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Le Regionali 2009 - I candidati infosassari@mediatag.it

Renato Soru La Sardegna che cambia

Ugo Cappellacci

Renato Soru Ana Clara De Sousa Francesco Giuseppe Carta Maria Elena Ledda Gianmario Demuro Maria Letizia Pruna Andrea Murgia Adelaide Maria Gemma Puddu Piero Salis noto Piero Marras Monica Spanedda Cinque candidati si sfideranno, il 15 e 16 febbraio, per conquistare la presidenza della Regione Sardegna. Si tratta di Renato Soru, presidente uscente della Regione che punta alla rielezione e sostenuto dal centrosinistra; Ugo Cappellacci, candidato dal PdL e dai suoi alleati sardi; Peppino Balìa, portabandiera del Partito Socialista in rotta con il centrosinistra; Gavino Sale, leader storico di IRS - Indipendentzia Repùbrica de Sardigna; Gianfranco Sollai, candidato per Unidade Indipendentista.

Antonio Pitea Simona De Francisci Rosanna Floris Gabriella Greco Francesco Meloni noto Franco Teodoro Venceslao Rodin Giacomo Sanna Giulio Steri Liste e listini. Il sistema elettorale regionale è identico a quello delle ultime elezioni che hanno portato Soru a conquistare la Regione. Ogni candidato presidente presenta un “listino” di personalità, in numero variabile da 8 a 16, che verranno automaticamente elette in caso di vittoria. I prescelti dal candidato presidente (in neretto accanto alla foto dei candidati) non dovranno quindi sottoporsi al giudizio popolare ma entreranno in Consiglio automaticamente, solo in caso di vittoria del “loro” governatore.

Gavino Sale IRS -Indipendentzia Gavino Sale Franciscu Sedda Placido Cherchi Salvatore Acampora Nicola Cantalupo Lello Cardenia Giulio Cherchi Daniele Cossu Andrea Meloni Simone Maulu Paolo Musu Francesco Pala Oliver Perra Giovanni Ruggiu Pinuccia Sanna Miriam Serra La politica ai tempi di Internet e del social networking. Dopo la rocambolesca uscita di scena di Renato Soru le campagne elettorali dei candidati per il rinnovo o la riconferma del governo regionale sono partite all'arrembaggio dell'elettorato con tutti i mezzi a disposizione. E visti i tempi stretti, la propaganda su Internet può essere una carta vincente per comunicare programmi ed intenti e per tastare il polso degli aventi diritto al voto in tempo reale. Ma l'uso che i candidati fanno della rete può essere anche un'arma a doppio taglio se non sono in grado di gestirne le complesse dinamiche. Abbiamo visitato i siti ufficiali di tutti i candidati alla presidenza ed abbiamo cercato di fare una rassegna di tutto quello che gira sulla Rete e che fa campagna elettorale diretta o indiretta per i diversi aspiranti governatori. Abbiamo trovato curiosità ed approssimazioni, scoprendo che ormai la campagna elettorale più dura la fanno gli elettori stessi, attraverso il tam-tam delle e-mail ed i social network come Facebook. I siti istitu-

Ugo Cappellacci Il Popolo della Libertà

Gli schieramenti. Le forze in gioco si richiamano allo scacchiere politico nazionale, con alcune varianti in salsa sarda. Renato Soru, principale candidato di centrosinistra, è appoggiato da PD, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, il movimento “Sinistra per la Sardegna” e dai Rossomori, i sardisti dissidenti che non hanno accettato l’alleanza dello storico partito dei Quattro Mori con il candidato di centrodestra Ugo Cappellacci. Quest’ultimo è sostenuto dal Popolo delle Libertà, Udc, Insieme

per le autonomie, Sardegna Unita, Riformatori e proprio dal Partito Sardo d’Azione. Altri candidati sono Peppino Balìa, segretario del Partito Socialista, e i due indipendentisti Gavino Sale (Irs - Indipendentzia Repùbrica de Sardigna) e Gianfranco Sollai (Unidade Indipendentista). Non è stata ammessa al voto la candidata governatore Alessandra Meli per la lista “Doddore Malu Entu”, che in polemica con il sistema di accettazione delle liste non ha presentato le firme necessarie alla candidatura.

Peppino Balia Gianfranco Sollai Partito Socialista Unidade Indipendentista Balia Peppino Denotti Rita Bionda Arrigo Galfetti Giovannino Cacciaurru Andrea Meloni Rita Deiara Raimondo Pecora Nicoletta Muresu Sebastiano Serra Luisa Muru Fabio Pinna Giorgio Soddu Cosimo

zionali dei candidati offrono però qualche spunto di analisi sui titolari: come era prevedibile i due spazi web più moderni e complessi fanno capo a Renato Soru (centrosinistra) e Ugo Cappellacci (centrodestra). I due siti sono parzialmente sovrapponibili nei contenuti principali, con le biografie dei candidati, i programmi e gli spazi di interazione in cui i lettori/elettori possono inoltrare commenti e suggerimenti. Lo spazio di Soru è caratterizzato, forse scaramanticamente, da un look minimale direttamente riconducibile a quello del sito istituzionale della Regione Sardegna, ed include una sezione video in stile YouDem, mentre il sito di Cappellacci punta tutto sul gadget offrendo sfondi per il desktop e cartoline col logo del partito, forse per gli elettori smemorati. Una stranezza nella sezione video, dove il filmato del candidato PdL scorre accompagnato da un audio riverberato fuori sincrono che, non fosse per l'evidente incongruenza dell'accostamento dei personaggi, ricorderebbe un Enrico Ghezzi

Gianfranco Sollai Bustianu Cumpostu Erik Madau noto Erricu Francesca Frigau nota Franca Massimiliano Nappi Antonio G. Fancello noto Nino Antonio Giovanni S. Buluggiu Marco Cualbu Sergio Gabriele Cossu Giancarlo Saba d'annata alle tre del mattino. I siti dell'IRS di Gavino Sale e di Unidade Indipendentista di Gianfranco Sollai mostrano invece le diverse declinazioni dell'intransigenza indipendentista: il primo, pur di acquisire un nome il più possibile “sardeggiante” ha scelto l'indirizzo www.irs.sr dove le ultime due lettere però, a dispetto delle apparenze, non significano “Sardegna” ma corrispondono addirittura ai domini Internet registrati nell'ex colonia olandese del Suriname, in sud America. In compenso la maggior parte delle pagine sono scritte in italiano ed è possibile leggerle anche in altre quattro lingue (più il sardo, ma non in tutte le sezioni). Il secondo invece appare più fieramente indipendentista ed accoglie i visitatori con un'animazione piuttosto esplicita in cui le caricature di Soru e Cappellacci si contendono a strattoni l'Isola prima d'essere messi in fuga dal pugnale nuragico simbolo del partito. Pare invece non essere particolarmente interessato agli elettori informatizzati Peppino Balia. Il candidato Socialista affida infatti tutta

la sua comunicazione online ad un breve video su Youtube, di sapore decisamente retro, il quale rimanda laconicamente ad un profilo del candidato su Facebook che non sembra incontrare l'entusiasmo degli elettori, visto che al momento in cui scriviamo conta 104 iscritti, fra cui parecchi compagni di partito. Ma proprio su Facebook sono frequentatissimi invece i gruppi sorti spontaneamente per iniziativa degli utenti dove si mettono in piazza senza troppi riguardi i fatti ed i misfatti di tutti i candidati, dove si appoggiano o si criticano senza timori reverenziali i potenti ed i possibili tali. Ed anche le caselle email dei sardi in questi giorni sono state reclutate per la campagna elettorale dal continuo rincorrersi di catene di S. Antonio che provano ad informare i cittadini sui fatti poco confessabili che non trovano spazio nei comunicati ufficiali dei candidati. La parte della Rete che la politica dei partiti non riesce a controllare è ancora una volta il luogo in cui il confronto democratico si esprime al suo meglio.


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