ELEANOR HODGMAN PORTER
stata una delle più note e prolifiche autrici statunitensi di libri per ragazzi. Dopo aver studiato canto al Conservatorio, all’inizio del Novecento decise di dedicarsi alla letteratura, raggiungendo la notorietà grazie al fortunatissimo personaggio di Pollyanna, che ha ispirato film di successo e serie televisive amatissime.
Pollyanna, la bambina che con il “gioco della contentezza” riusciva a guarire anche i cuori più infelici, è ormai diventata una giovane donna. Ma non ha perso l’entusiasmo e la curiosità per la vita né il desiderio di aiutare gli altri. Circondata dall’affetto di vecchi e nuovi amici, affronta con coraggio le preoccupazioni della vita adulta e guarda fiduciosa al suo futuro e… all’amore.
Immagine di copertina: © Ildiko Neer / Trevillion Images e Sigmund / Unsplash Progetto grafico: Camille Barrios / ushadesign
Consigliato dai ai anni
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Pollyanna diventa grande
«…È rimasta alla clinica quasi un anno e poi è tornata a casa che era praticamente guarita. Dovevi vederla! Era al settimo cielo, le dispiaceva solo non poter fare tutta la strada a piedi. A quanto ho capito, in paese l’hanno accolta con la banda e gli striscioni. Ma è inutile che continui a parlarne: Pollyanna bisogna vederla coi propri occhi. Per questo dico che vorrei tanto dartene una dose. Non sai che bene ti farebbe!»
ELEANOR H. PORTER
Eleanor Hodgman Porter (Littleton, 1868 - Cambridge, 1920) è
Pollyanna diventa grande
«Continua a giocare… a quel suo gioco?» chiese Jimmy Pendleton. Lo sguardo di John Pendleton si fece più dolce. «Penso di sì, ma non mi pare che ne parli più. Almeno, a me non ne ha parlato in quelle due o tre occasioni in cui l’ho vista». Seguì un breve silenzio. Poi, lentamente, il giovane Pendleton riprese: «Mi sa che questa è una delle cose che mi preoccupava di più. Quel gioco è stato importantissimo per un sacco di gente. Ha cambiato tutti, il paese intero! Non sopporto l’idea che abbia smesso di giocarci. Ma al tempo stesso, non riesco a immaginarmela da adulta che se ne va in giro a dire alla gente di essere contenta di questo o di quest’altro. Forse, semplicemente, non volevo… non volevo che crescesse, ecco» «Di questo non mi preoccuperei» l’uomo scrollò le spalle, con un sorriso curioso. «Per Pollyanna, come ben sai, un temporale era solo qualche nube prima della schiarita; e penso che non tarderai a scoprire che continua a crederci, anche se forse in modo un po’ diverso».