I conflitti anglo olandesi

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Economia e guerra marittima: i conflitti anglo-olandesi STORIA E CULTURA MILITARE

N

Francesco Frasca (*)

el Seicento la distribuzione e la diversificazione territoriale del colonialismo olandese puntava al controllo di aree strategiche in America, in Africa e in Estremo Oriente, nel quadro della nuova economia mondiale, dove i mercati s’integravano in uno scambio planetario. Una tale situazione favorì in Olanda un rapido sviluppo economico, finché Francia e Inghilterra, in quel tempo indebolite dalle lotte intestine, non poterono assumere la posizione che la Spagna non era più in grado di mantenere. In questo contesto il potere marittimo olandese sorse con il commercio e si sviluppò rapidamente nel Seicento, grazie alla politica d’espansione coloniale della Compagnia

Jan Abrahamsz Beerstraaten (1622-1666). La battaglia di Scheveningen il 10 agosto 1653, durante la prima guerra anglo-olandese. Nel mezzo la BREDERODE, ammiraglia olandese di Maarten Tromp combatte contro l’ammiraglia inglese RESOLUTION sotto il comando dell'ammiraglio Monk. Rijksmuseum Amsterdam (Fonte: Wikimedia.org da rijksmuseum.nl).

delle Indie orientali. Gli anni 1600-1630 videro una rottura con il mondo marittimo e coloniale dei secoli precedenti. Gli Olandesi «avevano creato una super struttura mercantile senza acconciare una produzione, escludendo la colonizzazione nel senso moderno del termine» (1) e «nel crearle non cercarono un ampliamento dell’Impero, ma semplicemente, l’acquisizione di traffici e commercio. Tentarono la conquista solo quando spinti dalla pressione delle circostanze» (2). La disparità dei traffici marittimi tra la Marina Olandese e la Marina Inglese era dovuta in primo luogo dalle differenze dei due sistemi di trasporto e di commercio: quello inglese basato su dazi e tariffe, quello

(*) Laureato in scienze politiche presso lÊUniversità di Padova, ha conseguito a Parigi il dottorato di ricerca in sociologia (EHESS) e il dottorato di ricerca in storia moderna (Université de Paris-Sorbonne). Ha collaborato tenendo corsi di storia sociale con lÊUniversità di Roma La Sapienza e a livello internazionale ha svolto seminari di storia militare (professeur invité) alla Sorbona di Parigi (Paris IV e Paris I) e di storia marittima (Visiting Professor) allÊUniversity of Malta. ˚ stato analista di politica militare al Centro Militare di Studi Strategici. Autore di sei libri e di una settantina fra articoli e saggi è membro della Commission Française dÊHistoire Militaire (CFHM). Attualmente Visiting Professor all'International Institute for Baroque Studies, University of Malta. 64

Rivista Marittima Maggio 2017


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