Marjane Satrapi e le molestie sessuali: "Tutti sapevano"

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In Friuli processano due coop: crac da 130 milioni, oltre 20 mila soci beffati I pm: “Banche abusive”. Primo colpo a un settore opaco che vale 12 miliardi

Mercoledì 22 novembre 2017 – Anno 9 – n° 322

a 1,50 - Arretrati: a 3,00 - a 12,00 con il libro “Morte deiePaschi” e 1,50 – Arretrati: 3,00

Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

ALLO SBANDO Intanto Gabanelli va a La7 e Fazio ospita B. STRASBURGO Oggi l’udienza alla Cedu sulla Severino

Rai flop: Domenica In B. a caccia di impunità, chiude per 2 settimane pure Renzi lo legittima PERQUISIZIONI

p Stop alle Parodi con la scusa del Gran Premio di F1 e di altri “eventi sportivi”: ma in realtà il problema sono gli ascolti al minimo. Orfeo in Cda ammette: “Qualcosa non va, programma da rivedere” q ROSELLI A PAG. 3

C. Parodi

Libera stampa addio: sequestri e fonti a rischio

p Lotta per ottenere la candidabilità. Presiede la giudice tedesca Nussberger. Ma per la decisione servono 912 mesi. Intanto il segretario Pd dice: “Sarei contento che corresse alle elezioni per sfidarlo in un collegio”

q MELETTI A PAG. 2

q MASCALI A PAG. 5

SILVIO SFODERA L’ANZIANOMETRO E ABOLISCE TASSE GIÀ ABOLITE Berlusconi

q ALESSANDRO ROBECCHI A PAG. 13

DUE CITTÀ DUE MISURE Due emendamenti uguali, uno passa l’altro no

Il governo punisce Torino (M5S) e versa l’Imu solo a Caserta (Pd)

Mannelli

p Il Tesoro deve restituire ai Comuni il gettito indebito che ha incassato con la riforma della tassa sulla casa Le richieste dell’Appendino sono “inammissibili”, quelle uguali del dem Carlo Marino invece passano

Speculazioni e “scandali”

Chi e perché vuol uccidere uno dei primi licei romani

q CERASA E GIAMBARTOLOMEI A PAG. 8

RENZI È SOLO

Ora la Leopolda è radioattiva: non ci va nessuno

Il Virgilio L’interno del liceo di via Giulia a Roma LaPresse

q MARRA A PAG. 4

IL RITIRO (PROVVISORIO)

“Dibba” non ne poteva più Ma per il M5S è un disastro q DE CAROLIS, MARCHINA E SCANZI A PAG. 6 - 7

La cattiveria Agenzia del farmaco, Amsterdam batte Milano. Morto Riina, in Europa non contiamo più un cazzo

q DELLA SALA E MANAGÒ A PAG. 9

Ema: Amsterdam batte Milano anche perché l’Italia non sa fare diplomazia q VALDAMBRINI E FELTRI A PAG. 11 - 12

WWW.FORUM.SPINOZA.IT

CORRUZIONE PROLETARIA Il giudice: “Pilotavo sentenze” LA FUMETTISTA IRANIANA L’ARCHEOLOGO PAPI

La mazzetta ai frutti di mare » ANTONELLO CAPORALE

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azzette formato micro, nei casi più disperati e compassionevoli una fritturona di calamari, un cesto di cozze pelose, qualche riccio di mare, e comunque, al massimo, cadeaux proletari da 500 a 1.500 euro. Senza strafare, senza lussi da jet set. È la corruzione prêt-à-porter, il fascicolo speciale dei giudici ghiottoni chiamati oggi dai tribunali a rendicontare il loro

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vizietto. Magistrati tout court, o anche e soprattutto professionisti votati alla toga onoraria, delegati a dirimere le controversie tributarie. Cioè i soldi che lo Stato, quando li pretende e non li ottiene, avanza con domanda giudiziale. E Orazio Quintavalle, ex giudice tributario, presidente della commissione regionale, ha elencato al Tribunale di Bari che lo processava. A PAG. 10

Satrapi: “Di Weinstein Nell’antichità l’uomo anch’io sapevo tutto, molestava le statue ma sono rimasta zitta” (e ci faceva pure sesso) q MUSOLINO A PAG. 19

q PAPI A PAG. 22

Totò e Fassino divisi a Berlino » MARCO TRAVAGLIO

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a notizia non è ancora ufficiale, ma le nostre fonti – che comprensibilmente chiedono l’anonimato – ce la danno per certa: la crisi di governo in Germania è risolta. L’impresa, che solo due giorni fa pareva proibitiva dopo la rottura fra la Merkel e i possibili alleati Liberali e Verdi nella coalizione “Giamaica”, è stata propiziata dall’arrivo di un mediatore d’eccezione, chiamato d’urgenza dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier per scongiurare le elezioni anticipate. Il suo nome – lo diciamo gonfi di orgoglio patrio – è Piero Fassino. Steinmeier aveva sondato Kissinger e Ban Ki-moon, che hanno declinato ritenendo disperata l’impresa. A quel punto, ammirato dalle prodigiose virtù diplomatiche mostrate dall’ex segretario Ds nella jungla della sinistra italiana, Steinmeier ha chiamato Fassino. Lo smartphone del negoziatore era sempre occupato, nel tentativo di raggiungere Bersani, a sua volta impegnato a capire dalla viva voce di Pisapia dove cazzo voglia andare. Poi finalmente il contatto. Già nervosetto di suo, Fassino era reduce da una notte insonne in Questura a difendersi da una denuncia per stalking di Speranza, che se lo ritrova ovunque: sul pianerottolo, nell’androne, nel bagagliaio, nella pochette, nella Jacuzzi come Brizzi, però vestito. Sulle prime il brillante mediatore subalpino ha pensato a uno dei tanti scherzi telefonici che gli fanno da quando non conta più una mazza. “Sono il presidente della Repubblica Federale di Germania”. “Sì, buona questa, e io sono il sindaco di Torino!”. Poi, chiarito l’equivoco, Fassino è volato a Berlino e ha subito visto la Merkel, che gli ha illustrato il pomo della discordia con i Liberali: il dissidio insanabile sulle politiche migratorie. Fassino l’ha rassicurata: “Dia retta, signora, avere una politica migratoria per governare non serve. Noi, per dire, stiamo con un certo Alfano che non ha mai avuto idea di cosa sia una politica migratoria, anzi non ha mai avuto idea punto; eppure è stato ministro dell’Interno quattro anni. Una specie di ficus messo lì al Viminale: non disturba, non sporca, dove lo metti sta. Magari lei l’ha pure visto, perché ora è parcheggiato agli Esteri: ogni tanto lo mandiamo in giro per l’Europa a prendere aria”. La Merkel non capiva e Fassino non capiva il suo non capire: “Gliene dico un’altra: ora, al posto della pianta grassa, abbiamo un ministro dell’Interno vero, Minniti, che una politica migratoria ce l’ha. Ma non piace per nulla a Bonino e Pisapia. E noi sa che facciamo? Candidiamo Minniti e ci alleiamo con Bonino e Pisapia. Furbi, neh?”. SEGUE A PAGINA 24


ESTERI

Mercoledì 22 Novembre 2017 | IL FATTO QUOTIDIANO |

PRESUNTI ABUSI

Stone accusato ancora. Via il nome di Brizzi dal trailer

L’INTERVISTA

» FRANCESCO MUSOLINO

“T

utti sapevano. Il m o n d o d i H o llywood era a conoscenza delle molestie sessuali ma nessuno parlava. Anche io sono rimasta in silenzio”. Da Parigi, l’artista Marjane Satrapi prende posizione sul tema delle molestie sessuali e lancia un deciso j’accuse alla società occidentale: “Il sistema patriarcale sottomette culturalmente le donne, dobbiamo ringraziare il coraggio di Asia Argento che ha rotto il silenzio su questa vergogna”. La Satrapi era adolescente quando ha dovuto lasciare l’Iran per scappare dalle restrizioni del regime teocratico, rifugiandosi in Europa e divenendo cittadina francese. Fumettista, regista e sceneggiatrice acclamata, la sua storia personale è al centro del graphic novel Persepolis (Rizzoli Lizard) da cui ha poi tratto un film, ottenendo un grande successo internazionale. “F i e r amente sempre accanto agli oppressi”, pochi giorni fa la Satrapi ha creato un logo ad hoc per sostenere Asia Argento con uno slogan forte: No Shame Fist. “Non è una lotta femminista da donne contro uomini, ma una battaglia culturale. Anche le madri hanno le loro colpe”.

NUOVE ACCUSE di molestie sessuali per Oliver Stone: a puntare il dito contro il regista è adesso l’attrice Melissa Gilbert. Secondo quanto dichiarato allo show radiofonico di Andy Cohen Radio Andy, Stone le avrebbe chiesto di leggere una scena che aveva scritto apposta per lei per il film The Doors(poi affidato a Meg Ryan). Nella scena Gilbert si sarebbe dovuta mettere a quattro zampe e a-

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vrebbe dovuto esclamare “Prendimi, baby”. L’attrice si sarebbe rifiutata e avrebbe lasciato il provino in lacrime. Quella di Melissa Gilbert non è la prima accusa contro Oliver Stone: l’ex modella di Playboy Carrie Stevens ha dichiarato di essere stata palpata durante un party. E ieri la tv Cbsha licenziato lo storico giornalista Charlie Rose dopo accuse di molestie sessuali. Intanto ci sono sviluppi anche sul fronte i-

Pensa che le molestie sessuali siano un problema esclusivamente del mondo della tv e del cinema?

No, purtroppo fanno parte intrinsecamente della nostra società. È una questione che riguarda la natura stessa del po-

taliano: la Warner Bros ha cancellato dal trailer del film Poveri ma ricchissimi il nome del regista Fausto Brizzi pur avendo inserito, in coda al promo, non solo il cast completo, ma anche tutti gli interventi tecnici. Il nome di Brizzi non c’è neppure tra gli sceneggiatori. Ieri l’ex miss Italia Clarissa Marchese ha reso noto di non aver mai compiuto alcun passo indietro rispetto alle accuse mosse al regista.

Marjane Satrapi L’artista iraniana commenta il sexgate: “Il sistema patriarcale sottomette. Coraggiosa chi rompe il silenzio su questa vergogna”

“Gli abusi e la natura del potere: le donne cambino le regole” hanno denunciato, la gente dimentica che si trattava di fanciulle, ragazze molto giovani e inesperte nei confronti della vita. Sono semplicemente delle vittime.

Dopo l’exploit mediatico, Weinstein è stato silurato da Hollywood e Kevin Spacey è stato eliminato dal film di Ridley Scott. È d’accordo?

Lo ammetto. Se avessi fatto qualcosa non avrei più lavorato con Weinstein. Adesso questa storia è troppo forte ma fra qualche anno diremmo: ti ricordi di lui? Era un maiale ma faceva ottimi film.

Chi è

Dobbiamo stare in guardia sui movimenti femministi. Non è una questione biologica ma relativa al potere.

Marjane Satrapi, 47 anni, è nata in Iran

In Scandinavia sta guadagnando consensi un movimento politico femminista. È una soluzione?

Cosa propone?

Se le donne vogliono più diritti devono educare gli uomini, non metterli alla gogna automaticamente. Una società matriarcale come la nostra, affida alle donne l’educazione dei figli e sono state proprio le madri a perpetrare l’ideale dell’uomo macho.

Klaus Kinsky ha rapinato sua figlia, ma per questo motivo non è un buon attore? Louis-Ferdinand Céline non era famoso per il suo tatto con le donne ma era comunque un Lo grande artista. Credo sia necessario separare il lato artistico da quello privato. Del resto la questione delle Non è una lotta molestie sessuali non è certo un ful- femminista, mine a ciel sere- ma una battaglia no…

Madame Satrapi, perché ha creato il logo #NoShameFist?

Era il minimo che potessi fare. È stato un gesto naturale ricorrere alla mia arte perché ci fosse più consapevolezza su questa vicenda. Conosco Asia Argento personalmente, la rispetto e le sono vicina.

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Pietra miliare dello scandalo Harvey Weinstein, 65 anni LaPresse

tere e in una società patriarcale come la nostra, sono gli uomini a dettare le regole. Ma voglio essere chiara, se la nostra fosse una società matriarcale e fossero gli uomini a pagarne il prezzo, avrei appoggiato la loro causa. Qui non si parla di femminismo, ma di iniziare a parlare seriamente di un problema culturale.

Anche a lei è successo di aver subito delle molestie?

Purtroppo ho vissuto delle brutte esperienze nella mia vita privata, ma nell’ambito professionale non mi è mai capitato. Ho iniziato la mia carriera a 29 anni e sapevo già come difendermi. Ma riguardo il caso di Asia Argento e delle altre donne che

Ci sono state donne che si sono schierate contro chi denunciava.

trovo disgustoso. La colpa delle violenze subìte non è la bellezza o il fatto che una ragazza indossasse una minigonna per fare un provino. Una vittima è una vittima e invece le si fa passare per delle pecculturale. E pure In che senso? catrici o peggio. FiTutti lo sapevano. le madri hanno no a che punto siaAnche io, qui a Pamo disposti a spinr i g i , s a p e v o d i le loro colpe gerci? Per protegWeinstein e Spagere le donne dalla cey, tutta la comuviolenza finiranno nità artistica ne era a conoscen- per farci indossare il burqa!? za. Alcune donne sono state accuE nessuno ha fatto nulla?

Harvey Weinstein ha prodotto ottimi film, ecco perché nessuno aveva voglia di denunciarlo. Ma quando sono emerse le prime accuse si è rotto il silenzio. Anche lei è rimasta in silenzio.

Sì, sapevo ma non ho detto nulla.

sate di aver denunciato solo per avere visibilità.

Pensate davvero che denunciare di essere state palpeggiate o stuprate sia una cosa di cui potersi vantare? Non scherziamo. Una vittima è una vittima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La carriera

Mandata dai genitori (di orientamento comunista) a Vienna da adolescente, per allontanarla dal regime oscurantista degli Ayatollah; dopo un breve ritorno in Iran si trasferisce in Francia nel 1994 acquisendone anche la nazionalità. Raggiunge la fama nel 2000 con Persepolis, graphic novel autobiografico


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