Remì. Senza famiglia

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Hector Malot

Hector Malot (La Bouille, 1830 - Fontenay-sous-Bois, 1907), scrit-

Remì viene venduto dai genitori adottivi a Vitalis, un artista ambulante.

tore e critico letterario, esordì nel 1859 con il romanzo Les amants.

Comincia così, a otto anni, una nuova vita accanto al musicista girovago

Dei suoi oltre sessanta libri, il più celebre è certamente Senza fami-

e ai suoi fedeli compagni, il cane Capi e la scimmietta Joli-Coeur.

mamma come tutti gli altri bambini perché, quando piangevo, una

glia, apparso in origine a puntate sul quotidiano “Le Siècle” e poi

Insieme vivono emozioni mai provate e avventure rischiose,

donna mi stringeva al suo petto e mi cullava con tanta tenerezza che

pubblicato in due volumi nel 1878. Considerato uno dei classici per

ma anche incontri fortunati, in un lungo viaggio per tutta la Francia

ragazzi più amati di tutti i tempi, il romanzo ha ispirato numerosi adattamenti per il grande schermo e la popolarissima serie animata

Sono un trovatello. Eppure, fino all’età di otto anni, ho creduto di avere anch’io una

le lacrime cessavano di scorrere. Non andavo mai a letto senza che lei mi desse un bacio e, quando

che porta il ragazzo a conoscere le sue vere origini.

il vento di dicembre incollava la neve ai vetri brinati, mi prendeva

SENZA FAMIGLIA

Remi - Le sue avventure, trasmessa per la prima volta dalla tv italiana nel 1979.

i piedi tra le mani e me li riscaldava cantandomi una canzoncina di cui ricordo ancora la melodia e qualche parola. Se mi sorprendeva un temporale mentre facevo pascolare la vac-

Capi si accucciò sulle felci accanto a me e cominciò a leccarmi delicatamente la mano. Commosso da quella carezza, mi sollevai

ca lungo i sentieri erbosi o nelle brughiere, lei mi correva incontro e

un po’ e lo baciai sul naso freddo. Lui mandò un guaito soffocato,

mi proteggeva testa e spalle con la sua sottana di lana. E, se a volte litigavo con qualche compagno, lei mi chiedeva di

poi di colpo mi mise la zampa nella mano e non si mosse più.

confidarle i miei dispiaceri e quasi sempre trovava le giuste parole

Allora dimenticai stanchezza e dispiaceri, il groppo che mi serrava la gola

per consolarmi o sostenermi.

si allentò e potei respirare. Non ero più solo: avevo un amico.

Per tutte queste cose e per molte altre ancora, per il suo modo di parlarmi e di guardarmi, per le sue carezze, per la dolcezza nel rimproverarmi, io credevo davvero che fosse mia madre. Poi, un giorno, scoprii che era solo la mia balia.

ISBN 978-88-3624-192-7

Immagine di copertina: © Mark Owen / Trevillion Images Progetto grafico: Luca Dentale / studio pym

Consigliato dai ai anni

12 99

traduzione di € 13,90

Marina Karam


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