Progetto inclusivo marino centro

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Istituto Comprensivo “Marino Centro�

A.S. 2017/2018


2 INDICE

Premessa............................................................................................................................................... 3 Finalità ................................................................................................................................................. 3 RILEVAZIONE ALUNNI BES ........................................................................................................... 5 Organizzazione Commissione.............................................................................................................. 7 Il Referente L.104 .............................................................................................................................. 10 Il Referente DSA ................................................................................................................................ 10 Il Referente BES: ............................................................................................................................... 11 Il Dirigente scolastico: ....................................................................................................................... 12 I Consigli di Classe ............................................................................................................................ 12 GLH operativo ................................................................................................................................... 13 Incontro tecnico.................................................................................................................................. 14 Gruppo di lavoro per l’inclusione ...................................................................................................... 14 Collegio dei Docenti .......................................................................................................................... 15 Formazione e aggiornamento ............................................................................................................. 15 Modalità operative ............................................................................................................................. 16 Strategie di valutazione ...................................................................................................................... 17 Modalità e principi della valutazione inclusiva ................................................................................. 17 Tipi di sostegno presenti all’interno della scuola ............................................................................... 18 Tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi territoriali .............. 19 Ruolo delle famiglie e della comunità educante ................................................................................ 19 Curricolo e percorsi formativi inclusivi ............................................................................................. 20 Valorizzazione delle risorse ............................................................................................................... 20 Continuità tra gli ordini di scuola ...................................................................................................... 21


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Premessa L’elaborazione di un Progetto d’Inclusione nasce dall’esigenza di definire ed adottare pratiche condivise e comuni tra gli ordini di scuola che operano nello stesso istituto comprensivo e che sono pertanto accomunate dalla stessa complessità. Includere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, sociale, culturale, alla pari degli altri alunni, insieme agli altri alunni, senza alcuna discriminazione; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico e formativo. In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ma, anche e soprattutto un impegno di sviluppo della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche per arrivare al raggiungimento delle diverse competenze.

Finalità Al fine di facilitare l’inclusione scolastica e sociale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali la nostra scuola si propone di raggiungere le seguenti finalità: - definire pratiche condivise tra i diversi ordini di scuola; - favorire l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; - progettare percorsi comuni d’individualizzazione o personalizzazione che assolvano sia gli aspetti di socializzazione che di apprendimento; - incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il percorso d’istruzione e di formazione; - adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; - accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico; - fornire materiali e strumenti comuni d’indagine, osservazione, rilevazione e progettazione del percorso formativo;


4 - trovare forme di verifica e valutazione collegiali; - monitorare le azioni e gli interventi a livello territoriale; - proporre modifiche e aggiustamenti condivisi; - garantire a ciascun alunno il cui percorso scolastico lo consenta di ottenere il valore legale del titolo di studio.

L’inclusione degli alunni può essere realizzata solo in una scuola che è in grado di riconoscere effettivamente i Bisogni Educativi Speciali.

IL PROGETTO DI INCLUSIONE è un documento articolato e dinamico contenente i principi, i criteri e le indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; definisce i compiti e i ruoli delle figure coinvolte all’interno e all’esterno dell’istituzione scolastica. Esso costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto, è integrato e rivisitato periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate e delle specificità proprie di ciascun ordine di scuola.


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RILEVAZIONE ALUNNI BES Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità (relativo all’A.S. 2017/2018) A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO (relativi all’A.S. 2016/2017) N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di cert. San. (relativi all’A.S. 2016/2017) N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di cert. San. (relativi all’A.S. 2016/2017)

A. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno

AEC

Assistenti alla comunicazione

Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo. Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) 2 F.S. area II sostegno agli alunni 3 Referenti d’Istituto (Disabilità/DSA/BES) 8 referenti di plesso disabilità 4 referenti di plesso DSA 7 referenti di plesso BES All’interno dell’Istituto è attivo

n° 88 2 1 85 42 41 1 0 / 114 10 23 24 43 244 ……… 78 37 114

Sì / No Sì Sì

Sì Sì

Sì Sì

Sì Sì

Si


6 uno sportello d’ascolto di counselling per le famiglie, gli alunni e i docenti dell’Istituto con esperti esterni. Docenti tutor/mentor Referenti progetti per l’inclusione

Scuola Attiva Docente Congedo In..musica, Docente Contadini Alfabetizzazione, Docente Sarti A Scuola di Empatia, Docente Congedo Musicoterapia, Docente Congedo “Scuola senza zaino” Docente Ducci

Altro:

A. Coinvolgimento docenti curricolari

Coordinatori di classe e simili

Docenti con specifica formazione

Altri Docenti

No SI

/

Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Monitoraggio Partecipazione al GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione al GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro:

Sì / No SI SI SI SI SI SI SI No SI NO SI SI SI SI NO


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Organizzazione Commissione In considerazione del numero di alunni BES nel nostro Istituto si è reso necessario organizzare la Commissione Area2 in modo capillare per rispondere in maniera adeguata alle esigenze degli studenti, dei genitori, e di tutto il personale dell’Istituto.


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L’area sarà coordinata da n. 2 Funzioni Strumentali (una per la scuola dell’infanzia e primaria e l’altra scuola secondaria di primo grado). che presiederanno il GLHI e GLI con le seguenti funzioni: • sostegno e integrazione ad alunni diversamente abili. • supporto ai docenti, ai genitori e agli assistenti educatori • curano i rapporti istituzionali con: comune, servizi sociali e ufficio pubblica istruzione, con TSMREE del territorio, con i centri accreditati e le strutture ospedaliere; • organizzano i GLHI, i GLHO e incontri tecnici • curano i progetti integrativi/inclusivi e laboratoriali • propongono innovazioni inclusive nel campo didattico • svolgono azione di monitoraggio rispetto alla documentazione relativa agli alunni (pei, certificazione, legge 104, GLHO…) e collaborano con il D.S e gli uffici di segreteria. • organizzano e gestiscono gli incontri della commissione •

partecipano alle riunioni gestionali e organizzative dell’istituto

• partecipano a seminari e convegni e propongono attività di formazione • fungono da raccordo tra i referenti dei vari plessi Nella scuola dell’infanzia verranno individuati n. 1 referente

DVA e BES per ogni

plesso, - totale tre referenti; Nella Scuola Primaria un referente DVA per ogni plesso (due) e un referente BES/DSA per ogni plesso – totale referenti 2+2 nella Secondaria un referente DVA in ogni plesso (due) e un referente BES/DSA in ogni plesso – totale referenti 2+2

Funzione Strumentale in collaborazione con la commissione inclusione: • supporta e coordina le attività delle diverse figure di sostegno agli alunni BES; • organizza orari funzionali ai bisogni degli alunni (AEC, educatori e docenti di sostegno);


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coordina le attività dei docenti di sostegno con riunioni periodiche su temi comuni: progettazione, attività, verifica e valutazione;

approfondisce il tema della valutazione al fine di elaborare un modello comune, sia di riferimento per la valutazione delle abilità, sia per la certificazione delle competenze acquisite;

supporta l’organizzazione complessiva delle classi per migliorare il processo inclusivo degli alunni con bisogni educativi speciali;

controlla la documentazione prodotta dai docenti;

collabora con il Dirigente nella comunicazione con tutti gli agenti del settore “Inclusione e disabilità” (Scuole, TSMREE, famiglie, Enti ed Associazioni e Cooperative del territorio);

partecipa periodicamente a convegni e conferenze di formazione ed aggiornamento, per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica;

promuove corsi di formazione, inerenti l’inclusione, nell’Istituto e in ambito territoriale;

promuove ed organizzano corsi per docenti nominati su posto si sostegno, senza specializzazione;

collabora con il referente e la Commissione Continuità nella formazione delle classi prime e nei progetti continuità;

gestisce in forma digitalizzata (DROPBOX) tutti i documenti degli alunni con bisogni educativi speciali;

favorisce l’utilizzo di materiali come software e programmi specifici;

collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere: -azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti -azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLH operativo;

organizza le attività di sostegno, supporta il DS nel GLI.


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Il Referente L.104 Il Referente L.104 fa parte integrante della commissione con le seguenti funzioni collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere: • Analizza con le F.S.

la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle

strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità. • Verifica in collaborazione con la F.S. la documentazione prodotta dai docenti e la loro consegna nei tempi previsti • Ha rapporti con le TSMREE, con le associazioni, con i servizi sociali e Ente Locale. • Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli alunni certificati da sottoporre alla Commissione area 2. • Insieme alla F.S collabora all’’assegnazione delle ore di sostegno e aec nelle diverse classi secondo criteri organizzativi utili agli studenti nell’ottica di favorire l’inclusione.

Il Referente DSA Il Referente DSA d’Istituto fa parte integrante della commissione con le seguenti funzioni collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere: • azione di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione secondo la recente normativa • pianifica gli incontri famiglia – docenti con sportello di consulenza; • provvede all’eventuale convocazione degli specialisti su esplicita richiesta della famiglia; • consegna la documentazione al primo consiglio dopo il ricevimento della documentazione; • coordina la compilazione del Piano didattico Personalizzato, azione di supporto didattico – metodologico ai docenti, raccoglie e gestisce la documentazione; • coordinamento dei laboratori predisposti all’interno dell’istituto; • propone operazioni di monitoraggio;


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• fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratiche in tema di DSA • offre supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; • cura la dotazione bibliografica e di sussidi all’interno dell’Istituto; • funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti, operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed agenzie formative accreditate nel territorio; • informa eventuali supplenti in servizio nelle classi con alunni con DSA; • gestisce l’anagrafe e l’archivio. • fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; • fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; • collabora, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; • diffonde e pubblicizza le iniziative di formazione specifica o di aggiornamento.

Il Referente BES: collabora con la funzione strumentale e la commissione area 2 – inclusione - e con il personale della scuola per svolgere: • azione di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES, per la stesura del PAI e predisposizione di modulistica, • attua la creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti; • facilita il processo d’apprendimento degli alunni con bisogni educativi speciali; • cura il rapporto con gli Enti del territorio, CTS, CTI e UST; • supporta i Cdc/Team per l’individuazione di casi di alunni BES; • raccoglie, analizza la documentazione (certificazione diagnostica/ segnalazione) aggiornando il fascicolo personale e pianifica attività/progetti/strategie ad hoc; • partecipa ai Cdc/Team, se necessario, e fornisce collaborazione/consulenza alla stesura di PdP; • organizza momenti di approfondimento/formazione/aggiornamento sulla base delle necessità rilevate all’interno dell’istituto;


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• monitora/valuta i risultati ottenuti e condivide proposte con il Collegio dei Docenti e Consiglio d’Istituto; • collabora con il referente POF di Istituto. • aggiorna continuamente sulle tematiche relative alle diverse “tipologie” che afferiscono ai BES. • propone materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche.

Il Dirigente scolastico: • nomina e presiede il gruppo di lavoro; • individua il coordinatore (di norma l’insegnante specializzato sul sostegno) che ha il compito di redigere il verbale delle riunioni, predisporre e tenere aggiornata la documentazione; • in caso di assenza o impedimento, il Dirigente scolastico è sostituito dal coordinatore del gruppo. • Promuove uno stile di comunicazione e collaborazione costruttivo con e tra il personale della scuola. Il GLH operativo si riunisce almeno una volta l’anno, due in caso di richiesta da parte dei genitori, degli insegnanti o dei terapisti e nel caso di GLH di continuità. Le riunioni sono verbalizzate.

I Consigli di Classe Il riconoscimento formale, con verbalizzazione motivata, da parte del consiglio di classe (scuola secondaria 1° grado) o di team docenti (scuola infanzia/ primaria) è il primo momento della storia inclusiva degli alunni con B.E.S. legati a “svantaggio”, diversi quindi dalle disabilità certificate o dai disturbi evolutivi specifici, in quanto per questi la formalizzazione consegue a disposizione di legge (L. 104/1992 art. 3, commi 1 e 3 oppure L. 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). Le scuole, con determinazioni assunte dai consigli di classe o team docenti, possono avvalersi anche per questi alunni degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della legge 170/2010 (DM 5669/2011). Strumento privilegiato, anche in questo caso, è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in


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un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

Compiti e funzioni: • Individuazione dei casi in cui sia opportuna e necessaria l’adozione di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche, e sulla base della documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. • Elaborano, attivano e verificano il PDP per DSA e BES • Condividono PDP con gli studenti e le famiglie (patto formativo) • Redigono le linee generali dei PEI: i singoli GLHO completeranno la redazione del PEI. • Superano, specialmente negli interventi personalizzati, il livello disciplinare di insegnamento al fine di organizzare l’unitarietà dell’insegnamento/apprendimento basato sui contenuti irrinunciabili e lo sviluppo/consolidamento delle competenze di base utili all’orientamento personale e sociale

GLH operativo All’inizio dell’anno scolastico viene costituita un’equipe di lavoro, composta dal Dirigente, da almeno un rappresentante degli insegnanti di classe, dall’insegnante specializzato sul sostegno, dall’assistente educatore eventualmente presente, dagli operatori della TSMREE che si occupano del caso (l’Unità multidisciplinare di cui all’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994), dai rappresentanti degli EE.LL., dai genitori o dai facenti funzione e da qualunque altra figura significativa che operi nei confronti dell’alunno. Solo in caso di situazioni particolari, ove sarà espressamente richiesta, ci sarà la presenza della Funzione Strumentale o del Referente di Commissione. Per gli alunni che effettuano il passaggio a un differente ordine di scuola viene predisposto un glh finale alla presenza anche del referente del plesso di accoglienza e, in particolare per coloro che invece effettuano il passaggio alla scuola Secondaria di 2°, viene coinvolta anche la Figura Strumentale che si occupa dell’Orientamento per indirizzare in maniera più


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ponderata gli allievi verso percorsi formativi più rispondenti ai loro bisogni e alle esigenze specifiche.

Per esercitare le sue funzioni di competenza, il gruppo: • elabora il Profilo Dinamico Funzionale; • elabora il Piano Educativo Individualizzato o almeno individua e coordina le "linee di fondo" del PEI; • verifica in itinere i risultati e, se necessario, modifica il PEI e/o il PDF.

Incontro tecnico Entro tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico, i coordinatori dei consigli di classe e di classi parallele, convocheranno le famiglie degli alunni DSA per confrontarsi e compilare il modello PDP che è basato sulle caratteristiche evolutive dell'alunno e finalizzato ad adeguare, anche temporaneamente, il curricolo alle sue esigenze formative. E’ specifico per individuare le misure dispensative e gli strumenti compensativi definiti nella relazione clinica e adottati da tutto il CdC.

Gruppo di lavoro per l’inclusione Come stabilito dalla D.M. 13 Aprile 2017, n.66 e dalla Legge 107/2015, ciascuna istituzione scolastica istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di definire le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per l’Inclusione”. Il GLI è presieduto dal Dirigente Scolastico e composto da: docenti curricolari, docenti di sostegno e da specialisti dell’Azienda Sanitaria Locale del territorio di Ciampino/Marino. I compiti del GLI sono: • Supportano il Collegio dei Docenti nella definizione e realizzazione del piano di inclusione. • Supporta i docenti contitolari e i Consigli di Classe nell’attuazione dei PEI.


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Il GLI in sede di definizione e attuazione del Piano d’Inclusione si avvale del supporto dei genitori e delle Associazioni delle Persone con Disabilità più rappresentative del territorio.

Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola.

Collegio dei Docenti supportato dal GLI definisce e realizza il Piano per l’Inclusione

Formazione e aggiornamento Ogni anno vengono proposti ai docenti corsi di formazione interna e/o esterna sui temi di inclusione ed integrazione, sulle disabilità e le problematiche sociali. Lo scopo della formazione è quello di promuovere la partecipazione di tutti gli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche efficaci orientate all’integrazione nel normale contesto del fare scuola quotidiano. Nel Piano di Formazione Triennale 2015/2018, si prevede di sviluppare i corsi di formazione nelle seguenti aree: • Inclusione e disabilità • Didattica per competenze. • Competenze digitali. • Corsi di lingua inglese. Si evidenzia la necessità di attivare anche per quest’anno scolastico incontri di Informazione/ Formazione per i docenti non specializzati che occupano posti di sostegno soprattutto nella scuola Secondaria di 1°. Per tale motivo è nato il bisogno di creare un Dipartimento specifico per il sostegno, per dar modo ai docenti di confrontarsi sulle tematiche relative all’Inclusione e alle buone prassi. Nel Piano di formazione sono previste attività formative per il personale ATA ed educativo, al fine di sviluppare competenze in relazione all’Inclusione scolastica.


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Modalità operative Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di: • alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); Uno dei genitori, o chi esercita la potestà genitoriale, deve presentare all’atto dell’iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale. La scuola prende in carico l’alunno con disabilità e convoca il GLHO per l’alunno con disabilità, con il compito di redigere il PDF e il PEI - Piano Educativo Individualizzato. Per consentire la stesura, l’aggiornamento e la verifica degli interventi sono calendarizzati almeno due incontri per ogni alunno durante l’anno scolastico. • alunni con “disturbi evolutivi specifici” Si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, non altrimenti certificate.

I disturbi specifici di apprendimento (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. Agli alunni con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente previa presentazione da parte di chi esercita la patria potestà, della documentazione sanitaria. La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PdP (Piano didattico Personalizzato). Entro 3 mesi la scuola si impegna ad elaborare il PdP, nella predisposizione del documento è fondamentale il coinvolgimento della famiglia. Nel PdP sono elencate tutte le misure compensative dispensative che il Consiglio di classe decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie, gli strumenti che si ritengano opportuni; sulla base di tale documentazione, nei limiti delle disposizioni vigenti, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo. il documento dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal consiglio di classe, dalla famiglia e depositato nell’istituto (archivio digitale DROPBOX). • alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e disagio comportamentale/relazionale


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Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di produrre modelli osservativi riportanti considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di alunni “a rischio” attraverso incontri con i consigli di classe. I docenti saranno invitati a compilare la “Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. Verrà pianificato l’intervento e, se necessario, si predispone il piano personalizzato. Al fine di verificare l’efficacia dell’intervento si terranno incontri periodici nell’ambito dei Consigli di classe programmati, o se necessario, con sedute appositamente convocate. La documentazione prodotta (scheda di rilevazione, PdP, interventi etc.) sarà raccolta nel fascicolo personale riservato dell’alunno.

Strategie di valutazione La valutazione terrà necessariamente conto degli obiettivi e della metodologia i misurati in base alle capacità del bambino e proposti nel PDP o nel PEI. Tale valutazione permetterà, contemporaneamente, di analizzare i progressi effettivi generatisi nel corso dell’anno, senza mai perdere di vista l’obiettivo ultimo che risiede nella piena inclusività, didattica, sociale, di autonomia, di partecipazione di frequenza e successo scolastico. Il filo conduttore che guiderà l’azione della scuola sarà quello dell’acquisizione di competenze personali da parte di tutti gli alunni.

Modalità e principi della valutazione inclusiva • tutte le procedure di valutazione sono usate per promuovere l’acquisizione delle competenze di tutti gli alunni; • tutti gli alunni partecipano a pieno titolo a tutte le procedure di valutazione; • tutte le procedure di valutazione daranno a tutti gli alunni l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il loro livello di conoscenza;


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• i bisogni degli alunni sono considerati nel contesto generale e particolare delle indicazioni specifiche in essere per la valutazione degli alunni; • tutte le procedure di valutazione sono complementari e fonte di informazione vicendevole; • tutte le procedure di valutazione hanno lo scopo di valorizzare la differenza attraverso l’identificazione e la valutazione dei processi e dei miglioramenti dell’apprendimento; • le procedure di valutazione sono coerenti e coordinate nella prospettiva dell’obiettivo di potenziare l’apprendimento e l’insegnamento; • la valutazione inclusiva ha l’obiettivo esplicito di prevenire il disagio scolastico concentrando l’attenzione sulle buone pratiche che promuovono l’inclusione; L’Istituto conferma anche per il prossimo anno l’importanza di una valutazione oggettiva e pesata in base alle reali potenzialità degli alunni diversamente abili attraverso: • La verifica e la valutazione degli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in ingresso e le conquiste ottenute al termine del percorso. • L’adozione di sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale. • Lo studio di procedure di valutazione adeguate, in linea con le prove strutturate, per alunni con bisogni educativi specifici. • L’ adozione di griglie di valutazione personalizzate.

Tipi di sostegno presenti all’interno della scuola L’Istituto comprensivo organizza l’attività di sostegno attraverso: • Il lavoro a classi aperte, per piccoli gruppi, omogenei ed eterogenei, e per progetti. • L’organizzazione del lavoro prevedendo interventi mirati sia a livello di classe sia a livello di prassi individuali. •

Il coinvolgimento degli insegnanti curricolari e degli altri alunni nei progetti e nella quotidianità della classe.

• L’ Utilizzo di ore aggiuntive, a disposizione dei Docenti per progetti di recupero, di consolidamento e di potenziamento delle abilità degli alunni in questione. • Sportello di counselling. • Sportello di sostegno alle famiglie.


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Tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi territoriali La scuola si avvale del supporto dei seguenti Servizi Territoriali di seguito elencati: • TSMREE • Enti Locali (Servizi sociali, Consultorio, Provincia) • Centri di riabilitazione accreditati TSMREE • Associazioni specifiche • Cooperative di Servizi • Famiglie L’Istituto si impegna, nell’a.s.2017/18, di realizzare rapporti con CTS di zona per attività di informazione, consulenza e collaborazione per tutti gli alunni BES.

Ruolo delle famiglie e della comunità educante Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate • l’individuazione dei bisogni e delle aspettative • la condivisione nella redazione dei PEI e dei PdP • formazione/informazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

La

relazione

scuola-famiglia

rappresenta

un

importante

fattore

di

promozione

dell’apprendimento per bambini e ragazzi di conseguenza si favoriranno gli incontri con le famiglie al di là di quelli istituzionali per sostenere il successo scolastico degli alunni. I genitori saranno accolti e coinvolti dal personale della scuola e considerati una risorsa fondamentale dalla quale attingere per favorire l’apprendimento e il benessere. Si promuoveranno azioni tese a sollecitare la partecipazione delle famiglie nell’educazione dei figli e a e migliorarne la qualità, quali per esempio conferenze o gruppi di incontro per genitori e insegnanti, attività di volontariato per i genitori nella scuola, organizzazione di eventi per le famiglie e i docenti a scuola.


PROGETTO INCLUSIONE 2017/2018

Curricolo e percorsi formativi inclusivi Per ogni soggetto si dovrà provvedere la costruzione di un percorso finalizzato a: • Rispondere ai bisogni individuali • Monitorare la crescita della persona ed il successo formativo • Monitorare l'intero percorso scolastico • Favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.

Nell’elaborazione/revisione continua del curricolo si terranno in considerazione competenze per: • Obiettivi personalizzati finalizzati alla crescita della persona e ad una complessiva e generale autonomia personale e culturale • Ricerca e laboratoriale nei metodi didattici • Didattica metacognitiva • Didattica orientativa • Interdisciplinarietà • Interculturalità • Competenze di cittadinanza

Valorizzazione delle risorse •

Si valorizzeranno le risorse interne, docenti che nell’ambito della propria esperienza professionale e dei propri studi abbiano maturato competenze su tematiche specifiche alla disabilità o dei disturbi evolutivi specifici, per favorire l’inclusività.

Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi.

Utilizzazione della Rete per la raccolta e la condivisione dei materiali didattici e della catalogazione delle prassi didattiche

• Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari • Valorizzazione e condivisione di spazi, strutture e materiali, anche appartenenti a diversi ordini di studio per incrementare la continuità didattica • Risorse aggiuntive per potenziare l’offerta formativa inclusiva • Ricerca di protocolli di intesa con le Associazioni e gli Imprenditore del territorio


PROGETTO INCLUSIONE 2017/2018

• Finanziamenti regionali • USR: fondi specifici per progetti di inclusione di alunni diversamente abili • Interventi di sostegno della Provincia • Costruzione di una biblioteca scolastica adeguata ai bisogni educativi specifici con acquisizione di audiolibri e testi in formato digitale • Creazione di laboratori con software specifici (ad es. sintetizzatori vocali) •

Abbattimento delle barriere architettoniche con l’obiettivo di rendere la scuola fruibile a tutti.

• Allestimento di spazi funzionali a specifiche disabilità

Continuità tra gli ordini di scuola • Incremento degli incontri tra i docenti di tutti gli ambiti disciplinari per promuovere una continuità proficua tra i diversi ordini di scuola •

Sviluppo di un percorso di Continuità con valutazione e attività programmate

• Incontro di continuità con laboratori dedicati in occasione dell’open day dell’istituto per una prima osservazione degli alunni (in particolare passaggio scuola infanzia/primaria) • Inserimento da parte del Dirigente Scolastico dell’alunno BES nella sezione più idonea a favorire il processo di inclusione • Formare le classi iniziali tenendo come considerazione prioritaria i bisogni dell’alunno BES per costruire intorno a lui un ambiente favorevole all’inclusione • Prevedere nel GLH di passaggio di ordine di scuola anche la presenza dei docenti che accoglieranno l’alunno sia all’interno che all’esterno dello stesso Istituto. • Accoglienza e orientamento (Vedi Progetto continuità e orientamento inseriti nel P.T.O.F.)

Marino 8/11/2017 Gruppo di Lavoro per l’Inclusione


PROGETTO INCLUSIONE 2017/2018


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