Il discorso del 25 aprile del Sindaco Giorgio Gori

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PORTAVOCE 25 aprile 2018

Il discorso del 25 aprile del Sindaco Giorgio Gori “Autorità, rappresentanti delle associazioni partigiane e d’arma, carissimi concittadini, buon 25 Aprile! Sono passati 73 anni dal giorno della Liberazione. Il tempo di diverse generazioni. Ecco perché la prima riflessione che vorrei condividere con voi riguarda la trasmissione della memoria storica. Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un articolo intitolato “Quel 25 Aprile del 2045”: il 25 Aprile cent’anni dopo. Che si chiedeva: “A chi affideremo la memoria senza testimoni?” E’ un tema importante. Già oggi il ricordo dei fatti del Fascismo e della Resistenza è per molte persone un’eco lontana. Secondo una recente ricerca dell’Istituto EumetraMR di Milano, svolta su un campione di italiani al di sopra dei 17 anni di età, un terzo dei nostri concittadini non ha idea di cosa si ricordi il 25 aprile, o ne ha una completamente errata. La riflessione storica ci affida la consapevolezza del nesso inscindibile tra Liberazione e libertà, ma sappiamo che nel secondo decennio del ventunesimo secolo, a soli 73 anni di distanza, questo nesso rischia di apparire sempre più opaco, e già oggi sfugge a molti dei nostri concittadini. Per i nostri figli la libertà è come l’acqua per un pesce. Ci sono nati e rischiano di non apprezzarne il valore straordinario, il valore di ciò che ci era stato negato e che è stato riconquistato solo al prezzo di lotte sanguinose e di immensi sacrifici. Che fare dunque? Io credo che su quel nesso si debba investire, ed è questo il senso del sostegno pieno e convinto che l’Amministrazione comunale offre all’ISREC, l’Istituto bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, il cui compito è proprio quello di raccogliere, conservare e valorizzare la documentazione sull'antifascismo, la Resistenza e la storia contemporanea del nostro territorio. L’ISREC compie 50 anni e per questo ha predisposto un ricco calendario di eventi per festeggiare e per riflettere insieme: per rinnovare e rafforzare quel nesso tra Liberazione e libertà. E’ un’occasione da non mancare. Al tempo stesso io credo che il 25 Aprile, via via che si allontana dalla memoria diretta dei fatti della Resistenza, debba diventare anche qualcos’altro: un punto di riferimento, un presidio, un tratto fondante della nostra identità, l’atto generativo dei valori espressi dalla Costituzione – rispetto della dignità di ogni persona, nella sua diversità, rifiuto di violenza e sopraffazione, uguaglianza, giustizia sociale – ed essere in grado di attualizzarsi, nel tempo che via via ci troviamo a vivere. Questo significa il venir meno dell’antifascismo? Tutt’altro. Significa che dobbiamo imparare a riconoscerli, i nuovi fascismi. PALAZZO FRIZZONI - P.ZZA MATTEOTTI, 27 24122 BERGAMO

tel. 035 399.156 – cell. 329 1749814 e-mail: francescoalleva@comune.bg.it sito: http://www.comune.bergamo.it


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