Parental fuori control. Convivere con i propri genitori e uscirne sani e salvi

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Nicola Brunialti

PARENTAL CONTROL fUori

Convivere con i propri genitori e uscirne SANI E SALVI

disegni di FumEddy

Il problema più grosso è che, non appena i genitori diventano “genitori”, dimenticano all’istante di quando erano ragazzi.

Tipo reset totale dell’hard disk. Tipo vuoto di memoria. Tipo amnesia parziale.

Così, da un secondo all’altro, non ricordano più niente di prima che arrivaste voi: niente di quando erano bambini, niente di quando erano ragazzi e niente di quando erano adolescenti. È come se fossero nati già adulti, già grandi. Già con quei capelli bianchi e quelle panzette molli.

Il peggio è che questa “amnesia parziale” li porta a un ricordo del tutto inesatto della propria giovinezza e del mondo in cui vivevano. Un mondo, secondo loro, in cui tutto funzionava alla perfezione: i figli erano educati, i genitori rispettati, l’aria era pura, l’acqua del mare si poteva bere e le caprette ti facevano “ciao”.

Young

Nicola Brunialti

Parental fuori control. Convivere con i propri genitori e uscirne sani e salvi disegni di FumEddy (Edoardo Testi)

dello stesso autore:

Sophie. Se ci sei batti un colpo!

ISBN 979-12-221-1096-7

Prima edizione settembre 2025

ristampa 8 7 6 5 4 3 2 1 0

anno 2029 2028 2027 2026 2025

© 2025 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Pubblicato in accordo con Walkabout Literary Agency

e il logo sono marchi registrati

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PARENTAL CONTROL fUori

Convivere con i propri genitori e uscirne SANI

E SALVI

disegni di FumEddy

Prologo

Le relazioni familiari sono la cosa più complicata con cui avrete a che fare nella vostra esistenza.

È bene che lo sappiate.

Non ci saranno impieghi, legami sentimentali o imprese sportive che saranno ugualmente difficili da affrontare.

Ecco perché ho deciso di scrivere questo libro.

Per fornirvi alcuni suggerimenti e qualche trucchetto per riuscire a convivere con i vostri genitori (ma anche con i vostri fratelli e sorelle) e uscirne sani e salvi, senza perdere la salute mentale.

Intanto leggete.

A ringraziarmi, ci penserete dopo.

I GENITORI

CHI SONO? COSA VOGLIONO?

Parliamo di queste due figure che vivono con voi, che lo vogliate o no.

E se sono solo due, siete già fortunati. Quelli che vivono in una famiglia allargata, si ritrovano ad avere anche tre o quattro di questi personaggi in giro per casa o, comunque, nelle loro vite.

Quindi i problemi aumentano.

E la cosa non va certo meglio per chi ha i genitori separati: il fatto che mamma e papà non vivano insieme non divide i problemi ma, spesso, li moltiplica per due. Quindi, massimo rispetto per voi.

Partiamo dalla considerazione fondamentale che riguarda tutti i ragazzi e le ragazze del mondo.

So benissimo che i genitori vi appaiono come alieni, esseri provenienti da un altro pianeta, con usi e costumi del tutto diversi dai vostri. Se avessero gli occhi a palla e le orecchie a trombetta, forse, vi stu-

pirebbero di meno di quanto facciano nella realtà. Questo è un punto fisso, uguale a tutte le latitudini del mondo.

D’altronde, ci sono davvero numerosi elementi che li rendono diversi da voi. Basta pensare ai vestiti che indossano, al cibo che mangiano, al linguaggio che usano… Per non parlare della musica che ascoltano. Oh Signore mio! Quella, non solo viene da un altro pianeta. Ma viene proprio da un altro tempo!

ABBIATE PAZIENZA

La prima cosa che mi sento di dirvi è: abbiate pazienza.

Molta. E anche un po’ di comprensione: quella ancora di più.

Pur con tutti i loro difetti, tolti alcuni rari pessimi esempi (tipo Medea, Erode, il Mostro della Palude e Godzilla), madri e padri sperimentano la loro “genitorialità” proprio mentre vivono. Diciamo che imparano a fare i genitori, proprio come voi imparate a fare i figli.

Purtroppo, non esiste un manuale del “perfetto genitore”. E, se anche esistesse, nessuno lo conosce. O, comunque, nessuno lo riceve quando diventa genitore.

Ecco, l’attimo esatto in cui si diventa genitore è

uno dei più fondamentali (spesso il PIÙ fondamentale) nell’esistenza di una persona.

Immaginate quei due poveretti, tra una notte insonne e l’altra, fra una pappetta e l’altra, fra un ruttino e l’altro, fra una cacca e l’altra, fra… insomma, fra una cifra di cose e una cifra di altre (tutte nuove e inaspettate); circondati da gente che dice la propria, ognuno convinto di saperne più dell’altro; ognuno che dà un consiglio mentre un altro dice il suo esatto contrario… Diciamo che i primi mesi di un genitore non sono proprio una passeggiata a Milano Marittima. E dopo, la situazione, se possibile, peggiora.

Certo, sarebbe fantastico se, una volta che voi arrivate nelle loro vite, il cervello attivasse un aggiornamento automatico del software. Qualcosa che li renda all’istante “genitori dell’anno”, capaci di fare sempre la scelta giusta e non sbagliare mai.

Purtroppo non funziona così.

Non c’è nulla che possa sostituire la “pratica” e l’esercizio quotidiano.

Magari fosse possibile una magia.

Ma non basterebbe nemmeno la migliore Hermione Granger a trasformare quei due apprendisti in genitori provetti!

Quindi, nonostante la lunga sfilza di errori che fanno (a volte lunghissima), meritano di essere compresi. O, quantomeno, “perdonati”.

E, guarda che arrivo a dire, anche ascoltati. So che sembra impossibile… ma su certi argomenti è così.

SU QUALI ARGOMENTI CONVIENE FARE DOMANDE?

Quali siano questi argomenti non lo so con precisione… Quello dipende da genitore a genitore. Di-

ciamo però che, in generale, l’esperienza che si portano dietro (cioè la somma dei giorni che hanno sul groppone) li rende semplicemente più esperti di voi.

Non fosse altro perché loro, certi problemi che state affrontando adesso, li hanno già affrontati in passato.

Lo so che cosa state pensando: ma quelli sono nati in un altro secolo! Vero. Su questo non posso darvi torto.

Eppure vi assicuro che certe frustrazioni che voi state vivendo adesso loro le hanno già vissute con i loro genitori. Il punto è che, nella maggior parte dei casi, se ne sono dimenticati.

Questo non toglie che chiedere un loro parere, o ascoltarne uno (anche non richiesto), possa essere un’ottima opportunità, anche solo per rafforzare le vostre decisioni, quelle che avete già preso. Credo che il confronto sia sempre utile: a voi per capire chi siete e cosa volete; a loro per lo stesso motivo: capirvi.

Comunque sia, di certo male non vi farà. Quindi, prima di investire tutti i vostri soldi in Bitcoin nigeriani; prima di tatuarvi il nome del vostro pesce rosso sulla fronte; o prima di svuotare il frigobar di zio Franco per vedere che effetto fa… Ecco, prima di compiere una scelta importante, chiedete il loro parere.

Magari eviterete di spendere i pochi soldi che vi sono rimasti (dopo la truffa dei Bitcoin) per cancellare il

tatuaggio che vi siete fatti sulla fronte dopo la sbornia coi liquori di zio Franco.

ARGOMENTI DI CUI PARLARE

Credo che siano innumerevoli i temi su cui i vostri cari genitori possono fornirvi un parere qualificato. Per esempio conoscono benissimo sentimenti come l’amore, la rabbia, la frustrazione e la noia. Ma anche il giardinaggio, la cucina, la meteorologia, la grammatica, la geometria, le tasse e le riunioni di condominio… Anche quelli sono sicuramente temi di cui si sono occupati, almeno una volta nella vita.

E sono quasi certo che, probabilmente, se chiedeste loro delle guerre puniche, dei calli sui piedi, del riscaldamento termoautonomo, degli investimenti in Borsa e dei pidocchi delle rose, potrebbero darvi risposte soddisfacenti.

ARGOMENTI DI CUI NON PARLARE

Sono d’accordo con voi che, invece, ci sono argomenti che possono rimanere lontano dalle orecchie dei vostri genitori. Argomenti di cui non è necessario dibattere affatto con loro, cose che hanno quasi tutte a che fare col vostro corpo e le sue secrezioni. Cose di cui, di solito, si parla sempre a tavola.

Convivere con i propri genitori può essere molto complicato.

Alzati, lavati, pulisci, metti in ordine, studia, apparecchia, sparecchia, spegni la luce, dove vai? Con chi? Va’ piano! Stai sempre al cellulare, ai miei tempi… E, tra lamentele e raccomandazioni, resta poi ben poco spazio per parlarsi davvero.

Finalmente un piccolo manuale di sopravvivenza con alcune strategie semplici ed efficaci per mettersi in salvo dal fuoco incrociato di rimproveri e imposizioni, ma anche le risposte a tutto quello che non avete mai osato chiedere ai vostri genitori. Un libro per comprendere da vicino lo strano mondo degli adulti… Che poi alla fine non sono così male, basta solo saperli prendere (non a parolacce). manuale di sopravvivenza con

Non fateLO leggerE ai vostri genitori!

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