117 Per quanto riguarda la Guardia di Finanza, hanno preso parte al blitz e alle indagini il Colonnello Bianchi, comandante del nucleo di Milano, il Ten. Colonnello Sgarlata del nucleo di Genova, il Maggiore Siri e il Maggiore Bertella del nucleo di Alessandria, il Maresciallo Minute, comandante del distaccamento di Casale. Il 19 Maggio 1980 arrivarono in paese due autoarticolati che scaricarono strane attrezzature sia nei pressi della torre della servitù (costruzione distaccata dal fabbricato principale), sia nella dependance del castello, in Via Masera; la giustificazione da parte dei castellani fu: “è per la realizzazione una fabbrica di gelati”. Nei giorni successivi arrivarono anche gli additivi chimici (acido tartarico, lattosio, ammoniaca e altri ancora), tipici per un laboratorio di gelateria. In realtà, dall’Afghanistan, dall’Iraq, dall’Egitto e dalla Turchia giungevano l’oppio e la morfina base; nella torre della servitù, laboratori d’alta precisione, “tagliavano” l’eroina pura all’80%. Il giornale locale “Il Monferrato” riportò nel 1980: “…si è arrivati a Cereseto con indagini iniziate dalla Finanza Genovese dopo lo smantellamento di un laboratorio ricavato in un deposito di acque minerali in Valle Ormea, vicino a San Remo (…). Si usa anche un elicottero per controllare le mosse in tutti i manieri e si arriva a Cereseto, che viene controllato a distanza, da alcuni finanzieri che si travestono da frati (qui, data la vicinanza con Crea danno meno nell’ occhio dei Preti) o gitanti di fine settimana che, con moglie e figli scattano foto su foto a torri, torrette, altane; si interessano