imparato, i bambini chiedono aiuto per comprendere le modalità e le procedure ma mai per stabilire quale sia il film da premiare: una volta presa una decisione sono irremovibili e affermano la loro indipendenza di pensiero rifiutandosi di apportare qualsiasi modifica alla loro decisione. A questo pubblico deciso ed entusiasta dedicheremo una selezione attenta di film d’animazione e fiction internazionali di breve durata e, nella maggior parte dei casi, senza dialogo. Questo per consentire una più facile comprensione da parte dei bambini ed una maggiore concentrazione. Fuori concorso, invece, lungometraggi d’animazione di una durata comunque inferiore ai 70 minuti, realizzati in maniera specifica per un pubblico di minori di sei anni. In questo modo le famiglie potranno scegliere se assistere ad una o più proiezioni in base all’interesse e al grado di coinvolgimento dei loro bambini.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS

Elements +6 Tra i 6 e i 9 anni il bambino si stacca dal pensiero magico, si rende conto che la vita è reale e questo fa paura. La responsabilità, negativa, dei cambiamenti che avvengono in lui e intorno a lui, a causa della sua nuova percezione del mondo, viene attribuita ai genitori. Siamo in una fase in cui il bambino cerca l’autonomia innanzitutto dalla madre ma anche dal padre, uno dei tanti tagli del cordone che affronta nel corso del suo processo di crescita. Ha necessità di fare da sé, di provvedere a se stesso in modo autonomo per definire i confini della sua persona, e non vuole confondersi più con la madre. Questo processo non è indolore e genera crisi e conflitti che possono avere ripercussioni sulla vita familiare perché troppo spesso non si comprende che certi rifiuti, certi "capricci", non sono che richieste di indipendenza: devo fare i compiti quando decido io perché questo è l'unico modo che ho per provare a me stesso che sono capace di organizzarmi da solo e di studiare da solo. Solo così potrò autovalutare le mie capacità. Questo momento terribile di opposizione e conflitto è la costruzione della stima di sé. E per i genitori è il momento di accettare e farsi da parte. Per rispondere a questa richiesta di autonomia, questo è il momento in cui al festival si partecipa per la prima volta da soli alle attività in programma. Mamma e papà sono fuori ad aspettare mentre i bambini, da soli, assistono alle proiezioni e partecipano ai dibattitti sotto lo sguardo attento degli assistenti di sala e del facilitator che coordina le discussioni, gli incontri con gli autori, gli appuntamenti con gli ospiti. Per i giurati dai 6 anni la selezione comprende lungometraggi e cortometraggi sia animati che fiction. La lingua è quella originale, ma il film può essere compreso con l'ausilio di un attore che doppia in diretta con un sistema di voice over. Le storie narrate dai film in concorso hanno spesso come protagonisti coetanei alle prese con cambiamenti, conflitti familiari e avventure che, guardando oltre gli aspetti fantastici, di fatto mettono alla prova la loro capacità di muoversi autonomamente e di intervenire sulla realtà che li circonda.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS

Elements +10 L'adolescenza è la fase nella quale avviene il passaggio dall'infanzia all'età adulta. Questo processo delicatissima ha inizio proprio intorno ai 10-11 anni e questa fase della crescita viene definita pre-adolescenza. Le molte e rapide trasformazioni che avvengono a livello fisico, fisiologico e psicologico, fanno della preadolescenza, e poi dell’adolescenza, un periodo particolarmente complesso che porterà il ragazzo ad acquisire un'identità adulta, ad avere una vita autonoma e un proprio progetto di vita al di fuori della propria famiglia. Questi processi maturativi agiscono congiuntamente determinando, anche sul piano comportamentale, vistosi cambiamenti non sempre facili da comprendere. Sul piano fisico e fisiologico il preadolescente è già alle prese con la tempesta ormonale che muterà rapidamente il suo corpo e che lo condurrà alla maturazione sessuale. Sul piano psichico, in merito alle funzioni cognitive, si avvia il processo che porterà al passaggio dal pensiero concreto a quello formale. Si sviluppano nuove raffinate capacità mentali come quella di ragionare per ipotesi astratte e di riflettere sul proprio pensiero. Lo sviluppo affettivo e quello relazionale, vedono il ragazzo impegnato a rapportarsi e confrontarsi con i coetanei, a cercare di far parte di un gruppo, a modificare la relazione con i genitori e gli adulti di riferimento, ad interessarsi ai coetanei dell’altro sesso. Sul piano comportamentale il pre-adolescente manifesta cambiamenti e atteggiamenti non sempre facili da comprendere, legati al continuum maturativo e al grado di organizzazione del sistema familiare. Con la preadolescente il comportamento si caratterizza per la ricerca di fonti esterne di confronto e identificazione - il gruppo dei pari - e il conseguente aumento del tempo trascorso fuori casa, un atteggiamento a volte critico, contestatore, oppositivo, sfidante, nei confronti dei genitori e delle figure adulte di riferimento e la compresenza di atteggiamenti che segnalano, ancora e comunque, il bisogno di riferirsi e

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS appartenere al nucleo familiare. Tuttavia la figura del preadolescente e dell’adolescente, come persona in una prolungata fase di transizione problematica, non viene considerata dalla maggior parte delle società tradizionali. In esse spesso il passaggio dalla fase della vita "bambino" alla fase "adulto" viene (veniva) gestito da appositi riti di passaggio, che rappresentano in chiave simbolica l'allontanamento dallo stato precedente, l'attraversamento di una soglia liminale, e la reintegrazione nella società con un diverso stato. Ed è questo delicato momento di passaggio e di attraversamento di una soglia, il momento in cui inizia l’inevitabile abbandono dell’infanzia che viene raccontato nella sezione ELEMENTS +10 dedicata a ragazzi che hanno dai 10 ai 12 anni. Attraverso le opere proposte, lungometraggi e cortometraggi internazionali, i ragazzi potranno scoprire come loro coetanei vivano, tra realtà e fantasia, questo momento. Quali sono i loro turbamenti? Quali i loro conflitti con familiari e compagni? E, ancora, come questo passaggio possa significare una nuova autonomia, nuove opportunità, emozioni diverse e scoperte emozionanti. Allo stesso tempo l’internazionalità della selezione offrirà ai ragazzi la possibilità di scoprire come, in culture differenti, questo passaggio sia vissuto con modalità diverse: non sempre i ragazzi hanno la possibilità di vivere questo complesso momento in una situazione familiare e sociale protetta come quella dei nostri giurati.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | ELEMENTS La mia prima volta... Di Orazio Cerino Facilitator Elements +10

Tu sei sul palco. Questo fa di te il loro eroe. Immediatamente. Fa di te un fratello maggiore, un “personaggio famoso”, un complice oppure un rivale, perché ovviamente, riferendomi alla Sezione Elements + 10, c'è chi in sala ha tutt'altro interesse che guardare il film e preferisce piuttosto parlare, scherzare con gli amici. Questi focolai durano poco, però, in quanto il lavoro dei monitor di sala e la volontà della maggior parte dei giurati di seguire il film, riporta tutto alla normalità. Sei temuto perché sei colui che può rimproverarli. Sei temuto e rispettato. E sei il più ambito per foto e autografi. Parlando di una fascia d'età che va dai 10 ai 12 anni sono pochi quelli che interagiscono con te anche attraverso i social. Preferiscono il contatto diretto in sala, a fine proiezione, prima di iniziare o ancora per le strade di Giffoni. La loro è un'età molto particolare. Non si sentono più piccoli, ma sanno perfettamente di non essere grandi. E questo accresce il tuo senso di responsabilità rispetto a ciò che dici o a ciò che fai. Sono spugne che assorbono ogni tua azione e ogni tua frase. E non bisogna tradirli, perchè si fidano di te. Dal primo momento che ti vedono.Tu sei lì per loro e loro lo sanno. Sei la loro fantastica guida in questa fantastica esperienza. Temi, gusti, corsi e ricorsi . Per quanto riguarda i gusti dei ragazzi, anche se non posso far riferimento ad esperienze precedenti di sala, mi sento di poter affermare che per quanto possano essere cambiati i modi e i luoghi, i temi e le trame che affascinano di più sono rimaste invariate. Quest'anno ha vinto su tutti il film Labyrinthus del regista Douglas Boswell e subito mi viene da pensare a film datati come Labirinth (1986), La Storia Infinita (1984) e perché no addirittura “Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” libro datato addirittura 1865 e le cui trasposizioni cinematografiche partono dal 1903, passando per la più famosa versione disneyana del 1951 fino ad arrivare al 2010 con Alice in wonderland di Tim Burton. Luoghi, modi e tempi differenti dunque, ma il tema e la trama sono più o meno quelli.Trovo poca differenza tra il perdersi in un mondo fatto da regine e cappellai matti e l'interagire con un libro (Labirinth e La Storia Infinita) o con una sorta di realtà virtuale a cui si accede tramite una macchina fotografica.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR

Generator +13 Di Manlio Castagna Vice direttore Giffoni Experience Selezionatore Generator +13

La selezione: finestre e specchi Scegliere un film per il festival, per me che curo la giuria Generator +13, non è semplicemente fare una “selezione”. Non è sedersi in sala o sulla propria poltrona di casa cercando di raccogliere il meglio che la produzione mondiale riserva al pubblico dei più giovani. O almeno non è solo questo. La selezione è piuttosto una ricerca. Una minuziosa caccia a quei film che possono tramutarsi in specchi preziosi o finestre imprevedibili. Quindi storie in cui il ragazzo può “riflettere” la propria immagine e le proprie convinzioni, esplorando attraverso l'immedesimazione - i suoi pensieri più radicati. O film che raccontano un Mondo (o un'idea di Mondo) lontano da quello di chi lo guarda, così da spingere i giovani ad affacciarsi a una “finestra” inedita e che lascia meravigliati. Una finestra di cui non si sospettava nemmeno l'esistenza. I film spaziano attraverso tanti temi e tante latitudini emotive. Si ride, si sorride, si piange, si prova rabbia, si resta stupiti, si stringono i pugni, ci si asciuga un rivolo di lacrima, si tiene stretta la mano dell'amica seduta accanto in sala. Le emozioni che regalano questi pochi film selezionati (parliamo per ogni sezione di 7 opere scelte tra le centinaia visionate) sono vere e sono al netto dell'esperienza cinefila pura. L'amore, la costruzione della personalità, il viaggio iniziatico, la malattia mortale, il rapporto con i genitori e con il “gruppo” sono i “topic” più ricorrenti in questa produzione/selezione indirizzata ai ragazzi dai 13 ai 15, ma accanto a questi ci sono tanti temi cruciali per la vita sociale e relazionale dei giovani spettatori-giurati del festival. Dall'eutanasia alla scoperta della propria identità sessuale, dall'amore come fonte di felicità e di sofferenza, alla negazione dei propri diritti. Insomma un caleidoscopio di argomenti di cui è difficile tracciare una mappa completa e fedele alla realtà variegata delle scelte. Temi e reazioni Anche la reazione dei ragazzi in sala segue questo assetto proteiforme della selezione e quindi tutto è variabile,

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR imprevedibile, non etichettabile. Non si possono fare previsioni certe su quale storia sarà premiata, ma anche semplicemente nell'indovinare quale piacerà, quale lascerà indifferente e quale verrà rifiutato. Di sicuro il “fantastico” e l'immaginario sono poco apprezzati come generi, mentre resta forte l'interesse per storie vere, storie che colpiscono duro alla stomaco. È il caso per esempio del film vincitore della scorsa edizione (il tedesco “Sanctuary”) che ha provocato, per la sua violenza emotiva, fortissime reazioni in sala. Reazioni di rifiuto di qualche ragazza che piangendo ha lasciato la sala, ma di grande partecipazione per il resto del pubblico. Impietriti di fronte alla potenza dei sentimenti espressi, ma poi pronti a votarlo in massa e a dichiarare il proprio amore per l'onestà del racconto. E non è il solo caso. Se si guarda ad altri trionfatori: dal messicano “Voci Innocenti” allo spagnolo “Quarta Planta” fino al cubano “Condotta”, quello che emerge con chiarezza è che gli ultimi anni sono stati caratterizzati proprio dalla voglia di verità, anche drammatica. Di storie che pedinano da vicino il percorso esistenziale di ragazzini la cui adolescenza è incrinata, graffiata, quando non addirittura negata. Im lauf der zeit (nel corso del tempo) Ma si può dire che sono davvero cambiati i gusti dei ragazzi nel “corso del tempo” (“Im lauf der zeit", citando un film del grande Wim Wenders)? Il gusto logicamente è legato ad aspetti culturali e sociali e questa evoluzione/rivoluzione potrebbe essere un segnale di modificazioni più profonde. Da 16 edizioni sono in sala con loro, con i cosiddetti “giurati” e mi sono chiesto più volte quanto sia differente l'esperienza di spettatore cinematografico di un ragazzo di oggi rispetto a quella di un coetaneo di fine anni '90. Sinceramente non trovo evidenze concrete di un cambiamento sostanziale. il gradimento per certi film, la voglia di esprimersi, la capacità di analisi è rimasta piuttosto costante. La generazione di questo scorcio degli anni 2000 in fin dei conti mi sembra non peggiore né migliore di quella che l'ha preceduta. Non mi sembra più perduta, né più speranzosa. Quello che è cambiato è la modalità di

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR contatto e di socializzazione. L'avvento di tecnologie di comunicazione “social” ha decisamente fatto saltare tutti i percorsi classici di interazione tra i giovani (e non solo tra loro). I ragazzi restano più facilmente in connessione anche dopo il festival e le amicizie si cementano con molta più immediatezza e persistenza. Per il resto non riuscirei a tracciare una linea di demarcazione tra chi erano e chi sono. Noi e loro I social hanno rimodulato anche l'esperienza di feedback rispetto al Festival stesso e a chi lo rappresenta in sala come “facilitator”. Con l'esplosione di Facebook, Instagram e Twitter si sono accorciate le distanze tra macchina organizzativa e pubblico-giurati. E anche il legame con chi conduce le loro giornate durante l'evento di luglio si è inspessito. Praticamente adesso il contatto è costante e pervasivo. Si scrivono meno mail, ma il dialogo, fatto di like, commenti, messaggi costruisce un filo diretto che ci unisce. Con i ragazzi delle giurie ho sempre avuto un rapporto che esula dalla pura “conduzione” professionale. Per molti di loro sono l'amico più grande, il punto di riferimento a cui chiedere un consiglio, il fratello con più esperienza o semplicemente il trait-d'union con il Festival, la banchina a cui attraccare le scialuppe piene di domande e curiosità riguardo quel mare magnum che è Giffoni Experience. Perché Giffoni è un'esperienza in tutti i sensi e in quanto tale i conduttori in sala non sono dei traghettatori di senso o dei moderatori di animi, ma diventano parte fondamentale di un percorso di socializzazione e di crescita che non credo abbia molti paragoni in giro per il Mondo.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR

Generator +16 Di Luca Apolito Vice direttore Giffoni Experience Selezionatore Generator +16

La selezione dei film per il concorso ufficiale costituisce probabilmente il più delicato, e sicuramente uno dei più gratificanti, tra gli impegni della direzione artistica del Giffoni Film Festival. L'offerta di film interessanti per la nostra platea di giovani giurati continua a crescere, tanto da richiedere quotidianamente una sezione sempre più corposa del calendario lavorativo. Se qualche anno fa per raggiungere la selezione definitiva dei 7 film in concorso (solo per la sezione +16) si passava attraverso una sessione di screenings che comprendeva poco più di un centinaio di film, oggi questa stessa cifra corrisponde appena alle opere prese in considerazione nell'arco di neanche due mesi. La visione delle opere avviene attraverso la partecipazione ai principali mercati cinematografici internazionali, dove c'è la possibilità di visionare i film nel modo più efficiente, grazie alla presenza di sale di proiezione dedicate ai professionisti del settore. I mercati del cinema prevedono centinaia di screenings quotidiani ed è dunque possibile individuare un gran numero di opere interessanti, anche nell'arco di pochi giorni. Inoltre, eventi come l'European Film Market di Berlino e il Marché Du Film di Cannes prevedono strutture dedicate all'interazione tra diversi esponenti del settore cinematografico, dove dirigenti delle produzioni e delle distribuzioni da ogni parte del mondo possono incontrare i programmatori dei principali festival internazionali e discutere dei film presenti e di quelli in preparazione. Una nuova occasione per il lavoro di selezione è offerta dai sempre più numerosi portali dedicati allo streaming professionale dei film, portali che oggi costituiscono il bacino di film più ricco cui attingere, e che sono accessibili esclusivamente tramite circuito festival, e mettono a disposizione cataloghi straordinariamente ricchi e variegati. Cinando.com e festivalscope.com sono due casi esemplari, sistemi che offrono ai produttori e agli autori le più recenti tecnologie per lo streaming in alta qualità ed in totale sicurezza dei propri lavori. La prima fase del lavoro di selezione prevede una scrematura basata sulla lettura e sull'analisi dei soggetti, delle sinossi e sulla visione di sequenze e trailers dei lungometraggi prodotti nel corso dell'ultimo anno. Qui si tratta di individuare i temi, gli argomenti, e i percorsi narrativi che possano rivelarsi interessanti, si comincia ad immaginare quelli che saranno gli argomenti da proporre alla giuria del Festival. Quando si costruisce questo

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR percorso, questo viaggio fatto di narrazioni, è fondamentale considerare la partecipazione di ragazzi provenienti da diversi paesi, culture lontane e distanti tra loro, sguardi e visioni del mondo tanto differenti da produrre affascinanti corto circuiti dialettici di fronte allo schermo cinematografico, al momento del dibattito. I film individuati seguendo questa procedura vengono inseriti in un archivio strutturato per raccogliere tutte le caratteristiche utili alle successive valutazioni. Una “shortlist” che funge come base per la selezione vera e propria. Questa shortlist, che si forma nell'arco di mesi e sulla base di centinaia di film visti, in questo modo, fornirà una linea guida verso la selezione definitiva, sarà costantemente rimodellata e raffinata, diventando una lista sempre più asciutta e definita, fatta ormai soltanto di quei film che rispondono ai criteri fondamentali e possono essere presi in considerazione come candidati alla selezione e all'inserimento nel concorso ufficiale. Per ogni film in visione realizzo una recensione e una catalogazione accurata che raccoglie le mie riflessioni, l'analisi dei contenuti, le caratteristiche tecniche, le peculiarità stilistiche e artistiche, i punti di interesse, le informazioni di produzione, facendo soprattutto attenzione ad appuntare il valore che l'opera in questione potrebbe offrire al dibattito cui prenderanno parte tutti i giurati dopo la proiezione. In questo modo è nato il viaggio cinematografico che dal 17 al 26 di Luglio 2015 è stato condiviso dalla giuria internazionale della sezione Generator +16. Un viaggio che ha attraversato il mondo, letteralmente da un capo all'altro, svelando i sentimenti, le passioni, le aspirazioni e i sogni dei ragazzi di oggi. Le storie raccontate dai film in concorso hanno svelato alcuni tratti fondamentali di una sorprendente generazione di adolescenti, una generazione irrequieta ed in continua, inevitabile trasformazione. Sono storie in cui i ragazzi possono riconoscersi, racconti che offrono loro l'occasione di prendere le distanze da sé stessi, di guardarsi dall'esterno, analizzarsi, e magari anche di comprendere meglio i comportamenti, quelli degli altri come i propri. Questa possibilità è evidente in film come Other Girls (Finlandia, 2015, Finnish Film Foundation), che racconta la storia vera di quattro ragazze che sentono di doversi ribellare, senza sapere bene a cosa, e lo fanno realizzando dei video diari sovversivi, controversi e scandalosi, destinati ai social network. Il rap è descritto come un'occasione di riscatto dal degrado in Max & Lenny (Francia, 2014,Alpha Violet), diretto da Frederic Nicolas. Max è una giovane congolese clandestina che si imbatte, a nord di Marsiglia, in Lenny, una ragazza taciturna coinvolta nel traffico di droga; nasce tra loro un legame cementato dalla lotta comune per la 2016

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR sopravvivenza che restituirà ad entrambe una percezione diversa del mondo.Tra gli autori del film c'è anche Francois Begeaudeau, autore ed interprete del film LA CLASSE, vincitore della Palma d'Oro. Emozioni in contrasto in Nena (Olanda/ Germania, 2014, produzione Key Film, distribuzione internazionale Mountain Road Entertainment Group), la 16enne protagonista del lavoro diretto da Saskia Diesing. Le sue trepidazioni si dividono tra il tentativo di suicidio di suo padre, Martin, paralizzato dal collo in giù, e l'infatuazione per Carlo, lanciatore della squadra di baseball. Lontano dagli occhi indiscreti degli adulti, alle prese con matrimoni falliti, i due ragazzi si spingono oltre i confini della loro amicizia, alla scoperta di una passione intensa. È nota per il ruolo di Arya Stark nella serie HBO Il Trono di Spade, Maisie Williams, protagonista di The Falling (Regno Unito, 2014, Independent) che è diretto da Carol Morley; è la storia di una ragazza problematica, determinata a indagare le cause di una misteriosa epidemia che ha invaso la scuola femminile che frequenta. Ci troviamo nell'Inghilterra del 1969, in un Mondo sull'orlo di una rivoluzione epocale. In Standing Tall di Emanuelle Bercot (Francia, 2015), Malony, abbandonato dalla madre all'età di sei anni, entra ed esce ininterrottamente dalle aule del tribunale dei minori, ma le cose cambieranno quando incontrerà Tess, una ragazza veramente speciale, dalla quale il giovane vedrà sprigionarsi un nuovo barlume di speranza. Una storia di integrazione è quella che ispira Your Tiger di Cyprien Vial (Francia, 2014), in cui Bébé Tigre è Many, un ragazzo indiano di diciassette anni originario del Punjab, preso in custodia dallo Stato francese. Un esempio di integrazione riuscita da parte del protagonista che divide il suo tempo tra la scuola, gli amici e la fidanzata Elisabeth, senza perdere il contatto con la comunità Sikh. All The Wilderness di Micheal Johnson (Usa, 2014) è la storia di James, un adolescente inquieto che si è perso nelle lande selvagge della sua mente: lotta per far fronte all'assenza del padre e vive in un mondo di sua creazione. Generator +16 ci ha offerto anche quest'estate, grazie allo spazio magico della sala Truffaut, all'amore per il cinema vero e al tanto tempo dedicato alla riflessione, un osservatorio unico su questa nuova generazione che, come quelle precedenti, sa racchiudere spesso veri e propri misteri. E così ancora una volta proprio i ragazzi, i veri protagonisti del festival, i giurati, riuniti a Giffoni da ogni parte del mondo, insieme, hanno tracciato, anche inconsapevolmente, un ritratto collettivo, condiviso, prezioso dell'adolescenza di oggi.

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR

Generator +18 Il lavoro di selezione di film è un lungo percorso che comincia generalmente a novembre e termina ai primi di giugno. Sette mesi di visioni, di storie che provengono da tutto il mondo e di nuovi sguardi sul mondo stesso. Di Gianvincenzo Nastasi Selezionatore Generator +18

Non è possibile decidere a priori quale sarà la linea che guiderà le mie scelte. Ogni anno è una scoperta anche per me, che seleziono e curo la sezione dei giurati più adulti del festival. Il percorso si forma strada facendo, ogni film che vedo è un mattone nella costruzione della selezione finale. Essendo Generator+18 una giuria molto eterogenea, si va dai 18enni agli ultra 50enni, non è semplice trovare storie che possano appassionare, interessare e coinvolgere tutti quanti. La chiave allora è scegliere storie sulle quali possono esserci diversi punti di vista, diverse letture, diverse ottiche di interpretazione. I primi anni di questa sezione cercavo sempre storie in cui l'elemento genitori-figli fosse principale o comunque presente anche in ragione della composizione della giuria stessa. Negli anni però è diventata prevalente la presenza dei 20enni (fino ai 30 anni) e di conseguenza anche la selezione ne risente anche se la presenza, seppur minoritaria, degli “adulti” si fa sentire con un gruppo storico di giurati che riescono con grande capacità di analisi a dare letture e prospettive diverse. Oggi il percorso che porta alla selezione delle 7 opere finali segue quindi principalmente due direttrici. Da un lato storie che continuano a narrare di rapporti genitoriali (secondo la doppia ottica dei genitori e dei figli appunto) e dall'altro lato di storie di ragazzi post adolescenti, e quindi assolutamente della stessa età della maggior parte dei giurati. Nell'ultima edizione abbiamo presentato una grande varietà di storie e generi cinematografici diversi: Le vicende di un ragazzo disturbato - un bravissimo Rory Culkin - che crede di ritrovare la serenità ricongiungendosi al suo primo amore nel film GABRIEL; la storia di un adolescente dal passato difficile che sceglie di vendicare la morte di sua sorella, scomparsa e trovata poi assassinata in un bagno pubblico in

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LE SEZIONI COMPETITIVE | GENERATOR DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN; storie di disabilità vissuta come assoluta normalità (MARGARITA WITH A STRAW). Film di genere che trae ispirazione dalla tradizione dei “cappa e spada” coreani come COIN LOCKER GIRL che racconta di Il-young, bambina abbandonata appena nata in una stazione della metropolitana all'interno di una cassetta di sicurezza di Chinatown dove, anni dopo, incontra una donna che tutti chiamano “Mamma”, un boss criminale che la accoglie nella sua banda come una figlia. La reazione, e quest'anno come non mai, è di grande fiducia ed entusiasmo per le opere che presentiamo. Credo che ormai ci siamo garantiti una certa credibilità verso i giurati e ciò fa si che ci sia una grande predisposizione positiva per i “nostri” film (anche da parte di chi partecipa per la prima volta). Ciò non significa che manchi lo spirito critico, tutt'altro. Essendoci grandi aspettative ci possono essere anche grandi delusioni ovviamente, e quindi lo strumento del dibattito resta ancora la parte fondamentale ed essenziale dell'esperienza dei giurati. Come ho detto anche prima in un passaggio riguardo la selezione, la composizione di Generator+18 è mutata molto nel corso di questi anni. Da una giuria essenzialmente di confronto tra generazioni si è trasformata in una giuria in cui, pur non mancando l'elemento del confronto con i più grandi/adulti, è assolutamente predominante la componente giovanile facendo di +18 la naturale prosecuzione dei +16. Ciò ha comportato oltre ad una maggiore vivacità della sezione stessa anche e soprattutto un senso di appartenenza che nei primi anni mancava. All'inizio si percepiva la partecipazione +18 quasi come un'esperienza minore, oggi invece è percepita come l'esaltazione e la continuazione di un unico percorso.

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LE VIE DEI CORTO 1998-2016 | I cortometraggi maggiorenni

Di Antonia Grimaldi Vice direttore Giffoni Experience Selezionatrice Cortometraggi

I cortometraggi sono presenti da sempre nella storia del festival. Fin dall’inizio della sua storia la manifestazione dedicava grande spazio al formato breve e ai giovani autori che si affacciavano in punta di piedi sulla scena internazionale. A metà degli anni ’80 c’è stata una pausa dovuta alla scelta di concentrarsi principalmente su una ricerca più attenta e curata dei lungometraggi. I cortometraggi sono tornati nel 1998 e quest’anno possiamo festeggiare la loro maggior età. In questo lasso di tempo hanno confermato, se mai ve ne fosse bisogno, la capacità di Giffoni di intercettare giovani talenti e di presagirne il successo. Se, ad esempio, guardiamo agli Oscar, il premio cinematografico più famoso al mondo, scopriamo che QUIERO SER… presentato al GFF nel 2001, vince l’Oscar nel febbraio successivo. Stessa sorte per THE DANISH POET che vince l’Oscar nel 2007 (e tra gli altri candidati anche LITTLE MATCHGIRL e MAESTRO erano stati presentati a Giffoni) e TOYLAND che lo vince nel 2009. Fino ad arrivare a BEAR STORY, a Giffoni nel 2014 e Oscar nel 2016.Tra i film presentati al GFF e successivamente candidati agli Oscar anche TEIS AND NICO (2000), DIE ROTE JACKET (2004), BIRTHDAY BOY (2005), NEW BOY (2009), FRENCH ROAST (2010),THE DAM KEEPER (2015). Particolarmente interessanti THE DAN KEEPER e BEAR STORY espressione di due interessanti studi d’animazione, il primo americano e il secondo cileno, che hanno conquistato la scena internazionale per la capacità di coniugare una forma d’espressione e un tratto quasi infantile (disegni per il primo, 3D per il secondo ma in entrambi i casi i protagonisti sono degli animali umanizzati) con storie di una profondità che può essere meglio interpretata da un pubblico adulto. Per quanto riguarda poi il destino degli autori dei cortometraggi presentati a Giffoni un caso emblematico è quello dei registi norvegesi Christian Lo e Torill Kove, più volte presenti a Giffoni con i loro corti e quindi con i loro lungometraggi per ragazzi, segno di una continuità di intenti e di una sensibilità che va riconosciuta e ‘’seguita’’. Nel 2016 i cortometraggi in concorso saranno presenti nelle sezioni +3, +6, +10 e +18.

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GEX DOC | VIAGGIO NELLA REALTÀ

Di Tony Guarino Selezionatore Gex Doc

L a s e z i o n e inaugurata nel 2014 è dedicata ai documentari e, in particolar modo, ad opere che raccontano la famiglia, l'infanzia, l'adolescenza, la giovinezza. Storie non sempre facili ma capaci di parlare in maniera diretta al nostro cuore. Un viaggio nella realtà che riserva non poche sorprese per i nostri spettatori adulti. Le opere verranno giudicate dal pubblico.

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LA SELEZIONE

Di Giovanni Brancaccio Responsabile segreteria artistica

La selezione dei film per le varie sezioni del festival è un complesso processo culturale ed organizzativo. In tutti questi anni abbiamo costruito un patrimonio di conoscenze e di contatti e la collaborazione con circa 500 tra le migliori e più importanti produzioni e distribuzioni nel mondo. Ma la nostra ricerca va oltre, alla scoperta di veri e propri gioielli di produzione indipendente in ogni angolo del mondo. Molti registi, produttori e distributori, ci segnalano autonomamente le loro opere.Tante altre le conosciamo e le seguiamo dalla fase di pre-produzione fino alla definitiva realizzazione. Per avere un quadro abbastanza completo ed esaustivo, il team di selezione partecipa a i vari mercati nei quali visiona i film e sceglie spesso direttamente lì, l’opera che verrà poi a Giffoni. Attualmente il team di selezione è composto da me, che dirigo e coordino tutta la fase organizzativa e selettiva e gestisco i contatti con le distribuzioni e produzioni e: Ÿ Antonia Grimaldi, responsabile delle sezioni Elements +3+6+10, oltre alla selezione dei corto che verranno Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ Ÿ

distribuiti in tutte le sezioni. Manlio Castagna, selezionatore e conduttore della sezione +13 Luca Apolito, selezionatore e coordinatore della selezione +16 Gianvincenzo Nastasi, selezionatore e coordinatore della selezione +18 Tony Guarino, responsabile della sezione Gex Doc che collabora con i selezionatori Antonio Giannattasio, che coopera con i selezionatori.

Cannes Film Market, European Film Market - Berlin, Clermont Ferrandt Market, Toronto International Film Festival, International Film Festival Rotterdam, San Sebastian Film Festival, Göteborg Film Festival 2016

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LE GIURIE Dal 2017 cambiano ancora le regole per accedere alle varie giurie. Una novità, che riguarda già i ragazzi di +10 e +13, sarà l'obbligo della conoscenza della lingua inglese. Con questa disposizione, che siamo certi sarà gradita dai genitori e dalle istituzioni scolastiche, le ragazze e i ragazzi italiani potranno meglio partecipare ed interagire con quelli provenienti da ogni parte del mondo. Per quanto riguarda i ragazzi dell'area di Giffoni, Giffoni Experience finanzierà negli anni 2016/2017/2018 corsi gratuiti per gli elements +10. Di Natascia De Rosa Ufficio Giurie

Da anni Giffoni Experience sente forte la responsabilità e l'impegno di favorire la partecipazione all'evento di ragazzi e giovani di aree in crisi. Guerre, migrazioni che privano il diritto più elementare che è la vita. Distruzione di famiglie, di case, di intere città. Attraverso organizzazioni internazionali e contatti diretti con le istituzioni diplomatiche, il 2016 ci vedrà ancora più solidali. A Giffoni ospiteremo ragazzi provenienti da Libano, Palestina, Giordania, Pakistan, Egitto, Siria, Iraq. Inoltre apriremo una costante collaborazione con il Sindaco di Lampedusa e con le autorità nazionali ed europee per facilitare la partecipazione di ragazzi profughi dei centri di accoglienza.

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PAESI DI PROVENIENZA DELLE GIURIE ALBANIA AUSTRALIA AUSTRIA AZERBAIJAN BELGIO BIELORUSSIA BOSNIA ERZEGOVINA BRASILE CINA COREA DEL SUD CROAZIA DANIMARCA 2016

EGITTO EMIRATI ARABI UNITI ESTONIA FRANCIA GEORGIA GIORDANIA GRAN BRETAGNA GRECIA INDIA ITALIA IRAQ ISRAELE

LIBANO LITUANIA MACEDONIA MALTA MAROCCO MOLDAVIA NIGERIA NORVEGIA PAKISTAN PALESTINA POLONIA QATAR

ROMANIA RUSSIA SERBIA SLOVENIA SPAGNA SVEZIA SVIZZERA SUD AFRICA TAJIKISTAN TUNISIA UNGHERIA USA 140


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I film vincitori

I piccoli giurati premiano i disagi dell’adolescenza

U Gazzetta del Sud I 3.600 GIURATI HANNO SCELTO I VINCITORI DELLE VARIE CATEGORIE

A Giffoni prevalgono le pellicole avventurose Miglior film è stato indicato l’italiano “Grotto

Tim Ollehoek; nella sezione Award per «Coin Locker Girl» di to super Bè Bè». Poi gli altri: nel +10 ha vinto il belga «Labyrin- Han Jun-Hee. Per la sezione Gexla +13 il coreano «Thread of thus» di Douglas Boswell; nella Doc, vittoria per l ’italiano “Forelies“di Lee Han porta a casa il ri sezione +13 vittoria per il tede- ver stars» di Mimmo Verdesca. conoscimento dei Cinecircoli sco «Sanctuary» di Marc Brum Nella sezione cortometraggi, giovanili socioculturali, nella GIFFONIVALLEPIANA mond; nella sezione +16 vitto- riservata ai bambini con più di +16 il francese «Young Tiger» di Difficili, tormentati, romantici, ria per l ’americano «All the wil - tre anni, il primo posto è andato Cyprien Vial si aggiudica il Don appassionati, avventurosi, tristi derness» di Michael Johnson; al francese «Captain Fish» diBosco Educational Award men e malinconici: sono ifilm che i nella sezione +18 Gryphon John Banana; il ceco «The wish tre l ’inglese «The falling» di Ca 3.600 giurati del Giffoni Film fish» di Karel Janak si è aggiudi - rol Morley ha vinto il British Festival hanno deciso di premia cato la sezione +6; nella sezio - Film Institute Certificate, nella re nell’edizione 2015 dal tema ne +10 ha vinto l’americano +18 i francesi «Beach flags» e Carpe Diem. Madrina della ceri «The red hunter» di Alvaro Ron; “Fatima» vincono l ’Amnesty In monia la bellissima attrice, con nella sezione +18 (animazio- ternational Award. Nella sezio duttrice televisiva e modella ne) premi per «About a mother» ne Gex Doc, infine, il canadese spagnola Rocío Muoz Morales. di Dina Velikovskaya seguito da «All the time in the world» ha Con lei sul palco anche gli attori «My grandfather was a cherry vinto il Grifone di alluminio e il Riccardo Rossi e Sergio Assise. tree» di Olga e Tatiana Polietko - Premio Cial per l ’ambiente. Ecco i premi ufficiali va mentre nella +18 (fiction) La direzione artistica del Gryphon Award: nella sezione premi per ’litaliano «Point of “Giffoni Experience ” ha conferi lungometraggi +6, il premio view“ di Matteo Petrelli. to il premio “Ospedale Bambino per il miglior film è stato vinto Tra i premi speciali, nella se - Gesù” al film franco belga “Birds dall’italiano «Grotto» di Micol zione +3, l ’italiano «The Mods» of Passage” di Olivier Ringer, ’ Pallucca; al secondo posto «The Rocìo Munoz Morales. L attrice di Alessandro Portincasa e An - che era inserrito in concorso nel amazing Wiplala» dell ’olandese è stata la madrina del festival tonio Padovan ha vinto il «Giot - la sezione Elements +10.

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n adolescente inquieto, ancora, un intrepido Kodi Smit-McPhee, e ragazzino in lotta contro uno psichiatra che non l’inventore di un trova la chiave per aiutarlo, inquietante videogame Danny De Vito All ( the (Labyrinthus di Douglas wilderness, foto, di Michael Boswell) . Parlano di Johnson, sezione +16); una disagio, violenza, speranze, storia di cappa e spada voglia di libertà, mescolano trasportata nella realtà e fantasia i film Chinatown dei nostri tempi vincitori nelle principali (Coin locker girldi Han Jun- sezioni dell’edizione 2015 hee, sezione +18); la del Giffoni Film Festival rieducazione di un 14enne denominata «Carpe Diem». ribelle nel maggio del 1968 Tra i titoli premiati dai 3600 (Sanctuary di Marc giurati (dai 3 ai 18 anni) ce Brummund, sezione +13). E, n’è anche uno italiano, Grotto della 40tenne Micol Palluca, una favola autoprodotta ambientata alle Grotte di Frasassi, protagonisti 5 bambini. Ha vinto nella sezione +6. S. U. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GLI AUTORI

I vincitori di Giffoni 2015 2016

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LE ANTEPRIME

PIXELS Warner Bros. Pictures Italia 2016

Giffoni Experience da anni ha legato il suo nome a quello di splendidi e importanti film che decidono di aprire la loro avventura distributiva in Italia. Questo significa che il nostro festival diventa lo schermo privilegiato di anteprime straordinarie spesso accompagnate dai protagonisti di queste stesse opere. Solo per ricordarne alcuni della passata edizione citiamo: ANT-MAN, CITTÀ DI CARTA (PAPER TOWNS), THE DUFF (L’A.S.S.O. NELLA MANICA), PIXELS, EDUARDO E I BURATTINI, NÉ GIULIETTA NÉ ROMEO, QUANDO C’ERA MARNIE. La lista sarebbe lunghissima: ogni edizione del GeX è illuminata dal meglio della cinematografia delle Major internazionali e della distribuzione italiana che riserva per noi e il nostro pubblico le più importanti premiere dei film poi in uscita in estate e all'inizio dell'autunno. Quello che, però, ci differenzia da altri eventi che fanno da vetrina alle proprie anteprime è tutta la dinamica di coinvolgimento e di interazione a livello di comunicazione che si instaura tra noi e la distribuzione. L'attività dei nostri canali social (che non ha eguali in Italia e pochi paragoni nel Mondo) permette di tarare una campagna di promozione di ampia portata. Ogni anteprima gode del lancio precedente al festival, della copertura totale durante e - ancora più importante dell'attività di sostegno promozionale nel periodo postfestival / pre-uscita nelle sale. Foto speciali, video, featurette e trailer rilasciati in esclusiva per le nostre piattaforme social rappresentano da una parte un'occasione enorme di visibilità per le società e dall'altra la testimonianza del credito che godiamo presso il mondo dell'industry cinematografica italiana. E non solo italiana.

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LE ANTEPRIME

HOTEL TRANSYLVANIA 2 Warner Bros. Pictures Italia 2016

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LE ANTEPRIME

MINIONS Universal Pictures Italia 2016

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LE ANTEPRIME ANT-MAN The Walt Disney Company Italia

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LE ANTEPRIME

INSIDE OUT The Walt Disney Company Italia 2016

Ludovica Comello e Tess Masazza

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LE ANTEPRIME THE DUFF L’A.S.S.O. nella Manica Eagle Pictures

Greta Menchi 2016

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LE ANTEPRIME PAPER TOWNS 20th Century Fox Italia

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LE ANTEPRIME QUANDO C’ERA MARNIE Lucky Red

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LE ANTEPRIME

IL PICCOLO PRINCIPE Lucky Red 2016

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LE ANTEPRIME

FALLEN M2 Pictures 2016

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LE ANTEPRIME

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LE ANTEPRIME

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LE ANTEPRIME la Repubblica

Corriere della Sera

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MY GIFFONI MyGIFFONI nasce dalla pluriennale esperienza del GFF nella promozione del cinema per ragazzi e fatto dai ragazzi, nonché nella produzione di opere realizzate con i ragazzi. Il concorso MyGiffoni è dedicato ai prodotti audiovisivi realizzati dagli studenti in collaborazione con gli istituti scolastici o con associazioni culturali o, novità inserita da due anni, da singoli video maker under 18. La sezione si propone come uno spazio di promozione per i film che i ragazzi riescono a creare e a produrre, nonché come un modo per comprendere meglio esigenze, speranze e curiosità di bambini e ragazzi. Il concorso è giunto alla sua sesta edizione ed è un'importante vetrina per le opere che vi partecipano e man mano sta assumendo sempre più una connotazione di osservatorio. Attraverso le opere che ci pervengono si riesce a stilare una mappa dei desideri e ancor più, delle problematiche vissute nei vari territori. Spesso si utilizza il video come denuncia delle problematiche delle proprie realtà territoriali. Oltre un centinaio di video ci pervengono ogni anno da tutt'Italia e sicuramente sono destinati ad aumentare.

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PARENTAL CONTROL | BAMBINI E RAGAZZI RACCONTATI AI GENITORI

La sezione è dedicata ai genitori che seguono i loro figli a Giffoni. Giocando con il senso usuale del termine (il controllo dei genitori su ciò che i loro figli guardano) abbiamo programmato una sezione grazie alla quale chi accompagna i bambini può godersi nel frattempo un buon film, selezionato tra quelli della stagione cinematografica appena conclusa.

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RASSEGNA | GIFFONI PUNK

PUNK’S NOT DEAD Per festeggiare i 40 anni della nascita del PUNK, Giffoni presenterà 9 film dedicati al movimento giovanile più importante dal dopoguerra ad oggi. Parleremo di giovani, anche da un punto di vista sociologico, attraverso il cinema e la musica.

40 anni di subcultura

giovanile 2016

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MARATONA | ELEMENTS

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MARATONA | GENERATOR

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RASSEGNA | FOCUS ON QATAR In collaborazione con il

Tra le iniziative previste nell'ambito della collaborazione con il Doha Film Institute, c'è la presentazione di una rassegna di film realizzati da autori provenienti dai Paesi del Golfo Arabo. I film sono stati realizzati con il contributo del D F I e r ap p re s e n t a n o u n i n t e re s s a n t e panorama non solo sulla sensibilità narrativa dei registi, ma anche sulla capacità di gestire al meglio le possibilità offerte dalle tecnologie messe a disposizione dall'istituto.

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RASSEGNA | FOCUS ON GEORGIA In collaborazione con il

Una rassegna sarĂ dedicata alle opere degli autori georgiani che, anche grazie al supporto del GEORGIAN NATIONAL FILM CENTER, stanno realizzando una serie di produzioni interessanti che si fanno strada nel difďŹ cile panorama dei festival internazionali. 2016

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RASSEGNA | FOCUS ON MACEDONIA In collaborazione con il

Tra gli impegni della collaborazione tra Giffoni e l’Agenzia Cinematografica Macedone, c'è la presentazione di opere realizzate da giovani autori macedoni con il contributo del fondo.

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RASSEGNA | FOCUS ON IRAN La Farabi Cinema Foundation (FCF) è nata nel 1983 per coprire tutti gli aspetti del cinema e dell’industria cinematografica. Fin dal 1985 Giffoni ha avuto un solido e forte rapporto con un’istituzione precedente e in tanti anni film ed autori si sono succeduti nelle varie edizioni di Giffoni. Il primo autore iraniano è stato Abbas Kiarostami e poi Mohsen Makhmalbaf e sua figlia Samira. Da questa edizione Giffoni promuoverà un focus speciale sul cinema iraniano con particolare riferimento all’animazione e ai film per ragazzi e bambini. Amir Esfandiari è il competente manager del settore produzioni e vendite. Un amico storico per Giffoni. Sono ormai tanti anni che una delegazione di giurati selezionati da Giffoni prende parte all’Isfahan International Festival of Film for Children &Young Adults.

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RASSEGNA | POKEMON Il 27 febbraio 1996, il primo videogioco Pokémon fu pubblicato in Giappone, dando vita a un fenomeno di proporzioni globali che continua ancora oggi. Esattamente 20 anni dopo, questo storico evento verrà celebrato con molteplici sorprendenti iniziative in tutto il mondo! Oggi il mondo Pokemon coinvolge milioni di appassionati in tutto il mondo ed è diventato un fenomeno che si sviluppa su tutti i media: tradizionali e non. Pokemon vive in TV, con le serie animate, al cinema, con i lungometraggi di animazione, nel mondo dei videogames ed anche nell'affascinante mondo dei giochi di carte. Giffoni Experience, per celebrare il ventennale dei pokemon, realizzerà una maratona totalmente dedicata ai più bei lungometraggi di animazione realizzati dalla produzione nipponica. Alla maratone, come tradizione, sarà legato anche un evento Cosplay, che coinvolgerà i migliori “interpreti” i costume del nostro Paese.

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STARS & TALENT Orlando Bloom

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STARS & TALENT Darren Criss A Giffoni il Sunset Boulevard su cui lasciare le impronte del proprio successo, le tracce del proprio percorso, è l'incontro con i ragazzi. È, infatti, nel ricordo e nei cuori dei giurati che ospiti nazionali e internazionali lasciano la propria immagine e le proprie parole, che finalmente possono abbandonare i formalismi degli uffici stampa per sentirsi dentro un incontro molto più intimo e umano, senza i rischi delle solite indiscrezioni stampa un incontro, in cui critiche costruttive, attestati di stima e confronti sui propri percorsi non mancano mai. Bisognerebbe consigliare a ogni regista, soprattutto, ai registi esordienti e a quelli più affermati che qualora volessero davvero verificare il tasso umano di rapporto tra la propria opera e il pubblico di venire a Giffoni: ognuno ne troverebbe un infinito giovamento nel sapere che il proprio lavoro trova posto dentro spazi del cuore che alternano lo sfegatato entusiasmo a intimità che probabilmente nelle vite private e di certo negli incontri più istituzionali sono insondabili. Giffoni è l'innamorato corrisposto e perfetto dei suoi ospiti. Le star del cinema nazionale e internazionali diventano nei loro giorni giffonesi gli innamorati perfetti e corrisposti del festival. Si tratta di una relazione totale, in cui l'amore è finalmente libertà. E resta sempre puro. Il primo amore da citare e che certo fa da esempio a tutte le centinaia di storie fra gli ospiti e il festival nate durante i suoi 46 anni di vita è rimasto nei cuori di tutta la generazione di giffonesi che oggi ha trenta anni: quello fra Giffoni, François Truffaut, il grande regista francese, e della sua allora compagna di vita e d'arte, Fanny Ardant, la mitica diva del cinema d'Oltralpe e non solo. Proprio come se Giffoni, il regista e l'attrice fossero i tre di Jules e Jim. Tutti li ricordano aggirarsi per il paese e diventare lentamente, in un rapporto d'amore reciproco, l'oggetto d'attrazione di Giffoni, dei giurati e dell'intero festival, ma anche degli esploratori che di ora in ora si sono sempre più innamorati dell'esperienza che vivevano.

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STARS & TALENT Mark Ruffalo Ecco, l'esperienza per un ospite nazionale o internazionale di venire a Giffoni è extra rispetto a ogni galateo mondano o promozionale. Sono arrivati a Giffoni come protagonisti assoluti, ma non appena sono entrati dentro il mondo che è Giffoni ne sono diventati anche parte integrante, coprotagonisti di quella unica e singolarissima esperienza umana che è la condivisione del festival. Il cinema italiano ha sempre risposto “Sì, lo voglio!” ad ogni invito del festival, dandogli fiducia e facendo sempre di più crescere il suo prestigio. La relazione che si instaura fra il festival e i suoi ospiti è sempre un dialogo attento. Non solo i ragazzi si emozionano, spesso anche gli ospiti. Perché la giovinezza e l'entusiasmo commuovono e salvano. Giffoni permette per la sua particolare conformazione, è un piccolo paese, con all'interno un gioiello fra i gioielli che è la Multimedia Valley, una conoscenza fisica piuttosto agile e veloce, ma non è solo la scoperta dei paesaggi e dei sapori e delle persone di Giffoni ad essere l'oggetto dell'attrazione e il ricordo degli ospiti, dopo la loro breve permanenza. È una specie di magia a essere l'attrazione, persino, la malìa che il festival esercita sul cinema, poiché chi sono gli attori e i registi se non il corpo di quel sogno che va a 24 fotogrammi sullo schermo?

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STARS & TALENT Tom Felton

A Giffoni le star internazionali non promuovono le loro opere ma incontrano i ragazzi e rispondono alle loro domande. Ecco alcune foto delle star che hanno preso parte alla 45esima edizione. 2016

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STARS & TALENT Darren Criss

Mark Ruffalo

Lauren Kate 2016

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STARS & TALENT

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STARS & TALENT Addio agli autografi, ora anche la fama di un vip si racconta con un selfie. Per intere generazioni l’autografo ha avvicinato la star al suo ammiratore. Bastava una penna e un pezzo di carta per strappare una firma e portarsi casa un pizzico di fama del vip di turno. Si spingeva e si sgomitava tra la folla di fan pur di ottenere l’autografo della star amata e poi soddisfatti lo si conservava come un cimelio da esibire ad amici e parenti in occasioni importanti. Ma ormai questo souvenir è andato in soffitta soppiantato dal selfie, la foto col cellulare, la testimonianza elettronica che cancella la parola scritta. I vantaggi del selfie sono numerosi: più rapidità, più soddisfazione (accanto alla star siamo proprio noi, nessuno può dubitare dell’autenticità) e più condivisione, in pochi secondi è subito in rete per l’invidia degli amici. Una testimonianza tecnologica che non sbiadirà con gli anni, con l’unica preoccupazione di venire bene in quello scatto non ripetibile. Per il Vip il selfie offre quanto meno il vantaggio di risparmiarsi i crampi alle dita degli autografi in batteria. E qualche volta può essere anche una grande soddisfazione come racconta l’attrice Anna Foglietta: “Quest’anno al Giffoni Film Festival penso di aver fatto circa 300 selfie in mezz’ora ed è stato emozionante vedere questi ragazzi pieni di entusiasmo che desideravano fare una foto con me . L’immagine a differenza dell’autografo lascia un ricordo più forte e più vivo il fan diventa protagonista insieme al Vip”. Il primo selfie risale agli inizi del XX secolo, quando Anastasia Nikolaevna, granduchessa russa, con la sua Kodak Brownie si fece un autoscatto allo specchio. Oggi scattare un selfie e postarlo su social media è diventata una vera e propria mania e la parola, ormai di uso comune, è stata anche scelta come termine dell’anno 2013 dalla Oxford Dictionary. Nel linguaggio dei giovani spesso viene declinata in base alla situazione allo scopo dello scatto. Si parla di hairfie se si vogliono mettere in risalto i capelli, belfie se è ila lato b a farla da padrone, welfie se lo scatto è stato fatto in ufficio e drelfie se si vuole condividere una bevuta tra amici. 2016

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STARS & TALENT La partecipazione di talenti: cosa spinge le star a venire a Giffoni? La risposta è una: tornare bambini. Meravigliarsi, tornare a essere quello che si era quando si è partiti. Occhi pieni di futuro, gambe piene di energia, anime in ascolto. Giffoni: la curiosità delle stelle "Il Festival è una bomba culturale che esploderà presto e segnerà una tappa significativa nella storia della cinematografia". È il 1974 e questa è la profezia dell'allora Assessore Regionale al Turismo Roberto Virtuoso. In quella edizione, infatti, arriva il primo ospite del Festival, l'attore Leopoldo Trieste. Negli anni a venire saranno molti gli ospiti che questa nuova istituzione, di cui il mondo ancora conosceva poco e niente, attrarrà. Grandi nomi e giovani promesse del cinema italiano saranno in egual modo incuriositi dalla manifestazione. Sarà proprio l'atmosfera unica del Giffoni ad invogliare decine di personalità del mondo del cinema a scoprire da sé le motivazioni che suscitano un così grande interesse di pubblico e stampa. Nel 1978 la fama di Giffoni arriva oltreoceano. L'arrivo del primo ospite internazionale, l'attore americano Gordon Mitchell, darà inizio a quella che sarà un'affluenza sempre più viva e variegata di star internazionali, molte delle quali si innamoreranno a tal punto del significato del Festival che torneranno più volte, spingendo persino i propri figli a parteciparvi come giurati.

OSPITI INTERNAZIONALI Anche le punte di diamante del cinema internazionale non si fanno attendere al richiamo di Giffoni. Robert De Niro, Oliver Stone, Meryl Streep, Jeremy Irons, John Travolta,Wim Wenders, Ken Loach, Krzystof Kieslowsky, Roman Polanski sono solo alcuni dei moltissimi nomi che ogni anno sfilano sul tappeto blu e si mettono al Martin Freeman 2016

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STARS & TALENT Tom Felton servizio delle curiosità dei giurati.Tutti rimangono affascinanti dalla genuinità e dalla purezza del significato di Giffoni e ammaliati di fronte alla bellezza caratteristica della sua ambientazione. Alcuni, come Traffaut, diventano parte integrante del Festival dopo aver vissuto l'esperienza, attraverso testimonianze commoventi, che rimangano nel cuore e negli annali della manifestazione, come quella di Nicholas Cage: "... sono innamorato dell'idea del Giffoni Film Festival, con ragazzi che arrivano da tutti i Paesi, una filosofia unica al mondo. Che ci insegna che siamo tutti un'unica cosa, siamo esseri umani con le stesse emozioni. Dobbiamo far sì che i ragazzi imparino ad amarsi prima che diventino adulti e si odino a vicenda". Come i ragazzi ricevono gli ospiti? Il festival ha ospitato davvero i migliori, e i ragazzi non si sono mai fatti trovare impreparati agli incontri che talvolta sono anche diventati accesi dibattiti sulla passione che accomuna tutti quelli che attraversano Giffoni d'estate: il cinema. Tutti gli ospiti, dopo l'incontro, sono sempre sorpresi e meravigliati dall'accoglienza ricevuta non solo dallo staff ma soprattutto dai ragazzi dalle loro domande, dai loro sogni. Da ricordare inoltre per l'arrivo degli ospiti cosa diventa la notte il festival di Giffoni: la piazza della Cittadella diventa il luogo dove i ragazzi, armati di sacco a pelo e zaini, attendono il loro idolo per poi poterlo fotografare o per poter sperare in un autografo. L'arrivo degli ospiti a Giffoni è una festa collettiva che non termina, che disegna ricordi ed esperienze.

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MEET THE STARS Meet The Stars è l’incontro tra una star molto amata dal pubblico e i suoi fan. È un regalo che da alcuni anni abbiamo deciso di fare a tutti quei giovani (e spesso non solo ai giovani) che hanno una passione bruciante per attori o attrici che popolano il loro immaginario collettivo. Cartelli sventolati con braccia alzate per ore, lacrime di gioia e di stupore, grida disperate per chiamare il proprio idolo e attirarne l'attenzione, lunghe file e notti all'addiaccio per trovare il posto migliore, l'incontenibile urlo di gioia quando il sogno diventa realtà. E poi l'incontro in sala, le domande emozionate, le risposte col sorriso, gli “oooohhh” di stupore per un semplice gesto della star, gli applausi che esplodono e seguono i mille battiti di cuori accelerati dall'entusiasmo. Tutto è cominciato nel 2012 con la presenza della star della serie tv “Glee”: DIANNA AGRON. Un autentico bagno di folla accoglie la giovane cantante/attrice per una giornata che resterà memorabile. Da allora i Meet the Stars sono diventati una parte importante e integrante del programma. Una straordinaria occasione per attirare migliaia di persone da ogni parte d'Italia (e spesso dall'estero) a Giffoni e quindi per diffondere il brand del festival (che proprio grazie a questi incontri si è imposto negli ultimi anni come riferimento per gli appassionati di serie tv americane in Italia) e far conoscere di più il nostro territorio. L'anno scorso si è raggiunta una vera apoteosi in questo senso: Mark Ruffalo,Tom Felton, Darren Chris e il cast de I Braccialetti Rossi hanno infiammato il cuore della cittadella del cinema e saturato ogni spazio possibile con la presenza in massa di fan. Anche per il 2016 si lavorerà per continuare questo trend e amplificarlo, con un occhio sempre puntato sulle seguitissime serie tv d'oltreoceano.

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MEET THE STARS Darren Criss

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STARS & TALENT Orlando Bloom

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Eddie Redmayne 2016

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STARS & TALENT Nicolas Cage

Richard Gere Sacha Baron Cohen

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Matt Bomer

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STARS & TALENT Samuel L. Jackson

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STARS & TALENT

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STARS & TALENT la Repubblica

C’è Draco Malfoy, alFestivalarriva il “catti vo”diHarry Potter

FILMTV

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STARS & TALENT

Fabio De Luigi 2016

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STARS & TALENT Massimiliano Bruno

Francesca Chillemi

Stefano Fresi

The Pills 2016

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STARS & TALENT Il cast di Alex & Co.

Edoardo Leo Massimo Poggio

Leonardo Pieraccioni 2016

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STARS & TALENT Roberto Saviano

Paolo Sorrentino Ferzan Ozpetek

Vittorio Storaro 2016

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STARS & TALENT Cast de I Braccialetti Rossi

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STARS & TALENT Luca Argentero

Ornella Muti PIF

Marco D’Amore

Salvatore Esposito

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STARS & TALENT Alessandro Gassman

Raoul Bova Alessandro Siani

Barbora Bobulova

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STARS & TALENT L’Arena

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MASTER|DREAMER

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MASTER|DREAMER Alessandro Baricco “Gli eletti.” Così ci prendevano in giro. “I migliori.” Sussurravano dietro le magliette colorate. “Un giorno vorrei far parte anche io di quel gruppo.” Giuro di averlo sentito più volte. Gli artisti dalle magliette nere come poeti esistenzialisti. Con poca modestia o forse, solo molta ironia. La MasteClass è quello a cui i piccoli giurati ambiscono.“Un giorno quando sarò grande… Un giorno se sarò abbastanza bravo. Se mi sarò distinto per le mie domande, per la mia passione.” Ogni gruppo ha le sue gerarchie e a prima vista la sezione MasteClass del festival potrebbe sembrare uno dei vertici, ma non è così. Il festival di Giffoni non premia il rigore ma la fantasia, l'amore, l'immaginazione.Tutti gli Holden Caulfied, le Alici Meravigliate, i Malcom possono trovare in questa sezione il loro spazio più profondo di creatività. Non da soli ma con validi maestri, guide, mentori. I migliori attori, registi, giornalisti, star della televisione italiani e internazionali hanno interagito, comunicato, cercato risposte con i ragazzi. Tenuto workshop di recitazione, regia, animazione, giornalismo. Ma perché parlare di loro? Si parla ovunque dei maestri. La MasterClass così diventerebbe un'esperienza come un'altra, tra le tante offerte da scuole e università.Vorrei parlarvi invece dei ragazzi che hanno fatto la MasterClass e per cui questa sezione del festival è stata inventata.“Per non lasciarvi andare via” ci dissero ed è stato proprio così. A Giffoni ci siamo sempre tornati, ogni anno più adulti e consapevoli. Giffoni è il luogo dove le nostre passioni sono nate ed è giusto che sia il luogo, grazie alla MasterClass, dove coltivarle. Lungi dal voler essere un corso professionalizzante ma territorio di approfondimento, dibattito, sperimentazione e ricerca.

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MASTER|DREAMER Ivan Cotroneo Tra le file di ragazzi dagli occhi curiosi e consapevoli ci sono dottori di ricerca delle migliori università, attori diplomati nelle accademie, registi vincitori di premi internazionali, pianisti di conservatorio, pubblicisti. Certo anche chi nella vita ha intrapreso tutt' altro percorso (giovani avvocati, biologi, ingegneri…) ma l'arte se l'hai conosciuta a Giffoni non potrà mai rientrare nella sfera degli hobbies ma sempre in quella del nutrimento, della linfa vitale a cui tutto tende. Per questo è stato creato Masterclass Lab, una vera e propria palestra di anime in ricerca artistica. I ragazzi ci mettono gambe, fiato, cuore e cervello. “DreamOn_ appunti sulla giovinezza” è stata la prima opera presentata. Nata a Giffoni, costruita a Giffoni e documentata lì. Una pièce, ideata, scritta, diretta e interpetata dai ragazzi, con il supporto di grandi maestri che poi, per una volta, si sono seduti nelle fila degli spettatori. Perché quando il futuro è pieno di energia pulita occorre cedere il passo. Largo ai giovani di talento! Questo Giffoni lo sa da sempre e da adesso, lo insegna.

APPROFONDIMENTO

sperimentazione dibattiti RICERCA

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MASTER|DREAMER Ho condotto per tre anni, dal 2012 al 2014, la sezione +10. Novecento meravigliosi ragazzi tra i 10 e i 12 anni. Ho notato che i ragazzi si divertivano, si eccitavano, applaudivano e in momenti di "estasi" scalciavano a terra, di fronte a scene estremamente diverse fra di loro.

Di Stefano Muroni Facilitator Masterclass

Che fosse una scena molto d'impatto dal punto di vista spettacolare e di effetti speciali, o che fosse un semplice monologo di un attore, i ragazzi rispondevano con entusiasmo. I ragazzi percepiscono molto più degli adulti quanto un film veicoli sentimenti ed emozioni vere. I ragazzi vengono colpiti quando il film parla attraverso un linguaggio estremamente vicino alla verità delle emozioni, alle verità delle cose e alla verità della condizione umana. Quest'anno sono stato chiamato come conduttore della Masterclass. Come ben sapete in questa categoria non c'è una selezione di film, però grazie alla diversità degli ospiti che abbiamo accolto, ho potuto constatare che i ragazzi del Giffoni sono estremamente conoscitori ed esperti del loro presente e della contemporaneità in cui vivono. Hanno dimostrato grande interesse verso tutti gli ospiti e gli argomenti trattati in quei giorni. Che fossero scrittori, registi, docenti universitari, ministri, capi della Marina, generali, doppiatori, attori, produttori cinematografici, giornalisti, pittori, ecc, per ogni tema i ragazzi della Master Class dimostravano una preparazione formidabile e un interessamento profondo. Credo che per la categoria Master Class (alla quale ho partecipato per 3 anni) l'amore per la conoscenza sia una droga. Più gliene dai e più ne vogliono. Per questo, il progetto andrà avanti e sarà sviluppato e modificato: perché in quei volti, in quelle menti, in quelle leggende personali, ne sono certo, c'è una parte del futuro della cultura italiana ed europea.

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ITALIAN TALENT Se Giffoni ha una missione a cui non potrà mai sottrarsi è quella di dare voce ai giovani ed esaltare il loro rapporto con il cinema.

Di Manlio Castagna Vice direttore Giffoni Experience

Da sempre l'esperienza Giffoni è contraddistinta dalla qualità del suo sguardo sul mondo dei ragazzi e sulla capacità di intercettare i “talenti” a volte manifesti, a volte nascosti di chi ancor giovane non ha avuto tutte le possibilità per esprimerli. In diverse occasioni le edizioni del festival hanno “ospitato” sezioni speciali per lavorare con più sistematicità alla scoperta e al “raffinamento” di questi talenti giovanili. Una su tutte è la Giffoni Masterclass che in 8 anni ha “accelerato” quel processo di maturazione che alcuni giovani più smart avevano la necessità di vivere per sbocciare come professionisti in varie aree del vasto territorio dello spettacolo e della cultura. Il numero di ragazzi usciti da masterclass e ora in cammino verso la realizzazione della propria identità (con conseguente affermazione e successo) è davvero alto: da scrittori ad attori, da registi a sceneggiatori, da produttori in erba a fotografi o fumettisti. Sono il nostro orgoglio e la nostra felicità. Da quest'anno inauguriamo un nuovo percorso intitolato ITALIAN TALENT che ha come obiettivo quello di far conoscere ai ragazzi del nostro festival (giffoners e giurati) chi, anche se giovane, ha già dietro di sé una strada di successi. Chi si è imposto nel cinema italiano di oggi e si candida ad essere un protagonista assoluto del panorama futuro. Una serie di incontri e laboratori in cui il corto circuito tra wannabe (termine inglese che si riferisce a chi aspira a qualcosa (in particolare a essere qualcuno, a ricoprire un certo ruolo) e “giovane promessa” del cinema italiano sarà sicuramente fecondo e porterà a far conoscere meglio i talenti italiani più significativi delle ultime stagioni.

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CHIAMATA ALLE ARTI Tra i tanti risultati è quello che amo di più perché ha un significato ed un valore speciale, particolare ed ancora una volta unico. Centinaia di migliaia di ragazzi hanno attraversato la vita di Giffoni come jurors. Il lavoro fatto in questi anni dal mio team per selezionarli è stato duro, paziente ma fruttuoso.

Di Claudio Gubitosi Fondatore e direttore Giffoni Experience

Come si sa, chiunque attraversi Giffoni resta per sempre legato a questa indelebile esperienza. Sappiamo di nostri ex ragazzi sposati e con figli, ottimi imprenditori, architetti, avvocati, economisti, medici.Altri impegnati nelle Forze dell'Ordine, nel sociale ed in tante attività diverse. Molti continuano ad avere un rapporto costante con noi, mi scrivono e mi raccontano della propria esistenza. Non poteva, però, non emergere un dato bellissimo che è quello di ragazzi che, ispirati da Giffoni fin dall'età di dodici anni, hanno voluto intraprendere una carriera, una professione, hanno scelto per la propria vita il mondo dell'arte, della cultura, del cinema, del teatro. Sì, questa è una grande soddisfazione che ci riempie di orgoglio perché non sono e non saranno mai un “prodotto” di Giffoni. Per me sono quelli che hanno catturato di più lo spirito di Giffoni e che oggi, distribuiti nelle varie realtà italiane ed internazionali, esprimono il loro sapere nelle più disparete discipline della cultura e dello spettacolo. E adesso siamo pronti per un ritorno a casa. Pronti ad attingere a questo splendido patrimonio, pronti ad accoglierli nel team. Un gruppo ben nutrito di espressioni diverse che già del 2016 affiancherà i responsabili delle varie aree, si formeranno nella selezione dei film e nella gestione dei vari eventi. Nuovi autori, scrittori, attori e attrici saranno coinvolti nel Dipartimento digitale, manager nel marketing, nella comunicazione e nell'innovazione. È la nuova “impresa” di Giffoni che porterà energie e visioni nuove. Questo è l'esempio più concreto ed il risultato più tangibile che premia la continuità del rapporto con le nostre generazioni.

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CHIAMATA ALLE ARTI | Made in Giffoni Chiara Amato (24) - PISA Ingegnere Aerospaziale, in partenza per gli USA per stage presso NASA.Varie edizioni di Giffoni Masterclass.

Culture and Entertainment presso l'Università Bocconi. Ha spiccate qualità artistiche ed organizzative.

Isabella Borrelli (25)- ROMA Social Media Manager per BiM Distribuzione ( Valerio De Paolis), vincitrice concorso fotografia Biennale di Venezia, blogger cinematografica Giurata al Giffoni Film Festival dal 2002, due volte giurata di qualità, e parte della Masterclass, ha inoltre rappresentato il Giffoni Experience all'interno delle giurie dell' Hollywood Giffoni Experience (USA) e al Gijon Festival (Spagna). Varie edizioni di Giffoni Masterclass.

Andrea Cancellario (25) - Laureato presso LUISS Creative Business Center, lavora presso " Stand By Me" Produzioni Televisive.A Giffoni da quando aveva 6 anni. Nel 2009 inizia l'esperienza travolgente di Giffoni Masterclass.

Gianmaria Borzillo ( 20) MILANO Attore, studia presso l' Accademia "Paolo Grassi". Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Elisabetta Bruscagli (25) NEW YORK - Admission Counselor presso il Barnard College. Giurata nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Alice Cancellario Università commerciale L. Bocconi-Milano. Giurata e componente della Masterclass, ha curato le traduzioni per le categorie +3 e + 6 del Giffoni Experience. Ha seguito con particolare professionalità la presenza di talenti internazionali e dei giurati. Ha frequentato il Master Science Economics and Management In Arts,

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Giulia Chiaramonti (24) ROMA Attrice, lavora presso EUTHECA European Union Academy of Theatre and Cinema. Giurata nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Francesco Cimino Wood (24) SALERNO - Università di Maastricht, Ingegnere del suono. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Carlo De Cristofaro (26) - SALERNO Avvocato presso Studio Legale Monteira, vincitore Dottorato in Diritto Romano presso Università Studi di Salerno Giurato dal 2007 prima in Y-Gen, poi in Giuria di Qualità, poi membro della Masterclass dalla prima generazione e fino al 2013, entrato nel team degli interpreti del Festival a partire dal 2014.

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CHIAMATA ALLE ARTI | Made in Giffoni Ciro D'Emilio Regista, produttore, sceneggiatore laureato in Regia al DAMS all'Università di Roma Tre. Nel 2011 ha fondato con Manuela Ianniello la ROAD TO PICTURES FILM. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Mattia Di Mauro Attore, tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film She Died (2012) di Manlio Castagna, Luca Apolito. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Luigi Ferri (24) - ROMA Master in Colonne Sonore presso Lizard Accademia musicale.Vincitore premio internazionale per una musica di uno spot Air France. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

categoria "Free to fly" all'età di tredici anni. Dopo aver fatto parte della giuria di qualità della sezione "Y-Gen", diventa membro della Masterclass dalla prima edizione fino al 2014.

Maria Vittoria Gargiulo (26) - LONDRA Dottorato di Ricerca in Fisica Teorica. Il 2003 è il suo primo anno in giuria, nella sezione Free to Fly: è l'inizio di una lunga storia d'amore...friend, giurata Y-Gen, giuria di qualità, rappresentante della giuria al Festival du Film pour l'enfance et la jeunesse (FIFEJ) de Sousse e al Festival Giffoni Australia, membro Masterclass dalla prima generazione al 2015, prima corrispondente di Sky Cinema all'interno della giuria, aiuto make-up artist e attrice in alcune produzioni del Festival.

Marco Fontana studente di televisione e cross media IULM Milano. Ha lavorato con la RAI, Duccio Forzano, Davimedia. Collabora con Sky, Mediaset e Giffoni. E' autore di “La blog series”. A Giffoni accoglie e gestisce le star italiane. Analista televisivo. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Giacomo Giuntoli si è dedicato alla carriera accademica diventando nel 2015 dottore di ricerca in Filologia, Letteratura e Linguistica presso l'Università di Pisa. Ha seguito corsi di perfezionamento e svolto periodi di ricerca presso la University of Glasgow, la Københavns Universitet e la Palacký University di Olomouc. Porta sempre nel cuore l'esperienza di Giffoni e la reputa determinante per l'impatto che ha avuto nella sua formazione di uomo e di docente. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Dina Galdi (26) - SALERNO Archeologa, Laura Specialistica cum laude. Inizia la sua avventura al Giffoni Film Festival come giurata nella

Domenico Ingenito (26) - BERLINO/ ROMA attore/autore. Studia Filosofia presso l'università Federico II di Napoli e dedica il suo

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CHIAMATA ALLE ARTI | Made in Giffoni impegno e il suo lavoro al teatro, formandosi con maestro quali Alfonso Santagata, Emma Dante, Motus. Sta ultimando una trilogia teatrale sulla provincia chiamata: “Luna Park-studio sulla provincia”. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Nicola Ingenito (26)- ROMA Autore di romanzi. Da sempre appassionato di cinema e letteratura, studia Lettere Moderne presso l'Università Federico II di Napoli e sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Alessandro Masiello Videomaker e fotografo. Attualmente studia Relazioni Economiche Internazionali all'Università “La Sapienza” di Roma. Giurato dalla categoria +13 fino a Masterclass.

Paolo Napoli Truccatore e Make-up Artist di successo. Ha collaborato con diverse produzioni televisive, cinematografiche e case di moda (Miss Italia, Perez, Una famiglia perfetta, Per sfortuna che ci sei…). Attualmente lavora a La7 occupandosi principalmente del Tg, Omnibus, L'aria che tira, Coffee break più varie sostituzioni. Da settembre è assistente personale di Massimo Toppi. Giurato per diversi anni al Giffoni Experience

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Maria Sole Limodio (26) - TORINO Scuola Olden per scrittura creativa,Vincitrice di vari concorsi di scrittura. Studia recitazione con i maestri Oskaras Korsunovas, Danio Manfredini , psicodramma con Ferruccio Di Cori, drammaturgia con Francesco Silvestri. Vincitrice borsa di studio, con la graphic novel “Echi dell'Europa”. Giurata nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Cristina Lippolis, attrice, regista, sceneggiatrice e produttrice. Ha studiato alla Stella Adler Studio of Acting di New York. Lavora soprattutto in produzioni teatrali Off- Broadway di successo. Attualmente a Los Angeles per espandere i propri obiettivi lavorativi, mirando alle grandi produzioni cinematografiche Hollywoodiane. Dall'età di 12 anni è stata giurata di varie sezioni e componente di spicco della sezione Masterclass

Monica Merola - TORINO Stagista come giornalista presso RAI. Giurata nelle varie sezioni del Festival e nel gruppo Masterclass dall'anno della sua nascita fino al 2012. Collabora con Giffoni Experience da vari anni.

Stefano Muroni, attore. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Direttore Centro Preformazione Attoriale di Ferrara. Da componente della sezione Masterclass del Giffoni Experience a conduttore

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CHIAMATA ALLE ARTI | Made in Giffoni Giulia Odetto (22)- Attrice/ Cantante, protagonista spettacolo "La Famiglia Addams" con Elio e Le Storie Tese e Geppi Gucciari Si avvicina al festival come giurata +16 alla 40ma edizione, successivamente fa parte della Masterclass per 3 anni consecutivi.

Christian Patanè regista, sceneggiatore e production manager. Collaboratore Giffoni Experience per progetti nei Dipartimenti Digitale ed Innovazione. Giurato di varie sezioni e componente della sezione Masterclass

Daniele Santonicola ROMA regia, riprese, montaggio. Autore del "making of" di "Suburra" di Stefano Sollima. Milita dal 2002 nella giuria del Giffoni Film Festival. Collabora come cameraman con il Dipartimento Produzioni Digitali Del Giffoni Experience e per due anni nella prestigiosa Masterclass, durante i quali gira diversi corti nobudget che vincono numerosi premi in giro per il mondo.

Marco Tolu SALERNO traduttore per UE per il progetto EuroMed, scrittore. Giurato nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Vanessa Trezza (25) ROMA - truccatrice professionista per RAI, "Miss Italia". Giurata nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Claudia Viggiano (24) - EDIMBURGO Ricercatrice presso L'Università' di Portsmouth per il progetto Citizen Science Language Project. Giurata nelle varie sezioni del Festival. Ha preso parte a tutte le edizioni di Giffoni Masterclass.

Andrea Siani Nel 2011 si trasferisce in Estonia per studiar lingua e letteratura semiotica russa. Ha studiato all'Ecole Normale Supérieure di Parigi e all'Ecole des Etudes Commerciales. Attualmente lavora nell'ambito della consulenza finanziaria e strategica. Dai 13 anni è stato giurato del Giffoni Experience fino a diventare componente di spicco della sezione Masterclass.

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Giffoni, il Festival che spiega al mondo la "grande bellezza" italiana

La 45edizione è stata quella dei record e il direttore Gubitosi inaugura una nuova fase e chiede a Franceschini la tutela come "patrimonio nazionale».

Di Paolo Giordano Giornalista

Se tutti i Festival fossero così.Alla sua 45esima edizione il Giffoni si è concluso con una serie di record che ne certificano un successo ormai consolidato. Giornalisti da tutto il mondo in questo paese in provincia di Salerno. Selezione di film che diventeranno protagonisti dei botteghini prossimi venturi come «Labyrinthus» del belga Douglas Boswell oppure «Sanctuary» di Marc Brummond (vincitori rispettivamente della categoria Elements +10 e Generator+13). Ospiti di primissimo piano come Orlando Bloom. E, soprattutto, un’atmosfera come non si trova in nessun posto che raccolga giurati, artisti e giornalisti o critici. Ossia serenità creativa.Al Giffoni Film Festival, e questo è il segreto, i premi sono tutti assegnati da ragazzi, giovani o giovanissimi (in totale 3600), che partecipano per giorni e giorni a proiezioni, incontri, concerti (come quelli di Max Pezzali o Nina Zilli). La stragrande maggioranza di loro è ospitata in casa dagli abitanti della zona. E per tutti loro il Giffoni Film Festival è sostanzialmente il primo passo sul grande set della vita perché si confrontano con coetanei anche stranieri, ascoltano intellettuali o scrittori o registi che si confessano en plein air, vivono frugalmente immergendosi nell’arte senza limitazioni di genere. E basta trascorrere lì qualche giorno per scoprire quanta condivisione ci sia tra pubblico e artisti, davvero insolita in situazioni del genere spesso dominate da formalismi ormai insopportabili. Però la sensazione è che lo sforzo del direttore (e fondatore) Claudio Gubitosi e della sua squadra sia poco considerato da chi dovrebbe valorizzare le risorse culturale. «Chiederò al ministro Franceschini di fare una legge speciale per il Giffoni Experience in modo che venga tutelato come patrimonio nazionale. Non serve molto, anche qualcosa di piccolo, ma qualcosa di sicuro». Un grido d’allarme di un uomo che da quasi mezzo secolo si dedica anima e corpo a un Festival ormai famoso nel mondo. In questi ultimi anni nella Cittadella del Cinema sono passati superstar come Meryl Streep o Robert De Niro e il rilievo mediatico è sempre stato enorme. Ma, come spesso accade qui da noi, gli sforzi privati, come quelli che essenzialmente innervano questo Festival, necessitano di tutela pubblica per continuare e naturalmente migliorare. «Questa edizione è stata il nostro stargate, ora il Giffoni bisogna meritarselo», ha annunciato Gubitosi. Come a dire: l’abbiamo fatto crescere e ora è una finestra dell’italianità nel mondo che merita più attenzione delle istituzioni e più vicinanza del mondo culturale. Da IL GIORNALE 27.07.2015

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IL GENIO ITALIANO

Salvatore Colantuoni OMAGGIO A PISCOPO

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IL GENIO ITALIANO C'è una “fame” che non viene mai saziata. Una fame che affonda le sue radici in un passato lontano decenni e che non conosce distinzioni geografiche. Una fame che non è fatta di piccoli appetiti indistinti, ma è come un mash-up di bisogno, di desiderio e di ammirazione. Questa fame è “la fame d'Italia”.

Di Manlio Castagna Vice direttore Giffoni Experience

Nonostante scandali travolgano il nostro Paese, nonostante “barzellette” di dubbio gusto si facciano beffe delle nostre più stereotipate caratteristiche, nonostante i nostri stessi tentativi di renderci meno affascinanti all'Estero, niente riesce a scalfire quella inclinazione generalizzata a guardare all'Italia come a un posto magnifico culla di cultura, di arte, di bellezza e di piacere. E a spalancare gli occhi estatici di fronte alla sua natura di “culla di civiltà”. Nulla riesce a demolire la forza del “genio italico” che attraversa i secoli, ben prima che la stessa Italia formalmente esistesse. Ma cos'è questa particolare forma di “genialità” tutta italiana? È difficile da descrivere in termini precisi, chi ci ha provato ha dovuto tratteggiarlo in decine di variazioni diverse e forse nemmeno basta (queste “50 sfumature di genio italico” si possono trovare, per esempio, nel libro americano “Sprezzatura: 50 Ways Italian Genius Shaped the World”). Il genio italico è un ingegno multiforme che alimenta, fin dai tempi del glorioso impero romano, quel desiderio ardente (quella fame dicevamo) degli altri di farne esperienza, di conoscerlo un po' meglio, di farsi ispirare da questa “maestria senza sforzo” (è così che spesso viene definito il genio italico, ma su questo noi dissentiamo). È sterminato il catalogo delle “incarnazioni” del genio italiano: dalla maestria nel condurre i popoli di Giulio Cesare, alla poesia rivoluzionaria di Catullo, dalle trovate visionarie di Brunelleschi alle prime università e scuole mediche al Mondo di Bologna e Salerno, dalle esplosioni spirituali di un San Francesco d'Assisi alla insuperabile (e insuperata) arte rinascimentale dei Raffaello, dei Michelangelo e dei Leonardo (il genio italico per eccellenza), passando per Dante, Boccaccio e Petrarca fino agli scopritori di mondi nuovi come Colombo, Vespucci e Verrazzano. E il genio italico ha dato forma alla musica, con artisti immortali come Vivaldi e Monteverdi e facendosi patria creativa dei due strumenti che più di tutti gli altri ne sono le icone e i mezzi di espressioni più alta: il violino (di origine veneziana e/o lombarda) e il pianoforte (del padovano Bartolomeo

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IL GENIO ITALIANO Cristoforetti). Ma si potrebbe continuare all'infinito: con i precursori della modernità in anatomia (Malpighi, Morgagni) e dell'elettricità (Volta e Galvano), con i maestri della pedagogia (Montessori), dell'energia atomica (Fermi), dell'arte automobilistica (Ferrari), della moda intesa come creatività pura (Armani, Valentino, Fendi Prada etc), del cinema (da Fellini a De Sica, passando per Antonioni e Leone), della gastronomia (i trattati rinascimentali sono il fondamento della cucina contemporanea, anche francese). Insomma, la scintilla della grandezza ha fatto e fa divampare la fiamma geniale di un popolo e di una nazione che attirano su di loro lo sguardo ammirato del Mondo. Per questo abbiamo deciso, nella prossima edizione del festival, di tornare a noi stessi. Spinti dal tema di Giffoni Experience 2016 (Destinazioni) abbiamo scelto di intraprendere un viaggio che ha come “arrivo” (destinazione, appunto) l'Italia e il suo genio. Vogliamo riappropriarci dell'orgoglio di appartenere a questa “terra” che non smette di partorire eccellenze. E desideriamo farlo incrociando le traiettorie del “genio” con la curiosità del nostro pubblico (ragazzi e famiglie), per approfondirlo e vederlo più da vicino. Nasce così la sezione IL GENIO ITALIANO, uno spazio in cui mettere a confronto un intervistatore e una grande personalità del nostro Paese capace di imporre il nome dell'Italia nel Mondo. Avrà la forma di un talk, di una chiacchierata informale . Un “live show” a cui il pubblico di Giffoni, fatto di ragazzi e delle loro famiglie, potrà assistere e interloquire nello spirito “interattivo” del nostro evento. Ma non sarà solo questo. Sarà anche un viaggio alla scoperta di quel “genio italiano” che spesso non conquista la ribalta del successo mediatico, che non si manifesta nelle forme più “luminose” del pubblico dominio. Per noi il “genio italiano” avrà come destinazione quella miniera di tesori nascosti dove scovare coloro che già giovanissimi stanno facendo conoscere il loro nome, coloro che preferiscono far parlare le proprie azioni straordinarie piuttosto che far brillare il proprio nome, coloro che vivono quotidianamente le tante “frontiere” che solo i pionieri frequentano con disinvoltura. “Il genio italiano” è il nostro modo per conoscerci meglio attraverso la conoscenza di chi ha segnato e segna il destino del nostro Paese (e il Mondo di riverbero).

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GIFFONI in MUSICA

Karen Shah DUETTO

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GIFFONI in MUSICA La sera è il tempo della musica, delle grandi folle che danzano al ritmo degli ultimi successi del panorama musicale nazionale ed internazionale. Un mix irresistibile di ritmi e parole per chiudere in bellezza la giornata. La musica per noi è un concept che viene ridisegnato e studiato, capace di perfezionarsi, anno dopo anno, modulandosi perfettamente sul corpo del Giffoni Film Festival. Di Marco Cesaro Giffoni in Musica

Questa è da 18 anni la forza e la peculiarità del progetto, adatto ad integrarsi alla perfezione nei meccanismi di una manifestazione unica nel suo genere. Per il 2016 ritorneremo ancora in Piazza Lumière. Ogni sera un evento diverso per incontrare le star della musica in un talk show televisivo. Talenti noti ma anche gruppi emergenti. Sì, perchè già dallo scorso anno abbiamo testato con piacere che c’è un futuro per la musica, in Campania: lo testimoniano le oltre cento band che hanno risposto, in una settimana, alla chiamata del Giffoni Experience. Con questa nuova edizione, Giffoni conferma il proprio intento di incoraggiare le realtà creative del territorio. Diffondere, quindi, le novità musicali ma anche favorire l’interazione tra i più giovani con le star musicali. Giffoni offrirà questo importante spazio, ancora una volta, gratuitamente.

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GIFFONI in MUSICA

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GIFFONI in MUSICA

NEGRAMARO

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STEFANO BOLLANI

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LIGABUE

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JOVANOTTI

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GIFFONI STREET EXPERIENCE

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GIFFONI STREET EXPERIENCE Il Giffoni Experience, negli ultimi anni, si è reinventato e rinnovato trasformandosi in un Festival “Diffuso e Condiviso”. Una formula vincente che ha riscosso successo ed ha avuto un'ottima ricaduta sul territorio.

Di Lea Mancino Giffoni Street Experience

Per la prossima edizione e per il quarto anno consecutivo, questo festival nel festival che sempre più sta crescendo e si sta consolidando, prevede un vasto cartellone di eventi che, per dieci giorni, ravviveranno la cittadina andando a sconvolgere i suoi luoghi di aggregazione storici con musica, spettacoli, circo urbano, equilibristi, giocolieri e tanto altro ancora. Un festival dai mille colori, dalle mille forme, dai mille sapori. Un'esperienza ancora più globale e totalizzante, che non si 'accontenta' di parlare al suo pubblico di riferimento – bambini, ragazzi e giovani – ma si spinge ad intercettare le esigenze delle famiglie, proponendosi come punto di riferimento aggregativo e di intrattenimento dell'intera area provinciale e regionale. Un festival diffuso che dilagherà nelle piazze, nelle strade, nei vicoli e nei parchi del paese. Due le novità per il 2016: · aprirci ad un nuovo target, 0/3 anni, ciclo della primissima infanzia, con una programmazione culturale specifica che intersechi il linguaggio teatrale e narrativo adatto a questo delicato target pre scolare; · il pubblico di riferimento, ovvero un pubblico di target family, non sarà un semplice fruitore passivo degli spettacoli, ma un membro fondamentale e partecipe di vari corsi e workshop. Con il Festival si è sviluppato il territorio. L'uno ha contribuito alla crescita dell'altro. Una experience che creativamente attiva gli impulsi più idonei alla crescita di un contesto, di una consapevolezza e di una curiosità. Si è pensato ad un progetto complesso che comprende varie direttrici di svolgimento e attività che vanno da una parte verso la produzione artistica di qualità attraverso l'affluenza a Giffoni di qualificati creativi nazionali ed internazionali, dall'altra verso una serie di spettacoli e performance tematici di grande attrazione turistica.

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GIFFONI STREET EXPERIENCE Il Festival diffuso si candida ad essere punto di riferimento delle energie creative e innovative innanzitutto della sua Regione e di altri territori non lontani, poi interlocutore appassionato e attento delle forme di innovazione economica, imprenditoriale, civile e culturale degli altri centri della Nazione. È ovvio parlare di tutti i target, perché qualsiasi progetto di marketing territoriale, e questo evento fa parte di tale strategia, deve poter parlare ai diversi segmenti. Il Giffoni Street Experience deve migliorare l'attrattività turistica, non solo della città, ma dell'intera Regione, vorremmo poter affermare un giorno di aver fatto riscoprire il nostro territorio grazie alla conoscenza del nostro festival che ha una mission ben specifica: migliorare la customer satisfaction dei visitatori e, contemporaneamente, la vivibilità della città. Intorno all'intreccio di questi diversi obiettivi, tutti fondamentali, che si gioca il successo turistico, oltre che quello artistico, di un evento del genere. Il Giffoni Street Experience si appresta ad essere un centro pulsante di laboratori, iniziative sociali, workshop ed eventi unici per la famiglia.

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IL POSTO DELLE FAVOLE

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GIFFONI VILLAGE

Spazio al divertimento, al relax, al gioco al Parco Hollywood, trasformato per l'occasione in Happy Village. Attrezzato anche grazie alla collaborazione degli sponsor, lo spazio è il luogo ideale per i momenti liberi dei giurati che si ricaricano dalle loro fatiche. 2016


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GIFFONI ARTE

Piero Mascetti FINGER FOOD

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GIFFONI ARTE Un racconto di amicizia, arte e immaginazione.

Di Salvatore Colantuoni Coordinatore Giffoni Arte

È con queste tre parole che voglio raccontare la mia esperienza con il Giffoni Film Festival iniziata nel 2003 con la Mostra “Un mondo di immagini per chi immagina il mondo” e che tuttora continua. In quella mostra ho avuto la fortuna di incontrare anche un amico, Claudio Gubitosi, senza il quale questo amore per il Festival e la città che lo ospita non avrebbe avuto lo stesso valore. Nella mia concezione di Arte, l'incontro, la condivisione, la divulgazione e soprattutto la scoperta di nuove forme espressive hanno da sempre rappresentato gli elementi con i quali costruire i miei progetti artistici. È su queste basi che agli inizi degli anni novanta – in qualità di responsabile Relazioni Pubbliche in Alitalia – ideai il progetto “Alitalia per l'arte”, volto alla presentazione di opere di artisti sia conosciuti che emergenti nelle sale vip dei principali aeroporti, ad un pubblico sempre più vasto, come quello dei viaggiatori. Organizzare questo particolare tipo di mostre d'Arte è sempre una sfida, innanzitutto perchè allestite al di fuori degli abituali spazi espositivi e destinate ad un pubblico di non addetti ai lavori. Tutto questo invece è sempre stato ben chiaro a Claudio Gubitosi quando mi ha proposto di continuare il progetto “Giffoni per l'Arte”, curando mostre all'interno dell'omonimo Festival. Con il suo tema annuale ogni mostra si arricchisce sempre di nuove esperienze e di nuovi contributi; ed è un'occasione importante per far confrontare artisti, italiani e stranieri, su temi sempre attuali. L'incontro di questi ultimi con le master class e i giovani visitatori rende questa esperienza ancora più straordinaria perchè avviene sul terreno del confronto e della condivisione multiculturale. Anche il tema della prossima edizione, “Destinazioni”, affascina, poichè nella parola sono contenuti molti elementi di riflessione. Innanzitutto il destino, inteso sia come fato sia come luogo verso il quale si è diretti. Ed è in questo viaggio verso incalcolabili destinazioni che esiste il percorso fatto di luoghi fisici ed immaginari attraverso i quali progettiamo e viviamo il nostro viaggio interiore. Ed è con questo spirito che accettiamo la nuova sfida.

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GIFFONI ARTE

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GIFFONI ARTE Una mostra a Giffoni su Francis Ford Coppola Una mostra di ritratti realizzati dal maestro Franco Azzinari, artista di livello mondiale. Un evento eccezionale, una prima mondiale che Giffoni ha l’onore di presentare e promuovere. Franco Azzinari, pittore dalle mille sensibilità , ha ritratto tra gli altri Fidel Castro e la sua Cuba, Gabriel Garcia Marquez e tantissimi poeti, scrittori, politici. Dal 15 al 26 luglio 2016 nelle sale di esposizione del Convento San Francesco.

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GIFFONI ARTE Una mostra nel decennale della scomparsa del maestro Gelsomino D’Ambrosio Quando tutti, o quasi tutti, erano andati via, Gelsomino era ancora lì, al lavoro, a vigilare chi tirava tardi per consegnare in tempo un catalogo, un programma, un manifesto. Silenzioso e pensoso osservava, interveniva in punta di piedi e, improvvisamente, quello che un minuto prima era un problema poteva diventare un punto di forza o un problema risolto, sciolto come neve al sole. La sensazione era che con due semplici linee, con un tratto leggero, con un intervento apparentemente minimo, il risultato fosse completamente diverso ed assolutamente efficace. Ecco, questo era Gelsomino, il gigante della notte che con la levità della sua arte ti mandava a casa con la certezza di avere tra le mani esattamente quello di cui avevi bisogno, esattamente il miglior lavoro possibile, esattamente il perfetto stile Gelsomino. La sua passione e la sua professionalità hanno trasformato il nome Giffoni Film Festival in un logo conosciuto in tutto il mondo e, solo grazie ad una sua intuizione, ci si è resi conto che la vocazione del paese Giffoni, quasi un segno del destino, fosse nascosto in quelle due “effe” che Gelsomino scelse di evidenziare contornandole di rosso. A lui, ancora, si devono tutte le immagini del festival dal 1989 al 2006, l’anno in cui ci ha lasciati troppo presto e troppo in fretta. Immagini uniche che hanno segnato la nostra storia e hanno contribuito alla crescita dell’evento e della sua forza comunicativa. A 10 anni dalla sua morte dedicheremo a quest’uomo della notte e dell’arte una mostra. 2016

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GIFFONI VIDEO LIBRARY

Per il quinto anno il festival apre la propria pre-selezione ai professionisti interessati ad una visione globale sulle produzioni (lungometraggi e cortometraggi) dedicate a bambini e ragazzi. Operatori di tutto il mondo potranno visionare gratuitamente i ďŹ lm nella splendida struttura dell'antica Ramiera, sede della Cineteca della Regione Campania. 2016

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Giffoni Experience | TEAM ENTE AUTONOMO

Claudio Gubitosi Fondatore e Direttore Giffoni Experience

Manlio Castagna Vice Direttore Giffoni Experience Direttore Marketing Team selezione Film Curatore sezione +13 Supervisore social Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse Coordinatore talenti

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Antonia Grimaldi Vice Direttore Giffoni Experience Team selezione Film Curatrice sezioni +3+6+10 e corto Rapporti scuola e universitĂ Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse Responsabile Dipartimento Famiglie

Luca Apolito Vice Direttore Giffoni Experience Direttore Dipartimento produzioni digitali Team selezione ďŹ lm Curatore sezione +16 Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse

Jacopo Gubitosi Direttore strategie aziendali, artistiche e culturali Coordinatore team Innovazione e tecnologia

Marco Cesaro Assistente e Capo della Segreteria Direttore Direttore Testate Giornalistiche Giffoni Experience Supervisore Comunicazione

Giovanni Brancaccio Direttore Segreteria Artistica Coordinatore Team di selezione Responsabile dei rapporti con le Produzioni e le Distribuzioni

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Giffoni Experience | TEAM

Gianvincenzo Nastasi Coordinatore e produttore esecutivo Dipartimento Produzioni Digitali Curatore sezione +18 Team selezione Film Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse

Mario Ferrara Curatore Museo “Testimoni del Tempo” Responsabile della storia e della documentazione artistica di Giffoni Experience

Antonio Giannattasio Team selezione film Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse Direttore relazioni network televisivi per produzioni artistiche

Cristina Lippolis Rambaldi Relazioni internazionali, strategie di sviluppo Team selezione Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse

Stefano Muroni Attività culturali diverse Team selezione film Team formazione, comunicazione e strategie culturali diverse

Tony Guarino Relazioni internazionali Curatore sezione Gex Doc Responsabile Planet Network

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Tonino Pinto Consulente Comunicazione

Francesca Pecoraro Segreteria Artistica

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Giffoni Experience | TEAM

Natascia De Rosa Esperta Gestione Giurie

Gilda Camaggio Ufficio Comunicazione

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Giusy Rago Gestione Giurie

Marianna Petruzzi Ufficio Comunicazione (MN)

Lea Mancino Esperta progetti artistici culturali diversi Movie Days

Marcello Giannotti Ufficio Comunicazione (MN)

Francesca Blasi Responsabile Ufficio Comunicazione

Luca Fresolone Ufficio Comunicazione

Mariolina Simone Ufficio Comunicazione

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Giffoni Experience | TEAM

Antonino Muro Ufficio Comunicazione

Daniele Moschella Ufficio Comunicazione

Alessandra De Vita Ufficio Comunicazione

Rita Esposito Ufficio Comunicazione

Pasquale Campopiano Ufficio Comunicazione

Anna Laura Imperiali Ufficio Comunicazione

Simona Falcone Webmaster

Antonio Montefusco Ufficio Comunicazione

Luigi Notarfrancesco Esperto artistico e organizzativo progetti culturali diversi Coordinatore Giffoni On Tour Coordinatore Accoglienza e ospitalità Movie Days

Maria Pia Montuori Esperta progetti artistici e culturali diversi Accoglienza ed ospitalità Movie Days

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Giffoni Experience | TEAM

Gerry Guarino Relazioni Internazionali

Orazio Cerino Attività culturali diverse Movie Days

Carla Paglioli Attività culturali diverse Movie Days

Angela Albarano Attività culturali diverse Gestione talenti nazionali ed internazionali

Antonietta Buonanno Gestione attività culturali diverse Team Museo Testimoni del Tempo

Giuseppe Marrandino Documentazione iconografica Team Museo Testimoni del Tempo

Rosa Di Maio Gestione attività diverse Team Museo Testimoni del Tempo

Patrizia De Cristofaro Grafica e Web

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Giffoni Experience | TEAM

Andrea Filardi Assistente alla selezione dei cortometraggi

Marcello Gallo Gestione strutture

Norma Falivene Gestione strutture

Pasquale Bartilomo Rete aziendale, web e servizi connessi

Simone Varano Videomaker

Francesco Paglioli Producer

DIPARTIMENTO PRODUZIONI DIGITALI

Luca Apolito Direttore

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Gianvincenzo Nastasi Coordinatore

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Giffoni Experience | TEAM

Andrea Contaldo Copy writer

Francesco Petrone Post-produzione

Antonio Giudice Videomaker

Fiorenzo Brancaccio Operatore Montaggio

Daniele Santonicola Videomaker

Livio Ascione Videomaker

Christian Patanè Autore

Marcello Adamo Direttore della FotograďŹ a

Enrico Francese Videomaker

Aurelio Viscusi Social Media Manager

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Giffoni Experience | TEAM ATTIVITA' SOCIALI E CHARITY

Alfonsina Novellino Presidente Associazione no-proďŹ t Aura

Antonietta Buonanno Organizzazione

CONSIGLIO DIRETTIVO AURA

Neviaclaudia Gubitosi Coordinatore Artistico

Alfonsina Novellino Annalisa Rispoli Rosanna Bernardi Flora Tesauro Pasqualina Trabucco Antonio Toro Biagio Formisano

SERVIZI AMMINISTRATIVI E FINANZIARI

Vincenzo Barletta Direttore R.U.P. (Responsabile Unico Procedimenti)

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Francesca Somma Ragioneria

Mario Pale Relazioni istituzionali Responsabile del Patrimonio

Marco Calenda Esperto rendicontazione progetti europei

Antonio Notarfrancesco Rendicontazione progetti europei

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Giffoni Experience | TEAM

Antonio Nobile Procedure legali progetti europei

Valerio Giannattasio Affari Legali

Raffaele D’Arienzo Consulente aziendale

Alfredo Ferrara Responsabile tecnico sicurezza

SALE CINEMATOGRAFICHE E ATTIVITA' CULTURALI DIVERSE

Massimiliano Tedesco Coordinatore

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Vittorio Andria Team

Teseo Mele Team

Luciano Lanzillo Team

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Giffoni Experience | TEAM GIFFONI MEDIA SERVICE

Piero Rinaldi Amministratore Unico

Stefania Avallone Service Agency srl Consulente

Manlio Castagna Direttore Marketing

Fulvio Zendrini Consulente

CONSULENTI DEL DIRETTORE

Domenico De Masi Consulente scientiďŹ co

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Ruggero Cappuccio Consulente artistico

Exit Communication Consulente

Marco Fronza Marketing Operation Manager

Isabel Guardans Consulente

Aldo Padovano Team

Romilda De Luca Consulente

Alessandra Medolago Cantiere di Comunicazione Consulente

COLLABORAZIONI PROGETTI ARTISTICI (2015)

Luca Tesauro Giffoni Innovation Hub

Orazio Di Martino Giffoni Innovation Hub

Roberto Esposito Giffoni Innovation Hub

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Giffoni Experience | TEAM COLLABORAZIONI PROGETTI ARTISTICI (2015)

Umberto Maria Chiaramonte MN Holding

Paola Comin Studio Comin

Luca Di Feo Bellatrix

Giovanni Petrone Le Nuvole

Daniela Serra Exit Communication

Julie Friedman The Friedman Group

Rino Pinto Exit Communication

Melissa Fonzino The Friedman Group

Salvatore Colantuoni Consulente Artistico

Nel mese di luglio per l’edizione del Giffoni Film Festival si attivano, inoltre, circa 200 contratti di collaborazione temporanei per i settori: giurie, sicurezza giurati, prevenzione, accoglienza, comunicazione, produzione video, marketing, gestione sale cinematografiche, documentazione, strutture, gestione talenti, produzioni televisive, attività artistiche varie, controllo e gestione strutture diverse.

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BOARD

Franco Rega Consigliere 2016

Gioacchino Duccilli Vice Presidente

Piero Rinaldi Presidente

Giuseppe Isoldi Consigliere

Luigi Notarfrancesco Consigliere

Gerardo Palo Consigliere

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BOARD Collegio Sindacale Ente Autonomo Giffoni Experience Claudio Pisaturo Presidente Rosario Muro Pio Addonizio

Collegio dei Probiviri Ente Autonomo Giffoni Experience Marcello Gallo Presidente Salvatore Cerino Fiorenzo De Cristofaro

Fondazione Giffoni Paolo Russomando Presidente Antonio Giuliano Luigi Notarfrancesco Franco Rega Antonello Iannuzzi 2016

Generoso Andria Presidente Onorario

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CREDITS Nato ad Avellino, dal 1990, anno in cui si diploma all'Accademia di Belle Arti di Firenze svolge l'attività di Scenografo, Pittore e Illustratore. E' autore di numerosi allestimenti scenici, pubblicazioni editoriali di prestigio tra le quali: "Fiabe campane" di Roberto de Simone, "Lo cunto de li cunti" dello stesso autore, entrambi editi da Einaudi. Nell'ambito del Progetto "Alitalia per l'arte" curato da Salvatore Colantuoni ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. E' docente di Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli

Gennaro Vallifuoco

Salvatore Troiano, napoletano, consegue il diploma d'arte applicata in Grafica e Arte della stampa. Successivamente approfondisce le varie tecniche di stampa (calcografia, serigrafia a più colori manuale, litografia e xilografia). Continua il suo percorso artistico frequentando botteghe d'arte dove apprende la lavorazione del '700 napoletano. Apre un suo Atelier a Telese (Benevento) dove realizza opere su carta e tela, installazioni e soprattutto sculture in terracotta.

Salvatore Troiano

Nata a San Pietroburgo, vive e lavora a Roma. Ha compiuto gli studi presso la Scuola d'arte del Museo Hermitage. Nel 2003 e' accolta nel Circolo degli Artisti di San Pietroburgo. Nel corso della sua formazione artistica ha ricevuto diversi riconoscimenti e borse di studio. Ha realizzato per strutture pubbliche dipinti e affreschi. Nel 2011 in occasione della Mostra "linkolors" nell'ambito del Giffoni Film Festival ha vinto il primo premio.

Katerina Panikanova

Nato a Zavia (Libia) nel 1959, si è diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1981. Vive e lavora a Roma. Sue opere sono presenti in prestigiose collettive pubbliche e private, come la "Collezione Bulgari" e la Collezione della Farnesina.

Massimo Livadiotti

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CREDITS Pugliese di origine, si trasferisce a Roma nei primi anni '60 dove perfeziona le tecniche d'espressione artistica, dalla pittura alla grafica fino alla scultura. Vive e lavora tra l'Italia e l'America. Ha dedicato molte sue opere al tema dell'emigrazione italiana in America, rielaborando vecchie foto sul tema con la tecnica dell'aereo grafia. Nel 2013 il museo del Vittoriano a Roma gli ha dedicato una interessante mostra su questo tema.

Meo Carbone

Nata a Padova, dopo la laurea in giurisprudenza si trasferisce a Barcellona. Qui entra in contatto con il mondo artistico spagnolo, partecipando a molti eventi culturali che la città offre ai giovani artisti. Nel 2010 apre il suo atelier in un'antica fabbrica di Barcellona, insieme a più di trenta artisti di varie discipline. Ha lavorato come legale a Roma e a Barcellona presso studi legali specializzati in falsificazione di opere d'arte e tutela dei beni culturali. La sua attività artistica si alterna tra la pittura e la fotografia.

Beatrice Zagato

Nasce a Danzica dove consegue la laurea in Pittura. Nei primi anni '90 si trasferisce a Roma, dove prosegue gli studi artistici presso l'Accademia di Belle Arti. Esegue opere di grande formato con colori acrilici su tela juta trattata con intonaci fortemente materici, spesso incisi e contaminati con materiali diversi.a volte le opere sono prive di telaio per esaltare la morbidezza della tela assumendo l'aspetto di un arazzo. La presenza delle immagini della scultura classica e' il punto di partenza della sua produzione.

Margherita Lipinska

Nasce a Napoli nel 1986. Vonsegue il diploma di laurea in Arti visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Scenografo, attualmente e' docente di disegno, anatomia e tecniche pittoriche presso la Scuola di pittura In Form of Art di Napoli. Nel luglio 2015 vince il primo premio nella mostra "Cogli l'arte" curata da Salvatore Colantuoni nell'ambito del Giffoni Film Festival

Gennaro De Rosa

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CREDITS Nasce a Roma nel 1971. Ha compiuto gli studi artistici presso il V Liceo artistico di Roma e conseguito la laurea in Storia dell'arte Moderna e Contemporanea. Ha collaborato per oltre vent'anni con le galleria d'arte contemporanea di Roma sia in qualità allestitore di mostre che successivamente come curatore. Nel 2003 ha pubblicato per l'editore Gangemi il saggio Albrecht Dürer e la teoria delle proporzioni dei corpi umani. Dal 2006 al 2009 collabora con la Galleria Il Polittico di Roma per l'archivio e la realizzazione dei cataloghi delle mostre. Nel 2011 In collaborazione con l'editore De.Da cura la pubblicazioni di alcuni saggi di arte moderna e contemporanea.

Marcello Pezza

Figlio d'arte - suo padre era pittore figurativo di paesaggi e nature morte - sin da piccolo ha respirato l'aria delle Gallerie e degli studi degli artisti. Questa passione si è poi sviluppata ed affinata anche da un punto di vista professionale, avendo egli operato come curatore per circa 15 anni di più di cento mostre di artisti nei progetti "Alitalia per l'arte" presso le principali Sale Vip degli aeroporti nazionali ed internazionali. Con l'obbiettivo di presentare al pubblico oltre agli artisti conosciuti anche quelli emergenti, ha curato eventi artistici espositivi di carattere istituzionali, tra i quali: "Arte in scena" per il Teatro Olimpico di Roma, "Carige per l'arte" per la sede di Roma della Banca Carige e ben otto edizioni del Giffoni Experience, con mostre legate al tema del Festival. Come artista ha realizzato su terrecotte dipinti ispirati ad opere di importanti artisti da lui personalmente conosciuti o per i quali ha nutrito un profondo interesse. Le due Mostre "Polycroma" tenutesi a Roma nel 2013 e nel 2015 hanno presentato un'antologica dei suoi lavori. Salvatore Colantuoni

Nasce a Bombay da padre indiano e madre inglese. In India trascorre la sua infanzia immersa felicemente in quella realtà dove convivono colori, esistenze, religioni, contraddizioni ... Esperienza questa che segnerà il suo itinerario artistico.Trasferitasi a Roma consegue il diploma all'Accademia di Belle Arti. Partecipa a collettive nazionali ed internazionali. Ha al suo attivo numerose mostre personali tra Roma e Bombay.

Karen Shah

Pittore romano, sin da adolescente mostra la sua inclinazione artistica iniziando un percorso di avvicinamento all'arte classica. Ha altresì modo di sperimentare l'utilizzo dei materiali di cui si serve ancora oggi per preparare sia le tele che i colori per la realizzazione dei suoi lavori. Nella sua produzione astratto- informale il colore si impone con forza perentoria e drammatica. Ha al suo attivo numerose mostre personali in Italia e all'estero, dove ha vinto borse di studio in Egitto, Libano e Giappone.

Piero Mascetti Le opere presenti nelle pubblicazioni sono state selezionate da Salvatore Colantuoni e rielaborate graficamente da Carlo Audini.

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CREDITS Nata da padre imprenditore pugliese e madre Italo-americana, dopo l'infanzia trascorsa in varie località italiane ( fra le quali anche Roma, dove frequenta l'Accademia Nazionale di Danza) e Los Angeles, si trasferisce a New York all'età di 19 anni, dopo essere stata ammessa presso la prestigiosa Stella Adler Studio of Acting. La sua carriera comincia sin da bambina, non solo con la sua attività come ballerina di danza classica e contemporanea ma anche con il teatro classico scolastico e i primi piccoli ruoli televisivi. Dopo aver terminato gli studi alla Adler, prosegue poi lavorando soprattutto in produzione teatrali Off- Broadway di successo. All'inizio del 2016 torna a Los Angeles per espandere i proprio obbiettivi lavorativi, mirando alle grandi produzioni cinematografiche Hollywoodiane.

Cristina Lippolis Rambaldi

Maria Sole Limodio

Dopo la maturità classica si trasferisce a Roma dove si laurea in “Arti e Scienze dello spettacolo” presso l’università Sapienza. Studia recitazione con i maestri Oskaras Korsunovas, Danio Manfredini, psicodramma con Ferruccio Di Cori, drammaturgia con Francesco Silvestri. Lavora con Augusto Zucchi come aiuto regista e drammaturga per lo spettacolo “Riccardo III, nel manicomio di Sant’Anna”. Firma la regia e la drammaturgia dei lavori: “LunaPark_studio sulla provincia” presentato a Napoli presso il Teatro “Interno5”, “Casa di Bambola” presentato alla Fondazione Aurelio Petroni, e “Piaf:back without wings” presentato a Salerno, Palazzo Fruscione. Per il Giffoni Film Festival è stata responsabile selezioni giurie e drammaturga per lo spettacolo “DREAMON_appunti sulla giovinezza” presentato in occasione della 43esima edizione del festival. E’ stata formatrice teatrale presso Casababylon Teatro e responsabile comunicazione per la rassegna “Scenari Pagani”. Nel 2015 vince il concorso letterario 8x8, è relatrice al Salone del Libro di Torino, e vince il contest letterario Feltrinelli per PortaVolta. Pubblica testi su riviste e antologie letterarie. Frequenta stage in case di produzioni cinematografiche, e uno stage Google sulla “Realtà aumentata”. Ha lavorato per il Salone del Libro Off, presso il Liceo Internazionale Convitto Umberto I di Torino. Attualmente è iscritta all’ultimo anno del master in “Storytelling&Performing Arts” presso la Scuola Holden diretta da Alessandro Baricco, vincitrice borsa di studio, con la graphic novel “Echi dall’Europa”.

Nasce a Eunapolis in Brasile l’8 gennaio 1989. Da sempre appassionato di cinema e letteratura, studia Lettere Moderne presso l’università Federico II di Napoli e sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia- Sede di Roma.

Domenico Ingenito

nasce ad Eunapolis ( Brasile ) l’8/01/1989. Vive ad Angri . Studia Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli e dedica il suo impegno e il suo lavoro al teatro, formandosi con maestri quali Alfonso Santagata, Emma Dante, Motus. Sta ultimando una trilogia teatrale sulla provincia chiamata: “ Luna Park- studio sulla provincia”.

Nicola Ingenito

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2016 Un anno speciale Dedico questa edizione ai miei gli Neviaclaudia e Jacopo

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CREDITS Editore

Progetto Creativo

Claudio Gubitosi Grafica, impaginazione © 2016 – Areablu Edizioni S.r.l. www.areabluedizioni.it Cava de’ Tirreni (SA) – Italy

coordinamento redazionale

Tutti i diritti riservati. Ogni riproduzione, anche parziale, è vietata.

ISBN: 978-88-98660-00-0

Marco Cesaro

Stampa e allestimento Grafica Metelliana S.p.A. www.graficametelliana.com

Stampa Grafica Metelliana Fotografie Isabella Borrelli, Carla Celentano, Lello D’Anna, Guglielmo Gambardella, Assunta Somma, Francesco Truono, Finito di stampare Aprile 2016

2016

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Euro 15,00 ISBN 978-88-98660-54-4

9 788898 660544


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