Controguida di Fisica 2012/2013

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TERZO ANNO Meccanica Quantistica I (9 CFU) Prof. Anselmino I periodo La meccanica quantistica può essere affrontata seguendo un approccio storico (che tenta di ricostruire il percorso con cui è nata la teoria attuale, fermo restando che la teoria non discende deduttivamente dalle osservazioni che l'hanno preceduta) o assiomatico (si stabiliscono le regole del gioco e si gioca). Il secondo è forse più disorientante per chi vede per la prima volta MQ, inoltre è già impiegato nel corso di MQII della prof.ssa Boglione. Anselmino fortunatamente adotta il primo approccio e lo fa anche piuttosto bene. Esistono due formalismi principali: quello di Schrödinger e quello di Heisenberg (più esaltante ma più astratto). Entrambi i formalismo vengono approfonditamente spiegati durante il corso e con entrambi si affrontano vari problemi storicamente e fisicamente importanti. Vengono abbastanza enfatizzati i paralleli con la meccanica classica, il che aiuta ma fino a un certo punto, perché la MQ è molto più strana e bizzarra (e affascinante!) di quel che ci si aspetta. Particolarmente importante è il discorso sull'interpretazione probabilistica della teoria e dunque sul significato profondo della misura in MQ, questione che sarà ripresa e sviscerata anche e soprattutto in MQII. Verso la fine del corso si studiano alcune tecniche standard per studiare problemi in modo approssimato: la teoria delle perturbazioni e il metodo variazionale. Si tratta di argomenti forse un po' ostici, contro i quali però funziona eccellentemente un vecchio trucco: STUDIARE come se non ci fosse un domani. Il programma infatti è indubbiamente lungo, tenetene contro... L'esame è orale e tipicamente consiste nel rispondere a due domande di teoria, tratte da un elenco di circa 50 che il professore distribuisce alla fine del corso. Ogni tanto è richiesta la soluzione di un esercizio elementare, sulla falsariga di quelli mostrati durante le lezioni. Come spesso succede, le domande predilette sono quelle che non richiedono troppi conti, ma la statistica è utile: essendovi un elenco, prima o poi escono tutte. Occhio alla teoria delle perturbazioni: è un argomento importante perché si tratta di una tecnica potente, non ci si può far beccare impreparati su quello. Si tratta di un bel corso, ma non banale. Tornano utili i discorsi di Metodi I sulle equazioni differenziali (e un po' le serie/trasformate di Fourier), non fa 28


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