ELEANOR HODGMAN PORTER
stata una delle più note e prolifiche autrici statunitensi di libri per ragazzi. Dopo aver studiato canto al Conservatorio, all’inizio del Novecento decise di dedicarsi alla letteratura, raggiungendo la notorietà grazie al fortunato personaggio di Pollyanna, che ha ispirato film di successo e serie televisive amatissime.
Fin da piccola Pollyanna ha imparato da suo padre ad affrontare gli ostacoli col sorriso sulle labbra e a non scoraggiarsi mai. A undici anni va a vivere dall’austera zia Polly e grazie al suo carattere solare mette in subbuglio la tranquilla vita del paese. Tutti gli abitanti, zia Polly compresa, si lasceranno coinvolgere dal suo “gioco della contentezza”, che consiste nel trovare sempre, in qualsiasi circostanza, un motivo di cui rallegrarsi.
Immagine di copertina: © Alexander Vinogradov / Trevillion Images Progetto grafico: Camille Barrios / ushadesign
Consigliato dai ai anni
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Pollyanna
“La vide subito: una ragazzina esile, col vestito a quadrettini rossi e due grosse trecce bionde che le scendevano sulle spalle. Il visino lentigginoso, sotto il cappello di paglia, scrutava di qua e di là, incerto, come di chi cerchi qualcuno”.
ELEANOR H. PORTER
Eleanor Hodgman Porter (Littleton, 1868 - Cambridge, 1920) è
Pollyanna
La stanza si era parecchio rinfrescata e l’aria che entrava a fiotti era mite e profumava di estate. Fuori gli uccellini cinguettavano allegramente. Pollyanna saltò giù dal letto e corse ad affacciarsi, per cinguettare con loro. E affacciandosi vide che la zia era già in giardino, in mezzo alle aiuole di rose. Si vestì in fretta e furia, per andare a raggiungerla. Zia Polly era china su un cespuglio di rose, quando Pollyanna, con un gorgoglio di felicità, le si buttò addosso. «Oh, zia Polly! Zia Polly! Come sono contenta, stamattina, anche solo di essere viva!» «Pollyanna!» protestò la signora, scandalizzata, raddrizzandosi per quanto le consentivano quei quarantacinque chili che le si erano aggrappati al collo. «È così che di solito dai il buongiorno?» La bambina mollò le braccia, ricadde sulle punte dei piedi e prese a saltellare tutta contenta. «No, solo quando voglio tanto bene alle persone. Allora mi viene da fare così! Ti ho vista dalla finestra e ho pensato che tu non eri una dama di carità, eri la mia vera verissima zia, e questa cosa era così bella che ho dovuto venire ad abbracciarti di corsa!» Miss Polly cercò, con minor successo del solito, di fare la faccia severa.