gigia

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— Non penso che il problema sia quello — chiuse gli occhi mentre scostavo un ciuffo di capelli dalla sua fronte sudata. — Vic, ci lasceresti qualche secondo da soli? — Certo. Se passate all'azione metti la cravatta sul la maniglia. Di solito non disdegno un po' di porno gratis, ma... — Vic! — protestammo all'unisono. Lui alzò le mani e arretrò sorridendo. — Okay, okay. Non appena chiuse la porta, mi rivolsi a Lucas. — Cosa c'è che non va? — Da stamattina, è come... Bianca, riesco a sentire tutto. Tutta la scuola. Chi parla, chi cammina, persino chi scrive. Le penne sulla carta. Tutto è così rumoroso... — Una descrizione talmente familiare da farmi rabbrividire. Lucas serrò gli occhi, come se la luce fosse troppo intensa. — Anche gli odori sono più forti. Tutto mi sembra... esagerato. È insopportabile. — È successo anche a me dopo che ti ho morso. Lui scosse la testa e aggiunse: — Non può essere il morso. La prima volta non mi sono sentito così. Mi sono svegliato dalla Bethany un po' frastornato, e basta. — Almeno due volte — sussurrai, ricordando certe spiegazioni di mia madre. — Non si diventa vampiri se non si viene morsi almeno due volte.


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