M.Baigent - R.Leigh H.Lincoln IL SANTO GRAAL Una .catena di misteri lunga duemila anni OSCAR SAGGI MONDADORI ri
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Michael Baigent Richard Leigh Henry Lincoln
II santo Graal Traduzione di Roberta Rambelli Arnoldo Mondadori Editore © 1982 by Michael Baigent, Richard Leigh and Henry Lincoln Jonathan Cape Ltd, 30 Bredford Square, London WCI © 1982 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano Titolo originale dell'opera: The Holy Blood and thè Holy Grail I edizione Ingrandimenti giugno 1982 I edizione Oscar Arcana agosto 1984 ISBN 88-04-38609-6 Questo volume è stato stampato presso Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Stabilimento di Verona Stampato In Italia Printed in Italy Ristampe:
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Il Santo Graal
Introduzione Nel 1969, mentre mi stavo recando nelle Cévennes per trascorrervi le vacanze estive, acquistai per puro caso un tascabile. Le trésor maudit di Gerard de Sède era un giallo: un gradevole prodotto d'evasione che mescolava dati storici, autentici elementi di mistero e molte congetture. Probabilmente il libro sarebbe finito nel dimenticatoio, dopo le vacanze, come tutte le letture di quel genere, se nelle sue pagine non mi fossi imbattuto in una strana e clamorosa omissione. Il « tesoro maledetto » del titolo era stato ritrovato, a quanto pareva, poco dopo il 1890, da un parroco di paese, grazie alla decifrazione di certi documenti enigmatici riesumati nella sua chiesa. Sebbene nel libro fossero riprodotti i presunti testi di due di questi documenti, i « messaggi segreti » che si diceva vi fossero inclusi non erano riprodotti nel libro. Sembrava sottinteso che i messaggi decifrati fossero già andati perduti. Tuttavia, come ebbi modo di constatare, uno studio superficiale dei documenti riprodotti nel libro rivela almeno un messaggio celato. Sicuramente, l'autore lo aveva scoperto. Mentre lavorava al suo libro, doveva aver dedicato ai documenti qualcosa di più di un'attenzione fuggevole. Quindi, doveva aver trovato quel che avevo trovato io. E per giunta il messaggio era esattamente quel tipo di allettante frammento di « prova » adattissimo a incentivare le vendite di un tascabile « popolare ». Perché de Sède non l'aveva pubblicato? Nei mesi che seguirono, la stranezza della vicenda e la possibilità di effettuare altre scoperte richiamarono più volte il mio interesse. La storia aveva il fascino di un cruciverba straordinariamente complicato - e in più m'incuriosiva lo strano silenzio di de Sède. Via via che intravedevo nuovi significati tentatori sepolti nel testo dei documenti, mi auguravo di poter dedicare all'enigma di Rennes-le-Chàteau qualcosa di più dei pochi momenti liberi sottratti alla mia attività di autore televisivo. Perciò, verso la fine dell'autunno 1970, presentai la vicenda come tema per una proposta di documentario a Paul Johnstone, che era allora il produttore del programma storico e archeologico della BBC, « Chronicle ». Paul intuì le possibilità di quella realizzazione, e io fui inviato in Francia per parlare con de Sède e sondare le prospettive per un breve documentario. Nella settimana di Natale del 1970 m'incontrai con de Sède a Parigi. Durante quel primo colloquio, gli sottoposi l'interrogativo che mi assillava da più di un anno: « Perché non ha pubblicato il messaggio celato nelle pergamene? ». La risposta di de Sède mi sbalordì: « Quale messaggio?». Mi sembrava inconcepibile che non si fosse accorto di quel messaggio elementare. Perché cercava di eludere la mia