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Fotografia è

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Noi poveri

Noi poveri

di Angelo Galantini FOTOGRAFIA È!

È Fotografia!

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Nessun animale-soggetto messo in pagina sulla eccezionale e imperdibile monografia Last of Their Kind, di Joachim Schmeisser, di cui e della quale riferiamo in forma di portfolio, da pagina trentotto, su questo stesso numero, è un animale africano in via di estinzione, come da intento del progetto, raccolto in preziosa e autorevole edizione libraria TeNeues!

Qui e ora, oltre quanto espresso nell’approfondimento appena richiamato, deve essere chiara una condizione sovrastante: non sono animali, bensì Fotografie-di-Animali.

Come siamo soliti rilevare, la differenza è sostanziale. Infatti, l’accreditato autore ha il merito e valore di aver visualizzato l’intento prefisso -quello di raffigurare animali africani in via di estinzione- rappresentandolo con una pertinente e elevata applicazione del linguaggio che gli è proprio: la Fotografia! Da cui, l’avvicinamento ai soggetti, al soggetto, è scandito dall’efficacia della sua (triste?) effige, secondo parametri di un lessico, un linguaggio che ha l’ambizione e il merito di essere universale.

Soprattutto alla luce di tante/troppe seghe mentali che prosperano nel nostro piccolo-grande mondo fotografico italiano, là dove la fotografia (in minuscolo d’obbligo, prima che consapevole) viene intesa per se stessa e come arido punto di arrivo, mai come fantastico e privilegiato s-punto di partenza, è doveroso certificare la discrepanza tra immagine in quanto tale e immagine rivolta all’osservazione: per questo, pubblicata in relazioni giornalistiche e/o su monografie di riferimento. Come l’attuale qui in passerella: Last of Their Kind, di Joachim Schmeisser, in edizione TeNeues. Infatti, non si tratta soltanto di rilevarne valori esteriori discriminanti, che pure la qualificano alla grande, ma di sottolineare l’armonia tra forma e contenuto, che stabilisce termini di pertinente (e perfetto) svolgimento del tema/progetto preposto.

In questo senso, non sono molti gli autori-fotografi capaci di elevare la propria azione oltre la gratificazione e beatificazione di se stessi; e altrettanti pochi sono gli editori che sanno superare la propria autoreferenzialità. All’esatto opposto e contrario, la combinazione articolata tra Joachim Schmeisser e TeNeues è fulgido esempio di quanto possa diventare Grande e Immensa la Fotografia, quando e per quanto ciascun protagonista della vicenda ha il coraggio, l’ardire e l’intelligenza di fare un passo a lato (oppure, indietro), per lasciare la

scena ai soli e assoluti soggetti avvicinati. A diretta conseguenza, in una condizione individuale (la nostra!) che avvicina l’editoria fotografica anche in quantità di titoli ed edizioni che appagano la nostra ossessione al proposito (venire qui, nei nostri spazi, per toccare con mano e credere), la monografia Last of Their Kind, di Joachim Schmeisser è ben altro. Non soddisfa alcuna idea fissa rispetto il possesso -per quanto, in assoluto, siamo consapevoli che non importa mai cosa si ha, ma, in gioco di consonanti, cosa si fa con ciò che si ha-, ma appaga quell’irrinunciabile desiderio di avere tra le mani testimonianze fotografiche irrinunciabili; testimonianze che definiscono senza indugi, né tentennamenti, ciò che la Fotografia rappresenta oltre il Reale: responsabilità di rendere permanenti istanti che avrebbero dovuto rimanere effimeri. Ancora: visualizzazione d’anima di una realtà, rappresentata con le prerogative di un linguaggio -quello fotografico- che richiede declinazioni intelligenti e colte. Ad altri, se è il caso, le seghe mentali di rito. Conclusione inevitabile: monografia tra le più intelligenti ed esaltanti, tra quante avvicinate da decenni a questa parte. Però, se doveste Last of Their Kind, di Jo- recarvi in Africa, non speraachim Schmeisser; Te te di incontrare questi sogNeues, 2021; 224 pagi- getti così come li ha visuane 27,5x34cm, cartona- lizzati Joachim Schmeisser: to; 50,00 euro. come si sono affacciati alla sua anima, e ce ne ha fatto dono, prima di dissolversi in altro quotidiano esistenziale. Sulle pagine della imperiosa raccolta, i soggetti manifestano una frazione di secondo dal e nel Cuore dell’Autore. È Fotografia! ■ ■

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