Fondazione Enasarco - Newsletter

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N.3

SETTEMBRE-OTTOBRE 2010

Il punto Primo piano Formazione Bacheca Passioni Territorio Giorni nostri Storia Fuori orario

Nuova stagione, nuove sfide.

La Fondazione si rimbocca le maniche

Servizio Studi e Analisi Attuariali: la competenza è donna

Ufficio di Padova: nel cuore del cuore del business

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Il punto

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Nuova stagione, nuove sfide, l’energia di tutti L’estate ci ha portato una Manovra Finanziaria che tiene le Casse previdenziali privatizzate fuori dai tagli, e instaura una rete preventiva di controlli e autorizzazioni ministeriali, limitando l’autonomia in materia di politiche del personale e contratti. L’autunno ci vede a rimboccarci le maniche per affrontare insieme passaggi importanti sapendo di poter contare sul valore più grande che abbiamo: le persone

giornalisti ecc.) e quelli di cui al Dlgs 103/96 (periti industriali, infermieri, biologi, dottori agronomi e forestali, chimici, attuari ecc.)”. Il che vuol dire niente snellimento dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali, ma anche niente tagli alle diverse spese che, per quanto riguarda la Fondazione, sono state decisamente a fine dell’estate è, per definizione, gestioni previdenziali privatizzate (che contenute negli ultimi anni. il momento di ripresa delle attività, a dire il vero nel provvedimento e settembre può essere considerato – avrebbero voluto non entrarci per Il patrimonio immobiliare con buona pace del nostro calendario – nulla) e il Governo (che invece ”Le operazioni di acquisto e vendita il vero inizio dell’anno. avrebbe voluto trattare le Casse come di immobili – recita la manovra – da È infatti adesso che, più o meno qualsiasi ente pubblico ai sensi parte degli enti pubblici e privati che ristorati dalla pausa estiva, si dell’elenco ISTAT). gestiscono forme obbligatorie di riprende il filo di ogni discorso, si Restano tuttavia sul piatto una serie assistenza e previdenza, nonché le delineano obiettivi, si formulano – nei di criticità alle quali si dovrà mettere operazioni di utilizzo, da parte degli casi migliori – buoni propositi. appunto mano in questo avvio di stessi enti, delle somme rivenienti La bella stagione ci ha regalato però, stagione, che si prospetta dunque di dall’alienazione degli immobili o delle oltre a un po’ di meritato riposo, particolare rilevanza, tanto più nella quote di fondi immobiliari, sono anche la ben nota Manovra prospettiva di dare effettivo corso al subordinate alla verifica del rispetto Finanziaria recante “misure urgenti in piano di dismissioni immobiliari che dei saldi strutturali di finanza materia di stabilizzazione finanziaria la Fondazione ha posto da tempo al pubblica da attuarsi con decreto e di competitività economica” e centro del proprio orizzonte. di natura non regolamentare del approvata lo scorso 28 luglio, alla A escludere le Casse previdenziali Ministro dell’Economia e delle quale, evidentemente, abbiamo privatizzate dai tagli imposti Finanze, di concerto con il Ministro guardato con interesse, e a tratti con dalla manovra è stato un del Lavoro e delle Politiche Sociali”. un filo di apprensione, durante tutta ‘maxiemendamento’ con il quale il la sua articolata genesi.

Governo, in merito alla riduzione dei costi degli apparati organizzativi, ha Le Casse non sono Pubblica chiarito che “le disposizioni (...) non si Amministrazione applicano agli enti di cui al Dlgs All’indomani dell’approvazione della 509/94 (agenti e rappresentanti di manovra correttiva, si chiude dunque commercio, avvocati, ingegneri, con un ‘pareggio’ la partita fra le geometri, consulenti del lavoro,

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Nuova stagione, nuove sfide, l’energia di tutti A riguardo di questa norma, è importante sottolineare che la Fondazione è assolutamente favorevole a controlli istituzionali che supportino nelle scelte strategiche e garantiscano ancora più trasparenza e correttezza.

Non a caso è l’unica, tra le Casse privatizzate, che si è autodotata di un sistema di controllo interno e che intende rafforzare regole e garanzie nel settore degli investimenti mobiliari. Nulla in contrario quindi, a patto che, così come garantito dai Ministeri negli incontri che si sono tenuti, l’iter autorizzativo sia snello e rispetti la tempistica dei progetti di riqualificazione dei patrimoni immobiliari che, come nel caso di Enasarco, dopo anni di studio e analisi di fattibilità, sono ormai sulla rampa di lancio.

Alla Fondazione sta a cuore, e vuole continuare a rafforzare questo obiettivo, il rispetto degli obblighi futuri verso i suoi iscritti e pensionati nonché verso le aziende. Le rassicurazioni fornite finora fanno però ben sperare sulla questione: è in arrivo un Decreto interministeriale per la fine di questo mese di settembre che dovrà regolare l’iter autorizzativo.

I contratti Le Casse previdenziali privatizzate – e perciò, anche qui, Enasarco – vengono menzionate anche da un articolo della manovra che blocca il rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti delle Casse.

Anche qui l’interlocutore principe è, con ogni evidenza, il Ministero del Lavoro, la cui circolare interpretativa della legge è attesa con interesse e, tutto sommato, ottimismo: è infatti legittimo sperare che le variabili interpretative – e di seguito l’attuazione – saranno più semplici di quelle riguardanti la gestione del patrimonio immobiliare.

I dipendenti: un’attenzione a tutto tondo Il discorso sul contratto introduce un tema di attenzione generale ai dipendenti che a sua volta ha informato di sé l’estate legislativa: dal primo agosto è infatti scattato per aziende ed enti l’obbligo della valutazione dei rischi di stress lavoro-correlato, che entrano perciò a far parte, in modo organico, dei temi, più ampi, legati alla sicurezza sul lavoro.

Si tratta perciò, per tutti, di introdurre o potenziare meccanismi di prevenzione,

riduzione o eliminazione del rischio. Per la Fondazione Enasarco – che pure guarda con attenzione e rispetto a ogni novità normativa – si tratta di proseguire in una direzione già intrapresa da tempo, che è quella di tentare di costruire un clima interno volto alla valorizzazione del personale in cui ciascuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e concorrere positivamente a presente e futuro della Fondazione.

Queste politiche trovano conferma negli esiti delle controversie, in qualche caso verificatesi, la cui risoluzione ha attestato con estrema chiarezza come da parte di Enasarco vi sia consapevolezza e responsabilità di comportamento, nella convinzione che il contributo di tutti possa concorrere a raggiungere gli obiettivi che la Fondazione si è data, percorrendo però un tracciato comune fatto di rispetto reciproco, trasparenza, sostenibilità.

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Primo piano

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Ottimizzare per crescere Nuovo impulso al percorso di riorganizzazione interna della Fondazione, avviato da tempo, all’insegna di semplificazione, rafforzamento delle funzioni strategiche, creazione di nuovi centri di responsabilità, assunzioni mirate. Ecco un elenco delle innovazioni propri dipendenti, al fine di migliorare l’efficienza interna e, di conseguenza, la qualità dei servizi prestati ai propri iscritti. Per poter completare nel medio-breve termine, e al meglio, il processo di cambiamento già avviato, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto necessaria una serie di interventi organizzativi interni quali la semplificazione e completamento delle strutture organizzative e gerarchiche; il rafforzamento delle funzioni dirigenziali strategiche; la creazione di nuovi e indispensabili centri di responsabilità da affidare a quelle risorse che, nel corso degli anni, hanno dimostrato elevata professionalità e diligenza; l’assunzione di figure di alta competenza idonee allo svolgimento di mansioni differenziate e indispensabili. Estremamente innovativa è stata inoltre la decisione, da parte della Fondazione, di dotarsi, ecisa accelerazione, nella pur non essendo obbligata, di uno prospettiva di ottimizzare ruoli strumento di controllo e analisi sui e competenze, del progetto di processi interni d’investimento riorganizzazione interna. Negli ultimi mobiliare e immobiliare, al fine di tre anni la Fondazione ha infatti garantirne sempre di più la intrapreso un percorso di graduale trasparenza. A questo proposito, riorganizzazione della propria struttura il 29 Luglio scorso il Consiglio di e avviato un’importante attività di Amministrazione ha deliberato accrescimento professionale dei l’attuazione del nuovo organigramma,

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che permetterà alla Fondazione di compiere un ulteriore salto di qualità organizzativo. Di seguito l’elenco dei diversi cambiamenti organizzativi:

si è provveduto a trasformare l’Area Risorse Umane in Direzione del Personale, collocandola in staff alla Direzione Generale. Gli Uffici che la compongono sono due: l’Ufficio Risorse Umane – Relazioni Sindacali e Formazione e l’Ufficio Affari Generali. L’Ufficio Risorse Umane, Relazioni Sindacali e Formazione svolge le attività precedentemente demandate ai Servizi Formazione e Gestione Risorse Umane, Amministrazione del Personale e Ispettorato Portieri, mentre le mansioni dell’Ufficio Affari Generali restano invariate. Il dottor Massimiliano Marcucci è responsabile della Direzione del Personale e ad interim di entrambi gli Uffici che la compongono.

Staff alla Presidenza del Consiglio di Amministrazione > Nell’ambito del Servizio Relazioni Esterne ed Istituzionali è stato istituito l’Ufficio Informazioni, che assorbe le funzioni già di competenza dell’Ufficio Relazioni.

Il trasferimento dell’Ufficio è stato disposto tenendo conto del fatto che il servizio di orientamento e informazione, che il contact center fornisce agli iscritti per una migliore > Per soddisfare la necessità di un conoscenza o fruizione delle coordinamento complessivo e prestazioni, rientra nelle funzioni costante delle attività delle Alte della comunicazione.

Segreterie (Organi Collegiali, La responsabilità del Servizio Collegio dei Sindaci, Presidenza, resta affidata alla dottoressa Vice Presidenze e Direzione Annalisa Guidotti.

Generale) è stato istituito il Servizio Segreterie di Alta Direzione, in staff Servizi in staff alla Direzione Generale, la cui alla Direzione Generale responsabilità è affidata al dottor > Per rafforzare ed evidenziare Marco Verro, con qualifica di il carattere unitario della gestione dirigente, che assume anche la delle risorse umane nell’intero carica di Capo della Segreteria del ambito aziendale e assicurare Direttore Generale. Restano invariati maggiore autorevolezza ed efficacia i riporti funzionali delle singole alle iniziative di questa struttura, Segreterie e i responsabili del loro

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Primo piano

Ottimizzare per crescere

coordinamento, nelle persone del dottor Fabio Mario Toussan per la Segreteria degli Organi Collegiali e della dottoressa Paola Pellegrini per la Segreteria del Collegio Sindacale. > Al Servizio Affari Legali si è voluto assicurare una direzione stabile affidandone la responsabilità alla dottoressa Rossana Luconi con qualifica di dirigente.

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Attività di Supporto che è stato soppresso. La responsabilità dell’Ufficio Conti-Agenti e Firr è affidata alla dottoressa Silvia Rigoli, che assume la qualifica di quadro mentre quella dell’Ufficio imprese preponenti è in capo alla signora Alba Monini. La dirigenza del Servizio viene assunta dalla dottoressa Maddalena Magrini.

> Il Servizio Prestazioni, preposto alla liquidazione ed erogazione delle Area Istituzionale prestazioni previdenziali, ha Le analisi effettuate negli ultimi mesi assorbito l’Ufficio Prestazioni hanno evidenziato, in alcuni Servizi Integrative (finora appartenente al dell’Area Istituzionale, la necessità Servizio agli iscritti, ora soppresso) di colmare dei vuoti gerarchici e che si aggiunge ai due Uffici già organizzativi, di rinforzarne alcuni esistenti: l’Ufficio Liquidazione punti di attività e di razionalizzarne Pensioni e l’Ufficio Gestione le relative strutture.

Pensioni. La responsabilità dei tre Uffici è demandata rispettivamente > Nel Servizio Contribuzioni è stata al dottor Vito Galloro, al dottor attuata una riorganizzazione dei Giovanni Manca e al dottor Alfredo singoli Uffici attraverso una nuova Di Michele. La dirigenza è stata ripartizione delle funzioni in affidata al dottor Andrea Ricci al relazione al destinatario finale dei fine di superare la gestione processi di lavoro (agenti e imprese interinale del Servizio e dotarlo, preponenti). Gli Uffici costituiti sono: come nel caso di Contribuzioni, di l’Ufficio Conti-Agenti e Firr che cura una stabilità necessaria al l’insieme dei processi di lavoro miglioramento delle proprie attività. riguardanti gli agenti in materia di > Considerata la dimensione regolarizzazione e certificazione delle posizioni contributive e degli contenuta (solo 4 unità) del Servizio accantonamenti Firr; l’Ufficio Vigilanza e Coordinamento Uffici Imprese Preponenti che si occupa Periferici è stato abolito l’Ufficio di accredito e ripartizione incassi preposto a tale coordinamento e il atipici, protocollo grandi ditte, conseguente ruolo di responsabilità rateizzazioni contributive, ecc. distinto da quello del dirigente, Entrambi gli Uffici svolgono anche dottor Fabio Rufini. le attività precedentemente > La responsabilità del Servizio Studi demandate all’Ufficio Anagrafe e

e Analisi Attuariali è stata affidata alla dottoressa Rosa Di Nardo, in qualità di dirigente. Il Servizio, pur essendo nato da poco, ha offerto e sta offrendo apporti essenziali in differenti attività della Fondazione, come per esempio la stesura del nuovo Regolamento delle Attività Istituzionali, lo sviluppo delle tematiche statistico-contabili finalizzato alla stesura delle relazioni per i bilanci e la riorganizzazione dell’Area Istituzionale. > Il dottor Maurizio Battistoni ha assunto la dirigenza del neonato Servizio Sanità Integrativa, che avrà il compito di analizzare e studiare la possibilità di attuare un piano di sanità integrativa per gli agenti e di curarne l’eventuale fase di implementazione e attuazione pratica.

Area Gestionale Alcune modifiche strutturali hanno interessato anche tre dei quattro Servizi appartenenti all’Area Gestionale. > Nel Servizio Immobiliare sono stati soppressi l’Ufficio Amministrativo e il settore rinnovo contratti. È responsabile del Servizio ad interim il Direttore dell’Area Gestionale, architetto Carmelo Francot. > Nel Servizio Bilancio, Amministrazione e Controllo, che provvede alla gestione della

contabilità generale della Fondazione e al controllo di gestione, sono stati soppressi l’Ufficio Amministrazione, Pianificazione e Controllo, l’Ufficio Recupero Crediti e l’Ufficio Tesoreria e Back Office Titoli. Attualmente il Servizio è quindi dotato di una struttura gerarchica piana più confacente alla sua dimensione contenuta. Mantiene la dirigenza del Servizio la dottoressa Carolina Farina. > Anche nel Servizio Ciclo Passivo le attività e le dimensioni risultano essere troppo contenute per giustificarne una struttura articolata in Uffici. Sono stati perciò soppressi gli Uffici preposti agli acquisti e alle gare dando così alla struttura un’organizzazione di tipo orizzontale.

Nell’attuale fase di dismissione del patrimonio immobiliare si è ritenuto inoltre necessario un rapporto stretto e costante tra il Servizio in questione e quello che cura le dismissioni, pertanto la responsabilità del Servizio resta affidata ad interim al Direttore dell’Area, architetto Carmelo Francot.

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Primo piano

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Ispettori: la qualità come certezza Introdotta da luglio, come previsto dal Progetto Qualità 2010, la ‘certificazione’ dei verbali di accertamento attesta che siano rigorosi e uniformi: un’arma in più per i nostri legali in sede di giudizio

“I nostri verbali – aggiunge Rufini – dovranno somigliare a una cassetta di munizioni: più pallottole si possiedono più aumenta la possibilità di centrare il bersaglio”. mbizioso, ma non meno dei suoi procedure SAI (il gestionale della L’idea, condivisa con il direttore di addetti, il Progetto Qualità 2010 vigilanza), la formazione continua Area, si fonda sul concetto della del Servizio Vigilanza e nonché il recente seminario di Fiuggi”. ‘certificazione’ – vale a dire Coordinamento degli Uffici Periferici. Ma bisogna andare avanti e l’attestazione che l’Ispettore ha Da luglio scorso, infatti, tutti i verbali compiere un nuovo passo verso un rispettato determinati standard – che di accertamento redatti dagli ulteriore miglioramento, soprattutto ogni verbale dovrà ottenere da parte ispettori di Vigilanza degli Uffici sul piano qualitativo, attraverso del responsabile di Ufficio.

Periferici dovranno superare un altro l’introduzione di nuovi strumenti. ‘esame’, dovranno cioè ottenere la L’ambizioso traguardo del Servizio, cosiddetta ‘certificazione’. oltre al mantenimento dei livelli Tra l’otto e il nove giugno sono quantitativi raggiunti in termini di comparsi in sede centrale i accertato e di incassato (l’accertato responsabili degli Uffici Periferici: si è ormai stabilizzato su valori che ogni tanto si affacciano a Roma intorno ai 40 milioni di euro annui), per poche ore, per poi tornare, dopo è quello di rafforzare il potenziale un affannoso inseguimento di treni e vincente dei nostri legali nelle aerei, alle loro ‘postazioni’ di lavoro. vicende processuali di opposizione.

Li aveva riuniti il dirigente del Gli ispettori di vigilanza della Servizio, Fabio Rufini, per illustrare Fondazione sono oggi in possesso loro il piano della Qualità. delle capacità tecniche nonché degli “È da tempo – ci spiega Fabio Rufini strumenti necessari per fare questo – che sentivamo l’esigenza di salto di qualità”. affinare un piano di produttività che La necessità di assicurare che i coniugasse la quantità con la qualità, verbali degli ispettori, oltre a essere che si caratterizzasse per criteri di sempre uniformi agli indirizzi del valutazione rigorosamente certi e Servizio, offrano sufficienti garanzie obiettivi. Le azioni e i risultati più ai legali della Fondazione per un recenti hanno impresso una nuova buon esito del giudizio ha spinto a marcia alla vigilanza ispettiva: la ricercare un metodo scientifico, certo redazione e l’utilizzo del Manuale di e rigoroso, che garantisse il Procedura Ispettiva, l’adozione delle raggiungimento di questo obiettivo.

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La necessità di assicurare sufficienti garanzie ai legali della Fondazione ha spinto a ricercare un metodo scientifico, certo e rigoroso

Con questa novità, il Servizio Vigilanza conferma la sua fama di vero e proprio laboratorio in cui si sperimentano soluzioni diverse e innovative, rispetto alla realtà del passato, nel tentativo di raggiungere l’obiettivo della qualità in ogni azione e processo produttivo della Fondazione.

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Primo piano

Ispezione, cioè collaborazione

discussione. Anche in considerazione di ciò, viene dedicata molta cura alla professionalità e al know-how degli ispettori, soprattutto in questi ultimi anni. Il servizio ha puntato quindi sulla formazione, con cicli di aggiornamento periodici.

Se è vero che le competenze dell’ispettore ‘anziano’ vanno solo aggiornate, per i neo assunti (con un certo skill iniziale, magari laurea in materie giuridiche o economiche) è previsto invece un percorso di formazione assai lungo, di due anni e mezzo. Per aumentare il livello qualitativo, inoltre, dal 2010 è stata introdotta la certificazione del verbale, che ha comportato la diminuzione

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del numero complessivo degli atti, aumentandone però gli standard.

Ogni documento deve ora ottenere una sorta di ‘timbro di qualità’ tecnico-giuridica da parte del responsabile dell’ufficio territoriale.

Anche in quest’ambito ci si muove sul doppio binario: da una parte i doverosi controlli, dall’altra collaborazione e garanzie, nel segno della massima trasparenza dei rapporti, sia con gli agenti interessati che con le imprese ispezionate.

Fabio Rufini, dirigente del servizio, ha trascorso 20 anni in un ufficio periferico e potrebbe raccontare un’infinità di aneddoti curiosi. Ora gli capita più di rado di avere contatti

diretti con le ditte mandanti e gli agenti, ma ricorda ancora quella volta in cui, durante una visita ispettiva, gli sottoposero dei documenti falsi, ma redatti piuttosto bene. La lettera di incarico di procacciamento risaliva a 10 anni prima. Nel frattempo la ditta aveva cambiato la propria sede legale, e quel documento era redatto sulla nuova carta intestata: “Forse avevano doti di preveggenza, visto che già 10 anni prima – ricorda Rufini – sapevano che da lì a 5 anni si sarebbero trasferiti e perfino a quale indirizzo”.

Per quanto riguarda la Segreteria del servizio, dove lavorano Michela Camillo e Luigi Liberati, è un po’ atipica rispetto alle altre, perché ha la necessità di confrontarsi quotidianamente con tutte le sedi periferiche e quindi le sue attività sono necessariamente ‘allargate’. Michela e Luigi conoscono ovviamente tutti i colleghi degli altri uffici, con cui peraltro hanno instaurato un’ottima sinergia di lavoro e un bel rapporto anche a livello personale: fanno da supporto ai singoli ispettori, coadiuvano le segreterie delle sedi più piccole nella gestione del lavoro ordinario, ricevono le richieste cartacee di accertamento da parte degli agenti, si occupano di tutte le funzioni amministrative relative alle missioni dei singoli ispettori... In una sola parola, sono il vero ‘raccordo’ e punto di riferimento per le sedi territoriali.

I ricorsi di tipo amministrativo ai verbali di accertamento arrivano sulle scrivanie di Maria Teresa Rossi e di

Paolo Mautino. Gli atti e la relativa documentazione provengono, com’è ovvio, da ogni parte d’Italia: possono ricevere contestazioni di ogni tipo, da quelle un po’ più superficiali e scarne a quelle più elaborate e complesse, di molte pagine, redatte dagli studi legali delle ditte mandanti.

La tipologia del lavoro è variegata e al tempo stesso complessa: presuppone quindi un approfondimento di tipo normativo e giuridico, e pertanto richiede un costante aggiornamento. Per cui – di nuovo – c’è un continuo confronto con i colleghi delle altre sedi, fatto di preziosa collaborazione e disponibilità reciproca. Tutti riconoscono che si è creato un gruppo veramente affiatato!

Piero Pelliccioni è invece il responsabile dell’Ufficio ispettivo del Lazio: “Anche la nostra, paradossalmente, può essere considerata una sede periferica.

Svolgiamo attività ispettiva su Roma e sul Lazio, ed è il nostro core business”. Curiosamente, Piero prima di entrare in Fondazione ha svolto per un ventennio proprio l’attività di agente: chi meglio di lui, quindi, può conoscere tutti i meccanismi legati al contratto e alle dinamiche tra mandante e mandatari?

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Al centro delle dismissioni Alla scoperta del Servizio Dismissioni, in prima fila nella concreta messa in atto del Progetto Mercurio di dismissione del patrimonio immobiliare della Fondazione.

Colleghi, e soprattutto colleghe, che mescolando esperienza ed entusiasmo, spessore umano e grande professionalità, gestiscono i rapporti con gli inquilini e portano avanti un’attività che per Enasarco riveste un’importanza cruciale. E che ha avuto, finora, ottimi riscontri

È

Il responsabile del Servizio Dismissioni Sandro Tibaldeschi

tra gli uffici più gettonati della Fondazione, in questa fase di entrata a regime del Progetto Mercurio di dismissione del patrimonio immobiliare. Il Servizio Dismissioni, creato due anni fa da una costola del Servizio Immobiliare, ha la bella peculiarità di aver radunato volti storici cresciuti professionalmente in Enasarco, insieme a un gruppo di giovani collaboratori a progetto, tutti qualificatissimi: ingegneri, architetti, laureati in giurisprudenza ed economia. Un team selezionato e guidato dal dirigente Sandro Tibaldeschi. Obiettivo: vendere gli appartamenti di proprietà della Fondazione agli inquilini che li abitano. Missione delicata e complessa, ma dagli esordi decisamente promettenti. Dopo un lungo lavoro preparatorio, il Progetto, come si sa, è ormai entrato nella fase operativa e le prime lettere di prelazione inviate agli inquilini hanno avuto ottimi riscontri, con adesioni superiori al 90%. In uno stabile si è addirittura già raggiunto il ‘tutto esaurito’. Per la sua natura e i suoi

costantemente con le Organizzazioni Sindacali. Un confronto aperto e leale che ha portato alla firma di un accordo che stabilisce modalità di vendita e tutele, unico nel panorama italiano. Un giro fra le stanze al quarto piano non lascia adito a dubbi: scopi questo è per certi aspetti un alle Dismissioni lavorano quasi tutte Servizio di avanguardia. “Lavoriamo donne, a partire dalla Raffaela moltissimo con l’esterno – spiega Giacca, storica assistente del Tibaldeschi – svolgendo una dirigente che, come sostiene il capo: complessa attività di coordinamento “Sa sempre dove trovarlo”. A tenere di tutti gli advisor e società che le fila dei rapporti con l’esterno, e a assistono la Fondazione nelle diverse coordinare tutte le fasi, Emanuela fasi della vendita, e ci confrontiamo Daccomi e Pamela Carloni: “Noi quotidianamente con aziende che dobbiamo avere una visione globale – sono colossi nei loro campi; anche per ci dice Pamela – è un’attività questo è richiesto un altissimo livello complicata e frenetica, ma tutto viene di professionalità”. naturale quando, come nel nostro Allo stesso tempo, il Servizio caso, si lavora così bene insieme”.

Dismissioni eredita una parte La gestione amministrativa degli dell’identità storica della Fondazione, immobili è stata suddivisa in quattro quella costruita sugli affitti e i zone. Stefano Zandri presidia Roma rapporti con gli inquilini, tanti di Ovest, ma le altre responsabili sono vecchia o vecchissima data: anche qui tutte donne, battezzate “La maggior parte dei nostri inquilini orgogliosamente da Tibaldeschi “le – prosegue Sandro – vive in questi regine”. Parliamo a lungo con la appartamenti da sempre, e dopo 20, ‘regina’ di Roma Est Nadia Farabollini, 30 o addirittura 40 anni, molti si che è molto contrariata perché il 31 considerano già quasi proprietari.

Luglio andrà in pensione e proprio non Ci chiamano in tanti, è normale che le va di lasciare la Fondazione: per ogni problema, ogni dubbio, ci si “Eh sì – confessa – io non sono tra rivolga al padrone di casa, ma molti quelle che non vedono l’ora di ci sono anche affezionati. Nel tempo andarsene e che vengono al lavoro abbiamo costruito con loro rapporti controvoglia; mi trovo troppo bene, personali”. Il Servizio ha poi il non sono preparata a quando lascerò rilevante compito di dialogare il lavoro. Per fortuna al momento non

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Formazione

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La formazione come condizione Investire nell’attività formativa, considerandola elemento imprescindibile per affrontare le sfide del presente, è uno dei tratti salienti dell’Enasarco di oggi e riguarda, a vario titolo, tutte le persone che lavorano in Fondazione. Ecco una carrellata sui programmi in corso e su quelli appena conclusi

“C

hiunque smetta di imparare è un vecchio, che abbia 20 anni oppure 80. Chi continua a imparare, giorno dopo giorno, resta giovane.

La cosa migliore da fare nella vita è mantenere la propria mente giovane e aperta”. La citazione, pescata nel grande mare di internet, viene attribuita a Henry Ford, uno che di organizzazioni lavorative se ne intendeva. Idee analoghe, sull’importanza dell’imparare, sembrano guidare le scelte di Enasarco in materia di formazione.

Valorizzazione delle competenze e miglioramento continuo sono infatti leve tra le principali utilizzate per permettere alle persone che lavorano in Fondazione di affrontare nel modo migliore le sfide del presente.

Così, anche in questo autunno 2012, l’attività formativa riguarda più fronti (ma la condizione è ormai pressoché permanente), e coinvolge in pratica, pur con tempistiche e modalità differenti, tutti i colleghi della Fondazione. Dopo la pausa estiva, si è concluso EnasarComunica – di cui abbiamo parlato diffusamente nello scorso numero di Enasarco News –, il corso che parte dal

presupposto che tutti siamo comunicatori, e tutti responsabili dell’immagine di Enasarco presso tutti i suoi pubblici di riferimento.

Giocato su modalità vivaci e coinvolgenti, il corso ha interessato, appuntamento dopo appuntamento, tutto il personale della Fondazione. Di tutt’altro segno – nell’ottica di un corredo formativo che abbracci ogni segmento dell’attività lavorativa – è il programma di formazione

avanzata che riguarda l’utilizzo degli applicativi Office. Il corso di perfezionamento, destinato a migliorare la capacità di utilizzo dei principali programmi (Word, Excel, PowerPoint), è rivolto soprattutto a coloro che hanno l’incarico di redigere relazioni, effettuare report, organizzare presentazioni. Sono stati quindi individuati 80 colleghi che, divisi in gruppi, dallo scorso mese di Maggio e fino a tutto Novembre, hanno partecipato alle sessioni

formative programmate presso la sede della società incaricata, la PCSnet, centro autorizzato di formazione per Microsoft che può fregiarsi del titolo di Microsoft Gold Certified Partner for learning solutions & information worker solutions.

E non è ancora tutto: un terzo progetto ha coinvolto circa 25 partecipanti tra dirigenti e quadri provenienti da vari settori della Fondazione, nonché personale dell’Area Comunicazione e Media, ed è stato affidato alla Luiss Business School, divisione dell’Università Luiss ‘Guido Carli’ di Roma. Sono stati organizzati due

Valorizzazione delle competenze e miglioramento continuo sono strumenti per affrontare al meglio le sfide del presente

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Formazione

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Uno studio in rosa Competenze costruite sui libri, e affinate dall’esperienza, guidano il lavoro del Servizio Studi e Analisi Attuariali, roccaforte tutta al femminile in cui conoscenza e approfondimento contribuiscono a definire strategie e azioni della Fondazione. “E il vero segreto – spiega Rosa Di Nardo che è al timone – sta nel lavoro di gruppo”

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pesso, e a ragione, ci si lamenta di come le donne siano poco rappresentate nella politica e, in generale nelle cosiddette stanze dei bottoni. Constatazione scoraggiante a cui non si sottrae certo il nostro Paese, con dati a cui è preferibile non legare un aggettivo. Fa quindi piacere imbattersi in una struttura che, seppur piccola, vanta, in ogni suo ‘ordine di posti’, solo presenze femminili. È questo il caso del nostro Servizio Studi e Analisi Attuariali, che opera all’interno dell’Area Istituzionale.

Cinque sono le colleghe belle e ‘toste’

Si forniscono consulenze alle altre strutture, si analizzano norme e si collabora La responsabile del Servizio Rosa Di Nardo.

Di fronte a lei, da sinistra, Mariangela Iodice, Francesca Aquilino,Michela Ramani ed Eleonora Verdini

che ne fanno parte. Francesca Aquilino e Eleonora Verdini, giuriste, Mariangela Iodice, economista, e Michela Ramani, attuario. Queste quattro giovanissime costituiscono dal 2009 il female team guidato da Rosa Di Nardo, ‘memoria storica’ delle Prestazioni con 36 anni di lavoro in Fondazione sulle spalle e nella testa.

“Mi hanno dato delle figlie – osserva con affetto – a cui trasferire competenze e la mia esperienza”.

Le ‘figlie’ (che vanno dai 26 ai 34 anni) e la ‘mamma’ (altrettanto giovane in energia e carattere) si occupano di aspetti che riguardano a 360 gradi la vita e le attività di Enasarco. alla Nonostante i pochi stesura mesi di vita del definitiva Servizio, di legna in cascina ne è della

relazione al Bilancio

stata messa parecchia, anche se compiti e attività si vanno di giorno in giorno assommando e definendo.

Ci si è messe al lavoro per produrre in house corsi trasversali di aggiornamento professionale che siano rivolti al personale interno e che si focalizzino sulle materie istituzionali nelle quali le ‘ragazze’ sono ben ferrate. Si collabora molto con le altre strutture fornendo ‘consulenze’ in vari settori; si analizzano norme che possano impattare sull’attività della Fondazione; si collabora alla stesura definitiva della relazione al Bilancio consuntivo della Fondazione (a proposito: lo scorso giugno è stato pubblicato quello 2009, disponibile sul nostro sito); si supportano gli esperti esterni dello Studio Orrù nell’elaborazione dei Bilanci tecnici,

così importanti nella definizione delle strategie e delle azioni aziendali future. “Lavoriamo anche sull’approfondimento – precisa Rosa Di Nardo – di vari aspetti del Regolamento delle attività istituzionali, anche per analizzare il contesto giuridico-economico e le conseguenze di eventuali ‘aggiustamenti’ e modifiche.

Non mancano nemmeno full immersion nei motori della Fondazione per studiare procedure e standard che permettano la rilevazione della produttività e un’equa valutazione del lavoro svolto. Spesso si è rimproverata alle donne una certa incapacità al lavoro in team. Ma Rosa ci svela che tra le sue ‘ragazze’ è tutto il contrario: “il vero segreto è il lavoro di gruppo”.