Presepe Vivente di Chieti - gennaio 2018

Madonna nera al Presepe di Chieti: Apg 23, scelta simbolica ZCZC6961/SXR OAQ23696_SXR_QBXA R CRO S43 QBXA Madonna nera al PRESEPE di Chieti: Apg 23, scelta simbolica (v. 'Madonna nera in PRESEPE a Chieti...' delle 11.12) (ANSA) - CHIETI, 5 GEN - "La scelta dei tre protagonisti del nostro PRESEPE vivente di Chieti per noi e' altamente simbolica". Cosi' Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme della Comunita' Papa Giovanni XXIII (Apg23) di Chieti, commenta la polemica nata dalla decisione di affidare a una donna di colore e alla sua bimba di sette mesi il ruolo di Maria e di Gesu' Bambino nel PRESEPE vivente in programma domani a Chieti.

"Giuseppe, Maria e Gesu' Bambino saranno impersonati da Emanuele Ferraro, Joy Peter, giovane nigeriana, e sua figlia Princess. Sono tutti ospiti della struttura 'Capanna di Betlemme' di Chieti gestita dalla nostra Comunita' fondata da don Oreste Benzi e rappresentano la missione che portiamo avanti da 50 anni: lottare contro le ingiustizie. Joy, infatti, era una ragazza di strada, una schiava degli anni 2000. Oggi, dopo aver incontrato la Comunita', lavora e si e' costruita una famiglia. Anche il 'nostro' San Giuseppe era schiavo della droga e oggi e' diventato un volontario e aiuta chi, come lui, e' 'caduto' e vuole rialzarsi. Sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un ritorno alla vita: associarli alla Nativita' ci e' sembrato del tutto naturale", conclude. (ANSA). COM-HNZ/RST 05-GEN-18 19:53 NNNN

CHIETI: MADONNA DI COLORE A PRESEPE VIVENTE, APG23 'SCELTA SIMBOLICA' =Chieti, 5 gen. (AdnKronos) - Una Madonna di colore e sua figlia, di sette mesi, nei panni di Gesù bambino. La 23esima edizione del "PRESEPE vivente di Chieti", ambientato nel quartiere storico della Civitella, ha scatenato la polemica da parte di Forza Nuova locale. I protagonisti del PRESEPE vivente sono tutti ospiti della struttura 'Capanna di Betlemme' di Chieti gestita dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) fondata da don Oreste Benzi. ''La scelta dei tre protagonisti del nostro PRESEPE vivente per noi è altamente simbolica", ha spiegato Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme della Comunità Papa Giovanni XXIII di Chieti.

"Giuseppe, Maria e Gesù Bambino - spiega Fortunato saranno impersonati dagli ospiti della struttura 'Capanna di Betlemme' di Chieti gestita dalla nostra Comunità e rappresentano la missione che portiamo avanti da 50 anni: lottare contro le ingiustizie. Joy, infatti, era una ragazza di strada, una schiava degli anni 2000. Oggi, dopo aver incontrato la Comunità, lavora e si è costruita una famiglia.

Anche il 'nostro' San Giuseppe era schiavo della droga e oggi è diventato un volontario e aiuta chi, come lui, è 'caduto' e vuole rialzarsi. Sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un ritorno alla vita: associarli alla Natività ci è sembrato del tutto naturale''. (Rre/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 05-GEN-18 20:20 NNNN

Chieti. Presepe vivente con Madonna nigeriana "Papa Giovanni": scelta naturale, le storie dei protagonisti rappresentano una rinascita, vita nuova.

Forza Nuova protesta

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ATTUALITÀ

Sabato 6 Gennaio 2018

Chieti. Con 300 figuranti, 22 scene bibliche e di vita, 17 gruppi e associazioni soprattutto parrocchiali coinvolte, Chieti inaugura nello storico quartiere della Civitella il presepe vivente organizzato da Teate Nostra e sostenuto dal Comune. Coraggiosa la scelta di far impersonare la Sacra Famiglia a tre ospiti della "Capanna di Betlemme" di Chieti gestita dall’associazione Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Emanuele Ferra-

ro, uscito dal tunnel della droga e ora volontario, veste i panni di San Giuseppe, mentre Maria è nera come Joy Peter, giovane nigeriana strappata al racket della prostituzione. Sua figlia Princess di sette mesi sarà Gesù Bambino. «La scelta dei protagonisti del presepe vivente per noi è altamente simbolica – ha spiegato Luca Fortunato, responsabile della struttura di Chieti – , sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un

ritorno alla vita: associarli alla Natività ci è sembrato naturale». Ma la spiegazione ad alcuni non è bastata, la Madonna e il Bambino dalla pelle scura strappati al racket della tratta hanno fatto infuriare la locale sezione di Forza Nuova che accusa gli organizzatori del presepe di blasfemia e propaganda elettorale. Dopo le organizzazioni ecclesiali e le associazioni che aiutano gli ultimi, i fascisti hanno messo nel mirino la Sacra Famiglia.(P. Lamb)

Influenza. In 3 giorni 7 milioni di malati

Allerta in tutta Italia. Ieri la quarta vittima Roma. Influenza da record. Sono quasi 7 milioni i pazienti visitati negli ultimi tre giorni negli studi dei medici di famiglia italiani. Un numero in aumento del 30% circa rispetto allo stesso periodo degli scorsi anni. Eccoli i dati elaborati dalla Federazione italiana medici di medicina generale: dal 2 al 4 gennaio negli ambulatori dei 45mila medici di medicina generale sono state visitate quotidianamente circa 51 persone, contro una media abituale di 30/35.

«In questi giorni i nostri studi sono sovraffollati da persone con virus influenzali - sottolinea il segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti - si tratta soprattutto di anziani e pazienti cronici. Per questo è importante sottolineare ancora una volta l’importanza delle vaccinazioni.

Quest’anno stiamo assistendo a un leggero aumento di vaccinati nella popolazione over 65, ma la percentuale è ancora bassa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La giornata tragica, morti 4 senza dimora da Trento a Sorrento Nuovo dramma a Roma, in zona Tiburtina Il Campidoglio: pronti altri 150 posti coperti PINO CIOCIOLA ROMA l suo funerale «lo celebrerà la Comunità di Sant’Egidio nei prossimi giorni». Ionut aveva «appena trent’anni», era romeno, dormiva nella boscaglia sotto un ponte vicino alla stazione Tiburtina. Lo hanno trovato morto ieri mattina, nessun segno di violenza, probabilmente se l’è preso il freddo. «Nella sola giornata di oggi (ieri, ndr) si sono registrate dolorosamente altre tre morti di persone che vivevano per strada», spiega la Comunità in una nota, riferendosi anche al quarantaduenne trovato senza vita nel garage di un supermercato a Rovereto e al sessantenne che dormiva su una panchina a Verona. Che si aggiungono all’indiano senza dimora di 33 anni trovato morto a Sorrento. «È inaccettabile che ogni inverno si ripeta la stessa tragedia perché la vera emergenza non è il freddo, ampiamente prevedibile in questa stagione, ma l’isolamento e l’indifferenza», annota Sant’Egidio. Che lancia un appello perché «le istituzioni siano più sensibili e allarghino la loro rete di protezione sociale, a partire dai rifugi notturni, ancora oggi carenti».

Ma si rivolge anche «a tutti gli italiani», chiedendo loro di «fare la loro parte fermandosi di fronte a chi ha bisogno e offrendo il loro aiuto, che spesso può significare una svolta».

L’esperienza della Comunità di Sant’Egidio nei «molti anni di amicizia con i "senza dimora" ci ha dimostrato che, con un accompagnamento, dalla strada, e dalle difficoltà della vita, si può anche uscire».

A Roma il sito il del Comune è laconico: «Già da alcuni anni il Servizio Sociale d’intesa con Associazioni che operano sul territorio Municipale , offre un servizio di accoglienza, durante le ore notturne, e altri tipi di aiuto per i senza fissa dimora per far

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fronte alle avverse condizioni climatiche, dal 1 dicembre al 15 marzo. Per informazioni rivolgersi al call center 0669613679». Si legge questo e nient’altro alla pagina «Emergenza freddo».

Ma proprio ieri mattina l’assessore capitolino alle Politiche sociali, Laura Baldassarre, con un lungo posto su Facebook ha fatto sapere che «abbiamo messo in campo alcune no-

Catania.

vità per rafforzare le disponibilità di posti del Piano Freddo, adottando una determina per l’affidamento di ulteriori 150 posti di accoglienza ventiquattr’ore su ventiquattro». Determina che «consentirà l’attivazione delle nuove strutture a partire dall’8 gennaio fino al 30 aprile».

Ancora, «ogni giorno durante tutto l’anno – scrive l’assessore –, l’amministrazione capitolina evita che oltre

GAETANO RIZZO CATANIA hi dorme in chiesa a Capodanno dorme in chiesa per tutto l’anno».

C’è anche una vena di ironia in uno dei vari striscioni esposti all’ingresso della cattedrale di Catania dai senza tetto che dalla fine di novembre hanno eletto come loro dimora il principale luogo di culto cittadino.

Il gruppo dei manifestanti comprende poco più di 50 persone, complessivamente una ventina di nuclei familiari con a seguito ben 22 bambini. Il 28 novembre il via alla protesta con Aurora De Luca, zia di alcuni senza tetto, che si è piazzata dentro la Cattedrale; poi, dal 6 dicembre in avanti, è toccato agli altri, tutti pronti ad elogiare l’accoglienza dell’arcivescovo Salvatore Gristina, nonché del parroco monsignor Barbaro Scionti e del suo vice, don Giuseppe Maieli.

«Ieri sera ci ha portato pure le pizze», dicono in coro le donne più agguerrite, pronte a sottolineare la disponibilità della Chiesa catanese dinanzi al dramma che stanno vivendo. «Faremmo volentieri a meno di proseguire in questa protesta – dice Giusi Tirelli –, ma siamo pronte a proseguire ad oltranza se non verrà trovata una soluzione al nostro problema». Il problema al quale fa riferimento è la mancanza di una ca-

«C

Le donne sfrattate accolte in Duomo

La scelta in segno di protesta contro il Comune che non assegna alloggi.

Tra loro anche 22 minori sa, disagio che affligge in molti a Catania, parecchi tra gli abitanti dei quartieri Pigno, Librino, San Giorgio e Villaggio Sant’Agata. E, a proposito della Patrona catanese, il gruppo è pronto a trascorrere in cattedrale anche l’imminente, significativa ricorrenza, i festeggiamenti agatini che scatteranno il 3 febbraio per concludersi all’alba del 6. «L’arcivescovo e i suoi collaboratori – aggiunge Desirée Bittolo – hanno trascorso con noi le festività natalizie e sono certa che faranno altrettanto per l’Epifania e Sant’Agata».

Ancona.

un’autocisterna. Secondo i quotidiani francesi l’ospedale di Grasse avrebbe istituito una task force per offrire sostegno psicologico ai parenti delle vittime.

Già riconosciuta, invece, la sesta vittima, il camionista italo-macedone, residente in provincia di Cuneo, che secondo gli accertamenti avrebbe perso il controllo del mezzo - da chiarire se l’uomo sia stato colto da malore - innescando il tamponamento. Gli inquirenti, coordinati dal pm Roberta Panico, sono impegnati su più fronti.

Sul fronte delle infrastrutture «l’esito delle prove di laboratorio ha dato segnali di seria criticità in alcuni parti del ponte che non è sicuro. Non è quindi consentito il transito», ha detto Alessandro Triboldi, direttore di Centro Padane, proprietaria dell’autostrada A21.(C. Guerr.)

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L’uomo, disoccupato e depresso, ha confessato senza fornire spiegazioni.

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Padre strangola figlio di 5 anni

ANCONA

Il luogo della tragedia

Sono già 13 i clochard stroncati dal freddo dal novembre scorso

Desirée vorrebbe avere la certezza di trascorrere entrambe accanto alla figlioletta Cristal, un anno e mezzo appena, costretta ad entrare ed uscire dal Policlinico per gravi problemi pneumologici. «Ringrazio i medici della struttura – aggiunge –, ma intanto devo proseguire la battaglia all’interno della Cattedrale, anche per la mia piccola».

Mentre Desirèe parla, quasi si commuovono Simona Guerra, Leonela Bonsignore, Maria Grazia Giglio, Giovanna Aiello e Carmela Porto, altre donne di temperamento come Giusi che annuncia i suoi propositi battaglieri da sotto le coperte, coricata su uno dei materassi che all’alba di ogni giorno i manifestanti devono accatastare nei pressi dell’ingresso principale della Cattedrale per liberare spazio all’interno della chiesa. Insistono affinché il sindaco Enzo Bianco, le riceva. «Andremo via da qui – afferma perentoria Giusi Tirelli – solo quando ci daranno le chiavi di una casa ciascuno». E, sotto questo aspetto, Aurora De Luca, alfiere della protesta, si esprime così: «Le graduatorie delle case popolari dovrebbero essere stilate dalla Prefettura, così da evitare disparità. Poi – conclude – mi chiedo dove siano andati a finire i consiglieri di quartiere e, più in generale, i rappresentanti delle istituzioni».

VINCENZO VARAGONA lla fine è crollato Besart Imeri, 25 anni, di origine macedone, accusato di un delitto terribile, avere ucciso per strangolamento il figlioletto di cinque anni. È successo giovedì sera a Cupramontana, in Vallesina, a una quarantina di chilometri da Ancona. L’allarme è arrivato da una telefonata, i soccorsi sono arrivati subito nell’abitazione della famigliola di tre persone, padre, madre, due figli e un terzo in arrivo. Per il piccolo non c’era più nulla da fare.

Le indagini si sono sùbito dirette verso il giovane, che aveva avuto un impiego come saldatore, ma da alcuni mesi era senza lavoro, con problemi di depressione e sotto terapia psicologica Gli inquirenti lo hanno accompagnato nella caserma dei Carabinieri del paese, per un lungo interrogatorio, du-

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Povertà estrema

pesso muoiono per infarto o hanno patologie che, col freddo, si acutizzano. Perdono la vita così, per strada e all’aperto, protetti solo da un cartone o da coperte riciclate all’infinito. Sono ben 13 i senza dimora trovati morti da inizio dicembre. Due a Genova, tre a Palermo, 1 a Roma e gli ultimi quattro, ieri, a Rovereto, a Verona, a Sorrento e, ancora una volta nella capitale. Questi sono i numeri "ufficiali", quelli che tutti più o meno conoscono perchè, soprattutto se il decesso avviene nelle grandi città, se ne parla. Non c’è una "contabilità" ufficiale. E potrebbero essere molte di più le morte silenziose di vite altrettanto invisibili. «Quando un senza dimora muore a Milano o a Roma se parla ma se avviene in un piccolo centro o una piccola città di provincia spesso non se ne ha neanche notizia» conferma il portavoce della Fiopsd, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora, Michele Ferraris. L’ultima indagine Istat sulla povertà estrema (del 2014) parla di circa 50mila persone senza dimora in tutta Italia. Sono quelle conosciute, che hanno utilizzato almeno un servizio di mensa alla Caritas o sono stati intercettati da associazioni o volontari. Le città con le maggiori presenze sono Milano, Roma e Palermo. Si tratta per lo più di uomini (85,7%), con meno di 54 anni. Il numero di stranieri (che due anni fa rappresentavano il 58,2% del totale registrato) è in aumento. Cresce rispetto al passato la percentuale di chi vive solo, a svantaggio di chi vive con un partner o un figlio; poco più della metà (il 51%) dichiara di non essersi mai sposato.

Anche la durata della condizione di senza dimora, rispetto agli anni passati si allunga a più di due anni e nel 21% dei casi supera anche i 4 anni. La morte per freddo, che ieri ha colpito ben quattro persone, è il rischio maggiore per chi non ha un luogo dove ripararsi in questo periodo dell’anno. Un anno fa, proprio per l’Epifania, si erano infatti registrati ben 8 senza dimora morti in 48 ore.

(D.Fas.)

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Da 40 giorni 20 famiglie con bimbi dormono in cattedrale

giovane famiglia dalla Costa Azzurra e indagini proseguono, mentre emergono nuovi elementi e ulteriori indicazioni sulle altre cinque vittime della tragedia in A21 di martedì scorso in territorio di Montirone nel Bresciano. In attesa dell’ufficialità dai riscontri sul Dna, le informazioni rimbalzate in Italia dalla Francia, fanno intendere che il rogo avrebbe posto fine a giovani e giovanissime esistenze: quelle di Wilfrid Kornatowski, 32 anni, sua moglie Sabrina, 29 anni, i due figli, Nolhan, 7 anni e Lina, 2 anni, oltre al fratello del conducente, Mathéo, 13enne. Tutti abitavano a Saint Vallier de They nella provincia di Grasse, in Provenza. La famiglia, originaria di Saint Vallier de Thiey, cittadina nell’entroterra della Costa Azzurra, a una quindicina di chilometri da Grasse era in viaggio sulla Kia Sportage tamponata da un mezzo pesante e finita poi addosso a

lità di iniziare un percorso di affrancamento dalla condizione di fragilità e raggiungimento dell’autonomia». Un «enorme lavoro» reso possibile «anche grazie alla collaborazione con realtà come Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio, Caritas, Esercito della Salvezza, Opera Don Calabria», strutture «finanziate dall’amministrazione capitolina».

I 50 sfrattati ospiti del Duomo

Brescia. Identificate vittime incidente:

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mille persone restino in mezzo alla strada, senza alcun supporto e servizio». Persone che «trascorrerebbero giornate senza un cibo e sarebbero costrette a passare la notte abbandonate a loro stesse. Invece Roma Capitale garantisce loro un posto letto, un pasto caldo, una doccia, abiti puliti, coperte, consulenza legale, assistenza sociale, supporto nella ricerca di un impiego e la possibi-

rato tutta la notte, al termine della quale, ieri mattina, è arrivata la confessione.

Non c’è però ancora un motivo dietro al terribile gesto. È stata sequestrata anche l’auto, una vecchia berlina di colore verde scuro, all’interno della quale sarebbe maturata la tragedia. Secondo la ricostruzione della Procura della repubblica di Ancona (le indagini sono coordinate dalla sostituta Valentina Bavai che ha chiesto la convalida del fermo), il bambino si trovava nell’auto, dove, per motivi da accertare, è scattata la furia del padre. In un secondo momento, resosi conto di quanto era avvenuto, il giovane avrebbe portato il corpicino a casa, dove poi è stato trovato dai sanitari chiamati in soccorso.

Durante il successivo interrogatorio il macedone è stato assistito dall’avvocato Raffaele Sebastianelli: messo di fronte ad alcune contraddizioni, con il passare delle ore Besart Imeri si sarebbe lasciando anda-

re prima a parziali ammissioni, poi a una sostanziale confessione senza fornire spiegazioni plausibili di un gesto che appare incomprensibile se non in un contesto di precarietà psicologica, che potrebbe avere fatto scattare un raptus solo per un semplice capriccio infantile.

Il giovane, accusato di omicidio volontario, aggravato dal vincolo di parentela, è stato condotto nel carcere anconetano di Montacuto. Secondo gli inquirenti la tragedia non sarebbe conseguenza di un gesto premeditato. Probabile la richiesta di accertamenti di natura psichiatrica.

Dramma nel dramma quello subìto dalla moglie, che attende un altro figlio: colpita da malore, è stata soccorsa e ricoverata nell’ospedale jesino Carlo Urbani. La famiglia aveva problemi di natura economica, ma non aveva presentato richiesta di assistenza ai servizi sociali del territorio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

12 » CRONACA VENEZIA

La testa di una statua abbandonata nell’“acqua alta” PIEMONTE

» ANDREA GIAMBARTOLOMEI

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Torino

ue pubblici ufficiali passavano notizie a uomini legati alla ’ndrangheta. Accedevano ai database riservati alle attività di indagine e poi davano informazioni a uomini delle cosche o a un investigatore privato i fatto al loro servizio.

Ora devono risarcire lo Stato.

Lo ha deciso il 20 dicembre la Corte dei conti del Piemonte nei confronti di Giovanni Bocchino, all’epoca dei fatti maresciallo capo alla stazione di Beinasco (Torino), che dovrà risarcire 10 mila euro di danni di immagine all’Arma dei Carabinieri Nello stesso procedimento i giudici hanno accolto il “patteggiamento” di Pietro Tiengo, ex ispettore capo della polizia municipale di Torino, che ha pagato 7 mila euro al ministero della Giustizia e al Comune.

I LORO NOMI erano emersi

nell’inchiesta “San Michele” condotta dal Ros dei carabinieri e dalla Direzione distrettuale antimafia contro la cosca Greco di San Mauro Marchesato (Crotone) distaccata in Piemonte. I due erano indagati per diversi episodi di accesso abusivo a sistema informatico e rivelazione di segreto d’ufficio, reati per i quali nel 2015 hanno patteggiato: dieci mesi e quindici giorni di reclusione il maresciallo Bocchino; un anno Tiengo. Il Ros era giunto a loro indagando su alcuni uomini della cosca Greco. Hanno così scoperto che l’ispettore della municipale, in servizio al Tribunale, era molto vicino ad alcuni componenti della fami-

IL CASO

» ANTONIO D’AMORE

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empi duri per il presepe.

Mentre, in televisione, si rincorrono negli spot di un’immobiliare i “cazziatoni” di una giovane Maria, armata di iPad, al malcapitato Giuseppe, che si dibatte tra culle malcostruite, quintalate di mirra da smaltire e appartamenti senza ascensore, a Chieti finisce sotto accusa il presepe vivente.

| IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 6 Gennaio 2018

UN BLOCCO DI MARMO del peso di mezzo quintale, raffigurante il volto di una donna, è stato ritrovato, nel pomeriggio di ieri, a Venezia all’altezza del ponte della Pietà. Era seminascosto tra le passerelle dell’acqua alta, su riva degli Schiavoni, poco distante da piazza San Marco. Ad aguzzare la vista tra i canali della città, sembrerebbe essere stata una signo-

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da ricercare – grazie anche alla Soprintendenza dei beni archeologici e culturali e ad altri esperti di storia e di arte – per individuare i responsabili della vicenda.

Le prime ipotesi fanno pensare a un furto andato male e al successivo abbandono dell’opera, considerato il peso massiccio della stessa, che avrebbe indotto i ladri a desistere dal trasportarla altrove.

“Passava notizie ai clan” Ma è sempre carabiniere Condannato a 10 mesi, pagherà 10 mila euro di danni, ma non possono cacciarlo cuni giorni dopo la maxi-operazione “Minotauro”contro la ’ndrangheta a Torino, Mirante voleva capire se lui e alcuni suoi amici fossero indagati: per questo si rivolge ad Ardis e a Bocchino. Bocchino e Tiengo hanno patteggiato nel 2015 e, quando la sentenza è diventata definitiva, il Tribunale ha inviato gli atti al procuratore regionale della Corte dei conti Giancarlo Astegiano, il quale ha chiesto al primo 10 mila euro e al secondo 20 mila.

TIENGO, assistito dall’avvoca-

Mela marcia È stato condannato, dovrà risarcire l’Arma, ma non possono cacciarlo Ansa

L’indagine del Ros Il maresciallo dava informazioni a un investigatore privato legato alla ’ndrangheta glia Greco che non esitavano a chiedergli dei favori. Lui, all’interno del Palazzo di giustizia, si dava da fare per l’amico Domenico Greco, poi condannato in primo grado a 4 anni e 10 mesi per associazione mafiosa come capo dell’organizzazione: una volta si è oc-

cupato dei guai del figlio del presunto boss con l’Agenzia delle Entrate; in un’altra occasione si dava da fare per ottenere i certificati con le condanne pregresse e i carichi pendenti, ma soprattutto dai pc del tribunale accedeva al Re.Ge., il registro informativo della Procura, sempe per passare informazioni a Greco.

Dalla piccola stazione dei carabinieri di Beinasco, il maresciallo capo Bocchino invece entrava sullo Sdi (“Sistema d’indagine”), l’archivio delle forze dell’ordine, su richiesta dell’investigatore privato abusivo (perché sospeso dalla

prefettura) Giovanni Ardis, che operava per conto di alcuni imprenditori, Vincenzo Donato e Nicola Mirante, che poi si sono rivelati uomini della cosca.

Ardis è stato condannato in primo grado in abbreviato a un anno e 4 mesi per concorso in accesso abusivo e rivelazione di segreto d’ufficio, mentre Donato e Mirante sono stati condannati rispettivamente a 9 anni e 6 mesi e a 9 anni per associazione mafiosa e altri reati. Volevano informazioni sulle denunce contro di loro da parte di clienti e fornitori, ma non solo. Nel giugno 2011, al-

to Davide Gallenca, ha ottenuto un “patteggiamento” a 7 mila euro, mentre Bocchino è finito davanti ai giudici che lo hanno condannato a pagarne 10 mila. Secondo loro, la vicenda ha mortificato i colleghi, “impegnati quotidianamente, con sacrificio e abnegazione, nello svolgimento dei complessi servizi assicurati dall’Arma dei carabinieri (…) spesso mettendo a rischio la stessa incolumità personale”.

La stessa Arma sottopose Bocchino a un procedimento disciplinare concluso con la sanzione della sospensione per due mesi, con lo stipendio dimezzato, prevista per le condanne inferiori ai due anni. E così nell’Arma è tornato, è stato trasferito e non dovrebbe più avere accesso ai database. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Polemiche Accuse di “blasfemia” per la rievocazione vivente della Natività

Mamma e figlia nigeriane nel presepe E a Chieti si scatena Forza Nuova palese, sia per la qualità della politica locale, sia per la complicità clericale: le elezioni sono sempre più vicine e certi mezzucci fanno guadagnare sempre qualche voto”. Ai novelli crociati forzanovisti sfugge, nella foga antiblasfemia, la portata di una scelta che fa del presepe di Chieti uno straordinario momento di cultura. E di fede, per chi crede.

A SCAGLIARSI contro la venti-

treesima edizione della rievocazione che, questa sera dalle 16 alle 20.30, vedrà oltre trecento figuranti trasformare il Rione della Civitella in Betlemme, è stata Forza Nuova, con la responsabile locale Arianna Spinelli. “Quando anche in una realtà come quella teatina si arriva a tanto, vuol dire che il limite è stato superato” scrive. “La natività sarà rappresentata da una Madonna di colore e un Gesù Bambi-

ra non troppo distratta che ha immediatamente fatto una segnalazione alle forze dell’ordine.

Il misterioso ritrovamento ha subito allertato i carabinieri che stanno cercando di risalire alla provenienza dell’opera. In azione anche i militari del Nucleo tutela patrimonio culturale che stanno svolgendo accertamenti nella banca dati delle opere d’arte

Joy Peter e sua figlia

no femmina”. E siccome, in casi come questi, il rischio di scivolare nel razzismo è appena oltre la mangiatoia, Forza Nuova precisa: “Escludiamo subito implicazioni razziali o sessiste, ma non si comprende apparentemente il fine di questa scelta, sia del Comune sia per il silenzio del vescovo. Per noi lo scopo di tutto questo è

È VERO, la Madonna è una ragazza nigeriana, si chiama Joy Peter ed è stata strappata al destino di prostituzione, al quale l’avevano condannata gli “amici di famiglia”, che l’avevano portata in Italia con la promessa di un lavoro. È vero anche che Gesù sarà una bambina, la figlia di Joy, sette mesi.

Le mani che si poseranno sul pastorale di Giuseppe, invece, sono quelle di Emanuele Fer-

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raro, uscito dal tunnel della di- sanno, e sanno che la solidariependenza da droga, ora è vo- tà è un gesto, non una parola. lontario per la 'Capanna di Be- Ma non vogliono rispondere a tlemme’, l’associazione pre- Forza Nuova. Che, intanto, si sieduta da Luca Mattia Fortu- chiede: “Sappiamo bene che onato, che fa della gni popolo rapsolidarietà e presenta la Natidell’impegno per vità in base al gli “ultimi” la connubio tra fepropria ragione Via dalla strada de e antiche trasociale. Per loro, La giovane dizioni - concluche il “presepe” de la Spinelli - e lo costruiscono immigrata che Gesù cambia tutti i giorni, que- era stata avviata connotazioni a ste polemiche seconda di dove non hanno senso. alla prostituzione viene rappresenSanno che baste- dagli “amici tato, ma ci dorebbe dire a Formandiamo in za Nuova che ieri, di famiglia” quale Paese islaa Torino, in un mico troverebbe flashmob a Porta posto una scelta Nuova, Gesù era una bambina di tal genere? Un Maometto senegalese, mentre a San Mi- bianco e pure femmina?”. Proniato Basso (Pisa) nel presepe babilmente, in nessuno. Apvivente il bambinello era la punto. piccola Diarra, senegalese. Lo © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RETROSCENA

Tre minimulte alla Tap e sanzioni severe ai No-Tap » M. CRISTINA FRADDOSIO

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nna battaglia impari quella tra Tap e i NoTap. Arrivano le sanzioni dai 280 ai 1.100 euro per la multinazionale c h e c ostruisce in Salento i l c o n t estato approdo del gasotto proveniente dall’A ze rbaijan. A comminarle il comando dei vigili urbani di Melendugno (Lecce) che, dopo gli esposti da parte dei cittadini, ha proceduto ad effettuare sopralluoghi a cui sono seguiti tre verbali. Contestata la violazione della legge regionale del 12.02.2002 n.3 per disturbo alla quiete pubblica a causa dei lavori notturni.

Tap nel frattempo ha richiesto la deroga per lavorare anche di notte, ma il Comune l’ha negata. È seguito il ricorso al Tar Lazio che lo ha accolto, annullando il rigetto. Tuttavia la deroga non è stata concessa. Ad avere la peggio per ora sono i cittadini.

In 150, incluso il vicesindaco, multati con una sanzione tra i 2.500 e i 10.000 euro per le proteste tra il 3 e il 4 luglio. Diciotto i fogli di via per gli attivisti. Tra questi un giovane al quale è stato interdetto l’ingresso a Lecce per tre anni, impedendogli di andare a lavorare. In merito al blocco delle betoniere avvenuto il 4 gennaio, il country manager di Tap, Michele Mario Elia, ha dichiarato all’Ansa che sporgerà denuncia. A suo dire, sono stati riscontrati “gravi danni materiali”.

Imperversa anche la polemica sulla possibile assunzione dei 100 ex-lavoratori della British American Tobacco da parte di Tap di cui ha parlato il prefetto di Lecce, Claudio Palomba. “Quest’ipotesi non risulta comprovata da alcun piano assunz ionale ”, fa sapere l’assessore al lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo, che considera “sbagliato alimentare speranze occupazionali per rendere meno invisa l’opera”. Del resto, in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, Tap ha dichiarato che avrebbe assunto 150 figure specializzate in fase di costruzione e 32 nei cinquant’anni a venire. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Domenica 7 gennaio 2018

ATTUALITÀ 17

il Giornale

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LA STORIA di Simone Di Meo Napoli

L’ALLERTA IN CAMPANIA

Cellulari, Facebook e droga: la bella vita dei baby detenuti

ocaina e hashish in galera. E anche cellulari, con cui chattare e scattare selfie da pubblicare su Facebook, coltelli, rasoi e addirittura antenne wi-fi. I posti più pericolosi della Campania oggi sono le carceri minorili di Airola (Benevento) e Nisida (Napoli) dove sono detenuti i baby boss che stanno mettendo a ferro e fuoco il centro

Carceri minorili fuori controllo. I giovani boss si fanno foto dietro le sbarre, e hanno hashish e antenne wi-fi

LA POLIZIA PENITENZIARIA

DISPOSTI A TUTTO Due giovani rinchiusi in un carcere minorile In Campania, denuncia il Sappe, la situazione è critica: alcuni istituti sono zone franche in cui a dettare legge sono i baby detenuti liberi di comunicare all’esterno

C

«Una situazione esplosiva che ricorda le prigioni sudamericane» storico del capoluogo, quelli che tra Forcella e il rione Sanità sono tristemente conosciuti come la «paranza dei bambini».

I sindacati della polizia penitenziaria, da mesi, chiedono inutilmente il potenziamento degli organici in entrambi gli istituti e una riorganizzazione del sistema di controllo che appare sempre più carente. L’ultimo episodio ha visto come vittima innocente un agente di custodia picchiato da un gruppo di ragazzi, a Nisida, mentre ispezionava il reparto «Girasole». Lo stesso in cui, appena ventiquattr’ore prima, erano state sequestrate alcune dosi di stupefacenti. Il malcapitato è stato tramortito con un colpo alla testa, preso in ostaggio dai giovanissimi criminali e trascinato in una stanza per essere sottoposto a un brutale pestaggio. Messo fuori gioco, i delinquenti gli hanno rubato le chiavi per aprire le celle degli altri compagni e attuare – denuncia il segretario del Sappe, Donato Cape-

ce – «una evasione di massa». Solo il pronto intervento dei colleghi del poliziotto ha impedito il successo della rivolta. Roba da penitenziari sudamericani. Sempre secondo Capece, «a giudicare lo scenario attuale

dell’utenza a Nisida, con raggruppamenti di più soggetti legati a diversi clan, di aree territoriali diverse, il rischio di una pericolosa miscela esplosiva, non è affatto scongiurabile».

Ad Airola addirittura gli

ospiti dello Stato avevano creato una pagina Facebook «Airola live» per la pubblicazione delle foto scattate dietro le sbarre. Immagini di sfida all'autorità giudiziaria che, secondo gli investigatori, servivano a

«confermare e rafforzare la posizione di baby boss dell’hinterland napoletano» e a lanciare messaggi ai complici ancora rimasti in libertà. A cadenza settimanale, il nucleo investigativo della penitenziaria esegue

approfondite perquisizioni nell’edificio in provincia di Benevento perché, approfittando dei colloqui coi genitori e i parenti, nascosti tra indumenti e ricambi, i baby criminali si fanno passare ogni tipo di oggetti vietati.

In un piccolo ricovero, ricavato nei bagni della struttura, sono stati trovati dalla polizia una scheda dati da utilizzare in uno smartphone per la connessione internet, e tre antenne per la captazione di un segnale wifi.

«Dai preliminari accertamenti eseguiti dagli informatici del Nic è stato rilevato che le connessioni wifi sono avvenute grazie ad una serie di hot spot gratuiti e privi di password, tra i quali anche il wifi free in uso nel VIOLENZA

Un secondino preso in ostaggio, rinchiuso in cella e pestato a sangue Comune di Airola», spiega il procuratore di Benevento Aldo Policastro. Cinque ragazzini sono stati indagati per ricettazione, ma i magistrati puntano alla rete di connivenze che opera all’esterno delle mura. Quelli che, grazie alle chat e ai whatsapp attivati di notte dai baby boss, ricevono e impartiscono ordini per proseguire la folle strategia di attacco e di terrore nei vicoli della vecchia (e malandata) Napoli.

La polemica

Gesù «bambina» e la Madonna di colore: a Chieti è scontro sul presepe

FEDE La Madonna di colore con la figlia

Una Madonna di colore e sua figlia, di sette mesi, nei panni di Gesù bambino. La 23esima edizione del «Presepe vivente di Chieti», ambientato nel quartiere storico della Civitella, ha scatenato la polemica da parte di Forza Nuova. I protagonisti del presepe vivente sono tutti ospiti della struttura «Capanna di Betlemme» di Chieti gestita dalla Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. «La scelta dei tre protagonisti del nostro presepe vivente per noi è altamente simbolica - ha spiegato Luca Fortunato, respon-

VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQW5zYSMjIzNmNjNiOTQ4LTY1MDEtNDg2NS1hNWFkLTczYTIwZjUyZmVhZSMjIzIwMTgtMDEtMDdUMDg6Mzk6MDQjIyNWRVI=

sabile della Capanna di Betlemme -. Giuseppe, Maria e Gesù Bambino saranno impersonati dagli ospiti della nostra struttura e rappresentano la missione che portiamo avanti da 50 anni: lottare contro le ingiustizie. Joy, infatti, era una ragazza di strada, una schiava degli anni 2000. Oggi, dopo aver incontrato la Comunità, lavora e si è costruita una famiglia. Anche il “nostro” San Giuseppe era schiavo della droga e oggi è diventato un volontario e aiuta chi, come lui, è “caduto” e vuole rialzarsi».

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Sabato 6 Gennaio 2018 • Epifania di N. S.

Cybersicurezza, c’è un piano di difesa Apple: «Anche noi siamo vulnerabili»

I biancocelesti La Lazio a Ferrara per una vittoria da Champions DeVrij, no al Milan

I giallorossi Roma, passa la linea Monchi Con l’Atalanta Nainggolan fuori

Andrei a pag. 12

Nello Sport

Nello Sport

Incubo hacker

Falla nei microchip, vertice degli 007

Non solo politica

La trappola del presente che blocca tutto il Paese Luca Ricolfi

C

onfesso che non li ho ascoltati tutti e per intero, i messaggi dei presidenti della Repubblica degli ultimi 50 anni. Però almeno la metà sì, e spesso dall’inizio alla fine, quasi sempre combattendo un’aspra battaglia contro la noia.

Questa volta no, non mi sono annoiato. Mattarella ha fatto un mezzo miracolo: è riuscito a parlare poco, senza frasi in codice, dicendo cose non scontate. Soprattutto, ha evitato i moniti e le liste della spesa, quei lunghi elenchi di cose non fatte che tanti suoi predecessori non erano stati capaci di risparmiarci.

L’invito alla concretezza, e ad evitare promesse che non si possono mantenere, è stato colto da tutti, cittadini e mass media. Gli unici che paiono non averlo inteso sono i suoi veri destinatari, ossia i politici, dei quali colpisce la vocazione schizofrenica: continuano a lodare e omaggiare il Capo dello Stato, e al tempo stesso a fare promesse che non possono mantenere. Come se Mattarella non si fosse espresso, o se loro vivessero su un altro pianeta.

Ma c’è un aspetto, in particolare, del discorso di fine anno su cui forse varrebbe la pena di meditare. E’ quello in cui il Presidente ha invitato a “non vivere nella trappola di un eterno presente, quasi in una sospensione del tempo, che ignora il passato e oscura l’avvenire”.

Continua a pag. 20

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IL GIORNALE DEL MATTINO

Polizia e militari, così gli aumenti Stretta per il rinnovo del contratto: incremento medio fino a 105 euro al mese da febbraio `Polemica Renzi-Calenda sull’abolizione del canone Rai. Istat: crescono i redditi delle famiglie `

Malata di cancro, ha scelto la sedazione profonda

1941-2018

ROMA Polizia e militari in arrivo aumenti da 90 a 105 euro.

Non c’è solo la scuola, il governo prova a stringere anche sul rinnovo del contratto.

L’obiettivo è pagare già a febbraio: con gli arretrati fino a 669 euro in più. La settimana prossima riprende il negoziato sulla scuola: il Ministero dice no ai bonus nello stipendio. Polemica Renzi-Calenda sull’abolizione del canone Rai. Istat: crescono i redditi delle famiglie.

Bassi, Loiacono e Pirone alle pag. 2 , 3, 4 e 16

L’intervista

Franceschini: «Renzi è il capitano ma per vincere serve la squadra» Alberto Gentili

«R

enzi è il capitano ma per vincere serve la squadra». Così il ministro della Cultura in

un’intervista a Il Messaggero. «Di Maio e Salvini non in grado di governare». «Abolire il canone Rai? Non ho sentito fare questa proposta».

A pag. 5

Bossi attaccava “Roma ladrona” «mentre intascava soldi per sé» La motivazione della condanna dell’ex leader leghista per fondi sottratti

`

Michela Allegri Marina Ripa di Meana è morta all’età di 76 anni (foto ANSA)

Addio Marina Ripa di Meana le trasgressioni di una vita Il messaggio

Perché è un format lo slogan dei suoi primi quarant’anni

Carlo ed Enrico Vanzina

È

dal film I miei primi 40 anni che le nostre vite sono state intrecciate a quella di Marina.

A pag. 15 Satta a pag. 15

T

uonava contro “Roma ladrona”. Ha fondato un partito che per anni ha raccolto consensi scagliandosi contro «il malcostume». Un ideale che, per i giudici, Umberto Bossi ha tradito, diventando «consapevole concorrente, se non addirittura istigatore, delle condotte di appropriazione del denaro» della Lega, proveniente «dalle casse dello Stato», «per coprire spese di esclusivo interesse personale» suo e della sua «famiglia».

A pag. 9

Election day anche per la Regione Lazio

Processo Raggi dopo il voto: 21 giugno Scontro sulla costituzione di parte civile Sara Menafra

I

l sindaco Virginia Raggi incassa la fissazione del processo il prossimo 21 giugno e già prepara le contromosse difensive. Dovrà respingere l’accusa

di falso ideologico in atto pubblico.

Scontro sulla costituzione di parte civile. Election day il 4 marzo, anche il Lazio al voto.

A pag. 7 Canettieri e Piras Alle pag. 7 e 8

Sanità in tilt SCORPIONE, GIORNI DI EMOZIONI

Allarme influenza picco in arrivo già quattro morti ARANCIA e GINGER

ROMA Siamo entrati in piena emergenza influenza. Si registrano anche i primi decessi, al momento quattro in Puglia. Nella settimana dal 25 al 31 dicembre sono state 673mila le persone colpite dal virus rispetto alle 438mila dei 7 giorni precedenti.

In totale, sono oltre 2 milioni e centomila i contagiati, secondo il rapporto Influnet elaborato dal dipartimento Epidemiologico dell’Istituto superiore di sanità. I Pronto soccorso di molte città iniziano a essere intasati.

Arcovio a pag. 14

Buongiorno, Scorpione! Forse fu proprio la luce di Giove, congiunto a Nettuno, a guidare i Re Magi verso Betlemme. Lo suppongono gli studiosi, e voi non avreste potuto aspettarvi un’emozione più bella - Giove è nel vostro segno. Dopo dodici anni. Trenta anni invece sono trascorsi dall’ultimo transito di Saturno in Capricorno, influsso importante per la vostra attività, affari, studio, carriera, famiglia, viaggi… Epifania di un amore: Venere vince, Marte la segue, Nettuno aggiunge il tocco romantico, magico. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’oroscopo a pag. 35

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Primo Piano

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Il nuovo contratto

Così gli aumenti Incrementi medi pro capite in euro

Polizia e militari in arrivo aumenti da 90 a 105 euro Forze dell’ordine, stretta sul rinnovo `L’obiettivo è di pagare a febbraio: già da lunedì tavolo con i vigili del fuoco con gli arretrati fino a 669 euro in più

Arretrati 2016 2017

Aumento mensile 2018

Totale prima busta paga

Esercito

121

367

90

578

Marina

140

424

105

669

Aeronautica

132

399

98

629

Capitanerie di porto

134

407

100

641

Carabinieri

140

424

104

668

Guardia di finanza

141

428

105

674

Polizia

138

416

102

656

Polizia penitenziaria

131

397

97

625

`

Stretta finale per il rinnovo del contratto delle forze dell’ordine e dei militari

LA TRATTATIVA ROMA Non c’è solo la scuola, gli enti locali e la sanità. Il governo prova a stringere anche sul rinnovo del contratto dei militari e delle Forze di polizia. In realtà tra sindacati ed esecutivo in questo caso, non c’è una vera e propria firma di un contratto, perché gli aumenti sono determinati per legge.

Ma comunque prima di procedere sarà necessario trovare un’intesa con le sigle. Lunedì e martedì prossimo, sono stati convocati i rappresentanti dei vigili de fuoco e delle forze di polizia dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Angelo Rughetti, che ha la delega sulla trattativa. Il ministero e la Ragioneria generale, date le risorse disponibili, hanno già effettuato i conteggi dei possibili aumenti in busta paga. Per i militari dell’esercito, l’aumento medio mensile lordo in busta paga a regime, sarà di 90 euro.

Per la Marina si sale a 105 euro lordi mensili, mentre per l’aeronautica l’incremento dello stipendio dovrebbe essere di 98 euro lordi mensili.

Per la polizia, invece, come ha ricordato ieri lo stesso Rughetti, l’aumento medio mensi-

IL SOTTOSEGRETARIO RUGHETTI: TRA I CRITERI PER MISURARE L’EFFICIENZA DELLA PA CI SARANNO ANCHE LE ORE LAVORATE

le sarà di 102 euro. Leggermente superiore per i carabinieri che dovrebbero invece, incassare circa 104 euro mensili in più.

I dipendenti delle Capitanerie di porto, invece, riceveranno un aumento di 100 euro mensili, mentre per la polizia penitenziaria la cifra sarebbe leggermente più bassa: 97 euro.

CORSA CONTRO IL TEMPO Il rinnovo riguarda un numero elevato di lavoratori, circa 500 mila persone in tutto. Dei corpi di polizia (Carabinieri, ex Corpo forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, Polizia di Stato e Cappellani) fanno parte poco meno di 300 mila unità. Le Forze Armate (esercito, marina e aeronautica) comprendono invece 133 mila persone, mentre i vigili del fuoco impiegano altre 34.400 unità. Ma quando arriveranno in busta paga gli aumenti? Il go-

Pensioni Cumulo gratuito, incontro Inps-Casse Con l’intento di sbloccare la situazione di stallo sulla possibilità di cumulare gratuitamente i contributi pensionistici «spezzati» in più gestioni, si terrà martedì 9 gennaio la riunione di coordinamento tra i vertici dell’Adepp (l’associazione che raccoglie 9 Casse di previdenza private) e i tecnici dell’Inps. Lo fa sapere l’Adepp in una nota, nella quale il presidente Alberto Oliveti sostiene che «dopo l’approvazione della Legge di bilancio per il 2017 abbiamo subito chiesto un incontro con il Ministero del Lavoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

verno aveva provato a chiudere l’accordo con i sindacati già prima della fine dell’anno, ma senza riuscirci. L’obiettivo, a questo punto, è riuscire a far arrivare i soldi con gli stipendi di febbraio. Molto, però, dipenderà da come andranno gli incontri dei prossimi giorni. Se tutto dovesse filare liscio, nelle buste paga di febbraio, oltre agli aumenti, poliziotti, carabinieri e le altre forze dell’ordine, di troverebbero anche gli arretrati per il 2016 e per il 2017. Si tratta di cifre di una certa rilevanza.

Per l’esercito, in media, si trat-

terebbe di circa 578 euro lordi.

Per la marina la somma salirebbe a 669 euro, mentre sarebbe leggermente minore per l’aeronautica: 629 euro. Per i carabinieri gli arretrati, in media, ammonterebbero a 668 euro lordi, mentre sarebbero poco inferiori per i poliziotti, 656 euro, e per la polizia penitenziaria, 625 euro. Per la Guardia di finanza la somma sarebbe di 674 euro che scenderebbe a 641 euro per le capitanerie di porto.

LE SIMULAZIONI Dalle tabelle, che il Messaggero ha potuto consultare, manca la parte che riguarda i Vigili del fuoco il cui tavolo è convocato per lunedì. Per i pompieri l’aumento contrattuale sarebbe del 3,4% circa, come per tutti gli al-

I dipendenti della Scuola I docenti

800.000 Altri ruoli

40,6 miliardi 295.000

Docenti, il ministero tira dritto: no ai due bonus nello stipendio IL NEGOZIATO ROMA Ormai non è più solo una semplice trattativa sindacale per il rinnovo del contratto dei docenti, sul piatto c’è molto di più: c’è l’impalcatura della legge della Buona Scuola. Per i sindacati è tutta da scardinare, utilizzandone le risorse per gli aumenti stipendiali, ma per il ministero dell’istruzione resta blindata. Ed è proprio su questo punto che si sta impantanando la trattativa visto che il ministero, all’indomani dell’avvio della contrattazione, non ha alcuna intenzione di cancellare i punti cardine della riforma della scuola. Dopo l’incontro tra le rappresentanze e l’Aran del 4 gennaio, infatti, la trattativa è in una fase di stallo in attesa che riprendano i lavori giovedì,

quando le parti dovranno portare le loro proposte concrete.

L’obiettivo comune è arrivare agli 85 euro medi di aumento previsti, su cui la ministra Fedeli ha dato la sua parola assicurando la disponibilità di fondi.

Al momento però si arriva a 75 euro circa e il problema riguarda proprio le fasce con retribuzioni più basse. Si tratta di far coincidere l’aumento medio mensile con una progressione del 3,48% della retribuzione di

LA MINISTRA FEDELI FRENA SULL’USO DEI 200 MILIONI PER IL MERITO E DEI FONDI DELLA CARD PROFESSORI NELLA CONTRATTAZIONE

ogni lavoratore. Il riferimento di partenza è la retribuzione media del comparto di circa 28 mila euro. A questo punto il tavolo, giovedì prossimo, avrà il compito di individuare l’elemento di perequazione per coprire le categorie con stipendi più bassi che, quindi, non arriverebbero al raggiungimento degli 85 euro di aumento.

950.000 28.343 retribuzione media 145.000

euro lorda annua

I dirigenti

7.000 I presidi reggenti (con 3 presidenze)

57.861 euro retribuzione media lorda annua

1.700

IL RINVIO La sola strada percorribile, ad oggi, è quella di far partire il rinnovo del contratto dal 1° marzo, risparmiando così due mesi di retribuzioni che andrebbero a creare un “tesoretto” per coprire tutta la quota fino a fine 2018.

In questo caso però resterebbe il nodo per il 2019 quando il prossimo governo dovrà trovare le risorse necessarie per coprire i due mesi non finanziati

LA SETTIMANA PROSSIMA RIPRENDE IL CONFRONTO SULLA SCUOLA MA I NODI NON SONO ANCORA STATI SCIOLTI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il costo per lo Stato

A tempo indeterminato

Precari

tri statali, con un beneficio economico mensile lordo di 84,5 euro circa nelle buste paga.

L’ultimo rinnovo del contratto del personale in regime di diritto pubblico, come si chiamano le Forze di polizia e i militari, risale al 2008-2009, quando era stato assicurato al comparto «sicurezza» un incremento medio mensile di circa 100 euro lordi. Parlando sempre di riforma della pubblica amministrazione, ieri Rughetti ha anche sottolineato che tra i criteri per misurare l’efficienza della Pa comparirà anche il numero delle ore lavorate: «abbiamo bisogno», ha detto il sottosegretario,«di aumentare la produttività dell’intera Pa» e «intanto alziamo questo range», visti i risultati del confronto tra «le ore lavorate nel pubblico da noi e la media Ue o a quella Ocse». A breve sono attese anche le linee guida sui parametri che devono seguire le amministrazioni, i cosiddetti “Obiettivi della Repubblica” (da concordare a livello centrale e territoriale).

Andrea Bassi

nel 2018. L’unica alternativa potrebbe essere quella di individuare, nelle casse del ministero dell’istruzione, fondi stanziati in passato e mai utilizzati. Da scartare invece, come detto, la possibilità di usare i fondi della Buona Scuola: si tratta dei fondi per il merito, pari a 200 milioni e di quelli destinati alla formazione, pari a 380 milioni erogati

tramite card da 500 euro ciascuna con cui gli insegnanti possono finanziare gli aggiornamenti necessari alla professione. Ed è questa, di fatto, la richiesta avanzata dai sindacati.

Ma in questo modo si cancellerebbero le maggiori novità introdotte dalla Buona Scuola: il merito, con soldi destinati ai docenti migliori individuati dalle singole scuole, e la formazione degli insegnanti tramite la card.

La ministra Fedeli resta irremovibile. Inserire i 200 milioni del merito nella contrattazione, infatti, equivale a toglierli dai premi individuali, come prevede invece la legge 107 con i comitati di valutazione ad hoc che hanno premiato circa un docente su tre. Per quanto riguarda invece la formazione va considerato che i 500 euro annui erogati nella card dei docenti sono netti, qualora invece facessero parte della busta paga verrebbero tassati e quindi quasi dimezzati.

L. Loi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Primo Piano

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

L’istruzione privata

Scuole paritarie in crisi già oltre 400 chiusure

IL CASO ROMA Perdono iscritti e finanziamenti, per le scuole paritarie è crisi nera: da due anni ormai chiude i battenti una media di 4 istituti a settimana. Un bilancio decisamente critico per un settore che, di fatto, contribuisce a portare avanti il servizio scolastico statale. Anche l’anno che si è appena concluso ha registrato perdite importanti e saranno le prossime iscrizioni scolastiche, in partenza il 16 gennaio, a rivelare il futuro delle paritarie. A pesare sul settore sono stati da un lato la crisi economica che ha investito le famiglie, quindi anche quella quota che in passato preferiva la scuola paritaria come scelta educativa, e dall’altro il calo dei finanziamenti che sta mettendo in difficoltà i gestori degli istituti. E le conseguenze sono inevitabili. E’ sufficiente infatti leggere i dati relativi all’anno scolastico 2015-2016 per contare i danni: sono 415 le scuole che hanno chiuso i battenti in due anni. Oltre duecento l’anno, quasi 4 scuole a settimana. La perdita in tutto, secondo le rilevazioni di Tuttoscuola, equivale al 3,2% e investe soprattutto le regioni del Sud: la Sicilia ha per-

ALLARME DEL SETTORE: NEL 2017 EROGATI DALLO STATO SOLO 1,95 CENTESIMI AL GIORNO PER OGNI BAMBINO

lancio 2018, infatti, è previsto un taglio sui fondi statali alle paritarie: è stato abolito il contributo di 50 milioni di euro, inserito un anno fa nella Legge di Bilancio del 2017.

LE PROTESTE

Tra le cause, taglio dei fondi pubblici `Negli ultimi 2 anni sono scomparsi e difficoltà economiche dei cittadini in media quattro istituti a settimana

`

so 104 scuole e la Campania 70, la Puglia 28 e la Calabria 22. Su tutti ha inciso, ovviamente, il calo degli iscritti. In due anni sono mancati all’appello, presso le classi delle paritarie, oltre 23 mila studenti. Un calo vertiginoso se si guarda al 2012-2013 quando

gli iscritti erano oltre un milione, oggi invece si scende sotto i 900 mila. In 5 anni, quindi, sono andati perduti 100 mila studenti.

E non è poco visto che le scuole paritarie vanno ad alleggerire il carico di presenze nelle scuole pubbliche, spesso sovraffollate.

Scuole paritarie dal 2015-2016

È il caso, primo fra tutti, degli asili. Le scuole dell’infanzia, statali o comunali, troppo spesso non reggono la richiesta delle famiglie e sarebbe impossibile fare a meno delle strutture private.

Avviene soprattutto nelle grandi città, dove le graduatorie per le

materne ogni anno devono fare i conti con liste d’attesa infinite.

La soluzione, per chi può, è rivolgersi alle strutture paritarie. Eppure delle 415 scuole private che hanno chiuso in due anni, ben 292 sono asili. E il taglio è destinato a crescere. Nella legge di bi-

Il richiamo ai maestri cattolici

Il Papa: «Rotto il patto istruzione-famiglia» 415

3,2%

292

23mila

scuole chiuse

in meno

sono scuole materne

studenti iscritti in meno

Regioni con maggior numero di chiusure

104 Controtendenza il Lazio

70 42

42

32

28

22

+11

Sicilia Lombardia Toscana Calabria Campania Piemonte Puglia Lazio

«Io sono convinto che il patto educativo è rotto. È rotto il patto educativo tra scuola, famiglia e Stato. Bisogna ricostruirlo». Lo dice con voce grave, papa Francesco, aggiungendo parole a braccio al suo discorso all’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc), ricevuta in udienza nella Sala Clementina. E proprio l’«alleanza educativa tra scuola e famiglia», insieme alla «cultura dell’incontro» e all’«educazione ecologica» è

stata uno dei tre punti «di riflessione proposti dal Pontefice. «La scommessa è quella di cooperare a formare ragazzi aperti e interessati alla realtà che li circonda, capaci di cura e di tenerezza - penso ai bulli -, che siano liberi dal pregiudizio diffuso secondo il quale per valere bisogna essere competitivi, aggressivi, duri verso gli altri, specialmente verso chi è diverso, straniero o ostacolo alla propria affermazione».

«Si deve riscontrare, ancora una volta - spiega la Fism, Federazione italiana delle scuole materne - la sordità e l’insensibilità su questioni che interessano centinaia di migliaia di famiglie, visto che le scuole e le istituzioni educative associate alla Fism accolgono circa 600 mila bambini da zero a sei anni». In base ai dati forniti dalla Fism, gli interventi statali per le scuole dell’infanzia paritarie nel 2017 sono stati pari a 1,95 centesimi al giorno per bambino, mentre nella scuola statale per ogni bimbo è stato speso 26,08 euro. Per una spesa annua di 5.739,17 euro. Ad insorgere sono anche i vescovi, in difesa delle scuole paritarie cattoliche. Adriano Tessarollo, vescovo di Chioggia e presidente della Commissione ecclesiale triveneta per scuola, università e educazione, lancia l’allarme: «il prossimo anno chiuderanno altre scuole materne». Il fondo per le paritarie, per il 2017, è stato di 574 milioni di euro complessivi, compresi i 23 milioni destinati alla disabilità e i 50 milioni in più per l’infanzia. Dal prossimo anno, dopo il taglio dei 50milioni, una boccata di ossigeno potrebbe arrivare dai fondi Pon a cui le scuole paritarie possono accedere, come recentemente previsto dalla Commissione europea.

Lorena Loiacono © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Primo Piano

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

La campagna elettorale

«Abolire il canone Rai» Gelo sulla proposta Renzi Calenda: presa in giro Alta tensione Pd, il ministro: «E la bolletta? Allora si privatizzi». Giacomelli: solo indiscrezioni. Poi il leader precisa: lo abbiamo abbassato, continueremo

`

LA POLEMICA ROMA Sono bastate alcune «indiscrezioni» di stampa sulla possibilità che il segretario del Pd, Matteo Renzi, lanciasse l’idea di abolire il canone Rai per scatenare un putiferio politico di primordine e scuotere il Pd. «Si tratterebbe di una presa in giro», ha subito twittato il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda. «Spero - ha scritto il ministro - che l’idea di abolire il canone Rai sostituendolo con un finanziamento dello Stato non sia la proposta del Pd per la campagna elettorale. I soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini».

Dopo la sortita di Calenda, sempre via social, è arrivata la precisazione di Renzi. Eccola: «Quando siamo arrivati al governo, il canone Rai costava 113 euro adesso è a 90. Perché se pagano tutti, paghiamo meno». Renzi, dopo aver spiegato i benefici del-

la decisione di far pagare il canone attraverso le bollette, che ne ha ridotto l’evasione, ha continuato così: «Si può garantire il servizio pubblico abbassando il costo per i cittadini: mi sembra giusto e doveroso. E noi abbiamo la credibilità per farlo perché abbiamo iniziato ad andare in questa direzione. Continueremo.

Per noi parlano i fatti».

Una replica spedita non solo al ministro dello Sviluppo, che nel frattempo aveva anch’egli precisato la sua posizione: «Abbiamo messo il canone nella bolletta della luce e ora non possia-

L’EX DIRETTORE LEONE, PRESIDENTE DEI PRODUTTORI TV: ABROGARLO SAREBBE CONTRO GLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITÀ

mo cambiare strada. Inoltre, se si vuole davvero affrontare il tema - ha detto Calenda - bisogna ragionare sulla privatizzazione». «Non capisco perché - ha ragionato il ministro - dopo aver fatto tante cose serie e buone per la crescita, gli investimenti e l’occupazione, si debbano ipotizzare promesse stravaganti. È un peccato». «Come noto, io sono favorevole alla privatizzazione della Rai - ha concluso il ministro Ma questo è il tema. Il messaggio “levo il canone ma finanzio con fiscalità generale” fa considerare i soldi dello Stato qualcosa di diverso dai soldi dei cittadini», ha detto ancora il ministro.

LE REAZIONI Sul tema è intervenuto anche il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, derubricando - con il benestare del Nazareno - l’annuncio renziano, appunto, a mera «indiscrezione». «Mi meraviglia anche la fret-

ta con cui si dà tutto per certo ed il tono di alcune reazioni», ha commentato Giacomelli. Secondo il quale: «Il governo Renzi con la riforma del canone in bolletta ha recuperato l’evasione e abbassato il costo per i cittadini onesti che lo pagavano».

Diversa la linea di Michele Anzaldi, deputato Pd e segretario della Commissione di Vigilanza: «La riforma del canone in bolletta ha avuto come obiettivo principale quello di far pagare meno i cittadini e non è stato un semplice vezzo - ha scritto Anzaldi su Facebook. Per la prima volta nella storia della Rai il canone è diminuito, passando da 113,5 a 90 euro. È questo che il ministro Calenda farebbe bene a rivendicare, non una semplice modifica alla modalità di pagamento. In quest’ottica - ha proseguito Anzaldi - va vista l’opportunità di abolire l’imposta della tv: far risparmiare ancora i cittadini, come con l’abolizione della tassa

Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda (foto ANSA)

sulla prima casa Imu/Tasi. Via il canone che oggi costa 2 miliardi, risorse transitorie alla Rai per 1,5 miliardi (come oggi) con risparmi e tagli senza un euro in più di spesa pubblica, revisione tetti pubblicitari, stop al pagamento dei cittadini, risparmio immediato di 500 milioni. Discutiamo di questo, non di privatizzazione».

Anche il presidente del Pd, Matteo Orfini, si schiera a favore dell’abolizione del canone Rai e piega: «Quando lo mettemmo in bolletta dicemmo che il recupero dell’evasione serviva a far pagare meno. Ma sempre (non solo allora) abbiamo detto che l’obiettivo era il superamento del cano-

ne. Io resto di quella idea. Poi sulle modalità possiamo discutere».

E mentre il sindacato dei giornalisti Rai, l’Usigrai, fa muro a favore del canone, anche l’ex direttore di rete Giancarlo Leone, oggi presidente dell’associazione produttori televiosivi, sottolinea che: «La Rai deve contare sempre di più sul canone per distinguersi dall’offerta commerciale e investire su contenuti e produzioni di qualità. L’idea di abolire il canone è in contrasto con una visione attenta agli interessi della collettività».

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L’allarme di Palazzo Chigi E Mediaset scende in campo IL RETROSCENA ROMA Matteo Renzi, facendo filtrare l’intenzione di cancellare il canone Rai e soprattutto di togliere a viale Mazzini il tetto pubblicitario, ha rovinato l’ultimo giorno di vacanza di Paolo Gentiloni a Dobbiaco.

Il premier, che da ex ministro delle Comunicazioni di tv se ne intende, ha ricevuto telefonate inviperite dai papaveri Mediaset. A cominciare, si narra, da Fedele Confalonieri.

«Dalle parti del Biscione si sono molto agitati», chiosano nel quartier generale dem di largo del Nazareno, «per loro il tetto alle risorse pubblicitarie della Rai è vitale. Senza quel limite, gli introiti di Mediaset crollerebbero. Ma l’obiettivo di Renzi è proprio questo: rompere il duopolio». E aprire ancor di più il mercato a La7 e a Sky.

gretario dem va in controtendenza: «Negli altri Paesi europei stanno facendo l’opposto, tolgono la pubblicità e lasciano il canone». Così, a sera, tra i collaboratori di Gentiloni è stato accolto con sollievo il tweet di Renzi in cui non si parla di abolizione del canone, ma di semplice abbassamento.

Del resto, il segretario del Pd, facendo filtrare l’intenzione di mettere mano «alla tassa più odiata dagli italiani», è ben lontano dalla fase operativa.

Perché non governa più lui e non si sa chi andrà a palazzo Chigi dopo le elezioni. E perché perfino tra i suoi, come dimostra la precisazione del sottose-

«SOLO UN SEGNALE»

STUPORE A PALAZZO CHIGI Peccato però che anche a palazzo Chigi, dove la collaborazione con Forza Italia è considerata utile in vista del via libera di Mario Nava alla presidenza della Consob e della missione militare in Niger (entro gennaio si riuniranno le commissioni parlamentari competenti), l’idea di abolire il canone non trovi estimatori. Primo, perché è giuridicamente e tecnicamente impercorribile: «Il canone è considerato il presidio all’indipendenza del servizio pubblico. Finanziamenti diretti verrebbero ritenuti invece aiuti di Stato e verrebbero bocciati dall’Unione europea». Secondo, perché la proposta del se-

gretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli («è una proposta basata su una indiscrezione»), l’idea non convince.

In realtà la soffiata lasciata uscire dal Nazareno è stata un’operazione squisitamente elettorale. «Mica abbiamo l’anello al naso», dice un renziano doc, «Berlusconi promette ogni giorno un taglio delle tasse, Di Maio e Salvini gli vanno a ruota. E noi cosa facciamo? Stiamo a guardare? Facciamo la faccia feroce dei rigoristi? In più la possibilità di tagliare i canone Rai è concreta, costa 1,5 miliardi. Le castronerie del Cavaliere e dei suoi emulatori sono invece del tutto irrealizzabili».

Matteo Renzi (foto ANSA)

VOCI DI UNA TELEFONATA DI CONFALONIERI A GENTILONI. IL NAZARENO AMMORBIDISCE I TONI: SI È TRATTATO DI NIENTE DI PIÙ DI UN SEGNALE

In più si è trattato di un “carotaggio”. Renzi ha voluto valutare, facendo trapelare l’ipotesi dell’abolizione, quale seguito avrebbe nell’opinione pubblica l’abolizione della tassa pro-Rai. «Matteo quella roba voleva farla uscire, ce l’ha in testa davvero», spiegano i fedelissimi. «Ma al momento è solo un sondaggio, un segnale. Prima o poi ci si potrà arrivare, non si sa però quando. Di sicuro non è un attacco alla Rai, ma a Mediaset».

Un modo, insomma, per smentire nei fatti la teoria in base alla quale già ci sia un accordo post-elettorale con Berlusconi: il Cavaliere è da sempre (fin dai tempi di Bettino Craxi al governo) estremamente attento agli interessi dell’azienda di famiglia.

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Le mosse del centrosinistra inistro Franceschini, settanta intellettuali hanno sottoscritto un manifesto per la tutela dei beni culturali, accusandola di aver puntato solo alla loro fruizione e sfruttamento commerciale. Cosa risponde?

«Sono quelli che in questi anni mi hanno sempre criticato.

Non c’è nulla di nuovo. Quando fai delle riforme vere, come quella dei musei, delle sovrintendenze, del cinema, del settore dello spettacolo, trovi sempre qualcuno che protesta. Se andassero bene a tutti, sarebbero riforme finte».

Lei ha coniato la formula: “Con la cultura si mangia”.

«Più che altro ho cercato di smentire con i fatti la frase opposta di Tremonti: “Con la cultura non si mangia”. Abbiamo moltiplicato le risorse per il patrimonio culturale. Quando ho cominciato c’erano 40 milioni, oggi abbiamo avviato cantieri per 3,5 miliardi a favore della tutela. E’ naturale che ci siano i conservatori che resistono».

Chi la critica è dunque un conservatore?

«Io ascolto le critiche, ma in questo caso è una reazione decisamente ideologica a una legislatura scandita da riforme profonde. Cinque anni in cui si è finalmente capito che l’investimento in cultura, previsto dalla Costituzione, fa bene alle anime, alle menti e anche all’economia in quanto porta turismo, crescita economica, occupazione, industrie culturali e creative. Non dimentichiamo che quasi un terzo della crescita del Pil di quest’anno viene dal turismo che a sua volta è legato al patrimonio culturale. Non a caso all’ultima assemblea di Confindustria a rappresentare il governo è stato chiamato il ministro dei Beni culturali. In più sono orgoglioso che queste riforme abbiano ottenuto in Parlamento consensi più vasti di quelli del perimetro della maggioranza e che quando la cultura va in tv, come con la trasmissione di Alberto Angela sulle “meraviglie italiane” o la danza di Bolle, fa il pieno di ascolti. C’è un riavvicinamento ai consumi culturali: crescono libri, teatro, musei.

Ecco, di fronte a tutto questo c’è un filone di pensiero che è non fare nulla e lasciare tutto così com’è».

Allarghiamo il campo. Il Pd narra del suo «buongoverno», ma l’ultimo sondaggio della Swg certifica che dal 2013 a oggi il gli italiani che si sentono “progressisti” sono scesi dal 30 al 16%. Dimezzati, o quasi. Quale spiegazione si dà?

«Ciò deriva da un sostanziale superamento delle categorie di appartenenza cui eravamo abituati. Non c’è più lo schema semplice destra contro sinistra. Le forze populiste pescano trasversalmente. Quindi il confronto si è spostato dalle appartenenze ai contenuti dove però le differenze ci sono, eccome. E penso che quando hai governato una legislatura come ha fatto il Pd - una legislatura nata morta, senza una maggioranza, in piena crisi economica - garantendo una continuità nell’azione di governo, alle elezioni devi andarci orgoglioso: siamo l’unico gruppo dirigente in grado di governare un Paese difficile e complesso come l’Italia».

Eppure i sondaggi vi danno in

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«PIÙ EUROPA È UNA LISTA EUROPEISTA E UNA PERSONALITÀ COME BONINO DOVRÀ PER FORZA LAVORARE CON NOI»

L’intervista Dario Franceschini Sopra, Dario Franceschini Sotto, la sede Rai di Viale Mazzini e, a destra, una riunione del Consiglio dei ministri

ABOLIRE IL CANONE RAI? NON HO SENTITO FARE QUESTA PROPOSTA

«Matteo è il capitano ma vince la squadra» Il ministro della Cultura: Di Maio `«Le critiche degli intellettuali sui e Salvini non in grado di governare beni culturali? Reazione ideologica»

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calo e il Pd ha perso la sua capacità di attrazione: la vostra coalizione al momento è rachitica. Anche Bonino e Tabacci sembrano preferire correre da soli piuttosto che entrare nel centrosinistra...

«A questo non ci credo. Più Europa è una lista marcatamente europeista e una persona di grande credibilità internazionale come la Bonino, per forza di cose dovrà incrociare il proprio lavoro con il nostro. Riguardo ai sondaggi, sono andato a guardarmi quelli del dicembre 2012 e li ho confrontati con i risultati del febbraio 2013, scoprendo che ci sono distanze di 10-13 punti in più e in meno. Ciò dimostra che il mondo è cambiato, la mobilità elettorale ormai è enorme.

E sono convinto che dobbiamo presentarci agli italiani dicendo: “Noi abbiamo fatto

tutte queste cose che sono l’inizio di un percorso di crescita per il Paese. Volete che questo percorso sia concluso dal gruppo dirigente composto da Renzi, Gentiloni, da noi ministri? O volete mettere il Paese in mano a Di Maio o restituirlo a Berlusconi e Salvini”. La scelta è questa. Poche chiacchiere. Sono ottimista: gli italiani hanno già visto, con i loro occhi, la totale incapacità dei grillini quando sono stati chiamati a governare, come a Roma e a Torino. La politica è una cosa difficile: vivendo nella Capitale ho imparato che il detto, “Nun se nasce imparati” è fondato sulla saggezza».

Lei parla di lavoro di squadra. Spinge Renzi in secondo piano per stemperare quella scarsa empatia che innesca nell’opinione pubblica?

«Assolutamente no. Nelle squadre c’è un capitano e ci sono i giocatori e se i calciatori si passano la palla, la squadra vince.

C’è chi deve giocare in difesa, chi in attacco, chi fa il capitano...».

Il renzianissimo Marcucci ha

detto che Renzi è l’allenatore. Nel Pd si sta affermando l’idea che la panchina è il posto migliore per il segretario?

«No. Marcucci ha detto allenatore, ma di certo intendeva capitano. In panchina ci sono i giocatori che non giocano e Renzi giocherà eccome».

Ma come farete a rendere palese questa metamorfosi e annunciare urbi et orbi che si vota per il Pd e non per Renzi?

«Le due cose coincidono, non vanno poste in contrasto. Questa legislatura ha avuto tre anni di governo Renzi, un anno e qualcosa di governo Gentiloni e 9 mesi di governo Letta. Quindi i risultati sono di tutti. Capisco che comunicativamente sarà molto attrattivo nei prossimi mesi mettere zizzania nel gruppo dirigente del Pd. Ma l’operazione non riuscirà. Pro-

ABBIAMO AVUTO TRE PREMIER, I RISULTATI SONO DI TUTTI

Lorenzin non molla, arriva la “margheritina” IL DEBUTTO ROMA Sarà presentato martedì prossimo il simbolo di Civica Popolare, la lista guidata da Beatrice Lorenzin. E al suo interno ci sarà anche una margherita, che è nel logo di uno dei cinque soggetti che danno vita al nuovo partito. Sì perché non si tratta solo di una lista elettorale ma di un vero partito, che subito dopo le elezioni avvierà la fase costituente con una road map che potrebbe essere annunciata martedì. Ma anche ieri c’è stato un nuovo botta e risposta con i liquidatori della Margherita di Rutelli.

Il simbolo di Civica Popolare è ancora in fase di limatura, e infatti la presentazione prevista ieri mattina è stata rinviata alla prossima settimana. Ma l’annuncio

da parte di Lorenzo Dellai dell’imminente presentazione, ha fatto capire che si è alle ultime battute. Nel simbolo ci saranno i riferimenti al logo dei cinque soggetti promotori: Ap, Centristi per l’Europa, Italia è Popolare, Idv e Democrazia solidale di Lorenzo Dellai. Proprio questi porta in dote il simbolo dell’Unione per il Trentino, con una margherita che ha una storia ventennale, visto che nasce nel 1998 con una li-

NUOVO ALTOLÀ DI RUTELLI SUL SIMBOLO RINVIATA LA PRESENTAZIONE ALLA PROSSIMA SETTIMANA

sta Civica Margherita, a cui si ispirerà il partito di Rutelli nel 2001. Ma le due margherite sono diverse (quella di Delllai, usata in Trentino, ha meno petali di quella di Rutelli), e lo stesso Dellai ha ribadito oggi di voler usare proprio la sua nel simbolo del nuovo partito, dato che «non può confondersi» con quella di Rutelli.

Per di più la «margheritina» era stata già usata alle elezioni del Senato del 2013 senza che nessuno trovasse da ridire.

Immediata una nuova diffida dei liquidatori della Margherita di Rutelli. A quel punto è intervenuta anche la Lorenzin: «Non c’è nessun tentativo furbetto di appropriarsi del simbolo di nessuno. C’è soltanto il rispetto doveroso verso la sensibilità di nuovi compagni di viaggio, che chiedono legittimante di utilizzare

ognuno di loro i simboli della propria identità già usati alle precedenti elezioni politiche».

Il tema però è sempre meno giuridico e sempre più politico, come dimostra una frecciata di Dellai a Rutelli: «Uno spazio politico non lo si può brevettare». Il sospetto è cioè che la querelle legale miri a impedire la nascita di un soggetto politico che occupi l’area che un tempo fu della Margherita di Rutelli. Anche Pier Ferdinando Casini ha espresso irritazione per la querelle: «Noi abbiamo dato vita con Beatrice Lorenzin alla lista Civica Popolare per parlare delle grandi questioni italiane; dal tema delle nuove povertà a quello ancora insoluto delle grandi crisi industriali, fino alle questioni internazionali».

B.L. © RIPRODUZIONE RISERVATA

prio perché siamo una squadra lavoriamo e badiamo al risultato».

Da ministro della Cultura ha voce in capitolo sulla Rai, la principale azienda editoriale del Paese. Renzi ora propone la cancellazione del canone.

Cosa ne pensa?

«Non ho sentito fare proposte di questo tipo. Quando ci saranno ne discuteremo».

Ma l’abolizione del canone la trova favorevole?

«Proprio in queste ore c’è stata la prova di cosa deve essere un buon servizio pubblico: i boom di ascolti delle trasmissioni di Angela e di Bolle dimostrano che questa è la natura e la missione della Rai».

Fare uscire queste indiscrezioni non è rincorrere le proposte populiste di Berlusconi, Salvini e Di Maio?

«Ripeto, non commento indiscrezioni».

Come deve caratterizzarsi il programma del Pd? Come va deciso e illustrato all’opinione pubblica?

«Dobbiamo presentarci agli elettori, come dicevo, con una proposta di prosecuzione e di attuazione delle riforme che abbiamo fatto. Inoltre le forze progressiste e riformiste hanno un enorme spazio: mai come adesso si pone il problema delle diseguaglianze e del sostegno ai ceti più deboli. Ed è ciò che la gente, al di là dell’appartenenza partitica, chiede e si aspetta dalla politica: colmare i divari che crescono. Ciò è possibile solo con una grande opera di redistribuzione che solo il Pd è in grado di compiere».

La razionalità però non sempre alberga nell’urna, da qualche anno prevale la rabbia, il voto “di pancia” per i populisti.

«E’ il vero grande problema.

Non c’è nulla di più facile che cavalcare le paure. Paura dell’immigrazione, del diverso, della perdita del lavoro e del benessere. Tutte paure vere, non inventate. Ma i populisti invece che avanzare proposte serie e concrete soffiano sul fuoco. Qual è la proposta per creare sviluppo e lavoro di Di Maio? E quella di Salvini?».

La flat tax, il reddito di cittadinanza, etc.

«Tutte proposte che prescindono dalla fattibilità delle misure, incompatibili con le regole europee e con la tenuta dei conti pubblici. Ricordano Totò che saliva sul water con il megafono e gridava. “Vota Antonio, vota Antonio”. Lui faceva ridere, questi fanno piangere».

C’è una misura in particolare che vuole inserire nel programma del Pd? «Lavoro, lavoro, lavoro. Non possiamo rassegnarci a un sistema in cui i nonni e i genitori devono avere l’angoscia e il peso dei figli e dei nipoti senza lavoro. Una volta erano i figli che mantenevano i genitori quando cominciavano a lavorare.

Ora accade il contrario: gli anziani danno fondo ai risparmi di una vita, la pensione, per mantenere figli e nipoti. Il lavoro non si crea con proposte strampalate, ma con la crescita economica e con regole nuove, com’è accaduto con il jobs act o anche nei settori della cultura e del turismo di cui mi sono occupato in questi anni. Se invece si vuole fare una gara a chi la spara più grossa, noi del Pd a questa gara non partecipiamo».

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«DOBBIAMO PRESENTARCI AGLI ELETTORI CON UNA PROPOSTA DI PROSEGUIMENTO DELLE RIFORME FATTE»

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Sollievo M5S per la campagna

Raggi va a processo udienza il 21 giugno `I legali del sindaco punteranno Il Tribunale di Roma accoglie la richiesta di giudizio immediato sul ruolo dell’assessore Meloni

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Le accuse alla Raggi

IL RUOLO DI MELONI Il tasto su cui intendono puntare i suoi difensori Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo, era in parte emerso nelle dichiarazioni pubbliche che lo stesso sindaco ha fatto a ridosso della richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura: sostenendo con l’Anticorruzione che Raffaele Marra avesse avuto un ruolo «meramente compilativo» nella scelta di promuovere il fratello maggiore - è la tesi - la Raggi avrebbe «sostanzialmente» detto il vero, perché Marra junior avrebbe dato semplicemente corso a una richiesta che gli arrivava dall’assessore al Turismo, Adriano Meloni, che voleva proprio Renato a capo del dipartimento. A luglio, a margine di una conferenza stampa, lo stesso Meloni aveva confermato le indiscrezioni circolate circa la linea difensiva del sindaco: «È vero che Renato Marra a capo del dipartimento l’ho voluto io, perché poteva fare un buon lavoro. E infatti lo stava facendo», aveva detto. Della scelta delle promozioni da fare, del re-

AMBITO DELL’INCHIESTA Nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, a capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio SECONDO LA PROCURA Raffaele Marra, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per abuso di ufficio, braccio destro della Raggi, si occupò in prima persona della pratica di nomina quando invece si sarebbe dovuto astenere

Virginia Raggi (foto OMNIROMA)

sto, si parlò anche in riunioni di giunta e nelle varie chat che il sindaco ha usato come strumento di comunicazione non solo con i «quattro amici al bar» (i suoi fedelissimi), ma pure con assessori e presidenti di municipio. Opposta, manco a dirlo, la tesi dei pm Paolo Ielo e Francesco Dall’Olio, secondo i quali soprattutto le chat dimostrerebbero il ruolo preponderante di Marra nella promozione del fratello.

Di Maio: «Il fronte è a destra» E riscrive il programma migranti IL RETROSCENA ROMA I parlamentari del M5S con un cuore antico a sinistra avevano accolto muti la doccia fredda nei giorni in cui il Movimento bocciava una volta per tutte la legge sullo Ius soli che invece a un deputato come Roberto Fico non dispiaceva. Ma la partita M5S alle prossime politiche è contro il centrodestra. E che sia un tema caldissimo l’immigrazione lo dimostra un asterisco inserito nel programma ufficiale del M5S che alla voce “immigrazione” fa lampeggiare l’alert: «programma parziale valido fino al 27 luglio 2017». Cosa è successo dopo quella data? Nell’ordine: la guerra contro le ong, il pollice verso sullo ius soli e l’elezione di Luigi Di Maio come candidato premier che quindi ha la facoltà di riempire i vuoti lasciati da quel programma «parziale».

grazione votato in rete ma, attenzione, «parziale», ovvero «un meccanismo permanente e automatico di ricollocamento secondo un sistema di quote, a cui sono tenuti a partecipare obbligatoriamente tutti gli stati membri dell’Unione europea». Sui migranti economici, specie quelli climatici, per cui si era battuta proprio un’eurodeputata M5S, Laura Ferrara, nulla si dice.

Altra correzione a mano libera del programma è sul tema, anche questo votato in rete, dei voltagabbana. Di Maio ieri ha annunciato di voler modificare la Costituzione introducendo il vincolo di mandato in Costituzione. In realtà, sul programma

SBARCHI ZERO E ieri in Trentino Di Maio è tornato a spostare l’ago della bussola elettorale a destra quando gli hanno raccontato delle proteste dei migranti nei container a Rovereto. «Il nostro obiettivo è sbarchi zero e distinguere tra richiedenti asilo e migranti economici che vanno rimpatriati», ha detto. E ancora: «Siamo per l’abolizione del regolamento di Dublino: se arrivano 100 migranti in Italia 90 devono andare negli altri paesi europei». La revisione del regolamento in Europa c’è stata ma il M5S ha votato contro nonostante predisponga quello che si legge testuale nel loro programma sull’immi-

Luigi Di Maio (foto ANSA)

CONTINUA IL PASTICCIO PARLAMENTARIE: SBAGLIATO L’INDIRIZZO PER LA DOCUMENTAZIONE TRA I CANDIDATI, TAORMINA E LA PSICOLOGA TV PARSI

la mannaia sui cambia casacca è molto più prosaica e non tocca la Costituzione. Si legge infatti che «occorrerà modificare i regolamenti parlamentari in modo da penalizzare chi lascia il Gruppo parlamentare al quale appartiene. Per costoro, da un lato occorre ridurre le risorse economiche e di personale che la Camera concede ai gruppi e, dall’altro lato, è necessario ridurre la loro possibilità di incidere sulle procedure parlamentari».

VINCOLO DI MANDATO Tutto questo è già successo dopo la modifica del regolamento del Senato varata e proposta dal presidente Pietro Grasso.

Il programma elettorale è il link che l’esercito di candidati alle parlamentarie copia e incolla forsennatamente sulle proprie bacheche social. Ieri c’era una fila di almeno cento persone in via Amato a Roma. Erano tutti gli aspiranti candidati alle parlamentarie che chiedevano i certificati penali da inviare al comitato elettorale di cui però il M5S ha diffuso l’indirizzo sbagliato.

Tra questi è stato avvistato anche l’avvocato Carlo Taormina.

E anche i nomi eccellenti si affollano. I boatos a Terni raccontano dell’ex presidente della Consulta Antonio Baldassarre che sta facendo un pensierino.

C’è anche lo speaker di Rtl 102.5 Max Viggiani, l’esperto di informazione online Pier Luca Santoro e la psicologa e scrittrice Maria Rita Parsi, entrambi relatori l’anno scorso di ‘Sum 01’, l’evento organizzato a Ivrea da Davide Casaleggio.

Stefania Piras © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ACCUSA AL SINDACO Avrebbe detto alla responsabile anticorruzione del Campidoglio di avere agito in autonomia sulla nomina La circostanza sarebbe smentita dal contenuto di alcune chat tra la Raggi e Marra

ALEMANNO: IL COMUNE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE, CONTRO DI ME LO HA FATTO LA DIFESA A GHEDINI: NON CONOSCE LE CARTE

LE DATE

Gen

FALSO IN ATTO PUBBLICO (chiesto il rinvio a giudizio)

Mag Apr Mar Feb

ROMA Il sindaco Virginia Raggi incassa la fissazione del processo il prossimo 21 giugno e già prepara le contromosse difensive. Scavallato l’appuntamento elettorale, evitato l’effetto «paginata di giornali» per un rinvio a giudizio che, vista la delicatezza della questione, appariva comunque scontato, ora la prima cittadina ha il tempo di affinare la strategia difensiva per provare a respingere l’accusa di falso ideologico in atto pubblico, cioè aver mentito alla responsabile Anticorruzione del Campidoglio in merito alla promozione di Renato Marra, fratello del suo ex braccio destro, Raffaele.

Giu

IL CASO

9 gennaio Udienza gip per decidere il destino processuale di Raffaele Marra 4 marzo Elezioni politiche e regionali in Lazio e Lombardia 21 giugno Inizio del processo a Virginia Raggi

Circostanza che ora costa all’ex braccio destro della Raggi l’accusa di abuso d’ufficio. Proprio la sua figura rischia di pesare comunque su quella del sindaco, anche se i processi correranno paralleli (salvo una improbabile istanza dei pm per riunirli).

Inutile dire che la polemica sulle scelte processuali della Raggi non accenna a calmarsi.

Gli M5s incassano il risultato, mentre Lorenza Bonaccorsi, pre-

sidente del Pd Lazio attacca: «Raggi raggiunge obiettivo, romani restano nell’incertezza se hanno sindaco condannato o meno. #Raggiri». Ieri, i legali del sindaco hanno risposto alle dichiarazioni dello storico legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini al Messaggero, che aveva criticato la decisione di saltare l’udienza preliminare per andare direttamente a processo: «Fa riflettere come Ghedini abbia ritenuto di criticare la nostra scelta pur ammettendo di non conoscere le carte processuali e pensando che fosse solo uno stratagemma per superare le elezioni politiche. E comunque, come ben sa il collega, le scelte vengono adottate “sempre” nell’interesse del proprio assistito».

IL CASO PARTI CIVILI Altro tema caldo, la costituzione di parte civile del Comune, che da più parti viene considerata esclusa, anche se la scelta definitiva sarà compiuta all’apertura dell’udienza, il prossimo 21 giugno, quasi-anniversario della proclamazione (fu il 22). «Leggo con stupore il comunicato secondo il quale sarebbe in dubbio la costituzione come parte civile del Campidoglio nel processo contro il sindaco. Contro di me e la mia giunta, come per Ignazio Marino e i suoi collaboratori, la costituzione come parte civile del Campidoglio è sempre stata imposta come un atto dovuto e un obbligatorio gesto di trasparenza», ha detto l’ex sindaco Gianni Alemanno. Il primo segnale sul punto arriverà con l’udienza preliminare di martedì prossimo nei confronti di Raffaele Marra: il Comune dovrà scegliere se costituirsi oppure no.

Sarebbe difficile farlo in questa occasione e non nei confronti del sindaco.

Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il voto nelle regioni

I candidati

LOMBARDIA

Election day a metà: solo Lazio e Lombardia FI in affanno sui nomi

Roberto Maroni CENTRODESTRA

Giorgio Gori

Nicola Zingaretti CENTROSINISTRA

Dario Violi

Roberta Lombardi MOVIMENTO 5 STELLE

Sergio Pirozzi

Il decreto del Viminale sul 4 marzo. A Roma Lombardi sfida Zingaretti Il centrodestra diviso aspetta il vertice di lunedì Berlusconi-Salvini-Meloni

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LO SCENARIO ROMA «Ci gioverà l’onda nazionale?

Oppure no, sarà un ostacolo?», la domanda rimbalza da Milano a Roma, passando per Pavia e Viterbo.

SaràdunqueElection-dayperLazio eLombardia,chesitroverannoavotare per il rinnovo dei rispettivi consigli regionali domenica 4 marzo

conlepolitiche(Molise,Friuli,Trentino, Valle d’Aosta, Basilicata a scadenzasemprenel2018andrannoalle urne più avanti).La fotodella corsa per il Pirellone è stata scattata ormai da tempo. Per il centrodestra c’èilgovernatoreuscentedellaLega Roberto Maroni, per il centrosinistra, ma senza il sostegno di Liberi e Uguali, il sindaco di Bergamo e “regista” del primo Matteo Renzi in

versione rottamatore, Giorgio Gori.

Per il Movimento 5Stelle, ha avuto lameglio iltrentaduenne Dario Violi,consigliere regionale uscente. Ma basta scendere nel Lazio è tutto diventa molto più complicato. Il vero nodo da sciogliere riguarda il centrodestra: Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, è in campo più che mai con la sua lista civica (che non dispiaceaMatteoSalvini).

Il«mister»nonhaintenzionedifare passi indietro. E intanto i partiti del centrodestra (FI, FdI e Lega) ancora non hanno deciso le contromosse.

La settimana prossima, lunedì, è attesoil vertice a treBerlusconi-Meloni-Silvini. Sul tavolo la vicenda del Lazio, ma anche il puzzle dei collegi uninominali. La trattativa, dicono da Fratelli d’Italia, sarà «onnicomprensiva».

LAZIO

INDIPENDENTI

Ma i problemi rimangono e sono dueperlaprecisione:il primoè l’anti-Pirozzi e il secondo è Pirozzi, che se non dovesse ritirarsi condannerebbe a sconfitta certa il candidato di bandiera del centrodestra (come accadde alle comunali di Roma del 2016). Nel frullatore girano nomi e smentite: dal vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano al capogruppo azzurro al Senato Maurizio Gasparri. Che dice: «Se ci fossero più candidature sarebbe un suicidio, mi affido alla valutazione che dovranno fare con urgenza Berlusconi, Salvini e Meloni». Anche AntonioTajani,presidentedelparlamento europeo, segue la vicenda da un fronteopposto.

GLI EQUILIBRI Se Forza Italia non dovesse o volesse esprimere il candidato, l’onere toccherebbe al partito di Giorgia Meloni, che ha più voti di tutti nella Capitale. Escluso un colpo di scena della leader («Giorgia? Ha già dato alle comunali») il nome spendibile èquellodiFabioRampelli, voltostorico della destra romana e laziale dai Campi Hobbit ai giorni nostri.

Ma anche su questo progetto c’è di mezzo lo Scarpone (così si chiama la lista)di Pirozzi. Da ForzaItalia un

L’ASPIRANTE GOVERNATRICE M5S E I VELENI PER L’AUDIO CONTRO I SUOI STESSI CANDIDATI: «SONO UNA CON LE PALLE»

po’ sconsolati e un po’ realisti fanno questa riflessione: «A furia di non decidere, rischiamo di essere obbligatiaconvergere su di lui».Per il deputato di FI Sestino Giacomoni, «i leaderdelcentrodestraabreve si incontrerannopersceglierei candidati migliori e soprattutto per sottoscrivere un programma comune, su tre cardini: forte riduzione delle tasse attraverso un’aliquota unica, maggiore sicurezza nelle nostre città con il poliziotto di quartiere, il redditodidignità».

Le liste vanno presentate entro le 12 del 29 gennaio. E intanto bisognerebbe fare una campagna elettorale. Quella che ha già iniziato, seppur in versione amministrativa, Nicola Zingaretti, il governatore uscente.

L’esponentedelPdlavoraauna coalizione larga stile Unione di Prodi.

Unoschieramentochevadadalcentro di Beatrice Lorenzin (in lista ci potrebbe essere Lorenzo, il fratello della ministra, già sindaco a Cappadocia) a Liberi e Uguali di Grasso (ma l’area di Sinistra italiana, che fa a capo a Stefano Fassina, non sprizza gioia all’idea, anzi). Nel Lazio l’unicaa non aver problemidi coalizionièRobertaLombardi.Anchese lagrillinadeveguardarsidainemici interni. Il Messaggero ha pubblicato l’audioconilqualestrigliai candidati dicendo loro che finora non c’è «mezza idea» sul programma. Lei, uscita dalla chat dove aveva depositato il messaggio, si difende così: «Almeno non parlavo di poltrone, forse sono un po’ antipatica, ma sono una donna con le palle». Provvedimentiall’orizzonte.

Simone Canettieri © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sicilia, buco di 355 milioni Stop a concorsi e tagli Irpef IL BILANCIO ROMA Dall’«operazione verità», fatta da una commissione tecnica di 12 esperti incaricata dal governo di Nello Musumeci per fare chiarezza sui conti, emerge una Regione siciliana in condizioni finanziaria precarie, con un disavanzo da 5,9 miliardi coperto dalla precedente giunta con operazioni considerati «discutibili», un indebitamento di oltre 8 miliardi accumulato negli ultimi vent’anni, 120 milioni di debiti fuori bilancio, e un “buco” nel bilancio di 355 milioni che imporrà tagli alla spesa nella prossima manovra di stabilità regionale. Non solo. I conti potrebbero ulteriormente peggiorare quando il governo avrà in mano la relazione sulle condizioni degli enti partecipati e controllati, con una stima di debiti fuori bilancio che per l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, potrebbe essere superiore al miliardo di euro.

«Ci muoviamo in un campo minato, dobbiamo approntare scelte importanti per ridurre la spesa pubblica, eliminare gli sprechi e rendere più trasparen-

ti le operazioni finanziarie», annuncia Musumeci. Che avverte: «Questa condizione peserà almeno per i prossimi tre anni».

Gli esperti suggeriscono di frenare sui concorsi alla Regione annunciati dall’ex giunta, di riprendere le iniziative sulla riduzione del costo del personale e di agire con «grande cautela nel considerare la possibilità di aumenti retributivi». Insomma appare difficile che il governo confermi l’aumento contrattuale di 85 euro al mese per i dipendenti della Regione e il taglio delle addizionali Irap e Irpef per i contribuenti, come aveva annunciato l’ex governo Crocetta durante la campagna elettorale. «Per finanziare il taglio delle addizionali e gli aumenti contrattuali l’ex governo aveva previsto nella bozza della finanziaria 414 milioni di euro, ma si tratta di poste aleatorie - accusa Armao - soldi che la Regione dovrebbe incassare dallo Stato ma che di fatto non ci sono. «Lavoreremo per il risanamento economico e finanziario - dice Musumeci - ma contestualmente alla crescita e allo sviluppo della Sicilia con l’utilizzo dei 7 miliardi di euro di fondi Ue, Coesione e Patto per il Sud».

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Primo Piano

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Le spese pazze del Carroccio IL PERSONAGGIO

«Bossi faceva l’anticasta ma poi prendeva i soldi»

ROMA Tuonava contro “Roma ladrona”. Ha fondato un partito che per anni ha raccolto consensi scagliandosi contro «il malcostume» della politica «tradizionale». Un ideale che, per i giudici, Umberto Bossi ha tradito, diventando «consapevole concorrente, se non addirittura istigatore, delle condotte di appropriazione del denaro» della Lega, proveniente «dalle casse dello Stato», «per coprire spese di esclusivo interesse personale» suo e della sua «famiglia». È scritto nelle motivazioni della sentenza con cui il tribunale di Milano ha condannato in luglio a 2 anni e 3 mesi l’ex leader del Carroccio, a un anno e 6 mesi il figlio Renzo e a 2 anni e 6 mesi l’ex tesoriere Francesco Belsito. L’accusa è appropriazione indebita. Il giudice Maria Luisa Balzarotti sottolinea anche che «non si può ignorare» che si parla di somme «tutte provenienti dai rimborsi elettorali erogati dal Parlamento», tanto che l’ex segretario della Lega e Belsito sono stati condannati anche a Genova - a 2 anni e 2 mesi e a 4 anni e 10 mesi - nel processo parallelo sulla presunta truffa relativa proprio a quei rimborsi.

`Per i giudici di Milano, il Senatur Le motivazioni della condanna avuta con i figli e il tesoriere leghista «consapevole» se non «istigatore»

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Le cifre contestate Sentenza del processo per rimborsi elettorali e spese private a esponenti della Lega Nord 145.000 euro Renzo BOSSI Condannato a 1 anno e 6 mesi

208.000 euro Umberto BOSSI

LE SPESE Come ricostruito dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, tra il 2009 e il 2011 Belsito si sarebbe appropriato di circa 2,4 milioni di euro, mentre l’ex leader del Carroccio avrebbe utilizzato circa 208mila euro di fondi del partito per fini personali: abiti e cure mediche per sè e per il figlio Sirio. A Renzo Bossi, “il Trota”, ex consigliere lombardo, sarebbero stati addebitati più di 145mila euro: migliaia di euro per saldare multe, 48mila euro per l’acquisto

Condannato a 2 anni e 3 mesi

Umberto Bossi con il figlio Renzo (foto FOTOGRAMMA)

di un’auto e 77mila euro per comprare una «laurea albanese».

LA LAUREA Il giudice non usa mezzi termini quando commenta la difesa di Bossi junior, che ha tentato di sostenere che quel diploma proveniente da un’università di Tirana fosse stato acquistato su «iniziativa» di Belsito, e che «lui non ven-

CIRCA 208 MILA EURO DI FONDI DEL PARTITO USATI PER SCOPI PERSONALI: ABITI, MA ANCHE AUTO E LA LAUREA DI RENZO

ne mai informato». Una tesi che il magistrato definisce «inverosimile» e «contraria alla logica che normalmente ispira i comportamenti umani». In un passaggio, l’affondo del Tribunale: «Come sarebbe stato utilizzato l’attestato di laurea in tal modo ottenuto?

Sarebbe stato proditoriamente inserito nel curriculum vitae di Renzo Bossi, che si sarebbe un

500.000 euro Francesco BELSITO Condannato a 2 anni e 6 mesi

bel giorno scoperto dottore a sua insaputa?».

LE PROVE È il 2012 quando il “Senatur” viene travolto dall’inchiesta ribattezzata “The Family”, dal nome della cartelletta, custodita da Belsito, che conteneva gli esborsi destinati alla famiglia Bossi. Nelle motivazioni, il Tribunale parla di «completezza e coerenza» delle prove raccolte dalla procura, di fronte alle quali si scontra «la tesi difensiva» che descrive un «Umberto Bossi dedito in maniera esclusiva e totalizzante alle questioni politiche» e «per nulla interessato alle vicende economiche della Lega». Una ricostruzione difficile da condividere, per il giudice, che sottolinea invece come l’«erogazione di fondi nell’interesse dei più stretti congiunti» dell’ex leader del Carroccio, da lui autorizzata, risalisse addirittura «alla gestione del precedente tesoriere». Per il magistrato, ciò di cui «Umberto Bossi non si rendeva conto, era solamente l’ammontare di tali spese». Per il Tribunale, nelle imputazioni sarebbe addirittura stato utilizzato un criterio «prudenziale, non essendo state contestate spese» come «i finanziamenti alla Scuola Bosina», fondata dalla moglie di Bossi, o per il «Sindacato Padano», o come «il pagamento effettuato a una clinica svizzera», o «lo stipendio versato alla badante infermiera» che «assisteva Bossi fin dai tempi della malattia». Il Tribunale ricorda anche che la Lega non si è mai costituita parte civile nel processo e fa presente che la decisione «ben può essere dipesa da valutazioni di ordine diverso, che nulla hanno a che vedere con la fondatezza dell’azione penale» e, dunque, «in questa sede non interessano».

Michela Allegri © RIPRODUZIONE RISERVATA

Berlusconi, Emmott si ricrede: «Sarà decisivo per la stabilità»

NECROLOGIE PARTECIPAZIONI

L’Economist del 2001 con Berlusconi «unfit» a guidare l’Italia

LA SVOLTA ROMA Bill Emmott, l’ex direttore dell’Economist che nel 2001 pubblicò la famosa copertina sulla quale Silvio Berlusconi veniva giudicato “inadatto” (unfit, in inglese) a governare l’Italia ora giudica il leader di Forza Italia come «una fonte di stabilità di fronte al rischio di una insurrezione populista».

Emmott ha scritto un articolo su Project Syndacate sulle elezioni in Italia dal titolo “Il Bunga Bunga party ritorna in Italia”. Un titolo che però non deve ingannare. Il giornalista britannico fa infatti un’analisi fredda della situa-

L’EX DIRETTORE DELL’ECONOMIST NEL 2001 PUBBLICÒ LA FAMOSA COPERTINA SUL CAVALIERE «INADATTO A GOVERNARE» ORA CI RIPENSA

zione italiana e scrive che probabilmente «il più grande vincitore sarà Berlusconi anche grazie alle sue televisioni» e che «il suo ruolo nella formazione del governo potrebbe rappresentare la stabilità di fronte al rischio populista».

La posizione di Emmott è inaspettata, almeno per noi italiani che tendiamo a tifare per uno schieramento politico, anche perché Emmott dovette affrontare una causa giudiziaria per la sua copertina dalla quale tuttavia uscì vincitore sull’ex Cavaliere. «Berlusconi non può aspirare ad una quarta legislatura a causa della condanna per frode fiscale ricevuta - chiarisce Emmott - ma il suo partito sarà fondamentale nella formazione di coalizioni».

E lui stesso appare ormai uno «statista con le mani sicure, che ha addolcito la propria figura, parlando per i pensionati e mostrando un nuovo interesse per i diritti degli animali». Viceversa Luigi Di Maio è bollato da Emmott come «inesperto».

D.Pir. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Mondo

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Trump: «Sequestrate quel libro su di me» Code per comprarlo Anticipata l’uscita di “Fire ad Fury”. La reazione di Washington: vergognoso mettere in discussione le capacità mentali del presidente

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LA POLEMICA NEW YORK «Ecco il libro che il presidente non vuole che leggiate».Il cartello compare dalla mezzanotte di ieri in tutte le librerie americane, che hanno subito registrato un’impennata delle vendite grazie all’intervento a gamba tesa di Donald Trumpcontroillibro“FireadFury” del giornalista Michael Wolff. Dopo la diffida del presidente, l’editore Holt non solo non si è fatto intimidire, ma ha anticipato la vendita di 4 giorni. E dalla mezzanotte si sono formate file davanti a varie librerie rimaste aperte ben oltre l’orario di chiusura.

Per una volta, la carta stampata ha battuto il digitale: il libro-scandalo di Wolffchericostruisceilprimocaotico annodipresidenza di Trump, è arrivato sugli scaffali 9 ore prima che fosse possibile scaricarlo su Amazon.

In compenso Amazon si è rifatto offrendolo in ben quattro versioni, sia in carta che in versione Kindle, sia inversione“audiobook”chesuCd.

nouscitivariestrattipepatidellibro e poche ore dopo che era arrivato in libreria. Il giornalista, noto per essere un mastino che ha già al suo attivo altri libri-scandalo, non ha avuto peli sulla lingua. Trump aveva appena twittato sostenendo di aver dato “zero accesso” a Wolff, e la portavoce della Casa Bianca aveva aggiunto che il giornalista aveva intrattenuto solo brevi telefonate con Trump, ma Wolff ha risposto di avere trascorso tre ore con lui e di avere le re-

LE REGISTRAZIONI

Le accuse di Wolff

CIOCCOLATINI IN OMAGGIO Lo stesso autore del libro ha ironicamente ringraziato il presidente per le minacce che gli ha lanciato: «Dovrei mandargli una scatola di cioccolatini! Non solo ha aiutato la vendita del mio libro, ma ha confermato quel che ho scritto».

Wolff cioè sostiene che le reazioni furibonde di Trump, la minaccia di trascinarlo in tribunale, i tweet sparati contro di lui provano che il presidente«hapersoilcontrollo».

Il giornalista ci ha tenuto a precisare che anche Steve Bannon, l’ex strategadiTrumpampiamentecitato nel libro con dichiarazioni pesanti sulla famiglia presidenziale, è dello stesso parere pessimista circa la stabilità mentale del presidente.

Wolff è stato intervistato ieri mattina dal programma “Today” della Nbc, dopo che nei giorni scorsi era-

gistrazioni.

Wolff ha spiegato di aver avuto largo accesso alla West Wing della Casa Bianca, di aver parlato con decine di dipendenti, e di avere numerose registrazioni, oltre ad appunti.

Ha anche detto che la totalità degli intervistati ha definito Trump «un idiota»oun«cretino»,echepertutti il problema è che il presidente «è come un bambino: vuole immediata gratificazione e pensa solo a se stesso». Quattro giorni dopo l’esplosione della bomba “Fire and Fury”, mentre Washington e il Paese ne digeriscono le clamorose rivelazioni, due sono i temi che dominano nelle analisi, e cioè se davvero Trump faràcausa a Wolff e sedavvero il presidente «abbia perso il controllo» e sia cioè nei primi stadi di una forma disenilità.

ALLA CASA BIANCA TUTTI DESCRIVONO IL CAPO COME UN BAMBINO CHE HA BISOGNO DI GRATIFICAZIONE È UN UOMO CHE NON LEGGE E NON ASCOLTA I SUOI COLLABORATORI DICONO: “È UN IDIOTA”

L’idea della causa appare improbabile perché nel momento in cui il presidente trascinasse Wolff in tribunale per diffamazione, questi potrebbe tirare fuori le intere registrazioni delle sue interviste.

Perdi più, il presidente dovrebbe acconsentire a essere interrogato sotto giuramento. Quanto al suo stato cognitivo e comportamentale, la portavoce della Casa Bianca ha reagito sostenendo che «è vergognoso mettere in discussione le capacità mentalidelpresidente».

Ma molti nella capitale da tempo bisbigliano che Trump sembra spesso confuso, che i suoi tweet sono sempre più inappropriati, e che il suo eloquio è diventato elementare e ripetitivo. Tutto ciò – dicono fontidellaCasaBianca–stafacendo inferocire Trump. Ma per lo meno ieri il presidente ha avuto una notizia per lui buona: l’Fbi ha deciso di ascoltare le sue richieste e compirà “nuovi passi” nelle indagini sulla FondazioneClinton.

Lo scopo sarebbe di accertarsi se noncisianostati«quidproquo»per i finanziatori della fondazione, quando Hillary Clinton era Segretario di Stato. Meno contento sarà invecedelfattocheilNewYorkTimes ha rivelato che stanno venendo a galla ulteriori fatti che indicherebbero da parte sua un espresso tentativo di ostacolare le indagini sul Russiagate.

Anna Guaita © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sopra, il libro appena di Michael Wolff appena uscito. Sotto, Steve Bannon

La destra Usa abbandona Bannon «Ha esagerato, stiamo con Donald» LO SCONTRO NEW YORK Abbandonare Steve Bannon. La macchina del partito conservatore, i candidati repubblicani in lizza per le prossime elezioni, e i grandi finanziatori della macchina politica sono tutti in fuga dall’uomo che fino a ieri veniva considerato l’artefice della vittoria di Trump un anno fa. Lo strappo si è consumato lentamente negli ultimi cinque mesi: dalla cacciata del super consulente dalla Casa Bianca ad opera dei giovani Jared e Ivanka, ai dissapori della elezione senatoriale in Alabama, dove il candidato sostenuto dallo stratega ha riportato una sconfitta bruciante per il partito.

l’ex banchiere, ex militare, ex produttore di cinema, e che non intende più finanziare le cause da lui promosse. Mercer continuerà tuttavia a sostenere il sito, il che fa pensare che la permanenza di Bannon non possa durare a lungo. Bannon era anche diventato la bussola di riferimento per i candidati repubblicani che si affacciano ai prossimi appuntamenti elettorali.

La sua presenza era stata appena tollerata dai vertici del partito, e ora che è caduto in disgrazia, la rivolta è totale, a partire dalla prossima corsa senatoriale in Wisconsin, dove entrambi i candidati conservatori hanno

L’ULTIMO ATTO L’ultimo atto è il «Steve ha perso la testa» con la quale Trump ha archiviato il patto tra populismo ed estremismo ideologico che lo ha reso presidente. Nel confronto tra i due Trump esce vittorioso. L’approvazione della riforma fiscale, la borsa di Wall Street lanciata come una locomotiva impazzita, e due trimestri consecutivi con il pil che supera il 3% di crescita, hanno rafforzato il suo indice di gradimento intorno al 40%. Bannon invece è sulla linea del fuoco amico. Ieri la principale finanziatrice di Breitbart Rebekah Mercer ha scritto che non vuole più avere nulla a che fare con

MA IL MONDO DEI REPUBBLICANI PIÙ RADICALI È DISORIENTATO. E ORA CERCA UN NUOVO LEADER DEL DISSENSO

preso le distanze dal suo supporto nelle ultime ore. È una rivincita per il leader Mitch McConnell e per la nomenclatura del partito, che finalmente iniziano a riguadagnare terreno dopo lo tsunami elettorale che sembrava aver spazzato via la loro autorità. Resta da vedere se la base degli elettori sarà disposta ad accettare il ribaltamento con la stessa rapidità con la quale si sta registrando al vertice.

I COMMENTI L’imbarazzo di fronte agli eventi degli ultimi giorni è evidente nei commenti della stella del conservatorismo via radio Glenn Beck, che ha parole di cauta condanna per il voltafaccia di Bannon, ma allo stesso tempo si chiede come possa un presidente pretendere il silenzio da una voce interna al suo partito che lo critica, sia pure con la forma dell’insulto. Dietro Bannon c’è la forza del movimento iconoclasta che voleva vedere distrutta la casta politica e prosciugata la palude dei lobbisti. Vedere oggi McConnel che festeggia e la Mercer che taglia le gambe a Bannon sta lasciando l’amaro in bocca a molti. Ci si comincia a chiedere chi raccoglierà il testimone di portavoce del dissenso della pancia del Paese, e il guerrafondaio John Bolton, ex ambasciatore all’Onu del secondo governo Bush, sta già scaldando i muscoli.

Flavio Pompetti © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Onu riunisce il consiglio di sicurezza sull’Iran Il vertice Incontro all’Eliseo Mosca attacca gli Stati Uniti: basta interferenze LA CRISI NEW YORK Nuovo braccio di ferro all’Onu tra Usa e Russia, questa volta sulle proteste in Iran. Washington ha chiesto e ottenuto una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza per discutere la situazione nella Repubblica islamica. Ma i membri dell’organismo delle Nazioni Unite sono divisi, e secondo quanto confermato da fonti diplomatiche, la Russia potrebbe chiedere un voto procedurale sull’opportunità di affrontare o meno l’argomento. Mosca (affiancata dalla Cina), si è infatti detta contraria alla riunione, accusando gli Usa di interferenza. Nel voto proce-

durale i membri permanenti non possono usare il veto, ma serve la maggioranza di 9 su 15. «È una questione di diritti umani fondamentali per il popolo iraniano, ma è anche una questione di pace e sicurezza internazionale», ha tuonato l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley. «Si vedrà se qualche paese vuole negare questa discussione, proprio come il regime iraniano cerca di negare al popolo la possibilità di far sentire la sua voce», ha precisato. «Il mondo ha assistito agli orrori in Siria, iniziati con un regime omicida che ha negato il diritto del popolo di protestare pacificamente. Non dobbiamo permettere che ciò accada anche in Iran»,

Palestina Rifugiati, Usa bloccano 125 milioni di dollari Gli Stati Uniti hanno congelato 125 milioni di dollari di fondi destinati all’agenzia dell’Onu che aiuta i rifugiati palestinesi.

Lo riferisce il sito di news Axios. Nei giorni scorsi il presidente americano Donald Trump aveva minacciato questa decisione per il rifiuto dei palestinesi di sedersi al tavolo dei negoziati di pace con Israele dopo il riconoscimento americano di Gerusalemme come capitale di quel Paese.

ha aggiunto Haley.

LA REAZIONE «Gli Usa continuano la loro politica, interferendo negli affari di altri stati», ha ribattuto da Mosca il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov. «Con l’apparente preoccupazione per i diritti umani e la democrazia, attaccano spudoratamente la sovranità di altre nazioni». Per Ryabkov, le affermazioni di Teheran secondo cui gli Stati Uniti stanno guidando le manifestazioni di piazza dall’estero «non sono infondate»: Washington «usa qualsiasi mezzo disponibile» per minare i governi stranieri ostili.

L. Fan. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Macron-Erdogan, scintille e intese Nelgiornodell’incontroaParigitraMacronedErdogan,il presidentefrancesefrenasulprocessodiadesionedella TurchiaallaUe.Erdoganreplicadicendosi«stancodi implorarelaconclusionedell’iteravviatooltremezzosecolo fa».Maidueleadersisonomostratiinsintoniasuldossier sirianoehannofirmatodiversiaccordicommerciali.

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Cronache

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Falla nei microchip, vertice degli 007 sulla cybersicurezza Via agli incontri della nuova struttura dell’intelligence guidata da un docente universitario. Riunione con Interno, Difesa ed Esteri

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IL CASO ROMA L’allarme sulla falla nei microchip prodotti da Intel, Adm e Arm (praticamente tutti i principali in commercio nella gamma alta e media di pc, tablet e smartphone) e la possibilità che possano essere attaccati dai malware Meltdown e Specter esponendo a rischi di violazione della privacy, con la circolazione di dati relativi alla sicurezza anche economica e bancaria, si incrocia con un passaggio particolarmente delicato della modernizzazione della struttura dedicata alla cyber sicurezza pensata dal governo italiano. Pochi giorni prima dello scioglimento delle camere, il professor Roberto Baldoni è stato nominato vicedirettore del Dis e capo del Nucleo per la Sicurezza Cibernetica, la struttura istituita presso lo stesso Dis (il dipartimento che guida i servizi segreti italiani) ma che si relazionerà sia con gli 007 sia con i delegati del ministero dell’Interno, della Difesa e degli Esteri, così come prevede il decreto Gentiloni.

L’AGENDA DI BALDONI

Le contromisure

Google Mountain View è corsa ai ripari con una patch per il sistema operativo Android, mentre il browser Chrome sarà aggiornato il 23 gennaio

Microsoft Dopo Windows 10, in arrivo aggiornamenti per i tablet Surface. I rimedi per Windows 7 e 8 sono attesi per martedì

Anche se l’allarme sulla falla nei microchip per il momento non ha portato ad un’azione diretta degli 007 - la prevenzione è attesa dagli sviluppatori delle aziende interessate e, per il momento,

SECONDO I DATI DELLA BANCA D’ITALIA IN UN ANNO IL 56% DELLE AZIENDE SUBISCE UN ATTACCO INFORMATICO

Mozilla Un aggiornamento che risolve i bug Meltdown e Spectre è già stato reso disponibile per Firefox, uno dei browser di Internet più diffusi

non sono stati segnalati attacchi alle strutture informatiche istituzionali - il nuovo «cyber zar» ha messo in agenda già dalla prossima settimana un primo giro di incontri informali con tutti i referenti chiamati a collaborare con lui nella costruzione del nuovo polo di controllo e coordinamento. Prima di tutto vedrà il capo dei servizi, il prefetto Alessandro Pansa, poi Carmine Masiello, che da consigliere militare del presidente Gentiloni (con un ruolo proprio sulla sicurezza cibernetica) è diventato anch’egli vicedirettore del Dis. Quindi, sarà la volta dei delegati alla sicurezza informatica di Interni, Esteri e Difesa. Baldoni prenderà formalmente servizio solo a fine mese, ma l’aver fissato una fitta agenda di incontri informali fin da ora punta a dare l’immagine di un ruolo operativo e a smussare le perplessità di chi vede per la prima volta arrivare ai vertici dell’intelligence un «civile» senza background di governo.

«PRODOTTI SCADENTI» Circa l’esistenza di processori poco affidabili e a rischio malware, la posizione condivisa anche dagli apparati di sicurezza è quella che ieri il professor Michele Colajanni (ex collega di Baldoni all’interno del Cini, il laboratorio nazionale sulla sicurezza cibernetica) ha affidato al sito Formiche.net: «L’annuncio dell’esistenza di importanti falle di sicurezza nei microprocessori dei più grandi produttori mondiali è gravissimo. Ma se vi sono vulnerabilità in questi prodotti di fascia alta, figuratevi cosa può trovarsi nella tecnologia a basso costo, anche di provenienza asiatica, senza dubbio intrinsecamente molto più vulnerabi-

Un agente della Polizia postale specializzato nel contrasto alla pirateria informatica

Nel 2018 campagna contro gli “haters”

Facebook, il mea culpa di Zuckerberg «Troppo odio sul web, abbiamo sbagliato» Ancheperil2018ilCeodi Facebookhaannunciatolasua sfidapersonaleperl’annonuovo.

Diversamentedagliannipassati, quandoperesempiosiera ripromessodicorrereunmiglio algiornoodivisitaretuttigliUsa, quellaannunciataierièmeno personaleespecificadelsolito.

Tuttavia,dimostracomeil piùgrandesocial networkalmondo siaallepresecon problemiche rischianodi ledernenonsolo lareputazione maanchela redditività.

Dopoun2017 caratterizzato dalleaccusediavere agevolatola circolazionedi«fake news»ancheospitando inserzionidimatricerussache avrebberointerferitonelle elezionipresidenzialiUsadel 2016,MarkZuckerberg(nella foto)hafattounmeaculpainun post:«Troppierrorisonostati fattinelprevenirel’abusodei

nostristrumentienelmetterein praticalenostrepolitiche».Il riferimentononèsoloal Russiagatemaancheaivideo violentioimprontatiall’odio circolatisullasuapiattaforma.

«Ilmondosisentedivisoe ansiosoeFacebookhaancora tantolavorodafare,dal proteggerelenostre comunitàdagliabusie dall’odioal difenderlecontro l’interferenzadi Statifinoal garantirecheil tempo trascorsosu Facebooksia spesobene».Il gruppo-chenel 2017haannunciato unaseriedimisure volteadaumentarela trasparenza-giàloscorso novembreacommentodella trimestraleavevaavvertitogli investitori:nell’annofiscale2018 lespeseoperativebalzeranno rispettoall’esercizio2017del 45-60%,anchepercontrastaregli abusisullasuapiattaforma.

le», aggiungendo che almeno le pubbliche amministrazioni, la Difesa e l’intelligence dovrebbero evitare di comprare prodotti hardware a basso prezzo che espongano le strutture al rischio di attacco informatico. L’altro punto delicato, spiega Rosa Calipari membro del Copasir in quota Pd che sull’argomento ha organizzato un convegno alla Camera proprio a dicembre, è il comportamento degli utenti dei prodotti informatici: «Ad essere veramente a rischio con questi malware è tutto ciò che viene salvato nei cosiddetti cloud partendo da un singolo dispositivo, azione che dovrebbe essere sempre compiuta con consapevolezza e i cittadini costantemente informati di come le tecnologiche, evolvendosi, presentino anche nuovi rischi».

I dati sulla sicurezza informatica, del resto, sono impressionanti. L’ultimo rapporto di Bankitalia su questo genere di rischi nelle aziende italiane, basata su uno studio compiuto dallo stesso ufficio studi interno, calcolava che il 56% degli impiegati delle aziende italiane avrebbe segnalato almeno un problema legato ad un attacco informatico solo tra il settembre 2015 e lo stesso mese di un anno dopo. Un dato che sale nelle multinazionali altamente tecnologiche.

Sara Menafra © RIPRODUZIONE RISERVATA

Apple: «Anche noi siamo vulnerabili» Crolla il mito della “mela” inviolabile IL RISCHIO ROMA Anche la Mela è bacata.

Meltdown e Spectre, le vulnerabilità scoperte dal ricercatore austriaco Jann Horn e dai suoi colleghi del team di Google Project Zero affliggono infatti anche i dispositivi Apple. È stata la stessa azienda di Cupertino a renderlo noto con un comunicato, spiegando che i bug sono potenzialmente un problema anche per i chip Intel montati su tutti i Mac in commercio. Insomma, anche l’indissolubile cortina di sicurezza che da sempre circonda Apple, quel cavallo di battaglia che la rende il marchio di informatica più affidabile per l’opinione pubblica e non solo, ha una piccola crepa.

Ma quanto questa crepa può essere effettivamente pericolosa per il muro? Neanche la stessa Apple sa dirlo con precisione, ma di certo le possibilità di violare un Mac restano comunque molto remote, e riuscire a rubare dei dati è ancora più improbabile.

Per farlo attraverso questi bug bisognerebbe entrare in possesso del computer oppure disporre di una connessione potentissima per operare in remoto: in tal modo in teoria un hacker potrebbe ottenere una copia delle operazioni che si stanno eseguendo in quel determinato momento.

I DOCUMENTI Banalizzando, immaginiamo che il Mac sia un ufficio: la vulnerabilità del processore non permette di accedere all’archivio, ma potrebbe dar modo a qualcuno di sbirciare cosa si trova su una scrivania. Questo sempre che i documenti lì presenti non siano criptati: il Mac ha un sistema, File-

LA POSSIBILITÀ DI RUBARE DATI SU UN DISPOSITIVO MAC RESTA COMUNQUE ABBASTANZA REMOTA

Vault, che li rende inaccessibili persino alla stessa azienda (per controllare se è attivo sul proprio computer, bisogna cliccare su Preferenze del sistema e poi sulla sezione Sicurezza). L’ipotesi peggiore considerata al momento dai tecnici di Cupertino è che un attacco possa causare il blocco del computer. Quando il sistema operativo, MacOS, si accorge infatti di un’attività sospetta che possa mettere a rischio il processore, va in “Kernel panic”, ossia si blocca. Apple ha già rilasciato a inizio dicembre una patch per Mac (MacOS 10.13.2) che restringe ulteriormente le possibilità che ciò accada, e altri aggiornamenti seguiranno nei prossimi giorni.

IPHONE Discorso diverso invece per gli altri device della Mela. iPhone, iPad, Watch e Tv montano infatti dei chip proprietari che quindi non soffrono dei bug Spectre e Meltdown (ad eccezione di quello della prima Apple Tv, ormai obsoleta). L’azienda ha però do-

Le cifre

57,7 in miliardi di dollari, sono i ricavi di Intel, la società che produce i processori. L’anno scorso per la prima volta è stata superata da Samsung che ha realizzato ricavi per 62,8 miliardi

90% è la percentuale dei dispositivi potenzialmente vulnerabili dai bug che compromettono la sicurezza dei chip prodotti da Intel, Amd e Arm

Il numero uno di Apple, Tim Cook

vuto aggiornare anche iOS, il sistema operativo di cellulari e tablet, perché il pericolo è che questi ultimi possano fungere da “portatori sani”: se con iPhone si visita un sito malevolo che sfrutta le vulnerabilità dei processori, collegandolo a un Mac si potrebbe finire per infettarlo. Ciò non riguarda Apple Watch: l’unico modo per contagiarlo è smontarlo, collegando un cavo alla porta diagnostica nascosta nell’incavo dove si aggancia il cinturino.

Attaccare un pc attraverso Spectre o Meltdown è comunque

un’operazione molto complessa, tanto che per un hacker risulta più conveniente utilizzare metodi più tradizionali come le cosiddette “backdoor”, virus che aggirano le procedure di autenticazione di un dispositivo, nascondendosi in comuni applicazioni.

E sì, ne sono esistiti e ne esistono anche per Mac, ragione per cui è sempre bene evitare di scaricare software la cui provenienza non è affidabile.

Andrea Andrei andrea.andrei@ilmessaggero.it © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronache

IL FENOMENO ROMA Trovare un nuovo amore, regalarsi un batticuore, emozionarsi per un primo incontro e il corteggiamento che può seguire, per i più fortunati costruire una coppia e, perfino, mettere su famiglia. Insomma, non essere più soli. Sembra questo il primo buon proposito - e primo desiderio - degli italiani a inizio anno.

A rivelarlo sono i numeri e, soprattutto, il calendario. Saranno otto single su dieci domenica, secondo i dati Meetic, grande firma del dating on line, a navigare in rete alla ricerca del partner ideale. Studi, monitoraggi e cifre annotate nel tempo, registrano che dal 3 al 7 gennaio si verifica il “peak moment” di iscrizioni ai servizi di dating on line e interazioni in chat, tra mail e messaggi diretti.

PIÙ LUI CHE LEI L’aumento è sensibile. Le iscrizioni maschili salgono del 93% rispetto a un periodo standard.

Quelle femminili “solo” dell’81%.

Crescono pure i tentativi di stabilire un dialogo. Durante il peak day, le donne ricevono l’85% in più di mail e messaggi, per gli uomini il rialzo è del 42%. Più timide evidentemente nel prendere l’iniziativa, le donne iniziano in anticipo la ricerca, affollando i servizi dai primissimi giorni dell’anno - già mercoledì scorso gli uomini si concedono una settimana di riflessione e, forse, pigrizia per poi concentrare i loro interventi nella prima domenica del mese.

Prevalentemente notturni gli orari. La “corsa” femminile, mercoledì, è scattata alle 22, quella maschile secondo le stime, domani, prenderà il via alle 21. Va-

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Anno nuovo, amore nuovo caccia al partner sul web Fra il 3 e il 7 gennaio si registra il picco `L’Italia è il Paese Ue dove è più diffusa di iscrizioni e messaggi sui siti d’incontri la ricerca di avventure attraverso internet

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rie le cause, dal capodanno come tempo di bilanci e voglia di cambiare vita al peso della solitudine durante le feste, senza trascurare le pressioni di parenti e amici.

A rilevare il picco nella prima settimana di gennaio anche altri big del dating, come Match.com e Plenty of Fish, per un totale di milioni di persone che cercano l’anima gemella. Sì perché le cifre non sono da poco. Nel 2014, i daters italiani erano 8,7 milioni, secondo una ricerca commissionata da Meetic a Cebr-Centre for

L’amore su internet 9 milioni

7 gennaio Il giorno di massima attività Iscrizioni

Gli italiani iscritti a siti di incontri

+93%

maschili

+81%

femminili Messaggi e mail

84 minuti Il tempo che mediamente un italiano dedica a flirtare sul web

uomini

31,6%

I nuclei familiari italiani composti da una solo persona

In questo periodo c’è un aumento medio di circa il 90% di iscrizioni ai siti per incontri

+85%

donne

+42%

Economics and Business Research sull’impatto economico del dating on line. Anno dopo anno, i numeri sono aumentati, fino ad arrivare oggi intorno ai 9 milioni. E, guardando in prospettiva, il fenomeno sembra destinato a crescere.

Secondo gli ultimi dati Istat, il 31,6% delle famiglie, in Italia, è composto da una persona sola,

SI CHIAMANO “DATERS” SI CONOSCONO TRAMITE I SOCIAL E LE CHAT L’ORARIO DI MAGGIORE ATTIVITÀ: ALLE 12 E DOPO LE 23

un trend che sale nel tempo.

«Nel volgere di vent’anni - si legge nell’ultimo Rapporto dell’Istituto - il numero medio di componenti in famiglia è sceso da 2,7 (media 1995-1996) a 2,4 (media 2015-2016). In particolare, sono progressivamente aumentate le famiglie unipersonali: dal 20,5% al 31,6%».

A testimoniare forse questa ricerca di nuove storie, i matrimoni sono in aumento. L’Italia risulta però essere uno dei paesi con la nuzialità più bassa - solo Portogallo e Slovenia hanno cifre inferiori - ma, a sorpresa, è al primo posto in Europa, seguita da Germania e Francia, proprio nell’uso di servizi on line per incontri. Secondo un’indagine effettuata da C-Date, il tempo trascorso dai daters italiani tra chat e flirt, in media, è di ottantaquattro minuti al giorno.

IN CHAT AL LAVORO I picchi si registrano tra mezzogiorno e le 14 e dopo le 23. Il 26% non rinuncia a chattare durante l’orario di lavoro. Non solo questione di tempo ma anche di economia. Nel nostro Paese la spesa dedicata agli incontri supera i 6,5 miliardi di euro. La prima voce è l’intrattenimento, ossia la costruzione dell’appuntamento, cui è destinato, secondo lo studio Cebr, il 57% delle risorse.

Ai primi posti, ristoranti e locali. Segue la moda, con abbigliamento e accessori, 15%, beauty e cura dell’estetica, 8%, per assicurarsi una buona prima impressione. Non mancano trasporti, 4%, e regali, con l’8%. E neppure chi, 4%, si prepara alla notte, con l’acquisto di contraccettivi. Attenzione, però, cambiano gli anni e gli iscritti, ma rimane la “regola”: on line - e non solo - c’è chi single lo è, e chi dice di esserlo.

Valeria Arnaldi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronache

L’EMERGENZA ROMA Siamo entrati in piena emergenza influenza. Continuano infatti a moltiplicarsi il numero degli italiani a letto: nella settimana dal 25 al 31 dicembre sono stati 673mila i connazionali colpiti dal virus rispetto ai 438mila dei 7 giorni precedenti. In totale, sono oltre 2 milioni e centomila i contagiati, secondo il rapporto Influnet elaborato dal dipartimento Epidemiologico dell’Istituto superiore di sanità.

I Pronto soccorso di molte città iniziano a essere intasati e gli studi medici sono già in tilt. Si registrano anche i primi decessi, al momento4 inPuglia.

BAMBINI PIÙ COLPITI Tutte le vittime erano persone affette da patologie pregresse e l’influenza potrebbe averne peggiorato le condizioni. Sale, invece, a 13 il numero di persone ricoverate in condizioni critiche. «Sta continuando l’ascesa della curva epidemica e il livello di incidenza è superiore a quello osservato nella precedente stagione influenzale», dice Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni, per cui l’incidenza schizza a circa 29,2 casi ogni mille assistiti. Deciso incremento anche tra gli anziani, con 6,3 casi per mille assistiti. «L’influenza - ricorda sta facendo registrare il picco di casi nel nostro Paese». Le regioni più colpite sono la Calabria, il Piemon-

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Influenza, sanità in tilt quattro morti in Puglia Il virus tocca il picco: sette milioni di pazienti `A Napoli il Cardarelli richiama in servizio visitati negli studi medici negli ultimi 3 giorni il personale. No ai vaccini gratis per i bimbi

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te, l’Emilia Romagna, la Toscana e ilLazio.

La Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) riferisce che, negli ultimi 3 giorni, ben 7 milioni di italiani si sono fatti visitare dal medico di famiglia, principalmente anziani e malati cronici colpiti dai virus influenzali. Il numero delle visite negli studi, afferma il segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti, «»è in aumento del 30% circa rispetto allo stesso periodo degli scorsi anni.

I consigli In casa utilizzare i disinfettanti

Lavare spesso le mani con acqua e sapone

Evitare di toccare occhi, naso e bocca

Se si vive in casa con un malato di influenza è consigliabile utilizzare prodotti per la pulizia che abbiano sulla propria etichetta la dicitura “disinfettante”. Evitare gli stessi asciugamani.

È consigliabile lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi pubblici. Un’alternativa i detergenti a base di alcol.

Gli esperti raccomandano di evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate, perché i germi, e non solo quelli dell’influenza, si diffondono anche così.

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Befana in bianco sulle montagne Strade riaperte dopo un giorno Maltempo, Cervinia isolata per 24 ore Oggi nuove nevicate Fuggonocomedaun’isola circondatadaunmaredineve,dopo lanottetrascorsaai2.000metridi Breuil-Cervinia.Rimastibloccatiin quotaperquasi24oreperun pericolovalanghechehatagliato l’unicaarteriadicollegamentoconil fondovalle,ieri,ametàgiornata,in moltihannolasciatovelocementeil paese,nonappenalospartineveha rimossol’ultimocumulocheancora bloccavalavia.Unacolonnadioltre 500autohapresolaviadicasa,con qualcherammaricoeunpòdipaura.

TUTTE LE VITTIME SOFFRIVANO GIÀ DI ALTRE PATOLOGIE I CONTAGIATI SONO OLTRE DUE MILIONI

«Quel prof del Tasso ci provava anche con me ho smesso di rispondergli, è diventato aggressivo»

«C

VACCINAZIONI IN AUMENTO Un dato positivo però c’è e riguarda le vaccinazioni. «Quest’anno stiamo assistendo a un leggero aumento di vaccinati nella popolazione over-65, ma la percentuale è ancora bassa», dice Scotti. La crescita della domanda per la vaccinazione, pur non essendo ancora disponibili dati definitivi, è confermata anche dalla Simg.

E sono proprio i vaccini l’unica arma che può proteggerci dall’influenza, anche se a questo puntosi è già in gran ritardo. «Il vaccino, infatti, impiega circa 2-3 settimane per offrire la massima protezione», dice Giovanni Maga, responsabile del laboratorio di Virologia Molecolare presso l’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia.

«Ma in ogni caso - conclude - è sempre meglio farlo, anche se in ritardo,anzichénonfarlo proprio».

Valentina Arcovio © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista La studentessa che ha denunciato le molestie

i ha provato anche con me, faceva delle avances, mi scriveva che avevo un seno bellissimo. Ho smesso di rispondergli e lui è diventato aggressivo». Rosa (il nome è di fantasia), 18 anni, è la seconda ragazza che ha denunciato Maurizio Gracceva, professore di Storia e filosofia al liceo classico Tasso della Capitale, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma con l’accusa di molestie. Rosa racconta di aver scambiato con il professore messaggi sul cellulare. A farlo, come lei, anche la sua migliore amica e compagna di classe

Così, dal 2 al 4 gennaio negli ambulatori dei 45mila medici di base sono state visitate quotidianamente circa51persone, controuna media abitualedi30/35».

L’impennata dei casi sta creando sovraffollamento e grosse difficoltà in vari Pronto soccorso rendendo necessario un «rafforzamento» del personale. All’ospedale Cardarelli di Napoli sono stati 111 gli accessi registrati solo ieri mattinaeper fronteggiarel’emergenzai vertici hanno richiamato in servizio personale infermieristico e operatori socio-sanitari fino all’8 gennaio. Situazione difficile anche in Liguria dove, per evitare attese come accaduto tra Natale e Capodanno, la Regione ha stipulato un accordo con la Fimmg e quelli di Guardia medica, che oggi e domenica saranno presenti a Genova agli ospedali San Martino e Villa Scassi. I medici visiteranno i pazienti in codice bianco e verde al Prontosoccorso.

quando entrambe frequentavano la IV liceo. La giovane aggiunge di aver ricevuto da Gracceva apprezzamenti estranei al tradizionale rapportotrainsegnantee alunno.

Rosapuoidirci come èiniziato il rapporto via sms con il professore?

«Il mio numero di cellulare lo aveva da tempo, è stato il nostro insegnante fin dal terzo anno ma le nostre conversazioni sono iniziate solo lo scorso maggio quando mi disse: “voglio prestarti un libro, mandami un sms così mi ricordodiportartelo”».

Lohai contattato?

«Sì, e daalloraè iniziato tutto».

Cosa ti scriveva il professor Gracceva?

«Tante cose, lo scorso anno ho passato un momento difficile e lui ha iniziato a dirmi che non ero apprezzata dai miei compagni e che solo un uomo maturo avrebbe potutocapirmi».

Ti ha mai scritto lasciandoti chiaramente intendere che stesseprovando un approccio?

«Sì, una volta mi scrisse che in classe durante la sua lezione ero molto sexy, dopo essermi lasciata con il mio ragazzo mi disse che avevo fatto bene e che nella prossi-

ma vita ci saremmo messi insieme, mi ha anche proposto delle oscenità».

Di chetipo?

«Di farmi vedere nuda da un filosofo e che questo mi avrebbe fatto sentireunavenere».

Il docente ti ha mai chiesto di vedervidi persona?

«Ci ha invitato, lo scorso giugno, subito dopo la chiusura della scuolaame e allamiamigliore amicaa casa sua, voleva farci vedere i quadrichedipingeva».

E voi?

«Non ci siamo andate, lo abbiamo visto solo a una conferenza su

La sede del liceo Tasso

LA RAGAZZA ROMANA: «MI SCRIVEVA CHE ERO SEXY E CHE SOLO UN UOMO MATURO AVREBBE POTUTO CAPIRMI»

Marx alla quale aveva invitato tuttalaclasse».

Glihaichiesto dismetterla?

«Molte volte, gli dicevo e scrivevo “basta”, mi ha anche fatto dei regali, come un libro su De Andrè o Il cervelloinamoredi GraziaAttili».

Lihai accettati?

«Sì ma poi gliel’ho riconsegnati, avevo smesso di rispondergli e lui è diventato violento verbalmente.

Scriveva a me e alla mia amica per offenderci».

Poi loavete denunciato.

«Loscorso 12ottobre».

Cosati sconvolgedi più?

«Stimavoil prof, un uomo conuna culturaimmensa, avevamo capito che i messaggi erano il prezzo da pagare perché lui era molto gentile con noi, ma ora abbiamo una nuova docente e non può immaginare quanto sia bello essere apprezzati in maniera onesta e professionale».

Camilla Mozzetti © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronache

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Le tappe

IL PERSONAGGIO

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ROMA rovocatrice. Anticonformista. Una donna libera schiava solo del proprio esibizionismo. Eccentrica, imprevedibile, spericolata, seducente fino all’ultimo. Marina Ripa di Meana, nata a Roma (cognome d’origine Punturieri), è stata scrittrice, stilista, attrice, animalista, ambientalista, opinionista tv, regina della mondanità. Una protagonista del costume italiano, costantemente votata a una missione: sfidare i bempensanti, andare oltre le convenzioni, far parlare di sé.

La sua vita sopra le righe si è arrestata ieri, dopo 76 anni vissuti sotto i riflettori, tra eccessi e polemiche, colpi di teatro e amori celebri, spesso «scandalosi»: il tumore, che l’aveva colpita nel 2002, ha avuto la meglio strappandola al secondo marito Carlo Ripa di Meana e ai suoi cari con cui aveva passato il Natale. «Sarà l’ultimo della mia vita», aveva predetto. Negli ultimi istanti della sua vita Marina hachiestolasedazione profonda.

UNA GUERRIERA «Mia madre ha combattuto la malattia come una guerriera e sarà un grande esempio per me, per le mie figlie e per tutti noi. Mamma, mi mancherai!», ha dichiarato Lucrezia Lante della Rovere, la figlia attrice e madre delle due nipoti gemelle di Marina, apparsa per l’ultima volta il 18 dicembre nella trasmissione La vita in diretta: «Il male non deve impadronirsi di te», aveva detto, spiegando che il cancro l’aveva resa migliore «perché quando stiamo bene diamo per scontato la vita, ma quando le forze diminuiscono godi dei privilegi dellagiornatae delle cose belle».

L’amore Marina Elide Punturieri si sposò il 10 giugno 1964 con Alessandro Lante della Rovere. Ebbe una tormentata relazione con l’artista Franco Angeli, e poi con il giornalista Lino Jannuzzi. Divenne marchesa dopo le nozze con Carlo Ripa di Meana nel 1982

Marina Ripa di Meana è morta all’età di 76 anni. Da tempo era malata di cancro

Addio Marina, l’anticonformista regina del jet set

L’AUTOBIOGRAFIA

I cappelli A forma di ragno, di scultura post-moderna, decorati con fiocchi giganti e piume di pavone: i cappellini bizzarri erano la passione di Marina.

Li sfoggiava in ogni occasione mondana, si dice che li tenesse in una stanza apposita su basi-piedistallo

È stata scrittrice, attrice e stilista. L’impegno nelle battaglie per i diritti civili e gli animali. La scelta della sedazione profonda `

IL TESTAMENTO

Q

uidi seguito i passaggipiù importanti del video testamento di Marina Ripadi Meana.

«DopoNatale le mie condizionidi salutesono precipitate. Il respiro, la parola, ilmangiare, alzarmi:tutto, ormai, miè difficile,mi procura dolore insopportabile:il tumoreormai si è impossessato del mio corpo. Ma non della mia mente, della mia coscienza. Ho chiamatoMaria Antonietta Farina Coscioni, persona di cui mi fido estimo per lasua storiapersonale, per comunicarle che ilmomento della fine èdavvero giunto. Leho chiesto di parlarle, leiè venuta.Le ho manifestato l’idea del suicidio assistitoin Svizzera. Lei mi ha detto che potevo percorrere lavia italiana dellecure palliativecon la

sedazioneprofonda. Io cheho viaggiato con lamente econ il corpo pertutta lamia vita,non sapevo, non conoscevoquesta via». «Oraso - prosegue Marina Ripadi Meana nel video testamento registrato qualche giorno fa - chenon devo andare in Svizzera.

Vorreidirlo a quanti pensanoche per liberarsiper sempredal male si siacostretti ad andare in Svizzera, comeio credevo di dover fare. È con Maria Antonietta Farina Coscioniche voglio lanciarequesto messaggio, questo mio ultimo tratto: perdire che anche a casa propria,o in un ospedale, con un tumore,una persona deve sapere che puòscegliere di tornareallaterra senza ulteriori e inutili sofferenze.

Fallo sapere,Fatelo sapere».

L’impegno Noto il suo impegno ambientalista e contro lo sterminio degli animali da pelliccia. Nel 1995 divenne ambasciatrice italiana dell’Ifaw (International Fund for Animal Welfare) per il quale si fece ritrarre nuda e con una folta peluria sul pube

È

dal film I miei primi 40 anni, trasposizione cinematografica del romanzo che è la storia della sua vita fino a un certo punto, che le nostre vite sono state intrecciate a quella di Marina. Il primo a contattarci per fare il film fu Galliano Juso, poi i diritti passarono a Cecchi Gori. Appena abbiamo letto il libro, abbiamo accettato. C’era qualcosa di straordinario al suo interno, era la storia di una donna ma anche del Paese, di momenti che avevamo conosciuto e vissuto. Al cinema ebbe un enorme successo, era molto interessante. Marina voleva capire come avremmo fatto il film, rimase tre ore a casa. Sembrava una prevaricatrice e a volte, nella sua vita, è stata prepotente ma aveva la dote, rarissima, di saper ascoltare.

Dimostrò la grande profondità che emergeva dal libro, era una donna che affrontava la vita al massimo e sempre con grande intelligenza. Le sarebbe piaciuto

A I miei primi 40 anni seguono altri libri autobiografici: La più bella del reame (portato sullo schermo da Cesare Ferrario) e Invecchierò ma con calma. Marina si toglie lo sfizio di dirigere un film, Cattive ragazze, partecipa «per soldi» al reality La Fattoria, interpreta se stessa nella fiction I Cesaroni. Ha vissuto fino all’ultimo con Carlo e gli amati cani carlini. «L’importante è non farsi addomesticare», diceva, «io sono rimasta sempre me stessa». Il suo video-testamento è stato affidato a Maria Antonietta Farina Coscioni. «Le mie condizioni sono precipitate e avevo pensatoalsuicidioassistitoinSvizzera», dice Marina, «ma poi ho scelto la sedazione continuata». Secondo la sua volontà, non ci saranno cerimoniefunebri.

Gloria Satta © RIPRODUZIONE RISERVATAù

Video su IlMessaggero.it

«Ecco perché i suoi primi 40 anni si sono trasformati in un format» Carlo ed Enrico Vanzina

Nel 1984 racconta la sua vita fuori dal comune nell’autobiografia I miei primi 40 anni, ispiratrice dell’omonimo film diretto da Carlo Vanzina e interpretato da Carol Alt: in prima fila, alle proiezioni del pomeriggio, c’era spesso l’innamoratissimo marchese Carlo Ripa di Meana, all’epoca politico e ambientalista, che Marina sposò nel 1981 (testimoni per lei Moravia e Parise, per lui Bettino Craxi) mettendo fine a un’irrequietezza sentimentale scandita da amori tempestosi come quello con il giornalista Lino Jannuzzi o come il flirt conRomanPolanski.

LO SFIZIO DEL CINEMA

STAR DELLE CRONACHE Lucrezia è nata nel 1966 dal matrimonio con il duca Alessandro Lante della Rovere, aristocrazia “nera” romana, presto finito in un divorzio. Alla futura regina delle cronache va stretta la vita della casalinga, sia pure nel mondo dorato della nobiltà. Apre così un atelier in piazza di Spagna con l’amica Paola Ruffo di Calabria (che un giorno avrebbe regnato sul Belgio). Bellezza fuori del comune, gambe interminabili e intelligenza brillante, spregiudicata quanto basta, Marina ha una fame insaziabile di esperienze nella Roma degli anni Sessanta che assapora i fasti della Dolce Vita e ospita le tra-

sgressioni degli artisti “maledetti” come il pittore Franco Angeli, per anni il suo grande amore: «Sono arrivata a prostituirmi per procurargli la droga», raccontò lei quando scrisse il libro Cocaina a colazione.

In quella Roma popolata di protagonisti della cultura come Pasolini, Moravia, Parise, Guttuso, Schifano, Festa, cresce il mito di Marina che della provocazione farà presto il proprio marchio di fabbrica. Schiaccia una torta in faccia a Maurizio Costanzo in diretta tv, lancia un bicchiere di pipì su Vittorio Sgarbi, posa nuda per la campagna animalista, il pube bene in evidenza sotto lo slogan «l’unica pelliccia che non mi vergogno di indossare», è attiva nelle battaglie per il decoro di Roma, protesta contro gli esperimenti nucleari, lo sterminio dei cuccioli delle foche, le corride e, ultimamente, si batte per la diagnosi precoce dei tumori.

interpretare se stessa ma era molto indecisa, aveva delle remore, forse non si sentiva in grado di affrontare un ruolo da protagonista, forse aveva del pudore. C’erano varie ragioni, noi stessi nel lungometraggio cambiammo il nome della protagonista, tutti sapevano che era lei ma il cognome del personaggio è un altro. Quando per interpretarla scegliemmo Carol Alt, fu uno choc, poi però ne fu entusiasta.

Carol era una donna bellissima, forse la più bella del cinema mondiale a quell’epoca, ed è riuscita a rendere anche cose spinte con una pulizia estrema, proprio come faceva Marina. La scelta di Carol le era piaciuta davvero

«APPARIVA COME UNA PREVARICATRICE E A VOLTE, È STATA PREPOTENTE, MA AVEVA LA DOTE DI SAPER ASCOLTARE»

molto, «Rimarrò per sempre con quell’immagine sullo schermo, nessuno potrà mai togliermela», diceva.

GLI AFFETTI Dopo il film, è entrata pure nei nostri affetti. Era la madre di Lucrezia, mamma dei figli di Giovanni Malagò, nostro grandissimo amico, quindi è entrata nella nostra vita in un altro modo. Era una gran nonna, lei che forse come madre in certi momenti era stata un po’ assente, sentiva forte la responsabilità. Nutriva un affetto immenso per le nipoti, le amava in modo spropositato, si commuoveva. La sua scomparsa è molto dolorosa. Marina sembrava superficiale, frou-frou, ma amava pittori, uomini intelligenti, affrontava i problemi con grande leggerezza. Sembrava un personaggio di Francis Scott Fitzgerald, anzi la sua Zelda, più che una donna pareva il personaggio di un romanzo o di un film, sempre con la battuta giusta, aveva una personalità formidabile che raramente abbiamo trovato in altre donne della ge-

La sfida La lotta contro il cancro con l’oncologo Cognetti

Marina Ripa di Meana in una foto scattata negli anni Ottanta

nerazione che ha attraversato.

Ha lasciato un segno indelebile.

Può stare simpatica o antipatica, ha fatto scelte che possono essere condivise o meno, ma mai per interesse, stava solo con gli uomini che amava, ha cambiato vita più volte. È sempre stata una donna molto contemporanea, in ogni momento della sua esistenza.

Aveva un senso della moda innato, l’ha anche fatta. Credo che lei e Elsa Martinelli, pure lei scomparsa di recente, siano state le donne più contemporanee di quel periodo. In ogni situazione sapeva cosa era giusto mettere e dire. Vestiva sempre in modo unico. Aveva

una bellezza particolare, era davvero capace di catalizzare tutti gli sguardi su di sé. Lei che non era nata nobile, era più nobile dei nobili. Non credo ci siano state altre donne come lei. Anche negli ultimi anni, ha affrontato la sua lotta con forza, serenità e leggerezza, senza far pesare mai niente a nessuno. Era una donna eccezionale, anticonformista, lo è stata fino all’ultimo. Forse aveva capito che la vita va presa come un passaggio, con leggerezza appunto. Oggi, manca una Marina Ripa di Meana, non ci sono più donne così. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una lunga battaglia contro il cancro, seguita dal professore Francesco Cognetti, direttore del dipartimento di oncologia medica al Regina Elena. Il tumore al rene le era stato diagnosticato 16 anni fa, dopo che aveva perso la sorella per un cancro al pancreas. Dopo diversi cicli di chemioterapia, proprio ultimamente aveva avuto una reazione violenta con i farmaci. E ospite della trasmissione Pomeriggio5 di Barbara d’Urso, si era mostrata con il viso coperto da un velo perché è rimasta sfigurata (temporaneamente) dagli effetti collaterali della terapia. «Ma ora sto bene -a veva detto- e partecipo regolarmente agli eventi pubblici che ho in agenda. Tra i quali una cena della Fondazione Insieme Contro il Cancro, che ha come presidente Francesco Cognetti, l’oncologo che mi segue. Scopo della serata è reperire fondi per finanziare un nuovo progetto di prevenzione: Fatti gli screening, ama te stesso!».

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MERCOLEDÌ IL TESORO OFFRIRÀ IN ASTA 7,5 MILIARDI DI BOT A 1 ANNO

Economia

Pier Carlo Padoan Ministro dell’Economia

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Fax: 06 4720597 e-mail: economia@ilmessaggero.it

Euro/Dollaro -0,17%

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Nel 2017 torna l’inflazione: + 1,2% Crescono i redditi delle famiglie Dopo la deflazione del 2016, lo scorso anno i prezzi `Aumenta il risparmio, scende la pressione fiscale hanno ripreso a salire. Il deficit è in miglioramento Gentiloni: «Dati incoraggianti, non vanno sprecati» `

ISTAT ROMA Pier Carlo Padoan cinguetta soddisfatto che «siamo sulla strada giusta». Anche il premier Paolo Gentiloni si affida a Twitter e parla di «risultati importanti» che non vanno «sprecati». I commenti positivi per i dati sui conti pubblici comunicati ieri dall’Istat, insomma, si sprecano. L’istituto di statistica ha annunciato che nel terzo trimestre dello scorso anno, il deficit è sceso al 2,1% contro il 2,4% dello stesso periodo del 2016. La pressione fiscale è diminuita al 40,3%, quattro decimali di punto in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie è tornato a crescere dello 0,7%. Se si considera che il paniere dei beni ha registrato ancora un piccolo tasso di deflazione, -0,1%, il potere di acquisto è salito dello 0,8%. Anche l’inflazione è tornata a salire: +1,2%. Tutto oro quello che luccica? Qualche avvertenza la dà lo stesso Istat. Nei numeri sul deficit non sono ancora inglobati i 5,2 miliardi di euro impiegati per il salvataggio delle banche venete. Per farlo si

I CONTI PUBBLICI TENGONO GRAZIE SOPRATTUTTO AL CALO DELLA SPESA DEGLI INTERESSI SUL DEBITO

aspetta ancora una comunicazione di Eurostat, l’ente statistico europeo, che spieghi come trattare quei dati. Il deficit, poi, è la somma algebrica tra le entrate e le uscite pubbliche. Le spese correnti, spiega la nota dell’Istituto di statistica, sono ancora aumentate, dello 0,5% nei primi tre trimestri dello scorso anno. Quello che invece è diminuito sono stati soprattutto gli interessi pagati sul debito pubblico che, grazie agli acquisti della Bce, sono crollati dell’8,4%. Una buona notizia, salutata come tale anche dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, è la ripresa degli investimenti pubblici, cresciuti del 6,8%.

I SEGNALI Segnali positivi si sono registrati sul lato delle entrate fiscali.

Quelle correnti sono salite del 2%, grazie soprattutto alle imposte indirette (l’Iva e le accise), aumentate del 2,8%. Le imposte dirette come l’Irpef, sono rimaste sostanzialmente stabili.

Dal lato delle famiglie, come detto, i redditi e il potere di acquisto sono aumentati. Ma gli italiani hanno preferito risparmiare piuttosto che consumare. Dello 0,7% di aumento dei redditi, lo 0,5% è andato ai risparmi e solo lo 0,2% è andato ai consumi. L’anno passato ha segnato anche il ritorno alla crescita dei prezzi. Lo certifica sempre l’Istat, stimando nella media del 2017 un aumento dell’1,2%, dopo il calo dello 0,1% del 2016. Una «lieve flessione» che però aveva portato l’Italia in deflazione. L’Istituto, rila-

I conti pubblici

III trim. 2016

III trim. 2017

Entrate

Gen-Set 2016

-0,1 p.p.

-0,3 p.p.

-0,5 p.p.

Uscite

-0,3 p.p. +0,4 p.p.

+1,3% Saldo/Pil (deficit)

+0,6%

Saldo primario /Pil (entrate-uscite senza interessi)

1,4%

Pressione fiscale/Pil (tasse e contributi)

1,2% +0,1 p.p.

40,7%

40,3%

Differenza Gen-Set 2017 Gen-Set 2016

Fonte: Istat

-0,1 punti percentuali ANSA

Salvataggio non contabilizzato

Ma i 5,2 miliardi per le banche venete sono ancora fuori dal bilancio dello Stato Gli effetti del decreto per il salvataggio delle banche venete, con un esborso effettivo di 5,2 miliardi di euro per lo Stato, non sono stati per il momento incorporati nei dati dell’Istat sui conti pubblici. Ancora si attende, infatti, il parere dell’ufficio statistico europeo, che si deve pronunciare sulla procedura da seguire per contabilizzare i riflessi del provvedimento. Gli scenari ipotizzabili sono diversi.

L’operazioni potrebbe

Gen-Set 2017

impattare solo sul debito, ad esempio. Ecco che, si legge in una nota allegata al comunicato, «i dati dei conti trimestrali delle amministrazioni pubbliche relativi al secondo trimestre non includono la registrazione delle Disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca per cui è in corso di acquisizione il parere di Eurostat».

sciando i dati provvisori, parla di «una chiara inversione di tendenza», che consente di riagganciare il livello dei prezzi del 2013, ovvero di 4 anni prima. A fare la differenza sono i beni energetici (carburanti, luce e gas) e gli alimentari freschi (frutta e verdura).Nella media del 2017 il cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona salgono dell’1,5%, in decisa ripresa rispetto allo 0,1% dell’anno prima. La dinamica dei prezzi resta «sostanzialmente contenuta» e il 2018 appare «denso di incertezze» ma si intravede un «miglioramento delle prospettive», ha commentato l’Ufficio Studi di Confcommercio.

A. Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Carige, Malacalza si mette in trincea perché teme l’asse tra gli altri azionisti GRANDI MANOVRE MILANO Le pressioni Bce, gli equilibri con gli altri soci forti, la presenza di 4-5 fondi esteri entrati nell’ultimo aumento, appena sotto lo schermo del 3%. Non bastasse, ora si è incrinato anche il feeling con l’ad Paolo Fiorentino mentre il titolo Carige ha perso in un anno il 71%. In questo assetto fluido e imprevedibile, con sullo sfondo un orizzonte di nozze per l’istituto, Malacalza Investimenti «si riserva di valutare entro 6 mesi» se incrementare la partecipazione fino al 28% «nell’ambito di quanto autorizza-

to da Bankitalia», come ha fatto sapere nella tarda serata di giovedì 4 con una nota che ha sollevato stupore. Il primo socio (20,6%) precisa infatti che l’eventuale rafforzamento avverrà attraverso l’acquisto di titoli «su mercati regolamentati o tramite operazioni fuori mercato». Per i prossimi 6 mesi Malacalza «non pianifica di esercitare un’influenza sulla gestione» secondo lo stop di Bce. Si riserva, però, la facoltà di «esercitare i propri diritti in quanto azionista». Tra le facoltà rientrano la convocazione di un’assemblea per rifare il cda nel caso in cui degenerasse ancora il clima e la spinta verso un determinato

matrimonio. Cariparma, Credem, Unipol sono le tre opzioni che potrebbero diventare d’attualità nel 2019, dopo il rinnovo naturale degli attuali organi, salvo che non si voglia dare un’accelerazione. Malacalza preferirebbe l’istituto reggiano dei Maramotti: nell’eventuale fusione potrebbe infatti puntare su una diarchia di comando.

Per ora Malacalza tiene il punto, in coerenza con il suo temperamento determinato. Carige ha portato a compimento una ricapitalizzazione da 546 milioni voluta da Bce che ha ridefinito il libro soci. L’aumento è stato una delle gambe del rafforzamento

da 1,1 miliardi cui si aggiunge la cartolarizzazione di 1,2 miliardi con il Credito Fondiario che nell’operazione è entrato con il 5,4%. Un altro 5,4% è della Sga e il 2% Chenavari, acquirente dell’80,1% di Creditis.

Dietro Malacalza il secondo socio è Gabriele Volpi con il 9%, il cui consulente è Gianpiero Fiorani, l’ex ad della Popolari Lodi, in stretti rapporti con Fiorentino, meno con il primo azionista. E nel capitale c’è anche Aldo Spinelli, diluitosi all’1,5% e vicino a Volpi. L’istituto è in sicurezza dal punto di vista degli indici minimi patrimoniali anche se la Bce continua a tenere il fiato sul collo per

Vittorio Malacalza

L’IMPRENDITORE SI PREPARA A SALIRE AL 28% POI C’È IL RISIKO: CREDEM, UNIPOL O CARIPARMA?

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Frenata Usa, solo 148 mila posti di lavoro a dicembre LA CONGIUNTURA NEW YORK A dicembre le aziende americane hanno continuato ad assumere ma a un passo più lento e peggiore delle stime. Negli Stati Uniti sono stati creati 148.000 posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un aumento di 180.000 unità. Stando a quanto riferito dal dipartimento al Lavoro, il tasso di disoccupazione è rimasto al 4,1% come previsto e corrispondente al minimo da dicembre 2000 per il terzo mese di fila. Secondo gli analisti il dato rafforza lo scenario economico, motivo per cui la Banca centrale americana continua ad avere basi solide per proseguire con la progressiva normalizzazione della politica monetaria (i tassi sono stati ritoccati di 25 punti base all’1,25-1,5% a dicembre e dovrebbero essere alzati tre volte nel 2018).

IL DETTAGLIO Il numero di posti di lavoro creati tra ottobre e novembre è stato rivisto, rispettivamente a 211.000 e a 252.000 unità, risultando un calo complessivo di 9.000 posti. Il rialzo del mese scorso nel numero di posti di lavoro creati segna l’87esimo mese di fila in cui i datori di lavoro americani hanno reclutato personale. A livello settoriale, il comparto manifatturiero ha aggiunto 25.000 posti; in questo caso l’occupazione è salita di 196.000 unità nel 2017. Nella sanità c’è stato un +31.000 per un totale di +300 mila posti nel 2017, meno dei 379 mila del 2016. Nelle settore delle costruzioni è stato registrato un aumento di 30.000.

via della governance e della rissosità interna. al cda dove dall’estate, quando l’ad Fiorentino ha portato avanti il rafforzamento, gli animi si sono surriscaldati con Malacalza sempre timoroso di essere accerchiato. Nella lettera con i requisiti Srep del 28 dicembre, Bce ha ribadito le critiche sulla governance che fanno da cassa di risonanza ai dissidi interni. Se si aggiunge un 15% complessivo di 4-5 fondi entrati di recente, sommato a un altro 15% di investitori istituzionali radunati attorno ad Assogestione rappresentata in cda da Giulio Gallazzi, che potrebbero voler far sentire la loro voce, il quadro si precisa E c’è chi ipotizza un asse Volpi-Sga-Fondiario più altri soggetti che coalizzandosi avrebbero la maggioranza scavalcando Malacalza.

Rosario Dimito © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Economia

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Ilva, Emiliano: «Tratto solo con il premier» Il governatore della Puglia apre al ritiro del ricorso `Spunta anche una nuova proposta: l’ingresso al Tar, ma pretende l’esclusione di Calenda dal tavolo dell’Acquedotto pugliese nel capitale della newco

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IL BRACCIO DI FERRO ROMA A parole apre alla possibilità di ritirare il ricorso al Tar di Lecce contro il decreto ambientale del governo. Di fatto pone una lunga serie di condizioni che non sembrano agevolare il dialogo. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, continua la sua partita a poker sulla vicenda Ilva.

Che si intreccia con la sua personale avversione verso il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Tanto da porre il veto su di lui come interlocutore: «Calenda si faccia da parte, su questa vicenda lavoro solo con Gentiloni».

Per poter ritirare il ricorso al Tar che pende come una spada di Damocle sulla trattativa con AmInvestco Italy (la cordata capitanata da Arcelor Mittal che ha vinto la gara per l’acquisizione dell’Ilva), Emiliano insiste sull’apertura al processo di decarbonizzazione proponendo di «partire almeno sui due gruppi da ristrutturare». Altro paletto per Emiliano è il raggiungimento di «un accordo sulla applicazione della legge regionale sulla previsione del danno sanitario (Vds)». Due richieste più volte esposte dal governatore e anche dal sindaco di Taranto. Tra l’al-

TRA LE CONDIZIONI POSTE PER LA RINUNCIA AL CONTENZIOSO GIURIDICO C’È L’AVVIO DEL PROCESSO DI DECARBONIZZAZIONE

tro lo stesso Protocollo d’intesa che i ministri Calenda e De Vincenti hanno inviato l’altro giorno agli enti locali, prevede «un esame congiunto» della valutazione del danno sanitario. «Stiamo chiedendo al governo di rispettare le leggi, la Costituzione, la salute dei cittadini. Se non le avremo il ricorso non sarà mai ritirato» avverte il presidente della Regione Puglia. «Se invece avremo queste garanzie - aggiunge - è evidente che nessuno di noi ha intenzione di mantenere in piedi un contenzioso che non abbia un significato di tutela della salute delle persone».

Sergio Marchionne

Borse ancora euforiche, Fca accelera balzo del 6,3% I LISTINI

IL CASTELLO DI VETRO Tra le condizioni poste dal governatore della Puglia ne spunta anche una nuova: l’entrata di una società della Regione, l’Acquedotto pugliese, nell’azionariato della nuova proprietà Ilva. Basterebbe una quota «simbolica» dice Emiliano, purchè sia garantito un membro nel cda. «In questo modo la fabbrica da essere un castello incantato segreto nel modello di gestione precedente, diventerebbe un castello di vetro» dice.

C’è una questione sulla quale Emiliano poi si impunta: la trattativa d’ora in poi dovrà avvenire direttamente con Gentiloni. Il ministro Calenda deve invece restarne fuori. «Calenda ne ha dette di tutti i colori sul Comune e sulla Regione, e io questa cosa non gliela perdonerò mai» chiosa. Non manca nella lista delle condizioni la preferenza sullo strumento giuridico attraverso il quale suggellare gli impegni: l’accordo di programma. Anche se il no al Protocollo d’intesa propo-

Gli impianti dell’Ilva di Taranto

Operazione da 1,4 miliardi

L’ex capo di Uber cede il 29 per cento L’ex amministratore delegato di Uber Travis Kalanick, che si è sempre vantato di non aver mai venduto azioni della compagnia da lui co-fondata, ha in programma di vendere circa il 29% della sua quota nella società. Lo scrive Bloomberg citando alcune fonti secondo cui Kalanick starebbe per raccogliere circa 1,4 miliardi di dollari dalla transazione con SoftBank e un consorzio di investitori.

Kalanick detiene il 10% del gruppo e l’anno scorso era stato costretto a dimettersi in seguito a una serie di

controversie legali. Lo scorso 29 dicembre la cordata guidata dalla giapponese Softbank ha rilevato il 17,5% di Uber per circa 9 miliardi di dollari.

L’operazione (che vede passare il 15% della società direttamente nelle mani di Softbank per 7,7 miliardi) sarà completata probabilmente entro gennaio. Sempre dal fronte Uber la società fa sapere che «per proteggere i nostri utenti abbiamo attivato una serie di controlli e sistemi di sicurezza per aiutarli a bloccare tentativi di accesso non autorizzati».

ROMA L’Italia ha finora utilizzato «cifre irrilevanti» per quanto riguarda la programmazione 2014-2020 dei fondi Ue. Lo mette in rilievo la Corte dei conti nella Relazione annuale al Parlamento su «I rapporti finanziari con l’Unione europea e l’utilizzazione dei Fondi comunitari». «La Sezione - si legge nella relazione - deve evidenziare il dato assolutamente carente per quanto riguarda le percentuali di attuazione finanziaria, pur essendo trascorsi oltre tre anni dal suo inizio. Su molti Programmi non sono ancora

stati effettuati pagamenti, mentre, laddove ve ne siano, essi si attestano generalmente su cifre irrilevanti, con la specificazione che le somme spese riguardano, ad oggi, quasi esclusivamente l’assistenza tecnica». Le conclusioni della Corte sono però contestate dal ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, che ricorda come i dati siano «superati»: «La spesa dei fondi strutturali certificata a Bruxelles dalle Autorità di Gestione responsabili dei programmi assomma al 31 dicembre a 2,6 miliardi», centrando «pienamente l’obiettivo», afferma. «Un livello di attuazione così limitato

- insiste la Sezione di controllo per gli affari comunitari ed internazionali - può essere solo parzialmente spiegato con il quasi «fisiologico» ritardo nell’inizio delle attività progettuali vere e proprie, derivante dai tempi tecnici necessari all’avvio della fase progettuale

AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI APPALTI 1. COMMITTENTE: Acqualatina S.p.A., con sede in Viale Nervi snc – C.C. Latina Fiori – Torre 10 Mimose - 04100 Latina - Tel. 0773/642 Fax. 0773/472074.

2. OGGETTO: Procedura aperta, indetta ai sensi degli artt. 60 e 122 del D.Lgs. n. 50/2016, per l’afidamento della fornitura franco fabbrica di apparecchiature di media tensione, secondo le necessità del parco impianti in gestione presso i siti del Servizio Idrico Integrato ubicati nel territorio dell’ATO4 – Lazio Meridionale. – Codice CIG: 711620809E - Rif. Prat. 17_0010.

3. IMPORTO DELL’APPALTO: L’importo complessivo annuale stimato a misura, euro 840.970,78 IVA esclusa.

4. DURATA DELL’APPALTO: 1 (uno) anno comprensivo dell’eventuale rinnovo, decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto (dalle ore 00:00 del 7.11.2017 alle ore 24:00 del 7.11.2018).

5. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: minor prezzo ex art. 95, comma 4, lett. b) del D.Lgs. n. 50/2016.

6. DATA DELLA DECISIONE DELL’APPALTO: 7/11/2017.

7. NUMERO DI OFFERTE PERVENUTE: n. 1 (ammessa).

8. NOME E RECAPITO DELL’OPERATORE ECONOMICO IN FAVORE DEL QUALE È STATA ADOTTATA LA DECISIONE DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO: ELETTROLAZIO S.P.A. con sede in Roma.

9. VALORE FINALE TOTALE DELL’APPALTO: € 840.970,78 IVA esclusa con ribasso percentuale del 43,51% da applicarsi in fase di contabilizzazione.

10. PROCEDURE DI RICORSO: TAR Lazio – Latina.

11. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: CIMA Ennio.

12. PUBBLICAZIONE DEL PRESENTE AVVISO SULLA GUUE: 2017/S 222-462356 del 18/11/2017.

13. PUBBLICAZIONE DEL PRESENTE AVVISO SULLA GURI: n. 135 del 22/11/2017.

F.to Stefano DE GIOVANNI Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Logistica

e alla scelta dei progetti da realizzare; in realtà, si osserva che, giunti praticamente a metà del periodo di programmazione, molti adempimenti preliminari non sono stati neppure definiti. Solo a partire dall’anno corrente si comincia a vedere un inizio di attuazione progettuale, ma soltanto, in via quasi esclusiva, dal punto di vista degli impegni». In sostanza, si legge ancora nella relazione, «si sta ripetendo, anzi sembra addirittura più accentuato, il ritardo di realizzazione che già si è potuto osservare per il periodo 2007-2013».

R. Ec.

PER I MAGISTRATI CONTABILI SPESE CIFRE IRRILEVANTI NEL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE TRA IL 2014 E IL 2020 AVVISO DI DEPOSITO STUDIO IMPATTO AMBIENTALE Avviso di deposito e pubblicazione, ai sensi della L.R. 12 aprile 2001, n° 11 e s.m.i. del Progetto esecutivo e dello Studio d’Impatto Ambientale relativo al PROGETTO DI COLTIVAZIONE MINERARIA DI UNA CAVA DI “PIETRA LECCESE” IN LOC. “VORE” FOGLIO 2 P.LLA 739 in Comune di Melpignano (Le).

Il sottoscritto Mele Giovanni, in qualità di legale rappresentante della ditta MARROCCO PIETRA LECCESE srls con sede in Melpignano (Le) in località Motta snc, informa che ha depositato copia del Progetto esecutivo e dello Studio d’Impatto Ambientale presso il SUAP del Comune di Melpignano (LE) depositando le copie richieste anche presso lo Sportello Unico Regionale Attività Estrattive sito in Via delle Magnolie Z.I. - ex ENAIPModugno (BA). L’area di cava è distinta nel N.C.T. del Comune di Melpignano al Foglio 2 p.lla 739. Il progetto si riferisce alla coltivazione mineraria di una cava di Pietra Leccese con la metodologia a fossa con gradoni.

La coltivazione della roccia, che avverrà contestualmente alle operazioni di recupero ambientale delle aree già coltivate, sarà organizzata temporalmente in n° 4 fasi.

La coltivazione procederà dall’alto verso il basso per piani orizzontali e mediante l’impiego di macchine da taglio. Lo Studio d’Impatto Ambientale ed il Progetto esecutivo di tale progetto di coltivazione mineraria sono disponibili presso gli Ufici del Comune di Melpignano (LE).

Ai sensi dell’art. 12 della L.R. n. 11/01 chiunque abbia interesse può presentare in forma scritta, entro 30 (trenta) giorni dalla data della presente pubblicazione, osservazioni o pareri indirizzandoli all’indirizzo di cui sopra.

MARROCCO PIETRA LECCESE srls Il legale rappresentante Mele Giovanni

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Il ministro Claudio De Vincenti

Corte dei conti: «Quasi inutilizzati i fondi Ue» De Vincenti: «Non è vero, centrato l’obiettivo» L’ALLARME

sto (e già inviato con tanto di contenuti che recepiscono le richieste avanzate dagli amministratori locali alle riunioni istituzionali) da Calenda e De Vincenti, non sembra più così perentorio.

Se per ora il governo tace, i rilanci di Emiliano non piacciono al sindacato che teme la perdita di ulteriore tempo prezioso. Marco Bentivogli, numero uno Fim la categoria dei metalmeccanici Cisl, parla di situazione «grave e oltre ogni limite» e accusa il presidente della Regione Puglia di «giocare allo sfascio». Bentivogli critica anche la pretesa di Emiliano di escludere dal tavolo il ministro Calenda e la proposta di far entrare nel capitale della newco Ilva l’Acquedotto pugliese: «Ce ne sfugge la ratio».

Giusy Franzese

MILANO Un mercato dell’auto vitale grazie alla solida crescita globale, l’azzeramento del debito nel 2018, le attese per una grande alleanza industriale, il taglio delle tasse negli Usa che vale, parole dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, un miliardo di utili in più.

Mentre il mercato si interroga sui motivi dello spumeggiante rally di Fca in Borsa (+1,1% il mib), gli investitori continuano a dare la caccia al titolo, che anche ieri ha chiuso in testa a Piazza Affari: +6,35% a 17,92 euro, nuovo massimo storico, dopo il +8,6% di ieri e un 2017 da incorniciare.Una spinta è arrivata da un report di Jp Morgan che vede rosa per tutto il comparto e che ha alimentato gli acquisti sui titoli sia dei grandi costruttori (+2,4% l’indice Dj Stoxx), che su quelli della componentistica, come Pirelli (+2,45%) e Brembo (+2,57%). MaFca è solo la stella di più brillante di un firmamento borsistico che continua a splendere in questo inizio d’anno, animato dalla ripresa globale, in particolare americana, e dalle aspettative per il taglio delle tasse in Usa. Tokyo ha ritoccato i massimi da 26 anni e New York i record storici dei suoi tre indici (Nasdaq, S&P e DJ) mentre l’economia a stelle e strisce ha creato altri 148 mila posti di lavoro. «Ci aspettiamo che il 2018 sia un anno toro per il mercato dell’auto supportato da una solida crescita globale dei volumi e da prezzi relativamente stabili», scrive Jp Morgan nel report con cui ha alzato a 21 euro il target price di Fca e promosso il titolo a «overweight».

LA SPINTA AL TITOLO ANCHE DA UN REPORT DI JP MORGAN CHE VEDE ROSA PER IL MERCATO DELL’AUTO NEL MONDO

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REGIONE MARCHE AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA “OSPEDALI RIUNITI UMBERTO I – LANCISI – SALESI” OGGETTO: 1236PA - Procedura Aperta per la fornitura di un sistema analitico per l’esecuzione di esami per la determinazione delle mutazioni genetiche con il metodo di amplificazione genica “PCR real-time” CIG 7248261E2F AVVISO INTEGRALE DI PROROGA TERMINI - Il termine ricevimento offerte di cui al punto IV.2.2) del Bando di gara, originariamente previsto per il 18/12/2017 Ore 13:00, è prorogato al giorno 09/01/2018 Ore 13:00 - La data di apertura delle offerte di cui al punto IV.2.7) del Bando di gara, originariamente prevista per il giorno 19/12/2017 Ora 10:00, è stata spostata alla data 10/01/2018 Ora 10:00 Ancona, li 14/12/2017 Il Direttore SO Acquisizione Beni e Servizi (Emanuele Giammarini)

- AVVISO DI AGGIUDICAZIONE DI APPALTI – 1.STAZIONE APPALTANTE: Acqualatina S.p.A., con sede in Latina, Viale P.L. Nervi snc – C.C. Latina Fiori – Torre 10 Mimose, 04100 Latina Tel 0773/642 Fax. 0773/472074.

2.OGGETTO: Procedura aperta, indetta ai sensi degli artt. 60 e 122 del D.Lgs. n.

50/2016, per l’afidamento della fornitura franco destino di materiale idraulico vario, nel campo della distribuzione dell’acqua per uso umano presso i siti del Servizio Idrico Integrato ubicati nel territorio dell’ATO4 – Lazio Meridionale – Codice CIG: 7131907BD4 - Rif. Prat. 17_0005.

3.DURATA DELL’APPALTO: 2 (due) anni comprensivi dell’eventuale rinnovo, decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto.

4.IMPORTO DELL’APPALTO: L’importo complessivo stimato “a misura” è di euro 250.000,00 IVA esclusa.

5.CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: minor prezzo ex art. 95, comma 4, lett. b) del D.Lgs. n. 50/2016.

6.DATA DELLA DECISIONE DELL’APPALTO: 7/12/2017.

7.NUMERO DI OFFERTE PERVENUTE: n. 1 (ammessa).

8.NOME E RECAPITO DELL’OPERATORE ECONOMICO IN FAVORE DEL QUALE È STATA ADOTTATA LA DECISIONE DI AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO: A.C.M.O. con sede in Milano 9.VALORE FINALE TOTALE DELL’APPALTO: € 250.000,00 IVA esclusa con ribasso percentuale del 49,10% da applicarsi in fase di contabilizzazione.

10. PROCEDURE DI RICORSO: TAR Lazio – Latina.

11. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: STAGNARO Giorgio.

12. PULICAZIONE DEL PRESENTE AVVISO SULLA GURI: n. 148 del 27/12/2017.

Acqualatina S.p.A – Direttore Risorse Umane, Organizzazione e Logistica F.to Stefano DE GIOVANNI

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Economia

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Tim, nel piano di McKinsey 5 mila esuberi in tre anni

Fisco, da Bp a Deutsche Bank chi paga per ora la svolta Usa IL CASO

Incontro tra Nuzzolo e i vertici del sindacato Il gruppo ridimensiona i numeri, negoziato aperto

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TURNAROUND MILANO Un piano di ristrutturazione che coinvolgerà non meno di 5 mila dipendenti a fronte di 2 mila assunzioni di giovani e riqualificazioni professionali in un’ottica di digitalizzazione di Tim. Una cura dimagrante per risparmiare a regime 400 milioni secondo la terapia predisposta in un piano redatto da McKinsey, tenendo presente lo stanziamento di 550 milioni di oneri straordinari. Ecco il piano dell’ad Amos Genish il cui obiettivo è una svolta generazionale utilizzando prepensionamenti e incentivi anche a costo di deprimere la redditività. Qualche settimana fa Agostino Nuzzolo, general counsel cui ad interim sono state affidate le deleghe in precedenza di Francesco Micheli quale capo delle risorse umane, ha abbozzato ai vertici dei sindacati di categoria le linee salienti del progetto di ristrutturazione da realizzare all’interno del piano industriale al 2020 pronto il 6 marzo. Nel piano, come anticipato ieri dal Messaggero, sarebbe previsto anche l’usci-

ta di circa 100 dirigenti per i quali la trattativa sarebbe in fase avanzata. Sui numeri degli esuberi a fronte di 50 mila dipendenti non ci sarebbe un’indicazione precisa. Secondo fonti sindacali la cifra massima di 10 mila è ipotizzata nel triennio.

SOLIDARIETÀ ESPANSIVA Il 18 gennaio Tim ha in agenda un incontro con i sindacati di categoria (Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil), che si sono detti contrari in passato a un utilizzo della solidarietà solo in chiave difensiva. L’obiettivo dell’azienda, secondo le linee guida, è quello di trasformare rapidamente il gruppo, procedendo, tra l’altro, sulla strada della digitalizzazione dei processi e costruendo gli strumenti necessari per rinnova-

LA CURA DIMAGRANTE PORTEREBBE RISPARMI FINO A 400 MILIONI A FRONTE DEI 550 MILIONI DI ONERI STRAORDINARI NUOVO INCONTRO IL 18

Amos Genish, amministratore delegato del gruppo Tim

L’operazione Rimini Banca e Gradara pronte per il matrimonio Nuove nozze in vista per le banche riminesi. Fervono trattative fra Rimini Banca e la Bcc di Gradara (Pesaro Urbino) - riferisce l’edizione riminese del Resto del Carlino - e ci sarebbero già stati vari incontri tra i vertici. Sarebbe la prima fusione tra una banca riminese e una marchigiana.

Rimini Banca, nata dalla fusione fra la Valmarecchia e la Banca di Rimini, fa parte del gruppo Iccrea, che ad oggi rappresenta circa 300 banche.

Lo stesso ha fatto la Bcc di Gradara. L’obiettivo di Iccrea è ‘accompagnarè la fusione fra i vari istituti di credito, per renderli più solidi e competitivi sul mercato.

re il business. Un cambiamento che sul fronte delle risorse umane prevede l’adeguamento della struttura ai cambiamenti tecnologici, la gestione degli effetti della cessazione della solidarietà difensiva conclusa a dicembre, e il ricorso all’articolo 4 della Fornero emendata dalla legge di Stabilità che ha allungato l’uscita a 7 anni prima della maturazione della pensione.

Il ventaglio delle misure comprende la solidarietà espansiva (si parla di una riduzione di 10-20 minuti al giorno dell’orario di lavoro per pagare le nuove assunzioni), incentivi all’esodo da offrire ai dipendenti che non rientrino nell’ambito di applicabilità dell’articolo 4 della Fornero. Ma non si escludono altri tipi di interventi innovativi da studiare con le sigle sindacali. Ora la tensione sociale si aggiunge a tutti gli altri fronti aperti in Tim. r. dim. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA La riforma fiscale voluta dal presidente Donald Trump negli Stati Uniti, tesa a favorire soprattutto le imprese americane oltre rendere più convincente il reimpatrio degli utili accumulati all’estero, si abbatte nell’immediato sui conti dell’ultimo trimestre dell’anno di grandi gruppi come Goldman Sachs, Morgan Stanley, Deutsche Bank, Bp. Va però detto che nel lungo termine i loro guadagni cresceranno.

Nello specifico, la riduzione delle tasse sul reddito delle imprese dal 35 al 21% negli Usa comporta una rivalutazione di alcuni crediti d’imposta, noti come «passività fiscali differite», spiegano gli analisti e così nel breve termine ci sarà un impatto negativo sulle imprese che diventerà però largamente positivo più in là.

Ma tutti questi grandi gruppi, sottolineano gli analisti, potranno sorvolare sui costi di questa tassa una tantum visto che con la riduzione delle aliquote sui redditi societari al 21%, avranno di che festeggiare più avanti nel tempo. Ed infatti già diverse banche hanno annunciato aumenti sia dei salari minimi che dei bonus una tantum che vengono elargiti ai propri dipendenti alla luce della riforma Trump. E gli analisti di Credit Suisse hanno aggiunto mediamente un 8% in più alle stime di crescita dell’utile per azione delle grandi banche americane nel 2018 proprio sulla scia della riforma fiscale statunitense.

R.Ec. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’IMPATTO Tra le ultime società a stimare i costi della riforma fortemente voluta da Donald Trump sui conti di fine anno sono Morgan Stanley e Deutsche Bank. Il colosso di Wall Street dovrà mettere in bilancio nel quarto trimestre oneri contabili straordinari per circa 1,25 miliardi di dollari mentre il gigante tedesco dovrà accantonare 1,5 miliardi di euro. Tra le altre banche di Wall Street, Goldman Sachs prevede un impatto negativo per circa 5 miliardi di dollari e Bank of America per 3 miliardi di dollari. Il gigante petrolifero britannico Bp, che investe negli Stati Uniti più che in qualsiasi altro posto nel mondo, dovrà pagare circa 1,5 miliardi di dollari.

La sede di Deutsche Bank

NELL’IMMEDIATO IL TAGLIO DELLE TASSE COMPORTA ALCUNE PASSIVITÀ DIFFERITE. MA POI ARRIVANO I BENEFICI

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Economia

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Spotify a quota 70 milioni di utenti da 1,6 miliardi di dollari per violazione del diritto d’autore. A intentarla è l’editore musicale Wixen Music Publishing, titolare esclusivo delle licenze di canzoni di varie band e artisti dai Doors a Neil Young, secondo cui il colosso svedese della musica in streaming avrebbe usato migliaia di brani senza averne i di-

IL RISULTATO ROMA Spotify raggiunge quota 70 milioni di utenti paganti, una cifra record, che non ha nessun servizio analogo di musica in streaming. A settembre Apple Music, il principale rivale, aveva reso noto di aver raggiunto 30 milioni di sottoscrittori. Spotify lo scorso dicembre ha depositato i documenti per la quotazione diretta in borsa: il debutto a Wall Street potrebbe avvenire già nel primo trimestre del 2018. Lo ha riferito nei giorni scorsi l’agenzia Bloomberg. La società lo scorso anno è stata valutata 19 miliardi di dollari. Ma Spotify si trova anche a fronteggiare una causa

LA PIATTAFORMA DI MUSICA IN STREAMING IN CORSA PER L’IPO PREVISTA PER L’INIZIO DELL’ANNO

ritti di riproduzione e senza pagare quanto dovuto. Stando alla causa, depositata presso un tribunale californiano, Spotify avrebbe fatto ascoltare ai propri utenti, senza averne il diritto, canzoni come «Light My Fire» dei Doors o «Free Fallin’» di Tom Petty. Per questo Wixen Music chiede danni per un minimo di 1,6 miliardi di dollari insieme a un decreto ingiuntivo. Per Spotify non è il primo problema legale in materia di licenze. Nel maggio scorso la compagnia di Stoccolma si è accordata per un pagamento da 43 milioni di dollari volto a evitare una class action capitanata dagli autori David Lowery e Melissa Ferrick. © RIPRODUZIONE RISERVATA

RYANAIR Prima low cost in Europa

ANTITRUST Il Tar riduce le maximulte inflitte ad Agos Ducato

Ryanair rafforza il proprio primato nel mercato delle low cost in Europa, nonostante il caos cancellazioni degli ultimi mesi.

La compagnia ha chiuso il 2017 con 129 milioni di passeggeri, guadagnando 12,9 milioni di clienti in più (+10%) rispetto al 2016. Al secondo posto figura EasyJet che ha raggiunto 81,6 milioni di passeggeri, con un aumento di 7,2 milioni (+9,6%) rispetto al 2016. Seguono il vettore Norwegian che ha trasportato oltre 33 milioni di passeggeri (3,8 milioni in più del 2016) e Wizz Air, che ha chiuso il 2017 con 30,9 milioni di passeggeri (+ 21%).

Devono essereridotte del 30%le maximulteinflittedall’Antitrust nell’agosto2016 adAgos Ducato pertrepratiche commerciale ritenuteingannevolied aggressive.L’hastabilito il Tar delLazioconuna sentenzacon la qualehaaccolto parzialmenteun ricorsoproposto dallasocietà finanziaria.L’Antitrust sanzionò AgosDucatocon 1milione e 640 milaeuro (560 mila,540 mila e 540mila lospecifico dellemulte).

LUFTHANSA La bolletta del carburante salirà di 700 milioni nel 2018 La compagnia tedesca stima che i costi per il kerosene saliranno a 5,9 miliardi di euro

La Borsa Italiana di venerdì 5 gennaio 2018 AZIONI

Indici azionari

Indici azionari BORSA

5/01/2018

VAR.%

Milano (Ftse Italia All Share) Milano (Ftse/Mib)

25.162,04 22.762,29

+1,07 +1,11

Francoforte (Dax)

13.319,64

+1,15

Londra (Ft 100)

7.724,22

+0,37

Parigi (Cac 40)

5.470,75

+1,05

Tokyo (Nikkei)

23.714,53

+0,89

New York (Dow Jones)

25.295,87

+0,88

New York (Nasdaq)

7.136,56

+0,83

Tassi Euribor Spread BTP-BUND

-0,329

0,00

156

-0,63

Lo sprint di Fca trascina il listino Piazza Affari ha chiuso in rialzo l’ultima seduta della prima settimana dell’anno, con un progresso dell’1,1% a quota 22.762 e un rialzo di oltre il 4% da martedì 2 gennaio. In calo gli scambi, fermi a 2,5 miliardi di euro di controvalore. Nuovo sprint di Fca (+6,3%) che ha aggiornato il record storico a 17,92 euro, con quasi 30 milioni di titoli passati di mano, contro i 35 milioni della vigilia. Il titolo è stato spinto dalla raccomandazione d’acquisto di JpMorgan, per la quale il 2018 sarà «l’anno del toro per il mercato dell’auto». Bene anche Pireli (+2,4%) e Brembo, acquisti su Exor (+3,1%), la finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann, più caute invece Ferrari (+0,9%) e Cnh (+0,6%). A due velocità le banche, con rialzi per Carige (+1,2%) dopo che i Malacalza hanno dichiarato di valutare acquisti fino al 28% del capitale dell’istituto. Giù invece Mps (-0,6%) e Unicredit (-0,5%).

AZIONI

PREZZO DIFF. MIN. MAX. RIFER. % ANNO ANNO QUANTITÀ

A A.S. Roma A2A Acea Acotel Group Acsm-Agam Aedes Aedes 20 warr Aeffe Aeroporto di Bologna Alba Alerion Clean Power Ambienthesis Amplifon Anima Holding Ansaldo Sts Aquafil Ascopiave Astaldi Atlantia Autogrill Autostrada To-Mi Autostrade Meridionali Avio Azimut Holding

b 0,596 1,36 0,587 0,601 b 1,593 1,46 1,512 1,583 b 16,120 0,88 15,383 16,044 b 4,350 1,40 4,273 4,386 2,310 0,00 2,291 2,306 c 0,472 -1,15 0,467 0,475 0,046 0,00 0,043 0,046 c 2,210 -1,34 2,202 2,253 c 16,100 -0,12 15,964 16,122 0,000 0,00 0,000 0,000 c 3,300 -2,37 3,017 3,409 b 0,397 1,02 0,392 0,400 b 13,330 0,08 12,836 13,301 c 6,090 -2,09 5,983 6,231 12,200 0,00 12,018 12,191 b 12,600 0,40 12,570 12,639 b 3,690 1,37 3,555 3,671 b 2,592 3,68 2,217 2,630 b 27,160 2,03 26,199 26,930 c 11,200 -2,01 11,278 11,397 b 24,600 0,82 24,006 24,562 c 28,900 -1,70 28,155 29,533 c 13,740 -0,72 13,555 13,786 b 16,160 0,44 15,838 16,179

571309 8871141 122766 12722 8826 504518 0 132367 17003 0 41428 16002 354817 653463 81426 3564 62648 4021210 1581770 371620 97382 6709 23426 861263

B B&C Speakers B.F. Banca Carige Banca Carige risparmio Banca Farmafactoring Banca Finnat Banca Generali Banca Ifis Banca Mediolanum Banca Pop. dell’E. Romagna Banca Pop. di Sondrio Banca Profilo Banca Sistema Banco BPM B.co Desio e Brianza

b 10,960 1,67 10,817 10,892 13564 2,420 0,00 2,400 2,428 3154 b 0,008 1,25 0,008 0,008 518716066 76,500 0,00 76,500 78,700 22 b 6,510 0,15 6,364 6,486 86783 c 0,399 -0,50 0,399 0,403 190183 b 27,640 0,29 27,027 27,687 236746 b 40,520 0,05 39,604 40,757 73218 b 7,190 1,84 7,008 7,134 1284567 b 4,252 0,24 4,123 4,248 4190754 b 3,200 1,33 3,077 3,186 711381 c 0,240 -0,83 0,234 0,241 1356182 b 2,280 0,66 2,245 2,280 86940 c 2,640 -0,90 2,588 2,646 15091293 b 2,270 0,44 2,253 2,305 9704

B.co Desio e Brianza rnc Banco di Sardegna rnc Basicnet Bastogi BB Biotech Bco Santander C.Hispano BE Beghelli ord Beni Stabili Best Union Company Bialetti Industrie Biancamano Biesse Bim Bioera Boero Bartolomeo Borgosesia Borgosesia rnc Brembo ord Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc

PREZZO DIFF. MIN. MAX. RIFER. % ANNO ANNO QUANTITÀ

0,00 0,00 0,13 0,42 1,22 0,71 0,55 0,71 -0,85 0,00 -1,17 -0,90 9,18 13,20 -1,64 0,00 0,00 0,00 2,57 -3,50 2,72 0,76 0,60

2,095 6,708 3,702 1,180 55,434 5,457 1,042 0,413 0,760 3,000 0,510 0,314 41,580 0,495 0,179 19,578 0,595 0,320 12,317 0,078 26,850 22,482 12,826

2,110 6,746 3,764 1,194 58,189 5,699 1,090 0,428 0,767 3,000 0,527 0,333 45,622 0,670 0,186 19,578 0,596 0,320 13,075 0,082 27,962 23,821 13,456

0 498 38780 9420 45693 20623 606449 119786 2525814 8212 401477 85440 147553 897020 34175 0 1468 1999 1416006 1335731 73160 596326 33674

b 4,330 0,70 b 3,840 2,54 c 1,475 -0,67 0,370 0,00 b 3,110 0,97 c 1,295 -0,38 b 6,360 1,60 b 4,030 2,28 c 9,170 -0,05 b 22,500 0,67 b 7,940 0,51 b 3,500 0,57 b 0,273 0,74 11,100 0,00 b 0,021 0,98 b 1,224 2,51 0,384 0,00 b 11,680 0,60 b 0,590 1,72 b 9,080 0,44 b 0,195 1,04 b 0,249 0,40 b 7,200 0,98 c 1,191 -0,17 b 1,075 0,94 b 2,245 1,35

4,257 3,691 1,449 0,348 2,960 1,290 6,262 3,806 8,955 22,135 7,475 3,491 0,270 10,613 0,020 1,161 0,376 11,121 0,569 8,891 0,192 0,241 7,097 1,187 1,031 2,202

4,318 3,835 1,485 0,352 3,094 1,327 6,388 3,980 9,161 22,594 7,890 3,514 0,274 11,084 0,021 1,215 0,385 11,644 0,588 9,063 0,196 0,248 7,190 1,202 1,072 2,247

8026 472434 21912 0 7971 43247 2838277 160441 489722 2921 171584 6876 37576 224474 3227532 314194 106439 2668544 191542 15364 476750 28977 135784 828973 34380 61545

b 0,259 0,19 0,257 0,259 0,000 0,00 0,000 0,000 b 4,000 0,25 3,991 3,999 c 1,010 -1,94 1,022 1,073 b 20,550 1,48 19,846 20,381 b 14,460 0,98 13,784 14,342 b 32,850 4,12 30,538 32,182 b 26,680 0,83 25,420 26,553 c 1,342 -0,59 1,345 1,352 0,000 0,00 0,000 0,000 b 76,800 1,25 74,249 75,906 b 11,220 1,81 10,852 11,157 b 13,710 0,66 13,303 13,626

556757 0 27339 23537 22318 36043 35010 100329 290543 0 65184 113458 67621

b b b b b b c c c b b c

b c b b b

2,110 6,740 3,765 1,195 58,100 5,670 1,092 0,426 0,760 3,000 0,507 0,330 47,120 0,686 0,180 19,670 0,595 0,320 13,170 0,077 28,300 23,860 13,460

C Cad It Cairo Communication Caleffi Caleffi 20 warr Caltagirone Caltagirone Editore Campari Carraro Cattolica Assicurazione Cembre Cementir Centrale del Latte d’Italia Ceramiche Ricchetti Cerved Information Solutions CHL Cir Class Editori(ex scis.)

CNH Industrial Cofide Coima Res Compagnia Immobiliare Az. Conafi Prestito’ Cred. Emiliano Cred. Valtellinese Csp CTI BioPharma

D

E Edison risparmio EEMS EI Towers El.En Elica Emak Enav Enel Enervit Eni ePRICE Erg Esprinet EuKedos Eurotech Exor Exprivia

c b c b b b c b b b c b b

1,000 0,084 53,200 27,280 2,440 1,540 4,488 5,340 3,420 14,430 2,555 15,990 4,460 1,040 1,340 b 57,100 b 1,564

-0,99 0,48 -0,37 6,81 1,67 5,48 -0,18 1,91 1,18 1,26 -0,58 2,24 4,21 0,00 0,00 3,25 0,39

0,952 0,083 52,996 25,568 2,417 1,433 4,482 5,062 3,365 13,815 2,557 15,210 4,171 1,040 1,345 50,822 1,498

1,006 227631 0,086 95000 53,414 10669 26,781 95280 2,453 50871 1,526 508776 4,516 545308 5,304 28085089 3,473 2716 14,397 13335823 2,575 60034 15,863 196001 4,418 440645 1,061 3672 1,380 93453 56,408 794158 1,581 164846

F

AZIONI

Fidia Fiera Milano Fila Fincantieri FinecoBank FNM Fullsix

PREZZO DIFF. MIN. MAX. RIFER. % ANNO ANNO QUANTITÀ

b 7,800 c 1,936 b 20,250 c 1,358 b 8,910 b 0,685 1,270

3,17 7,193 7,711 -2,12 1,894 1,961 0,25 19,784 20,103 -1,52 1,279 1,364 1,25 8,422 8,856 0,74 0,673 0,684 0,00 1,251 1,303

220196 91898 47257 7518084 1945979 465344 6238

b 0,409 0,49 0,403 0,405 7,750 0,00 7,666 7,820 b 2,600 1,17 2,519 2,616 c 0,706 -0,56 0,706 0,711 c 10,880 -0,37 9,801 10,781 b 15,200 1,33 14,886 15,154 c 2,986 -0,13 2,885 2,984 b 0,049 3,38 0,048 0,049 b 17,250 1,71 16,538 17,143 0,139 0,00 0,137 0,140

153185 9012 1690 1161265 109052 4851123 293992 1163805 215452 47600

b 3,026

5309635

G Gabetti Property Solutions Gamenet Gas Plus Gedi Gruppo Editoriale Gefran ord Generali Geox S.p.A. Gequity Gima TT Gr. Waste Italia

H Hera

2,23 2,905

3,018

I I Grandi Viaggi IGD-Imm. Grande Distrib.

Ima Immsi Indel B Industria e Innovazione Intek Group Intek Group rnc Interpump Intesa Sanpaolo ord Intesa Sanpaolo rnc Invest e Sviluppo 19 warr Inwit Irce Iren Isagro Isagro Azioni Sviluppo IT WAY Italcementi Italgas Italiaonline Italiaonline rnc Italmobiliare IVS Group

b b b b b c b b b c b

1,956 1,03 1,928 1,949 161294 0,986 0,10 0,958 0,980 801662 73,350 2,80 67,766 72,660 115330 0,758 1,07 0,709 0,759 912363 34,700 2,66 32,883 34,401 6263 0,129 -3,75 0,129 0,145 662302 0,300 3,63 0,271 0,295 712690 0,468 1,74 0,449 0,461 92166 28,900 0,84 26,447 28,756 213959 2,816 -0,21 2,738 2,818 67577007 2,710 0,07 2,638 2,717 3465780 0,006 0,00 0,005 0,006 0 b 6,180 0,49 6,120 6,183 135925 b 2,610 0,77 2,601 2,611 3760 b 2,556 0,39 2,482 2,554 2702742 b 1,810 5,36 1,702 1,789 368674 b 1,225 7,46 1,122 1,188 182537 b 1,335 3,49 1,246 1,300 13969 0,000 0,00 0,000 0,000 0 b 5,030 1,00 4,919 5,019 1818628 b 3,195 0,47 3,096 3,220 25344 300,000 0,00300,000300,000 0 c 24,500 -0,81 24,102 24,521 31126 b 13,280 1,37 13,146 13,288 2968

J Juventus FC

b

0,775

0,45 0,758

0,773

1206359

b

0,612

0,33 0,605 0,632

292640

K

La Doria Landi Renzo Lazio Leonardo Luve Luxottica Lventure Group

c c c b c b b

16,280 -0,73 16,229 16,421 38974 1,624 -0,25 1,578 1,644 337673 1,176 -1,01 1,153 1,193 293308 10,400 0,10 9,968 10,385 4945869 10,650 -0,93 10,689 10,841 11720 51,150 0,69 50,704 51,074 516389 0,680 0,59 0,670 0,680 7484

b c c b c b b

0,119 7,550 4,374 21,920 0,622 3,360 9,515 0,000 1,790 0,480 25,940 2,280 6,450 0,205 3,890 0,000 13,420

M M&C M. Zanetti Beverage Maire Tecnimont MARR Mediacontech Mediaset ord.

Mediobanca Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Mondo Tv Monrif Monte Paschi Siena Moviemax Mutuionline

0,120 7,672 4,382 21,867 0,622 3,365 9,527 0,000 1,827 0,479 26,072 2,377 6,535 0,201 3,910 0,000 13,471

654146 82303 1239118 24433 500 3731971 2331985 0 50128 1322050 784032 550455 652813 133464 635255 0 29210

c 0,249 -0,40 0,244 0,250 b 3,630 4,91 3,470 3,554 c 0,209 -0,48 0,208 0,215

71650 239406 164732

b b c c b b c b

2,59 -0,79 -0,05 0,92 -0,96 0,60 0,42 0,00 0,85 0,10 -0,61 -2,36 0,31 3,02 -0,66 0,00 0,15

0,116 7,482 4,290 21,553 0,602 3,207 9,386 0,000 1,784 0,477 25,675 2,174 6,324 0,191 3,877 0,000 13,414

N Netweek Nice Novare

c 2,045 b 17,920 b 93,350

-1,21 2,037 2,278 5248577 6,35 14,766 17,534 29975938 0,92 86,076 93,391 587577

Olidata Openjobmetis OVS

AZIONI

PREZZO DIFF. MIN. MAX. RIFER. % ANNO ANNO QUANTITÀ

I coefficienti patrimoniali di Banca Sistema sono «ampiamente superiori» ai requisiti minimi di capitale fissati dalla Bce per il 2018 nell’ambito dell’esame Srep. Lo comunica l’istituto specializzato nell’acquisto di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione. A fronte di una richiesta di un Cet1 ratio minimo del 7,125% per il 2018, Banca Sistema presentava al 30 settembre scorso un Cet1 del 12,4%.

CEDOLA PREZZO IN COR. D’ASTA

Panariagroup Ind.Ceram.

Parmalat SpA Piaggio Pierrel Pininfarina Piquadro Pirelli & C Poligrafica S.Faustino Poligrafici Editoriale Poste Italiane Prelios Prima Industrie Prysmian

b b b b b b b b c b

5,910 1,37 5,795 3,130 0,32 3,089 2,346 0,26 2,244 0,205 1,99 0,202 2,185 5,56 1,980 1,880 3,30 1,791 7,740 2,45 7,263 6,860 0,29 6,825 0,198 -1,98 0,192 6,405 0,47 6,277 0,116 0,00 0,116 b 39,550 10,01 33,765 b 28,440 0,71 27,007

5,883 15939 3,116 99282 2,339 1001287 0,204 54280 2,153 396412 1,858 119242 7,699 3410604 6,852 79 0,200 67299 6,393 2712469 0,116 5649300 38,440 102933 28,340 834646

R Rai Way Ratti Rcs MediaGroup Recordati Reno de Medici Reply Retelit Risanamento Rosss

b c b b b b b c c

5,300 0,95 5,064 5,259 2,400 -0,83 2,367 2,475 1,254 0,32 1,218 1,250 38,360 1,75 37,057 38,281 0,562 1,08 0,548 0,567 48,360 1,17 46,341 48,178 1,650 0,43 1,636 1,651 0,034 -0,58 0,034 0,034 1,150 -0,86 1,129 1,178

63011 7000 128157 417500 299185 25533 1015876 3203751 11020

S Sabaf S.p.a.

Saes Saes rnc Safilo Group Saipem Saipem risp (old rnc) Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Salvatore Ferragamo SARAS Servizi Italia Sesa SIAS Sintesi Snai Snam Rete Gas Sogefi Sol Sole 24 Ore Space3 warr Space4 Space4 warr Stefanel Stefanel risp.

STMicroelectronics N.V.

b 20,150 0,75 19,842 20,334 11481 b 25,100 1,41 24,076 25,075 23535 b 15,980 1,01 15,264 16,001 11239 c 5,100 -0,39 4,758 5,133 245279 c 3,910 -0,36 3,826 3,925 7589655 40,000 0,00 40,000 40,000 1 b 3,340 1,21 3,238 3,356 1752830 c 6,750 -0,74 6,722 7,070 15715 b 22,720 1,25 21,990 22,659 306176 b 2,000 0,96 1,970 2,002 2757713 c 6,680 -0,30 6,651 6,737 17888 b 26,450 0,57 25,695 26,473 11375 b 16,460 2,24 15,663 16,287 188623 0,112 0,00 0,110 0,113 334620 c 1,344 -1,18 1,319 1,364 95066 b 4,136 1,12 3,989 4,122 10162870 4,150 0,00 3,889 4,128 245415 c 10,400 -0,38 10,498 10,572 12058 b 0,874 0,58 0,868 0,876 142657 2,694 0,00 2,588 2,694 0 b 9,900 0,51 9,801 9,899 105350 0,000 0,00 0,000 0,000 0 b 0,176 0,80 0,176 0,177 63139 145,000 0,00 145,000 145,000 0 b 19,430 0,78 18,165 19,379 2344444

Tamburi Tamburi 20 warr TAS Technogym Tecnoinvestimenti Telecom Italia rnc Telecom Italia(già Olivetti) Tenaris Terna TerniEnergia Tesmec Tiscali Tod’s Toscana Aeroporti Trevi Finanziaria Industriale TXT

c 5,740 -0,17 5,534 5,801 264465 1,183 0,00 1,096 1,200 0 c 2,075 -0,24 2,078 2,091 71480 b 8,205 0,92 7,937 8,207 204676 b 6,600 2,01 6,044 6,574 280102 b 0,612 0,49 0,599 0,612 18605634 b 0,739 0,61 0,724 0,737 58871069 c 13,610 -0,22 13,219 13,623 2398078 b 4,994 1,79 4,797 4,970 8237905 b 0,635 0,79 0,611 0,635 155343 b 0,516 1,18 0,496 0,513 81341 b 0,039 3,74 0,035 0,039 44278793 b 60,750 0,33 60,027 60,808 37315 b 15,900 0,32 15,584 16,058 715 b 0,430 7,10 0,328 0,443 8802503 b 10,100 1,71 9,671 10,073 38481

U UBI Banca UniCredit UniCredit rnc Unieuro Unipol UnipolSai

b c c b b b

3,834 0,79 3,629 3,838 10447182 16,250 -0,49 15,690 16,283 13226509 88,800 -0,45 86,570 88,949 71 14,730 2,51 14,275 14,547 142426 4,086 0,15 3,977 4,076 3566657 1,975 0,25 1,944 1,977 5128716

V Valsoia Vianini Industria Vittoria Assicurazioni

b 16,800 b 1,310 b 12,000

1,20 16,213 16,735 1,16 1,235 1,308 0,50 11,950 11,995

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325324

c 8,300 -0,48 8,231 8,300 b 0,026 0,78 0,026 0,026 0,200 0,00 0,200 0,200

37177 66000 0

Y Yoox Net-A-Porter G.

Z 0,154 0,00 0,155 0,155 b 13,440 1,82 12,810 13,361 c 5,685 -0,87 5,565 5,701

0 17980 513635

O la borsa o la.... casa

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CCT

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Falck Renewables FCA-Fiat Chrysler Aut. Ferrari

BANCA SISTEMA Coefficienti patrimoniali superiori a requisiti Bce

Altre di Borsa

K.R.Energy (ex Kaitech)

D’Amico D’Amico 22 warr Dada Damiani Danieli Danieli rnc Datalogic De’ Longhi Dea Capital Delclima Diasorin Digital Bros Dobank

quest’anno, 700 milioni in più rispetto all’anno scorso a causa del rialzo del petrolio.

Zignago Vetro Zucchi Zucchi rnc

Cct Cct Cct Cct Cct Cct

01/04/15-22 S 01/10/15-22 S 02/05/16-23 S 01/11/16-24 S 15/04/17-24 S 15/10/17-25 S

0,14 0,22 0,22 0,25 0,42 0,34

REND. EFFETT.

QUANT. MLG €

0,04 0,07 0,18 0,30 0,39 0,46

1192 40497 3304 6440 6025 20884

REND. EFFETT.

QUANT. MLG €

-0,13 -0,07 -0,24 -0,23 -0,19 0,17 0,18 0,31 -0,08 0,04 0,09 0,40 0,51 0,73 0,40 0,55 0,12 -0,34 0,56 0,38 0,36 0,82 0,73 0,94 0,82 0,80 0,68 0,87 1,16 1,10 0,83 0,88 1,01 1,20 0,87 1,34 1,41 1,04 1,16 1,44 1,56 1,65 1,30 1,66 1,72 1,62 2,04 1,69 1,94 1,77 2,24 2,31 1,98 2,30 2,14 2,19 2,49 2,37 2,47 2,56 2,64 2,67 2,77 2,84 2,86 3,01

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100,93 101,53 101,10 100,76 102,27 100,99

BTP CEDOLA PREZZO IN COR. D’ASTA

Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp Btp

01/02/06-21 S 23/04/10-21 S 01/09/10-21 S 01/03/11-21 S 16/10/13-21 S 16/06/14-21 S 01/04/16-21 S 03/10/16-21 S 01/09/11-22 S 01/03/12-22 S 03/09/12-22 S 16/02/15-22 S 15/09/15-22 S 15/05/16-22 S 01/03/17-22 S 01/08/17-22 S 01/11/93-23 S 22/12/93-23 S 15/03/07-23 S 11/04/08-23 S 01/03/13-23 S 20/04/15-23 S 15/03/16-23 S 15/09/16-23 S 22/05/17-23 S 20/11/17-23 S 01/08/13-24 S 01/03/14-24 A 15/03/14-24 S 01/09/14-24 S 11/04/16-24 S 24/10/16-24 S 15/03/17-24 S 15/09/17-24 S 01/03/09-25 S 02/03/15-25 S 01/09/15-25 S 01/11/96-26 S 24/09/10-26 S 15/03/11-26 S 01/03/16-26 S 01/08/16-26 S 01/11/97-27 S 01/02/17-27 S 04/07/17-27 S 22/01/13-28 S 14/03/17-28 A 01/11/98-29 S 21/05/14-30 S 01/11/99-31 S 24/03/15-32 S 14/10/15-32 A 18/03/02-33 S 25/01/17-33 S 01/08/03-34 S 15/09/04-35 S 01/03/16-36 S 01/08/05-37 S 01/08/07-39 S 16/09/09-40 S 28/10/09-41 S 22/05/13-44 S 01/09/14-46 S 09/02/16-47 S 14/06/17-48 S 11/10/16-67 S

3,75 2,10 3,75 4,75 3,75 2,15 0,45 0,35 5,00 5,50 5,50 1,35 1,45 0,10 1,20 0,90 9,00 8,50 2,60 4,75 4,50 0,50 0,95 0,65 0,45 0,25 4,50 3,75 2,35 2,50 0,40 0,35 1,85 1,45 5,00 1,50 2,00 7,25 4,50 3,10 1,60 1,25 6,50 2,20 2,05 4,75 1,30 5,25 3,50 6,00 1,65 1,25 5,75 2,45 5,00 2,35 2,25 4,00 5,00 5,00 2,55 4,75 3,25 2,70 3,45 2,80

112,12 110,86 111,11 116,04 111,52 106,69 100,73 99,98 118,40 122,10 122,55 103,31 103,49 102,54 102,71 101,07 144,67 146,48 115,81 120,71 118,63 102,21 100,51 97,88 102,05 101,09 119,55 115,49 114,52 107,18 101,80 101,43 103,71 100,42 124,15 99,79 102,57 144,56 121,56 121,60 98,77 95,45 140,35 102,19 100,58 124,75 104,06 131,00 112,10 141,13 90,50 101,55 139,65 98,00 131,11 118,50 92,38 117,48 131,91 131,18 119,19 128,51 101,76 90,79 103,50 86,09

BOT / MERCATO TELEMATICO SCADENZA

BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT BOT

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GIORNI VITE RES.

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REND. NETTO

3 36 64 94 125 156 185 217 248 276 309 339

100,014 100,026 100,100 100,180 100,193 100,231 100,195 100,227 100,350 100,338 100,370 100,493

0,000 -0,270 -0,570 -0,700 -0,560 -0,540 -0,380 -0,380 -0,510 -0,450 -0,440 0,000

VALUTE / QUOTAZIONI INDICATIVE Dollaro Usa Sterlina Inglese Yen Giapponese Franco Svizzero Real Brasiliano Rublo Russo Rupia Indiana Renminbi Cinese Dollaro Canadese Dollaro Australiano

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1,2045 0,8888 136,4500 1,1757 3,9057 68,7724 76,3290 7,8151 1,5068 1,5361

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Platino Milano (Euro/gr.)

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MONETE (IN EURO) Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Marengo Italiano Krugerrand 50 Pesos Messico 10 Dollari Indiano 4 Ducati Austria 100 Pesos Cile

PETROLIO (IN $) Brent(Usd/Bbl) WTI prov.(Usd/Bbl)

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20 Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Commenti, opinioni, e-lettere L’analisi

La trappola del presente che blocca tutto il Paese Luca Ricolfi segue dalla prima pagina

E’ vero, le analisi e le promesse dei politici, ma talora anche i vissuti dei comuni cittadini, sono spesso proprio questo, un ignorare il passato e oscurare l’avvenire.

Ignoriamo il passato allorché, prigionieri del nostro vittimismo, sembriamo non renderci conto degli enormi progressi che sono stati compiuti in questi 70 anni in termini di “pace, libertà, democrazia, diritti” e, aggiungo io, di benessere materiale e sociale. Ha fatto benissimo Mattarella, nell’esortare i giovani del 1999 ad esercitare per la prima volta il

diritto di voto, a ricordare la sorte di quelli di un secolo prima, i giovani del 1899, “mandati in guerra, nelle trincee”.

Ma la schiavitù del presente ha anche un’altra faccia, l’incapacità di fare le scelte da cui dipende il nostro futuro. Non è solo un difetto della classe politica, è anche una debolezza, per non dire una viltà, di una parte della società civile.

Rimproveriamo spesso i politici perché agiscono in un orizzonte ristretto, ossessivamente preoccupati del consenso immediato, e del tutto dimentichi del destino delle generazioni future; se davvero se ne preoccupassero, non farebbero le promesse che ripetono ogni giorno, e soprattutto

avrebbero già da un pezzo smesso di far lievitare il debito pubblico, un macigno che peserà sulle vite dei giovani attuali, non certo su quelle degli anziani e dei pensionati.

Ma dare tutta la colpa ai politici e alla loro (interessata) cecità è troppo facile. La “trappola dell’eterno presente” evocata nel discorso di fine anno riguarda anche il modo di consumare, di vivere, di pensare dei cittadini.

Siamo noi stessi che, da troppo tempo, abbiamo disimparato a pensarci nel futuro, a immaginarci nel domani, a differire le gratificazioni, a investire in progetti che richiedono tempo, impegno, talora rinunce. Un’incapacità che inizia molto presto, fin dai banchi di

scuola, quando troppo sovente veniamo diseducati a ciò che le generazioni precedenti consideravano normale: la fatica dello studio, la durezza delle sconfitte, la necessità di affrontare sacrifici, la lunghezza dei percorsi che conducono ai traguardi più alti.

Forse è anche per questo che, dopo tutto, la vanità delle promesse dei politici non ci sorprende più di tanto, né ci scandalizza. In quelle promesse, immediate e poco credibili, vediamo rispecchiato il nostro medesimo essere e sentirci intrappolati nel presente.

Ne usciremo?

Non lo so. Ma tendo a pensare che qualcosa cambierà solo quando la smetteremo di autoassolverci, e

scaricare tutte le responsabilità sulla mala politica. L’incapacità di uscire dalla prigione del presente è ciò che accomuna i cittadini e i loro rappresentanti. E, proprio perché li accomuna, è un incantesimo che non si lascia spezzare facilmente.

Del resto, se fossimo davvero diversi, se noi cittadini fossimo capaci di memoria e di prospettiva, e solo i politici fossero prigionieri del presente, le loro false promesse, le loro fake promises, non avrebbero corso elettorale. E non ci sarebbe bisogno che, a fine anno, il presidente della Repubblica ci ricordi quello che una politica sana e matura dovrebbe sapere da sé. www.fondazionehume.it

Le lettere firmate con nome, cognome e città possono essere inviate a: e-mail lettere@ilmessaggero.it; indirizzo postale “Lettere al Messaggero”, via del Tritone 152 00187 Roma; fax 06/4720349

La rivolta in Iran e le richieste dei giovani Sono stato a maggio del 2017 in Iran. Per me è stata visitare questo paese, per molti, da evitare, è stata una bella sorpresa. Oltre alle bellezze archeologiche dei famosi Re persiani (Ciro il Grande, Dario ecc e i ricordi del periodo dello Scià) mi è rimasta impressa la gioia e la voglia di avere contatti delle giovani iraniane che, pur completamente coperte dai loro improponibili abiti neri, cercavano di dialogare con noi facendo “selfie” e chiedendo contatti e invio foto via Istagram ecc. La parola “pace” era una delle più usate.

Dappertutto c’era una pulizia maniacale e ho visto cantieri aperti in ogni città visitata. Ho pensato che i giovani potranno essere la salvezza di questo paese solo se i loro capi religiosi capiranno la loro voglia di dialogare con tutto il mondo civile. Bisognerà aiutarli al di fuori delle nostre diatribe politiche.

Elvio Millevoi Roma

Il costo della carta d’identità elettronica Tutti si scagliano, a ragione, contro gli aumenti che arriveranno con l’inizio dell’anno, ma presumo in pochi si saranno accorti che tra pochi giorni si potrà esclusivamente rinnovare la carta d’identità nel nuovo formato elettronico. La vecchia versione cartacea costava poco più di 5 euro, quella nuova ne costa 22. Ovvero il quadruplo, ovvero un aumento del 310%.

Ma non chiamiamola stangata. L’innovazione sarà introdotta esclusivamente nel nostro interesse: con il nuovo documento saremo tutti microchippati con memorizzazione delle impronte digitali, proprio come capi di bestiame che necessitano di essere perennemente controllati. Già siamo costantemente monitorati in un numero fin troppo elevato di occasioni attraverso il codice fiscale, moderna versione del tatuaggio sull’avambraccio. A distanza di 70 anni la Storia si ripete: cambia la tecnologia ma non la sostanza.

Non sono minimamente disposto ad accettare di subire un controllo ancora più stringente. Non sono di vostra proprietà, non sono un soggetto pericoloso per l’ordine pubblico.

Andrea Bucci Torino

Gli aumenti di inizio anno Sarebbe troppo lungo fare l’elenco degli aumenti con cui, ad ogni inizio nuovo anno, gli italiani si trovano, loro malgrado alle prese. Luce gas, pedaggi autostradali, sacchetti biodegradabili... Questi ultimi certamente irrilevanti, quanto ad esborso peri consumatori, ma. come avrebbe detto l’indimenticabile Totò, è la somma che fa il totale. Un vero salasso per i cittadini a reddito medio-basso, per non parlare della maggioranza dei pensionati. Ma a questi aumenti va aggiunto quello dei prezzi, sia pure contenuto. Il potere d’acquisto è

diminuito, se si fanno attentamente i calcoli.

Con l’incremento della spesa, cresce il malcontento, specialmente tra gli strati sociali più deboli ed indifesi. Su queste stangate il cittadino andrebbe puntualmente e chiaramente informato su come il governo, le varie Authority hanno esercitato i necessari controlli per verificare se sono giustificate. Far capire a tutti chi sono i veri responsabili dei rincari e per quali ragioni essi sono sempre e comunque giusti contribuisce a ridurre rancori, risentimenti spesso motivati e di cui la classe dirigente italiana dovrebbe seriamente preoccuparsi.

Mattia Testa Itri (Lt)

A proposito del reddito di cittadinanza Pur essendo uno dei troppi elettori ampiamente delusi dal movimento 5 stelle, non me la sento di condannare le proposte di distribuzione del reddito fisso minimo a tutti. Condanna che viene avanzata da chi sostiene che i poveri non vanno mantenuti ma messi in condizioni di tirarsi su le maniche, sulla base del principio che a chi ha fame non serve regalare un pesce ma è meglio regalare una canna da pesca e insegnargli come si usa.

Questo sarebbe verissimo se ci trovassimo in un contesto nel quale sia in vigore un patto di mutuo rispetto tra istituzioni e cittadinanza. Una condizione che non si è mai verificata in Italia. I famosi 1000 euro per ogni nuovo nato che diede Berlusconi non furono infatti un dono per aver fatto un figlio ma un

giusto rimborso (parziale) dell’Iva pagata su tutti i prodotti per neonati, che inspiegabilmente a quei tempi era al 20% (ora al 22%) come qualsiasi altro bene considerato non indispensabile. Ben sapendo che invece dove le nascite non sono ostacolate, le imposte sui prodotti per l’infanzia sono a zero.

Analogamente il reddito di cittadinanza in questo caso può essere visto come un seppur minimo risarcimento da distribuire a tutti quelli che sono stati ridotti in povertà da questo Stato che ha fatto chiudere o costretto a delocalizzare le aziende nelle quali lavoravano onestamente, e lo ha fatto calpestando la dignità umana prima degli imprenditori e indirettamente dei dipendenti che si sono trovati a casa.

Nando Centelli Roma

Il nome del Palazzo della Civiltà Italiana Il Palazzo della Civiltà Italiana già si fregia di un nome che sarebbe contestabile proprio perché la civiltà italiana è rappresentata da ben altri edifici piuttosto che da un manufatto come quello dell’Eur. Poi chiamarlo Colosseo Quadrato è un vero insulto per tutte le arene realizzate dal genio architettonico dei Romani in tutte le città del loro impero che aspirassero a questo titolo. Perciò a ciascuno il suo, altrimenti potremmo chiamare Villetta Lecorbuseliana anche una unifamiliare abusiva fuori del Gra. Maurizio Caproni Roma

Sportello pensioni

Malattia, per i “fuori casa” visita in ambulatorio

La domanda

Bruno Benelli

Lui 78 anni, lei 56: è riconosciuta Sì, non ha più valore la differenza la pensione ai superstiti? di età e la durata delle nozze

uove indicazioni operative sull’attività da svolgere, in sede di visita medica ambulatoriale, richiesta quando il lavoratore pubblico ammalato non si fa trovare a casa. Ebbene, il medico deve sempre controllarlo chiamandolo a visita ambulatoriale.

Ma, attenzione, l’Inps procede alla visita medico-fiscale ma non deve entrare nel merito delle giustificazioni addotte dall’interessato per chiarire i motivi dell’assenza. Ma con una differenza. La situazione si presenta nel modo seguente: 1) è di esclusiva competen-

N

FONDATO NEL 1878

DIRETTORE RESPONSABILE:

Virman Cusenza

za dell’amministrazione la valutazione delle giustificazioni di assenza al domicilio quando tali valutazioni richiedano competenze di tipo amministrativo, 2) è previsto l’esame delle giustificazioni da parte dell’Ufficio medico legale Inps quando queste abbiano carattere prettamente sanitario. Se il lavoratore presenta documentazione di tipo amministrativo, l’Inps non deve fare alcuna considerazione sullo stato di salute del lavoratore; se produce una documentazione di tipo sanitario, dal cui esame si possa giustificare o meno l’assenza, l’Istituto di previdenza deve esprimere una valutazione senza fare riferimento allo

stato di salute del lavoratore.

In attesa della nuova procedura telematica delle comunicazioni attraverso il portale Inps, l’informazione arriverà al datore di lavoro per il tramite del lavoratore, che gli consegnerà copia del documento -verbale con le relative annotazioni. Se infine il lavoratore non si presenta in ambulatorio, ma provvede a trasmettere i giustificativi a mezzo posta, gli uffici Inps si asterranno dall’esaminarli (salvo esplicita richiesta del datore di lavoro pubblico) e registreranno l’assenza del lavoratore anche alla visita ambulatoriale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La risposta

Vorrei sottoporle due domande in materia di pensione ai superstiti. La prima: un italiano ha sposato una signora ucraina con una differenza di età di circa 22 anni (lui 78, lei 56 anni).

Supponiamo che il matrimonio duri 5-6 anni, oppure duri oltre 10 anni. C’è differenza tra i due casi? La seconda domanda: una moglie, separata consensualmente, ha ricevuto la casa senza altri oneri di mantenimento. Può avere diritto alla pensione di reversibilità, oppure no dal momento che non ha l’assegno mensile?

B. A. Roma

VICEDIRETTORI: Osvaldo De Paolini,

PRESIDENTE: Francesco G. Caltagirone

Stefano Regolini, Massimo Martinelli

AMMINISTRATORE DELEGATO: Azzurra Caltagirone

REDATTORI CAPO CENTRALI:

CONSIGLIERI: Alessandro Caltagirone,

Guido Boffo (Responsabile) Lucia Pozzi, Angela Padrone, Massimo Pedretti

Carlo Carlevaris, Mario Delfini, Albino Majore, Alvise Zanardi DIRETTORE GENERALE: Alvise Zanardi

Prima risposta: non c’è più alcuna differenza!

Sotto la presidenza Berlusconi era stata presa la decisione, nel caso qui richiamato, di ridurre la pensione ove il coniugio durasse meno di 10 anni: si perdeva un decimo dell’importo mensile per ogni anno in meno di durata del matrimonio. Esempio: 5 anni di rapporto: riduzione del 50%.; 3 anni: riduzione del 70%.

Ma ora questi tagli non esistono più. Seconda risposta: certamente può avere diritto alla pensione di reversibilità. Serve l’assegno di mantenimento solo quando la separazione sia stata addebitata al coniuge superstite. Ma non è questo il caso trattandosi di separazione consensuale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL MESSAGGERO S.P.A. Sede legale Via del Tritone, 152 - 00187 Roma - Tel. 0647201 © Copyright Il Messaggero S.p.A. - Tutti i diritti sono riservati. PIEMME S.P.A. - CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ Via Montello, 10 - 00195 Roma - Tel. 06377081. Registrazione R.S. Tribunale di Roma n. 164 del 19/6/1948 STABILIMENTI STAMPA DE «IL MESSAGGERO»: Stampa Roma 2015 S.r.l., Viale di Torre Maura 140, Roma; RCS Produzioni Milano S.p.A., via Rosa Luxemburg 2, Pessano con Bornago (MI); Se. Sta S.r.l., viale delle Magnolie 23 - Z. I. - Bari La tiratura di venerdì 5 gennaio 2018 è stata di 124.464 copie

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Beauty Barbe ordinate per lui e tagli scalati per lei

Cinema Verdone e “Benedetta follia”, l’amore in un’app

L’intervista Favino: «A teatro con Koltès, l’autore che mi ha fatto crescere»

Franco e Iannello a pag.23

Satta a pag. 24

Antonucci a pag. 26

Carlo Verdone in “Benedetta follia” A destra Pierfrancesco Favino

SCATTI&RISCATTI

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di Carlo Nordio

LA REGINA Sopra, Agatha Christie Le vendite dei suoi libri insidiano i record di William Shakespeare

Letteratura Gusto Ambiente Società Cinema Viaggi Architettura Teatro Arte Moda Tecnologia Musica Scienza Archeologia Televisione Salute

Detective Story Che cosa determina il continuo, enorme successo di un genere passato da Edgar Allan Poe ad Agatha Christie fino a Georges Simenon?

La capacità di far provare brividi senza innescare il panico, la complicità con il lettore, il giusto numero di indizi. E un solo colpevole Qui accanto, Basil Rathbone nel film “Le avventure di Sherlock Holmes”

Paura senza pericolo è il segreto del giallo N on tutti gli alberghi del mondo tengono nelle camere il Vangelo (o il Corano); ma tutti hanno un televisore. E, giocando con lo zapping, è facile imbattersi, in qualche ora del giorno o della notte, a Londra come a Parigi o a Tokyo, in un telefilm di Poirot, o della signora Fletcher, o del tenente Colombo. Così come in qualsiasi aeroporto, anche il più scalcinato e deserto, troveremo in edicola i racconti di qualche giallista famoso. Dalle sue origini, nemmeno tanto lontane, la letteratura poliziesca ha conosciuto importanti evoluzioni, mai crisi. Le nuove mode si sono aggiunte a quelle tradizionali, ma non le hanno sostituite. E il numero complessivo di copie vendute è impressionante.

Da sola, e limitandoci al mondo anglosassone, Agatha Christie sta insidiando i record di Shakespeare e della bibbia di King James. Perchè tanto successo?

Credo che le ragioni principali siano due. La prima, abbastanza banale, è quella che determina la fortuna di tutti i quiz: il lettore, o lo spettatore, si sente sfidato personalmente, e quindi partecipa al gioco come un protagonista. Il gusto di trovare la risposta esatta si salda con quello di individuare il colpevole omicida.

La seconda è più complessa, e credo risieda in quella che i francesi chiamano «la volupté de la peur sans le danger»: cioè il brivido di provar la paura sapendo che non si corre alcun pericolo.

Se un assassino si aggira per il castello in una notte tempestosa, o elabora avvelenamenti in un tranquillo villaggio del Kent, l’inquietudine della sua minaccia è mitigata dalla rassicurante certezza della sua esistenza puramente virtuale. E’ lo stesso principio per cui piacciono tanto le tragedie e in generale le storie di amori infelici: «Il film era bellissimo, ho pianto tanto!»

ABILITÀ In realtà dietro questo genere letterario vi è un’abilità quasi prodigiosa, assistita spesso da una solida cultura: Edgar Allan Poe, il capostipite, è stato uno dei maggiori scrittori americani; S.S. Van Dine era un erudito critico d’arte; e di George Simenon, il terzo in lista vendite tra gli autori francesi dopo Verne e Dumas, oggi ci si

LA LETTERATURA POLIZIESCA HA CONOSCIUTO IMPORTANTI EVOLUZIONI E MAI UNA CRISI

INVESTIGATORE Qui sotto, l’attore Peter Falk interprete del celebre tenente Colombo televisivo

rammarica per la mancata assegnazione del premio Nobel.

Quanto al cinema, non c’è attore di teatro elisabettiano, da David Suchet al recente Kenneth Branagh, che non si sia cimentato, e con successo, nella regia di un giallo o nella interpretazione di un suo protagonista. Al compianto Peter Falk, Budapest ha di recente dedicato una statua. E benché Baker street, abbia ospitato, durante la II Guerra mondiale, la sede dei più micidiali agenti segreti, essa resta sempre famosa solo per la residenza di Sherlock Holmes.

La “detective story” si divide fondamentalmente in due categorie.

La prima è quella dove vi è una vittima designata, quasi sempre odiosa, un delitto perfetto, quasi sempre complicato, e un colpevo-

le finale, quasi sempre insospettabile. La seconda è la cosiddetta «inverted detective novel», in cui l’assassino si presenta subito nel preparare ed eseguire il crimine, mentre la suspence risiede nel procedimento con cui viene smascherato: come accade, appunto, nei telefilm del tenente Colombo. In entrambi i casi, vi è una continua sfida a tre: tra il buono e il cattivo si interpone, come terzo protagonista, il lettore o lo spettatore. Una formula magica che non a accenna tramontare.

FAMOSO Il giallo nacque a metà ottocento, con il famoso racconto I delitti della rue Morgue di E.A Poe, e proseguì in popolarità con il geniale (e odioso) Sherlock Holmes, e le sue deduzioni elementari favorite dalla droga e ingentilite dal violino. Ma le regole del romanzo classico sono state dettate ottanta anni dopo da Willard Huntington Wright, in arte S.S. Van Dine, che negli anni Venti creò quel dandy erudito, annoiato e poliglotta di Philo Vance: per decenni, e ancora oggi, esse costituiscono una sorta di vangelo del delitto, e possono esser ricondotte a quattro principi. 1) Il lettore deve avere la stessa possibilità del poliziotto di risolvere il mistero, con gli stessi indizi che gli consentano di arrivare alla verità attraverso il ragionamento, senza sotterfugi, tracce inganne-

voli o sensazionali colpi di scena.

2) Dev’esserci almeno un morto, e più il morto è morto meglio è: duecento pagine sarebbero troppe per una colpa minore dell’assassinio, e il dispendio di energia di entrambi, investigatore e lettore, dev’esser remunerato. 3) Il colpevole deve essere uno solo, con esclusione di società segrete e responsabilità collegiali. E’ su di lui che alla fine deve cadere la nostra intera indignazione, tanto più amara quanto più la sua figura ci era diventata familiare. Alcune persone dovrebbero essere rigorosamente escluse da questa categoria: il maggiordomo, naturalmente, perché troppo banale.

Ma anche il poliziotto e, naturalmente, il narratore. Agatha Christie sarà la prima a infrangere quest’ultimo comandamento in due capolavori di cui non diciamo il titolo, caso mai vi dovessero capitare sottomano. 4) Nel romanzo non dovrebbe esservi posto per storie d’amore, che distraggono l’attenzione e non c’entrano nulla con la trama: lo scopo è quello di condurre un criminale alla forca, e non due innamorati all’altare. A titolo personale, aggiungerei che anche il sesso e l’eccessiva violenza sono elementi perturbatori.

PASSIONI E in effetti i grandi investigatori sono immuni da queste passioni plebee. Al massimo hanno una moglie, che comunque ( a parte Maigret) non compare mai.

Con questo viatico, seguito più o meno rigorosamente dai grandi maestri del brivido, l’individuazione del colpevole risulta in realtà facilitata: basta pensare al personaggio meno sospettabile, e quasi sempre si indovina. Ma proprio in questo risiede la genialità degli autori: illuderci di esser anche noi dei mezzi fenomeni del ragionamento deduttivo, e di poter gareggiare in abilità investigativa con i colossi dell’anticrimine, per quanto eccentrici come Poirot, improbabili come miss Marple, introversi come Nero Wolfe, insipidi come Ellery Queen o caserecci come Maigret.

Di questi e di altri proveremo qui a ricostruire la storia e i caratteri, che il cinema, il teatro e la televisione ci hanno peraltro resi familiari, attraverso interpretazioni magistrali spesso assistite, soprattutto nelle produzioni inglesi, da un’ambientazione accurata e incantevole, degna della fantasia degli assassini e della genialità dei loro delitti. I quali, a differenza del brutale grigiore del crimine ordinario, brillano per varietà e inventiva, e ci fanno sognare, come tutti ammettiamo di aver fatto almeno una volta nella vita, sul modo di sbarazzarci di una persona molesta, con ottime probabilità di uscirne impuniti.

A meno che, s’intende, non abbiamo la sventura di imbatterci nei baffi di Hercule Poirot o nello sgualcito impermeabile del tenente Colombo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Beauty

COSMESI olci e caramelle per chi si è comportato bene durante l’anno. Carbone per chi, invece, ha qualcosa da farsi perdonare. Le tradizionali “regole” della calza della Befana cedono il passo agli ultimi trend beauty. Carbone e zucchero, infatti, fanno bene a tutti, e soprattutto alla bellezza. Basta leggere gli ingredienti di creme e cosmetici per rendersene conto.

E la tendenza non dimentica neppure i classici portafortuna della festa, ossia cioccolata e mandarino.

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Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

UN VISO PERFETTO La maschera Iroha in tessuto contiene carbone, acido ialuronico ed estratti di frutta: depura e leviga la pelle

Maschere allo zucchero, trucchi al cioccolato e scrub al carbone: nella calza “dolci” trattamenti per ridare tono e luminosità alla pelle dopo le feste

DERIVATI Biopoint propone lo scrub corpo allo zucchero di canna, con azione esfoliante, nutriente e addolcente: rimuove le impurità, elimina le cellule morte, accelerandone il ricambio, e avvolge la pelle con una nota agrumata. Lo zucchero di canna è uno degli elementi chiave di una serie di prodotti Aquolina, dall’Esfoliante Corpo Rinnovatore Setificante al Bagno Doccia Setificante, fino alla Crema Fluida, tutti a base di Latte di Cocco e Zucchero di Canna, appunto. E ancora canna da zucchero, stavolta dei Caraibi, nel trattamento per le labbra Poutmud Fizzy di Glamglow, esfoliante, energizzante e idratante. Alla bocca pensa pure Dior Addict Lip Sugar Scrub, stick esfoliante e nutriente con granelli di zucchero fondenti che assicurano morbidezza e un colorito roseo. Da star. La canna da zucchero è scelta anche da Omia per la sua linea Deo, tra Vapo e Spray.

Sono derivati dello zucchero bianco a garantire una detergenza delicata nello shampoo ristrutturante Mediterranean Complex con estratto di Buganvillea di Aldo Coppola. Stesso brand e stessa linea per l’Impacco idratante con zucchero bianco che dona lucentezza ai capelli, rendendoli luminosi e rigenerando la fibra capillare. Non manca il profumo. Di Gucci, Flora Gorgeous Gardenia, fragranza che ha, come note di fondo, zucchero di canna e patchouli.

APPLICAZIONI Dai dolci al carbone. Daytox Peel-Off Mask con pennello per l’applicazione è una maschera di carbone nero che garantisce una pulizia profonda del derma, rivitalizzandolo e donando luminosità all’incarnato. Varie le proposte Iroha. Si va da Black Tissue Mask Detox, che tenuta in posa quindici minuti purifica la pelle, a Cleansing Strips Nose Detox,

L’ORÉAL Maschera detox all’argilla pura

Dagli occhi ai capelli, i prodotti dedicati al giorno dell’Epifania

BIOPOINT Scrub per il corpo allo zucchero di canna

TOO FACED Palette al cioccolato

Bellezza daBefana DAI SACCARIDI DELLA CANNA UNA POTENTE AZIONE ESFOLIANTE NUTRIENTE E ADDOLCENTE

NATURALI E NO I pennelli con la punta più fine servono per ottenere effetti di precisione

n setole naturali o sintetici. A “lingua di gatto”, rotondi, obliqui. Grandi per il viso, ridotti nelle dimensioni per un risultato mirato. Sono tanti e diversi i pennelli studiati per realizzare make up più o meno complicati.

Un panorama in cui non è facile muoversi, specie per le meno esperte.

«Quando si decide di acquistare dei pennelli è fondamentale pensare all’uso che se ne vuole fare - dice Carla Belloni, make up artist e docente alla RomEur Academy a Roma - per stendere polveri sono più adatti quelli naturali, realizzati con peli derivati da spazzolamento o depilazione, senza sofferenza per gli animali.

Rilasciano il prodotto un po’ alla volta e danno un risultato unico pure in termini di sfumature. Per

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prodotti cremosi meglio quelli sintetici che li stendono totalmente senza catturarli. Quelli di ultima generazione, in teflon, sono molto morbidi, simili ai naturali per tatto e vista, ma liscissimi».

FORME Ogni pennello ha la sua forma, o meglio il suo taglio, cui corrisponde un preciso utilizzo. «Per il fondotinta è bene usarne uno a lingua di gatto, stesso taglio ma più piccolo per il correttore -

QUELLI A CONO SONO PIÙ ADATTI PER GLI OMBRETTI, I SINTETICI VANNO BENE PER LE LABBRA, I TONDI PER LA CIPRIA

spiega Francesca Silvestri, make up artist e responsabile docenti della romana Making Beauty Academy - dunque piatto, perché facilita l’applicazione e le sfumature. I pennelli più piccoli sono per ottenere effetti di precisione, permettono di mirare l’applicazione dei prodotti. Quelli conici o rotondi, invece, sono consigliati per ottenere l’effetto smokey eyes, dare maggiore intensità allo sguardo e marcare di più l’incavo sopraccigliare. L’obliquo va prediletto per stendere il blush, è ideale per lo zigomo. Più grande e rotondo quello per la cipria».

E il modaiolo kabuki, che ha conquistato le fantasie e soprattutto le trousse di molte? «Si può usare per creare sfumature sulla

DAYTOX Peeling per il viso

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DR.ORGANIC Shampoo purificante a base di carbone

Pennelli tondi o a punta questione di sfumature STRUMENTI

MAC Ombretto per ottenere sguardi intensi

patch per la rimozione dei punti neri, fino a Peel-Off Mask che concentra l’azione su fronte, naso e mento. Detossinante e illuminante la maschera Detox Argilla Pura di L’Oréal che al carbone unisce tre argille minerali.

Non solo pelle. Il carbone attivo è ingrediente di shampoo e balsamo Purifying di Dr.Organic per un cuoio capelluto rivitalizzato e rinfrescato. La tendenza c’è anche nel make up come colore di stagione e, al contempo, nuance evergreen. Helena Rubinstein griffa Lash CC Carbon Care, mascara ibrido che in un solo gesto, grazie a una formula arricchita, porta sulle ciglia colore e trattamento, ridefinendole, nutrendole e dando loro volume. Mac sceglie la tonalità per il suo Eyeshadow: le polveri molto pigmentate si sfumano facilmente e, in particolare, consentono di dare profondità e intensità allo sguardo. Maybelline invece punta alla nail art: Carbon Grey è una delle varianti di Super Stay 7 Days, smalto in gel dalla lunga tenuta, con maxi pennello antisgocciolamento. Carbone è il nome dell’eau de toilette per uomo di Balmain.

Ideata nel 2010, è divenuta un classico. Buoni e cattivi, dunque, tutti possono essere belli, sembra promettere la Befana.

E golosi. La cioccolata piace anche al mondo del beauty. Il cofanetto Chocolate Fudge Cake di I Love…contiene Bath & Shower Cream, nonché Body Butter dai sentori irresistibili. Del brand, Chocolate Truffle, shower gel per regalarsi una vera e propria coccola. Too Faced del cioccolato usa principi, fragranza e colori. La terra Dark Chocolate Soleil Bronzer dona un’abbronzatura più intensa grazie a polvere di cacao, ricca di antiossidanti, e lascia un delicato profumo. Di Too Faced pure Chocolate Bar, palette di sedici tonalità, con polvere di cacao, a forma di tavoletta di cioccolata.

A ultimare la calza, Mandarino, eau de toilette Monotheme. Simbolo di benessere e buona fortuna. Un augurio per l’anno appena iniziato.

Valeria Arnaldi

PIGMENTI NERI PER IL TRUCCO MA ANCHE PER I NUOVI SMALTI E IL MANDARINO DIVENTA PROFUMO

Star Wars mania

Smaglianti come la principessa Leila

pelle, assicura risultati molto naturali - prosegue Silvestri - va bene per le terre e per le ombreggiature, anche per il body painting, è molto morbido, è un piacere sentirlo sul viso». Non mancano indicazioni per le labbra. «In questo caso, i pennelli devono essere sempre in fibra sintetica perché i rossetti sono cremosi. Ottimo uno a lingua di gatto allungato per lavorare bene pure sugli angoli della bocca». Individuate le forme, rimane la difficoltà della scelta. «Il tatto è lo strumento migliore per capire la qualità di un pennello - afferma Carla Belloni deve risultare morbido. E quelli naturali costano di più».

V. Arn. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La bellezza è una cosa seria, anche nello spazio. È importante, quindi, anche per i personaggi di Star Wars, che hanno ispirato, sulla scia dell’ultimo episodio della saga firmata da George Lucas, “L’ultimo Jedi”, prodotti cosmetici e make up che sembrano provenire dal beauty-case della principessa Leila. Per i punti neri e le imperfezioni il marchio giapponese Ichidohido Honpo, ha pensato di realizzare speciali maschere per il viso con le sembianze di Darth Vader, Chewbecca, C-3PO & co.

Oltre ad essere efficaci, visto che la pelle del viso dopo

l’applicazione torna luminosa e levigata, sono decisamente suggestive.

Andarci in giro per casa fa pensare di essere parte degli episodi di guerre stellari.

Meno impegnativa ma altrettanto “stellare” è la proposta di Cargo Cosmetics, che ha strizzato l’occhio alle fan di lunga data della saga cinematografica. Al grido di Rule the Galaxy, hanno creato due palette di ombretti, con caratteristiche diverse.

La Light Side, con colori più delicati, e la versione Dark Side, carica di nero, viola e simili.

V.T. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Beauty

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Barba e capelli l’ordine diventa regola IL LOOK asta guardare le passerelle maschili, ma anche fare un giro per strada per arrivare a una conclusione chiara. Non ci si sbarazzerà affatto facilmente della barba, almeno non per il prossimo anno. Ma, dopo la bulimia di guance e menti irsuti, anche in modo selvaggio, è arrivato il momento di un po’ di disciplina, tanto più che «il fenomeno hipster di qualche anno fa - commenta Emanuele Giannini, business development manager Bullfrog ha contribuito alla diffusione della barba e, visto anche che è una caratteristica con la quale gli uomini devono in un modo o nell’altro fare i conti, ha fatto sì che venisse definitivamente e socialmente accettata, nelle relazioni personali e professionali».

B

ACCORTEZZE L’esperto è convinto che sarà difficile che si rinunci a questa conquista, non solo perché non radersi ogni mattina è indubbiamente più pratico e veloce, ma anche «perché la peluria più o meno folta ha aggiunto personalità allo stile». Meglio, però, «non optare per i barboni eccessivi e particolarmente lunghi, che non sono più di tendenza. Preferibile scegliere tagli curati, delineati, corti anche se folti». Parola di Nicholas Angelucci, barbiere nel salone Skilio, che aggiunge: «Le forme a punta sarà opportuno dimenticarle per un po’. Al momento quella vincente è squadrata e sfumata sulle guance». La sfumatura sugli zigomi è diretta conseguenza del nuovo modo di intendere le basette: «si rasano quasi a zero, creando dei punti luce proprio in quella zona».

I trend, però, non sono dogmi: «In generale, abbiamo riscontrato che gli uomini sono sempre più aperti a sperimentare con il loro look. E non è raro che arrivi-

Lei/ Tagli molto sfilati e nomi nuovi per chiome ispirate agli anni ‘70 e ‘80 Per la prossima primavera ecco il caschetto Wob, lo sbarazzino Ob Swag con frangetta d’ordinanza e lo scultoreo Mullet

TREND

Lui/ Il fenomeno hipster non si ferma ma niente peluria incolta o delimitata a punta: le lunghezze si squadrano e le basette sono a zero E qualche filo bianco conferisce fascino

UOMINI Acconciatura di Nicholas Angelucci, e rasatura di Bullfrog DONNE In alto a destra, l’Ob Swag; al centro il Wob sfoggiato, nel tondo, da Jennifer Lawrence

Scalato e mosso il passato torna in testa

no in barberia con una foto di riferimento dello stile desiderato, magari trovata su Instagram, o con dettagli tecnici come la lunghezza dei lati o i nomi dei tagli spiega Giannini - Non c’è più alcun problema nemmeno a sfoggiare peluria bianca, sinonimo di saggezza, e anche fascino».

LO STILE

F

PREFERENZE Per quanto riguarda i tagli dei capelli, rimangono in vetta alle preferenze quelli tradizionali americani, nella variante con una forte visione della riga laterale e la parte superiore dei capelli lunga e girata da un lato. «Sono un grande classico - conferma Nicholas Angelucci - Ma quest’anno, oltre ai ciuffi lunghi che piacciono ai più giovani, vanno le frangette corte sulla fronte. Una tendenza esplosa a Londra». Da Bullfrog una variante di questo taglio è il cosiddetto Caesar Cut, che deve il suo nome al fatto che fu inventato dall’imperatore romano per nascondere un inizio di alopecia. In pratica si pettinano i capelli, che mantengono una lunghezza media adatta anche a chi ha superato gli “anta”, verso la fronte. «In ascesa - prosegue Emanuele Giannini - anche i tagli che mantengano naturalezza e morbidezza».

Ma la manutenzione è importante. «Sarebbe necessario andare dal barbiere una volta ogni tre settimane - consiglia Angelucci - tanto più che più la barba si allunga più si fa vivo il problema delle doppie punte. A casa, inoltre, tre prodotti sono indispensabili: shampoo, balsamo e olio, da massaggiare delicatamente anche su barba ancora umida».

Anna Franco © RIPRODUZIONE RISERVATA

ra corsi e ricorsi storici anche questa primavera vedremo il ritorno di un taglio molto amato fra gli anni ‘60 e ‘80, lo scalato. Certo i nomi sono cambiati, le interpretazioni anche, ma lo scalato rimane sempre il taglio che “sta bene a tutte”. Le versioni sono diverse e vanno dal Wob, la versione mossa del classico caschetto anni ‘60, all’Ob Swag, un taglio di ispirazione anni ‘70 in cui le forme sono fortemente scalate e la lunghezza supera le spalle, fino al Mullet, lo scalato estremo tanto in voga negli anni ‘80.Nomi nuovi che hanno la loro spiegazione. L’origine del termine Mullet viene spesso individuata nella frase australiana «Looking like a stunned mullet» (sembrare un cefalo stordito) e il taglio in effetti ricorda quasi la testa di un pesce. E se il Wob e l’Ob sono propriamente i tagli a caschetto il termine Swag nasce dall’unione di “swing” e “shaggy”, rispettivamente “oscillare” e “ispido”, così che il taglio è spettinato e molto scalato «Il Wob – spiega Nicola Zanivan, hairstylist di Torino – è la rivisitazione del caschetto anni ’60 e si compone di punte molto sfilate e di profili non troppo netti. Lo si realizza principalmente su capelli ondulati di natura, in modo da poter essere gestito facilmente a casa con uno styling naturale, oppure essere più definito usando ferri e piastre».

COLORAZIONI PER IL MULLET Sopra e sotto, due diverse interpretazioni del taglio più sfilato Era l’acconciatura preferita dei cantanti pop anni ‘80 come i Duran Duran LE CURE Qualche filo bianco dona eleganza Importanti ordine e spazzolatura

DIFFERENZE

TRA LE PETTINATURE PREFERITE VA MOLTO QUELLA ALL’AMERICANA CON LA RIGA LATERALE ACCENTUATA

A SECONDA DELLA FORMA DEL VISO ACCONCIATURE PIÙ MORBIDE ED ENFATIZZATE DA TINTE A CONTRASTO

Questo tipo di taglio può essere realizzato con tre lunghezze differenti la cui definizione è dettata dalla forma del viso. Chi ha un viso tondeggiante potrà indossare la versione più lunga, che tocca appena sulla spalla o la supera di qualche centimetro e rende il viso più sfilato. La versione intermedia, tre centimetri sotto le

orecchie, è indicata per un viso dalla forma ovale, mentre per il Wob più corto è richiesto un volto dai lineamenti molto delicati, in quanto enfatizza naso occhi e bocca. Non è molto indicato per i visi triangolari o per i profili molto affilati. Infine, per un volto molto quadrato è sconsigliata la versione corta poiché fa risaltare la mascella e rende il mento più spigoloso.

«Per questo tipo di taglio – continua Zanivan -sono indicate le colorazioni multisfaccettate, in maniera tale che faccia risaltare l’onda generata dall’acconciatura. Per chi ha la pelle chiara consiglio una nuance bionda, la parte esterna più chiara».

COMODITÀ Caratterizzato dalle frangettone anni ‘70, l’Ob Swag è il taglio ideale per chi desidera un look sbarazzino e facile da gestire. La realizzazione di questa scalatura consente infatti di creare volumi leggeri e facili da portare. «Lo styling dell’Ob Swag – spiega Zanivan - dovrà essere fintamente disordinato e non troppo lucido.

Per quanto riguarda la frangia obbligatoriamente deve essere sotto le sopracciglia. Grazie alla lunghezza e allo spessore dati dal taglio, la frangia tenderà addirittura ad aprirsi a metà».

Il tanto amato e tanto odiato taglio Mullet, caratterizzato per essere corto davanti, sopra e sui lati e lungo dietro, ritorna e si fa rivedere già nei primi mesi del 2018. «Il Mullet – conclude il parrucchiere –lo portavano i Duran Duran, Rod Steward e Patti Smith. Nella versione contemporanea mantiene tutta la forza della scalatura estrema ma addolcita ora da una maggior femminilità.

Le forme rigide originarie si ammorbidiscono. In termini di colori si addicono molto a questo tipo di taglio le schiariture vicino al viso e sulla frangia».

Alessandra Iannello © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Per i 40 anni di carriera il regista-attore si regala una nuova commedia, “Benedetta follia”, nelle sale dall’11 gennaio Un uomo abbandonato dalla moglie ritrova la voglia di vivere grazie a una commessa coatta che lo iscrive sui social

FAMOLO IN 4G Verdone in due scene di “Benedetta follia” con Ilenia Pastorelli: «Una carezza che ho dato a me e al pubblico»

L’EVENTO eri proponeva «lo famo strano», oggi che la tecnologia governa le nostre vite esclama «famolo in 4G». Per i suoi quarant’anni di carriera, Carlo Verdone si regala una nuova commedia, Benedetta follia (in sala dall’11 con FilmAuro), un cast di attrici irresistibili come Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone, Lucrezia Lante della Rovere, Paola Minaccioni, Elisa Di Eusanio, Francesca Manzini e un argomento più che mai contemporaneo: l’amore ai tempi delle app di incontri. Quelle che consentono a Guglielmo, un grigio e timorato commerciante di articoli religiosi abbandonato dalla moglie, di ritrovare la gioia di vivere grazie all’aiuto di Luna, un’improbabile commessa borgatara, sfrontata e vitale che lo iscrive ai social e lo rimette in pista.

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LA MASCHERA «La mia maschera d’attore, con gli anni, è cambiata. All’inizio costruivo le commedie intorno ai personaggi, oggi preferisco concentrarmi su temi d’attualità come la solitudine, il lavoro, la crisi della famiglia, gli scontri generazionali», spiega Carlo, 67 anni e un’energia da ventenne, corroborata dagli sceneggiatori Nicola Guaglianone e Menotti, quelli di Jeeg Robot. «Sono proprio loro ad avermi portato il soggetto di Benedetta follia che mi ha convinto perché contiene due elementi a me congeniali: è popolato di donne e il mio personaggio viene messo all’angolo e preso a cazzotti».

VIVA I SENTIMENTI Ma alla fine, in questa nuova storia che strappa tante risate, trionfano i sentimenti: «Oggi ce n’è un grande bisogno e io sentivo l’esigenza di realizzare un film carico di serenità e pacatezza. Benedetta follia è una carezza che ho dato a me stesso e al

Verdone e l’amore al tempo delle app pubblico». Il “nuovo” Verdone è anche protagonista di un indiavolato sogno psichedelico, coreografato da Luca Tommassini, il leggendario art director di Madonna, Michael Jackson, X Factor. «Ho lasciato carta bianca agli sceneggiatori, così come nella scena in cui si fa un uso... improprio del cellulare. Io non avrei avuto il coraggio di immaginare certe situazioni», racconta Carlo ridendo. Guaglianone e Menotti guardano adoranti il maestro: «Siamo cresciuti con i suoi film e non è facile lavorare con lui», spiegano, «ogni trovata l’ha già realizzata».

IL TALENTO Un punto di forza è Ilenia, 32 anni, David di Donatello per il primo film (Lo chiamavano Jeeg Robot), talento non addomesticato e comicità naturale: «È l’attrice che, nella mia carriera, ho diretto di meno: era già nella parte»,

dei cliché: finalmente una “coatta” non creata da un regista “pariolo”...».

IL FASCINO DI ROMA

SPIEGA L’ARTISTA ROMANO: «ALL’INIZIO COSTRUIVO I FILM INTORNO AI PERSONAGGI OGGI MI CONCENTRO SULL’ATTUALITÀ»

rivela Carlo. E lei ribatte: «Quando i produttori Aurelio e Luigi De Laurentiis mi hanno convocata per lavorare con Verdone, ho pensato a uno scherzo», racconta l’attrice, cresciuta alla Magliana («zona Romanzo criminale, avete presente?») e sbarcata al cinema dopo un passaggio nella casa del Grande Fratello.

«Poi mi sono innamorata di Luna, un personaggio al di fuori

E poi c’è Roma, quella del centro storico in cui Guglielmo ha il negozio, quella dei vicoli di Trastevere, dei barconi sul fiume, delle passeggiate con vista sui Fori: «Le magagne esistono, ma io ho filmato la città ideale», dice Verdone. Una curiosità: ha mai consultato i siti d’incontri erotici? «No. Sono all’antica e non mi fiderei. Ma ho due coppie di amici che, dopo essersi incontrate sul web, si amano alla follia. Era inevitabile che internet s’impadronisse della nostra sfera sessuale, eppure continuo a sognare i rapporti veri, umani».

Gloria Satta © RIPRODUZIONE RISERVATA

Videointervista su ilmessaggero.it

Un’armonia strategica per un ritorno ispirato LA RECENSIONE l gioco dei contrasti tra azione e personaggi, nel cinema di commedia diventa strategico e risolutivo. Sicché l’ennesima rinascita di Carlo Verdone passa sulle antitesi per affermarsi come “sistema” nell’armonia comica del racconto. Molto divertendo fin dall’inizio, quando l’intemerato devoto Guglielmo viene piantato dalla moglie; e quando il destino, nel suo atelier religioso, gli recapita la commessa Luna, coattissima romana in hotpants sguaiata e folcloristica. Ma tanto infervorata per la causa di lui da scaraventarlo in una chat di cuori solitari: dove gl’incontri si riproducono con esiti calamitosi lasciando sul campo donne assatanate, logorroiche o perverse. Salvo una, che il caso e non la chat gli consegna proiettando la questione su sponde inattese.

Verdone accende il film – figlio ispirato dei suoi migliori in una regolazione dei tempi comici, strappando risate, scommettendo, sempre sugli oggetti: l’apparecchio acustico d’un prete piombato in una zuppa, uno smartphone finito nell’intimo d’una signorina a telefonata in corso con un cardinale. Con la sfumatura pronta a dribblare il farsesco in un contesto dove il risvolto umoristico è sempre apparecchiato per manifestarsi, puntualmente, rispetto al passo di partenza d’una scena. Altri contrasti, altre armonie. Anche nella felice recitazione di Verdone medesimo, il Guglielmo che aggrega il suo rinnovamento a quello dell’attore in fervida rigenerazione.

Claudio Trionfera

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Benedetta follia COMMEDIA, ITALIA, 109’

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di Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Ilenia Pastorelli, Maria Pia Calzone e Lucrezia Lante della Rovere

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Spettacoli

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L’interprete torna in scena a Roma con il capolavoro di Koltès “Notte poco prima delle foreste” «Questo è un testo che ha accompagnato tutta la mia vita. Io al Festival di Sanremo? No comment»

Favino

Woody Allen , 82 anni

«Noi attori condannati a vibrare» L’INTERVISTA ivo con questo testo da vent’anni. Perché, non losoneanchebene.Esistono degli incontri.

Ma non vorrei investigareilmotivofinoafarlo diventare un pensiero razionale.

Ungiornomisonoimbattuto in queste parole, da quel momento stanno con me e io con loro». Pierfrancesco Favino torna ad affrontare Bernard-MarieKoltès, eil suocapolavoro sulla solitudine e sull’oppressione del potere Notte poco prima delle foreste, dall’11 al 28 gennaio, all’Ambra Jovinelli di Roma, con la regia di Lorenzo Gioielli. E riproponendolo tanti anni dopo, ripercorre quella parte della vita che ha separato i giorni in cui era un talentoche poteva farcela, «ma pochi sapevano chifossi», el’affermazione di oggi: «Un periodo incuisonomaturato».

In scena, uno straniero. Lei si è mai sentito uno straniero, un estraneo al suo mondo?

«Si oscilla tra la sensazione di estraneità e il desiderio di condividere. La dinamica di fingere di essere qualcun altro riguarda la nostra professione, e tutta l’umanità, così come la necessità di essere capiti.

Lo straniero di Koltès è uno di noi, un espediente narrativo che ci porta altrove, tra donne, angeli, violenza e paura».

Lo scrittore denuncia la divisione dell’esistenza in zone di lavoro, zone per le moto, per rimorchiare, per le donne, gli uomini, zone della tristezza e della chiacchiera. È veramente co-

LA RIVELAZIONE o letto decadi di appunti privati di Woody Allen. È ossessionato dalle minorenni». Per la prima volta dopo l’esplosione del caso Weinstein, il regista premio Oscar e mito di Hollywood, 82 anni, finisce sotto i riflettori. A puntare il dito è il Washington Post, che tira le somme al termine di un’analisi dettagliata di quasi 60 anni di appunti e copioni inediti del regista, donati all’università di Princeton e, secondo il giornale, caratterizzati da «misoginia e riflessioni lascive».

«H

dato un posto al mondo. E con loro ho imparato a occuparmi di me».

Cito un passaggio: come fai a conoscere qualcuno se non senti come respira dopo aver fatto l’amore. Anche lei è così assoluto?

«Stare con qualcuno e diventare una cosa sola è un bisogno che conosco. Un desiderio che fa parte di me. L’amore di cui parla Koltès è pansessuale, riguarda qualsiasi tipo di unione. Due corpi che quando s’incontrano diventano materia, si fondono fino a non sapere dove finisce l’uno e dove comincia l’altro. Io credo che sia così».

Romantico.

«Beh, sì».

Molto corteggiato?

«Non creda».

Sicuramente in un momento felice per la sua carriera: cinema anche a Hollywood, tv, teatro. E forse Sanremo?

«Non ne vorrei parlare». .Quali film o spettacoli le hanno dato di più?

I COPIONI

«Più che i titoli mi vengono in mente le cose importanti che sono successe o cambiate mentre ero su quel set o su quel palco.

Romanzo criminale e Bartali mi hanno fatto conoscere, ho finalmente capito che ce la potevo fare. Durante Saturno contro è nata mia figlia. Come quando si va in tournée, quello che ti resta in testa magari è un ristorante».

Anche Ruggeri e J-Ax lasciano la Siae

LE MIE FIGLIE SONO NATE PROPRIO QUANDO HO RICEVUTO I DUE DAVID ORA TRA UN TERZO FIGLIO E UN TERZO PREMIO PREFERIREI LA STATUETTA

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Pierfrancesco Favino a teatro dall’11. In basso, “Saturno contro”

Il caso

Era l’aprile del 2016 quando Fedez annunciò il passaggio dalla Siae a Soundreef. Allora pochi conoscevano la società di Davide D’Atri, riconosciuta in Inghilterra per effettuare la raccolta dei diritti di autore.

Oggi si avvera la profezia di Gigi D’Alessio che, lasciando la Siae, disse: «Mi seguiranno in tanti». Lo hanno fatto in oltre 11 mila, tra cui come Fabio Rovazzi, Nesli, Noyz Narcos, cui oggi hanno deciso di unirsi Enrico Ruggeri e il rapper

Le sue figlie sono nate proprio quando ha ricevuto i due David. Un terzo premio? Un terzo figlio?

«Un terzo premio».

Un traguardo felice?

«Riuscire a essere me stesso».

Come definirebbe un attore?

«Una membrana che sta sempre lì a vibrare. Gli attori non hanno un tempo libero dal lavoro. Restiamo sempre in contatto con il personaggio. Anche quando dormiamo».

Solo andando in America si diventa grandi attori?

«Direi di no. In Italia abbiamo dei bei talenti».

La scuola al Teatro della Toscana?

«A giugno ci saranno i primi diplomati. Credo molto in questo progetto e spero che il ministero come promesso ci sostenga perché la Scuola continui a vivere e a formare nuovi talenti. Sarebbe un peccato dover constatare al contrario che l’attenzione alla formazione dei giovani e al loro futuro non è tra le priorità concrete del mondo politico».

Simona Antonucci

Protagoniste di tante storie, ragazzine tra i 16 e i 20 anni, spesso descritte da Allen come elemento di rottura improvviso. «I suoi copioni - scrive il reporter Richard Morgan, il primo a visionare il materiale spesso lo vedono protagonista di una relazione in crisi gettata nel caos dall’arrivo di una giovane donna». Si tratta, per Morgan, di un leitmotiv del regista, di quella «unica idea che gli ha fruttato molto nella sua carriera». Il frutto di questa «unica idea» sono script come

By Destiny Denied: Incident at Entwhistles - in cui il protagonista vive con una donna indiana 21enne - Consider Kaplan storia dell’innamoramento di un 53enne per la vicina 17enne - Rainy Day - la cui protagonista «non dovrebbe avere 20 o 21 anni, suonano meglio 18, forse 17, ma 18 è meglio», secondo una nota di Allen - e The Kugelmass Episode, storia di un 45enne affascinato dalle studentesse del City College di New York. Per Morgan l’immedesimazione tra il regista e i suoi lavori è totale e lampante.

«Tutta l’arte - scrive - è in parte autobiografica - viene da dentro la mente di qualcuno, dentro la loro anima. L’archivio di Allen mostra cosa c’è dentro la sua».

R. S.

J-Ax. Ma se la decisione di J-Ax, vista la sua vicinanza a Fedez, appare quasi scontata, la scelta di Ruggeri - che ha ringraziato la società - ha sorpreso i vertici di Siae.

«Siamo noi a ringraziare il maestro che - ricorda il direttore generale Blandini - è stato tra i firmatari della Lettera Siae in difesa del diritto d’autore». Soundreef, poi, secondo Blandini «opera illegittimamente nel nostro Paese».

Christer Strömholm Nana, Place Blanche Parigi, 1961 © Christer Strömholm, Estate 2014

«V

sì la nostra vita?

«Siamo tutti chiusi dentro confini e la nostra giornata spesso è fatta di transenne. Siamo costretti davvero? Non so dove comincia la nostra scelta o se è così senza che abbiamo scelto nulla. Però, contro i confini si può avere più coraggio».

La solitudine, parte integrante del testo e della vita di un attore sempre in giro per lavoro. Le piace o la tollera?

«L’ho sempre patita. La mia famiglia mi ha insegnato come fare.

Da quando sono nate le mie figlie c’è una parte del midollo che sa che non sono più solo. Mi hanno

Washington Post: «Woody Allen è ossessionato dalle minorenni»

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Adriano fa 80

ASCOLTI

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Rai1 ore 18,40 Techetecheté Adriano Celentano

Documentario

Spike e VH1 ore 14,30 Jova e Bebe

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Techetechetè, in occasione degli 80 anni di Adriano Celentano, dedicherà all’artista una puntata speciale. Una carrellata dei suoi successi da Azzurro a Una carezza in un pugno, da Il ragazzo della via Gluck a L’emozione non ha voce.

Verranno riproposte ai telespettatori le sue esilaranti ospitate in trasmissioni televisive con Alighiero Noschese, Paolo Villaggio, Renato Pozzetto, Sandra Mondaini, Marisa Del Frate, Corrado e Lola Falana.

Celentano canterà con il suo Clan e racconterà i suoi esordi e la sua carriera. Soprattutto con gli ultimi successi con la sua amica Mina.

imperdibile da vedere consigliato si può vedere in mancanza di altro

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meraviglie della natura Documentario La nona porta Film Media Shopping Televendita Circo di Sbirulino 1981-82 Show La rosa di Bagdad Film Come Eravamo Show Duro a morire Telefilm Musicaneve 1982 Show

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Media Shopping Televendita Cotto E Mangiato - Il Menù Del Giorno Rubrica Dharma & Greg Sit Com Baby Looney Tunes Cartoni animati Sylvester E Tweety Mysteries Cartoni animati Mr Bean Cartoni animati I Flinstones Cartoni animati The Flintstones & WWE: botte da orbi Film Un mondo in miniatura Film Tv ● Studio Aperto News ● Sport Mediaset - News Upgrade Quiz Merlin Miniserie ● Studio Aperto News La Vita Secondo Jim Situation Comedy Journey to the christmas star Film

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Telefilm.

Con Neil Dudgeon, Daniel Casey, Laura Howard 23.05 L’ispettore Barnaby Telefilm 0.55 ● Tg La7 Telegiornale 1.05 Propaganda Like Attualità 1.45 I Carabbinieri Film 3.30 Il comandante Florent Serie Tv 5.35 Coffee Break Attualità.

Condotto da Andrea Pancani

Dig. terrestre

Il satellite SKY CINEMA

RACCONTO A DUE Lorenzo Jovanotti e Bebe Vio

I soliti Ignoti Rai1

Uno speciale davvero esclusivo. Su VH1, Paramount Channel e Spike, i canali sul digitale terrestre di Viacom International Media Networks Italia, oggi sara trasmesso a diverse ore del giorno una trasmissione a due con personaggi cult, ovvero Lorenzo Jovanotti e Bebe Vio. Girato a dicembre nel Jova pop shop di Piazza Gae Aulenti a Milano, Jova e Bebe è una chiacchierata informale di mezz’ora tra due grandi amici, accomunati dall’entusiasmo per la vita, dall’allegria e dalla forza con cui affrontano le piccole e grandi sfide e, naturalmente, dalla musica. L’artista più innovativo del panorama musicale italiano e

l’oro per la scherma paralimpica, differenti età e differenti esperienze di vita, si confrontano in questo racconto molto intimo e personale, commenteranno alcuni hastag, raccontandosi e confidandosi. Diverse le ore di programmazione della trasmissione prodotta dal network , guidato a dall’ad Andrea Castellari, in partnership con la Jova Tv di Lorenzo Jovanotti.

Jova e Bebe sarà in onda su Spike, canale 49 del fta e 26 di tivusat alle ore 14.30, su VH1, canale 67 del fta e 25 di tivusat, alle ore 16.00 e di nuovo alle ore 22.00 seguito da uno speciale dedicato al backstage del video di “Oh, Vita”.

Infine, lo speciale sarà trasmesso alle ore 23.00 su Paramount Channel, canale 27 del fta e 27 di tivusat. Lo speciale Jova e Bebe sarà in onda anche domani alle ore 21.00 anche su MTV Music (canale 704 di Sky).

RAI

FOX 22.45 Racconti incantati Sky Cinema Family 23.00 Salvate il soldato Ryan Sky Cinema Max 23.10 Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono Sky Cinema Hits 23.15 Ghost in the Shell Sky Cinema 0.30 Against the Wild Sky Cinema Family

SPORT

17.05 Calcio, Serie A. Napoli - Verona Sky Sport 3 18.45 Wrestling, WWE Domestic Smackdown!

Sky Sport 3 20.35 Calcio, Serie A. Cagliari - Juventus Sky Sport 1 20.45 Tennis, Mubadala World Tennis Championship. Anderson - Bautista Sky Sport 3 21.30 Basket, NBA. LA Clippers - Golden State Sky Sport 2 22.45 Calcio, Serie A. Cagliari - Juventus Sky Sport 3 0.30 Calcio, Serie A. Roma - Atalanta Sky Sport 3 2.00 Calcio, Serie A. Napoli - Verona Sky Sport 1 2.25 Rugby, National Rugby Championship.

Canberra Vikings - Queensland Country Sky Sport 2

3.00 Golf, British Masters. PGA European Tour Sky Sport 3

National Geographic Channel 14.00 Stupidi al quadrato 14.30 Il relitto del Titanic 15.20 Apocalypse: La Seconda Guerra Mondiale 16.15 Saturno: missione Cassini 17.10 La nostra storia con Morgan Freeman 18.10 Concordia: l’ultimo viaggio 19.00 La nuova via della seta 19.55 Stupidi al quadrato 20.55 Sud Africa 21.50 Indagini ad alta quota 22.45 La nostra storia con Morgan Freeman 23.40 Indagini ad alta quota 0.35 Sud Africa

Discovery Channel HD 17.15 Come è fatto 20.05 E$cobar 21.00 Mega navi da crociera 23.50 La febbre dell’oro

Se hai in “programma” di cambiare casa...

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14.05 NCIS Fox Crime 14.15 I Simpson Fox 14.55 NCIS Fox Crime 15.05 The Big Bang Theory Fox 15.05 Five Stars Fox Life 15.30 The Big Bang Theory Fox 15.45 Private Eyes Fox Crime 15.55 Mom Fox 16.10 Five Stars Fox Life 16.20 Mom Fox 16.40 Private Eyes Fox Crime 16.45 Arrow Fox 17.10 Five Stars Fox Life 17.35 The Flash Fox 17.35 Little Murders by Agatha Christie Fox Crime 18.10 Five Stars Fox Life 18.25 La vita secondo Jim Fox 19.10 Five Stars Fox Life 19.15 Mom Fox 19.20 NCIS Los Angeles Fox Crime 19.40 Mom Fox 20.05 The Big Bang Theory Fox

20.05 Bones Fox Life 20.10 NCIS Los Angeles Fox Crime 20.30 The Big Bang Theory Fox 21.00 Le regole del delitto perfetto Fox 21.00 Bones Fox Life 21.05 Major Crimes Fox Crime 21.50 Snowfall Fox 21.55 Major Crimes Fox Crime 21.55 Bones Fox Life 22.45 The Strain Fox 22.45 NCIS Fox Crime 23.35 Mom Fox 23.40 NCIS Fox Crime 0.00 Mom Fox 0.25 How I Met Your Mother Fox 0.30 Private Eyes Fox Crime 0.50 How I Met Your Mother Fox 1.20 I Simpson Fox 1.20 Private Eyes Fox Crime 1.45 I Simpson Fox 1.45 Bones Fox Life 2.10 I Griffin Fox

RAI 4

17.05 Doctor Who 18.00 Alias 18.45 Alias 19.30 Alias 20.15 Alias 21.00 Gomorra 21.55 Gomorra 22.50 La Isla Minima 0.35 The White Storm 2.55 Anica appuntamento al cinema 3.00 Cold War 4.35 Don’t Blink - A me gli occhi

RAI 5

RAI MOVIE

18.45 Rai News - Giorno 18.50 Bahrami e Mercelli incontrano Bach 19.20 I percorsi dell’anima 20.20 La Scala danza 20.45 Alla ricerca dello Hobit 21.15 Concerto della banca musicale marina militare 22.55 Compagnia Finzi Pasca 23.45 Stevie Wonder 1.30 Rai News - Notte 1.35 Iggy pop in concert the Bloise Session

18.30 Papillon 21.10 Imogene - Le disavventure di una newyorkese 22.55 Reclaim - Prenditi ciò che è tuo 0.35 The Grudge

RAI PREMIUM 18.00 Il Maresciallo Rocca 19.40 Il Maresciallo Rocca 21.20 Cime Tempestose 0.40 S.O.S. Befana

MEDIASET PREMIUM 14.10 Borotalco Premium Cinema Comedy 14.10 Under Suspicion Premium Cinema Emotion 15.25 Jurassic Park Premium Cinema 15.50 Ritorno al futuro - Parte III Premium Cinema Energy 15.55 Buona giornata Premium Cinema Comedy 16.00 Prestazione straordinaria Premium Cinema Emotion 17.30 Il mondo perduto -

Jurassic Park Premium Cinema 17.35 La scuola più bella del mondo Premium Cinema Comedy 17.45 Romeo Killer - Sospetti in famiglia Premium Cinema Emotion 17.50 Tekken Premium Cinema Energy 19.20 Bluff - Storia di truffe e di imbroglioni Premium Cinema Comedy 19.20 Saturno contro Premium Cinema Emotion

19.30 Il settimo figlio Premium Cinema Energy 19.40 Jurassic Park III Premium Cinema 21.15 Jurassic World Premium Cinema 21.15 Grand Hotel Excelsior Premium Cinema Comedy 21.15 Colpo d’amore Premium Cinema Emotion 21.15 Jason Bourne Premium Cinema Energy 22.55 Buongiorno papà Premium Cinema Emotion

CIELO

FOCUS

TV 2000

12.55 Love it or List it - Prendere o lasciare 14.00 Master Pasticcere di Francia 15.50 Fratelli in affari 16.50 Buying & Selling 17.35 Fratelli in affari 19.25 Affari in grande 20.20 Affari di famiglia 21.15 Cugini carnali 23.00 Public Sex, Private Lives 0.25 Vite da pornostar 2.10 Science, Sex and the Ladies - Tutto sull’orgasmo femminile 3.40 Sex Toys - L’arte della

12.50 Mega navi: tesori perduti 14.35 Mega navi 16.25 Mega navi 18.10 Come è fatto 19.00 Come è fatto 19.50 Come è fatto 20.45 Come è fatto 21.15 I Re Magi: la vera storia 22.05 Maria Maddalena 22.55 Il Vangelo secondo Maria 23.50 I segreti della Bibbia 1.35 I segreti della Bibbia 2.30 Unexplained Files 3.20 Città misteriose 4.05 Città misteriose

14.25 Borghi d’Italia 15.00 La coroncina alla divina misericordia 15.20 La regina delle Nevi 16.40 Venite Adoremus 17.35 Sulla strada - Il Vangelo 18.00 Rosario da Lourdes 18.30 Tg 2000 19.00 Padre Nostro 20.00Novena a Maria che scioglie i nodi 20.30 Tg 2000 20.45 Soul 21.20 Segreti, i misteri della storia 22.20 Il principe e il povero

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IL TORINO PRESENTA MAZZARRI: «QUI C’È L’AMBIENTE IDEALE PER ME SONO CARICO ED EMOZIONATO»

Sport

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

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ROMA, VINCE LA LINEA MONCHI DiFra: «Condivido e accetto la scelta della società: un errore inaccettabile»

Il club non fa sconti: Nainggolan non è stato convocato per l’Atalanta

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`

IL CASO ROMA «Nainggolan non è convocato». L’annuncio è di Di Francesco, ma l’input è di Monchi. C’è anche lui, nella sala Champions di Trigoria. Il ds non sale sul palco.

Resta dietro le quinte, regista della strategia della Roma, a seguire il discorso dell’allenatore. E a fargli sentire la presenza e confermargli l’appoggio nel momento di affrontare una questione così delicata.

Basta l’incipit del tecnico per capire quanto la società abbia fortemente voluto questa soluzione per inviare un messaggio inequivocabile all’interno e all’esterno. «Con la linea guida dettata sempre dalla società e pienamente condivisa da me e condivisa e accettata da Radja, il calciatore non viene convocato per la partita contro l’Atalanta».

MOSSA DA TOP CLUB Il comportamento, dunque, viene prima di qualsiasi risultato.

Monchi interviene e non guarda in faccia nessuno. Anche perché l’ultima vittoria è la Coppa Italia del 2008 e quindi vale la pena cambiare metodo. Ricominciando a riqualificare l’immagine della Roma, in attesa di tornare ad alzare un trofeo o festeggiare un successo. Seguendo l’esempio delle Grandi che, in Italia e in Europa, non permettono ai propri tesserati di rovinare la reputazione del club. A co-

«RADJA HA CONDIVISO LA MOSSA DELLA DIRIGENZA: CHIUNQUE SBAGLIERÀ SARÀ PUNITO ALLO STESSO MODO»

terminante per arrivare a fare prestazioni importanti. Non bisogna trascurare nulla, pensando che poi la domenica si corre. Non è così. Stiamo cercando di dare una mentalità vincente, anche nei comportamenti e nel modo di porsi».

Aggiunge che il Capo-danno del belga diventa un episodio inedito nella sua carriera e che l’autodenuncia dell’interessato è il lato peggiore della vicenda.

sto di liberasi di un allenatore o di un giocatore (Nainggolan lo chiama l’Evergrande: offerti 40 milioni). Oppure di scontentare il tecnico o, come è successo in queste ore a Trigoria, il gruppo che non ha scaricato il compagno. Tocca ancora a Di Francesco spiegare: «Questo si lega a un modo di fare che deve essere continuativo per chiunque della Roma o che rappresenti la Roma commetta determinati errori, cose che sono prima di tutto inaccettabili e che non saranno più accettate. Chiunque minimamente sbaglierà pagherà nello stesso modo. Questa è la linea, perché la partita non si prepara oggi, ma con quello che si fa durante la settimana, anche fuori dal campo, da quello che si fa a casa. È deROMA IN PANCHINA 18 Lobont, 28 Skorupski, 5 Jesus, 33 Emerson, 25 Peres, 15 Moreno, 55 Castan, 30 Gerson, 17 Under, 14Schick Allenatore: Di Francesco

PERIODO CRITICO Anche De Rossi, indisponibile, esce dalla lista dei 21 convocati e la Roma perde 2/3 del centrocampo titolare. L’allenatore sa di rischiare, nel pomeriggio (ore 18) all’Olimpico, contro l’Atalanta che ha vinto mercoledì al San Paolo

1 Alisson

24

11 44

20

Manolas

Fazio

Florenzi

Kolarov

7

6

21 Pellegrini

92

Gonalons

Strootman

9

8

(4-3-3)

Perotti

Dzeko

El Shaarawy

ATALANTA IN PANCHINA 91 Gollini, 31 Rossi, 21 Castagne 9 Cornelius 8 Gosens 32 Haas 72 Ilicic 27 Kurtic 28 Mancini 7 Orsolini 6 Palomino 88 Schmidt, Allenatore: Gasperini

10

(3-4-1-2)

29 4

Gomez

37

11

Spinazzola

Freuler

Petagna

15

33

De Roon

Hateboer

Cristante

3

5

Caldara

Masiello Ore 18.00 Sky Calcio 2, Sky Super Calcio, Premium Sport

5 Toloi

1 Berisha

Arbitro Guida di Torre Annunziata

contro il Napoli, eliminando la capolista dalla Coppa Italia Avrebbe voluto schierare sia il capitano che Nainggolan (tra l’altro diffidati: almeno sono sicuri di esserci per la sfida del 21 gennaio a San Siro contro l’Inter) per ritrovare il successo nel 1° turno del girone di ritorno.

La flessione, da metà dicembre, è stata evidente: 1 punto nelle ultime 2 gare di campionato e 2 sconfitte in 3 match, contando il ko contro il Torino in Coppa Italia. Di Francesco si tiene stretti i numeri, a cominciare dalle conclusioni: sono le stesse del Napoli leader. Ma ammette: senza gol non si va avanti.

Senza Schick, per ora sì (bocciato il tandem con Dzeko).

Ugo Trani © RIPRODUZIONE RISERVATA

TANDEM Eusebio Di Francesco e Radja Naiggolan (foto LAPRESSE)

I tifosi si dividono sui social: «E chi corre?

Bastava una multa». «No, il segnale è giusto» LE REAZIONI ROMA L’annuncio di una notizia che era già nell’aria è arrivato nel primo pomeriggio di ieri, quando Eusebio Di Francesco ha ufficializzato l’esclusione dalla lista dei convocati di Radja Nainggolan. La notizia ha fatto il giro d’Europa, arrivando anche sui siti della BBC, As e Mundo Deportivo. Gran parte dei tifosi della Roma sui social si sono schierati apertamente con il proprio idolo, criticando allenatore e società per la loro scelta: «Sarebbe bastata una multa cospicua», «Voglio vedere chi corre al posto di Radja», «Non lamentiamoci se ci prendono a schiaffi», «Spalletti lo avrebbe difeso»,

«Ipocriti», sono solo alcuni dei commenti contro la decisione.

Ma c’è anche chi ha avallato la mancata convocazione: «Dirigenza con gli attributi», «Bravissimo Di Francesco, questa è serietà. Ma perché si agisce così solo da quando è arrivato Monchi?», «Così si costruisce la mentalità vincente». Qualcuno ha poi spolverato il libro dei ricor-

MOLTI HANNO PAURA CHE L’ESCLUSIONE POSSA RIVELARSI NEGATIVA PER IL RISULTATO, ALTRI APPROVANO AL 100%

di, ritornando al 2012 quando Luis Enrique (in trasferta a Bergamo per affrontare proprio l’Atalanta) escluse De Rossi mandandolo in tribuna per un ritardo alla riunione tecnica «Perdemmo 4 a 1, evidentemente a questa società piace farsi degli autogol clamorosi», o chi paragona il caso Nainggolan allo schiaffo di De Rossi rifilato a Lapadula: «Non mi sembra che dopo quella partita andò in tribuna, nonostante abbia compromesso la vittoria». E non manca la sana ironia romana: «Ci manca solo che durante la partita lo inquadrino seduto su uno sgabello», il riferimento è a Bonucci escluso da Allegri in Porto-Juve.

Gianluca Lengua © RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, Icardi non basta: la Fiorentina rimonta con Simeone FIORENTINA INTER

1 1

FIORENTINA (4-3-3): Sportiello 6, Laurini 6,5, Pezzella 6,5, Astori 6, Biraghi 6; Benassi 5,5 (24’ st Babacar 6,5), Badelj 6, Veretout 6 (40’ st Gil Dias n.g.); Chiesa 7, Simeone 7, Thereau 4,5 (16’ st Eysseric 6.5). In panchina: Dragowski, Cerofolini, Milenkovic, Vitor Hugo, Maxi Olivera, Cristoforo, Sanchez, Saponara, Lo Faso. All.Pioli 6.5.

INTER (4-2-3-1): Handanovic 7,5; Cancelo 7 (37’ st Candreva n.g.), Ranocchia 5 (30’ st Nagatomo n.g.), Skriniar 6, Santon 5; Vecino 5, Gagliardini 6,5; Joao Mario 4 (19’ st Dalbert 6), Borja Valero 5,5 Perisic 5; Icardi 7. In panchina: Padelli, Berni, Lombardoni, Brozovic, Eder, Karamoh. All. Spalletti 5.

Arbitro: Valeri 6.

Reti: 10’ st Icardi, 46’ st Simeone.

FIRENZE E’ finita 1-1 come i tempi, uno ciascuno. L’Inter non vince in campionato dal 3 dicembre e la Fiorentina non passa in casa dalla stessa data. Icardi e Simeone, firme argentine sulla gara.

Icardi non segnava dal 16 dicembre (1-3 a San Siro con l’Udinese): ora è a 18 gol, mentre il più giovane connazionale e’ 7. Pioli si è presentato con la Fiorentina titolare, Spalletti ha lasciato invece Candreva in panchina per Joao Mario.

CHIESA SCATENATO Ti aspetti l’Inter e trovi la Fiorentina. Ma per vincere le partite bisogna far gol, possibilmente inquadrare lo specchio. Ecco lo scenario di un primo tempo sul quale la Fiorentina recriminerà a lungo. Dopo 90 secondi Simeo-

me in campo ci sia stata solo la Fiorentina di Pioli, tutta difesa e ripartenze. Viola corti e aggressivi, pronti ad tagliare le traiettorie di gioco della trequarti nerazzurra presa nella trappola di Pioli. Unico squillo nerazzurri con Perisic: un colpo di testa vicino a Sportiello su un cross di Cancelo, forse il migliore dell’Inter in questa frazione. Spalletti si è sbracciato spesso dalla panchina per spiegare a Santon come chiudere su Chiesa e per chiedere ai suoi di velocizzare una manovra troppo prevedibile.

ne ha avuto a tre metri da Handanovic la palla killer, ma lui non l’ha calciata a dovere. Per inciso, in questa prima fase di gara, Thereau, servito magistralmente da Chiesa in piena area, ha sparato in curva, con la difesa nerazzurra tagliata fuori. Chance pesanti non sfruttate, alle quali si potrebbero legare altre conclusioni di Simeone e un bel tiro di Chiesa. Da questo si evince co-

PAREGGIO STRETTO PER I VIOLA FERMATI DALLE PARATE DI HANDANOVIC I NERAZZURRI DELUDONO ANCORA UNA VOLTA

RETE Icardi firma il gol dell’Inter (foto LAPRESSE)

trovando il gol di Icardi su una punizione: l’argentino prima di testa ha impegnato Sportiello e sulla respinta di destro ha segnato. Per la cronaca fino a quel momento il bomber di Rosario era stato un fantasma. Ma così è fatto lui: gli dai una palla di bronzo e la trasforma in oro. Dopo la rete Spalletti ha inserito Dalbert, spostato Santon a destra e alzato Cancelo. Pioli ha risposto mettendo Babacar per Benassi, viola col 4-2-3-1. I viola hanno premuto sul gas, grazie a Chiesa e Babacar. Ma anche l’ingresso di Eysseric è stato frizzante. Dopo che FIRME ARGENTINE Borja Valero ha fallito la rete Quel fluido che aveva spinto la dell’ex, in pieno recupero SimeoFiorentina ad intraprendere una ne, su assist di Eysseric ha regapartita di grande agonismo, in lato il boato del Franchi. avvio di ripresa è svanito. L’Inter Mario Tenerani ha avanzato un po’ il baricentro © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sport

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

EUSEBIO FA SCOPPIARE LA COPPIA DZEKO-SCHICK I due non giocheranno più insieme: `La conferma che l’ex Samp non è dentro l’uno o l’altro nel solito 4-3-3 e non può giocare da punta esterna

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to (337 tiri contro i 336 della Roma, che ha una partita in meno), ma segna molto di meno. La differenza-reti della Roma indica +17, quella del Napoli +29 e quella della Juventus addirittura +33: questo vuol dire che non ha senso avere la miglior difesa del campionato, 12 gol al passivo, se i gol all’attivo sono così pochi, 29 come quelli dell’Atalanta (che ha giocato una gara in più).

Nello scorso torneo, la Roma ha chiuso con una d/r +52 (90/38), arrivando alle spalle della Juventus pur non avendo nè il miglior attacco né la miglior difesa ma con una differenza reti migliore di quella dei campioni d’Italia (+50). Altri tempi, altra Roma. Solo che quella di oggi segna con il contagocce (media 1,61 gol a gara: la Juve viaggia a 3,2).

IL FOCUS ROMA La coppia è (già) scoppiata. «O gioca Dzeko oppure gioca Schick», ha sentenziato, ieri, Eusebio Di Francesco. Mai più insieme, come provato senza il minimo successo negli ultimi tempi. O l’uno o l’altro, con il bosniaco in netto vantaggio sul più giovane collega ceco in vista dell’appuntamento contro l’Atalanta. Di Francesco ci ha provato, si è esposto ad un paio di (indirette) figuracce poi ha alzato la mano ed ha detto stop: i due, Edin e Patrik, non sono compatibili; non fanno una coppia. Non possono giocare l’uno al fianco dell’altro: troppo simili per riuscirci con risultati apprezzabili.

La conferma che Schick non è (e non potrà mai essere) un attaccante esterno. Così, anziché provare uno schema alternativo, Di Francesco ha stabilito che si va avanti con il 4-3-3. E in questo sistema di gioco non c’è spazio per Dzeko più Schick. Dzeko o Schick. L’ex doriano, adesso, dovrà aspettare il suo turno. E nell’attesa dovrà crescere sul piano mentale, sostiene Eusebio, per (ri)cominciare a fare anche le cose più semplici, tipo stoppare bene un pallone, che adesso non gli riescono proprio. «È un patrimonio del calcio, e lo ribadisco dopo la brutta prestazione contro il Sassuolo», le pa-

Prima i tre punti poi gli acquisti Paolo Liguori Atalanta arriva all’Olimpico inebriata dal successo con il Napoli in Coppa Italia, caricata ma non sazia, anzi ancora affamata di successi prestigiosi. Dopo lo scalpo di Sarri, quello di Di Francesco sarebbe una doppietta fenomenale. I due hanno commesso la stessa leggerezza ( forse obbligata) contro i nerazzurri e il Toro. Ma a Napoli non ci sono processi, con una squadra capolista, a Roma è diverso.

L’anno si è chiuso con l’ennesimo pareggio subito da una squadra in rimonta, come era successo a Genova, e si è ripetuto fino alla noia che le polveri degli attaccanti sono bagnate, i giallorossi non segnano più. Però ci deve essere anche qualcosa d’altro, perché a Genova il ”pareggiaccio” ha coinciso con un momento di follia del capitano De Rossi e il passaggio del nuovo anno con un altro colpo di testa del pilastro Radja, amato più di tutti dai tifosi, considerato il trascinatore in campo, il vero top-player giallorosso. Cos’è che non va? Eusebio non ha colpe, però quando prova ad alternare i giocatori si trova con una coperta corta. La società deve fare seriamente il mercato, anche correggendosi.

L’

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tecnico: «Serve la grinta di chi vuol restare in alto» LA VIGILIA ROMA La decisione di escludere Nainggolan assume ancora più forza considerando l’avversario che la Roma affronta nel pomeriggio: «Ne sono consapevole - spiega l’allenatore - sicuramente l’Atalanta è la squadra peggiore da trovare in questo momento dove facciamo fatica a trovare gol e a fare risultati positivi. Hanno ritrovato grandissimo entusiasmo con la vittoria al San Paolo e la qualificazione in semifinale di coppa Italia, ma lo dobbiamo avere anche noi, visto che c’è la possibilità di essere a sei punti dalla vetta, considerando la gara con la Sampdoria che dobbiamo recuperare».

Gasperini lo conosce bene e nonostante il successo nella gara d’andata, è consapevole delle insidie: «Loro sono bravi ad aggredirti alti ma è quello che noi abbiamo fatto spesso nelle ultime gare, magari cercando di giocare, come contro il Sassuolo che ha fatto poco possesso ma il primo pensiero che aveva era verticalizzare. Qualche difficoltà gli emiliani ce l’hanno creata e sono le stesse che potrebbe crearci l’Atalanta».

- spiega il tecnico - È un giocatore di carisma, ha una forza tale e una capacità di uscire dalle difficoltà che possiedono soltanto i grandi professionisti. Vi inviterei a guardare i dati fisici. Dal punto di vista atletico, fa sempre una prestazione di grandissimo livello. Tutti quanti ci aspettiamo qualche gol e assist in più, è chiaro. Ma sono convinto che con dedizione e lavoro riuscirà a regalarceli». Curiosa la risposta su Gonalons: «Non posso dirvi come verrà utilizzato ma con l’Atalanta sarà della partita».

Parte dalla panchina invece Peres. Sul calciatore si è mosso il Benfica. La Roma è disposta a concedere la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 9 milioni. Palla ai portoghesi.

Stefano Carina © RIPRODUZIONE RISERVATA

«DOBBIAMO GIOCARE CON L’ENTUSIASMO PER TENTARE DI AVVICINARE IL PRIMO POSTO. CREDO IN STROOTMAN: ASSIST E GOL ARRIVERANNO»

MEDIANA OBBLIGATA Tra infortuni («De Rossi non sarà convocato perché ha provato a rientrare con la squadra ma si è riacutizzato un problemino muscolare che aveva avuto in settimana») e decisioni disciplinari (Nainggolan), Eusebio sarà costretto a schierare un centrocampo formato da Pellegrini, Gonalons e Strootman. I tre insieme hanno giocato dal primo minuto soltanto contro il Benevento e la Spal. Proprio l’olandese, merita un capitolo a parte: «Secondo me più se ne parla e peggio può essere

ROMANO Lorenzo Pellegrini (foto MANCINI)

MENO ATTACCANTI, PIÙ GOL

EX COPPIA Dzeko e Schick un po’ spasesati (foto MANCINI)

role di Di Francesco. Dzeko o Schick, la Roma ha comunque soltanto il settimo attacco del campionato. E la cosa a Di Francesco non va giù. Anche perché, come già detto al termine della partita contro il Sassuolo, non riesce a darsi una spiegazione seria alla faccenda. E così, tanto per ribadire alcuni concetti, il

tecnico ieri si è presentato in sala stampa armato di statistiche.

Che, senza ombra di smentita, escludono che il problema della Roma attuale sia la qualità del gioco, confermando invece che il vero gap con le altre big si chiama mal di gol. Perchè la Roma attacca come il Napoli, che guida la classifica del campiona-

E così per tentare di risolvere il problema, Di Francesco paradossalmente toglie uno tra Dzeko (1 gol nelle ultime 15 partite) e Schick (0 reti in campionato).

Quasi un controsenso, ma alla Roma di oggi servono più gol, no più attaccanti. E i gol possono arrivare anche da chi di mestiere non fa la punta, come accadeva quando la squadra girava e il mal di gol era solo un errore di scrittura per via delle tonsille infiammate.

Mimmo Ferretti © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sport

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

De Vrij dice no al Milan e così salta Romagnoli `La clamorosa ipotesi brillato: «Deve stare tranquillo

di mercato frenata dallo stesso olandese IL RETROSCENA

LEADER Ciro Immobile e Stefan de Vrij. Il primo ha rinnovato fino al 2022, il secondo quasi sicuramente partirà a giugno (foto ANSA)

LAZIO, LA CHAMPIONS NON CONCEDE SOSTE I biancocelesti sfidano la Spal e vogliono ritrovare i tre punti per restare aggrappati alle prime quattro posizioni. Inzaghi: «Non dobbiamo sbagliare»

`

renti, ma gli emiliani sono caparbi e sempre molto attenti. In più vengono da una gara, quella contro la Sampdoria, decisa all’ultimo dai blucerchiati, grazie ad un rigore molto generoso. C’è voglia di riscatto.

LA SFIDA ROMA Una Spal-lata al vecchio anno per cominciare il nuovo ancora meglio. Dicembre non è stato un mese semplice per i biancocelesti, che hanno dovuto fare i conti con polemiche e torti arbitrali.

Un pieno di tossine che Inzaghi è riuscito ad allontanare. Ora bisogna ritrovare i gol e il sorriso. La strada che porta in Champions è lunga e le avversarie hanno tutte la quinta ingranata. Questo sabato potrebbe regalare qualche gioia inaspettata, visti gli scontri delle altre. Fondamentale però conquistare i tre punti. Il tecnico laziale ha parlato alla squadra. Un discorso chiaro: «Vinciamo senza pensare alle altre. Dobbiamo fare la corsa su noi stessi». Una piccola bugia a fin di bene perché Simone le altre le guarda e come.

La Spal non è avversaria semplice, è l’unica che insieme all’Inter non ha subito gol dalla Lazio. I valori in campo sono molto diffe-

Spal IN PANCHINA 92 Marchegiani, 97 Meret, 2 Oikonomou, 5 Della Giovanna, 33 F. Costa, 24Vitale, 18 Schiavon, 8 Bellemo, 11 Rizzo, 43 Paloschi, 9 Bonaz zoli Allenatore: Semplici

(3-5-2)

CONCENTRAZIONE MASSIMA Servirà una gara importante da parte della Lazio, che non può concedersi altre distrazioni: «Comincia il ritorno, l’andata l’abbiamo fatta molto bene, manca una partita che recupereremo dopo la sosta. Dovremo essere concentrati, ci vuole una partita di personalità, all’andata la Spal ci ha messo in difficoltà. Ho avvertito i ragazzi, serve una grande gara», questo il diktat di Simone. La Lazio, come è normale che sia, sente un po’ di stanchezza mentale.

Si è visto bene a San Siro, dove è mancato il guizzo per vincere una partita giocata decisamente meglio dei nerazzurri di Spalletti. La sosta arriva in un momento particolare. Servirà a ricaricarsi, è vero, ma vietato avere cali di

1 Gomis

27

21 23 29

Felipe

Salamon

Lazzari

88

Vicari

28 Schiattarella

Grassi

77 Viviani

7 Antenucci

14 Mattiello

Lazio IN PANCHINA 55 Vargic, 23 Guerrieri, 13 Wallace, 27 Luiz Felipe, 19 Lulic, 4 Patric, 66 Jordao, 96 Murgia, 32 Miceli, 10 F. Anderson, 7 Nani, 30 Neto Allenatore: Inzaghi

10 Floccari

(3-5-1-1)

17 Immobile 18 Luis Alberto 21 16 5 Milinkovic 6 Parolo Lukaku Leiva

3

26 Ore 15 Sky Calcio 3 e Premium Calcio 2

1 Strakosha

A DIGIUNO DAL 1969 Quello di oggi sarà il 34esimo confronto diretto tra le due formazioni, il 27esimo in serie A. Il bilancio sorride ai biancocelesti, che sono avanti per dodici a dieci. Undici i pareggi. Certo è che la vittoria in casa della Spal manca addirittura dal 1968/69. E c’è di più perché negli ultimi sei confronti nella massima serie i ferraresi sono imbattuti. Inzaghi punta sulla vena di Immobile. Alle sue spalle agirà Luis Alberto. Felipe Anderson parte dalla panchina pronto ad entrare. Il brasiliano attraversa un ottimo periodo e vuole convincere Inzaghi a concedergli una maglia da titolare da dopo la sosta. Il tecnico gli strizza l’occhio: «Dal 20 gennaio avremo una partita ogni 3 giorni, ci sarà spazio per tutti. Quindi avrò bisogno di tutta la rosa, Felipe tornerà dall’inizio».

Emiliano Bernardini © RIPRODUZIONE RISERVATA

8 Basta

15 De Vrij

Radu

tensione. Alla ripresa i biancocelesti avranno un altro periodo di fuoco con partite ogni tre giorni.

Il cerchio si stringe e i ragazzi di Simone, insieme alla Juventus, sono gli unici in gara ancora su tutti e tre i fronti. Impossibile non parlare di arbitri. Inzaghi ci prova per gran parte della conferenza stampa, poi cede. È un argomento che gli brucia dentro. È sicuro che senza quegli errori la Lazio avrebbe altra classifica e considerazione. «Si dice che gli errori si compensino a fine campionato, per ora siamo in grande credito, abbiamo perso punti, non mi va nemmeno più di parlarne. Ora pensiamo solo a iniziare bene il ritorno, lasciando stare quello che è stato e poteva essere.

Pensiamo al futuro».

Bastos Arbitro Tagliavento di Terni

«IL VAR CI HA TOLTO DIVERSI PUNTI: SI DICE CHE GLI ERRORI SI COMPENSANO MA PER ORA SIAMO IN GRANDE CREDITO»

L’occasione per vendicarsi

ROMA Per un pelo non ha chiuso il 2017 con duecento disimpegni e cento anticipi riusciti. De Vrij si è fermato a quota 199 e 98, quanto sarebbe bello per la Lazio fargli toccare le cifre tonde in tutto il 2018. Invece la strada biancoceleste di Stefan rischia d’interrompersi a giugno, anche se il diesse Tare continua a confidare ancora in un rinnovo posticipato, dopo l’ultima offerta al rialzo di Lotito. E contagia d’ottimismo pure Inzaghi: «E’ un giocatore fondamentale per noi, spero che firmi e rimanga». Eppure il club capitolino aveva pure pensato di porre rimedio a un sempre più probabile divorzio (gratis) traumatico. Il retroscena riguarda il no di de Vrij al Milan: la Lazio era pronta a intavolare un scambio col difensore-tifoso Romagnoli a gennaio, sarà difficile in futuro riuscire a centrare diversamente un colpo simile. Intanto, al momento, Stefan non si muove dal centro della retroguardia a tre. Sarà lui a inaugurare contro la Spal, con Wallace e Radu ai suoi fianchi, il nuovo anno.

e giocare così. Finora è quello con il minutaggio più alto della rosa, mi ha soddisfatto in pieno, deve essere sereno, così come Felipe e Nani. Sono tanti, lui sa che ha fatto benissimo, ma può migliorarsi. Ci ha fatto fare il salto di qualità, sono contentissimo, è un nostro valore aggiunto». Poco importa che in patria gli consiglino di cedere alle lusinghe di Atletico e Siviglia e di tornare in Spagna per volare al prossimo mondiale.

Lotito ha stoppato sul nascere pure il corteggiamento del Napoli. Così i tifosi sono sempre più entusiasti della nuova politica societaria e delle meraviglie della squadra. Secondo sold out consecutivo in trasferta: a Milano erano in 2500, a Ferrara saranno in 1600. Polverizzati tutti i biglietti per il settore ospiti, i laziali occuperanno più di un terzo di tutto lo stadio.

Alberto Abbate © RIPRODUZIONE RISERVATA

SIMONE CHIEDE IL RINNOVO DI STEFAN: «UN GIOCATORE UNICO» OGGI AVANTI COL 3-5-2 CON BASTA E LUKAKU SULLE CORSIE ESTERNE

ALTRI GIOIELLI Dimenticate le “finte” prove di difesa a quattro fatte nei giorni scorsi a Formello, Inzaghi non ha mai pensato di stravolgere il suo modulo vincente. Meno che mai in questo momento fondamentale. Fasce recuperate dall’infermeria, giocano Basta e Lukaku sugli esterni, al centro Parolo, Leiva e Milinkovic, sempre più desiderato da Mourinho allo United. Ma adesso le sirene suonano forte anche per Luis Alberto, nuovo gioiello d’Inzaghi, alle spalle d’Immobile. A San Siro non ha

TRASCINATORE Simone Inzaghi tecnico della Lazio (foto AP)

Clemente Mimun uando nella partita d’esordio in campionato con la Spal all’Olimpico pareggiammo tutti i giornali parlarono, giustamente, di falsa partenza. Probabilmente consideravano il team alla stregua di una lazietta qualsiasi, nonostante l’exploit in supercoppa ai danni della Juventus. Come si é visto nei match successivi la Lazio è un gran bel team. Ha una guida salda e intelligente e giocatori che danno l’anima. Oltre tutto i nuovi ad esempio Leiva - si mostrano migliori di quelli che sono andati altrove(Biglia) e il recupero di Luis Alberto cihafornito diunodeimiglioritalenti d’Europa.Èconquestoteam chelaSpalavràachefare oggi,conl’aggiuntadel pizzicodirabbiadeterminato dalparidell’andata.Veroè cheiferraresihannobisogno dipuntipercercaredi allontanarsidallazona retrocessione,mavistoil rendimentodellaLazioin trasferta,cisonobuonimotivi perpensarechedovranno rimandareilorosognidi riscossa.DavantilaSpalha giocatoriforti:Floccarie Paloschi.Segiochiamocome sappiamo,nonfacciamoi fenomenieliprendiamosul serio,porteremoacasatre puntichefannomoralee classifica.ForzaLazio!

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Felipe Anderson e Nani insidiano Luis Alberto `Il brasiliano è tornato dai rispettivi infortuni. Ora che

ad alti livelli e prenota una maglia da titolare IL FUTURO ROMA La “Cabalgata de los Reyes” verso una maglia titolare è iniziata. Luis Alberto, Nani e Felipe Anderson sono pronti a seguire i dettami di mister Inzaghi, la cometa di questa Lazio che fa sognare. Non porteranno oro, incenso e mirra, ma i tre fantasisti nel girone di ritorno promettono assist, gol e punti. Scalfire il trono di Luis Alberto non sarà semplice. Lo spagnolo è il calciatore biancoceleste più utilizzato: quasi duemila i minuti giocati in venticinque apparizioni tra campionato e coppe, più otto reti e sette assist. Un bottino niente male per Luis, che la scorsa stagione pensava addirittura di appendere gli scarpini al chiodo. In ritiro era stato promosso anche in regia, ma con l’infortunio di Felipe è stato avanzato a ridosso di Immobile. La sua “fortuna”.

sono tutti a disposizione, toccherà a mister Inzaghi gestirli nel migliore dei modi. «Devono stare sereni, perché avrò bisogno di tutti», raccomanda il tecnico con uno sguardo al calendario. Al rientro dalla sosta (20 gennaio), «avremo una partita ogni tre giorni». Rotazioni assicurate per la Lazio, l’unica squadra italiana insieme alla Juventus ad essere in corsa su tre fronti. L’obiettivo è arrivare più avanti possibile in tutte le competizioni, sfruttando anche l’entusiasmo ritrovato di Felipe e l’esperienza di Nani in Europa. Problemi d’abbondanza (finalmente) nel giorno dell’Epifania, che tutte le emergenze si sta portando via.

Valerio Cassetta © RIPRODUZIONE RISERVATA

TURNOVER Lontano da vincoli tattici, “El Mago” ha mostrato il suo repertorio, dando il tempo a Nani e Anderson di recuperare

MAGO Luis Alberto, 5 reti con la maglia della Lazio (foto ANSA)

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Sport

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

TOMMASI SCENDE IN CAMPO Il n.1 dell’Assocalciatori annuncia la propria candidatura `«La volontà è quella di essere parte attiva del cambiamento alle elezioni per la presidenza della Figc del 29 gennaio e dare una risposta concreta e lungimirante a Italia-Svezia»

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L’APPUNTAMENTO ROMA Damiano Tommasi rompe gli indugi e scende in campo. No, niente scarpini e pantaloncini ma riforme e governance. Il presidente dell’Assocalciatori è stato il primo a rompere gli indugi candidandosi alla poltrona più alta della Federcalcio. «La volontà è quella di essere parte attiva del cambiamento viene da un percorso fatto negli ultimi anni che mi spinge a mettermi a disposizione per un progetto che sia il più possibile di condivisione. Oggi i calciatori vogliono essere quelli che uniscono» fa sapere lo stesso Damiano. Una decisione presa dopo una lunga riflessione e soprattutto dopo una serie di inviti da più parti. Non in ultimo quelle dei suoi ex compagni alla Roma, Francesco Totti: «Conosce il calcio italiano ed è una bella persona» e Daniele De Rossi: «Con lui si va sul sicuro».

E così dopo Demetrio Albertini, un altro ex calciatore prova la scalata a via Allegri. Allora non andò benissimo nonostante l’ex Milan avesse l’appoggio dell’allora numero uno della serie B, Andrea Abodi. Non sarà una batta-

LA SERIE A POTREBBE ANDARE AL VOTO SENZA I SUOI VERTICI E COME CANDIDATO SI SUSSURRA IL NOME DELL’EX TAVECCHIO

glia semplice. Per questo ieri Tommasi ha avuto un vertice con il presidente della Lega nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, e il numero uno della Lega Pro, Gabriele Gravina. Attorno al tavolo dell’Assocalciatori c’era il 71% dell’elettorato (34% Lnd, 20% Aic, 17% Lega Pro) che il 29 gennaio dovrà scegliere il successore del dimissionario Carlo Tavecchio. Un confronto per capire se ci fosse un largo consenso. Ha raccolto poco e niente.

CALCIO, PREMIER CONTE E MOURINHO, ACCUSE AL VETRIOLO «Pensoche Mourinhodebba guardareil suopassato. Capita chequalcunopossa scordare cosa hadettoo fatto inpassato:certe volteè colpadellademenza senile»:AntonioConte alvetriolo sulloSpecial One cheaveva detto dinonaverbisogno«di comportarsicome un clown a bordocampo»perdimostrareil suoattaccamento allo United.In seratalareplica velenosa del

GLI ALTRI AVVERSARI Sibilia ha mostrato perplessità.

La verità è che a breve anche lui formalizzerà la candidatura. Così come un mezzo passo lo ha fatto Gravina che da un lato ha smentito una volta per tutte l’inconciliabilità con un’eventuale rinnovo della sua carica a senatore di Forza Italia alle politiche del 4 marzo e dall’altro ha chiesto che sia la sua Lega a candidarlo nella prossima assemblea del 13 gennaio a Roma. Poi ha lanciato una frecciata al numero uno dell’Aic: «Si parlava di una piattaforma comune di riforme, invece ci annuncia che si candida in cerca ci ampio consenso...». Insomma nessuno vuole mollare la presa. Uno scenario che lascia ben poco spazio alla fantasia: non c’è unità nel Palazzo. Eppure è proprio questo il tasto su cui Tommasi ha battuto di più: «La Figc ha bisogno di unità di intenti. Compito istituzionale è quello di dare una risposta seria, concreta e sufficientemente

CANDIDATO Damiano Tommasi sarà in corsa per la presidenza della Federcalcio (foto ANSA)

lungimirante a Italia-Svezia. Altrimenti avremmo perso due volte». Per ufficializzare tutti i nomi e presentare i programmi c’è tempo fino al 14 gennaio.

SI MUOVE LOTITO E la serie A? I diritti tv sono l’obiettivo principale dei presidenti della massima serie. Difficilmente riusciranno ad eleggere i loro organi in tempo per le elezioni del 29 gennaio. Un altro “schiaffo” al presidente del Coni,

Giovanni Malagò che aveva agitato lo spettro del commissariamento della Figc in mancanza dei vertici. La B lo ha eletto, la A ancora no e quasi sicuramente i venti presidenti andranno a votare senza una guida. Un terreno fertilissimo per le abilità del presidente Claudio Lotito (escluso possa candidarsi lui stesso). Non è un caso che tutti lo definiscano il più bravo quando si tratta di radunare voti per le elezioni. Vuole una poltrona in consiglio e farà

di tutto per ottenerla. E non è escluso che la serie A possa candidare proprio il dimissionario Carlo Tavecchio. Di sicuro non voteranno Tommasi definito troppo oltranzista. Damiano fa la conta dei voti e al momento in mano ha quelli dei suoi calciatori e probabilmente quello della Lega di B. Gli allenatori sono con lui, per ora. Renzo Ulivieri non vuole chiude la porta a nessuno.

Emiliano Bernardini © RIPRODUZIONE RISERVATA

Povera Melbourne, anche Serena dà forfait TENNIS ROMA Per fortuna che c’è Federer.

Mentre King Roger oggi è impegnatocontro la Germania del Next Gen Zverev nella finale della Hopman Cup, torneo ITF misto per nazioni in corso a Perth, gli Australian Open continuano a perdere pezzi da novanta. Due giorni fa gli annunci degli assenti di lungo corso Murray (anca e la prospettiva concreta di andare sotto i ferri) e Nishikori (polso, il giapponese non giocherà neppure in Davis a Morioka contro l’Italia nel primo week end di febbraio). Ieri anche Serena Williams, che però non è infortunata, ha ufficializzato la rinuncia a Melbourne. Le rivali della

volta in 20 anni resterà senza classifica Wta. Poco male: potrà usufruire del ranking protetto previsto anche in caso di maternità e comunque i tornei faranno la fila per darle delle wild card. Ragionevole pensare che rientri a marzo a Indian Wells o al massimo a Miami.

36enne campionessa statunitense possono sorridere ancora per un po’. Il match di esibizione perso la scorsa settimana ad Abu Dhabi contro la top ten Ostapenko ha fatto chiarezza sulle condizioni di Serena, tornata in campo a meno di 4 mesi dall’aver messo al mondo la primogenita Olympia Alexis.

LE RAGIONI DEL NO «Non voglio giocare e basta e per questo mi serve altro tempo. Ora posso solo competere, ma io voglio vincere», ha sottolineato la Williams. Nel 2017 ha partecipato a due tornei: Australian Open e Auckland e grazie ai 2.000 punti del trionfo di Melbourne è comunque n.22 nonostante gli 11 mesi di stop. Li perderà tutti e per la prima

CHIAMATELI MUTUA OPEN FORFAIT Serena Williams (foto AP)

LA WILLIAMS RINUNCIA AGLI AUSTRALIAN OPEN CHE, DOPO I KO DI MURRAY E NISHIKORI, INCROCIANO LE DITA PER NADAL E DJOKOVIC

Intanto gli organizzatori del primo Slam della stagione al via il 15 gennaio tremano. Nadal (ginocchio) e Djokovic (gomito) sono un punto interrogativo. Sono volati in Australia ed entrambi hanno confermato la loro presenza al Tie Break Tens alla Margaret Court Arena il 10 gennaio (ci sarà pure Wawrinka, che sta recuperando dall’infortunio al ginocchio). Nole,

che è quello più a rischio, poi giocherà il Kooyong Classic (11 e 12), altra esibizione che precede gli Australian Open prima di prendere una decisione. Sfortuna? Non solo, secondo Pier Francesco Parra, responsabile della staff medico delle nazionali azzurre di Davis e Fed Cup: «Bisognerebbe fare prevenzione a monte - dice - noi abbiamo l’esempio di Seppi, che soffre dello stesso problema all’anca di Murray e a 34 anni gioca ad alti livelli facendo appunto la giusta prevenzione. Invece nel circuito in tanti preferiscono affidarsi a fisioterapisti non supportati, come la logica vorrebbe, dal medico. Questi sono i risultati».

Angelo Mancuso © RIPRODUZIONE RISERVATA

portoghese:«Nonho bisognodi Conteperricordarmi chein passatoho commesso errorie che nefarò altriinfuturo.Ma unacosa ècerta: nonmiè maisuccessodi esseresqualificato per calcioscommesse».

TENNIS SHARAPOVA FUORI Si ferma in semifinale la corsa di Maria Sharapova a Shenzen.

La russa è stata battuta 2-6 6-3 3-6 dalla ceca Katerina Siniakova. Sfuma così la possibilità di misurare i propri progressi contro la n. 1 Wta, Simona Halep, che ha vinto il derby con Irina-Camelia Begu per 6-1 6-4.

CALCIO A 5 EUROPEI 2018 SU FOX SPORT L’Europeo di Futsal 2018, in programma dal 30 gennaio al 10 febbraio, sarà in esclusiva su Fox Sports. Il canale 204 di Sky trasmetterà tutte e 20 le partite in esclusiva, compresi i match della nazionale italiana che deve riscattare la delusione dell’Europeo 2016. Sul suo cammino ci sono subito Slovenia e Serbia.

DAKAR OGGI PARTE LA 40ª EDIZIONE Sono 337 gli equipaggi in gara nella 40ª edizione della Dakar che partirà oggi da Lima, in Perù. I concorrenti sono 525, di 54 Paesi, e dovranno percorrere 14 tappe per quasi 9mila km. In gara anche 9 italiani nelle moto e tre camion.

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Auto&motori

AMBIZIOSO PALERMO La pazienza è la virtù dei forti e Skoda oggi è un marchio forte, perché le sue vendite crescono incessantemente, ma ancora di più cresce la considerazione che ha saputo conquistarsi presso i clienti attraverso prodotti che, oltre alla praticità e alla razionalità, parlano sempre di più attraverso i propri contenuti tecnologici, la qualità e lo stile. Tocca ora confermare questa evoluzione alla Karoq, il nuovo Suv compatto che si posiziona al di sotto della Kodiaq e sostituisce la Yeti. La Karoq è lunga 4,38 metri ed è basata sulla stessa piattaforma MQB del gruppo Volkswagen che ha dato vita a tutte le sue sorelle più giovani come Octavia, Superb e la già citata Kodiaq con le quali condivide anche le forme semplici e solide, ma con qualche curva in più per i parafanghi e con gruppi ottici posteriori dal profilo più sofisticato. Anche l’abitacolo rivela una ricerca maggiore per l’estetica e per la qualità dei materiali senza mai perdere di vista la praticità di utilizzo. Sulla Karoq dunque c’è spazio per ogni tipo di oggetto, ma c’è anche, per la prima volta su una Skoda, la strumentazione completamente digitale su display da 12,3 pollici.

Al passo delle migliori anche la connettività, grazie a sistemi che specchiano qualsiasi tipo di dispositivo su schermi da 8 o 9,2 pollici, hanno il wi-fi, la possibilità di interagire con il veicolo a distanza tramite un’app sullo smartphone e infine servizi innovativi come l’assistenza proattiva, ovvero la possibilità da parte della rete di assistenza di verificare costantemente lo stato manutentivo della vettura, segnalando in anticipo le anomalie o concordando la data del prossimo tagliando.

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la carrozzeria grazie alla base magnetica. Cose già viste, ma solo sulle Skoda. La novità maggiore invece è il sistema Varioflex, il divano posteriore che, oltre a comfort come il riscaldamento e gli schienali regolabili in inclinazione, può essere abbattuto 40/20/40, può scorrere per 150 mm modulando la capacità del bagagliaio da 479 a 588 litri e può essere smontato a pezzi. Togliendo la parte centrale, le porzioni laterali possono essere avvicinate trasformando la Karoq in un salottino per 4.

BAGAGLIAIO DA PRIMATO Togliendo tutto la capacità arriva a 1.810 litri se non bastano i 1.605 litri ottenibili con gli schienali abbattuti. Il bouquet sicurezza reca 5 stelle, fino a 9 airbag e una lunga lista di dispositivi di assistenza alla guida: lettura dei segnali, allerta per il traffico trasversale in retromarcia, cruise control adattativo e l’Emergency Assist che utilizza simultaneamente più dispositivi – frenata autonoma con riconoscimento pedoni, allerta per l’angolo cieco e la stanchezza, mantenimento attivo della corsia – quando il guidatore non reagisce per un colpo di sonno o

Karoq

La Skoda raddoppia

Compatta ma molto spaziosa, offre numerose soluzioni geniali

Dopo il successo di Kodiaq il marchio in grande crescita lancia suo secondo Suv: tecnologia top e tanta qualità un malore. L’auto allora prende il controllo della situazione e si arresta accendendo l’hazard. La Karoq ha anche i fari full led adattivi con funzione antiabbagliamento automatica. Il motore a benzina più potente è l’1.5 da 150 cv con sistema di disattivazione dei cilindri e il cambio DSG a 7 rapporti di serie che si può avere in optional anche il 3 cilindri mille da 115 cv e i diesel: 1.6 da 115 cv (4,5 litri/100 km e 118 g/km di CO2) e 2 litri da 150 cv, dotato di sistema SCR

DIVANO POSTERIORE VARIOFLEX La Karoq però non sarebbe una Skoda se non offrisse più spazio interno delle concorrenti e tante soluzioni originali per sfruttarlo al massimo.

Piove all’improvviso? C’è un ombrello sotto il sedile di guida.

Bisogna fermarsi per cambiare una ruota di notte? Nel bagagliaio c’è una torcia ricaricabile portatile che può essere fissata sul-

allo scarico per i NOx, disponibile anche con la trazione integrale che porta con sé la quinta modalità di guida (Offroad), le sospensioni posteriori multi-link e protezioni supplementari per il sottoscocca. Nel corso dell’anno arrive-

Classe X, il pick up cambia musica: prestazioni e comfort sono stellari SORPRENDENTE ROMA La “Classe” Mercedes coniuga lo stile tipico della Casa tedesca alle funzionalità di un mezzo destinatosolitamente al lavoro come un pick-up. Nasce così Classe X, che non rappresenta semplicemente un veicolo dotato di cassone con la Stella a tre punte, ma apre la strada ad una nuova categoria di vetture.

Realizzato in sinergia con Nissan, l’esperienza premium di Classe X non rinuncia a quelle che sono le specifiche tipiche di un veicolo da lavoro. Una realtà già nelle corde del mondo della Stella, la cui conoscenza diretta deriva da mezzi come Unimog. Ecco perché l’aspettofuoristrada è stato fondamentale nella progettazione. Al pari di quello relativo alle capacità di carico e di traino. La Classe X può sostenere infattiun carico fino a 1,1 tonnellate,

mentre quello rimorchiabile può arrivare sino a 3,5 tonnellate (a seconda di motorizzazione e dotazione). Numeri importanti, tanto quanto le dimensioni: lungo 5.340 mm, ha una larghezza di 1.920 mm.

LAVORATORE E FUORISTRADA Ma i dati più rilevanti, in funzione poi dell’impiego effettivo di Classe X, sono certamente la lunghezza del cassone pari a 1.587 mm, e la sua larghezza di 1.560 mm. Una formazione geometrica utile ad inquadrare il potenziale di questo nuovo X che consente di caricare un Europalletsenza alcuna difficoltà.

Tre le versioni elaborate da Mercedes-Benz, destinate ad un pubblico che vanta esigenze differenti. Il “carattere” rimane pressoché lo stesso, sono i dettagli a fare la differenza. Si parte con il modello d’ingresso, la Classe X Pure, si passa alla Progressive, sino ad arrivare alla

MERCEDES ENTRA IN QUESTO SEGMENTO DI MERCATO SENZA RINUNCIARE AI SUOI VALORI: SEMBRA DI ESSERE IN UN’AUTO

più lussuosa Power. La prima variante non ha la grembielatura anteriore verniciata. Mentre le successive l’hanno, con la versione Power che adotta pure una protezione antincastro cromata. Discorso simile per i paraurti: quelli di Pure sono neri, quelli di Progressive in tinta con la carrozzeria, mentre la Power opta per la soluzione cromata.

Di fatto per tutte e tre le versioni so-

POLIEDRICO In alto il Mercedes Classe X Sopra la tecnologica plancia A sinistra in evidenza il cassone

no disponibili nove colorazioni e una gamma di cerchi da 17, 18 e 19 pollici.

La vita di bordo manifesta tutto il potenziale di Casa Mercedes-Benz. Come per gli esterni, ci sono elementi che distinguono i singoli allestimenti. La sezione infotainment è demandata al sistema multimediale Comand Online (nell’edizione più ricca), che si palesa con un display da 8,4 pollici, che si regola attraverso il touchpad multifunzione posto tra i sedili anteriori.

Quanto alla meccanica, il nuovo Classe X punterà ovviamente sulle motorizzazione alimentate a gasolio. Ad aprire le danze un 4 cilindri turbo da 2,3 litri, disponibile in due

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Auto&motori

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Il primo modello tutto nuovo del brand di prestigio del gruppo PSA è un crossover di taglia media: design accattivante, lavorazioni fatte a mano ELEGANTE A fianco il look raffinato ed originale della DS 7 Crossback Lo sport utility punta molto sullo charme francese degli ambienti e sulle esclusive lavorazioni aritigianali EVOLUTA Sopra una visione aerea della nuova Skoda Karoq Lo sport utility compatto della casa Boema è lungo 4,38 m A fianco il posteriore La capacità del bagagliaio va da 479 fino a 1.810 litri

ranno anche le sospensioni a controllo elettronico e la versione da 190 cv che ha DSG e 4x4 di serie e rappresenterà il top per le prestazioni (211 km/h, 0-100 km/h in 7,8 s.).

IL VANTAGGIO CLIENTE Il piccolo 3 cilindri è la scelta giusta per la città perché è assai godibile, soprattutto con il DSG e l’assetto morbido assorbe bene le sconnessioni, ma offre anche una piacevole agilità nel traffico così come sul misto. Il diesel 1.6 sarà il preferito, mentre il 2 litri consente di affrontare tutti i tipi di utilizzo. Il listino parte da 23.850 euro con tre allestimenti. L’Ambition ha già di serie i cerchi in lega da 17 pollici, il cruise control, il climatizzatore automatico bizona, i sensori di parcheggio con frenata automatica e il sistema infotelematico con schermo da 8 pollici ma se volete di più allora è meglio prendere l’Executive, che offre un vantaggio cliente del 27%, o lo Style che ha praticamente tutto e porta il vantaggio al 56%.

Nicola Desiderio © RIPRODUZIONE RISERVATA

PROPULSORI SOVRALIMENTATI DA 115 A 190 CAVALLI OTTIMO IL PICCOLO TRE CILINDRI BENZINA CON CAMBIO DSG

Ecco DS 7 Crossback il lusso alla francese RAFFINATA PARIGI Si chiama DS 7 Crossback e – al di là delle “cerimonie” ufficiali – segna di fatto la vera nascita del brand al quale il gruppo PSA affida il compito, tutt’altro che facile, di lanciare la sfida ai dominatori tedeschi del mercato premium giocando la carta che ha fatto dell’alta moda transalpina una leggenda di respiro planetario: il “savoir faire” alla francese, costruito sulle lavorazioni artigianali, sui materiali preziosi ed esclusivi, sullo charme degli ambienti e sulla creatività delle scelte stilistiche.

Senza contare, visto che stiamo pur sempre parlando di automobili, le più evolute soluzioni tecnologiche e meccaniche sviluppate nel laboratori del gruppo francese.

LISTINO DA 31 MILA EURO

DINAMICA Sopra una visione posteriore della DS7 Crossback, ideale anche per spostamenti a medio e lungo raggio In basso il cruscotto

amici con i relativi bagagli, che hanno a disposizione di 555 litri nel caso a bordo viaggino cinque persone, che possono diventare 1.752 ripiegando i sedili posteriori.

ISPIRATO ALLA DIVINE

AMA ANCHE VIAGGIARE Se di battesimo si tratta, non poteva essere celebrato meglio: dopo le tante rivisitazioni della gamma esistente, finalizzate soprattutto a eliminare ogni riferimento visibile agli originari legami con Citroën, il primo modello sviluppato dopo la “dichiarazione d’indipendenza” va a inserirsi nel segmento più spumeggiante del mercato internazionale, quello dei veicoli a ruote alte di dimensioni compatte.

DS 7 Crossback è infatti un Suv-crossover lungo 4,57 metri, quindi di taglia non proprio small e quindi ideale anche per gli spostamenti prolungati della famiglia o di due coppie di

dedicata all’equilibrio delle proporzioni, la cui scelta secondo Thierry Métroz, direttore dello Stile DS, «determina il 70% del successo di un’automobile».

La stessa ricercatezza si ritrova nell’abitacolo, dove l’esclusiva raffinatezza dei dettagli e delle lavorazioni, spesso affidate ai qualificati artigiani affiliati all’associazione “Meilleurs ouvriers de France”, sposa alla perfezione il look tecnologico dei due generosi display da 12 pollici, e cioè il quadro strumenti digitale configurabile e il sistema d’infotainment e navigazione posizionato al centro della plancia.

L’ABITACOLO È RICCO DI CHARME, I MATERIALI SONO PREGIATI. DI LIVELLO ELEVATO L’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

Dal punto di vista stilistico, il primo modello integralmente ed esclusivamente DS mantiene la promesse anticipate dal concept DS Divine visto per la prima volta al Salone di Parigi nel 2014: una linea moderna ed elegantemente aggressiva impreziosita da alcuni dettagli di grande impatto estetico come i gruppi ottici anteriori che nella versione più sofisticata – battezzata DS Active Led Vision – hanno i proiettori costituiti da tre moduli orientabili in grado di adattarsi automaticamente alle condizioni della strada e alla velocità secondo le modalità Parcheggio, Città, Campagna, Austrostrada e Pioggia. Una particolare attenzione è stata

Per quanto riguarda la tecnologia, i sistemi di assistenza che spesso anticipano i contenuti della guida autonoma sono numerosi ed evoluti, e vanno dal parcheggio automatico al cruise control che mantiene l’auto nella corsia di marcia rispettando la distanza di sicurezza, dal monitoraggio dell’attenzione del guidatore al sistema di visione notturna, per non parlare delle sospensioni attive che, dialogando con la telecamera anteriore che “legge” la conformazione del fondo stradale, adatta l’assetto dell’auto in modo da minimizzare i disagi dovuti alle irregolarità del terreno.

Disponibile con le motorizzazioni turbodiesel BlueHdi 1.6 da 130 cv e 2.0 da 180 cv, nonché con il turbo a benzina 1.6 PureTech da 180 e 225 cv (le ultime tre con il nuovo cambio automatico Eat8 a otto rapporti, opzionale in alternativa al manuale a 6 rapporti nel caso del turbodiesel meno potente), DS 7 Crossback è presente nel listino italiano nei livelli di allestimento So Chic, Business e Grand Chic con un listino compreso tra 31.100 e 41.550 euro.

Giampiero Bottino © RIPRODUZIONE RISERVATA

Transit Custom, a spasso con una tonnellata FUNZIONALE livelli di potenza: 163 cavalli (X 220 d) e 190 cavalli (X 250 d). Il primo livello di potenza è accoppiato in via esclusiva alla trazione integrale 4Matic, mentre il secondo è disponibile anche con la sola trazione posteriore. Di serie il cambiomanuale a 6 rapporti, mentre sulla X 250 d 4Matic si può optare per la trasmissione automatica a 7 marce. Su alcuni mercati si potrà avere pure una variante a benzina di Classe X. Mentre a metà del 2018 verrà introdotto il V6 diesel da 258 cv (X 350 d): di serie sia la trazione integrale che il cambio automatico. I prezzi del pick-up Mercedes partono da 36.978 euro.

Cesare Cappa © RIPRODUZIONE RISERVATA

FRANCOFORTE Ford Transit Custom èunveicolocommercialedaquasi5 metri di lunghezza, ma si guida come un’auto. Fin troppo facile anche per chi non è un professionista del volante grazie al trasferimento tecnologico deciso dall’Ovale Blu. Sul veicolo commerciale da una tonnellata (6 metri cubi di volume di carico) più venduto d’Europa debutta l’Intelligent Speed Assist: una novità assoluta peril segmento. La possibilità di cedere il controllo del rispetto dei limiti di velocità ai dispositivi elettronici è una comodità di non poco conto per chi lavora guidando.

Sugli Lcv di Ford è inedito anche il Blind Spot Information System con CrossTrafficAlert.

L’aggiornato modello verrà commercializzato con l’inizio del 2018, in coincidenza con l’avvio della pro-

duzione, che avviene in Turchia. Il prezzo, Iva esclusa naturalmente, parte dai 21.750 euro della variante furgone a passo corto equipaggiata con il motore a gasolio da 2.0 litri da 105cavalli(360Nmdicoppia)da2,6

tonnellatedimassatotaleaterra.Le altre unità sono il Tdci di analoga cilindrata da 130 e 170 cavalli con coppie di 385 e 405 Nm. Tutti i motori dispongono dello Start&Stop e la più razionale delle varianti “norma-

EVOLUTO Il Ford Transit in versione Custom è molto confortevole

li” è accreditata di un consumo di 6,2 l/100 km. In versione Econetic, per il motore entry level c’è un miglioramento del 6% dell’efficienza: 148 g/km diCO2 e oltre 17,5 chilometriperlitrodipercorrenza.

Dal mondo delle auto, il nuovo Custom ha mutuato il comfort della cabina, più “ariosa” e funzionale con unaplancia completamenterinnovata e assai meno spartana con diversivani portaoggetti per un totale di 25 litri di capacità. Esteticamenteil Ford TranistCustom ha unfron-

FORD RINNOVA IN PROFONDITÀ IL VEICOLO LEADER EUROPEO DELLA CATEGORIA. CI SARÀ LA VERSIONE IBRIDA

tale diverso rispetto a prima. Non sono stati modificati solo i fari (un classico dei restyling), ma anche cofano, paraurti e griglia. E il sistema laterale di scorrimento della portieraèstatointegratonellacarrozzeria opponendomenoresistenzaall’aria ed offrendo più praticità. Nel 2019, il Custom arriverà nell’inedita variante ibrida plug-in, che Ford commercializzerà anche in Italia. L’autonomia annunciata è di 500 chilometri, di cui un decimo a zero emissioni.

L’unitàtermicasucuièsviluppatoil sistema di alimentazione è l’EcoBoost da 1.0 litri a tre cilindri. In collaborazione con Deutsche Post Dhl, le poste tedesche, l’Ovale Blu ha completato lo sviluppo di una versione puramente elettrica del Transitapassolungo.Iprimi150modelli verranno immatricolati in Germaniaentrolafinedell’anno.

Mattia Eccheli © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La giornata

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METEO

Oggi Milano 6˚ 7˚

Venezia 9˚ 11˚

Genova 10˚ 12˚

Ancona 9˚ 14˚

Firenze 11˚ 13˚

Befana Storm. Maltempo al Nord e sulla Toscana con pioggia e neve sulle Alpi.

ROMA 12˚ 14˚

OGGI

Bari 9˚ 16˚

Napoli 11˚ 15˚

NORD:Una perturbazione atlantica porta maltempo in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli settentrionali.

Cagliari 11˚ 16˚

CENTRO: Maltempo sulla Toscana e nel pomeriggio anche su Sardegna e Lazio con piogge e temporali sparsi.

Palermo 12˚ 19˚

SUD:Cielo più coperto sul Salento e sull'agrigentino, ma senza piogge. Altrove cielo parzialmente nuvoloso.

R. Calabria 12˚ 17˚

dati:

DOMANI

realizzazione:

Forte peggioramento in giornata, al Nord e sul medio versante tirrenico.

Europa

Helsinki

Oslo

Stoccolma toccolma

DOPODOMANI Tempo in ulteriore peggioramento al Nord, poi verso le regioni tirreniche.

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È tempo di cambiare casa

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88

rit.

74

11

Roma

Num.

5

54

46

57

30

82

72

52

60

rit.

48

79

Torino

Num.

16

95

65

14

44

87

57

9

56

27

52

2

45

81

42

rit.

Venezia

Num.

13

82

47

20

36

19

71

15

35

26

58

rit.

Tutte

Num.

9

53

46

48

70

80

25

26

88

rit.

7

27

Nazionale

Num.

63

52

67

87

43

17

60

35

25

15

53

rit.

79

65

7

59 61

48 92

69 7

52

78

56

54 55

63

45 76

64 6

47

71

40 52

52 57

45 61

57 5

45

63

51

51

54 43

52 5

44

44

47

50 41

43

42

41

41

30

40

29

45

25

36

44

41

41

40

51 5

42

38

38

50

38

44

48

5

46

4

39

4

38

34

40 36 24

36

7

37

NAZIONALE Decina 10-11

FIRENZE Cadenza 0

Dopo l'estrazione di giovedì, il 76 su Cagliari mantiene il suo posto in cima alla classifica dei numeri ritardatari più desiderati con 201 ritardi tondi. Segue sulla ruota di Bari il 20 con 104 assenze. In coda due numeri della ruota di Torino il 16 con 95 assenze dai giochi e il 65 che accumula 92 estrazioni di ritardo.

Gli articoli più commentati

4

34

BARI Cadenza 9

Il Jackpot supera gli 81 milioni di euro Il Jackpot, dopo la estrazione di giovedì arriva a 81,6 milioni di euro. Nella classifica dei ritardatari l’84 ottiene 55 ritardi mantenendo il primo posto. Segue il 76 con 52 assenze.

84 76 70 49 29 36 18 37 9 13

55 52 51 50 48 47 43 38 36 35

Un pezzetto di carbone nel sacco della Befana, per il fatto che siete stati esageratinelpassatoperiodo con Marte in opposizione, ma è pur vero che in amore non siete stativoianonmantenerefedeatuttelepromesse,perquestoMartevi premia con una passione meravigliosa. Mercurio stimola Urano, grandevogliadisperimentarecose nuove,crearenuoveassociazioni.

Un pezzetto di carbone nella calza della Befana non come rimprovero per scarso impegno nel lavoro e in famiglia, sempre in primo piano nel vostro oroscopo, ma perchéinsisteteconpersonenonalla vostraaltezza. Una specie di liberazionela Lunanelsegno da domani a martedì. La grinta per affrontare ogni cambiamento non manca.

Madalvostroamoredovetepretenderedipiù.

Toro 21 Aprile-21 Maggio

Scorpione 23 Ottobre-22 Novembre

CongiunzioneMarte-GioveinScorpione-collaborazioni,annunciacambiamenti positivi nel lavoro, occasionid’affarisostenutedaMercurio, ma il problema è la mancanza di moderazione che può incidere pure sulla salute. La festa vi salva (forse) da confronti diretti e non graditi, preparatevi alla Luna di lunedì. Amore avete avuto molto, dedicatepiùcureachivistaaccanto.

Befana fortunata. Marte e Giove nel segno, congiunzione,eccitantecombinazionediresistenza fisica e risorse mentali. Chi si dedica ad attività sportive professionalmenteottienesplendidirisultatinellecompetizioni.Tuttalavitaècompetizione, ne sapete qualcosa, ora è il vostro anno, andate solo là dove il cuore vi porta, troverete benessere spirituale,materiale,amore,passione.

Gemelli 22 Maggio-21 Giugno

Sagittario 23 Novembre-21 dicembre

Nonèancorailmomento ideale per le grosse operazioni,masesipresenta una sfida, accettate. In previsione della prossima settimana, che apre con una Luna molto buonapergliaffarie,inseguito,Mercurio che uscirà finalmente dall’opposizione.Gliodiernidolorialleossa sono anche per Luna negativa. I repentini sbalzi d’umore stancano chi èinnamoratodivoi.Siateromantici.

UnaBefanaarmata:MarteinScorpione,Plutonee Saturno nel segno che vi segue,Mercurioinaspetto con Urano, voi stessi siete un segno armato (per freccia infuocata).

Senza richiamare l’attenzione, cominciate ad affilare le armi professionali, si preannuncia una battaglia, anche per aspetti economici.

L’arrivodeiReMagièlavostrafesta: segnodeilunghiviaggi…muovetevi.

Cancro 22 Giugno-22 Luglio

Capricorno 22 Dicembre-20 Gennaio

Befanacon Giovein trigono, nel punto della fortuna e dell’amore, che diventa ancora più incisivo grazie alla congiunzione con Marte, aspetti che vincono le ostilità di Venere, veramente acida laggiù in Capricorno.L’entusiasmo,ilregalopiù bello della vostra Luna, si estende agliaffari.Lasettimanaprossimaperò prestate attenzione a collaborazioni e società. Saturno inizia a indagare.

Un’Epifanianuova,diversadatuttequelledegliultimianni,graziealritorno di Saturno nel segno, la presenza di Plutone e Venere, ma anche l’appoggio che offrono Marte, Giove, Nettuno. Grandiose forze cosmiche associate al processo di cambiamento e di rinascita. Tutto può essere messo in discussione, tuttoconquistato.Noi,ultimiromantici, mettiamo l’amore al primo posto.

Leone 23 Luglio-22 Agosto

Acquario 21 Gennaio-19 Febbraio

La maggioranza siete voi, nel senso che viene tutto riversato sulle vostre spalle,manonpotetefarvicaricodeglisbaglichehannofatto, fanno e che continueranno a fare gli altri. Un po’ di vigore in più, se avete responsabilità in famiglia. Ma in casa vostra nascono anche liete nuove, gioia con i bambini, nipotini, per esempio. Chi di voi cerca un amore, stiapiù attento, Martenonèaffidabile.

Sembra che abbiano svuotato una miniera Marte e Giove, vista la massadicarbonecaduta sul vostro segno turistico. Non fateci caso, pensate piuttosto che i due agisconoancoradipiùcontroivostri concorrenti professionali, in affari.

SistemeretelequestioniurgentisottoLunaultimoquarto,dal7al9.Belloilsettoredellavitasociale,Mercurioravvivaviaggieamicizie.

RiccaBefana.E’veroabbiamo ancora Mercurio inaspettononmoltoproduttivo, ma il suo influsso è ormai in via di esaurimento e, in ogni caso, sono più forti i pianeti in Capricorno, e Luna nel segno.

Questa è una presenza fortunata per tutti gli amori in corso, anche sesitrattadiLunacalante,nonparticolarmente passionale, la forza diVenereeMartefaconquistare.

Num. rit.

43 42

Bilancia 23 Settembre-22 Ottobre

Vergine 23 Agosto-22 Settembre Pesci 20 Febbraio-20 Marzo

37

Serie classiche: gli ambi più attesi GENOVA Decina 40-41

201 ESTRAZIONI ASSENTI PER IL 76 DI CAGLIARI

Ariete 21 Marzo-20 Aprile

1

M5S, Di Maio: tra i candidati anche il capitano De Falco

2

Sacchetti a pagamento: i motivi della protesta

3

Rai, polemica sul canone. Renzi: abolirlo. Calenda: è una presa in giro

Accanto al camino (immaginario) in cui ardono ramidipesco,aggiungete anche qualche pigna e rami di pino, sentirete il profumo di Venere, che corre in Capricorno evimanda donid’amore edifortuna.MagicaBefanapertuttelenuove storie d’amore, sono per sempre! Marte, Giove, Plutone - i vostri Magi, svolte nella carriera. Epifaniaindimenticabile.

GIOCHI Sudoku COME SI GIOCA Lo schema è una griglia di 9x9 caselle, in cui sono evidenziati

9 "settori" quadrati di 3x3 caselle ciascuno. Alcune caselle riportano un numero, altre sono vuote. Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo

tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri da 1 a 9. senza alcuna ripetizione.

Kakuro COME SI GIOCA Scrivere un numero da 1 a 9 in ogni casella bianca.

La somma di ogni segmento di linea orizzontale o verticale deve essere uguale alla cifra segnata a sinistra o sopra il segmento corrispondente.

Un numero può essere usato una sola volta in ogni segmento orizzontale o verticale.

TABELLA SOMME UNIVOCHE 2 cifre

3 cifre

ESEMPIO Nell'esempio, nel terzo settore il numero 7 andrà per forza in g3, poiché è già presente nella colonna h (in h5), nella riga 1 (in b1) e nella riga 2 (in e2).

8

4

7

2

9

1

3

7

4

4

7 4 7

1 5

8

5 2

9

3 4

6 1

1

5 1

7

3

6

6

1 2 3 4 5 6 7 8 9

1

7

8 9 1

5 8

4 7

3

ESEMPIO Incrocio del 3 col 4: il 3 si ottiene solo come somma di 1 e 2, il 4 solo come somma di 1 e 3, dunque nella casella comune ci va l'1; poi si aggiunge il 2 per completare la somma 3 e il 3 per completare la somma 4. Nella riga col 20 c'è un 3, e nelle due caselle vuote la somma che manca è 20-3=17; 17 in due cifre si ottiene solo con 8 e 9; nella colonna dell'11 c'è già un 2 quindi il 9 non ci può stare perchè il totale supererebbe 11.

Quindi la sequenza della riga col 20 è 3 - 8 - 9. Per completare le ultime due caselle ci possono andare solo un 1 e un 5.

3 20

3

2

4

5

1

11

1 2 14 3 8 9 1 5

38

44

15 4 cifre

29 30 5 cifre

30

21

17

12

11

6 6 cifre

15

7

4

13

11

3

7 cifre

7

6

14

8 cifre

16 4

2

4 26

35 13

11

3 4 16 17 6 7 23 24 10 11 29 30 15 16 34 35 21 22 38 39 28 29 41 42 36 37 38 39 40 41 42 43

1+2 AIUTATEVI 1+3 CON LA 7+9 8+9 TABELLA 1+2+3 1+2+4 6+8+9 7+8+9 1+2+3+4 1+2+3+5 5+7+8+9 6+7+8+9 1+2+3+4+5 1+2+3+4+6 4+6+7+8+9 5+6+7+8+9 1+2+3+4+5+6 1+2+3+4+5+7 3+5+6+7+8+9 4+5+6+7+8+9 1+2+3+4+5+6+7 1+2+3+4+5+6+8 2+4+5+6+7+8+9 3+4+5+6+7+8+9 1+2+3+4+5+6+7+8 1+2+3+4+5+6+7+9 1+2+3+4+5+6+8+9 1+2+3+4+5+7+8+9 1+2+3+4+6+7+8+9 1+2+3+5+6+7+8+9 1+2+4+5+6+7+8+9 1+3+4+5+6+7+8+9

I giochi di ieri LE SOLUZIONI DEL SUDOKU 1 2 3 8 5 4 6 9 7

4 5 6 3 7 9 2 1 8

7 9 8 2 1 6 3 5 4

2 6 1 5 8 7 4 3 9

8 4 5 1 9 3 7 6 2

9 3 7 6 4 2 1 8 5

6 8 4 7 3 5 9 2 1

3 1 9 4 2 8 5 7 6

5 7 2 9 6 1 8 4 3

6 1 6 9 5 9 1 2 8 9 3 1 6 1 8 9 6 9

3 8 1 5 7 2 9 6

5 7

LE SOLUZIONI DEL KAKURO 9 3 7 8 2 6 9 1 7 1 3 4 8 5

4 8 2 1

36 Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Abruzzo abruzzo@ilmessaggero.it www.ilmessaggero.it

METEO Teramo Pescara L'AQUILA

Chieti

Sabato 6 Gennaio 2018

Pescara Chieti P. Duca d’Aosta, 34 (PE) T 085/28141/2/3 F 085/4221462 f L’Aquila Teramo P. Duca d’Aosta, 34 (PE) T 085/4222127 F 085/4221462

Chieti/ Il caso Madonna nera e bambina Gesù è bufera sul presepe vivente

Teatro Stagione al via a Chieti con L’Anatra all’arancia

Calcio/ Il mercato

D’Alessandro a pag. 48

A pag. 48

Alle pagg. 52 e 53

Pescara stringe per Gravillon ed Embalo, spunta Xian Emmers In serie C Foggia del Teramo verso l’addio: è richiesto dal Lentini Patron Campitelli incontra Repetto e per adesso rinuncia al terzino

Coltellate e droga, è la nuova mala Pescara: tre arresti della polizia per il tentato omicidio di due macedoni, sono tutti esponenti di una famiglia di serbi un cui membro è finito dentro ieri per narcotraffico

`

PESCARA Dopo una notte di accertamenti e interrogatori, la polizia ha arrestato le tre persone da subito sospettate di aver tentato di uccidere a coltellate, giovedì pomeriggio in via Rigopiano a Pescara un vicino di casa e il nipote, di 32 e 22 anni, macedoni.

In manette è finito Muhamet Neziri di 43 anni, serbo, insieme a due suoi figli: Tyson di 27 anni e un minore di 16enne. Dall’arresto ci un altro figlio, di Irfan, di 21 anni, emergono gli interessi criminali della famiglia Neziri legati a droga e prostituzione.

Di Filippo a pag. 39

Pescara. La ragazza uccisa

Jennifer: «L’ex fidanzato non è pazzo» PESCARA Era nel pieno delle sue capacità mentali Davide Troilo quando, il 2 dicembre del 2016 a Pescara, uccise con 17 coltellate la sua ex fidanzata Jennifer Sterlecchini. Lo

La Befana. Manifestazioni in tutto Abruzzo

dice lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che ha depositato la perizia richiesta dal gup. Il 24 gennaio ci sarà l’udienza con il rito abbreviato: Troilo rischia fino a 30 anni.

Cirillo a pag. 40

Class action contro gli aumenti dilaga la protesta anti pedaggi Il caro autostrade mobilita sindaci e pendolari, martedì sit in a Roma

Elezioni, lite a Teramo sul nome di Pannella TERAMO È insanabile lo strappo tra Emma Bonino e gli attivisti radicali teramani, da sempre legati allo storico leader.

Procopio a pag. 50

AVEZZANO La protesta contro l’aumento del 13% dei pedaggi autostradali della A 24 e della A 25 sta dilagando. La mobilitazione dei sindaci, dei sindacati, dei pendolari, degli utenti si sta allargando a macchia d’olio: in una nota l’onorevole avezzanese Massimo Verrecchia propone una class action. I gruppi di maggioranza del consiglio provinciale hanno sottoscritto una proposta contro gli aumenti dei pedaggi. La petizione on line lanciata dal sindaco di Aielli, Enzo di Natale, ha superato le settantamila firme. Martedì ci sarà un sit-in davanti al ministero dei Trasporti in concomitanza dell’incontro tra il ministro Graziano Delrio e i presidenti di Regione D’Alfonso e Zingaretti.

Biancone a pag. 47

Teramo, bigamia

Mogli in Italia e Asia: a giudizio un marocchino TERAMO Rischia una condanna per bigamia perché mentre era sposato con una donna musulmana asiatica è convolato a seconde nozze con una donna italiana. È stato per puro caso che la seconda moglie, una 40enne della Val Vibrata, ha scoperto il certificato di matrimonio musulmano del marito, un marocchino, che ora sarà processato.

Poeta a pag. 50

CYBER SPIONAGGIO PESCARA Anche le più banali azioni, come andare dal parrucchiere di fiducia nello stesso giorno della settimana in una determinata fascia oraria o ordinare cappuccino e cornetto nello stesso bar tutte le mattine alla stessa ora, rappresentano informazioni utili per lo spionaggio cibernetico.

E i social network costituiscono una rampa facilitata di accesso alle conoscenze personali o di interi settori produttivi della società. A sviscerare le nuove frontiere dell’accesso ai dati e all’uso che ne deriva, è Antonio Teti, responsabile dei Sistemi informativi e innovazione tecnologica dell’Università d’Annunziò Chieti-Pescara e docente di cyber security e cyber intelligence, nel volume Cyber espionage e cyber counter intelligence-spionaggio e controspionaggio cibernetico (Rubettino). Un volume pratico rivolto a tutti, scritto con un linguaggio comprensibile e divulgativo, dove l’importanza, il significato e in particolare le modalità di utilizzo delle tecniche di spionag-

IL LIBRO DI ANTONIO TETI METTE IN GUARDIA DAI RISCHI DEL WEB

Bancarelle, la festa dell’Aquila L’AQUILA Venticinquemila visitatori, ieri, per la fiera nel capoluogo. E a Pescara la vecchia arriverà in barca. Calcagni a pag. 43 e a pag. 42

L’anno che verrà

Mare, neve, borghi il turismo riparte

L’AQUILA I dati del trimestre balneare inducono all’ottimismo: nella seconda parte del 2017 l’Abruzzo ha superato lo choc per sisma e sciagure invernali. E ora si punta al rilancio: le risorse ambientali ci sono, devono migliorare ricettività e servizi.

Ardito, Dascoli a pag. 38

I nostri dati alla portata dei pirati della rete

14 - 21 - 28 Gennaio

VI ASPETTIAMO IN ISTITUTO

MATTINE ORE 10-13

4 Febbraio

gio e di controspionaggio all’interno del Cyberspazio, rappresentano il cuore del messaggio che Teti ha voluto dare ai lettori evidenziando la complessità e i vantaggi derivanti dall’impiego di tecniche di intelligence soprattutto all’interno dei social media e del web. Particolare attenzione è dedicata alla rilevanza che assume l’arte dell’inganno nel mondo virtuale (cyber deception) e quella comportamentale (cyber behavior), «giudicati strumenti imprescindibili per la conduzione di azioni di condizionamento e persuasione di massa», si legge nell’introduzione. «Da una parte - spiega l’autore Antonio Teti - descrivo le metodologie di acquisizione delle informazioni e l’evoluzione dello spionaggio cibernetico, dall’altra affronto anche il tema del controspionaggio se so di essere oggetto di attività spionistiche e cosa sono le tecniche di contro-informazione quindi del cyber-inganno». Teti mette anche in guardia contro i rischi dell’immissione in rete di informazioni che a ognuno di noi all’apparenza sembra innocui e fornisce elementi per operare nel modo corretto quando si ha a che fare con il web.

38

Abruzzo

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

L’anno che verrà/ Il turismo GLI ORIZZONTI DEL 2018 L’AQUILA Il peggio, per il turismo abruzzese, sembra passato. Pur con le dovute cautele dettate da una situazione molto dinamica, il tragico effetto Rigopiano, il combinato disposto catastrofi-maltempo che ha segnato il 2017, sembra essere stato ammortizzato. Lo dicono i dati sulle presenze, ma ancor più il moderato ottimismo degli operatori.

Certo, la strada per fare del comparto un asset solido e redditizio è ancora lunga e irta di ostacoli.

Con delle criticità non da poco: il caso Gran Sasso, il caro tariffe, la necessità di servizi più adeguati.

Complessivamente l’Abruzzo tiene botta bene, può coccolarsi alcune eccellenze (Roccaraso, in generale il circo bianco e la ricettività costiera), ma si aspetta per il 2018 un’ulteriore crescita della qualità della promozione e della programmazione e, perché no, una maggiore integrazione tra le funzioni, trasporti in primis.

Neve e mare, l’Abruzzo scommette sul riscatto `Lolli: «Piano strategico e servizi Dopo il gennaio nero, i buoni dati del trimestre estivo portano ottimismo le chiavi per aumentare le presenze» `

I NUMERI È il vice presidente della giunta regionale con la delega al Turismo, Giovanni Lolli, a tracciare il quadro di partenza. Con una premessa d’obbligo: i dati sono finalmente oggettivi grazie al sistema Sitra (Abruzzo prima Regione ad adottarlo) a cui si è agganciato il 90% degli operatori, con un utilizzo che però si ferma all’80% dei posti letto e al 50% degli esercenti. In soldoni: i più piccoli fanno ancora resistenza. «Da gennaio a novembre 2017 – dice Lolli – gli arrivi sono aumentati dell’1,6%, meno che nel resto d’Italia, e le presenze del 3%. Se si scompone per province è andata molto bene Chieti, bene Teramo, male L’Aquila e Pescara. Se consideriamo i tre mesi estivi, l’Abruzzo è 4,5 punti sopra rispetto all’anno precedente; L’Aquila è a +3,7% per gli arrivi, rimane bassa Pescara. I dati dicono che la botta, da gennaio a giugno, è stata pesantissima, ma nei mesi estivi c’è stata una ripresa.

Il risultato positivo, poi, si è registrato più nell’extra alberghiero, nelle strutture che chiamiamo complementari (+10% arrivi) co-

LE LUCI E LE OMBRE DEL SETTORE: «COSTA DEI TRABOCCHI MODELLO DI SUCCESSO MA SENZA ADEGUATA RESIDENZIALITA’»

Raoul Bova con Massimiliano Bartolotti a Ovindoli

me B&B e strutture diffuse.

Nell’alberghiero la crescita degli arrivi è dell’1,5%».

Detto del quadro di partenza, Lolli fissa gli obiettivi: «Il terremoto e le catastrofi hanno accentuato problemi preesistenti. Il nostro posizionamento è poco chiaro da anni: la costa viene vista come una Emilia Romagna dei poveri e l’interno come una Toscana minore. Non c’è ancora una unicità.

Ragionando su questo abbiamo deciso di investire molto sul turismo attivo, protocolli specifici per puntare su chi viene a fare un’esperienza, legandola alle attività, al godimento di prodotti unici». In questo ambito, l’Abruzzo si appresta a firmare con il governo il secondo contratto istituzionale di sviluppo, dopo Pompei. In più la Regione si è dotata del piano strategico per il turismo che andrà tradotto in atti e azioni.

«Tutto questo funziona solo se ci sono i servizi» ammonisce però Lolli, indicando questa tra le priorità e facendo esempi: «Costa dei Trabocchi è un modello di grandissimo successo, ma non ha la residenzialità adeguata. Così come il Gran Sasso: quello estivo funziona, quello invernale quasi per niente».

Roccaraso, una delle regine del turismo montano

Il focus Presenze e arrivi crescono meno che nel resto d’Italia In Abruzzo nell’anno appena passato sono cresciuti presenze e arrivi, ma meno che in Italia, in primis a causa dei tragici fatti di gennaio

1

Una terra con tante perle in cerca di valorizzazione

Il Gran Sasso d’estate

Roccaraso, Costa dei Trabocchi, la neve, i borghi: sono tante le eccellenze del territorio, ma la percezione dei visitatori è che manchino ancora servizi adeguati

2

E a proposito di turismo bianco Luca Lallini, ad della Campo Felice spa, pur confermando la soddisfazione per l’andamento delle presenze, mette nel mirino «l’aumento pesantissimo delle tariffe autostradali: le stazioni abruzzesi vivono di turismo pendolare, qui gli aumenti incidono molto più che altrove. La neve è ancora un fiore all’occhiello dell’Abruzzo, una risorsa vitale delle aree interne, ma ci sono grandi difficoltà perché la Regione aiuta poco gli operatori privati. I fondi?

Qui non è arrivato nulla negli ultimi anni». Dal mare ai monti. Dice Riccardo Padovano, presidente del Sib –Confcommercio (Sindacato italiano balneari), che la stagione scorsa è stata «molto positiva»: «C’è stato un incremento del 20%, pareggiando la negatività degli anni passati, dettata dai problemi della balneazione. In particolare sono aumentati i consumi: la categoria è riuscita cambiare le modalità di promozione dei prodotti, oggi lo stabilimento non vende più pizzette e gazzose, diventa un centro turistico. In questo ha aiutato molto l’accordo con Trenitalia, con il quale è stata prevista una scontistica sugli ombrelloni. Stiamo facendo lo stesso con Tua».

LE AZIONI È in prospettiva che ragiona Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi: «L’economia turistica è in evoluzione continua. L’Abruzzo subisce da anni gli effetti di un’immagine intossicata dalla mala gestione dei servizi essenziali che ha minato la credibilità. Stiamo cercando di fare un programma decennale con la Regione per mettere al centro la ristrutturazione di queste gravi falle ed evitare che cliccando “Abruzzo” escano problemi. L’ottica deve essere industriale, a quattro mani pubblico-privato.

Vanno sviluppate con convinzione le reti d’impresa che abbiamo costituito. A tutto questo si deve legare l’operatività dei Dipartimenti pubblici. Per fortuna ci sono territori leader che tengono, ma serve una programmazione salda e convinta».

Stefano Dascoli © RIPRODUZIONE RISERVATA

Obiettivi: programmazione promozione e integrazione Per le categorie è importante migliorare la promozione e la programmazione per superare le criticità

SPIAGGE E MONTI

ROCCARASO E’ UN’ECCELLENZA MA CASO GRAN SASSO E CARO AUTOSTRADE PENALIZZANO LA STAGIONE INVERNALE

3

La costa dei trabocchi

L’opinione. Stefano Ardito

Le risorse ambientali per un boom penalizzate dall’assenza di un sistema Stefano Ardito a e ricerche sul turismo, in Italia e in Europa, dicono da tempo le stesse cose. Calano regolarmente, da anni, le forme di vacanza tradizionali come il turismo balneare e lo sci di pista. Destano sempre più interesse, invece, attività unite dal rapporto con la natura, l’autenticità, il benessere. Al posto di un’unica villeggiatura simile a quella dei nonni, si organizzano ponti, vacanze brevi, fughe last minute.

Crescono le terme e la wellness, la gastronomia e il vino, la natura e i parchi, i borghi e la cultura.

Cresce lo sport non competitivo, dalle piste ciclabili alla mountain-bike, dai sentieri verso i rifugi e le vette ai cammini della fede diretti a Roma, ad Assisi, a San-

L

tiago de Compostela o al Gargano. D’inverno, accanto allo sci di pista messo in crisi dai prezzi e dai cambiamenti del clima, crescono attività impegnative come lo scialpinismo e il freeride. E altre alla portata di tutti, come le ciaspole e le passeggiate sui sentieri battuti.

Tra le strutture ricettive soffrono alberghi e pensioni tradizionali, mentre continuano a crescere bed & breakfast, agriturismi e simili. Strutture più economiche, a volte. Ma che consentono, soprattutto, un rapporto più stretto con il territorio, i suoi sapori e la sua gente. Le statistiche indicano anche la crescita degli alberghi e dei servizi di lusso, nelle metropoli o in “non luoghi” come Dubai e simili. Da Barcellona e Parigi fino a Firenze e Vene-

WELLNESS, BORGHI ESCURSIONISMO ENOGASTRONOMIA UN PAESE DI BENGODI CHE NON CRESCE COME POTREBBE

zia, le città più note d’Europa attendono l’annunciato aumento dei flussi provenienti dalla Cina e dall’India.

L’Abruzzo, a parte i due ultimi segmenti, sembra avere tutte le carte per un boom. Belle spiagge, mare pulito, decine e decine di borghi, colline suggestive, montagne imponenti e protette, cibi e vini di qualità. I prezzi sono competitivi, le distanze tra una meta e l’altra sono brevi, e consentono di spostarsi tra mare, montagna e colli riempiendo di contenuti la vacanza. Se si dà un’occhiata alle statistiche, però, il potenziale paese di Bengodi cresce poco, e comprende aree in seria crisi. I motivi, e le potenziali cure, meritano una riflessione.

Nelle vacanze di Natale che si stanno per concludere, il tutto

Stefano Ardito

esaurito a Pescasseroli e sull’Altopiano delle Rocche dimostra che è finita la «paura dell’Appennino» legata ai terremoti del 2009 e del 2016. Oltre a Roccaraso, Campo Felice e Ovindoli, hanno avuto successo luoghi dove piste e impianti non ci sono, ma ideali per le attività alternative.

Qua e là, vedi il caso doloroso del Gran Sasso, manca la capacità di

programmare i lavori sugli impianti di risalita in modo da garantire la stagione. Gli interventi per la pulizia delle strade avviati dalla Regione sono positivi, ma fanno l’errore di identificare la montagna con i luoghi dello sci di pista, trascurando Fonte Vetica e altre mete importanti.

Guardando verso la primavera e l’estate continuano a mancare le ciclabili, e la loro interconnessione con le ferrovie locali come in Alto Adige e in Trentino. L’informazione cartacea e sul web è lacunosa e non aggiornata. Sugli uffici turistici del territorio, tranne rari casi virtuosi, è bene stendere un velo pietoso.

Il turismo, come ha ribadito il Parlamento Europeo a ottobre, è ormai il principale motore di sviluppo, reddito e cultura del continente. Perché funzioni, oltre alla qualità delle mete, c’è bisogno di fare sistema. Formazione professionale, fantasia nel confezionare il prodotto, gestione delle infrastrutture, promozione devono procedere insieme. In Abruzzo, purtroppo, questo sistema non c’è.

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DUE DELLE VITTIME E DUE AGGRESSORI HANNO PRECEDENTI CON LA GIUSTIZIA NELL’ALLOGGIO POPOLARE ERANO TUTTI ABUSIVI

Pescara

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Fax: 085 4221462 e-mail: pescara@ilmessaggero.it

Coltellate, arrestati padre e due figli Tre in manette per la lite finita nel sangue in via Rigopiano `Sono serbi e devono rispondere di duplice tentato omicidio coinvolto un terzo ragazzo che ha fatto perdere le sue tracce la musica alta il motivo dello scontro, ma per la polizia c’è altro

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CITTA’ VIOLENTA Dopo una notte di accertamenti e interrogatori, la polizia ha arrestato le tre persone da subito sospettate di aver tentato di uccidere a coltellate, giovedì pomeriggio nel cortile delle palazzine popolari di via Rigopiano un vicino di casa e il nipote, di 32 e 22 anni, macedoni. A causa dei numerosi colpi ricevuti, i due sono stati sottoposti ad intervento chirurgico ed ora sono ricoverati in prognosi riservata. In manette è finito Muhamet Neziri di 43 anni, serbo, insieme a due suoi figli: Tyson di 27 anni e un minore di 16enne. Coinvolto anche un altro figlio, il quale fra l’altro era in affidamento ai servizi sociali per alcuni precedenti, di cui si sono perse al momento le tracce. Il padre e il figlio Tyson sono stati rinchiusi in carcere su disposizione del pm Rosangela Di Stefano, mentre il minorenne si trova nell’istituto penale minorile dell’Aquila.

L’ACCUSA Devono rispondere tutti e quattro di duplice tentato omicidio.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, diretta da Dante Cosentino, avrebbero tentato di ammazzare zio e nipote al culmine di una lite scoppiata al momento pare per futili motivi, schiamazzi vari e musica alta.

Ma per gli inquirenti sotto potrebbe esserci altro. Sia le due vittime che due degli aggressori hanno precedenti. Sono volti noti alle forze dell’ordine per vari reati e quindi si vuole capire se alla base della discussione poi degenerata vi fosse altro. Non solo cattivi rapporti di vicinato co-

I COLTELLI UTILIZZATI NON SONO ANCORA STATI RECUPERATI PROGNOSI RISERVATA PER I FERITI RICOVERATI AL SANTO SPIRITO

me riferito da alcuni testimoni.

A parte il 22enne, che risiede a Foggia ed era ospite dallo zio per le festività natalizie, è stato accertato che tutti occupano abusivamente gli alloggi popolari.

L’allarme è scattato vero le 15.15, quando al 113 è arrivata una chiamata che riferiva di una violenta lite sotto le palazzine Ater di via Rigopiano. Al loro arrivo, gli agenti delle Volanti si sono trovate davanti una Nissan Juke bianca che cercava di uscire dal cortile per darsi alla fuga. All’interno dell’auto vi era Muhamed Neziri con il figlio Tyson, quello minorenne e altri quattro familiari. E’ stato fermato e i poliziotti si sono accorti che aveva gli abiti sporchi di sangue. Tracce di sangue sono state notate anche a terra, nel cortile. Delle presunte persone ferite però nulla. Solo dopo qualche minuto è arrivata la notizia che due uomini erano arrivati in ospedale, trasportati da un parente e da un passante, con gravi ferite d’arma da taglio.

Sul posto sono arrivate la scientifica e la mobile, che hanno avviato gli accertamenti per fare chiarezza. Sono stati ascoltati dei testimoni, i quali hanno raccontato dei rapporti non idilliaci fra le due famiglie, per lo più per motivi banali. Qualcuno ha anche dato una mano nel ricostruire l’accaduto. Neziri padre e il 32enne si sarebbero incontrati nel cortile e subito sarebbero volate parole grosse e offese. In aiuto del primo sarebbero arrivati i tre figli che, coltelli alla mano, si sarebbero scagliati prima contro la vittima e poi contro il nipote intervenuto in suo soccorso. Colpiti a pugni e da diverse coltellate, i due sono riusciti a salvarsi, trascinandosi verso delle scalette che portano alla strada, da cui sono riusciti a chiedere aiuto.

Al momento i coltelli usati nell’aggressione non sono stati trovati. Sequestrato invece negli appartamenti occupati dalla famiglia Neziri materiale di vario genere, che potrebbe rivelarsi utile a capire cosa effettivamente accaduto.

Alessandra Di Filippo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Muhamet Neziri e il figlio Tyson, arrestati per le coltellate in via Rigopiano. A lato Irfan Nezini, un altro figlio del serbo, e Daniela Nonnati, in alto Dante Cosentino con gli investigatori della squadra mobile

Estorsioni e droga in mano al rampollo IL RETROSCENA Nel giorno in cui mezzo nucleo familiare dei Neziri, Muhamet e due suoi figli, sono finiti in manette per doppio tentato omicidio, la squadra mobile ha arrestato, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Antonella Di Carlo su richiesta del pm Anna Benigni, un altro figlio ancora. Si tratta di Irfan di 21 anni. È accusato di tentata estorsione, lesioni e spaccio di stupefacenti. Aveva messo su un vasto giro di droga mentre si trovava ai domiciliari, nella sua casa di via Aldo Moro, per una rapina messa a segno a marzo nella filiale della banca Bper di Francavilla al Mare. Attraverso vari canali e utilizzando minorenni come corrieri riusciva a rifornire, soprattutto nei fine settimana, i

frequentatori dei locali della movida. Con lui, arrestata anche una 39enne di Spoltore, Daniela Nonnati, ben inserita e nota nei vari locali. Lei è stata posta ai domiciliari, mentre Irfan è stato rinchiuso in carcere. La donna faceva da tramite. Sei gli episodi di droga contestati, quattro dei quali avvenuti nei week end in zona Torri Camuzzi e in via delle Caserme. In una occasione è stata fermata mentre riceveva della cocaina da due ragazzini mandati da Irfan. In un’altra, in auto dopo essere stata a casa del serbo a rifornirsi di stupefacenti.

Oltre a Nonnati, il serbo aveva tutta una rete di persone dedite allo spaccio a Pescara e Chieti.

Diversi i minorenni indagati.

Ma, dalle indagini, è emerso che voleva allargare il suo giro d’affari avviando anche l’attività di sfruttamento della prostituzio-

ne. Il tutto è venuto a galla dalla denuncia di una prostituta italiana, la quale un anno fa circa si è rivolta alla polizia raccontando di essere stata aggredita insieme al compagno in casa sua, in via Monte di Corno, da Irfan e da un’altra persona. Dopo qualche settimana, si è presentata dai carabinieri, integrando la denuncia e dicendo che era stata aggredita in quanto il serbo e la sua famiglia pretendevano che insegnasse il mestiere della prostitu-

LA SQUADRA MOBILE SVELA UN GIRO CRIMINALE GESTITO DA IRFAN, 21ENNE DELLA FAMIGLIA NEZIRI CHE RIFORNIVA I PUSHER DELLA MOVIDA PESCARESE

zione ad una loro ragazza. La circostanza è stata poi confermata da alcune intercettazione nell’ambito di una più vasta inchiesta sulla prostituzione, che ad aprile ha portato a numerosi arresti di albanesi e romeni, i quali si erano spartiti il territorio pescarese. Messa alle strette ha riferito poi che era compagna di uno degli albanesi arrestati, il quale faceva uso di droga e si riforniva da Irfan con cui aveva maturato un certo debito. Per cui ad un certo punto il serbo le aveva intimato di pagare o altrimenti di insegnare ad una sua ragazza a prostituirsi. Al suo rifiuto, era scattata l’aggressione.

Dal racconto, sono stati avviati altri accertamenti, che hanno portato a scoprire il giro di droga e altri traffici.

A. Dif. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pescara

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Jennifer: «L’ex fidanzato non è folle», la perizia inchioda Davide Troilo Il consulente del Gup, Massimo Di Giannantonio, esclude per l’imputato di omicidio la scappatoia dell’infermità mentale»

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DONNE NEL MIRINO Era nel pieno delle sue capacità mentali Davide Troilo quando, il 2 dicembre del 2016, uccise con 17 coltellate la sua ex fidanzata Jennifer Sterlecchini. Lo ha stabilito lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che nei giorni scorsi ha depositato la perizia richiesta dal gup. «Troilo - si legge in uno dei passi più significativi della consulenza - non è stato affetto, al momento del compimento dell’atto delittuoso, da patologie psichiatriche, ovvero da elementi clinici di sufficiente valore psicopatologico, in particolare psichiatrico-forense, che possano consentire di affermare che sussistessero aspetti di malattia mentale tali da configurare una condizione di interesse medico-legale ai fini dell’imputabilità, ovvero incidendo o diminuendo la capacità di Troilo di intendere e volere». In parole

«NON SUSSISTONO ASPETTI DI MALATTIA MENTALE», A GENNAIO IL RITO ABBREVIATO LUI RISCHIA FINO A TRENT’ANNI

semplice, quando Troilo, nella sua abitazione, colpì ripetutamente la sua ex fidanzata, che era andata a casa sua per riprendere le sue cose, era capace di intendere e di volere.

In termini penali questo potrebbe voler dire che Troilo rischia la pena dell’ergastolo. «Il nostro perito - spiega l’avvocato Giancarlo De Marco, che assiste l’imputato - non è pienamente convinto delle conclusioni di Di Giannantonio. Certo, molto dipenderà dalla concessione o meno delle attenuanti generiche e poi c’è la riduzione di un terzo della pena per la scelta del rito abbreviato». In termini più semplici questo vuol dire che l’accusa ha contestato a Troilo due aggravanti: quella dei futili motivi (perché la ragazza aveva chiuso il rapporto sentimentale o perché non voleva restituire all’ex un tablet, questo deve essere ancora verificato) e quella della premeditazione. Se dovessero essere accolte dal giudice tutte e due o soltanto una, con il rito abbreviato la pena potrebbe arrivare a 30 anni; se la difesa riuscisse a scardinarle, si potrebbe però scendere anche a 16 anni .

L’UDIENZA Per il 24 gennaio prossimo era già stata fissata l’udienza davanti al gup per la discussione della

perizia e per il dibattimento.

Jennifer quel maledetto giorno, si era recata nell’abitazione dell’ex con il quale conviveva, per raccogliere le sue cose. E lo aveva fatto facendosi accompagnare dalla madre e da un’amica. Ma nel mentre mamma e amica caricavano la macchina, Jennifer rimase sola in casa con Troilo ed accadde l’irreparabile.

Maurizio Cirillo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Davide Troilo, arrestato per l’omicidio di Jennifer Sterlecchini

Risanamento edilizio e nuovi alloggi cura da cinque milioni per Fontanelle LOTTA AL DEGRADO Un corpo da risanare, con interventi mirati e capillari. Così Luciano D’Alfonso ha presentato i lavori per gli appartamenti Ater a Fontanelle, ieri, in un incontro nella sede dell’associazione di quartiere. La firma della convenzione, per un totale di 5 milioni di euro, prevede lavori su 202 appartamenti a Fontanelle (2 milioni 465 mila euro), 58 in via Salara Vecchia (1 milione 250 mila euro), 248 nelle case ex Gescal (785 mila euro) e il completamento dell’edificio in via Trigno, 64 ap-

partamenti (500mila euro). «I lavori iniziano ai primi di marzo ha spiegato il governatore -. A fronte delle 2mila 400 imprese che si sono presentate, individuatene 15, c’è ora la fase di comparazione. Le imprese sappiano che il ribasso servirà per reinvestire in ulteriori lavori nel quartiere». Come illustrato dal dirigente Ater Carmine Morelli, i lavori implicano modifiche ai balconi dai quali filtra acqua negli appartamenti, coibentazione, rifacimento della pavimentazione. Interventi di ordine igienico sanitario dunque.

Sul fronte sicurezza, garantita ulteriore richiesta di supporto allo

Stato da parte del presidente Luciano D’Alfonso, che ha anche invitato i residenti a curare loro il verde, accrescendo il senso di comunità Presente all’incontro anche il vicensidaco Antonio Blasioli, che

D’ALFONSO ANNUNCIA GLI INTERVENTI DELLA REGIONE «RISCHIO CROLLI A RANCITELLI» L’ALLARME DEL M5S

ha illustrato il progetto di 150mila euro per il completamento della palestra di quartiere. E annunciato altri 3milioni 300mila euro, dai fondi per le periferie, per la sistemazione dei locali sottostanti degli immobili, per spazi comuni o per ricavare una ventina di appartamenti da destinare a persone diversamente abili. Ulteriori 500mila euro prevedono il miglioramento dei collegamenti tra via Tirino e via Caduti per Servizio. Intanto i Cinque stelle Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo, dopo un incontro con i residenti, lanciamo un allarme dal quartiere Rancitelli: «In via Lago di Borgiano c’è un un palazzo che potrebbe crollare da un momento all’altro e in alcuni sottotetti ci sono eternit e amianto» comunicano in una nota.

Alessandro Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pescara Metropolitana

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

La befana sul peschereccio al Marina Attesa per la vecchina: alle 11 arriva dal mare al porto turistico `Si ferma in più piazze quella del M5S, all’Oasi quella del vigile poi a Pediatria in ospedale, dalle 17 è a piazza Muzii con l’Avis Calze, pompieropoli e giochi all’Arca e al Centro d’Abruzzo

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L’ULTIMA FESTA E’ arrivato il giorno dell’Epifania e Pescara è pronta a celebrare le Befane. Un’anticipazione c’è stata ieri a Montesilvano con le vecchine scese dal cielo nella piazza del Comune. L’evento forse più atteso è quello della “Befana che viene dal mare”, alle 11 al porto turistico Marina di Pescara, iniziativa a cura della Società italiana salvamento rappresentata dal presidente Cristian Di Santo e da Riccardo Padovano, con la collaborazione del presidente del Marina, Luca Di Tecco, e il patrocinio del Comune. «E’ una befana che si svolge da 18 anni, 15 dei quali al porto turistico» ha detto Padovano. «Una festa per i bambini ma anche uno spettacolo per i grandi» ha aggiunto Di Santo.

La befana arriverà a bordo di un peschereccio e distribuirà regali ai piccoli. Ci saranno anche venti cavalli dell’associazione “I cavallotti” di Manoppello.

Sempre a Pescara, la befana dei donatori di sangue si presenterà alle 17 con una calza di tre metri in piazza Muzii al gazebo dell’Avis nell’ambito dell’evento “Moda e Moda” patrocinato dal Comune. «Daremo informazioni su come diventare donatori di sangue» ha detto il presidente Vincenzo Lattucchella.

del Vigile urbano, che quest’anno compie 18 anni: l’appuntamento, dalle 8,30 alle 20, è al gazebo nel piazzale antistante il supermercato Oasi. Roberto Marzoli è il coordinatore dell’iniziativa.

Si intitola invece “Giocattoli in Movimento” la festa itinerante della Befana organizzata dal Movimento 5 Stelle che farà tappa a Pescara dalle 10 alle 20 al gazebo di corso Umberto; dalle 10 alle 13 sarà a Montesilvano in piazza San Francesco e dalle 14 alle 19 a Spoltore in piazza Belvedere.

I CENTRI COMMERCIALI Ci sono anche le befane nei centri commerciali nel pieno dei saldi:

Montesilvano

alle 16 la visita al Centro d’Abruzzo Ipercoop a Sambuceto con spazzacamini, giocoleria e laboratori di disegno. Al centro commerciale L’Arca di Spoltore si comincia alle 11 con lo spettacolare show delle Pompieropoli; alle 16 va in scena The magic story e alle 18,30 arriva finalmente la vecchina con le calze di dolci per i bambini. E ci saranno, infine, le tante befane che a bordo della scopa volante si affacceranno nei locali di tendenza per la grande festa che tutte le feste porta via: tra queste segnaliamo quella al Granchio Royal, a piazza Le Laudi, con menu a scelta e maxi tombolata (info: 085.61809).

Oggi a Villa Carmine il presepe vivente

DAI BIMBI A PEDIATRIA Indosserà il camice bianco e porterà calze piene di doni e dolciumi anche la vecchina che ha promesso una visita in ospedale al Santo Spirito ai bimbi ricoverati in Pediatria: qui la befana è atte- La befana scesa dal cielo ieri al Comune di Montesilvano sa per le 11,30 per iniziativa del consigliere comunale Massimiliano Pignoli, in collaborazione con le associazioni Aeop (operatori europei di polizia) e Geav (guardie ecologiche ambientali volontarie). «Nelle calze i bambini troveranno cioccolata, carasettembre scorso, nel centralissimelle, dolciumi e succhi di frutta mo viale Regina Margherita, offerti dal supermercato Carre- COETANEI AGGREDITI aveva accerchiato altri quattro four, mentre le calze sono state acquistate dalle associazioni» ha È stato arrestato dai carabinieri, ragazzi, tre minorenni ed uno di un quindicenne di Montesilva- poco maggiorenne, che stavano detto il consigliere Pignoli. no, terzo componente della peri- passeggiando dopo una serata colosa baby gang che nei mesi trascorsa insieme. In evidente LA BEFANA DEL VIGILE A Montesilvano c’è il tradiziona- scorsi aveva aggredito dei coeta- stato di ebbrezza, i componenti le appuntamento con la Befana nei nel centro di Pescara. Il mi- del branco avevano iniziato ad nore è finito nell’istituto di Casal infastidirli con parole offensive del marmo, a Roma, in esecuzio- di vario genere, prima di chiedene dell’ordinanza del Gip presso re dei soldi ed aggredire una delil tribunale minorile dell’Aquila. le vittime con un pugno in pieno Deve rispondere dei reati di con- volto, causandogli lesioni giudicorso in tentata rapina aggrava- cate medicate in ospedale con ta, lesioni personali, porto di una prognosi di dieci giorni. strumenti atti ad offendere e Una scena purtroppo molto ridanneggiamento. Il minorenne, corrente a Pescara, dove le iminsieme ad altri ragazzi - due dei prese delle baby gang, spesso in quali già arrestati lo scorso pri- lotta tra loro, e in genere la viomo dicembre, nella serata del 30 lenza minorile stanno diventan-

Alle 11 al Marina l’arrivo della vecchina su un peschereccio

MONTESILVANO Si concludono oggi le manifestazioni natalizie organizzate dall’amministrazione comunale di Montesilvano.

Alle 18 a Villa Carmine è prevista la quarta edizione del presepe vivente, organizzata dagli Scout Agesci Montesilvano 2. La natività sarà rappresentata in piazza Guy Moll. Altro appuntamento nel piazzale antistante la chiesa di San Raffaele (via Vestina) e negli spazi della case popolari di via Rimini con la Notte del birillo, giunta alla sua nona edizione.

Se ne occupa l’associazione Enfants Terribles, che ha invitato funamboli, clown e artisti di strada tutti impegnati in un chiassoso spettacolo. Sarà una festa tutta dedicata ai più piccoli, per i quali è prevista intorno a mezzogiorno l’arrivo della Vecchietta con la scopa e tanti regali. Alle 18,30 scenderà il sipario sulla manifestazione con l’estrazione della lotteria.

Baby gang, preso il terzo componente Una maxi isola ecologica in manette un minore di Montesilvano per i rifiuti differenziati

SONO TANTI GLI APPUNTAMENTI NELLA GIORNATA DELL’EPIFANIA, IERI L’ANTICIPAZIONE A MONTESILVANO

do un preoccupante fenomeno sociale. Dopo l’aggressione del 30 settembre, le immediate indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di risalire ai presunti responsabili con la doppia ondata di arresti completata ieri. Secondo le testimonianze rese dalle vittime, il quindicenne arrestato ieri era uno dei leader del branco, che ha guidato all’assalto impugnando un coltellino; alla sua identificazione si è arrivati attraverso l’esame delle fotografie e delle informazioni presenti nel suo profilo facebook. Il possesso di un’arma, in un contesto di violenza di particolare gravità, è stato l’elemento decisivo per l’applicazione della misura cautelare.

CITTA’ PULITA MONTESILVANO Inaugurata in via Portogallo, a Montesilvano, la prima isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti. Un maxi contenitore nel quale depositare nell’arco delle 24 ore i sacchetti portati da casa.

In attesa del servizio porta a porta, già inaugurato con ottimi risultati a Montesilvano Colle, i cittadini si abitueranno al sistema della raccolta differenziata. Fra non molto infatti in tutta l’area del cosiddetto Pp1 (dietro la ferrovia) saranno tolti i cassonetti e distribuiti i contenitori ad ogni famiglia e verranno indicati i giorni per la ti-

Mala scatenata

Simoncelli, 80 anni da signore delle luci Colpo da 30mila euro L’azienda è tra le più antiche e longeve di Pescara. E lui ne ancora il timoniere, insensibile al passare degli ani. Sergio Simoncelli, titolare della Sea (impiantistica elettrica, costruzioni, manutenzioni, global service) compie oggi 80 anni, che festeggerà sobriamente con una grande riunione familiare. Un traguardo annunciato in questi giorni da una correzione dell’insegna aziendale; tra le tante possibili, infatti, la definizione che preferisce è quella di Benefattore di piazza Unione.

Illuminazione, arredo urbano, cura del verde, valorizzazione dei monumenti addobbi: non si contano le buone azioni del signore delle luci a favore del suo quartiere e della sua città.

alle Poste di Cugnoli

Sergio Simoncelli impegnato nella cura di piazza Unione, sopra gli auguri sul palazzo Sea

Furto ieri notte all’ufficio postale di Cugnoli. Portati via circa 30 mila euro che erano in cassaforte. Un piano studiato alla perfezione dai malviventi, entrati dopo aver praticato un buco da una stanza attigua del municipio. All’interno, si sono diretti verso la cassaforte che hanno aperto con una mola. A dare l’allarme sono stati ieri mattina i dipendenti, che all’apertura si sono trovati davanti la parete danneggiata e la cassaforte divelta e svuotata. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Penne, guidati dal maggiore Alessandro Albano. Sono state già acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza.

Pescara: Mignella; Di Lisio; festivo: Adriatica.

Montesilvano: Cantò.

Francavilla: Amoroso.

FARMACIE

Massimo: Il ragazzo invisibile-seconda generazione: 16,30- 18,25- 20,20 - 22,15; Napoli velata: 16-18,10- 20,20-22,30; Come un gatto in tangenziale: 16,30- 18,30- 20,30 - 22,30; Wonder: 16- 18,10- 20,20- 22,30; Coco: 16,20- 18,40 - 21; Due sotto il burqa: 16,30 - 18,45 - 21.

Circus: Tutti i soldi del mondo: 16 - 18,30- 21.

S.Andrea: Vi presento Christopher Robin: 16,30 - 18,30 - 20,30.

The Space Montesilvano Gli eroi del Natale: 15,15 - 17,30; Assassinio sull’Orient express: 22,30; Coco: 15,15 - 16,40 - 18,20 19,35; Come un gatto in tangenziale: 14,55 - 17,25 - 19,55 - 22,25 -

CINEMA

pologia dei rifiuti da portare in strada. L’isola ecologica funziona con la tessera sanitaria, è videosorvegliata e dotata di segnale che avverte il pieno dei contenitori interni. «Siamo soddisfatti di questa iniziativa - ha dichiarato il sindaco Maragno e grazie alla collaborazione di Formula Ambiente (responsabile Marcello Rossetti) stiamo aumentando il quantitativo della differenziata». Montesilvano produce mediamente 20 tonnellate di rifiuti l’anno e l’obiettivo resta un’ulteriore diminuzione dell’indifferenziata, ad oggi scesa di mille tonnellate rispetto all’anno scorso.

P.G.O. © RIPRODUZIONE RISERVATA

0,05; Ferdinand: 14,30 - 15,05 -17,40; Il ragazzo invisibile-seconda generazione: 14,30- 15,50 -18,05- 20,20- 22,30; Jumanji: 15,40- 18,30 -21,20- 22,30 - 23,50; Napoli velata: 17,20 - 20 - 22,35; Poveri ma ricchissimi: 19,45 22,10; Star Wars: 21,25; The greatest showman: 20,05; Tutti i soldi del mondo: 16- 18,5021,40; Vi presento Christopher Robin: 15 - 17,35-20,10-22,45; Wonder: 15,35-18,25-21,10.

Spoltore. Multiplex Arca Wonder: 16,10 - 18,30 - 21; Jumanji: 15,30 - 17,10 - 18 - 20,30 - 23; Ferdinand: 16 - 18,15; Assassinio sull’Orient express: 20,30 22,55; Coco: 14,50 - 15,40 - 17,30 18,20 - 20,50; Poveri ma ricchissimi: 20,10 - 22,10; Il ragazzo invisibile-seconda generazione: 16,30 - 18,40 - 20,40 - 22,45; The greatest showman: 17,50; Vi presento Christopher Robin: 15,45 - 20,15 - 22,20; Tutti i soldi del mondo: 15,30 - 18,10 - 20 21,10 - 22,40; La ruota delle meraviglie: 15,10; Napoli velata: 15,20- 17,40 - 20,20 - 22,30; Come un gatto in tangenziale: 15,50 18,10- 20,45- 22,50; Dickens: 16,20; Star wars: 18,30-21,20.

42 Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

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A PASSEGGIO ANCHE IL SINDACO E GLI ASSESSORI CON RISPETTIVE FAMIGLIE AL SEGUITO «È STATO UN SUCCESSO»

L’Aquila

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Fax: 0862 410164 e-mail: aquila@ilmessaggero.it

Fiera in centro con 25mila visitatori Buoni affari per tutti i 330 operatori arrivati in città Nella zona del Torrione non sono mancati gli abusivi

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Nell’area Est e vicino al cimitero segnalati parcheggiatori fuorilegge. Tra le bancarelle t-shirt inneggianti al fascismo

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LA TRADIZIONE La massiccia presenza degli ombrelli che si chiudono al contrario (la vera novità di quest’anno), non ha portato sfortuna alla 70a edizione della Fiera dell’Epifania caratterizzata da un clima quasi primaverile.

Buoni affari per tutti gli operatori e magica atmosfera rinnovata per i circa 25 mila visitatori che si sono alternati per tutta la giornata. Oltre ai 330 operatori con posto assegnato, non sono mancati anche quest’anno gli abusivi che si sono concentrati nella zona del Torrione, mentre in centro storico erano intenti a distribuire braccialetti della fortuna in cambio di qualche spicciolo. Quest’anno per la prima volta è comparsa una nuova categoria di abusivi, quella dei parcheggiatori che chiedevano euro per lasciare l’auto custodita nell’area Est della città e in particolare nella zona del cimitero.

Hanno fatto il giro su facebook inoltre le foto di alcune T-shirt nostalgiche inneggianti al ventennio, con i banchi fra le padelle e i panni magici. La fiera blindata è andata in scena senza particolari problemi con i volontari della Protezione Civile collocati nelle strettoie del percorso.

Alcuni di loro erano intenti a dirigere il traffico dei passeggini bloccando i pedoni per dare precedenza ai “mezzi su ruote”. In giro per la fiera non solo il sindaco Biondi con sua moglie Elisa, ma anche gran parte degli assessori con famiglia al seguito.

Tutti soddisfatti, anche Alberto Capretti della Fiva-Confommercio come ogni anno al lavoro nella sua bancarella con un oc-

IN TANTI GIUNTI NEL CAPOLUOGO DA TUTTA LA REGIONE GLI ORGANIZZATORI PENSANO GIÀ ALLA PROSSIMA EDIZIONE

Il serpentone di gente tra le bancarelle dell’Epifania lungo corso Vittorio Emanuele. Sotto e in basso: alcune bancarelle (FOTOSERVIZIO RENATO VITTURINI)

chio ai suoi Cd e un altro al flusso della fiera. La Fiva ha avuto una proroga in extremis in quanto era già scaduto il bando e l’amministrazione non ha avuto i tempi tecnici per pubblicare il nuovo avviso di affidamento.

Dal prossimo anno cambierà tutto, Alberto Capretti della Fiva è pronto comunque a partecipare ancora.

BIONDI SODDISFATTO «E’ bellissimo vedere il centro storico così affollato in questo tradizionale giorno di festa. – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi – Un dato significativo è l’arrivo di moltissimi visitatori da tutta la regione. Un successo che ribadisce l’importanza e il significato di questa manifestazione. Mi congratulo con l’organizzazione e, in particolare, con gli assessori e il vicesindaco e con il direttore della Fiva Confcommercio Alberto Capretti, che hanno lavorato per mesi con impegno ed entusiasmo per la riuscita di questa manifestazione tanto cara agli aquilani.

Ringrazio il Corpo di Polizia municipale, le forze dell’ordine, il personale del Comune e le socie-

tà Asm e Ama per il loro contributo. Un sentito ringraziamento a tutti gli ambulanti che hanno animato la manifestazione, in particolare quelli aquilani. Ribadisco la volontà, già espressa dall’assessore Piccinini, di prevedere, il prossimo anno, un’area riservata a loro. Ci auguriamo e contiamo, nella prossima edizione, di poter ampliare l’area interessata dalla Fiera, in modo da poterci gradualmente riavvicinare alle dimensioni e al numero di postazioni che si avevano prima del sisma». Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Commercio Alessandro Piccinini. «Affluenza altissima – ha dichiarato Piccinini – e la fiera si è svolta in un clima di grande festa e serenità. Un’ulteriore testimonianza della vitalità di questa iniziativa, profondamente legata alla storia e all’identità della nostra città.

Una dimostrazione di quanto gli aquilani vogliano vivere il centro storico e il miglior premio per il lavoro e l’impegno profuso nell’organizzazione da parte di tutti i soggetti».

Antonella Calcagni

L’appuntamento

Ai Quattro Cantoni la Befana del vigile Oggi, dalle 10 e fino alle 13, ai Quattro Cantoni, si svolgerà la Befana del Vigile. La manifestazione, organizzata dal Comando di Polizia Municipale e dall’associazione Ruote d’epoca, fa rivivere una tradizione tutta aquilana che ebbe inizio il 6 gennaio del 1950 e che è stata ripresa a partire dal 2012. Una rappresentanza dei vigili urbani, in divisa di ordinanza, raccoglierà donazioni, quali giocattoli, capi di vestiario e generi alimentari, da destinare alle associazioni di volontariato presenti nel territorio.

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Festa blindata, ma aumentano i borseggi: preso scippatore LE SPINE Aumento dei borseggi, rispetto all’anno precedente. La settantesima edizione della Fiera dell’Epifania, “blindata” più che mai rispetto gli anni precedenti con la tangibile presenza di forze dell’ordine e varchi presidiati con tanto di sistemi modulari di protezione, new jersey, in plastica o calcestruzzo, ha riservato una sorpresa, una novità assoluta: quello degli improvvisati parcheggiatori abusivi. Come tradizione non sono mancati i fenomeni dei borseggi. Non ci sono dati ufficiali, ma il dato è comunque di gran lunga superiore a quello registrato lo scorso anno quando le denunce presentante ai presidi di polizia e ca-

rabinieri, non avevano superato i 15 casi. In un caso gli agenti della Squadra volante della Questura (diretti da Roberto Mariani) hanno fermato in flagranza di reato un cittadino di nazionalità marocchina, dopo aver sottratto ad un ignaro turista un portafoglio ed un telefono cellulare. Il giovane è stato subito trasferito negli uffici della Questura per le formalità di rito. Non è escluso che il giovane possa essere venuto in città insieme a dei complici.

PRESENZA MASSICCIA La presenza massiccia di agenti della polizia, di carabinieri, anche in abiti civili, insieme ai vigili urbani, hanno contribuito non solo a far sì che i fenomeni di borseggio si limitassero ad un numero fisiologico ri-

PIANO DI SICUREZZA RAFFORZATO CON AGENTI E MILITARI ANCHE IN BORGHESE SEQUESTRATA MERCE CONTRAFFATTA

Alcuni abusivi mostrano la merce poggiata sulla strada

spetto alle migliaia dei turisti che hanno affollato il centro storico, ma anche a creare a mantenere un clima di serenità, allontanando la paura di eventi terroristici. E proprio su questo aspetto nulla è stato lasciato al caso, tanto che il piano della sicurezza è stato quest’anno rafforzato. Sono state totalmente interdette al traffico veicolare, residenti compresi, via Castello, via Zara e via Vittorio Veneto. Sono stati previsti anche otto sbarramenti in via XX Settembre, via San Michele e via Sant’Agostino, viale Gran Sasso, Fontana Luminosa, sulla parte alta di via Pescara e all’incrocio con via Strinella. Sistemate anche le barriere di sicurezza new jersey con tanto di presidio di auto delle forze dell’ordine, arrivate in

città anche da fuori.

Come sempre la parte “del leone”, l’hanno fatta i militari del Nucleo mobile della Compagnia delle Fiamme gialle i quali senza destare clamore, hanno sequestrato parecchia marce contraffatta ad ambulanti che illegalmente avevano deciso di venire alla tradizionale fiera per vendere soprattutto capi di abbigliamento di marchi blasonati ma falsi. Le indagini da parte delle Fiamme gialle proseguono per risalire alla filiera del falso. Non meno importante l’attività svolta dal personale sanitario del 118, dei vigili del fuoco, dei volontari della protezione civile, i quali non hanno segnalato interventi di particolare gravità.

Marcello Ianni © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’Aquila

Arte e buon cibo al museo nazionale Frutti, ortaggi e prodotti della tradizione come lo zafferano `Al via anche tante iniziative per valorizzare il territorio saranno presentati in incontri con agricoltori e contadini e aprire il Munda come spazio cittadino. Ecco tutte le date

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L’INIZIATIVA Arte e buon cibo si incontrano al Munda per rilanciare il Museo nazionale d’Abruzzo e il mercato contadino cittadino. E così nel corso del 2018 frutti, ortaggi e prodotti della tradizione abruzzese, a partire dall’eccellenza aquilana dello zafferano, saranno presentati all’interno del museo in una serie di incontri con agricoltori e contadini locali. «Il mercato contadino come il Munda meritano una maggiore attenzione - afferma la direttrice del Polo museale Lucia Arbace - E questo è giusto che avvenga nel 2018, anno del cibo italiano, promosso dal Mibact».

IL PROGRAMMA Il Munda mette inoltre in campo una serie di eventi e iniziative per il 2018 volti a valorizzare l’arte e ad aprire il Museo come spazio cittadino. Si partirà giovedì 11 gennaio alle 17 con il primo evento che vedrà la presentazione del calendario Amiternino, prezioso reperto archeologico del territorio abruzzese, reso leggibile nei suoi giorni fasti e nefasti grazie alle ricerche dei ragazzi del Servizio civile nazionale e ai nuovi pannelli esplicativi. Ma l’arte del Munda passa anche per la tecnologia, con l’inserimento delle opere all’interno del nuovo sito del polo museale che permette un virtual tour in 3D. Per incentivare le visite, inoltre, a partire da gennaio ci sarà la possibilità di acquistare biglietti scontati a due euro ogni martedì, mercoledì e giovedì dalle 17 alle 19,30 per tutti i tesserati delle associazioni culturali. «Verranno invitati a rotazione i 65 agricoltori che propongono le proprie produzioni al Mercato contadino, frutto della sinergia tra Confederazione Italiana Agricoltori e Slowfood L’Aquila - aggiunge - Illustreranno i frutti e gli ortaggi della tradizione, a partire dallo zafferano che è stata una delle grandi risorse economiche della città e del territorio. Il Munda non conserva solo arte sacra perché in molti dipinti sono celati partico-

lari incredibili, come nella tavola di Francesco da Montereale, dove troviamo una coppa ricolma di frutta dipinta 100 anni prima del celebre canestro di Caravaggio all’Ambrosiana. Due realtà, quella del cibo e dell’arte, che si uniscono per farsi apprezzare e amare dal pubblico».

Riguardo la difficile situazione vissuta dal Munda nei suoi primi due anni di vita, a causa della scarsità di visitatori, la Arbace sottolinea: «Non è facile incentivare un museo ubicato in un complesso di archeologia industriale decentrato rispetto al cuore della città, pertanto è stato rivolto un appello a tutte le associazioni cittadine, a quelle con le quali abbiamo fattivamente collaborato ma anche alle altre, per varare iniziative congiunte quali mostre, concerti, presentazioni di libri, valorizzazione dei restauri del patrimonio artistico. Immagino il Munda come luogo di aggregazione sociale, di incontro, di dialogo.

Per questo motivo abbiamo raccolto l’invito affinché venisse creata una corsia preferenziale per quanti già operano all’interno di associazioni con ingresso a due euro». Per incentivare le visite al Museo, secondo la direttrice, sarebbe necessario prima di tutto un servizio pubblico che ne consenta il collegamento con la città. «La principale criticità è l’assenza di un servizio pubblico - spiega - Nessun autobus ha una sosta o un transito al Munda, nonostante lì vicino ci siano la Fontana delle 99 cannelle e il Parco delle Acque di fronte, la stazione a 300 metri da noi, tre strutture ricettive, tre ristoranti, la chiesa di San Vito riaperta al culto, il convento di Santa Chiara e il mercato contadino».

Marianna Galeota © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA DIRETTRICE LUCIA ARBACE «GLI APPUNTAMENTI PREVISTI NELL’ANNO DEGLI EVENTI PROMOSSI DAL MIBACT»

Il blitz Giovane spacciatore arrestato sull’A24

Le sale interne del museo Munda

Gru inclinata, sfollati un’altra notte fuori L’EMERGENZA Sono proseguite per tutta la giornata di ieri le operazioni di smontaggio della enorme gru (36 metri) che, posizionata all’interno di un cantiere privato nella zona bassa di via Sallustio, si è pericolosamente inclinata di circa un metro a causa – ma si dovrà verificare con attenzione – del cedimento del basamento che, a sua volta, potrebbe aver risentito di un movimento del terreno. La questione verrà ovviamente ricostruita nei dettagli e non è escluso che possa approdare sul tavolo del magistrato dopo le relazioni tecniche rimesse dagli organi competenti. In ogni caso si può dire che l’intera operazione, dall’allarme allo smontaggio della gru, si è svolta linearmente e senza particolari criticità. Anche tenendo conto della sua particolare complessità: basti pensare

che sono stati utilizzati mezzi imponenti che sono arrivati da fuori città, l’ultimo dei quali è giunto da Recanati ieri per dare manforte a un colossale elevatore che, però, da solo non è bastato. E così le trenta famiglie evacuate precauzionalmente hanno trascorso anche la scorsa notte fuori casa, chi in albergo chi in sistemazioni reperite autonomamente. Oggi dovrebbero rientrare: la situazione a ieri sera tardi lo lasciava ampiamente presupporre.

Secondo quanto si è appreso ieri in serata, se tutto andrà per il verso giusto nella mattinata di oggi potrebbero essere revocate le ordinanze firmate nell’immediatezza dell’emergenza. Sia per lo sgombero dei nuclei familiari e sia per l’interdizione all’accesso dell’intera area. Anche se la complessità delle operazioni non si limiterà allo smontaggio, ma riguarderà ovviamente anche il trasporto ec-

«Una parte del carcere è abusiva» I Beni separati ora attendono il Tar `Potrebbe accadere

che venga imposto il ripristino dello status quo IL CASO Un terreno occupato abusivamente, carte alla mano, dal 1 Luglio 1982. Parliamo di quello di 4 ettari dove, in una parte, si trova il carcere “Le Costarelle” di Preturo. A dirlo è una sentenza del 2014 che ha accertato definitivamente la natura demaniale civica universale dei terreni. Ora, a breve, il Tar dopo il ricorso dell’Amministrazione beni separati di Preturo, l’Asbuc, dovrà fissare la data dell’udienza e, se si arriverà a sentenza, nello scenario peggiore potrebbe accadere che venga imposto in quella stessa area il ripristino della situazione iniziale, quindi addio carcere.

Una storia giudiziaria che parte addirittura dal lontano 1988. Nel 2014 la Corte d’Appello di Roma accertò però, come detto, la natura dei terreni annullando di fatto tutto ciò che era stato realizzato

fino ad allora, espropri compresi. La sentenza condannò, allo stesso tempo, l’Agenzia del Demanio al rilascio dei fondi interessati da uso civico e cioè i 4 ettari rimandando per l’esecuzione alla Regione che intraprese subito tutti i passaggi necessari con una determina datata marzo 2015 per reintegrare gli stessi.

L’Amministrazione separata, successivamente, fece reintegra e voltura. L’Agenzia del demanio, che era stata condannata al rilascio dei fondi, non fece nulla.

Qui si inserisce il ricorso al Tar dei beni separati per ottemperanza. Il Tar ora si dovrà pronuncia-

Il carcere di Preturo

Uno spacciatore è stato arrestato dalla Polizia stradale lungo la A24, nel tratto Roma-L’Aquila. Nella giornata di ieri gli agenti hanno fermato un cittadino marocchino, Y.B. di 23 anni, per detenzione di sostanze stupefacenti. Durante il pattugliamento hanno notato una vettura ferma sulla corsia di emergenza con due persone fuori dal veicolo. Al momento del controllo i due giovani sono scappati. Uno dei due è stato bloccato, mentre l’altro è riuscito a scavalcare la rete di recinzione. I due hanno lanciato un pacchetto con 100 grammi di hashish. Il giovane è stato arrestato e giudicato per direttissima: condannato a un anno e 8 mesi, con espulsione dal territorio.

re sul rilascio dei suoli ma è ovvio che, così come accadde per l’aeroporto di Preturo e per il Progetto Case di Coppito 3, è auspicio dell’Asbuc arrivare prima a un accordo anche a tutela del super carcere e dei suoi lavoratori.

L’amministrazione separata, in realtà, ha già fatto al Demanio una proposta per risolvere questo contenzioso. Si tratta di una proposta economica ben articolata ma fatta davvero al minimo, questo proprio allo scopo di chiudere la vicenda e non arrivare alla sentenza. Proposta questa fatta nell’aprile 2017. A giugno il Demanio chiede ulteriori chiarimenti e l’Asbuc li invia immediatamente. Da allora il nulla. Sette mesi di silenzio. Gli scenari, se non dovesse trovarsi un accordo prima, diventerebbero molto complicati da gestire. Una questione che dovrebbe vedere in prima linea anche la Regione e il Comune, per sollecitare soprattutto il Demanio affinché il ruolo del penitenziario e la sua popolazione lavorativa non vengano messi in discussione.

Daniela Rosone © RIPRODUZIONE RISERVATA

cezionale degli enormi pezzi della gru.

LE TAPPE

I lavori per riposizionare la gru

LE COMPLESSE OPERAZIONI DI SMONTAGGIO SONO PROSEGUITE PER TUTTA LA GIORNATA DI IERI

L’allarme è stato dato nel primo pomeriggio dell’altro ieri dai responsabili tecnici della ditta che sta eseguendo i lavori, il Consorzio Di Vincenzo & Strever, che si è accollato anche gli oneri relativi all’ospitalità degli sfollati. Immediatamente sul posto sono intervenuti i vigili urbani, coordinati dal neo comandante Tiziano Amorosi e con la supervisione dell’assessore Carla Mannetti, e un funzionario dei vigili del fuoco. L’aggregato in questione è ricompreso tra via Angioina, via del Bargello e via del Falco.

Le famiglie sfollate risiedono in via Sallustio, piazza Fontesecco, via Buccio di Ranallo, dalla chiesa di San Quinziano a via delle Carceri, via del Bargello, via del Falco e via Angioina.

Stefano Dascoli © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Parco della Memoria non si farà alcun forum» CINEMA

IL DIBATTITO

L’Aquila movieplex l’aquila Coco ore 15.30, 17.55, 20.20 Come un gatto in tangenziale ore 16.00, 18.10, 20.20, 22.40 Jumanji benvenuti nella giungla ore 15.30, 18.00, 22.30 Poveri ma ricchissimi ore 20.25, 22.40 Napoli velata ore 15.40, 18.00, 20.20, 22.40 Wonder ore 15.40, 18.00 Il ragazzo invisibile 2 ore 15.50, 17.50, 20.15, 22.30 The greatest show man ore 19.50 Star wars: episodio viii ore 22.00 Tutti i soldi del mondo ore 15.50, 18.30, 22.00 Astra Avezzano Tutti i soldi del mondo ore 15.30, 18.15, 21.10 Jumanji - benvenuti nella giungla ore 15.40, 18.00, 20.30, 22.50 Il ragazzo invisibile ore 16.00, 18.10, 20.40, 22.45 Wonder ore 15.30, 17.50, 20.20, 22.40 Natale da chef ore 16.20 Ferdinand ore 18.15 Poveri ma ricchissimi ore 20.30, 22.30 Napoli velata ore 15.20, 17.40, 20.15, 22.30 Coco ore 15.45, 18.20, 21.00 Come un gatto in tangenziale ore 16.10, 18.30, 20.40, 22.45 Igioland Corfinio Come un gatto in tangenziale ore 16.10, 18.20, 20.40, 22.40 Coco ore 16.00, 18.10 Wonder ore 16.00, 18.10, 20.30, 22.40 Napoli velata ore 20.30, 22.40.

«Non ci sarà alcun forum organizzato da me e dalla mia associazione all’Aquila per parlare del Parco della Memoria. Non lo ritengo dignitoso per me, andare a parlare con chi non ha sensibilità e mi sembrerebbe quasi di andare ad elemosinare. Io il forum non lo faccio. Se vogliono farlo il Parco lo fanno, se no, non lo facessero. E che la figura più bella del mondo sia la loro». Nuovo sfogo in Rete di Maria Grazia Piccinini, la mamma della giovane Ilaria Rambaldi morta nel crollo di via Campo di Fossa e promotrice di un’associazione che ha sostenuto il progetto del Parco della memoria a piazzale Paoli. Progetto contro cui si sono schierati alcuni residenti avviando una petizione per salvaguardare sia i parcheggi che il verde.

Sul tema ieri è intervenuta Maria Rita Acone, residente della Villa comunale: « Il parco e il piazzale Pasquale Paoli rappresentano gli unici spazi verdi realizzati nel ‘900 nella zona del Campo di Fossa, oltre a quelli della Villa Comu-

nale. Lo studio dei terreni effettuato dopo il sisma del 2009 e l’elevato numero di vittime registrato nel nostro quartiere fa pensare che forse in quell’area sarebbe stato più opportuno mantenere spazi verdi e costruzioni più basse come indicato dal Tian. La storia del Piazzale Paoli non è solo quella recente del parco giochi e del precedente parcheggio, è anche quella di un luogo pensato e realizzato come parco che ha negli anni accolto per i giochi e per tante passeggiate i bimbi e i ragazzi che questo quartiere ha visto crescere nella seconda metà del ‘900. È un luogo che va quindi preservato come area verde e spazio di incontro perché per tale motivo è stato realizzato. È un luogo che diventa anche fortemente simbolico dopo il sisma del 2009 perché testimonianza di tanti errori del passato. È un luogo che, come residente della Villa Comunale, vorrò vedere recuperato e dedicato alla memoria dei nostri morti. È un luogo che soltanto così potrà riscattare un intero quartiere e divenirne motivo di identità e di orgoglio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Avezzano Sulmona

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Caro autostrade, verso una class action L’onorevole Verrecchia: «Il Governo può impedire gli aumenti `Anche il parlamentare Melilla scende in campo sulla vicenda e penso che ci siano tutti i presupposti per fare questa battaglia» «Lunedì sit-in al casello di Mandela, martedì davanti al ministero»

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LE NOSTRE TASCHE La protesta contro l’aumento del 13% dei pedaggi autostradali della A24 e della A25 che collegano Lazio e Abruzzo, sta dilagando.

La mobilitazione dei sindaci, dei sindacati, dei pendolari, degli utenti si sta allargando a macchia d’olio e chiede la revoca degli aumenti. «Lunedì mattina- fa sapere l’onorevole Gianni Melilla- ci sarà una manifestazione al casello di Mandela, nel versante laziale e martedì ci sarà un sit-in davanti al ministero dei Trasporti in concomitanza dell’incontro tra il ministro Graziano Delrio e i presidenti della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e del Lazio Nizola Zingaretti». Mentre in una nota l’onorevole avezzanese Massimo Verrecchia, dopo aver depositato un’interrogazione parlamentare urgente, dove contesta l’irregolarità degli aumenti, propone una class action. «Ulteriori approfondimenti effettuati sulle norme in favore dell’adeguamento antisismico delle Autostrada A24 e A25 approvate nel 2017, hanno chiarito che la legge di bilancio ha anticipato al 2018 un contributo di 58 milioni su un

FRONTE REGIONALE IL CONSIGLIERE PD PIETRUCCI ANNUNCIA «PRESENTERÒ UNA RISOLUZIONE IN COMMISSIONE»

totale di 250milioni previsti per il periodo 2021-2025. La relazione tecnica – continua il parlamentare Verrecchia- presentata dal Governo su tale finanziamento precisava che la norma in esame, prevedendo l’erogazione di un contributo in conto capitale che esclude il recupero delle somme mediante tariffa non avrebbe dovuto generare effetti sull’utenza.

Di conseguenza la Concessionaria non solo ha incassato il 58 milioni per il 2018, ma poi ha violato il disposto governativo che escludeva effetti sulle tariffe. Il Governo può impedire questi aumenti e penso che ci siano i presupposto per una class action». Sul fronte della Regione, il consigliere del Pd, Piepaolo Pietrucci annuncia: «Presenterò nelle prossime ore una risoluzione nella Commissione che presiedo, che sarà discussa nella prima seduta utile, per impegnare il presidente e la Giunta regionale a fare della questione del rincaro dei pedaggi delle autostrade A24 e A25 una assoluta priorità politica».

PETIZIONI ONLINE Infine i gruppi di maggioranza del Consiglio provinciale hanno sottoscritto una proposta, da portare nella prossima seduta dell’assise, contro gli aumenti dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25, che impegna il presidente della Provincia, Angelo Caruso, ad attivarsi urgentemente. Intanto la petizione on line lanciata dal sindaco di Aielli, Enzo di Natale, ha superato le settantamila firme.

Manlio Biancone © RIPRODUZIONE RISERVATA

Spinge l’ambulanza si ferisce carabiniere ROCCARASO Strada impraticabile a causa del ghiaccio. Ambulanza resta bloccata nel traffico. Carabiniere cerca di spingere il mezzo di soccorso per farlo ripartire e si infortuna, riportando una prognosi di 30 giorni. Accade a Roccaraso, sulla via che conduce agli impianti Pizzalto-Aremogna. Erano da poco passate le 8, quando l’ambulanza con a bordo personale medico e infermieristico, si stava recando sulla stazione sciistica, per prestare assistenza a sciatori infortunati. Durante il tragitto, in località “Rognoso”, a causa del fondo stra-

dale ghiacciato, è rimasta bloccata, posizionandosi di traverso sulla carreggiata. Era seguita da circa 400 auto. Una condizione che ha generato la paralisi del traffico.

Da qui la richiesta di intervento ai Carabinieri della locale stazione, intervenuti immediatamente. I militari si sono adoperati per cercare di far ripartire l’ambulanza.

Uno di loro, durante questa fase, è rimasto infortunato, riportando un’importante frattura, restando tuttavia ferito e dolorante sul posto, fino al ripristino della viabilità. Poi il trasporto in ospedale per le cure mediche necessarie.

Sonia Paglia © RIPRODUZIONE RISERVATA

Avezzano Morte di Carli, i familiari «L’indagine non va chiusa»

L’autostrada dei Parchi. Nel tondo: l’onorevole Massimo Verrecchia

Capistrello

Megatruffa di assegni alle Poste, due arrestati Due persone sono state tratte in arresto ieri dai carabinieri di Capistrello per una singolare vicenda svoltasi presso il locale Ufficio postale. A stare ad una prima ricostruzione dei fatti i due erano noti per essersi impossessati, tempo fa, di una ingente somma di denaro con uno stratagemma proprio a Capistrello.

Questa volta però la coppia (si tratta di un romano e di una donna di orgini ungheresi) sono stati

Sulmona Chiesti dall’assessore due bus new generation Due nuovi autobus di tipo urbano, di nuova generazione.

E’ la richiesta nel bando comunale per rinnovare il parco bus della città. «Con questi nuovi mezzi - dice l’assessore Alessandra Vella il servizio potrà essere ripristinato per meglio adattarsi alle esigenze di tutti i cittadini». I due nuovi bus, che Vella auspica potranno essere inaugurati nella prossima primavera, prevedono a bordo sistemi informativi multimediali, aria condizionata, rampa e alloggiamenti per disabili, predisposizione per il sistema di bigliettazione elettronica.

riconosciuti dagli impiegati dell’Uffico postale che hanno sommessamente avvertito i carabinieri di Capistrello. i militari hanno prima identificato i due e poi ricostruito tulla la vicenda e dopo ulteriori accertamenti li hanno tratti in arresto.

A quanto pare (le indagini sono ancora in corso) i due stavano tentando di incassere un assegno sul quale era contrassegnata una somma altrettanto consistente. Ovviamente

tutto il carteggio è stato sequestrato e verrà consegnato al magistrato nella giornata di lunedì.

Sulla vicenda ancora si mantiene un certo riserbo ma a quanto si è riusciti a capire dovrebbe trattarsi si un’accusa di truffa e tentativo di truffa.

Per ora il condizionale è d’obbligo dal momento che fino a trada sera le indagini sono state coperte da una certa riservatezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

«Marco Carli quella mattina del 3 giugno del 2015 non si è suicidato, ma è stato ucciso con un colpo di pistola».

Questo è quello che sostengono il padre e il fratello del giovane di 33 anni rinvenuto morto in un’abitazione di via Arrigo Boito. E il 15 gennaio prossimo davanti al Gip del Tribunale di Avezzano, Carla Mastelli, gli avvocati Antonio Milo e Patrizia Coletta, che assistono i familiari, chiederanno di non archiviare il caso, così come richiesta dal Pm Roberto Savelli, ma di continuare le indagini per scoprire gli autori. Per la famiglia Marco potrebbe essere stato ucciso con un colpo di pistola alla fronte, al termine di una colluttazione. È quello che sostiene, in una relazione compiuta dal professor Martino Farneti, uno dei massimi esperti italiani di balistica forense e ricostruzione della scena del crimine. Il dossier è stato depositato negli uffici della Procura di Avezzano e in quelli della Procura generale dell’Aquila. Tutto questo ha spinto la Procura a riaprire il caso, ma dopo nuove analisi, compiute dalla scientifica di Roma, il Pm ne ha chiesto l’archiviazione per suicidio.

Viabilità all’ospedale, ecco la proposta SULMONA C’è una proposta da parte della società privata che ha costruito le due palazzine dietro all’ospedale per sistemare una volta per tutte il problema della viabilità e dei parcheggi al Santissima Annunziata.

Il Centro servizi Gli Asfodeli, infatti, ha già pronto un progetto che nei prossimi giorni sarà sottoposto all’amministrazione comunale: si tratta, nella sostanza, della realizzazione proprio davanti all’ingresso dell’ospedale di una rotatoria e dell’eliminazione dell’attuale fermata dei bus in direzione nord, fermata da trasferire, però, in una sorta di terminal da ampliare in piazzale Micarelli.

L’opera consentirebbe così di acce-

dere agevolmente al nuovo parcheggio (a pagamento, però) realizzato proprio davanti alle due palazzine (e che in parte dovranno ospitare uffici e laboratori della Asl). Un’operazione che costerebbe circa 50mila euro, spiega il progettista, e a cui la società è intenzionata a contribuire al 50%, colmando poi la cifra mancante con il contributo che si ottiene dalle opere di urbanizzazione. Sul problema dei

GLI ASFODELI «REALIZZARE UNA ROTATORIA DAVANTI ALL’INGRESSO E TOGLIERE LA FERMATA BUS»

parcheggi all’ospedale, è intervenuto proprio ieri Forza Italia che chiede di allestire con urgenza la pavimentazione e l’illuminazione le aree a servizio destinate a parcheggio proprio dalla lottizzazione Gli Asfodeli, e ancora di realizzare la necessaria segnaletica orizzontale e verticale, ma, soprattutto, di rimediare altri spazi destinati alla sosta vietando agli autobus extraurbani la lunga sosta su piazza Micarelli e recuperando così una cinquantina di piazzole auto da dedicare all’utenza della struttura sanitaria. Qualunque sia la soluzione scelta una cosa è certa: urgeattuarneuna,perchélaviabilità in una zona delicata come l’ospedaleèdiventatainsostenibile.

Patrizio Iavarone © RIPRODUZIONE RISERVATA

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FRASI PESANTI ALLA VIGILIA DELL’EVENTO RAPPRESENTATO OGGI POMERIGGIO ALLA CIVITELLA

Chieti

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Fax: 085 4224529 e-mail: chieti@ilmessaggero.it

Al via la stagione di prosa con l’Anatra all’arancia L’EVENTO

La presentazione del Presepe vivente A destra: Joy Peter e la figlia Princess che rappresenteranno la Madonna e Gesù bimba Nel tondo: scena dell’evento dello scorso anno

Madonna nera e Gesù bimba è scontro sul presepe vivente `Da Forza Nuova accuse al vescovo Forte Fortunato della Capanna di Betlemme «Per noi è una scelta altamente simbolica» e al sindaco Di Primio che replica: vergognoso

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LA POLEMICA Forza Nuova bolla come blasfemo il presepe vivente in programma oggi alla Civitella «dove la natività sarà rappresentata da una Madonna di colore e un Gesù Bambino femmina» - esordisce la responsabile teatina del movimento di estrema destra Arianna Spinelli. La polemica divampa alla vigilia di un evento che vede impegnati volontari, 17 gruppi e associazioni, trecento figuranti. «Escludiamo subito implicazioni razziali o sessiste, ma non si comprende apparentemente il fine di questa scelta, sia del comune sia per il silenzio del vescovo teatino Forte - dice Spinelli . Per noi lo scopo di tutto questo è palese, sia per la qualità della politica locale, sia per la complicità clericale, le elezioni sono sempre più vicine e certi mezzucci fanno guadagnare sempre qualche voto. Sappiamo bene che ogni popolo rappresenta la Natività in base al connubio tra fede e antiche tradizioni, e che cambia connotazioni a seconda

di dove viene rappresentato, ma ci domandiamo: in quale paese islamico troverebbe posto una scelta di tal genere? Un Maometto bianco e pure femmina? Complimenti al sindaco per aver avallato questa trovata propagandistica e blasfema - conclude Spinelli- ed un grazie al vescovo per il suo grave silenzio». Replica Luca Fortunato, responsabile della

Capanna di Betlemme: «La scelta dei tre protagonisti del nostro presepe vivente per noi è altamente simbolica. Giuseppe, Maria e Gesù Bambino saranno impersonati da Emanuele Ferraro, Joy Peter, giovane nigeriana, e sua figlia Princess. Sono tutti ospiti della struttura Capanna di Betlemme di Chieti gestita dalla nostra Comunità, fondata da don

Opere

Scuola: lavori per 530 mila euro negli istituti Il Comune ha pubblicato bandi di gara per oltre 530 mila euro per interventi finalizzati a migliorare in funzione antisismica la scuola materna ed elementare Madonna del Freddo per oltre 264 mila euro, a bonificare dall’amianto il pavimento della scuola di via Bosio per oltre 92 mila euro, ad adeguare alle norme antincendio le scuole medie Mezzanotte e De Lollis, con una spesa, rispettivamente, di

82 mila e di 92 mila euro. I termini per la partecipazione ai bandi di gara scadranno a gennaio. «L’avvio delle opere dice l’assessore Raffaele Di Felice - ci consentirà di mettere in sicurezza gli edifici dal punto di vista antisismico e dell’adeguamento alla normativa antincendio. La programmazione degli interventi sull’edilizia scolastica ha infatti stabilito delle priorità».

Oreste Benzi, e rappresentano la missione che portiamo avanti da 50 anni: lottare contro le ingiustizie. Joy, infatti, era una ragazza di strada, una schiava degli anni 2000. Oggi, dopo aver incontrato la Comunità, lavora e si è costruita una famiglia. Anche il “nostro” San Giuseppe era schiavo della droga e oggi è diventato un volontario e aiuta chi, come lui, è “caduto” e vuole rialzarsi. Sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un ritorno alla vita: associarli alla Natività - conclude Fortunato - ci è sembrato del tutto naturale». Per il sindaco Umberto Di Primio «è vergognoso fare polemiche e strumentalizzare il presepe vivente per bassi interessi politici e di parte. Di madonne nere nella storia dell’iconografia cristiana ne sono state annoverate tante e diverse - dice. Il presepe vivente non vuole rappresentare i personaggi sacri come corpi naturali o fisici ma come evocazioni spirituali, come segni viventi della presenza di Dio nella storia».

Alfredo D’Alessandro © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Barbareschi apre questa sera la stagione di prosa 2018 del teatro Marrucino con L’Anatra all’arancia, spettacolo cult del teatro comico tratto dal testo Williams Douglas Home.

L’appuntamento con il primo degli otto spettacoli in cartellone è per le 21, replica domani pomeriggio alle 17. Si tratta di una produzione del Teatro Eliseo – Fondazione Teatro della Toscana. Nei ruoli che furono di Ugo Tognazzi e Monica Vitti nel celebre film del ‘75 diretto da Luciano Salce vedremo Luca Barbareschi, che firma anche la regia, e Chiara Noschese. Un titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale, “L’anatra all’arancia” viene oggi riproposto in una moderna edizione, impreziosita da un cast di primi nomi.

Gilberto e Lisa sono una coppia sposata da venticinque anni; più che dal logorio della routine, il loro ménage è messo in crisi dalla personalità di lui, egoista, egocentrico, incline al tradimento, vittima del proprio essere un clown che finisce per stancare chi gli sta intorno. Esasperata, Lisa si innamora di Volodia, tutto l’opposto del mari-

to, un russo di animo nobile, un romantico sognatore che ha scelto di trascorrere la sua vita in Lucania. Punto sul vivo, Gilberto studia una strategia di contrattacco e organizza un weekend a quattro, in cui Lisa e il suo amante staranno insieme a lui e alla sua attraente segretaria, Chanel Pizziconi, un misto tra scemenza e genialità. Il tutto sotto gli occhi di un sempre più interdetto cameriere, un cechoviano personaggio che si rivelerà il deus ex machina della storia. Dopo L’Anatra all’arancia la stagione proseguirà il 16 con Giorgio Barberio Corsetti che presenterà il “Re Lear” di Shakespeare con Ennio Fantastichini, mentre il 3 febbraio sarà la volta de “L’avaro” di Molière con Alessandro Benvenuti e la regia di Ugo Chiti, il 10 arriveranno Vinicio Marchioni e Francesco Montanari con “Uno zio Vanja” di Cechov, il 24 febbraio ci sarà Pamela Villoresi con “Il mondo non mi deve nulla”.

OGGI E DOMANI IL TEATRO MARRUCINO OSPITERÀ LUCA BARBARESCHI E CHIARA NOSCHESE

Incidente sul lavoro all’ateneo operaio Sogeda rimane ferito LA PAURA Stava riparando un distributore automatico di alimenti e bevande quando è rimasto ferito gravemente a una mano. L’incidente sul lavoro è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri all’università, all’interno di una struttura del campus di via dei Vestini: un operaio di 41 anni della Sogeda, l’azienda che gestisce le macchinette distributrici in ateneo, è ricoverato in prognosi riservata. L’uomo era impegnato in un intervento su un distributore scassinato in precedenza da ignoti. All’improvviso, per cause in corso di accertamento,

il 41enne è stato colpito da una lamiera che compone la macchinetta automatica. L’impatto è stato molto violento: l’operaio ha riportato un taglio piuttosto profondo all’altezza di un polso.

Ha perso parecchio sangue ed è stato trasportato in ospedale dal 118. L’uomo, originario della Val di Susa ma residente a Cepagatti, è stato sottoposto a un intervento chirurgico: fino a sera i medici hanno valutato il trasferimento in un centro specializzato di Terni. Degli accertamenti si sono occupati i carabinieri della stazione di Chieti scalo. Il distributore automatico è stato sequestrato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Truffatore distratto: tarocca il documento ma sbaglia data FINITO IN TRAPPOLA È stato tradito da una data: 5 agosto 2018, il giorno di emissione della carta d’identità che ha presentato alle Poste. Peccato che l’altro ieri, quando ha tentato il colpo all’ufficio di Sambuceto provando a intascare un ricco rimborso Irpef, fosse ancora il 4 gennaio 2018. Morale della favola: la direttrice ha capito subito che si trattava di un documento per così dire «post-datato», dunque contraffatto, e ha lanciato l’allarme. Si è conclusa nella caserma dei carabinieri la mattinata di Antonio C., 37 anni, napoletano. Professione? Truffatore, o forse aspirante tale, considerando il grossolano errore con cui si è fatto smascherare.

Di certo la trasferta abruzzese lo porterà presto ad affrontare un processo in tribunale.

LA RICOSTRUZIONE Intorno a mezzogiorno Antonio C. arriva nell’ufficio postale di corso Italia. In fila c’è parecchia gente, soprattutto pensionati, perché si tratta del secondo giorno di pagamento delle pensioni.

E non è un giorno scelto a caso: l’uomo, approfittando della grossa mole di lavoro, spera che le dipendenti non diano troppa attenzione a tutti i documenti dei clienti. Così, quando arriva il suo turno, tira fuori una carta d’identità intestata ad Alessandro S., 42 anni, napoletano: vuole riscuotere 1.050 euro di rimborso Irpef dall’Agenzia delle entrate. E per farlo si sostituisce

al reale beneficiario, totalmente estraneo al trucco. Almeno a un primo sguardo non c’è niente di anomalo, anche perché la foto è quella di Antonio C. Prima di concludere la pratica e consegnare i soldi al cliente, però, la direttrice dà un’altra occhiata al documento. È a questo punto che la sua attenzione viene catturata dalla data di emissione della carta d’identità. Scoperto

CHIEDE MAXI RIMBORSO IRPEF ALLE POSTE CON UNA CARTA D’IDENTITÀ CHE RISULTA RILASCIATA IL 5 AGOSTO 2018

I carabinieri

l’inganno, la donna si assenta per pochi secondi, il tempo di telefonare al 112. Sul posto è immediato l’intervento dei carabinieri della tenente Maria Di Lena, che bloccano il truffatore senza neppure dargli la possibilità di accennare una fuga. Ormai in trappola, Antonio C. prova a inscenare una difesa senza capo né coda: «Sono venuto qui alle Poste per conto di una persona di Pescara di cui non so il nome». E giù un’altra serie di improbabili giustificazioni, che naturalmente non gli evitano di finire nei guai. Dai successivi accertamenti emerge che, tempo fa, Alessandro S. era stato derubato in un pub di Napoli del suo borsello, all’interno del quale c’era tutta la documentazione necessaria per ottenere 1.050 eu-

ro a titolo di rimborso delle tasse. Impossibile dire se a compiere quel furto sia stato direttamente Antonio C. oppure se quei documenti siano finiti nelle sue mani in un momento successivo. Fatto sta che per il trentasettenne, che risulta disoccupato e senza precedenti di polizia, è scattata una denuncia a piede libero con le accuse di tentata truffa, sostituzione di persona e possesso di documenti d’identità contraffatti. In passato numerose indagini delle forze dell’ordine hanno svelato l’esistenza di vere e proprie bande di malviventi che, attraverso documenti falsi, riescono a incassare i rimborsi Irpef destinati ad altre persone.

Gianluca Lettieri © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lanciano Vasto Ortona

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Furti con spaccata a bar e ortofrutta Dopo i colpi alla Marina, non si ferma l’ondata di furti a Vasto `Anche stavolta i danni superano di molto l’entità del bottino nel mirino dei ladri il “Quattro di spade” e “Alternativa al grano” I commercianti esasperati e arrabbiati: «Chiediamo sicurezza»

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MALA SCATENATA Vasto Marina chiama, il centro storico risponde. L’azione dei ladri in città non fa particolari distinzioni toponomastiche. Se i primi giorni dell’anno erano stati contraddistinti dai colpi al bar “Le vele” e alla “Trattoria Toscana” - due attività della riviera -, la prima settimana del 2018 si avvia a conclusione con le razzie in pieno centro. Il copione è lo stesso: vetrine e infissi rotti, casse portate via e pianto amaro per i titolari delle attività commerciali che perderanno soldi più per le riparazioni che per il bottino portato via. Due i negozi visitati nella notte tra giovedì e venerdì. Il primo è lo storico negozio di frutta e verdura di Dorino Spadaccini, il “Quattro di spade” in via Naumachia. I malviventi sono entrati spaccando il vetro della porta e portando via il poco denaro presente all’interno del registratore di cassa. Nonostante questo, il bilancio supera i duemila euro che il commerciante conosciuto da tutti dovrà sborsare per rimettere a posto i vetri. L’altro obiettivo dei ladri-vandali è stato il bar “Alter-

«E’ LA QUINTA VOLTA CHE MI RUBANO» DICE SPADACCINI «QUI NON SIAMO PIU’ TRANQUILLI» AGGIUNGE DE ANGELIS

nativa al grano” di Valentina De Angelis che vende prodotti per celiaci in via D’Annunzio. Anche qui il bottino è stato scarno: 160 euro, mentre la vetrina spaccata verrà a costare di più. Ai danni materiali però si aggiungono quelli morali.

Omicidio D’Elisa Di Lello in Corte d’Assise d’appello il 24 febbraio

CLIMA PESANTE La spregiudicatezza dei malviventi che colpiscono in pieno centro senza alcuna remore non lascia dormire sonni tranquilli agli esercenti della città. «C’è un clima pesante - è il commento di Spadaccini -. In questa zona le cose sono peggiorate da quando è stata chiusa al traffico via Naumachia, non passa più nessuno e i punti luce scarseggiano. Dopo la chiusura, alle 20, diventa terra di nessuno. Tra l’altro, dopo quell’ora non possiamo neanche permetterci di richiamare i ragazzi che sostano da queste parti perché diventano violenti.

Sappiamo che ci sono poche forze di sicurezza, è diventato un bronx. Almeno un punto luce migliorerebbe la situazione. Per me è il quinto furto». Valentina De Angelis, invece, è una giovane commerciante che ha scommesso in Vasto trasferendosi dalla Campania: «Ho trovato i vetri sfondati, cassetto della cassa e scontrinatore portato via.

Ho aperto due anni fa, sono andata via dalla provincia di Napoli sperando in un posto migliore.

Mi trovo benissimo, ma dal punto di vista della vivibilità le cose sono peggiorate, non si sta più tranquilli».

Antonino Dolce © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le vetrine spaccate nelle due attività commerciali: a Vasto è allarme

Sevel di Atessa. Incontro con i sindacati sugli obiettivi 2018

Proroga agli interinali e premio in busta paga LANCIANO Sono emersi numeri importanti, per produzione e occupazione, nell’incontro di ieri tra sindacati e direzione aziendale della Sevel di Val di Sangro: 6200 dipendenti diretti e altrettanti nell’indotto. Dice il segretario regionale Fim-Cisl, Domenico Bologna: «Nel 2017 c’è stato un record produttivo assoluto, con ben 292.813 veicoli usciti dalle catene di montaggio, da quando la fabbrica del Ducato è in attività, nel lontano 1981. Per il 2018 è prevista una produzione dello

stesso livello. E’ stato prorogato il contratto dei 417 ragazzi interinali presenti in fabbrica.

Nella busta paga di febbraio i lavoratori troveranno il premio di stabilimento, il cui importo è da definire. A fronte di questi risultati, di cui i lavoratoti sono i principali protagonisti, la Fim chiede, in tempi brevi, la stabilizzazione dei precari e la partecipazione condivisa delle Rsa alla gestione delle ferie, degli straordinari e dei ritmi di lavoro». Per gli straordinari,

UniNettuno, esami per trenta studenti «Conquista culturale per Lanciano» UNIVERSITA’ Tra gli aspetti della cultura 2017 il sindaco Mario Pupillo ha salutato con enfasi, durante il resoconto di mercoledì, l’apertura a Lanciano dell’Università UniNettuno di Roma, potente polo di studi telematici internazionale, tant’è che l’Unesco l’ha inserita mesi fa tra i gruppi più forti per democrazia, equità e giustizia sociale per l’opportunità di studi offerta a tutti. L’Università diventa concretezza visto che si è appena conclusa la prima sessione di esami in sede, a Lanciano. Oltre una trentina gli studenti esaminati dai docenti di UniNettuno a Palazzo degli Studi. «Studenti non solo abruzzesi, ma giunti anche dal Molise e altre regioni limitrofe - dice soddisfatto Gianni Orecchioni, presidente del Consorzio Universitario di Lanciano -. A giorni inizierà la seconda sessione di esami, sulle sette che si faranno an-

nualmente a Lanciano. Tutto ciò è importante per la collettività oltre l’aspetto di alto livello culturale per l’intero territorio aggiunge Orecchioni -. Dopo che il Consorzio Universitario in 21 anni di istituzione non ha prodotto nulla tutto questo è una realtà indiscussa. La sede universitaria di Lanciano inizia a muovere molti interessi e cattura studenti che abbracciano un’ampia area che va dalle Marche alla Puglia, con enorme offerta di studi, potendo contare su sei facoltà e 29 corsi di laurea». La sede frentana di UniNettuno è dotata di due aule per

LA SODDISFAZIONE DI PUPILLO E ORECCHIONI «POLO IMPORTANTE PER IL FUTURO DEL TERRITORIO»

La sede di UniNettuno a Lanciano

esami, una di orientamento, una per conferenze, poi l’aula multimediale attrezzata con pc e connessione internet a banda larga.

SEDE OPERATIVA «A soli tre mesi dalla nascita del Polo tecnologico - precisa Orecchioni - la nostra sede è pienamente operativa. Un segnale di concretezza e di efficienza che fa ben sperare per il futuro e ci fa affermare a ragione che l’Università a Lanciano è realtà». Sulla partenza degli esami lo stesso Pupillo ha commentato così: «Bravi gli studenti e tutti coloro i quali hanno contribuito con determinazione e competenza a creare le condizioni affinché questa occasione unica di formazione mettesse radici qui a Lanciano».

La segreteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 per il disbrigo di tutte le pratiche inerenti l’Università. Il Rettore Maria Amata Garito, presente alla firma della convezione lo scorso 14 settembre, sottolineò: «UniNettuno imposta il proprio lavoro secondo le caratteristiche dei territori e il Polo Tecnologico è quello di cui hanno più bisogno l’Abruzzo e il Molise».

Università giunta a Lanciano con un gioco di squadra tra Consorzio Universitario Lanciano e l’Its-Sistema Meccanica, guidato da Gilberto Candeloro, affermato polo tecnologico che ha sottoscritto con Fca un accordo per la formazione scuola-lavoro. Il 92% di 180 studenti post diploma ha trovato occupazione e gli iscritti a Ingegneria gestionale potranno iscriversi al terzo anno universitario.

Walter Berghella © RIPRODUZIONE RISERVATA

FARMACIE Chieti: Palombaro (0871/ 330071). Chieti Scalo: Pierantoni (0871/560791). Lanciano: San Francesco (0872/712820). Vasto: Piccolotti (0873-363708). Ortona: De Berardinis (085/ 9063758). .

CINEMA

Chieti.

Movieland (0871540039): Wonder (15.15, 18, 20.20, 22.40); Napoli velata (18, 20.20, 22.40); Tutti i soldi del mondo (16.10, 18.45, 21.30); Coco (15.15, 17.40, 20.10, 22.40); Come un gatto in tangenziale (16.15, 18.20, 20.30, 22.40); Il toro Ferdinando (15.40); Jumanji benvenuti nella giungla (15.30, 17.50, 20.15, 22.40); Il ragazzo invisibile seconda generazione (16.15, 18.20, 20.20, 22.20); Poveri ma ricchi (16.30, 18.30, 20.30, 22.30); Natale da chef (15.50, 22.30); Vi presento Christopher Robin (17.50, 20.10).

Ciakcity Lanciano Ferdinand (16, 18); Natale da chef (20); Due sotto il burqa (19.15, 21, 22.40); The greatest showman (22); Il gruffalò e gruffalò e la sua piccolina (16.40, 18.10); Napoli velata (16, 18.15, 20.30, 22.45); Vi presento Christopher Robin (16.10, 18.20, 20.30, 22.40).

Rocca San Giovanni. Ciakcity (0872-714455): Il ragazzo invisibile seconda generazione (16.40, 18.40, 20.40 22.40); Poveri ma ricchissimi (20.30, 22.40); Come un gatto in tangenziale (16.10, 18.20, 20.30, 22.40); Coco (15.40, 18, 20.20); Tutti i soldi del mondo (15.20, 17.50, 20.20, 22.45); Wonder (16, 18.15, 22.30); Jumanji (15.40, 18, 20.20, 22.40).

Vasto.

Movieland (0873/ 364200): Tutti i soldi del mondo (15.15, 19.50, 22.30); Coco (16.30, 17.45); Napoli velata (15.30, 17.50, 20.10, 22.30); Wonder (15.45, 18, 20.15, 22.30); Come un gatto in tangenziale (17.40); Jumanji benvenuti nella giungla (15.15, 17.30, 20, 22.30).

l’azienda ha annunciato quelli per l’attuale mese di gennaio: turno B (pomeriggio), sabato 20; turno A (mattino) sabato 27; turno C (notte), domenica) 21.

«Proprio adesso che la Sevel si trova al massimo della produzione - commenta Nicola Manzi della Uilm - è necessario intervenire per potenziare e ammodernare le strutture tecniche e logistiche, in prospettiva futura e per evitare il rischio di collassi». Mario Giancristofaro © RIPRODUZIONE RISERVATA

VASTO E’ stata fissata al 24 febbraio, in Corte d’Assise d’appello all’Aquila, l’udienza di secondo grado per il 34enne Fabio Di Lello, condannato a trent’ anni (oggi è detenuto nel carcere di Lanciano) per l’omicidio di Italo D’Elisa, avvenuto lo scorso primo febbraio 2017 in viale Perth a Vasto. Si trattò di una vendetta nei confronti del ragazzo che nel luglio 2016 aveva investito e ucciso con la sua auto Roberta Smargiassi, moglie 34enne di Di Lello. La ragazza viaggiava su uno scooter e l’incidente avvenne all’incrocio tra via Giulio Cesare e corso Mazzini.

Il primo febbraio 2017, davanti al bar Drink Water a Vasto, Di Lello incrociò il 21enne D’Elisae gli sparò tre colpi di pistola uccidendolo. Quindi andò al cimitero di Vasto e lì fu trovato dai carabinieri vicino alla tomba della moglie.

Davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello, Fabio Di Lello sarà assistito dagli avvocati Pierpaolo Andreoni e Giuliano Milia. Le parti civili sono invece rappresentate dagli avvocati Pompeo Del Re e Gianrico Ranaldi. Il pm Giampiero Di Florio chiederà l’ergastolo per Di Lello.

Epifania/1

Epifania/2

Cantico di Natale fiera di elettronica con auto e moto d’epoca a Lanciano

Un saldo in centro negozi aperti oggi e domani a Vasto Befana a San Salvo

LANCIANO Week end dell’Epifania altre attrattive a Lanciano dopo il successo di ieri sera al Fenaroli di Luca Barbareschi e Chiara Noschese nello spettacolo di prosa “L’anatra all’arancia”. Per il finale del cartellone di Natale oggi, sempre al Fenaroli, ore 17.30, ci sarà il musical Il Cantico di Natale a cura di Emeis. Oggi e domani(9-18.30) anche Lancianofiera apre al primo appuntamento 2018 con l’ottava edizione della Fiera dell’Elettronica e del Collezionismo MillenniumAdria che richiama migliaia di giovani e amanti della tecnologia. Tra le attrattive di domenica una guest star d’eccezione qual è la mitica Kitt, l’auto parlante della serie televisiva americana Supercar. I proprietari illustreranno i dettagli tecnici. I visitatori potranno poi contare sull’Expo Model Show, la mostra di modellismo, e l’esposizione delle novità nel settore dell’informatica, telefonia, Hi Fi, videosorveglianza, Tv-sat, elettronica e materiale tecnico. E poi giochi, fumetti, tornei su simulatore guida e postazioni di playstation e retrogaming, pista Go Kart elettrici e raduno Cosplay.

Infine auto e moto e ricambi d’epoca, con rassegne storiche.

Domani, domenica, prosegue invece la stagione teatrale con la rassegna dialettale. Alle 17 al Fenaroli in scena “I Miracoli di don Pierino”.

VASTO Aperture straordinarie, spettacoli musicali e befane.

Sono gli eventi che allieteranno quest’ultimo week end festivo caratterizzato dal clima mite.

Oggi e domani i negozi del centro storico vastese resteranno aperti grazie all’iniziativa “Fai un saldo in centro”, pensata dal consorzio dei commercianti anche in occasione dell’inizio dei saldi.

Il presidente di Vasto in Centro, Marco Corvino, dice: «L’abbiamo organizzata con l’auspicio di avere un cuore della città sempre più vivace ed attraente e di facilitare gli acquisti nei giorni finali delle festività natalizie». La Befana invece farà visita a San Salvo a partire dalle 16 con il tradizionale appuntamento della Pro Loco in piazza Papa Giovanni XXIII: caramelle, regali e giochi per tutti i bambini. Per chi preferisce la musica, invece, alle 18.30 nell’auditorium sansalvese “Paolo VI” andrà in scena “La stella cometa”, spettacolo dei bambini dell’Acr della parrocchia di San Nicola.

Arriverà invece dall’alto la Befana di Casalbordino. Alle 17 scenderà dalla torre civica di piazza Umberto I grazie ai ragazzi del gruppo speleologico di Gissi. Quella di oggi è infine l’ultima occasione per ammirare i presepi viventi realizzati nel territorio con l’arrivo dei Re Magi: Vasto (ore 17.30), Lentella (17) e Dogliola (18).

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DARIO SFOGLIA PRESIDENTE FEDERMODA: «LA SPERANZA E’ RECUPERARE UN BRUTTO NATALE»

Teramo

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Fax: 0862 410164 e-mail: teramo@ilmessaggero.it

Saldi: avvio tra luci e ombre «Mancano i parcheggi gratis» `I corsi tornano però ad affollarsi I negozianti: «La crisi della giunta si è ripercossa sull’assenza di iniziative» dopo la conclusione dei lunghi lavori

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COMMERCIO Saldi in chiaroscuro. Per alcuni non ci sono grosse lamentare da fare circa il volume d’affari nel primo giorno di un fenomeno che per molti arriva fin troppo presto. Per altri sono iniziati con un mezzo flop. Più in generale partono col freno a mano tirato.

Quest’anno poi per molti è l’occasione per riparare ad un Natale, se non proprio disastroso, quantomeno privo di soddisfazioni.

Sulle vetrine delle vie dello shopping appaiono timidi 30%, corroborati in alcuni punti da un 50%: rari i 70% anche perché le associazioni in difesa del consumatore mettono in guardia da cifre eccessive. L’afflusso pare aumentato soprattutto per il Corso che non presenta più invalicabili reti di protezione come nei mesi precedenti per via dei lavori. Il periodo dei saldi durerà 60 giorni e i Teramani hanno un budget risicato, anche se Confesercenti fissa in 150 euro la somma che spenderà ciascun Italiano. Scarpe e abbigliamento la fanno da padrona. Criticata da alcuni commercianti la mancanza di parcheggi gratis per incentivare gli acquisti. In questi giorni di saldo si preferisce la vetrina reale dei corsi. Il presidente Carlo Rienzi ha spiegato che “il flop è da attribuire sia alla partenza degli sconti a ridosso delle festività natalizie e di Capodanno, quando i portafogli degli italiani risultano già svuotati dalle spese per regali, pranzi e cenoni”. Dario Sfoglia, rappresentante di Federmoda-Confcommercio, ricorda che “in genere i saldi partono bene per poi perdersi nei giorni successivi, tuttavia la speranza è quella di recuperare un Natale che non è andato bene”. Tiberio Voconi di “Frutta e Verdura” lamenta la poca gente presente in città: “Senza un’amministrazione è il caos, in altri centri il parcheggio è gratuito”. E la caduta della giunta comunale anche per Tiziano Lattanzi di Sottosopra segna un punto a sfavore

Saldi in città, sopra Tiziano Lattanzi, sotto Tiberio Voconi Foto DI ANTONIO

del commercio “soprattutto perché noi del settore ameremmo avere più iniziative in città, ora, con i lavori di pavimentazione del corso terminati, saranno da svolgere manifestazioni anche in prossimità di Piazza Garibaldi e non solo nelle solite location”. E se non ci arrivano le istituzioni, ci pensano i commercianti. Difatti Lattanzi sta pensando di attivare grandi eventi in città come sfi-

Aumenti autostrade

Camera di commercio: «Rivedere tutto» Il rincaro dei pedaggi autostradali è definito «assolutamente inaccettabile» dal sistema imprenditoriale abruzzese, già fiaccato dalla crisi economica ed oppresso da un livello di tassazione insostenibile. A sottolinearlo è la Camera di commercio, che evidenzia come tale decisione «impatterà trasversalmente su tutti i segmenti dell’economia locale, ad iniziare dai costi di trasporto delle materie prime

e dei prodotti, dalle spese di spostamento degli artigiani, degli ambulanti, dei lavoratori e dei professionisti, dai rincari che subiranno i biglietti del trasporto collettivo pubblico e privato, dall’incremento dei costi che subiranno i turisti che frequentano settimanalmente l’Abruzzo, in particolare la clientela romana che rappresenta il più grande bacino d’utenza turistico per la nostra regione».

late ed altro. “Comunque l’afflusso si nota già – prosegue il commerciante – anche da fuori provincia, e l’inizio pare positivo.

Chiediamo solo un po’ più di promozioni perché il commercio è cambiato, bisogna stimolarlo”.

L’appunto finale è che Lattanzi e gli altri colleghi si sentono poco coinvolti dalle istituzioni. Antonio Topitti invece nota diversa gente per il Corso “ma il fatto è dovuto solo al bel tempo e non quindi a dinamiche commerciali: i negozi sono vuoti come nei giorni scorsi malgrado le vetrine siano foderati da sconti iperbolici; ho parlato coi miei colleghi e la giornata è risultata negativa”.

A livello generale non c’è liquidità, Teramo in particolare vive una crisi che va oltre la media nazionale, per le note vicende”. Manuel M. Aceto di Mazzitti Moda ci credeva in un buono start “e così è stato, in linea di massima la giornata è andata bene”. Proficua per lui anche la giornata dei pre-saldi, in concomitanza col mercatino della Befana in centro storico.

Maurizio Di Biagio © RIPRODUZIONE RISERVATA

Moglie in Asia e in Italia A giudizio per bigamia TRIBUNALE Rischia una condanna per bigamia perché mentre era ancora sposato con una donna musulmana asiatica, senza dire niente ad un’altra donna italiana, è convolato a seconde nozze. E’ stato per una pura casualità che la seconda moglie, una 40enne della Val Vibrata, ha scoperto in casa, mentre metteva a posto alcuni oggetti, una cartella con i documenti del marito. All’interno c’era il certificato di matrimonio musulmano dell’uomo, un marocchino, con una donna asiatica. Una scoperta che quel giorno la lasciò interdetta, fatta a distanza di quattro anni dal loro matrimonio e celebrato in uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Teramo, a Civitella del Tronto. Ma la loro storia d’amore, in realtà, si era già sgretolata perché nonostante la presenza di un figlio piccolo, i due avevano già cominciato ad avere problemi matrimoniali e lui era uscito di casa. I documenti, infatti, Francesca (nome di fantasia, ndr) li aveva trovati proprio mentre stava sistemando tutta la roba del marito per il trasloco. Eppure lui ha provato a negare il doppio matrimonio anche di fronte all’evidenza. E per proteggere il figlio lei non si è mai opposta alle visite del pa-

«In questi anni ne abbiamo viste tante, ma ci vuol coraggio a portare proprio nella sua terra la negazione della politica di Marco Pannella, presentandola pure con il ‘marchio’ radicale: la Bonino risparmi almeno all’Abruzzo i suoi spot pubblicitari». È uno strappo insanabile quello che si è consumato tra Emma Bonino e gli attivisti radicali teramani, da sempre vicini al leader storico Marco Pannella. Ieri, proprio in concomitanza con la presentazione della lista “+ Europa” a Pescara, l’avvocato Vincenzo Di Nanna, segretario regionale di Giustizia Amnistia e Libertà, ha preso le distanze dall’iniziativa,

criticando fortemente Emma Bonino, anche per lo scarso interessamento alle vicende abruzzesi, anche in occasione di eventi calamitosi che hanno colpito la provincia di Teramo e l’intera regione, come nel caso del terremoto e del black out. «Per anni, quando il leader radicale era ancora vivo, si è alimentata sulla stampa una confusione ad arte, per equivo-

«QUESTA LEADER SI E’ SEMPRE DISINTERESSATA DEL TERRITORIO ANCHE DURANTE LE CALAMITA’»

care le iniziative riconducibili realmente al Partito Radicale con quelle, totalmente in controtendenza, della Bonino e dei suoi epigoni. Un gioco che in Abruzzo non ha mai funzionato perché gli abruzzesi, giornalisti inclusi, difficilmente avrebbero potuto fraintendere le inconfondibili proposte del loro conterraneo con quelle di chi già allora disertava le principali tematiche radicali mirando apertamente alla conquista di spazi informativi», prosegue Di Nanna, che invita la Bonino ad evitare una “passerella” elettorale.

LA COINCIDENZA L’avvocato Di Nanna

«È davvero una strana coincidenza, inoltre, come questi ‘radicali’ si ricordino soltanto ora

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UN MAROCCHINO RESIDENTE A CIVITELLA NON AVEVA INFORMATO LA 40ENNE VIBRATIANA

Sottopassaggio chiude ma senza alcun avviso VIABILITA’ Cosa succede al sottopassaggio di piazza Garibaldi?

Da alcuni giorni arrivano segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano la chiusura del passaggio in orari insoliti, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni che sono costretti ad attraversare la strada in mancanza di qualsiasi misura di sicurezza, in un tratto dove già si sono verificati diversi incidenti ed investimenti. La gaffe più clamorosa da parte del Comune c’è stata l’altro ieri, quando un gruppo di artisti che espone-

Di Nanna contro Bonino: nega il nome di Pannella LO STRAPPO

dre purché in sua presenza. Ma col tempo tutto è peggiorato. La donna si è dovuta rivolgere alle forze dell’ordine per denunciare il marito per bigamia che ha cominciato a minacciarla per le sue ricerche. Attraverso l’autorità di Singapore, infatti, ha scoperto che lui era ancora sposato con l’altra donna asiatica, quella della quale disconosceva l’esistenza fino a poco tempo prima.

La conferma di tutti i suoi sospetti. Oggi lui rischia un processo con l’accusa di bigamia dopo le indagini della Procura.

L’uomo, in seguito, ha lasciato la famiglia per trasferirsi fuori regione. Ha continuato, però, a chiedere alla moglie Teramana di seguirlo con il figlio. Richieste, secondo quanto sostenuto dalla donna, insistenti. Lei, oggi, sta riprendendo in mano la sua vita. Lavora ed è in attesa di sapere come andrà a finire questa storia.

T.Poe.

che ci sono le elezioni di una regione che dall’ultima volta in cui si sono fatti vedere, dalle telecamere, ovvero i funerali di Pannella, ne ha passate veramente tante, dal terremoto alle frane, dalle bufere ai lunghi giorni di black-out. Infatti quando i detenuti del carcere di Castrogno sono stati travolti dall’emergenza, fra la neve e il sisma, era con noi soltanto Rita Bernardini». Di Nanna rimarca anche un altro particolare, ossia che proprio Rita Bernardini, che continua la sua battaglia per diventare Garante dei detenuti abruzzesi, ha rifiutato una candidatura che le era stata proposta proprio nella lista Bonino “+ Europa”.

Valentina Procopio © RIPRODUZIONE RISERVATA

vano le loro opere alla sala Ipogea, è rimasto chiuso dentro e costretto ad utilizzare l’uscita di sicurezza. Il sottopasso, infatti, è stato chiuso prima delle 18, in un orario in cui, oltre alla mostra IpoArt, che sta avendo un buon riscontro di pubblico, era ancora in corso anche la Fiera dell’Epifania in centro storico

L’APPUNTAMENTO L’appuntamento fieristico, come ogni anno, ha richiamato molte persone, e infatti sono stati diversi i cittadini che si sono lamentati di aver trovato il sottopasso chiuso e che sono stati costretti ad attraversare piazza Garibaldi rischiando di essere investiti dalle auto. Da quanto si è appreso da fonti del Comune stesso, il problema starebbe nella mancanza di personale che si occupi di tener aperto il sottopasso almeno fino alle 20-20,30.

MISURA NECESSARIA Allo stesso tempo la chiusura del sottopassaggio di notte sembra essere una misura necessaria a scongiurare i tanti atti vandalici che si sono verificati in passato e che il Comune ha anche cercato di combattere, senza successo, con l’installazione di telecamere di videosorveglianza. Adesso però a far notizia non sono tanto le scritte e il degrado di questa parte centrale della città, quanto la mancanza di programmazione e di informazione verso l’utenza. Insomma, basterebbe poco per mettere i cittadini nelle condizioni di sapere quando passare o no. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Giulianova Roseto Val Vibrata

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Partiti i lavori di «Globo due» sull’adriatica La ditta Mare blu di Nicola Di Nicola prevede la realizzazione ` Il privato ha ceduto al Comune un’area di circa cinquemila di un grosso centro per la vendita di calzature e abbigliamento metri per costruire a sue spese per parcheggi e verde pubblico

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GIULIANOVA Finalmente una buona notizia fra le tante che in questi ultimi non incoraggiano all’ottimismo in città. Sono iniziati sulla statale adriatica nord i lavori della nuova struttura promossa dal famoso imprenditore della ditta Globo, Nicola Di Nicola. Si tratta di una proposta progettuale, relativa alla realizzazione di un immobile commerciale da erigere per la precisione lungo la parte ovest di via Galilei, resa in conformità al piano di lottizzazione della predetta area, costituente allora l’unità minima d’intervento numero due del comparto cinque in zona E2.3 del Piano regolatore comunale. Il progetto venne presentato dalla società proprietaria Mare blu s.r.l. (oggi Mare blu s.p.a.) ed approvato con deliberazione di Consiglio Comunale del 10 giugno 2008 ed in conformità alla delibera di Giunta del 10 marzo 2014 ed alla convenzione stipulata con il Comune di Giuliano-

INTANTO SI ATTENDE IL VIA LIBERA ALLA VARIANTE EX SADAM CON IL TEATRO

va con atto pubblico del 30 gennaio 2015 registrato a Giulianova il 12 febbraio 2015. L’area di intervento ubicata a Giulianova, è estesa complessivamente 14.474 metri quadrati di cui mq 4.595 già ceduti al Comune per realizzare (peraltro a carico del privato) opere di urbanizzazione consistenti in parcheggi pubblici e verde pubblico.

Giulianova

Sorpresi mentre abbandonano i rifiuti

PREFABBRICATO L’edificio in fase di realizzazione sarà realizzato con una classica struttura prefabbricata monopiano con copertura del tipo piana; all’interno dello stesso trovera’ posto un locale commerciale oltre a magazzini e locali accessori per una superficie edificabile di mq 3.366,04 metri quadrati di cui una superficie complessiva di vendita di 2.267,94 mq.

All’esterno l’area sarà organizzata con parcheggi a raso e viabilità di servizio per accogliere l’utenza dell’attività commerciale oltre alla realizzazione delle urbanizzazioni inerenti le aree già cedute al Comune di Giulianova come da convenzione stipulata (parcheggio e verde).

Sulle aree esterne all’immobile saranno piantumate numerose essenze arboree con l’accortezza di realizzare i parcheggi a raso con materiali drenanti per favorire l’assorbimento delle acque meteoriche.

Va ricordato che nel rilascio delle relative licenze commerciali si parla di vendita di calzature e di abbigliamento ma non si escludono anche altri prodotti. Prevista occupazione da 15 a 20 unità. La realizzazione di questa nuova struttura non contrasterà affatto con l’attività che si svolge nell’attuale edificio di Globo, ubicato sul lungomare Spalato e da qualche tempo anche ampliato. Tra l’altro la ditta attende che vada finalmente in porto, dopo tanti incontri e riunioni, la variante relativa all’area ex Sadam nella zona dove dovrebbe essere realizzato anche il teatro di cui la città continua ad avvertire sempre di più la mancanza.

Francesco Marcozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA

La protesta dei commercianti a Giulianova

Via Sauro: serrata dei commercianti Aggredito Fabio Capriotti: pugni al volto GIULIANOVA Aggredito il noto commerciante Fabio Capriotti che ha dichiarato: “Dopo due ore di ospedale ..dopo aver chiuso lo store pieno di gente nel primo giorno di saldi ,dopo aver rimediato la rottura di due denti , posso dire che sono senza parole !!! I carabinieri le telecamere e il mio avvocato faranno il resto!!! Nel 2018 esiste ancora uno studio di rappresentanza cosi...che manda il proprio rappresentante con un amico a gambizzare un negoziante nel proprio negozio nonostante l’assegno pagato regolarmente”.Potrebbero anche arrivare ad incatenarsi. Non sappiamo se a Palazzo arriverebbe anche questa protesta come non si sa )visto

che non c’era nessun amministratore e nemmeno un dirigente)quando commercianti di via Sauro est hanno spento tutte le insegne per protestare contro la riapertura del cantiere previsto pe lunedì con bloccop totale del traffico automobilistico. “Noi abbiamo sopportato disagi incredibili – dice Paolo Cappelli, commerciante storico della zona- e in due mesi la ditta ha realizzato

LUNEDI’ RIPRENDONO I LAVORI E LA STRADA CHIUDE «PER NOI LA FINE»

dall’auto condotta dal vicino di casa ROSETO La comunità di Santa Lucia di Roseto degli Abruzzi è ancora sconvolta per la morte del giovane Silvio Sorgentone, 18 anni, investito giovedì sera quando ormai era a poca distanza da casa sua. L’investitore, un 20enne che si trovava alla guida di un’Alfa Gt, non si è accorto che Silvio stava attraversando o forse non è riuscito ad evitarlo. I due si conoscevano, erano infatti vicini di casa. Gli accertamenti della Polizia stradale, intervenuta sul posto per i rilievi, hanno confermato che il 20enne, adesso indagato per omicidio colposo, non era comunque né sotto gli effetti di sostanze stupefacenti, né sotto l’effetto dell’alcool. L’incidente, avvenuto in un punto abbastanza illuminato della statale 150 a poco meno di un chilome-

tro dal casello dell’autostrada A14, c’è stato per altre cause ora tutte da verificare. Ieri, nel primo pomeriggio, la salma di Silvio è tornata a casa. Il pubblico ministero Davide Rosati non ha disposto l’autopsia, ma la ricognizione cadaverica, essendo chiara la causa del decesso. Domani, alle 11.15, nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia si svolgeranno i funerali tra l’affetto di parenti e amici.

All’arrivo sul posto del 118 le condizioni del 18enne sono subito apparse molto gravi ai sanitari. Quando è stato investito, l’auto lo ha centrato in pieno sul parabrezza, che si è infranto, per poi sbalzarlo un paio di metri oltre la strada, dove Silvio è andato a sbattere. Poi

L’INVESTITORE HA VENTI ANNI FORSE L’ALTA VELOCITA’ LA CAUSA DELLA TRAGEDIA

la disperata corsa all’ospedale Mazzini dove però è arrivato il decesso un paio d’ore più tardi.

Tra le cause dell’investimento non è esclusa la velocità con cui procedeva l’autista che potrebbe non aver consentito la frenata. Elementi adesso al vaglio della Polizia stradale. Sotto sequestro l’Alfa del 20enne ora indagato su disposizione del pubblico ministero titolare dell’inchiesta.

T.Poe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvio Sorgentone

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Museo della Val Vibrata la Befana porta un milione

Domani l’addio a Silvio Sorgentone La Procura non ha disposto l’autopsia `Il ragazzo travolto

150 metri di marciapiede. Poi si sono fermati perché dovevano farci, si è detto, la cortesia di farci recuperare qualcosa a Natale, ma ora con altri due mesi arriveremo a Pasqua e questo ulteriore danno qui nessuno se lo può permettere”. “Sì è vero – continua Gianni Massi- vorremmo che un dirigente o un funzionario del Comune che hanno lo stipendio assicurato ogni mese venissero a verificare i nostri incass. Ma altri due mesi così non ce la farebbe nessuno. conferma Alessandro Ippoliti, come anche la mitica Mafalda, che ha una sartoria artigianale in quella strada da sessant’anni. “Da quando è morto mio marito ho continuato lo stesso ed anche io ho risentito della chiusura della strada .

Azz.Mar.

Nuova, decisa azione delle Gadit, le Guardie Ambientali d’Italia, contro chi abbandona i rifiuti. Durante il servizio notturno effettuato ieri in costante intesa e sinergia con l’Amministrazione comunale, le Gadit hanno elevato un verbale nei confronti dell’autore dell’abbandono di rifiuti lungo la strada comunale costeggiante il fiume Salinello. Si provvederà quindi nei suoi confronti nei modi di legge. Ma anche il nuovo sistema di controllo tramite telecamere ad alta risoluzione sta offrendo un valido aiuto per l’individuazione di coloro che, in totale spregio ad ogni regola civile, hanno riempito di rifiuti alcune strade del Centro storico trasformandole in vere e proprie discariche abusive, sollecitamente rimosse dal personale addetto.

L’assessore all’Ambiente Fabio Ruffini, nell’esprimere soddisfazione per la costante azione di contrasto al fenomeno, è certo che l’azione combinata di Gadit e Polizia Municipale con il prezioso supporto del nuovo sistema di videosorveglianza porterà a risultati apprezzabili nella prevenzione e repressione di condotte incivili. Sono infatti numerosi coloro che, incappati nei controlli o catturati dalle immagini delle telecamere, sono stati puniti con pesanti sanzioni pecuniarie oltre ad essere sati segnalati all’Autorità giudiziaria.

CINEMA: Teramo: Coco 15,30, 18, 20,30, Stars wars 22,20 Come un gatto 23, Wonder: 15,45 18, 20,15, 22,50 Natale da chef : 15,45, 18, 22,45 Ferdinand 15,30 Napoli velata 15,45, 17,45 20, 22,30, Poveri ma ricchissimi: 17,30, 18,20, 21, 23Dickens 19, The greatest 22,45, Jumanji 15,30, 18, 20, 22,30 Vibrata: Jumanjii 16, 18,20, 20,40, 23, Il ragazzo invisibile 16, 18,20, 20,45, 23 Come un gatto 16, 18,20, 20,45, 23, Coco 16, 18,30 16,30, 19, 20,40, 23 Poveri ma ricchissimi 16, 18,20, 20,45, 23, The greatest showman 23, Wonder 16, 18,20, 20,40, 23, Ferdinand 16, 18,20, Natale da chef 16, 18,20, 20,45 Star wars 21,30, Assassinio 20,40, 23 Napoli velata 16, 18,20, 20,40, 23 Tutti i soldi del mondo 16, 18,40, 21,30 Silvi: Jumanji 15,30, 18, 20,20, 22,40, Il ragazzo invisibile 16,10, 18,20 20,40, 22,40, Coco 15,45, 18,20, 21, Napoli velata 15,30, 17,40 20,15, 22,45, Ferdinand 15,40, 17,50 Wonder 16, 18, 20,30, 22,45, Come un gatto 16, 18,15, 20,40, 22,50, Poveri ma ricchissimi 20,10, 22,20.

CORROPOLI La Befana porta un dono sostanzioso: un milione e 200 mila euro per il Museo della Val Vibrata. Somma occorrente per completare Museo e Parco Archeologico di Ripoli e avviare la realizzazione di una rete infrastrutturale finalizzata allo sviluppo, su base culturale, della Val Vibrata. Il progetto, di ampio respiro, è frutto della stretta collaborazione tra la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, il Comune di Corropoli e Italico onlus. Progetto che si è qualificato trentaquattresimo su 7.540 candidature, provenienti da 3.197 Comuni, attraverso una procedura selettiva operata da una commissione di esperti, nell’ambito dell’iniziativa “Bellezza-recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Esso mira a consolidare il nuovo corso di ricerca scientifica e valorizzazione del sito archeologico di Ripoli (5200-4000 a.C.) nel Comune di

Corropoli, e realizzare il primo nodo della rete museale della Val Vibrata. “Il risultato raggiunto- commenta il primo cittadino di Corropoli, Umberto D’Annuntiis- deve essere per noi il punto di partenza verso la realizzazione di un progetto che potrà caratterizzare per sempre il nostro Comune, la vallata che ci caratterizza e tutta la provincia di Teramo. Il governo della Provincia e della Regione non potranno più continuare a ripagare i nostri sforzi con l’indifferenza di questi anni, dimostrando una palese incapacità non solo a valutare il merito dei progetti avanzati, ma a comprendere una delle poche eccellenze reali del territorio. Quando si fanno i bandi e non si destinano le risorse a pioggia- conclude D’Annuntiis- Corropoli c’è”. “La Presidenza del Consiglio- hanno aggiunto Maurilio Migliorati e Dino Di Berardino, presidente e direttore artistico di Italico onlus- ha riconosciuto la qualità e la credibilità della proposta progettuale”.

Michele Narcisi © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Abruzzo sport Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Fax: 085 4214064 e-mail: pescara@ilmessaggero.it

«AL PESCARA BASTA AGGANCIARE I PLAYOFF» Marco Giannitti, di Celano, è il diesse `«Per quanto ha costruito in questi anni del Frosinone che è al secondo posto la città è in debito con patron Sebastiani»

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SERIE B PESCARA Guarda il mondo della B dall’alto e lavora per riportare il Frosinone in serie A per la seconda volta nella sua storia. Il 46enne ds celanese (nato a Nettuno, ma ormai abruzzese d’adozione) Marco Giannitti è uno dei segreti dell’exploit dei ciociari negli ultimi anni: vinta la C e poi la B, sfiorata la salvezza nel 2016 (per un punto) in serie A, l’anno scorso la risalita si è fermata in semifinale play-off contro il Carpi. E quest’anno è già lassù, al secondo posto, dietro solo al Palermo capolista.

La classifica del girone d’andata dice la verità sul campionato?

“Sì, è quella. Il Palermo è campione d’inverno e ha i mezzi per fare un campionato a parte. Le altre cinque, sei possono ambire ad una posizione importante di classifica a fine stagione. Ad oggi la classifica rispecchia i pronostici estivi”.

Palermo e Frosinone nelle due poltrone per la A diretta. Risultato scontato?

“Non è mai scontato stare davanti. Il Palermo è una realtà importantissima per la categoria e sta nel posto che gli spetta. Dietro la lotta è molto livellata. Ci sono anche Empoli, Parma e altre che aspirano alla promozione. La posizione di classifica oggi conta poco: le prime sei sono quelle che puntano ad andare su dall’inizio, lo sprint partirà più avanti”.

Manca il Pescara da quella griglia di big della B. Perché?

“Lo ripeto:il Pescara può ambire alla A. Resta una delle favorite, anche se oggi è un po’ indietro.

All’andata ha avuto momenti felici e altri meno felici, buttando via

qualche punto, come quelli contro il Frosinone in casa. Ma resterà una candidata alla promozione fino alla fine, gli basterà riagganciare i play-off…”. “Sta iniziando un mercato importante, in cui tutti si stanno muovendo e ci sono piazze in grado di investire, come il Parma della nuova proprietà cinese. La classifica resterà corta e, Palermo a parte, non si saprà fino all’ultimo chi vincerà. Se mi aspetto inserimenti dal basso? Ovvio. Il Bari ha una rosa lunga e di alto livello, tutte le squadre alle spalle del Palermo hanno i mezzi per provarci. Una è anche il Brescia del nostro ex

tecnico Marino: ha un presidente abituato a fare grande calcio”.

Il Pescara punta su Embalo per cambiare marcia: scelta giusta?

“E’ un esterno d’attacco ideale per il calcio di Zeman. Peccato per Ganz, non posso giudicare i motivi della sua cessione, ma resta un grandissimo attaccante”.

Giannitti, spesso all’Adriatico a vedere i biancazzurri e affezionato al Pescara, spesso si è incrociato con il presidente Sebastiani.

“A Daniele sono legato. Nel calcio il più bravo è sempre colui che sbaglia meno degli altri. Ve-

dendo quanto fatto dal presidente in questi anni, e dov’è riuscito a portare il club finora, direi che Sebastiani è in credito con la città e l’ambiente, e anche di parecchio”.

Pescara con il veterano Zeman, Frosinone con il giovane rampante Longo. Soddisfatto della sua scelta?

“Siamo contenti di Longo. Tecnicamente e tatticamente ha già dimostrato di valere fin dall’anno scorso a Vercelli, a me piace molto il suo dialogo con la società e la capacità di entrare nella testa dei giocatori”.

Orlando D’Angelo

Embalo e Gravillon in arrivo, poi Xian Emmers IL MERCATO PESCARA Embalo e Gravillon in arrivo. Questa la sintesi dell’incontro di ieri a Roma tra Zeman e i due direttori Pavone e Leone.

L’accordo con l’esterno del Palermo è già chiuso, bisogna solo ricevere l’ok dal club di Zamparini alla sua cessione in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. La conferma anche dall’agente dell’attaccante: “Visto che finora ha avuto pochi spazi, è giusto che vada via”. Peppe Accardi ha rotto con il Palermo parlando così a PalermoToday. “Avendo ricevuto proposte importanti, abbiamo chiesto al club di poter andare a giocare con continuità, sarebbe troppo importante avere un posto da protagonista nei prossimi sei mesi per Embalo. Il Palermo ormai punta sul 3-5-2 e per lui non c’è spazio. Pescara e Brescia? Vanno bene entrambe

per il giocatore, ci sono allenatori che potrebbero esaltare le sue caratteristiche”.

La strada dell’esterno 23enne della Guinea Bissau porta all’Adriatico, tanto che il Brescia ha chiesto un incontro all’agente Accardi, ma sta già virando su Falco, del Bologna, altro obiettivo del Delfino.

La stessa che a breve intraprenderà il difensore centrale dell’Inter, il ’98 francese Gravillon, che lascerà Benevento per dire sì a Zeman. Il boemo ha chiesto esplicitamente ai due ds una mezzala, giovane e forte fisicamente. Emmanuello è un obiettivo difficile (si sta avvicinando sempre di più all’attivissimo Carpi), le ultime notizie portano al 18enne dell’Inter Xian Emmers naturalizzato belga, ma di origini svizzere, anche se il suo ruolo preferito è quello di play e il Pescara oggi ha abbondanza nel reparto (potrebbe essere restituito ai nerazzurri Carraro?). Sarebbe

Gravillon in arrivo sopra Giannitti

un rinforzo non gravoso sia a livello numerico (non occupa posti in lista) né a livello economico. E potrebbe permettere al tecnico di tenere anche Coulibaly.

L’ex Moussa Kone lascerà il Cesena, su di lui si sta muovendo anche il Frosinone, dopo i tentativi di Empoli e Parma. Per quanto riguarda l’attacco, in attesa

Foto MAX SCHIAZZA

che Ganz dica sì all’Ascoli (l’attaccante si è preso una pausa essendo in vacanza, ma nelle prossime 48 ore darà la risposta al ds ascolano Giaretta), si torna a lavorare con l’Atalanta per Luca Vido, il biondo centravanti cresciuto nel Milan che Zeman avrebbe voluto già in estate. Per portare Vido in biancazzurro, bi-

sogna liberare posti: oltre a Ganz, dovrà andare via anche Cappelluzzo, che il Verona e l’agente Giuffredi proveranno a sistemare altrove in B (Avellino sulle sue tracce). L’arrivo dell’azzurrino potrebbe essere funzionale anche in caso di cessione dell’attuale capocannoniere Pettinari, che piace al Cagliari in serie A. Inserimento del Parma su Mazzotta: il terzino in scadenza lascerà Pescara, Marino lo vuole al Brescia (lo ha avuto a Frosinone), ma nelle ultime ore anche gli emiliani hanno sondato il terreno. Le altre di B: il Perugia blinda Di Carmine e lo toglie dal mercato (“Non parte neanche per 5 milioni”, ha detto il presidente Santopadre). Il Foggia potrebbe lasciare partire il bomber della promozione, Mazzeo, corteggiato dalla Ternana, che potrebbe dare una chance all’abruzzese Manuel Giandonato, ex Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sport

Sabato 6 Gennaio 2018 www.ilmessaggero.it

Teramo: Foggia verso Lentini chiesto da Diana

Roseto: si pensa a rinforzi tra i «lunghi» BASKET A2 ROSETO Battere Verona, per concludere il girone di andata a quota 6 punti e guardare con fiducia al ritorno. Piegare fra le mura amiche del PalaMaggetti la compagine scaligera e nel contempo attendere l’esito dei due incontri delle dirette avversarie per non retrocedere: Orzinuovi (del nuovo allenatore Finelli) in casa contro Treviso e Bergamo in trasferta a Forlì, con la speranza di agganciarne almeno una. Il Roseto che domani concluderà il girone di andata entra nella quarantena che potrebbe deciderne gran parte delle sorti, visto che poi riaprirà il girone di ritorno in trasferta a Ravenna il 13 gennaio, ospiterà in casa Montegranaro il 21 e Orzinuovi il 28, andrà a Udine il 4 febbraio e attenderà Forlì il 7. Una serie di impegni che potrebbe significare sterzata decisiva del torneo in un verso o nell’altro: salvezza ben più vicina o retrocessione incombente. Il ciclo che lascerà al campo il compito di dire la verità si concluderà con la trasferta di Piacenza l’11 febbraio e lo scontro diretto in casa contro Bergamo il 18.

Quali Sharks combatteranno per la salvezza queste gare?

Molto probabilmente gli stessi che hanno finora giocato le partite, per quanto continuamente falcidiati dagli infortuni. Coach Di Paolantonio rimanda prudentemente le questioni di mercato alla riapertura dello stesso e cioè al girone di ritorno, anche per tenere – giustamente – la concentrazione dei suoi giocatori sull’ultima di andata. Il presidente Cimorosi pare invece abbia dato il proprio placet a puntellare la squadra con i due movimenti di mercato possibili in entrata. Soltanto il pronunciamento dello staff tecnico dirà se le operazioni riguarderanno la regia, gli esterni o i lunghi. Nel caso di un solo innesto, Di Paolantonio sembrerebbe propenso a cambiare qualcosa fra regia ed esterni, mentre se i movimenti fossero due si potrebbe pensare anche a un cambio nel settore lunghi. Qualche nome, in relazione a esterni e ali, è girato: Frassineti, Amici, Carnovali.

Luca Maggitti © RIPRODUZIONE RISERVATA

`La trattativa

potrebbe chiudersi entro breve termine SERIE C

A sinistra Jonas dell’Acqua&Sapone, a destra Yerai che debutta con il Pescara

A&S DA LEADER PESCARA: C’E’ YERAI Jonas chiama a raccolta i tifosi oggi al PalaSantaFilomena «Contro il Cisternino dobbiamo assolutamente vincere»

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FUTSAL PESCARA Si ricomincia, da lassù.

L’AcquaeSapone Unigross, capolista della A, inizia il 2018 al PalaSantaFilomena di Chieti contro i pugliesi del Block Stem Cisternino (inizio alle 18 e 30, ingresso gratuito, diretta streaming sul canale Youtube AcquaeSapone Futsal). Inizia un tour de force per i nerazzurri di Antonio Ricci prima della sosta per gli Europei di Slovenia. La prima sfida è quella di questa sera per difendere il primato dagli assalti delle concorrenti, tornate alla carica dopo il ko prenatalizio a Reggio Emilia contro il Kaos. Poi ci sarà il terzo turno di Coppa della Divisione, martedì sera a Colleferro contro la Anni Nuovi Ciampino, prima del doppio impegno di campionato contro Italservice Pesaro (sabato 13 in trasferta, diretta su Sportitalia) e Feldi Eboli (mercoledì 17 gennaio alle 20 a Chieti).

“Inizia un periodo importante per noi – dice il laterale offensivo Jonas Pinto, 33 anni, 9 gol segnati – in ci dovremo raccogliere il

massimo per restare competitivi su ogni fronte. L’importante è affrontare ogni partita senza guardare troppo lontano: ogni impegno sarà come una finale non sottovaluteremo nessun avversario, a partire dal Cisternino, formazione ben allenata e con buone individualità: dovremo avere fame e attenzione per prenderci questi tre punti”. Jonas chiama a raccolta i tifosi nerazzurri: “In casa non dovremo perdere neanche un punto, contiamo molto sul sostegno del pubblico, finora sempre caldo e numeroso. Speriamo di regalare a tutti quelli che ci seguono un anno di grandi soddisfazioni e una stagione da ricordare”. Arbitri Burattoni (Lugo di Romagna), Beneduce (No-

DURA TRASFERTA PER IL DELFINO IN VENETO CONTRO LA VICECAPOLISTA MA DEBUTTA IL NEO ACQUISTO

la), crono Di Nicola (Pescara). In casa Pescara è il giorno di Yeray Hernandez Guitiettez.Il laterale spagnolo ingaggiato a dicembre può finalmente esordire con il Pescara poiché tutte le pratiche burocratiche relative al suo tesseramento sono state espletate. Il quintetto di Patriarca disputa la prima gara dell’anno in Veneto contro la Came Dosson , vice capolista. Si affrontano due avversarie in forma e motivate in cerca di conferme, una continuità di risultati che per Cuzzolino e soci significherebbe migliorare l’attuale sesta posizione. I vice campioni d’ Italia possono guardare il futuro con maggiore ottimismo grazie all’imminente debutto dell’infortunato Wilhelm. All’andata i Delfini hanno inflitto ai veneti una delle rare sconfitte. Nelle fila abruzzesi sara’assente Amati Rosa , neo candidato ai Futsal Award , tra i locali mancherà Rangel. Appuntamenti al Paladosspn alle 18:30. Arbitrano Sgueglia di Civitavecchia e Micciulla Di Roma 2. Crono: Suelotto di Bassano.

M.Cant.

L’Aquila: Miani tranquillizza i giocatori SERIE D L’AQUILA Ci risiamo. La narcosi natalizia sembra essere terminata e ora i nodi vengono al pettine, come era ampiamente preventivabile. Per carità, nessuno ha mai detto che con il pagamento di un’ulteriore mensilità di rimborsi entro Natale tutto sarebbe stato risolto, ma probabilmente questo ha contribuito a sedare gli animi e a concedere qualche giorno di tregua in concomitanza con le Festività. E così alla ripresa, e alla vigilia del match in trasferta contro il Monticelli, tornano in auge preoccupazioni e tensioni. Questi i fatti: ieri l’amministratore unico David Miani si è intrattenuto a parlare con alcuni giocatori a margine dell’allenamento. Un incontro, ovviamente non ufficiale, a cui invece qualcuno ha attribuito i connotati di un dialogo piuttosto acceso. Lui, l’ad, continua a mantenere un profilo piuttosto basso, ammettendo

David Miani ha incontrato i giocatori

le note difficoltà, ma smentendo seccamente e senza indugio che ci siano state tensioni. «Anzi, li ho visti carichi, mi fa piacere» ha detto Miani al Messaggero.

Al netto di quanto accaduto ieri (sarebbe solo l’ennesimo episodio simile), è però inoppugnabile un aspetto: al momento l’aria

che si respira all’interno del sodalizio è di grande confusione.

E’ del tutto assente una strategia, mancano ruoli e competenze (si va avanti con ognuno che più o meno prosegue sui propri binari), si tira a campare alla giornata basando molto sul volontariato di alcuni. Una situa-

zione che onestamente comincia a diventare pesante. Oggi si tornerà a parlare di calcio, con il tecnico Battistini che terrà la consueta conferenza pre-gara alla vigilia della trasferta sul campo del Monticelli. Ma già dal 91’ l’attenzione sarà nuovamente concentrata sulle questioni societarie: la prossima settimana è probabile che Miani tenga l’annunciata conferenza stampa per chiarire quali saranno le mosse presumibilmente concordate con la proprietà (che continua a restare rigorosamente silente e assente) in tema di organigramma e approvazione del bilancio. E’ lecito attendersi una schiarita, o quantomeno un minimo di strategia per affrontare questa seconda parte di stagione senza che la stessa diventi la tradizionale via crucis annuale. In assenza di ciò, il rischio è che si ritorni alla baraonda dei mesi scorsi, al tutti contro tutti.

Stefano Dascoli © RIPRODUZIONE RISERVATA

TERAMO L’ex nazionale azzurro Aimo Diana, oggi tecnico della Sicula Leonzio, bussa alla porta di Ciro Foggia. L’allenatore, tramite la sua società, vorrebbe portare l’attaccante del Teramo a Lentini. A quanto pare bisogna ancora scendere nei dettagli delle cifre, ma il centravanti napoletano potrebbe effettivamente lasciare la maglia biancorossa e raggiungere l’allenatore che ha avuto nella passata stagione a Melfi (quando ha messo a segno dodici gol).

La sensazione è che la trattativa possa sbloccarsi a breve, ma Teramo e Sicula Leonzio dovranno parlare per definire il passaggio di Foggia in provincia di Siracusa. Così facendo, il centravanti (seguito dall’avvocato e procuratore Claudio Parlato) ritroverebbe un tecnico con cui ha fatto bene ed il Teramo avrebbe una casella libera nel reparto avanzato da poter riempire con un nuovo rinforzo. Proprio per quanto riguarda comunque il mercato, si profilano all’orizzonte novità. Durante l’allenamento di ieri ha fatto tappa allo stadio anche il presidente Luciano Campitelli.

E’ stata l’occasione per fare un briefing di mercato e decidere, salvo ripensamenti, di abbandonare la pista di un rinforzo per la fascia sinistra. Una decisione che è diretta conseguenza del fatto che Asta sta provando il 4-3-2-1. Con un cambio di modulo e mettendo in soffitta il 3-5-2, la squadra non avrebbe più bisogno di un altro terzino mancino, ma potrebbe proseguire con i giocatori già presenti in rosa. Diallo partirà, mentre Asta potrà contare su Pietrantonio e Sales, con quest’ultimo che, con la difesa a quattro, verrebbe per l’appunto dirottato a sinistra. In verità anche Ventola può essere impiegato come esterno basso in quella zona di campo, con Sales dall’altra parte. Le soluzioni, insomma, ci sarebbero senza andare a sondare il mercato per un ruolo in cui il Teramo è

già coperto con la variazione dello schema di gioco. Nei prossimi giorni comunque società e allenatore ne continueranno a parlare. Nel frattempo il direttore sportivo Giorgio Repetto continua il lavoro sotto traccia di telefonate e contatti, nell’attesa di poter lanciare un affondo. Se Foggia, come sembra, dovesse effettivamente partire, il Teramo potrebbe dunque iniziare le trattative per l’ingaggio di un centravanti. Non solo.

Senza dover cercare un rinforzo a sinistra, la dirigenza potrebbe muoversi, sempre considerato il nuovo modulo, per un altro trequartista e quindi rinforzare ulteriormente l’attacco. In ogni caso nessuno finora ha chiesto esplicitamente alla società di andare via, ma chi sta valutando di partire aspetta ovviamente di trovare squadra. E’ il caso di Paolucci, ma anche quello di Foggia. A quanto appreso invece c’è qualcuno che ha chiesto espressamente di restare perché si è trovato bene, promettendo tra l’altro il massimo impegno: si tratta di Soumarè, che a Teramo si trova a costo zero grazie all’Avellino. Non sembrano avere un seguito invece le voci di un interessamento della Fermana per Tulli. Posto che difficilmente la società biancorossa lo farebbe partire, i telefoni della dirigenza non hanno finora squillato.

Anja Cantagalli © RIPRODUZIONE RISERVATA

PATRON CAMPITELLI INCONTRA IL DIESSE MARCIA INDIETRO SULL’INGAGGIO DI UN TERZINO DI FASCIA SINISTRA

Foggia, l’attaccante del Teramo verso Lentini

Real tra campionato e coppa Parte l’azionariato popolare ECCELLENZA GIULIANOVA IL 2018 si apre con un doppio impegno ravvicinato per il Real Giulianova. Domenica si gioca a Martinsicuro contro l’Alba Adriatica (ore 14,30) e poi il mercoledì successivo si va sul campo dello Spoltore per giocare l’ andata di Coppa. E, come se non bastasse, i giuliesi affronteranno lo Spoltore dell’ex Ronci tre volte in quindici giorni. Già perchè dopo la partita di Coppa, le due squadre si ritroveranno al Fadini per il campionato e poi ancora il mercoledì successivo in Coppa sempre Fadini in notturna. Per la gara con gli albensi il tecnico Piccioni scioglierà gli eventuali dubbi di formazione solo dopo l’allenamento di rifinitura di questa mattina mentre nelle file avversari mancheranno due giocatori squalificati, Di Sante e l’ex giallorosso Emili.

Ma in casa giuliesi si parla an-

che di futuro. Nel corso di una cena alla quale sono stati invitati dai tifosi, il presidente Luciano Bartolini ed il direttore generale Mimmo Vernacotola hanno lanciato la proposta dell’associazionismo e dell’azionariato popolare, due esperienze suddivise in altrettante fasi. “Lo facciamo per fare in modo che i tifosi siano più vicini alla squadra – dice Vernacotola- noi, non abbiamo alcuna difficoltà a terminare campionato e coppa secondo i nostri programmi economici, ma abbiamo notato rispetto all’anno scorso un calo nelle presenze e negli abbonamenti e questo ci appare paradossale visto quello che abbiamo vinto e come ci stiamo ripetendo essendo primi in classifica. Loro sottoscrivono una quota in base, pensiamo, alle varie categorie di professionisti e lavoratori e noi regaliamo un abbonamento ,e quindi saremo, come chiedono anche i tifosi sempre più uniti”.

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L’EVENTO ALLA CIVITELLA HA RICHIAMATO TANTA GENTE TRA FEDE E TRADIZIONE

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Nuovi spazi culturali allo storico convitto Vico LA CITTÀ CHE CAMBIA

Alcuni scatti del Presepe Vivente di Chieti. A destra: la donna nigeriana Joy Peter che rappresenta la Madonna con la figlia Princess

In migliaia al presepe vivente Forte: condivido le scelte fatte `E Fortunato della Capanna organizza L’arcivescovo ribatte a Forza Nuova sulla Madonna nera e su Gesù bambina a Megalò un banchetto per i poveri

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LA TRADIZIONE Migliaia di persone, fin dall’ingresso a palazzo Lepri, e poi nei vicoli, nelle piazze e nelle strade della Civitella, fino alla capanna della natività dove le polemiche innescate da Forza Nuova alla vigilia del presepe vivente non sono entrate. La nigeriana Joy Peter, che veste i panni della Madonna, non ne sa nulla perchè non sta sui social e non segue i tg. Il suo volto è stato sempre sorridente e sereno, ogni tanto ha stretto a sé e baciato Princess, la sua figlioletta di 7 mesi nei panni di Gesù bambino, accanto Emanuele Ferraro, un San Giuseppe che viene dal Piemonte, uscito dal tunnel della tossicodipendenza così come Joy è stata strappata alla strada. Sono loro l’icona della sacra famiglia, sono stati soprattutto per loro i flash partiti dagli smartphone e le manifestazioni di affetto: è su Joy e sua figlia che si sono appuntate le polemiche innescate dal versante politico, prive, hanno detto da Forza Nuova, di implicazioni raz-

ziali o sessiste. Al di là di tutto, alla ventitreesima edizione del presepe Vivente, organizzata dal Comune, dall’associazione Teate Nostra presieduta da Vanni Di Gregorio, e dalla Capanna di Betlemme, la risposta è arrivata dalla gente, che ha gremito lo storico quartiere e si è fermata a davanti ad ognuna delle 23 scene bibliche e di vita. Poco prima che

si esibisse il Coro Selecchy, è arrivato l’arcivescovo Bruno Forte, quasi in contemporanea con il sindaco Umberto Di Primio accompagnato da moglie e figlie.

«Quella di chiamare una donna nigeriana con la propria bambina e un altro degli ospiti della Capanna di Betlemme è una scelta molto bella, che mette in luce che la salvezza Gesù l’ha portata

La befana del vigile del fuoco

Befana dei vigili del fuoco al comando provinciale di via Masci Regali e tanto divertimento per oltre 50 bimbi Iniziativa organizzata dalla squadra in servizio ieri con il capoturno Antonio Zappacosta e il vice Claudio Minnucci

per tutta l’umanità, non soltanto per una comunità o un popolo ma per tutti i popoli, per tutti i colori della pelle, ha detto Forte.

In questo modo risalta di più l’universalità del dono d’amore che Dio ha fatto, ecco perchè non solo condivido la scelta, la benedico e la ritengo piena di significato. La femmina è un essere umano con pari dignità dell’uomo, Gesù è venuto a salvare tutti, quindi chi si ferma a quest’aspetto non capisce che il messaggio del presepe è il dono d’amore della salvezza che Dio ha portato a tutta l’umanità, donne e uomini. Siamo di fronte a un messaggio di universalità della salvezza che non riesco a capire come non sia stato capito, forse bisognava che riflettessero un po’ di più le persone che si sono espresse». Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme non si ferma un attimo: ieri ha organizzato anche un banchetto di beneficenza a Megalò con persone strappate alla disperazione della strada e della solitudine.

Alfredo D’Alessandro © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuovi spazi culturali aperti al Convitto Vico. Nei giorni scorsi è stata inaugurata l’area all’ultimo piano dello storico edificio lungo corso Marrucino, frutto di una sapiente e celere ristrutturazione di quello che un tempo era l’appartamento del rettore e che d’ora in poi si chiamerà il salotto delle idee. Una cerimonia semplice ma carica di entusiasmo e buoni propositi, già in parte realizzati dal momento che prima della pausa natalizia i locali della scuola hanno ospitato concerti, mostre e reading.

I lavori sono partiti a fine ottobre dopo aver ottenuto un finanziamento di 100 mila euro dal Mibact, di cui il 20% destinato alla ristrutturazione dell’immobile e il resto a sostegno delle attività. Quello del Vico è stato l’unico progetto vincitore in Abruzzo del bando ministeriale Scuole spazio aperto alla cultura, su 173 progetti presentati da tutta Italia. «Quando, appena arrivata, mi è stato mostrato questo appartamento – ha ricordato la dirigente scolastica del Vico, Paola Di Renzo – ho pensato subito che mi sarebbe piaciuto realizzarvi una sorta di cenacolo culturale. Sembrava un’utopia per la scuola, ma poco dopo trovai sul web un bando del Mi-

nistero destinato a erogare un cospicuo finanziamento per gli edifici scolastici con più di 70 anni per ripristinare spazi inutilizzati da aprire al territorio e alla cultura. Immediatamente mettemmo su uno staff di progetto e oggi, dopo mesi di impegno e fatica, siamo orgogliosi di restituire questo luogo alla città e agli studenti. L’appartamento ha mantenuto la sua vocazione di casa: oltre alla sala comune ci sono cucina e la camera da letto dove abbiamo conservato il mobilio dell’epoca e la sala da tè. E’ uno spazio che mescola tradizione e modernità: guarda al passato ma anche alle generazioni future». A presenziare l’inaugurazione anche la direttrice del Polo Museale dell’Abruzzo, Lucia Arbace: «Mi riempie di orgoglio il fatto che il Vico sia stato l’unico istituto d’Abruzzo a vincere il bando del Mibact non avevo dubbi e non li ho su quello che sarà un grande futuro per questi spazi».

LA DIRIGENTE DI RENZO «HO PENSATO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA SORTA DI CENACOLO CULTURALE»

Operato l’operaio ferito all’ateneo: salvata la mano L’INCIDENTE Ha avuto 40 giorni di prognosi l’operaio di 41 anni della ditta Sogeda rimasto ferito in un grave incidente sul lavoro avvenuto nel primo pomeriggio di venerdì all’università d’Annunzio. L’uomo, che ha riportato un profondo taglio a una mano mentre stava riparando un distributore automatico di snack e bevande, è stato operato d’urgenza all’ospedale di Chieti. I medici gli hanno salvato la mano, ma dovrà subire un ulteriore intervento chirurgico, probabilmente in un centro specializzato di Terni. Sul-

la dinamica dell’infortunio indagano i carabinieri della stazione di Chieti scalo e gli ispettori della Asl, che hanno eseguito un sopralluogo e sequestrato - su disposizione del pm - il distributore automatico per eventuali perizie. In base a una prima ricostruzione, mentre era impegnato a intervenire su una macchinetta distributrice, l’uomo è stato colpito dalla struttura metallica che contiene il meccanismo di raccolta del denaro. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, che lo hanno trasportato in codice rosso in pronto soccorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Donne perseguitate dagli ex: un arrestato e un indagato AMORE MALATO Donne perseguitate dagli ex. Sono sempre più frequenti i casi a Chieti e dintorni, come confermano le ultime indagini della polizia. Nel giro di poche ore gli agenti della Squadra mobile, diretti dal vice questore aggiunto Miriam D’Anastasio, hanno notificato un divieto di avvicinamento a uno stalker e un ordine di carcerazione a un pregiudicato che ha maltrattato la convivente e ora deve scontare una pena definitiva. Uomini che non hanno saputo sopportare un rifiuto, rassegnarsi a una vita diversa, archiviare prevaricazioni che avevano sgretolato armonie familiari, affetto e dedizione troppe volte calpestati. A finire

nei guai con l’accusa di atti persecutori è stato un 33enne, disoccupato, residente in un paese alle porte di Chieti, che non ha accettato la fine del suo matrimonio e ha reso un incubo la vita della ex moglie. Gli episodi di stalking si sono moltiplicati quando l’uomo ha saputo che la donna, anche lei trentenne, aveva avviato tutte le pratiche per separarsi ufficialmente. Ha perso la testa e ha iniziato a tormentarla, costringendola a trascorrere mesi di paura e a cambiare le sue abitudini di vita.

Un’ossessione che ha portato l’indagato a tempestarla ogni giorno con decine di chiamate e messaggi sul cellulare. “Ricordati che io ti impedirò di iniziare qualunque altra storia con un altro uomo”, era il tono degli

sms. Ma il 33enne è andato oltre, seguendo la ex in macchina e aspettandola sotto casa, rendendosi così responsabile di veri e propri pedinamenti. In un primo momento la vittima ha cercato di superare le continue scenate in nome dell’amore, della famiglia, della bimba nata dal loro matrimonio. Ma quando ha capito che quello era un tunnel senza uscita, perché lui la

DIVIETO D’AVVICINAMENTO PER UNO STALKER FINISCE INVECE DIETRO LE SBARRE UN UOMO CONDANNATO PER MALTRATTAMENTI

Un arresto della polizia

vessata di continuo, allora ha fatto la sua scelta. E si è rivolta alla Questura di Chieti. Il caso è arrivato in Procura e il gip ha accolto la richiesta di misura cautelare presentata dal pm. Si sono invece spalancate le porte del carcere di Madonna del Freddo per Marco Pesce, 43 anni, originario di Cepagatti ma domiciliato a Chieti scalo, che deve scontare due anni e otto mesi per un cumulo di pene relativo a tre condanne definitive per evasione e maltrattamenti in famiglia. In un’occasione, ad agosto 2013, l’arrestato assediò di notte l’abitazione della ex convivente. Era fuori di sé a tal punto da prendere la macchina, raggiungere la casa della donna, sfondare la serranda del garage di pertinenza, danneggiare

due auto e tre motorini. Poi con un estintore forzò una porta secondaria per entrare nella palazzina da cui in giudice lo aveva allontanato, in precedenza, proprio per maltrattamenti verso la ex.

I NUMERI I dati dell’ultimo anno di attività del Centro Alpha di Chieti, guidato da Maria Laura Di Loreto, raccontano che le vittime di violenza sono sempre più giovani.

Il 18% appartiene alla fascia tra i 20 e i 29 anni: nel 2016 l’asticella si era fermata all’11%. Il 37% si colloca tra i 40 e i 49 anni; segue, con il 28%, la fascia compresa tra i 30 e i 39, con il 13% tra i 50 e i 59 e il 4% tra i 60 e i 69.

Gianluca Lettieri © RIPRODUZIONE RISERVATA

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