Brochure “Orizzonti Verticali 2021”

a r t i s c e n i c h e i n c a n t i e re

horti conclusi visioni prospettiche

san g i m i g nan o 20 22 agosto 21 TEATR0DANZAPERFORMANCEmusicaINCONTRI

a r t i s c e n i c h e i n c a n t i e re

horti conclusi visioni prospettiche Orizzonti Verticali - Arti sceniche in cantiere è un progetto a cura di Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa, realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di San Gimignano (Assessorato alla Cultura, nell’ambito della manifestazione Accade d’Estate 2021) e il sostegno di Intesa Sanpaolo.

DIREZIONE ARTISTICA Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari PRODUZIONE PER FONDAZIONE FABBRICA EUROPA Isabella Valoriani, Elisa Godani UFFICIO STAMPA Fabrizio Calabrese, Pina Izzi PROGETTAZIONE E COMUNICAZIONE Francesca Costantini ORGANIZZAZIONE Eleonora Macchi, Arianna Landi LOGISTICA E ACCOGLIENZA Letizia Pace DIREZIONE TECNICA Saverio Cona PROGETTO TECNICO Marco Formigli COMUNICAZIONE WEB Filippo Figone FOTOGRAFIA Francesco Spagnuolo, Francesca Di Giuseppe REPORTAGE VIDEO Andrea Montagnani, Edoardo Romeo, Sofia Giuntini per pupillaquadra GRAFICA Dario Busini, Elena La Placa ASSISTENTE UFFICIO STAMPA Elena Attanasi STAFF TECNICO Elisa Bertini, Claudia Tabbì, Luca Cittadoni, Marcello Amore AMMINISTRAZIONE Simonetta Repetto, Patrizia Sideri_Galileo Partners CONSULENZA LEGALE Alice Giomi COLLABORATORI Sofia Forconi, Zita Marescalchi, Enza Parrillo, Vladi Tomasi, Gianluca Cucini, Vincenzo Fabiano, Marco Giammetti, Marta Pace COMITATO PROMOTORE ORIZZONTI VERTICALI Fabrizio Landi, Chiaradele Tancredi, Simonetta Repetto, Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari DIRETTIVO ASSOCIAZIONE GIARDINO CHIUSO Francesca Costantini, Patrizia de Bari, Tuccio Guicciardini, Andrea Montagnani, Simonetta Repetto

Giunto alla nona edizione Orizzonti Verticali ripropone a San Gimignano l’evoluzione del progetto nato l’anno scorso in occasione della situazione emergenziale in cui ci troviamo causa Covid 19, in cui il format del Festival aveva avuto una trasformazione in un’unica performance e gli spettacoli si fondevano in un unico pensiero, in difesa della nostra cultura, del nostro patrimonio teatrale e di tutto lo spettacolo dal vivo.

Anche per il 2021 vogliamo perseguire quell’unico respiro, una tre giorni da vivere immersivamente, senza soluzione di continuità, consci di far parte di un “momento” importante e delicato del nostro contemporaneo artistico e sociale, dove lo sguardo e l’ascolto diventano necessari e preziosi per alimentare quella curiosità culturale, che non deve correre il rischio di soffocare di fronte al cambiamento epocale imminente. Scrutare nuovi orizzonti senza dimenticare le radici, consapevoli che il futuro si costruisce anche attraverso la memoria.

Orizzonti Verticali 2021 propone agli spettatori un viaggio nei “giardini chiusi” (hortus conclusus) della città, dove si potranno incontrare artisti e pensatori di diversa estrazione, in una pletora di linguaggi, dalla danza al teatro, alla performance, alla letteratura, in molti casi non dialoganti tra loro, ma sicuramente necessari l’uno con l’altro.

Crediamo che la ricerca della contaminazione tra le arti e i suoi generi possa alimentare una crescita importante. Scoprire, o riscoprire, quelle dinamiche di pensiero che sono alla base di ogni creazione artistica.

L’espressione hortus conclusus si trova in molti scritti medievali: L’hortus, in quanto conclusus, è un luogo segreto e protetto, dove gli asceti, isolati dal mondo, potevano tramite la meditazione, raggiungere la conoscenza contemplativa. Il nostro “giardino chiuso”, che vive nel contemporaneo, dovrà diventare un luogo di conforto per la continua lotta che l’uomo vive nel mondo concreto come nella propria interiorità, un luogo prezioso, delicato, fragile, ma che, se curato in modo giusto e amorevole, mostrerà tutti i suoi preziosi frutti, nuove visioni prospettiche. Gli appuntamenti, pensati per poche persone, avranno una suggestione particolare perché incastonati in luoghi idealmente protetti da questo cambiamento repentino che rischia di far “dimenticare felicemente tutto” un’arte che ha bisogno necessariamente di uno scambio umano e di una libertà di ascolto e di visione. Ricominciare dall’intimo per poter riaprire le piazze e i grandi palcoscenici.

Ringraziamo i privati cittadini della città di San Gimignano per la loro disponibilità ad accogliere gli eventi in programmazione di questo rinnovato Orizzonti Verticali 2021 e Marco Lisi e Graziella Giapponesi per la collaborazione al progetto.

Tuccio Guicciardini Patrizia de Bari For the ninth edition, Orizzonti Verticali proposes in San Gimignano the evolution of the project born last year on the occasion of the emergency situation in which we find ourselves because of Covid 19. During the last edition the format of the Festival had its transformation into a single performance where the proposed shows melted into a single thought, in defense of our culture, our theatrical heritage and the whole live show.

Orizzonti Verticali 2021 offers to the spectators a journey into the “closed gardens” (hortus conclusus) of the city, where they can meet artists and thinkers of different backgrounds, in different languages, from dance to theatre, to performance, to literature, in many cases not dialoguing with each other, but certainly necessary to each other. We believe that the research of contamination between the arts and their genres can feed an important growth. Discover, or rediscover, those dynamics of thought that are the basis of every artistic creation.

Stiamo vivendo un tempo complesso, dove parliamo molto di sicurezza, di proteggersi, dove non possiamo stringerci la mano e si devono tenere distanze interpersonali.

In ogni ambito della nostra vita abbiamo dovuto apprendere un modo diverso di comportarci e di muoverci. Vorremmo che questo non ci condizionasse, che la nostra voglia di stare con gli altri restasse sempre viva, che il nostro desiderio di conoscere altri luoghi, altre culture, altre prospettive non fosse interrotto o tenuto in sospeso. Purtroppo non è ancora possibile, dobbiamo ancora restare nei nostri “horti conclusi” per proteggerci e per continuare a vivere. Ma abbiamo imparato a diventare osservatori attenti e curiosi e abbiamo scoperto che anche questi luoghi privati, intimi e protetti, possono sorprenderci e offrirci un’occasione di confronto e crescita.

Questa edizione di Orizzonti Verticali ci porta proprio in questo ambito: scopriremo luoghi nascosti e protetti della nostra città dove assistere a performance e rivedere la creazione artistica che si esprime e trova una sua forma che, pur adattandosi ai tempi e ai luoghi complessi, resiste e cerca modalità e linguaggi nuovi.

Fare e fruire di arte e cultura restano centrali nelle nostre vite, per portare sollievo e rigenerare il nostro tempo, un ringraziamento va quindi alla Compagnia Giardino Chiuso e alla Fondazione Fabbrica Europa per l’organizzazione della manifestazione.

Il Centro Storico di San Gimignano è nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1990. Questa grande rete mondiale sa che dalla cultura e dall’istruzione può arrivare un miglioramento della qualità delle nostre vite. San Gimignano vuole essere questo: un luogo dove l’arte crea una rivoluzione pacifica sempre e comunque, adeguandosi alle condizioni che ci sono date e ai tempi che viviamo, ma sempre viva e attiva perché la fiamma della trasformazione non si spenga mai.

L’Assessore alla Cultura Carolina Taddei

20 AGOSTO 18.00 PERFORMANCE SEBASTIANO PELLI LASTCALLFORHUMANITY LOGGIA DEL TEATRO DEI LEGGIERI - PIAZZA DUOMO 19.00 > 20.30 INSTALLAZIONE/INSTALLATION/PERFORMANCE CANTI DELL’INFINITO ANDARE GIARDINO GIGLI - VIA PIANDORNELLA 20.00 INCONTRO/TALK REALTÀ VIRTUALE E ARTI SCENICHE PIAZZA PECORI 21.00 > 22.30 PERFORMANCE L’IMPUTATO NON È COLPEVOLE Processo a Soghomon Tehlirian GIARDINO BECONCINI - PIAZZA PECORI 21 AGOSTO 11.00 INCONTRO/TALK NEL BUIO DI UN TEATRO ACCECANTE Giancarlo Cauteruccio racconta i suoi Beckett PARCO DELLA ROCCA DI MONTESTAFFOLI - VIA DELLA ROCCA 18.00 > 22.00 INSTALLAZIONE/INSTALLATION SEBASTIANO PELLI LASTCALLFORHUMANITY LOGGIA DEL TEATRO DEI LEGGIERI - PIAZZA DUOMO 18.00 INCONTRO/TALK THE GLOBAL CITY Presentazione del libro di Simona Maria Frigerio e Instabili Vaganti GIARDINO RAZZI - VIA DEGLI INNOCENTI 19.00 > 20.30 INSTALLAZIONE/INSTALLATION/PERFORMANCE CANTI DELL’INFINITO ANDARE GIARDINO GIGLI - VIA PIANDORNELLA 19.00 > 21.00 PERFORMANCE GIARDINO CHIUSO L’IMPUTATO NON È COLPEVOLE Processo a Soghomon Tehlirian GIARDINO BECONCINI - PIAZZA PECORI 19.00 > 20.00 INSTALLAZIONE/INSTALLATION IRENE PITTATORE COVID-19 ISOLATION JOURNAL GIARDINO GALLERIA CONTINUA - VIA DEL CASTELLO 20.00 PERFORMANCE IRENE PITTATORE VASCA A REMI GIARDINO GALLERIA CONTINUA - VIA DEL CASTELLO 21.00 DANZA/DANCE AREAREA HOMING GIARDINO NICCOLAI - VICOLO SANTA CATERINA

22 AGOSTO 18.00 > 22.00 INSTALLAZIONE/INSTALLATION SEBASTIANO PELLI LASTCALLFORHUMANITY LOGGIA DEL TEATRO DEI LEGGIERI - PIAZZA DUOMO 18.00 INCONTRO/TALK UNA STORIA AL CONTRARIO Presentazione del libro di Francesca De Sanctis GIARDINO DELL’EX CONSERVATORIO DI SANTA CHIARA - VIA FOLGORE 19.00 > 21.00 MUSICA/MUSIC CONTINGENZE DI ASCOLTO GIARDINO DEL MONASTERO SAN GIROLAMO - VIA FOLGORE 19.00 > 21.00 PERFORMANCE GIARDINO CHIUSO L’IMPUTATO NON È COLPEVOLE Processo a Soghomon Tehlirian GIARDINO BECONCINI - PIAZZA PECORI 21.30 TEATRO/THEATER COMPAGNIA TEATRO STUDIO KRYPTON L’ULTIMO NASTRO DI KRAPP PARCO DELLA ROCCA DI MONTESTAFFOLI - VIA DELLA ROCCA

20 AGOSTO

21 AGOSTO

INCONTRO/TALK

INSTALLAZIONE/INSTALLATION

TEATRO/THEATER

DANZA/DANCE

PERFORMANCE

MUSICA/MUSIC

22 AGOSTO

VEN 20|08 h 18.00 PERFORMANCE SAB 21|08 e DOM 22|08 h 18.00 > 22.00 INSTALLAZIONE

LOGGIA DEL TEATRO DEI LEGGIERI - PIAZZA DUOMO

LASTCALLFORHUMANITY

di Sebastiano Pelli a cura di Andrea Montagnani, Alessio Vigni progetto sonoro Francesco Macheda (Ai Lati)

LASTCALLFORHUMANITY è una performance intesa proprio nel senso etimologico del termine: la costruzione di un megafono scultoreo nato per dare voce ad una Natura accantonata e sopraffatta da un’umanità sorda. LASTCALLFORHUMANITY è un richiamo all’attenzione, una sollecitazione di animi e coscienze, un eco di suoni e sensazioni che diversamente rimarrebbero indifferenti o muti.

Proprio questa “amplificazione” ne sottolinea la connessione con Orizzonti Verticali e, grazie all’opera di Sebastiano Pelli, le voci del “teatro” potranno non rimanere mute.

Durante il festival sarà realizzata una partitura sonora originale, con i contributi degli artisti che vorranno donare come lascito, come loro personale “last call for humanity” (o se preferite anche “last call for art and culture”).

LASTCALLFORHUMANITY is a performance thought in the etymological sense of the term: the construction of a sculptural megaphone born to give voice to a Nature set aside and overwhelmed by a deaf humanity.

LASTCALLFORHUMANITY is a call to attention, a solicitation of souls and consciences, an echo of sounds and sensations that otherwise would remain indifferent or mute.

Precisely this “amplification” emphasizes the connection with Orizzonti Verticali and, thanks to the work of Sebastiano Pelli, the voices of the “theatre” may not remain mute.

During the festival an original sound score will be performed, with contributions from artists who want to donate their heritage, their own “last call for humanity” (or, if you prefer, “last call for art and culture”).

VEN 20|08 h 19:00 > h 20.30 SAB 21|08 h 19.00 > h 20.30

GIARDINO GIGLI - VIA PIANDORNELLA

CANTI DELL’INFINITO ANDARE UN RICORDO POETICO DI GIULIANO SCABIA E DELLA SUA ARTE con Annibale Pavone consulenza drammaturgica Andrea Mancini produzione Orizzonti Verticali/Fondazione Fabbrica Europa

È bellissimo l’andare. È luce. Andar via, tornare. Trovare tracce, orme, odori - occhi in attesa di guardare. Vedere dentro l’ombra.

Giuliano Scabia - Canti del guardare lontano In uno splendido giardino gli scritti di Giuliano Scabia trovano rifugio e protezione, per essere visitati, sfiorati, recitati. Così le sue parole “vaganti” saranno ascoltate ancora e ancora, in un “infinito andare”... «far parlare le cose, farle camminare nell’aria, nel vento, nel fiato dell’anima. La natura, paesaggio, acque, fiumi, mare, alberi, bosco, bestie, corpo, tutto è anima. E anima è anche l’amor carnale, il balbettio e l’estasi dell’Eros» G. Scabia In a beautiful garden the writings of Giuliano Scabia find refuge and protection, to be visited, touched, recited. So his “wandering” words will be heard again and again, in an “infinite going”...

photo Luciano Paselli

VEN 20|08 h 20.00

PIAZZA PECORI

realtà virtuale e arti sceniche

contributi di Tuccio Guicciardini, Andrea Montagnani (Giardino Chiuso), Andrea Paolucci (Teatro dell’Argine), Donato Montibello (Panacea), Fondazione Toscana Spettacolo

In occasione della presentazione dello spettacolo L’imputato non è colpevole proposto in Realtà Virtuale (VR) su piattaforma Oculus, con i nuovi visori, Orizzonti Verticali promuove un incontro sulle nuove tecnologie e la sperimentazione applicata alle arti performative, più nello specifico al teatro e alla danza.

Quali reali possibilità di sviluppo tecnologico ci saranno e quale sarà la forma sostenibile di fruizione per il pubblico?

Per parlare di questo tema sono stati invitati Andrea Paolucci del Teatro dell’Argine, con il progetto per Oculus Il labirinto prodotto nello scorso giugno e la Fondazione Toscana Spettacolo, promotrice con Regione Toscana del progetto Così remoti, così vicini - Nuove idee per un teatro a distanza.

L’incontro sarà aperto a tutti gli interessati ad intervenire.

On the occasion of the presentation of the show L’imputato non è colpevole proposed in Virtual Reality (VR) on Oculus platform, with the new viewers, Orizzonti Verticali promotes a meeting on new technologies and experimentation applied to performing arts, more specifically in theater and dance. What real opportunities for technological development will there be and what will be the sustainable form of use for the public?

Andrea Paolucci from Teatro dell’Argine and Fondazione Toscana Spettacolo, were invited to talk about this theme, the first one with the project for Oculus Il labirinto produced the last June, and the second one with the project Così remoti, così vicini - Nuove idee per un teatro a distanza.

The meeting will be open to all interested in intervening.

photo Francesco Spagnuolo

VEN 20|08 h 21.00 > h 22.30 SAB 21|08 e DOM 22|08 h 19.00 > h 21.00

GIARDINO BECONCINI - PIAZZA PECORI GIARDINO CHIUSO

L’IMPUTATO NON è COLPEVOLE

PROCESSO A SOGHOMON TEHLIRIAN TRATTO DAGLI ATTI DEL PROCESSO “TALAAT PASCIÀ” messa in scena Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari interpreti Annibale Pavone, Sebastiano Geronimo voci off Igor Horvat, Alessio Martinoli Ponzoni giuria Andrea Di Bari, Giuliana Di Bari, Lodovico Guicciardini, Eleonora Macchi, Domenico Nuovo, Simonetta Repetto produzione video vr Andrea Montagnani, Daniele Sacchi sviluppo software vr e gestione piattaforma software Panacea srl consulenza storico documentaristica Fulvio Cortese produzione Giardino Chiuso, Fondazione Fabbrica Europa con il contributo di MiC_Ministero della Cultura, Regione Toscana con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo e Regione Toscana (progetto Così remoti, così vicini - Nuove idee per un teatro a distanza) con il patrocinio di Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia e Unione degli Armeni d’Italia

Lo spettacolo ripercorre la vicenda del processo allo studente armeno Sogomon Tehlirian che, il 15 marzo 1921, uccide a sangue freddo per le strade di Berlino Talaat Pascià, già Ministro degli Interni e uomo forte del governo dei “Giovani Turchi” e ritenuto il principale responsabile del genocidio armeno. Nella ricorrenza del centenario dell’avvenimento, lo spettacolo viene digitalizzato e sarà visibile con i visori All-in One Oculus Quest 2.

Si potrà assistere allo spettacolo virtuale su prenotazione, con due postazioni Oculus disponibili.

The show traces the story of the trial of the Armenian student Sogomon Tehlirian who, on the 15th of March 1921, kills in cold blood on the streets of Berlin Talaat Pascià, former Minister of the Interior and strongman of the government of the “Young Turks” and held to be the main responsible of the Armenian genocide. To mark the centenary of the event, the show was digitized and it will be visible with the All-in One Oculus Quest 2 viewers.

You can attend the virtual show by reservation, with two Oculus stations available.

photo Maurizio Buscarino

SAB 21|08 h 11.00

PARCO DELLA ROCCA DI MONTESTAFFOLI VIA DELLA ROCCA COMPAGNIA TEATRO STUDIO KRYPTON

NEL BUIO DI UN TEATRO ACCECANTE Giancarlo Cauteruccio parla delle sue numerose messe in scena di testi teatrali (e non solo) di Samuel Beckett e della lunghissima e fertile frequentazione con le opere di un autore che è divenuto una guida nel suo cammino artistico. Il titolo dell’incontro riprende il titolo del libro che il regista ha pubblicato con Clichy nella collana Sorbonne, nel gennaio 2016: Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante.

«Con Beckett si incontra – come io ho incontrato – un vero maestro, capace di condurre nella qualità del buio, del vuoto, dell’assenza, dell’immobilità, dell’attesa e nella consapevolezza del fallimento. È così che riusciamo ad accostarci al destino della nostra esistenza e guardare con la lente di ingrandimento nei luoghi reconditi del nostro corpo, un corpo che siamo chiamati a trascinare nel mondo così come nella scena» .

Giancarlo Cauteruccio Giancarlo Cauteruccio talks about his numerous staging of plays by Beckett and about his long and fertile association with the works of an author who became a guide in his artistic journey. The title is taken from the book that the director published with Clichy in the series Sorbonne (2016): Samuel Beckett. Nel buio di un teatro accecante.

«With Beckett we meet - as I have met - a true master, capable of leading in the quality of darkness, emptiness, absence, immobility, waiting and awareness of failure. This is how we are able to approach the destiny of our existence and look with the magnifying lens in the hidden places of our body, a body that we are called to drag into the world as well as in the scene».

SAB 21|08 h 18.00

GIARDINO RAZZI - VIA DEGLI INNOCENTI

THE GLOBAL CITY PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI SIMONA MARIA FRIGERIO E INSTABILI VAGANTI in dialogo con gli autori, Fabrizio Calabrese Cue Press Editore - Il Contemporaneo (2020)

The Global City è il diario di un viaggio per ricostruire un’avventura teatrale e di vita. Sette anni di lavoro ed esperienze a cavallo di quattro continenti, gli incontri e il dietro le quinte di un progetto multidisciplinare di respiro internazionale The Global City, che Instabili Vaganti (Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, anche coautori del libro) hanno costruito cercando di indagare il presente distopico della globalizzazione attraverso le sue megalopoli, i suoi abitanti e le centinaia di performer con i quali sono venuti in contatto. Un incontro con due artisti che si raccontano e ci invitano a entrare nel loro linguaggio e nel loro mondo; ma altresì un confronto con culture e modi di vivere, usi e vissuti che scorrono appena oltre il nostro sguardo.

The Global City is the diary of a journey aimed to reconstruct a theatrical adventure and life. Seven years of work and experiences across four continents, the meetings and behind the scenes of a multidisciplinary project of international scope The Global City, that Instabili Vaganti (Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola) had built trying to investigate the dystopian present of globalization through its megacities, its habitants and the hundreds of performers with whom they came in contact. A meeting with two artists who express themselves and invite us to enter into their language and their world; but also a comparison of cultures and ways of life, uses and experiences that flow just beyond our gaze.

SAB 21|08 h 19.00 > h 20.00

GIARDINO GALLERIA CONTINUA - VIA DEL CASTELLO IRENE PITTATORE

covid -19 isolation journal

video-installazione un progetto di Irene Pittatore presentato da Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea performer Irene Pittatore riprese Pino Chiezzi voci Isabelle Demangeat, Françoise Vigna, Barbara Wade a cura di Lisa Parola con il sostegno di Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Fondazione Fabbrica Europa

SAB 21|08 h 20.00

VASCA A REMI

performance di e con Irene Pittatore presentato da Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea a cura di Lisa Parola con il sostegno di Giardino Chiuso/Orizzonti Verticali, Fondazione Fabbrica Europa

Cosa accade se il rubinetto della cucina smette di funzionare durante il confinamento? Un video-diario, in 20 capitoli, di ironia domestica, disinfezione e allucinazioni girato con uno smartphone.

A seguire, l’artista incontrerà il pubblico in una deambulazione intorno alla domanda cosa fare di questo dolore?, tentando di trasformare in colore alcuni lasciti dell’isolamento: lacrime di nostalgia, lacrime di coccodrillo, epifanie da cucina e residui di pioggia, raccolti nel viaggio verso San Gimignano.

50 provette attendono di essere inviate a chi desidera partecipare alla raccolta.

What if the kitchen tap breaks during lockdown?

A 20 chapters video-diary of domestic irony, disinfection and hallucinations shot with a smartphone. After the screening, the artist will meet the audience in a performance rising from the question what to do with this pain? A tentative transformation of the legacies of isolation into colour: tears of nostalgia, crocodile tears, kitchen epiphanies and rain residues collected on the journey to San Gimignano. 50 test tubes are waiting to be sent to those who wish to participate in the collection.

SAB 21|08 h 21.30

GIARDINO NICCOLAI - VICOLO S.CATERINA AREAREA

HOMING

coreografia e danza Marta Bevilacqua musiche originali Walter Watta Sguazzin elementi di scena Ilaria Bomben disegno luci Daniela Bestetti suono Stefano Bragagnolo foto Alessandro Rizzi video Stefano Bergomas produzione Compagnia Arearea coproduzione HangartFest 2020 con il sostegno di MiC, Regione FVG

Il tema d’indagine di Homing, termine per definire la capacità di certi animali di fare ritorno ai luoghi familiari, è la migrazione intesa come attraversamento tra punti nello spazio, spostamento di corpi. La ricerca, declinata attraverso il linguaggio della danza contemporanea proposta come arte del corpo fatta di gesti verbali, segnici, sonori, si appoggia su domande apparentemente semplici. Come si orientano balene, farfalle, uccelli, pesci? E come riescono a tornare ogni anno esattamente nel luogo in cui sono nati?

Tutti abbiamo una casa dentro di noi, intima, ed è per tutti in un posto diverso (...).

The research topic of Homing, a term defining the ability of certain animals to return to familiar places, is the migration intended as a crossing between space, a movement of bodies. The research, expressed through the language of contemporary dance proposed as a body art made up of verbal, sound gestures, is based on simple questions. How do whales, butterflies, birds, fish find their way? And how to be able to return every year to the exact place where they were born?

We all have a home within us, intimate, and it is in a different place for everyone(...).

DOM 22|08 h 18.00

GIARDINO DELL’EX CONSERVATORIO DI SANTA CHIARA - VIA FOLGORE

UNA STORIA AL CONTRARIO PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FRANCESCA DE SANCTIS in dialogo con l’autrice, Chiara Dino romanzo semifinalista al Premio letterario John Fante Opera Prima 2021 Giulio Perrone Editore (2020)

Nell’estate del 2017 l’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, sparisce dalle edicole, lasciando senza lavoro tanti giornalisti. Fra loro c’è Francesca, che però non si arrende.

Il suo è un percorso al contrario di un’intera generazione, quella di chi a venticinque anni ha già firmato un contratto a tempo indeterminato e a quaranta si ritrova a fare i conti con collaborazioni saltuarie e malpagate. Francesca risale la corrente e la memoria e ripensa a tante cose, ma il suo corpo si ribella e una malattia rara le rende difficile tenersi a galla in queste maree.

In the summer of 2017, Unità, the newspaper founded by Antonio Gramsci, disappears from newsstands, leaving many journalists without work. Among them there is Francesca, who does not give up. Hers is a path in reverse of an entire generation, that of those who at twentyfive have already signed a permanent contract and at forty years old find themselves dealing with not well paid occasional collaborations.

Francesca goes up the stream and the memory and thinks about many things, but her body rebels and a rare disease makes it difficult to keep her afloat in these tides.

DOM 22|08 h 19.00 > 21.00

GIARDINO DEL MONASTERO DI SAN GIROLAMO VIA FOLGORE

contingenze d’ascolto

con Roberto Arosio, Ilaria Baldaccini, Alessandra Gentile Simone Graziano, Danilo Tarso e con Laudomia Delli Guicciardini in collaborazione con Accademia Musicale Chigiana, Siena Jazz produzione Orizzonti Verticali/Fondazione Fabbrica Europa

Al centro dello stupendo giardino del Monastero di San Girolamo un pianoforte. La musica risuonerà nello spazio, come elemento essenziale, disegnando ideali ramificazioni che si dipaneranno dall’elemento centrale, ben piantato nel terreno con radici oramai ben solide. Le direzioni e le altezze saranno determinate e immaginate, singolarmente, da ogni ascoltare che costruirà un “proprio” giardino sonoro.

Si alterneranno al pianoforte cinque pianisti di diversa formazione accademica, spaziando attraverso diversi stili, dal classico al jazz e alla musica contemporanea.

Si ringrazia per la collaborazione il M° Gianluca Ulivelli.

A piano in the center of the beautiful garden of the Monastery of San Girolamo. Music will resound in this space, as an essential element, designing ideal ramifications that will depart from the central element.

Directions and heights will be determined and imagined, individually, by each listening that will build its “own” sound garden.

The piano will alternate with five pianists with different academic backgrounds, ranging through different styles, from classical to jazz and contemporary music.

Thanks to the collaboration of M° Gianluca Ulivelli.

photo Maurizio Buscarino

DOM 22|08 h 21.30

PARCO DELLA ROCCA DI MONTESTAFFOLI VIA DELLA ROCCA COMPAGNIA TEATRO STUDIO KRYPTON

l’ultimo nastro di krapp

di Samuel Beckett traduzione di Carlo Fruttero diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio scene Loris Giancola costumi Massimo Bevilacqua

Giancarlo Cauteruccio riporta in scena il testo che gli ha valso la presenza nella terna finale del Premio UBU come miglior attore protagonista nel 2004.

Scritto nel 1958 e rappresentato per la prima volta a Londra con protagonista Patrick Magee, questo atto unico vede, nell’essenzialità della scena, un solo attore, Krapp, vecchio scrittore fallito, rintanato nella sua stanza in compagnia di un magnetofono e delle bobine alle quali affida la sua memoria. Una resa dei conti di un vecchio triste e autoironico, spesso con venature sentimentali e struggenti che alla fine si adegua consapevolmente allo scacco della vita.

Giancarlo Cauteruccio brings back to the stage the text that earned him the presence in the final terna of the UBU Award as best protagonist actor in 2004.

Written in 1958 and performed for the first time in London with the protagonist Patrick Magee, this single act sees, in the essentiality of the scene, a single actor, Krapp, old failed writer, holed up in his room with the company of a tape recorder and of the coils to which he entrusts his memory. A reckoning of a sad and self-ironic old man, often with sentimental and poignant veins that eventually adapts himself consciously to life.

photo Sofia Giuntini

GIARDINO GALLERIA CONTINUA

photo Sofia Giuntini

Il giardino di Galleria Continua si sviluppa all’esterno di un ex cinema/teatro che oggi ospita la sede principale della galleria a San Gimignano, e offre una splendida vista sulle colline della Val d’Elsa, immerso tra viole, gigli, passiflora, lecci e cipressi.

Il giardino della galleria ha ospitato opere di numerosi artisti, dando vita a un ambiente suggestivo il cui primo intento è sempre stato quello d’instaurare un dialogo tra l’arte contemporanea e il territorio.

GIARDINO gigli L’attuale giardino è frutto di un progetto della fine degli anni Ottanta dell’Architetto Pozzuoli, allievo del celebre maestro Pietro Porcinai, il più grande paesaggista italiano del Novecento.

L’immobile era appartenuto in precedenza ad una nobile famiglia fiorentina ed era gestito da una famiglia di agricoltori che aveva adibito il terreno ad orto per coltivare prodotti da rivendere al mercato cittadino settimanale.

photo Sofia Giuntini

PARCO DELLA ROCCA DI MONTESTAFFOLI

photo Sofia Giuntini

Realizzata per volere dei Fiorentini nel 1353, proprio quando San Gimignano chiese protezione alla città di Firenze contro attacchi esterni. Oggi sede del Museo della Vernaccia di San Gimignano. Il parco esterno è un’oasi verde racchiusa tra le mura.

GIARDINO DEL MONASTERO DI SAN GIROLAMO Il Giardino della Magione di San Jacopo al Tempio, appartenuto fin dall’XI secolo ai Templari, all’indomani della soppressione dell’ordine nel 1311 passò in varie mani fino alla metà del Seicento, quando venne concesso per enfiteusi (affitto in perpetuo in cambio di prodotti molto preziosi per l’epoca, quali latte e cera) alle monache di clausura del Monastero di San Girolamo. In tale occasione fu costruito il passaggio sopraelevato che tuttoggi collega il monastero al giardino: infatti, fino al 1998 le monache non potevano passare dalla strada pubblica.

photo Sofia Giuntini

GIARDINO NICCOLAI

photo Sofia Giuntini

Giardino privato modernizzato e ben curato, appartenuto alla famiglia Checcucci, giunta a San Gimignano poco prima del 1853.

Sicuramente un orto di sussistenza come tanti altri per assicurare in passato il cibo in caso di necessità. Dal giardino si può osservare da un’inedita prospettiva la verticalità delle torri.

GIARDINO BECONCINI L’orto prende il nome dalla famiglia dei proprietari ed è situato al pino terra del locale dove i Beconcini avviarono prima una falegnameria poi, dal 1965, il negozio di artigianato toscano tutt’oggi in attività.

Dalle varie angolazioni dell’orto è possibile scorgere, oltre all’imponente Torre Grossa, gran parte delle altre caratteristiche torri.

Ma l’aspetto peculiare dell’orto è sicuramente la vite a pergola visibile anche dalla strada sottostante dove, ogni fine estate, matura una gustosissima uva da tavola.

photo Sofia Giuntini

GIARDINO RAZZI

photo Sofia Giuntini

Il giardino era conosciuto all’inizio del Novecento come l’ortino di Gimignano, nonno dell’attuale proprietaria Elisabetta: il terreno era diviso in piccole aiuole adibite alla coltivazione di pomodori, patate e soprattutto di fragole. Gimignano assegnò una parte dell’orto al figlio Giovanni e proprio in quella sezione, piantando un nocciolo di albicocca, crebbe un bellissimo albero. La figlia di Giovanni, Elisabetta ha continuato la tradizione di famiglia raccogliendo dal territorio circostante semi e piante da ospitare nel proprio giardino.

GIARDINO DELL’EX CONSERVATORIO DI SANTA CHIARA Giardino claustrale, hortus conclusus, paradiso privo del peccato e contrapposto al bosco popolato da bestie feroci, ma anche orto dei semplici in cui ancora oggi ricrescono spontaneamente alcune piante medicinali presenti nei ricettari del Monastero, poi Conservatorio, che le Clarisse usavano ammannire in unguenti e pomate, liquori e confetture. Il taglio dell’erba primaverile sprigiona l’aroma intenso dell’artemisia, della malva, della mentuccia, della tussillaggine, dell’iperico ‘cacciadiavoli’, dell’issopo e del tanaceto emmenagogo immersi nel trifoglio bianco.

OV FESTIVAL INFO BIGLIETTI/TICKETS BIGLIETTO UNICO / SINGLE TICKET

€ 1,00

In ottemperanza all’art.3 del DLn. 105 del 23/07/2021, per accedere ai luoghi di spettacolo, è obbligatorio esibire il GREEN PASS. L’accesso al Festival sarà pertanto possibile esibendo, presso le biglietterie allestite all’ingresso dei luoghi di spettacolo, una delle seguenti documentazioni: - green pass (ottenuto in seguito al ciclo completo di vaccinazione, o dal quindicesimo giorno dalla prima dose di vaccino, o in seguito a guarigione da infezione COVID, avvenuta da non più di 6 mesi dal primo tampone positivo) - tampone negativo effettuato nelle 48h precedenti la data dello spettacolo prescelto Sono esenti dall’obbligo del green pass i minori di 12 anni e coloro che abbiano una idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della salute.

Gli eventi si terranno nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalle disposizioni di legge, ivi comprese quelle impartite a livello nazionale e regionale di cui alla fase emergenziale per Covid-19.

Pertanto viste le capienze limitate dei luoghi di spettacolo ricordiamo che la PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA e non sarà possibile eccedere il numero di ingressi previsto.

In tutti i luoghi del Festival è necessario indossare la mascherina.

All’ingresso di ogni luogo di spettacolo sarà messo a disposizione il gel igienizzante per le mani.

Ogni spazio è dotato di segnaletica e presidiato dal personale addetto per evitare assembramenti e rispettare il distanziamento tra gli spettatori.

The access to the shows will be allowed only to spectators with a GREEN PASS - EU Digital Covid Certificate or other certificate recognized by law.

You can get the Green Pass with: - a dose of Covid-19 vaccine or the completed Covid-19 vaccination course - certificate of a rapid molecular or antigen test with a negative result for the COVID virus, carried out no later than 48 hours prior to the show - certificate certifying that you have been healed from Covid-19 in the last 6 months Children under the age of 12 and those who have a suitable medical certification issued according to the criteria defined in the circular of the Ministry of Health are exempt from the obligation of the Green Pass.

ALL THE EVENTS ARE ONLY WITH RESERVATION Face mask and social distancing are mandatory in all the locations of the festival.

At the entrance of each area disinfectant gel for hands is also available.

Every space has safety signs and it has been organized in order to avoid crowding of people and to respect the social distancing among the attendant.

Standing attendant are not admitted and it is absolutely forbidden to exceed in number.

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LUOGHI DEL FESTIVAL FESTIVAL VENUES 1 - GIARDINO NICCOLAI vicolo Santa Caterina 14 2 - GIARDINO RAZZI via degli Innocenti 3 - GIARDINO GIGLI via Piandornella 34 4 - GIARDINO GALLERIA CONTINUA via del Castello 11 5 - GIARDINO DEL MONASTERO DI SAN GIROLAMO via Folgore 32 6 - GIARDINO DELL’EX CONSERVATORIO DI SANTA CHIARA via Folgore 17 7 - LOGGIA DEL TEATRO DEI LEGGIERI piazza Duomo 8 - PIAZZA PECORI 9 - GIARDINO BECONCINI piazza Pecori 3 10 - PARCO DELLA ROCCA DI MONTESTAFFOLI via della Rocca

RINGRAZIAMENTI Marco Lisi, Graziella Giapponesi, ufficio Turistico Pro Loco, Valentina Cencetti, monache del Monastero di San Girolamo, Giancarlo e Marta Gigli, Sabrina Niccolai, Fabio Belli, Elisabetta Razzi, Laura Manzi, Veronica Tronnolone, Alessia Gomes Assunti, Martina Galieni, Michelangelo Tronnolone, Cristina Giglioli, Laudomia Delli Guicciardini, Associazione Il Pentagramma.

HANNO SOSTENUTO IL PROGETTO BAR LE TORRI BAR PIAZZETTA D!VINERIA LA VECCHIA NICCHIA LOCANDA DI S.AGOSTINO IL TROVATORE IL PINO LA GRIGLIA IL FEUDO FUORI PORTA BAR BOBOLI GELATERIA DONDOLI CASA DEI POTENTI CASA VACANZE FATTORIA GUICCIARDINI LOCANDA IL PINO LOCANDA QUERCECCHIO HOTEL LA CISTERNA HOTEL LEON BIANCO D!MORA DUCCIO NACCI ROOMS IL NIDO DI ANNA LA TORRE NOMIPESCIOLINI APPARTAMENTI IL CRIOLLO DONNA NOBILE FORESTERIA DEL MONASTERO DI SAN GIROLAMO DIMORA DEL SARTO

Ministero della Cultura Regione Toscana Comune di San Gimignano Compagnia Giardino Chiuso Fondazione Fabbrica Europa

Un progetto a cura di

GIARDINO CHIUSO Con il contributo di

Con il sostegno di

Città di San Gimignano

Partner tecnici

Si ringrazia

Nell’ambito di

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI Compagnia Giardino Chiuso 328 1493675 prenotazioniov@gmail.com | www.giardinochiuso.com INFORMAZIONI Pro Loco San Gimignano 0577 940008 info@sangimignano.com | www.sangimignano.com