l’arte è una parola GALLERIA IL PONTE FIRENZE 12 dicembre 2009 – 26 marzo 2010 Vincenzo Agnetti (Milano, 1926 – Milano, 1981) Vincenzo Agnetti nasce a Milano il 14 settembre 1926. Diplomatosi all’Accademia di Brera, nei primi anni Cinquanta esordisce nell’ambito della pittura informale, ma ben presto capisce che tutti i codici di comunicazione, pittura compresa, risultano falsificanti di fronte al fluire libero del pensiero. Per sottrarsi ai vincoli di qualsiasi linguaggio, cessa di produrre arte privilegiando l’attività teorica: dà così avvio ad un periodo che egli stesso definirà “liquidazionismo” o “arte-no”. Negli stessi anni si avvicina a Piero Manzoni e agli altri membri del gruppo Azimuth con cui collabora all’omonima rivista. A partire dalla pubblicazione dell’ “antiromanzo” Obsoleto (1967), non credendo più alla possibilità di esprimersi attraverso la pittura, né per mezzo di altre forme d’arte già codificate, avvia un lavoro di matrice concettuale, in cui la pratica artistica viene concepita come pura analisi dei concetti che mira a sovvertire e decostruire i parametri del linguaggio. Dopo aver tenuto nel 1967 la prima personale, Principia, a Palazzo Diamanti di Ferrara, affronta il tema dell’assenza e il valore della memoria ne i Libri dimenticati a memoria (1968): volumi dalle cui pagine ritaglia le parti stampate lasciando intatta solamente la cornice bianca. Nel 1970 realizza un film sperimentale con Gianni Colombo e si dedica a sperimentazioni sulla scrittura: si ricordano, Utopia (1971), Tesi (1972) e gli Istanti-lavoro, ispirati alla ricerca sviluppata dal gruppo Art & Language. Dopo aver partecipato nel 1972 alla Quadriennale di Roma e a Documenta 5 di Kassel, espone alla Biennale di San Paolo del Brasile, allestisce un'antologica alla Pinacoteca Nazionale di Bari ed è invitato alla Biennale di Venezia (dove tornerà nel 1976, nel 1978 e nel 1980). Nel 1975 è presente a Arte video e Multivision a cura di Tommaso Trini alla Rotonda della Besana di Milano e tre anni dopo partecipa alla seconda settimana internazionale della 'Performance’ a cura di Renato Barilli presso la Galleria d'arte moderna di Bologna. Nel 1981 espone al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano e nello stesso anno scrive il suo ultimo lavoro di poesia, Lucernario. La morte improvvisa, il 2 settembre del 1981, lo coglie ancora nel pieno della sua attività.
Assioma, 1973 Bachelite, 80x80 cm Firmato e datato sul retro Provenienza: Daniela Palazzoni, Milano Esposizioni: “Exempla”, Pinacoteca Civica, Teramo, a cura di B. Corà, 2002 Bibliografia: Cat. “Exempla”, 2002
Senza titolo, 1973 Inchiostro a tampone su carta, 76x56 cm Firmato e datato 1973 Provenienza: L’uomo e L’arte S.P.A. Centro d’arte contemporanea e primitiva, Milano Esposizioni: Galleria Milano, Milano 1978
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