Archeomatica 1 2013

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AZIENDE E PRODOTTI LE SOLUZIONI BIOTECNOLOGICHE DI MICRO4YOU PER IL RESTAURO Micro4yoU, spin-off dell'Università degli studi di Milano, ha lo scopo di sviluppare produrre e commercializzare prodotti a base di microrganismi per il settore ambientale ed agroalimentare. Tra i progetti in sviluppo c’è Micro4Art: Microrganismi per il Restauro di superfici lapidee d’interesse artistico. L’impiego di cellule microbiche quali agenti di biopulitura, rappresenta una tecnica originale, innovativa ed eco-sostenibile, sviluppata e brevettata da un team di ricercatori italiani e da essi sperimentata con successo su importanti monumenti ed opere d’arte. Micro4yoU, acquisendo in licenza esclusiva tale brevetto, sta lavorando alla realizzazione di una linea di prodotti biologici, efficaci, rispettosi dell’opera, dell’operatore e dell’ambiente. Con questo progetto Micro4yoU ha partecipato al “Premio G. Marzotto” vincendo il primo premio. Il primo prodotto in pipeline è MICRO4ART-solfati (MICRO4ART-s), dedicato alla rimozione di alterazioni solfatiche da statue e monumenti di natura litoide. Micro4yoU, con i sui prodotti, si rivolge ai professionisti del settore e alla committenza privata. MICRO4ART-s è stato recemente impiegato nel restauro del monumento funebre della scrittrice Anna Zuccati in arte Neera, sepolta nel famedio del Cimitero Monumentale di Milano (foto). Parallelamente Micro4yoU propone attività di diagnostica per lo studio e l'identificazione dei principali agenti biodeteriogeni nelle diverse tipologie di opere d'arte, e test in vitro sull'attività di biocidi, fornendo una consulenza nella fase attuativa dei progetti di restauro.

fenomeno “umidità capillare”, verrà spiegato come la tecnologia “a neutralizzazione di carica” vada ad agire in modo scientifico sulle cause che lo innescano, riuscendo a neutralizzarlo totalmente e in via definitiva. Verranno quindi illustrate le sostanziali differenze che caratterizzano questa innovativa tecnologia rispetto a precedenti tecniche di tipo elettro-osmotico, elettromagnetico o elettrofisico, ancor oggi in uso ma ormai superate. Sono altresì previsti momenti di confronto e dibattito, tra relatori e partecipanti, su importanti casi studio di interventi effettuati in tutta Italia con l’applicazione della tecnologia a neutralizzazione di carica Domodry. Tra i principali relatori, il Direttore tecnico del Gruppo Leonardo Solutions & Domodry, Ing. Michele Rossetto, uno dei massimi esperti in Italia sui sistemi di deumidificazione delle murature, nonché “padre” della tecnologia a neutralizzazione di carica Domodry. Per prendere visione del calendario degli eventi in corso di programmazione visitare il sito di Domodry. Fonte: Domodry (www.domodry.it)

UNOCAD REALIZZA LA COPIA DEL GIOVANE DI MOZIA

Fonte: Micro4you (www.micro4you.eu)

WORKSHOP ITALIA 2013, UN CICLO DI SEMINARI TECNCI PER CONOSCERE LA TECNOLOGIA DOMODRY Con il Convegno di apertura, che si è tenuto al Salone del Restauro di Ferrara il prossimo 22 marzo, prenderà il via il ciclo di seminari tecnicoformativi (30 eventi itineranti) di Domodry indirizzati a tutte le categorie tecniche e professionali operanti nel settore edile e dei Beni Culturali. Tale iniziativa è stata voluta e promossa dalle principali Associazioni italiane preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio edilizio costruito, tra le quali Assorestauro, ARI - Associazione Restauratori d’Italia, Consulta dei Beni Culturali dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia che, insieme ad altri importanti Enti e Associazioni professionali, figurano tra i soggetti patrocinatori del ciclo di eventi. I seminari tecnici (a partecipazione gratuita) hanno lo scopo di fornire ai partecipanti un indispensabile aggiornamento sull’avanzamento scientifico e tecnologico attualmente raggiunto nella diagnosi e risoluzione delle patologie da umidità capillare negli edifici, anche allo scopo di dirimere i dubbi e le incertezze ancor oggi diffuse, tra gli addetti ai lavori, sulle varie tecniche attualmente in uso. In quest’ottica, verrà presentato e discusso l’innovativo sistema “a neutralizzazione di carica” sviluppato da Leonardo Solutions e Domodry, tecnologia che ha ufficialmente conseguito il riconoscimento di “metodo scientifico” per la definitiva risoluzione delle problematiche da umidità capillare nell'ambito degli edifici storici e dell'ambiente costruito in genere. Analizzando dal punto di vista elettrico e fisico l’origine del

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E' stata realizzata da UnoCad una replica in resina stereolitografica, della celebrata statua greca raffigurante il Giovane Mozia. L'Efebo di Mozia è una statua in marmo conservata al Museo Whitaker di Mozia e raffigura un personaggio maschile, molto probabilmente un auriga. Il clone perfetto è stato realizzato in scala 1:1 e prenderà il posto dell'opera orginale al Museo di Mozia fino al rientro dell’opera originale, ora negli USA. Per la stampa in 3D della statua è stata impiegata la tecnologia e prototipazione rapida della divisione arte della Unocad di Altavilla Vicentina, ed è il primo clone del genere in Italia. Già in passato UnoCad aveva riprodotto a scopo didattico, sulla base del modello virtuale ottenuto da una scansione in 3D sull’opera originale, una prima e unica replica in gesso dell’Auriga per la gipsoteca dell’Università La Sapienza di Roma. Il nuovo replicante del “Giovane di Mozia” è vuoto all’interno, presenta uno spessore della superficie riprodotta di appena 2,3 millimetri e di peso inferiore ai 6 kg ed è stato creato con l’utilizzo della più grande macchina di prototipazione rapida esistente al mondo, brevettata come Mammoth Stererolithography. Ivano Ambrosini di UnoCad ha dichiarato come si intenda "spronare quel processo che dovrebbe assicurare i nostri capolavori ai musei proprietari e garantire contestualmente il prestito di cloni assolutamente fedeli, senza rischi, con bassi costi nei trasporti e nelle assicurazioni dell’opera.” Il “Giovane di Mozia” può quindi vantare di avere una sua "controfigura" in resina, che può reagire più facilmente alle sollecitazioni e allo stress dei viaggi in giro per il mondo e "permettendo al suo gemello originale, più anziano di quasi 2500 anni, di rimanere protetto e di godersi in pianta stabile la meritata ammirazione di turisti, studiosi e appassionati nell’isola dove è stato ritrovato, e che gli ha dato il nome".

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