Amélie Antoine è nata nel 1984 e vive a Lille
«C’era qualcosa… con me. Stavo… stavo cercando i pesci con la maschera e il boccaglio e d’un tratto qualcuno mi ha spinto la testa giù. All’inizio ho pensato che fossi tu che mi facevi uno scherzo, ma qualcosa mi ha spinto ancora più forte… Non… non riuscivo più a respirare, non riuscivo più a risalire…» singhiozzò il bambino con il terrore negli occhi. DAI
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ANNI
Disegno di copertina © AkuMimpi / © VitayuliaArt
PER CHI NON HA PAURA DI AVER PAURA
la bambola maledetta
Tea e Margot sono due sorelle inseparabili. Fino al giorno in cui, in un mercatino delle pulci, Margot si innamora di un’incantevole bambola di porcellana dai boccoli ramati e l’abito di pizzo. La chiama Rosamunda e la tiene sempre con sé. Presto iniziano a verificarsi strani e inquietanti incidenti, senza un’apparente spiegazione. Tea è l’unica ad avere dei sospetti sulla bambola, che potrebbe non essere così angelica come sembra…
Amélie Antoine
la bambola maledetta
con la famiglia. A nove anni ha avuto la fortuna di scoprire – e amare – Stephen King e da allora è cresciuta adorando la paura. La bambola maledetta è il suo primo romanzo per ragazzi.
Amélie Antoine
la bambola maledetta
La bambola fissava Margot con due grandi pupille verde smeraldo. Tea ripensò allora alla sfinge che aveva portato suo zio da un viaggio in Egitto, una strana statuetta con il corpo da leone e la faccia da faraone che sembrava seguirti con lo sguardo in qualunque punto ti trovassi. «Un’illusione ottica» aveva spiegato sua zia per rassicurare il loro fratello minore, Sasha, un po’ intimorito. Quella bambola di porcellana produceva su Tea lo stesso effetto: sebbene le biglie di vetro che fungevano da occhi non si muovessero, la ragazzina aveva la sensazione piuttosto inquietante che la bambola le stesse davvero guardando.