Gazzetta Lucchese | Rivista n. 42

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RIVISTA | N. 42 ANNO VII MARZO/APRILE 2023 DISTRIBUZIONE GRATUITA Speciale I migliori bomber avversari Nemesi rossonere Basket Quale futuro per Le Mura? Operazionesalvataggio Lucchese «È un bilancio estremamente positivo» Alessandro Vichi

Editoriale

Fabrizio Vincenti

Il futuro è adesso

Il campionato dei rossoneri è finito in quel di Ancona con una gara che per certi versi è stata la sintesi della stagione: buona volontà condita da sterilità offensiva, buona applicazione tattica inficiata da errori, specie sui calci da fermo, che hanno finito per condizionare la posizione finale di classifica e anche il play off. Per certi versi, sarebbe stato preferibile chiudere sullo 0-0, al termine di una gara ben giocata ma comunque totalmente inoffensiva, che con un 1-1 a tempo abbondantemente scaduto e dopo il gol di Romero che aveva illuso gli oltre 150 tifosi presenti nelle Marche. Una fotografia di quello che poteva essere e non è stato: proprio come la stagione, appunto. Che rimane, nonostante molte voci critiche, talvolta ci pare amplificate ingenerosamente, positiva. La Lucchese era reduce dall’ennesima estate travagliata, con una rosa allestita in tempi stretti, eppure ha saputo sempre navigare nelle posizioni di sinistra della classifica. È mancato semmai l’acuto, sono mancati i gol in avanti, solo parzialmente compensati dal bello spezzone di campionato che ha offerto Panico, arrivato come si ricorderà solo a gennaio. Si può recriminare su qualche punto, su una forse troppo spiccata attitudine difensiva (che non ha impedito di prendere molti gol nei finali di gara), ma l’obiettivo stagionale, viste le premesse e il denaro a disposizione, è stato decisamente centrato. O almeno è quello che pensiamo. Dunque, un grazie è da rivolgere a tutti coloro che in questa stagione hanno vestito la maglia, al tecnico e anche ai quadri societari.

Ora, come noto, si aprirà un nuovo capitolo, ancora tutto da scrivere ma che tutti si attendono esaltante. Quello che è certo è che

la gestione Bulgarella ha riportato entusiasmo che non dovrà esser disperso. Lucca è già passata da altre situazioni dove i mezzi erano, in quel caso, almeno inizialmente abbondanti, ma mancò la programmazione e la scelta giusta degli uomini. È di vitale importanza che Bulgarella non sbagli su questi terreni, pena, il dispendio di risorse e la mancanza di risultati. Con conseguenze facilmente immaginabili. Per ora la nuova compagine societaria si sta muovendo sotto traccia, c’è molta incertezza sui ruoli e sulle prossime mosse. Ma il futuro è già adesso e dunque le scelte aiuteranno a capire la direzione di marcia. Incrociamo le dita, così come nella vicenda dello stadio che registra passi in avanti, ma non ancora quelli definitivi. E in Italia si sa bene che non è facile arrivare a conclusione di progetti del genere.

Quanto alla direzione di marcia, mentre andiamo in stampa, è tutta da definire anche quella del Basket Le Mura, l’unica società lucchese nella massima serie nei confronti della quale il disinteresse della classe imprenditoriale del territorio è semplicemente vergognoso: il grido di allarme lanciato dai dirigenti biancorossi conferma la visione modesta, per certi versi meschina, del tessuto imprenditoriale, pronto magari a investire soldi, e tanti, magari da altre parti, per lasciare due spiccioli da queste parti. È una storia vecchia, non per questo meno triste. Qualcuno sarà in grado di smentire un andazzo ormai consolidato o dovremmo attenderci l’ennesimo disastro con la perdita di una eccellenza sportiva che è un fiore all’occhiello in grado di regalare a Lucca l’unico scudetto a squadre?

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MARZO/APRILE 2023

Gazzetta Lucchese n. 42

Reg. Trib. di Lucca n. 7/2017 del 24.8.2017

Distribuzione gratuita

Direttore

Fabrizio Vincenti

Progetto grafico

Simone Pellico

Hanno collaborato

Duccio Bardini

Diego Checchi

Alessandro Lazzarini

Emanuela Lo Guzzo

Simone Pellico

Maurizio Silva

Contatti redazione@gazzettalucchese.it

Pubblicità pubblicita@gazzettalucchese.it

www.gazzettalucchese.it

Foto

Foto Alcide

Maurizio Silva Stampa

Pixartprinting Spa

Quarto D’Altino (VE)

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SOMMARIO Editoriale Basket Lucchese Speciale Le partite 3 14 8 22 30 Il futuro è adesso Le Mura Alessandro Vichi Nemesi rossonere Romanzo Rossonero dalla città 26 Synema dalla città 20 Angela Signorini 42

DISTRIBUZIONE

Lucca - Centro

Edicola Lorenzini via Fillungo 16

Bar Moka via Fillungo 103

Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo

piazza Santa Maria 10

Lucca - Est

Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo viale Castracani 1070, Arancio

Parrucchiere Mirko via di Tiglio 83, Arancio

Bar Catelli via vecchia Pesciatina 664, S. Vito

Lucca - Sud

Foto Alcide via Mazzini 40

Caffè Nelli viale Europa 486

Bar Tabacchi Fuorigiri viale San Concordio 800

L’Edicola di Claudio viale San Concordio 1062, Pontetetto

Lucca - Ovest

Bar da Palmiro via San Donato 15, S. Donato

Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo v.le Puccini 893, S. Anna

Bar La Ciocca via di Balbano 202, Nozzano

Lucca - Nord

Spacciottica via Borgo Giannotti 320

Capellorama via delle Ville prima 863, S. Marco

Bar 3 Cancelli via per Camaiore 1770, Monte S. Quirico

Ricevitoria Orlandi Giancarlo

piazza Cesare Battisti, Ponte a Moriano

Piana

Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo via Colombini 53B, Capannori

Edicola Le Veline

piazzale Moro 64, Capannori

Edicola Portobello via Pesciatina 98-100, Lunata

Pasticceria Caffetteria Dulcinéa via Pesciatina 2/A, Lunata

Edikoleria via delle ville 216, S. Colombano

Luccacarta via Romana Est 140, Porcari

Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo via Catalani 14, Porcari

Lucchese VICHI

«È un bilancio estremamente positivo»
di Diego Checchi

Alessandro Vichi è il presidente in carica della Lucchese, almeno sino al 30 giugno prossimo, poi sarà il nuovo proprietario Andrea Bulgarella a decidere chi dovrà succedergli o se lo stesso Vichi resterà come elemento di unione con il territorio. Vichi, tra i quattro soci che hanno nel 2019 risollevato la società del terzo fallimento in pochi anni, è il numero uno rossonero da circa due.

Naturale con lui fare un bilancio della stagione, ma anche di questi lunghi quattro anni al timone di una nave chiamata Lucchese.

Che bilancio traccia della stagione appena conclusa?

«È un bilancio estremamente positivo, perché devo ritornare all’agosto del 2022 quando avevamo in rosa solo pochi giocatori. Daniele Deoma è riuscito per l’ennesima volta a allestire una squadra competitiva in grado di arrivare ai play off. Per noi arrivare ai play off con almeno un punto in più era come vincere lo scudetto: sono estremamente contento sotto l’aspetto tecnico».

Poi c’è stato anche il cambio societario

«Se Deoma si è concentrato sulla squadra, dopo il bluff degli australiani abbiamo cominciato a cercare soluzioni per la società: il nostro gruppo era la limite e non sapevamo nemmeno se avremmo avuto le forze per finire la stagione. Offerte ce ne sono arrivate tante, ma quella più seria era quella di Bulgarella che abbiamo iniziato a conoscere nel settembre dello scorso anno. E’ stata una lunga trattativa che si è conclusa solo quest’anno e siamo contenti di aver offerto una soluzione che garantisce stabilità e futuro».

Lasciate avendo anche depositato il progetto definitivo dello stadio

«Facile ora parlare di progetto definitivo, ma sono tre anni che lavoriamo per arrivare a questo. Dovevamo presentarlo qualche mese fa, ma alcune richieste ulteriori, come quelle delle perforazioni sul lato delle tribuna, hanno allungato i tempi».

E ora?

«La documentazione è composta da 32 tavole e ogni tavola da 40 documenti, ora l’amministrazione comunale deve controllare tutto questo materiale e verificare che corrisponda a quanto richiesto, credo ci vorrà almeno un mese. A quel punto, dovrà convocare la conferenza dei servizi decisoria entro 120 giorni. Se va tutto bene, dopo altri 90 giorni al massimo, l’amministrazione potrà indire il bando europeo per i lavori. Se verranno rispettati i tempi, dovrebbero passare circa 11 mesi, se in Comune sono bravi anche 5-6».

Tema: Vichi e il suo futuro in rossonero

«Sono sempre stato uno che dice la verità, piaccia o meno, ho dato la parola di dare una mano sino al 30 giu-

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gno prossimo, l’ho data e la mantengo. Vedremo se servirà in futuro, per ora non ne abbiamo parlato, siamo tutti concentrati sulla ricapitalizzazione societaria. Lo Faso è l’amministratore delegato, Mangiarano, che è già nel cda, dovrebbe essere il futuro direttore generale; il resto è da definire, non escludo che lo stesso Bulgarella voglia fare il presidente, anche se nelle sue società di solito non ricopre questo incarico. Quando sarà il momento, vorrò capire se c’è un ruolo per me e dare conferma o meno in questa avventura».

A proposito di avventure, cosa ritiene di non esser riuscito a fare in questi quattro anni?

«Di non essere riuscito a far capire che i quattro soci sono riusciti a tenere vivo il calcio a Lucca che pure era già morto, ci siamo frugati in tasca già per l’iscrizione alla Serie D in sovrannumero, non avevamo nulla, a partire dalle strutture. Siamo stati bravi a far avvicinare gli imprenditori che ci hanno dato una mano e ci hanno dato fiducia. Certo, abbiamo commesso errori, ma non era facile non farli con queste disponibilità, ma comunque non abbiamo mai fatto mancare nulla alla squadra e lasciamo con la Lucchese per due anni consecutivi ai play off, siamo usciti contro una squadra che aveva un budget da 2,5 milioni di euro, contro gli 800mila nostri: dispiace che qualcuno non abbia capito gli sforzi fatti».

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Basket Operazione salvataggio

L E MURA

MURA

Lo scatto che ritrae squadra e staff sorridenti dopo la vittoria del 14 aprile sul parquet di Moncalieri in gara 3 del primo turno play out in cui il Basket

Le Mura ha conquistato la salvezza, è l’ultima immagine serena di una stagione complicata e in salita, ma comunque risolta con la permanenza nella massima serie.

Il risultato del campo, necessario per il mantenimento della categoria, non ha tuttavia modificato in nessun modo lo stato di emergenza che la società biancorossa ha palesato in una conferenza stampa pochi giorni dopo la fine della stagione.

L’aumento esponenziale dei costi di gestione di una squadra di serie A1, il disimpegno di Gesam Gas & Luce come main sponsor e il generale disinteresse da parte dell’imprenditoria locale, ha aggravato una situazione che si era già appesantita nel corso degli anni. Le dimissioni del Presidente Rodolfo Cavallo sono il sintomo più grave di un malessere diffuso in tutto il quadro societario in cui le varie figure hanno dichiarato l’impossibilità di proseguire senza il concreto intervento di nuove energie e risorse economiche. A un mese dall’appello della società, eccetto la vicinanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ancora una volta vicina con grande sensibilità alle realtà sportive del territorio, e nonostante l’interessamento dell’amministrazione comunale con l’impegno dell’assessore allo sport Fabio Barsanti, il silenzio resta assordante e le tinte sul futuro del Basket Le Mura sono sempre più fosche. La chiamata di responsabilità a tutti i possibili interlocutori, potenzialmente numerosi in una città imprenditorialmente attiva come Lucca, è quasi caduta nel vuoto. Incredibile tanta indifferenza verso una società sportiva che è a tutti gli effetti un patrimonio cittadino. Nato nel 1992, il Basket Le Mura ha scalato le categorie fino a conquistare la serie A1 al termine della stagione 2009/2010 e disputare poi tredici stagioni consecutive e da protagonista nell’olimpo del basket rosa.

Nove qualificazioni ai play off con quattro uscite ai quarti, due volte semifinalista e tre volte finalista con la vittoria dello scudetto il 7 maggio 2017 contro le tradizionali avversarie del Famila Schio regalando alla città il primo e finora unico titolo italiano a squadre della storia di Lucca. Nella bacheca della società biancorossa ci sono anche due semifinali di Coppa Italia, quattro finali di Coppa Italia e quattro finali di Supercoppa italiana oltre a innumerevoli risultati eccellenti e riconoscimenti

vari per la qualità del lavoro svolto e per l’impegno extracestistico, nelle scuole e nel sociale, con progetti di spessore come Stop Bullying e Diversity&Inclusion Talks. La speranza è quella di una risposta seria e immediata da parte del tessuto imprenditoriale locale che impedisca a una realtà di così grande importanza e rilevanza nel panorama sportivo cittadino e nazionale come il Basket Le Mura Lucca di chiudere i battenti.

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LA VITTORIA DELLO SCUDETTO NEL 2017
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GIOCATRICI SORRIDENTI
LA VITTORIA A MONCALIERI
LE
DOPO

IL PRESENTE: L’APPELLO DELLA SOCIETÀ PER SALVARE IL BASKET FEMMINILE A LUCCA

IL RECENTE PASSATO: ANCORA IMMAGINI DALLA VITORIA DELLO SCUDETTO, LA PRIMA PER UNA SQUADRA LUCCHESE

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IL SIMBOLO DEL BASKET LE MURA

Un consulente finanziario è per la vita. O quasi

ANGELA SIGNORINI DI PROFESSIONE È UN CONSULENTE FINANZIARIO. UNA REALTÀ QUELLA DELLE CONSULENZE, TROPPO SPESSO ASSOCIATA IMPROPRIAMENTE A ALTRI MONDI PARALLELI A PARTIRE DA QUELLI BANCARI. EPPURE LA FIGURA DI UN CONSULENTE FINANZIARIO È OGGI PIÙ CHE MAI INDISPENSABILE PER ACCRESCERE IL BENESSERE, SIA PATRIMONIALE CHE PRIVATO, LIBERANDO I CLIENTI DALL’IMPEGNO DI AGGIORNARSI O DI SEGUIRE DIRETTAMENTE I PROPRI INVESTIMENTI, PER EDUCARLI AD ESSERE PIÙ CONSAPEVOLI CHE LA DIFESA O L’INCREMENTO DEL PATRIMONIO DIPENDE DAI NOSTRI COMPORTAMENTI, DALLA NOSTRA DISCIPLINA E DALLA NOSTRA RAZIONALITÀ.

In cosa consiste il ruolo di un consulente finanziario?

Spesso il mio lavoro viene accomunato a quello di un impiegato bancario, ma senza nulla togliere a questo mestiere che ho fatto per più di 20 anni, non è proprio così. Il consulente affianca i clienti in un rapporto continuativo e duraturo, è l’interfaccia cliente-banca nel senso che per qualsiasi problematica, dal bancomat al fondo pensione, bisogna rivolgersi a lui. Finché il cliente decide, avrà sempre il consulente come interlocutore».

Tutto questo non sempre accade quando ci si rapporta con una filiale bancaria

«L’impiegato bancario spesso viene trasferito in altra filiale. Quante volte ti sei sentito dire «mi dispiace non lavora più qua, al suo posto ora c’è....» e il cliente deve ricominciare daccapo, raccontare la propria storia, i propri obiettivi, fino al prossimo nuovo arrivato. E il rapporto che si era creato con il precedente impiegato? E la fiducia riposta in quella persona? Tutto da rifare».

Come viene remunerato un consulente finanziario?

Il consulente non percepisce uno stipendio fisso come il bancario, ma ha la partita IVA e i suoi compensi si basano su una percentuale relativa agli investimenti dei clienti; se il cliente è soddisfatto io guadagno, in caso contrario io perdo ricavi».

Ci descrive la sua giornata tipo?

«La sua giornata tipo passa tra incontri con i clienti, la gestione di mail e telefonate, gli aggiornamenti su temi economici e politici e la formazione.

Ogni giorno è diverso dal precedente ma non deve mai mancare l’ora dedicata alla crescita personale che sia un corso o la lettura di un libro».

Come scegliere un consulente finanziario?

«Innanzitutto assicurati che sia iscritto all’Albo OCF. Come per ogni relazione di successo le caratteristiche basiche sono l’empatia, la giusta comunicazione, la capacita’ di ascolto ed uno spirito naturale di collaborazione».

Come si definisce?

«Non sono un guru della finanza, seguo costantemente i mercati e gli avvenimenti economici, politici e sociali che possono influenzarli, ma da questo all’avere la sfera di cristallo c’è un abisso. Devo conoscere bene i miei clienti e le loro famiglie. Devo sapere come sono composte, quali sono le entrate e le uscite, cosa non li fa dormire la notte, quali potrebbero essere i loro obiettivi, i loro sogni. Devo stare attenta a proteggere il loro patrimonio, il tenore di vita, programmare gli studi dei figli o progettare una vecchiaia serena».

C’è poi un aspetto emotivo

«Devo essere in grado di gestire le emotività, perché spesso tendiamo a fare scelte sbagliate presi dall’euforia o dal panico, o a non fare scelte perché è preferibile mettere la testa sotto la sabbia. Devo essere sempre accanto al cliente, prenderlo per mano e fargli capire quale potrebbe essere la strada giusta e che non sarà sempre dritta e lineare, ma piena di curve e di intoppi. È la parte del mio lavoro più bella e complicata».

Parliamo di prodotti

«Il prodotto è la soluzione ai vari problemi, non la base di partenza. Il mondo va a 200 all’ora, cambia continuamente e bisogna essere pronti a seguire al meglio i clienti. Il Covid ha accelerato tanti processi, tecnologici, sociali ed economici. Il mio ruolo di consulente mi impone di trasformarli in opportunità per i miei assistiti, come scelta di investimenti, come scelta di pianificazione patrimoniale o successoria».

Angela
Signorini consulente
finanziario e patrimoniale
contatti cell 328 0674737 mail angela@angelasignorini.it
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Nemesi rossonere

I GIOCATORI PIÙ PROLIFICI

CONTRO LA PANTERA

Paci, Carruezzo, Coppa, Conti, Andreoli, Rastelli. Quasi tutti i tifosi rossoneri conoscono il nome dei migliori realizzatori della storia della Lucchese, ma quali sono i giocatori che, da avversari, hanno segnato di più gol contro la Libertas?

Sono tanti i campioni che negli anni gloriosi della Serie A non hanno risparmiato dispiaceri ai tifosi della Libertas, ma il primo gol segnato dalla nemesi rossonera per eccellenza ha un sapore dolce. È il 9 maggio 1937, la neopromossa Lucchese di Erbstein è la rivelazione del campionato, non ha paura di nessuno e gioca con la sfrontatezza tipica di chi non ha niente da perdere in un torneo che l’ha proclamata fra la migliori realtà del calcio italiano. Al Porta Elisa è di scena una Roma delusa che viene travolta dalle pantere con un roboante 5-1 in cui, però, il gol della bandiera capitolino è molto di più che un inutile segnatura da consegnare al tabellino. Infatti, tutt’ora, è il gol realizzato dal più giovane calciatore in Serie A: 15 anni, 9 mesi, 13 giorni, tanti ne aveva Amadeo Amadei quel giorno, quando alla sua seconda apparizione nel

massimo campionato andò a gonfiare la rete con il primo degli oltre 200 palloni che avrebbe poi buttato in porta nella sua carriera e ad imprimere nella storia un record rimasto imbattuto anche nell’era dei prodigi moderni. Divenuto leggenda della Roma, Amadei ha giocato anche nell’Inter e nel Napoli, oltre che in nazionale, ed è il giocatore che in carriera ha segnato più volte contro la Lucchese, ben 9 in 11 confronti, 4 volte con i giallorossi e 5 in nerazzurro.

Impressionante la batteria di campioni che seguono Amadei in questa speciale classifica degli incubi rossoneri. Al secondo posto con 8 reti troviamo infatti Gunnar Nordhal , Adriano Bassetto e Silvio Piola. Fra i tre, tuttavia, spicca Nordhal, che è stato capace contro le pantere di veleggiare a oltre un goal a partita, dato che le sue 8 segnature sono state effettuate in sole 7 partite. Va detto che il centravanti svedese in carriera ha avuto una media reti impressionante e non molto dissimile da quella ottenuta contro la Lucchese, tanto più che nei 7 incontri di cui stiamo parlando il Milan ha sempre vinto realizzando com -

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plessivamente 24 gol e subendone uno. Il centravanti svedese, comunque, per due volte è uscito dal campo a bocca asciutta, riequilibrando la statistica con una doppietta e una tripletta. Insomma, per la Libertas nel secondo dopoguerra incontrare il Milan era davvero dura.

In un certo senso Adriano Bassetto , detto ‘NanÈ e andato in gol contro la Lucchese 8 volte in 8 partite sempre con la maglia della Sampdoria, era un incubo peggiore dello svedese; se per Nordhal il gol era una ‘noiosa’ abitudine, altrettanto non si può dire di Bassetto, che segnava moltissimo, ma era pur sempre un centrocampista. Comunque, a un certo punto i rossoneri riuscirono a infrangere la maledizione ingaggiandolo; era il 1958, ‘NanÈ a fine carriera giocò a Lucca quattro campionati riportando la squadra dalla Serie C alla Serie B e realizzando 28 gol in 100 partite.

Di Silvio Piola crediamo non ci sia molto da dire: la sfortuna della Lucchese, se così si può dire, è

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1. AMEDEI 2. NORDHAL 3. BASSETTO 4. PIOLA 5. FERRARIS 6. CERBONE
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8 RETI 8
8 RETI 7 RETI 7
7 RETI 7 RETI 6 RETI 5 RETI
7. TOVALIERI 8. HUBNER 9. MAROTTA ecc. 10. CIULLO
RETI
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I MIGLIORI BOMBER AVVERSARI fonte: transfermarkt.it

aver frequentato il palcoscenico della Serie A proprio negli stessi anni in cui lo calcava anche il miglior realizzatore della storia del massimo campionato italiano. Piola ha incrociato 13 volte il campo con i rossoneri, sia con la maglia della Lazio che con quella del Novara, andando come detto a segno 8 volte, con una tripletta nel 5-0 subito dalla Lazio nel 1939. Se non altro 6 volte è rimasto a secco e non sono poche considerando le abitudini di Piola.

Al terzo posto con 7 reti realizzate iniziamo a trovare qualche nome più recente, per lo più dagli anni della Serie B. A parte l’ala Pietro Ferraris , a segno dal 1936 al 1950 con le maglie dell’Ambrosiana Inter e del Novara, saranno molti a ricordarsi di Raffaele Cerbone , Sandro Tovalieri e Dario Hubner ; ad uso e consumo dei più giovani possiamo dire che si trattava di vecchi marpioni abituati a segnare costantemente e che, quindi, non potevano difettare proprio contro la Lucchese. Fra l’altro, negli stessi anni, chissà quante squadre potranno annoverare Paci fra i loro incubi. Tornando a noi, comunque, fra questi Cerbone è forse il meno noto, ma fra Venezia e Chievo Verona in quegli anni la Pantera se lo ritrovava sempre fra i piedi, addirittura 17 volte, con, appunto, 7 reti. Hubner e Tovalieri ci hanno messo molto meno a realizzare lo stesso numero di gol, per la precisione 11 partite il primo e 9 il secondo.

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Come è normale che sia, andando avanti nella classifica diventano molti i giocatori ad occupare le varie posizioni, ma qualcuno fa particolarmente male. Ad esempio, fra quelli con 6 reti realizzate, in questo caso in 7 partite, troviamo Alessandro Marotta , affezionato al gol dell’ex e particolarmente inviso alla tifoseria rossonera. 6 gol in 6 partite, con media di tutto rispetto quindi, anche per Enore Boscolo e Benito Lorenzi , anche loro direttamente dalla massima serie degli anni d’oro, e Marco Negri , altra vecchia volpe della B anni Novanta. Menzione speciale per Biagio Catalano , onesto centrocampista del Bari anni Sessanta che ha incrociato la Lucchese in Serie B andando in rete 6 volte in 4 partite, con ben tre doppiette, una media che niente ha a che vedere col resto della sua carriera.

A 5 realizzate contro la Lucchese si riesce a trovare qualcuno in attività, ovvero Daniele Ragatzu , che d’altra parte è fuori categoria in Serie C e ha incrociato i rossoneri, per ora, 13 volte. Stesso bottino anche per Igor Protti , giusto per citare qualcuno sicuramente riconoscibile come rivale di mille battaglie sui campi di B e di C, mentre tale Carlo Bay, mezz’ala mancina della Spal nel calcio pioneristico, in carriera ha giocato due volte contro la Lucchese. Il punto è che ha segnato 5 gol, di cui 4 in una sola partita.

Scorrendo la graduatoria si trovano molto altri giganti del calcio italiano, ad esempio Giuseppe Meazza, 4 gol in 4 partite e Giampiero Boniperti, 3 gol. Fra le curiosità sono certamente degni di nota i 4 gol realizzati in carriera contro la Libertas dal mitologico

Felice Centofanti, non proprio un cecchino implacabile, così come le 4 reti realizzate dall’attaccante dell’Albinoleffe Jacopo Manconi nel disgraziato 4-5 dell’anno della retrocessione e i 4 gol di Paolo Ferrario nel 6-1 subito dal Monza nel 1963.

Insomma, abbiamo visto come i più impietosi cecchini dei rossoneri siano grandi campioni che in Serie A erano capaci di mantenere delle medie gol incredibili; abbiamo anche segnalato dei realizzatori abituali e qualche altro giocatore che, proprio contro la Lucchese, ha trovato la sua giornata di grazia.

Dovendo eleggere la nemesi rossonera, siamo proprio sicuri che sia il numero di gol a doverla stabilire e quindi Amadei a meritare questo titolo, se così possiamo chiamarlo, o magari possono esserci altri parametri a determinare il peso specifico dei gol subiti?

C’è un giocatore, un attaccante, che per un decennio ha frequentato i campi di Serie B e, soprattutto, Serie C, collezionando circa 200 presenze con una quarantina di reti e incrociando più volte i tacchetti con i difensori rossoneri, per la precisione 7. Ecco, questo ragazzo ha segnato più del 10% dei suoi gol fra i professionisti proprio contro la Lucchese, per l’esattezza 5, con una media di quasi un gol a partita quando in carriera ne ha tenuta una di un gol ogni 5 partite. Il suo nome è Francesco Ciullo e, tutto sommato, se consideriamo anche il peso di uno dei suoi gol, cioè il pareggio della Triestina nella finale playoff del 2002, forse la vera nemesi, almeno recente, è stata lui.

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Piazza Napoleone, 24 Lucca

DAVID PUCCIONI , NUMERO UNO DI SYNEMA SAS, HA CONSEGUITO IL DIPLOMA DI PERITO AGRARIO NEL 1993 PER POI LAUREARSI IN SCIENZE BIOLOGICHE CON IL MASSIMO DEI VOTI, NON PER QUESTO SENZA PERDERE DI VISTA IL SUO SOGNO SPORTIVO, QUELLO DI DIVENIRE UN GRANDE LANCIATORE DI PESO. QUELLO DELL’ATLETICA LEGGERA È UN SOGNO CHE NON HA MAI DEL TUTTO ABBANDONATO, VISTO CHE ORA È ALLENATORE DELLA ATLETICA VIRTUS LUCCA. MA NELLA SUA VITA, UN RUOLO CRUCIALE LO HANNO AVUTO LE ZANZARE: SÌ PROPRIO I FASTIDIOSI INSETTI CHE TORMENTANO TANTE NOTTI ESTIVE.

Come è nata la sua avventura con Synema?

«La tesi di laurea mi ha portato a conoscere meglio il mondo degli insetti e, dopo qualche lavoretto stagionale ed esperienze formative in Arpat, ho iniziato alcune collaborazioni che mi hanno avvicinato sempre più al mondo degli insetti acquatici e terrestri. Grazie a queste esperienze ho potuto conoscere meglio il funzionamento degli ecosistemi permettendomi di analizzare gli ambienti da un punto di vista meno antropocentrico e più indirizzato alla funzionalità ecologica. Lo studio delle zanzare è stato un passo importante per avvicinarmi al mondo del «pest control «, iniziato come consulente, grazie alla ricerca su una specie molto interessante che vive in alcuni specchi lacustri della Versilia».

Quanto conta la prevenzione nell’ambito della disinfestazione?

«Gli aspetti di prevenzione sono fondamentali nell’ambito della disinfestazione: gli interventi più duraturi sono quelli svolti individuando le cause ed agendo su di esse in modo da evitare continue reinfestazioni. Grazie ad ulteriori esperienze nel campo della disinfestazione e ad un continuo aggiornamento professionale, oggi mi occupo della direzione dei servizi di disinfestazione all’interno della ditta Synema, fondata 11 anni fa e che oggi gestisco grazie alla presenza di preziosi collaboratori».

Ci parla di Synema?

«Lavoriamo sia per il privato che per il pubblico, garantendo una continuità di servizi durante tutto l’anno in base alle varie specie che si succedono. Diamo ampia importanza all’impatto ambientale che le nostre attività possono avere. Per questo interveniamo solo dopo aver individuato la specie infestante, valutato il superamento di una soglia di intervento e scegliendo le strategie a minor impatto come l’impiego di insetticidi biologici o l’impiego di esche per il monitoraggio prive di veleni. Oggigiorno poi ci avvaliamo di strumenti informatici che ci consentono di mantenere una visuale sulle attività svolte ed un costante contatto con i nostri clienti che possono interagire con il nostro portale. Nelle situazioni più difficili poi coinvolgiamo anche i nostri consulenti

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Le soluzioni ecologiche per risolvere il problema delle zanzare.
E non solo

esperti in varie tematiche per offrire soluzioni mirate e tarate ad ogni situazione».

È ormai tanta l’esperienza maturata...

«Abbiamo lavorato sia per interventi di controllo delle zanzare in emergenza sanitaria che ordinaria per vari Comuni toscani, abbiamo poi conseguito lavori di allontanamento volatili con la completa soluzione del problema e introdotto nuove metodologie per il controllo dei roditori e gli infestanti più comuni in ambito domestico e aziendale. Interessante è poi la gestione fitosanitaria di alcuni infestanti del verde, come la processionaria e gli afidi, grazie al quale abbiamo risolto problemi in campeggi e privati ed oggi gestiamo oltre 900 piante».

Da cosa deriva il nome Synema?

«Il nome della società deriva dal Synema globosum conosciuto anche come ragno napoleone. Questo nome vuole rafforzare la convinzione che oggi la disinfestazione deve agire in modo mirato, limitando i danni a quelli che sono i nostri obiettivi e proteggendo le altre specie innocue».

L’estate incombe: ci parla della lotta alle zanzare?

«Le zanzare sono un po’ il mio pallino essendo stata la prima attività che ho svolto e su cui mi sono specializzato maggiormente a partire dal 2003: sono più o meno odiate da tutti ma, nel percorso di studi e ricerca si impara che, se ce ne sono tante, è soprattutto perché l’uomo distrugge equilibri importanti in natura. Oggigiorno dobbiamo affrontare nuove sfide e per questo dobbiamo essere preparati e consapevoli a gestirle in modo adeguato. I cambiamenti climatici, la globalizzazione e l’introduzione di specie aliene invasive ci hanno reso più fragili. Pensare di poterle affrontare spruzzando solo insetticidi è riduttivo e rischia di accrescere il problema anziché risolverlo. Per questo consigliamo sempre ai nostri clienti di effettuare i trat -

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tamenti solo quando servono e non intervenire a calendario come si faceva una volta. Molti prodotti che si usano hanno impatti anche sulle altre specie e possono danneggiare la biodiversità oltre che la salute. Però dobbiamo essere preparati perché all’orizzonte si profilano delle situazioni di emergenza sanitaria. In tutto il mondo sono in espansione alcune malattie trasmesse dalla puntura delle zanzare e per questo è necessario non sottovalutare il problema».

Quali sono i consigli che si sente di dare?

«I privati devono collaborare gestendo in modo consono le aree di loro competenza. La presenza di acqua all’interno di vari contenitori è la prima fonte di proliferazione perché le zanzare hanno una larva acquatica. Mettere in ordine e controllare i ristagni è un buon segno di civiltà. Per difendersi dalle punture poi possiamo usare prima di tutto dei repellenti per la pelle o degli emanatori. Per ultimo ed in piena stagione si possono fare dei trattamenti abbattenti ma solo in via eccezionale. Nel nostro catalogo supportiamo i clienti a 360° per soddisfare le loro esigenze. Ai Comuni spetta il controllo di quei ristagni che ricadono in area pubblica. Disponiamo di prodotti biologici che danno una copertura prolungata e offrono garanzia di successo fornendo anche una mappatura georeferenziata di tutte le aree di intervento, permettendo anche una trasparenza ai cittadini che chiedono informazioni sui servizi svolti. Nell’ambito delle emergenze sanitarie negli ultimi anni abbiamo maturato l’esperienza necessaria per dare il giusto supporto tecnico scientifico ai Comuni ed interfacciarsi con le ASL, per l’attuazione dei protocolli Regionali previsti nell’ambito del Piano Nazionale per le Arbovirosi».

C’è poi la questione dell’allontanamento dei piccioni: come vi muovete?

«Per quanto riguarda i volatili risolviamo interveniamo con sistemi incruenti per l’allontanamento dai tetti delle case e degli edifici in genere. Possiamo installare reti, dissuasori di appoggio ed eseguiamo anche l’installazione di impianti elettrici. Ogni metodologia viene valutata in base ad uno studio sulle criticità presenti in modo da individuare le strategie più efficaci. In questo periodo poi stiamo offrendo le nostre competenze per tenere lontano gli uccelli dai pannelli solari che sfruttano per la nidificazione. Le nostre barriere sono persistenti e diamo la garanzia di protezione. Possono essere anche rimosse per effettuare eventuali manutenzioni ed attività di pulizia».

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ROMANZO ROSSONERO

30a GIORNATA | 5.3.2023

I rossoneri gettano al vento i tre punti contro l’Ancona in dieci uomini per tutto il secondo tempo: in vantaggio con Panico a inizio ripresa, i dorici, con la Lucchese che rinuncia a cercare il raddoppio, raggiungono il pari nel finale.

Lucchese-Ancona 1-1

LUCCHESE: Cucchietti, Tiritiello, Rizzo Pinna (21’ st Fabbrini), Tumbarello, Panico (39’ st D’Alena), Quirini, Franco (21’ st Di Quinzio), Bruzzaniti, Visconti, Benassai, Mastalli (21’ st Alagna).

Allenatore: Maraia

ANCONA: Perucchini, Martina, De Santis, Camigliano, Gatto (27’ st Lombardi), Di Massimo (16’ st Matthiole), Melchiorri, Petrella (1’ st Basso), Simonetti, Mezzoni, Prezioso.

Allenatore: Colavitto.

Arbitro: Marotta di Sapri.

Reti: 6’ st Panico, 42’ st Simonetti.

Note: Spettatori 1647. Angoli 6-5. Ammoniti Franco, De Santis, Gatto. Espulso Prezioso.

31a GIORNATA | 11.3.2023

Finalmente tre punti per accendere i motori nel finale di stagione. La Lucchese, non senza fatica, sbanca il Moccagatta di Alessandria .

Alessandria-Lucchese 0-1

ALESSANDRIA: Liverani, Checchi, Sylla (12’ st Martignago), Galeandro, Nunzella, Perseu (12’ st Mionic), Rota (36’ st Baldi), Sini, Speranza, Guidetti (1’ st Lamesta), Cori (36’ st Gazoul).

Allenatore: Lauro.

Lucchese: Cucchietti, Tiritiello, Rizzo Pinna (21’ st Bachini), Tumbarello (45’ st Romero), Panico (34’ st Di Quinzio), Quirini, Franco, Bruzzaniti, Visconti (34’ st D’Alena), Benassai, Mastalli (21’ st Alagna).

Allenatore: Maraia.

Arbitro: Baratta di Rossano.

Reti: 39’ pt Rizzo Pinna.

Note : Spettatori 1146. Angoli 9-2. Ammoniti Benassai, Guidetti, Panico.

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ROMANZO ROSSONERO

32a GIORNATA | 14.3.2023

I rossoneri fanno pari nel derby con il Siena grazie a un rigore trasformato da Paloschi a inizio ripresa, con il pari che arriva con Tiritiello a tempo scaduto. Poche occasioni da una parte e dall’altra, ma buona reazione dei rossoneri.

Lucchese-Siena 1-1

LUCCHESE: Cucchietti, Tiritiello, Rizzo Pinna (8’ st Alagna), Tumbarello (27’ st Mastalli), Panico (37’ st Romero), Quirini, Franco (37’ st D’Alena), Bruzzaniti, Visconti, Benassai, Di Quinzio (8’ st Fabbrini).

Allenatore: Maraia

SIENA: Lanni, Raimo, Favalli (43’ st Verduci), Riccardi, Disanto, Paloschi (33’ st Franco), Belloni (43’ st Bearzotti), Crescenzi, Collodel (33’ st Picchi), Castorani (23’ st Buglio), Leone.

Allenatore: Pagliuca.

Arbitro: Iacobellis di Pisa.

Reti: 2’ st Paloschi (r), 48’ st Tiritiello.

Note: Spettatori 1038. Angoli 3-3. Ammoniti Panico, Benassai, Tiritiello, Riccardi, Romero. Espulso Manni.

33a GIORNATA | 18.3.2023

Niente da fare per i rossoneri che, pur disputando una buona gara, escono sconfitti nello scontro diretto con il Gubbio che va in rete con un gol per tempo.

Gubbio-Lucchese 2-0

GUBBIO: Di Gennaro, Bonini, Redolfi, Bontà (1’ st Bulevardi) Rosaia, Vasquez (20’ st Arras), Di Stefano, Morelli (25’ st Corsinelli), Arena (20’ st Toscano), Nicolao, Portanova (1’ st Dutu).

Allenatore: Braglia.

LUCCHESE: Cucchietti, Alagna, Tiritiello, Tumbarello (27’ st Di Quinzio), Romero (15’ st Bianchimano), Quirini, Franco, Bruzzaniti (17’ st Rizzo Pinna), Benassai, Mastalli (15’ st Visconti), Fabbrini (27’ st Ferro).

Allenatore: Maraia.

Arbitro: Ramondino di Palermo.

Reti: 47’ pt Arena (r), 37’ st Di Stefano.

Note: Spettatori 814. Angoli 8-0. Ammoniti Tiritiello, Vazquez, Redolfi, Cucchietti, Romero, Quirini.

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ROMANZO ROSSONERO

34a GIORNATA | 26.3.2023

Un pari deludente contro un avversario per 70 minuti in dieci: la Lucchese, dopo non aver sfruttato alcune occasioni nel primo tempo, va in vantaggio, ma si fa raggiungere a una manciata di minuti dalla fine.

Lucchese-Fermana 1-1

LUCCHESE: Cucchietti, Tiritiello, Rizzo Pinna, Panico, Quirini, Franco, Visconti (28’ st Alagna), Benassai, Mastalli (13’ st D’Alena), Fabbrini (28’ st Bruzzaniti), Di Quinzio (13’ st Romero).

Allenatore: Maraia

FERMANA: Borghetto, De Nuzzo, Scorza (33’ st Spedalieri), Tulissi (1’ st Busatto), Neglia (36’ st Eleuteri), Romeo, Pinzi, Misuraca (33’ st Maggio), Parodi, Gkertsos (33’ st Graziano), Pellizzari.

Allenatore: Protti.

Arbitro: Gauzolino di Torino.

Reti: 10’ st Panico, 39’ st Spedalieri.

Note: Spettatori 1097. Angoli 8-3. Ammoniti Scorza, Di Quinzio, Neglia, Mastalli, Gkertsos, Bruzzaniti, Panico, Quirini, Romeo. Espulso De Nuzzo.

35a GIORNATA | 1.4.2023

La Lucchese centra un meritato pari in casa della terza forza del campionato: a Cesena, i rossoneri recuperano il gol di svantaggio grazie a una prodezza e poi si difendono con ordine concedendo poco ai romagnoli.

Cesena-Lucchese 1-1

CESENA : Tozzo, Chiarello (15’ st Saber), Shpendi S., Celiento, Ciofi, Adamo, Corazza, Prestia, De Rose (35’ st Bumbu), Calderoni (15’ st Mustacchio), Brambilla (21’ st Ferrante).

Allenatore: Sottili.

LUCCHESE: Cucchietti, Tiritiello, Tumbarello, Panico, Quirini (33’ st Alagna), Franco (26’ st D’Alena), Bruzzaniti, Benassai, Fabbrini (33’ st Ravasio), Di Quinzio (26’ st Visconti), De Maria (43’ st Merletti).

Allenatore: Maraia.

Arbitro: Scarpa di Collegno.

Reti: 23’ pt Celiento, 31’ Panico.

Note: Spettatori 8628. Angoli 7-6. Ammoniti Panico, Celiento, Ciofi, Quirini, Cucchietti, Fabbrini, Corazza, Bruzzaniti.

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ROMANZO ROSSONERO

36a GIORNATA | 6.4.2023

La Lucchese ferma sullo 0-0 la capolista Entella che perde la testa della classifica. Liguri che premono per tutta la gara ma che non trovano l’affondo giusto.

Lucchese-Entella 0-0

LUCCHESE: Coletta, Alagna, Tiritiello, Tumbarello, Panico, Bruzzaniti (40’ st Bachini), Benassai, Mastalli (45’ st D’Alena), Fabbrini (18’ st Rizzo Pinna), Di Quinzio (45’ st Visconti), De Maria.

Allenatore: Maraia

ENTELLA: Borra, Favale (28’ st Zappella), Corbari (38’ st Ramirez), Tenkorang, Tascone (13’ st Tomaselli), Paolucci (28’ st Rada), Reali, Zamparo, Merkaj (38’ st Faggioli), Sadiki, Parodi.

Allenatore: Volpe.

Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore.

Note: Spettatori 1368. Angoli 1-6. Ammoniti Benassai, Corbari, De Maria, Bruzzaniti, Panico, Zappella, Tiritiello.

37a GIORNATA | 15.4.2023

Gli apuani perfezionano il sorpasso a pochi minuti dal termine, ma in virtù dei risultati degli altri campi, la Lucchese è matematicamente ai play off.

Carrarese-Lucchese 2-1

CARRARESE: Breza, Imperiale, Della Latta, D’Ambrosio, Pelagatti, Grassini, Bernardotto (18’ st Castigliani), Bozhanaj (43’ st Cerretelli), Cicconi, Capello, Mercati (18’ st Palmieri).

Allenatore: Dal Canto.

LUCCHESE: Coletta, Tiritiello, Rizzo Pinna (35’ st Ferro), Tumbarello, Panico (42’ st D’Aelna), Quirini (13’ st Alagna), Benassai, Mastalli (42’ st Romero), Fabbrini, Di Quinzio (35’ st Visconti), De Maria.

Allenatore: Maraia.

Arbitro: Leone di Barletta.

Reti: 29’ pt Panico, 42’ pt Cicconi, 41’ st Pelagatti.

Note: Spettatori 930. Angoli 5-3. Ammoniti D’Ambrosio, Della Latta, Rizzo Pinna.

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ROMANZO ROSSONERO

38a GIORNATA | 23.4.2023

Posizione di classifica migliorata, un punto in più e ora il primo turno play off da giocare ricordandosi che la Lucchese contro le formazioni importanti raramente ha steccato. L’ultima gara dei rossoneri nel campionato regolare ha fornito buone indicazioni sullo stato di forma degli uomini di mister Maraia che hanno battuto con pieno merito 2-0 l’Olbia grazie a. una bella doppietta di Ravasio, uno peraltro dei giocatori diffidati e che fino all’ultimo non si sapeva se sarebbe stato gettato nella mischia.

Lucchese-Olbia 2-0

LUCCHESE: Coletta (45’ st Galletti), Alagna, Bachini, Tiritiello, Panico (36’ st Ferro), Quirini (36’ st Merletti), Bruzzaniti (45’ st D’Ancona), Visconti, D’Alena, Di Quinzio, Ravasio (32’ st Romero).

Allenatore: Maraia.

OLBIA: Van der Want, Dessena (28’ st Sanna), Bellodi, Occhioni (1’ st Zanchetta), Ragatzu, Brignani (1’ st Fabbri), Sperotto (1’ st Secci), Nanni, Bianco, Emerson (20’ st Boganini), Arboleda.

Allenatore: Occhiuzzi.

Arbitro: Restaldo di Ivrea.

Reti: 14’ pt e 31’ st Ravasio.

Note: Spettatori 1683. Angoli 4-3. Ammoniti Panico, Dessena, Ragatzu, Bellodi.

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ROMANZO ROSSONERO

1a PLAY OFF | 11.5.2023

Ancona-Lucchese 1-1

ANCONA: Perucchini, Martina, Camigliano, Gatto (34’ st Basso), Spagnoli (34’ st Melchiorri), Di Massimo (26’ st Moretti), Paolucci, Simonetti, Mondonico, Fantoni (1’ st Barnabà), Mezzoni (40’ st Petrella).

Allenatore: Donadel.

LUCCHESE: Cucchietti, Alagna (36’ st Romero), Tiritiello, Tumbarello (36’ st Fabbrini), Panico, Franco, Bruzzaniti, Visconti (16’ st Ravasio), Benassai (5’ st Bachini), Di Quinzio (16’ st Mastalli), De Maria

Allenatore: Maraia.

Arbitro: Caldera di Como.

Reti: 38’ st Romero, 50’ st Mondonico.

Note: Spettatori

2642. Angoli 5-3. Ammoniti Panico, Fantoni, Donadel, Moretti, Mastalli, Bruzzaniti.
Serviva vincere, serviva sfatare un tabù che aveva già visto due volte su due i rossoneri recuperati dall’Ancona in campionato. Serviva tutto questo, ma alla resa dei conti, nonostante l’impegno, la Lucchese non è riuscita a centrare l’obiettivo di passare il primo turno play off. 35

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