gigia

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Perciò aveva un punto debole, e in questo non era diversa da noi. Forte di tale certezza, sapevo di poterla affrontare. Senza chiederle il permesso di uscire, mi alzai dalla sedia. — Buonanotte, signora Bethany. Nei suoi occhi neri apparve una scintilla minacciosa, ma si limitò a salutarmi con uno schiocco di dita. — Buonanotte. Quella sera i miei si presero cura di me come non succedeva da quand'ero bambina: mi coccolarono con calze comode e cuscini morbidi, e scaldarono nel microonde un bicchiere di sangue a temperatura corporea, solo per me. Non era il caso di chiedere se davvero credessero che Lu cas mi avesse rapita: non erano così ingenui. Sapevo che non potevano capire, perché ogni simpatia per Lucas era stata cancellata dal loro odio per la Croce Nera. Eppure, malgrado non fossero d'accordo con le mie scelte, seppe- ro perdonarle. Fu più che sufficiente a ricordarmi quanto bene mi volessero. Vennero persino a sdraiarsi a letto con me, mentre Rosemary Clooney cantava dal giradischi nella stanza accanto, a raccontarmi di com'erano i cam pi di grano in Inghilterra secoli prima, con storie dolci e serene in cui non c'erano cambiamenti né sorprese, ma soltanto bellezza.


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