Marco Sovera - 2009-2019 - Dieci anni di pittura

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Pablo Picasso

2009 - 2019 Dieci anni di pittura

Ogni bambino è un artista. La difficoltà sta nel restarlo da adulto.

Marco Sovera

Marco Sovera è nato a Muralto nel 1945. Si è diplomato alla scuola Magistrale di Locarno e all’Università di Friborgo (Lingue e letteratura). Ha studiato germanistica ad Amburgo dove ha lavorato come traduttore. Rientrato in Ticino ha insegnato al Ginnasio di Locarno e alla Scuola Media di Losone. Ora pensionato vive e lavora a Locarno-Monti.

Marco Sovera 2009 - 2019 Dieci anni di pittura



Marco Sovera 2009 - 2019 Dieci anni di pittura

Testi di Dario Bianchi Alberto Ielmini Augusto Orsi Marco Sovera


Progetto grafico Geekvision SA, Tipografia Bassi Locarno Prestampa e stampa Geekvision SA, Locarno Via in Selva 10 - 6600 Locarno Tel. 091 751 04 06 www.geekvision.ch Stampato il 15 ottobre 2019 Copyright © 2019 TBL - Geekvision SA ISBN 978-88-96799-29-1


L’artista

Nato a Muralto nel 1945, vive e dipinge a Locarno-Monti. Ha frequentato la scuola Magistrale di Locarno dove muove i primi passi nel mondo dell’arte appassionandosi per il disegno di paesaggi a matita e inchiostro di china. Dopo decenni di interesse “passivo” per la pittura in tutte le sue forme, cessata l’attività professionale, la sua operosità di tipo creativo lo porta a dipingere. Alla fine di un periodo di apprendistato, prevalentemente dedicato allo studio delle tecniche e dei colori, si indirizza verso una pittura che oscilla tra il figurativo e il non figurativo, pur privilegiando quest’ultimo: paesaggi chimerici, forme astratte ma che, in particolare nei primi lavori, non si affrancano completamente dal referente concreto. In un secondo momento la pittura si fa più libera: figure a volte debordanti che straripano, dando corpo a “visioni” mutevoli a seconda sia dello “stato di grazia” che del vissuto artistico dell’osservatore. Il suo stile informale-espressivo non intende l’arte come mera operazione estetico-decorativa, bensì come strumento per superare le contraddizioni del vivere quotidiano e grimaldello per penetrare i segreti più profondi dell’esistenza umana. Le tecniche usate sono quella dei colori ad olio su tela (la tela viene posata in orizzontale) con l’utilizzo di spatole o pennelli, e i colori acrilici spesso mescolati con resine, cristalli di vetro e quarzo per ottenere una pittura polimaterica con effetti di granulato, ricca di riflessi e trasparenze.


Ritmo 2009 Olio su tela 50 x 40 cm

Big Bang 2009 Olio su tela 60 x 50 cm



Batracomiomachia 2009 Acrilico su tela 60 x 50 cm

Olocausto 2009 Acrilico su tela 50 x 60 cm



Meteorite 2009 Olio su tela 50 x 40 cm

Sole malato 2009 Acrilico su tela 80 x 60 cm



Pesci 2009 Olio su tela 60 x 50 cm

Oceano 2009 Acrilico su tela 60 x 50 cm



Sigillum Diaboli 2009 Olio su tela 50 x 50 cm

Paesaggio onirico 2009 Acrilico su tela 50 x 50 cm



Sbavature 2009 Olio su tela 70 x 70 cm



Percorsi 2010 Olio su tela 60 x 80 cm



Mattanza 2010 Olio su tela 60 x 80 cm



Luna rossa 2010 Tecnica mista su tela 80 x 80 cm



Preghiera 2009 Olio su tela 70 x 60 cm

Vortice viola 2010 Olio su tela 60 x 50 cm



Crazy web 2010 Olio su tela 60 x 50 cm

Fuochi fatui 2010 Olio su tela 40 x 50 cm



Abbraccio 2010 Olio su tela 50 x 40 cm

Yellow submarine 2011 Acrilico su tela 60 x 50 cm



Paesaggio astratto 2011 Olio su tela 50 x 60 cm

Inquietanti presenze 2013 Acrilico su tela 80 x 60 cm



Natura 2013 Tecnica mista su tela 80 x 120 cm



Apocalisse 2018 Acrilico su tela 70 x 100 cm



La caduta di Icaro 2016 Tecnica mista su tela 80 x 120 cm



De-composizione 2017 Tecnica mista su tela 100 x 100 cm



“La bocca sollevò dal fiero pasto...” 2016 Tecnica mista su tela 100 x 100 cm



Maschere 2017 Tecnica mista su tela 100 x 100 cm



Resurrezione 2017 Tecnica mista su tela 100 x 100 cm



De-composizione 2017 Tecnica mista su tela 100 x 100 cm



Aracnofobia 2017 Tecnica mista su tela 100 x 100 cm



Nudo rosso 2018 Acrilico su tela 70 x 100 cm



Tramonto 2017 Acrilico su tela 150 x 100 cm



Cicatrici 2019 Acrilico su pavatex 116 x 92 cm



Maschere veneziane 2013 Acrilico su tela 40 x 30 cm

Ritmo inverso 2019 Acrilico su tela 50 x 60 cm



Transizioni 2017 Acrilico su tela 70 x 50 cm

Armonia cosmica 2017 Acrilico su tela 70 x 50 cm



Dripping art (Omaggio a Jackson Pollock) 2019 Acrilico su tela 100 x 40 cm



Senza titolo 2015 Acrilico su tela 50 x 40 cm

I labirinti della mente 2019 Acrilico su tela 70 x 70 cm



La critica

“La pittura informale nel senso che non rimanda a nessun tipo di referente riconoscibile di Marco Sovera si caratterizza per un fare diretto avulso da ogni possibile intenzione rappresentativa. Protagonista del gesto pittorico è la materia, gli impasti di colore che stesi con mano generosa dal pittore vanno a formare una stratificazione che le incisioni causate dal pennello sommuovono. Una forte e decisa gestualità, evidenziata dai segni-ferita, è percepita come la traccia visibile di un corpo a corpo che l’artista affronta con la tela di accoglienza che appare come un vero e proprio sudario di questo intenso e travagliato dialogo-scontro in quanto processo atto a scaricare senza mediazione alcuna le tensioni e le urgenti istanze emotive del soggetto. Questo agire sulla materia determina di volta in volta degli andamenti, dei ritmi, dei cadenzati dei vortici, delle esplosioni, dei nuclei irradianti o dei moti ascensionali che ben traducono i diversi stati d’animo che contraddistinguono le vicende interiori del pittore.” Dario Bianchi “La prima cosa a colpire, nei dipinti di Marco Sovera, è la forza e l’energia dei colori. Un’impressione però subito seguita da un’altra constatazione: non si tratta di colori tranquilli, in riposo, ma in movimento, si direbbe in continua rotazione su se stessi. Scorrendo lo sguardo sui vari quadri questa sensazione di movimento, di subbuglio, adagio adagio si precisa: è un movimento rotatorio, a volte compiuto, a volte solo iniziato, ma chiaro nello scopo che si prefigge, per cui un esame del punto di rottura e del suo “perché” potrebbe aiutarci a capire meglio l’artista e le sue intenzioni. ll pittore, come ogni artista, parte in fondo con l’idea, il proposito, di trovare un equilibrio, una sistemazione che metta ordine nel proprio caos, come pure in quello del mondo, che aiuti a capire e a capirsi, ma non sempre vi riesce di primo acchito. Ce lo dice anche Marco, quando a un tratto ci dà l’impressione, nel movimento che aveva iniziato con una certa regolarità, di percepire un disturbo, un impedimento, come se la mano non fosse più capace di trovare la giusta strada verso quell’armonia a cui l’uomo, consciamente o inconsciamente aspira.” Alberto Ielmini


Intervista Marco Sovera, pittore e artista per diletto di Augusto Orsi La Rivista del Locarnese e Valli, Giugno 2017

Una visita all’ate|ier di Marco Sovera, oltre a ricordarmi del simpatico riservato e preparato collega di un tempo, mi ha fatto scoprire un valido pittore che seguendo la passione per l’arte, per “diletto”, come dice lui, ha realizzato opere pregevoli sul piano formale ed emotivo. Il dipingere di Marco Sovera è piacevole, interessante e mai convenzionale. Osservando le sue opere, in gran parte oli e tecniche miste, oltre alle sue spiccate competenze, affinate dal tempo e dalla lunga frequentazione con l’arte visiva passiva ed attiva (passiva frequentando artisti e visitando mostre; attiva dedicando giornalmente ore al fare pittura), si scopre la passione per riprodurre fatti, cose e luoghi attraverso il colore e il segno. Il suo dipingere, essenzialmente figurativo con puntate nell’astratto, ha la sua forza espressiva nel colore, le tinte piene, talvolta materiche (che in molti quadri dominano lo spazio facendosi anche segno) ne sono la caratteristica principale. La sua tavolozza ricca di sfumature è movimentata, ma al tempo stesso armonica ed espressiva. La pittura di Marco Sovera, che mi piace definire postimpressionista per i sentimenti che riesce a trasmettere è viva, fluida e in divenire. Inoltre i titoli di diversi quadri prendono spunto dalla letteratura diventando catalizzatori di ricordi e arricchimento culturale. Per approfondire la conoscenza del Sovera pittore, del suo mondo interiore e del suo vivere l’arte gli ho fatto alcune domande. Marco, ci conosciamo da molto tempo e ci siamo dati sempre del tu, continuiamo così. Leggo: “Marco Sovera artista pittore per di|etto” potresti spiegarmi cosa intendi “per di|etto”, espressione per me splendida e di Ieopardiana memoria? «L’espressione che citi ha per me una duplice valenza: da una parte è un dovuto segno di umiltà nei confronti dei pittori “veri” che hanno dedicato all’arte tutta la loro esistenza e con i quali


non voglio in nessun modo paragonarmi; d’altra parte intende sottolineare il piacere profondo, tutto spirituale, che mi procura questa attività». Attualmente quale posto occupa l’arte, la pittura nella tua vita? «L’arte vissuta sia in modo contemplativo (visita a mostre e musei) sia in modo produttivo attraverso il lavoro in atelier ha ormai un posto di rilievo nel mio vivere quotidiano. Difficilmente posso immaginarmi una giornata senza attività a sfondo artistico o in qualche modo legate all’arte. L’arte per me è un modo di dialogare con le persone che mi circondano». Diverse delle opere che mi hai mostrato hanno titoli letterari, accostamento che trovo stimolante. Potresti dirmi il motivo? «Pollock ha detto che dipingiamo ciò che siamo ovvero le esperienze della vita vengono “sublimate” nell’atto pittorico. In questo senso i miei studi letterari si riflettono nelle mie tele». La tua pittura, da quel che ho visto, mi è sembrato un genere di figurativo in viaggio verso l’astratto. Cosa ne pensi? «Mi piace questa definizione del figurativo in progressione verso l’astratto perché in molte mie opere il tema è individuabile anche se spesso in modo non evidente. Del resto anche la poesia è spesso ermetica e richiede uno sforzo interpretativo da parte del fruitore». Il colore, il segno, lo spazio e la luce, quale di questi quattro elementi pittorici, importanti per una composizione, ti impegnano di più? «Si tratta di elementi che vengono isolati dalla critica: in realtà essi si fondono in un “unicum” che è l’opera finita. Durante l’esecuzione è importante e impegnativo ricercare (e trovare) l’equilibrio cromatico e compositivo senza i quali l’opera non è “viva”». Da dove parti e come procedi per dipingere “una te|a”? il lavoro inizia di solito molto prima. «Ho in testa parecchie tele “in nuce” che non ho ancora dipinto e che forse non dipingerò mai. Dopo un periodo che può variare da alcuni giorni a parecchie settimane l’opera è matura ed è pronta per essere fissata sulla tela».

Ulteriori informazioni: • www.youtube.com Marco Sovera arte astratta • www.pitturiamo.it Marco Sovera Inoltre è possibile, su appuntamento, visitare il nuovo Atelier a Solduno.



Pablo Picasso

2009 - 2019 Dieci anni di pittura

Ogni bambino è un artista. La difficoltà sta nel restarlo da adulto.

Marco Sovera

Marco Sovera è nato a Muralto nel 1945. Si è diplomato alla scuola Magistrale di Locarno e all’Università di Friborgo (Lingue e letteratura). Ha studiato germanistica ad Amburgo dove ha lavorato come traduttore. Rientrato in Ticino ha insegnato al Ginnasio di Locarno e alla Scuola Media di Losone. Ora pensionato vive e lavora a Locarno-Monti.

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