15 agosto (giovedì)
( Dachau: un tempo al posto dei numeri le baracche )
Oggi il programma del “giro turistico per masochisti” prevede un prima tappa necessaria, di auto-fustigazione (vero e proprio cavallo di battaglia del viaggio), al concentrationlager di Dachau; nel pomeriggio in bici al “giardino inglese”, e infine una passatina veloce-veloce in un porno-locale a scelta…se avanza tempo. Ci vuole coraggio per andare a Dachau, ma ce ne vuole, per me, anche per approcciare il porno-locale. Se tutto va male come prevedo, nel senso che non riesca ad avere qualche altra felice intuizione di viaggio, magari incontrare qualcuno di interessante, domattina me ne torno a Roma con il fatidico “Michelangelo”: treno che parte alle 9.30 da Monaco e arriva a Roma Termini alle 20.00. Meglio passare mezza giornata in più in treno e risparmiare 180 € di aereo, visto che, euro o non euro, Austria e Germania, secondo me, praticano prezzi più che doppi rispetto a Roma. Efficientissimo il personale del mio albergo: a colazione un cameriere mi ha fulminato con lo sguardo perché ho preso del succo di frutta con un bicchiere più grosso di quelli previsti dal regolamento, e appoggiati a fianco della macchina da cui si munge il prodotto. Quando sono tornato in stanza, così come era accaduto ieri, è entrata la cameriera gridando “pulizie”, seguita oggi da una signorina con lo specifico compito di vigilare sul frigo bar.. Ho fatto a malapena in tempo a dirle che non parlavo tedesco, che lei aveva già aperto lo sportelletto del frigo, contatone il contenuto, ed era uscita a tempo di record! Devo precisare che il personale in questione è dotato di una chiave che apre la porta del cliente anche se quest’ultimo ha preventivamente infilato la sua nella toppa e ha dato tutte le mandate possibili: alla faccia della privacy.. pag 23
