
disegni
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Pietro Clementi
Non è colpa della cicogna
disegni di Valerio Chiola, con la collaborazione di Emiliana Pinna per la colorazione
dello stesso autore:
La favolosa favola della fatina Scemarella
La famiglia Transylvania
ISBN 979-12-221-0616-8
Prima edizione novembre 2020
Nuova edizione febbraio 2024
ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2028 2027 2026 2025 2024
© 2020 Carlo Gallucci editore srl – Roma
Canzoni citate nel testo:
p. 42: Una canzone d’amore Musica di Massimo Pezzali e Claudio Cecchetto
Testo di Massimo Pezzali
© 1994 D.J’S Gang S.r.l. e R.T.I. S.p.A.
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disegni di Valerio Chiola
In ricordo di mamma e papà, presenti in ogni pagina di questo libro… e della mia vita.
La leggenda secondo la quale la cicogna porterebbe i bambini nelle case, tenendoli con il becco in un fagottino e facendoli poi calare nei comignoli, ha origine nei paesi del Centro e del Nord Europa, ma si basa, in realtà, su un piccolo equivoco. Un tempo, infatti, quando nasceva un bambino, in casa il camino restava acceso anche in primavera, per essere sicuri che il neonato rimanesse al calduccio. Le cicogne, che ogni anno proprio in primavera tornano sul nostro continente dai paesi africani, approfittavano del tepore che usciva dai comignoli per fare il nido. Non era quindi la cicogna
a portare i bambini, ma erano questi ultimi, per via del calore che regnava nelle loro case, a richiamare le cicogne.
La verità su come nascono i bambini è, in realtà, una favola meravigliosa: non ci sono fate, maghi, cavalieri e principesse… anzi sì, c’è un cavaliere, iltuo papà, e c’è una principessa, latua mamma.
E la fiaba che sto per narrarti è lapiù bella mai raccontata: lanascita di una nuova vita!
Il rumore dei propri passi sulle grosse tavole del palcoscenico, il velluto rosso del sipario che lui ha sempre immaginato come un mantello magico che lo proteggeva e lo coccolava, quelle grandi luci che gli inondavano il viso…
Il silenzio nella sala vuota è interrotto solo da poche parole che il vecchietto borbotta tra sé e sé: «“Il teatro non è solo un mondo a parte, sono tanti mondi diversi e tu, in quei mondi, puoi avere tutto quello che riesci a immaginare, se solo ci credi…” diceva qualcuno, ora non ricordo chi…»
A un certo punto della sua esistenza, la sua vita era stata il teatro: quante scene sopra quel palco, quante risate, quanti pianti e litigi; quanti amici e quanto amore… E poi quanti operai, dottoresse, avvocati e maestre, mamme, papà, zii, nonni, nonne e bambini… tanti bambini… milioni di bambini… quante vite diverse su quelle poltrone…
Con gli occhi fissi e sognanti sulla platea vuota, con tutti quei volti nella mente, a piccoli passi il vecchietto va a sedersi su un vecchio divano, proprio al centro del palcoscenico. Gli sembra ancora di sentire gli applausi, le risate, le urla del pubblico: “Braviiiii… BRAVIIII!!!” Con la mano un po’ tremolante, scuote la polvere da un cuscino, prima di posarci sopra il capo e adagiarsi abbandonandosi ai tanti meravigliosi e pazzi ricordi sempre vivi nel suo cuore… Immagina ancora lì i suoi amici
attori, i suoi colleghi, la sua famiglia. Riesce ancora a percepire l’ansia che gli inondava il corpo come un fiume in piena, non appena sentiva il “chi è di scena?”. Rivede lì, tra il sipario e l’uscita d’emergenza in fondo alla platea, il pubblico che si alza in
piedi di nuovo, come quella volta, dopo la prima del suo spettacolo più famoso, e ancora la folla urlante alla consegna del premio per il migliore incasso della stagione… E poi, dal fondo della sala, vede entrare correndo Pietro e Alice…
«Papà, lo so che non è colpa della cicogna. Mi vuoi dire finalmente come nascono davvero i bambini?»
Con grazia e fantasia, Pietro fa rivivere alla figlia Alice la storia d’amore che ha portato alla sua nascita. Nel ricordo di un’estate di qualche anno prima, mamma e papà entrano in scena accompagnati dagli ovuli e dagli spermatozoi come in una rappresentazione. Per raccontare, tra risate e commozione, la più bella favola del mondo.
“Una storia divertente e poetica che spiega ai bambini il mistero e la poesia della nascita”
Laura Mattioli, Il Messaggero
Pietro Clementi (Roma, 1972) è autore teatrale, scrittore, compositore, regista e attore. Fondatore della Compagnia “Un teatro da favola”, con le sue rappresentazioni per le famiglie ha battuto tutti i record di presenze a Roma e Milano. Come La favolosa favola della fatina Scemarella e La famiglia Transylvania, anche questo libro è illustrato dagli inconfondibili disegni di ValerioChiola, il talentuoso fumettista chiamato tra l’altro da DC Comics a disegnare Scooby-Doo.