

L’OPERA NON È SOLTANTO L’OGGETTO
MA ANCHE QUELLO CHE
LO CIRCONDA
E I VUOTI, GLI SPAZI
{ Oscar Niemeyer}
FormaUbis è una società specializzata in Exhibition & Museum Design che opera sia in Italia che all’estero, con sede a Treviso e strutture operative a Cesena e Bari.
Non un semplicemente uno studio creativo, ma un gruppo di lavoro collaborativo composto da professionisti e aziende attive nei settori del design, dell’architettura, della grafica, del multimedia, della realizzazione e gestione d’archivi, del coordinamento scientifico e organizzativo, dell’educazione museale e del marketing.
Il network è base fondante della società e si esprime in una costellazione di aziende partner con le quali vengono condivise strutture, risorse e conoscenze, partecipando attivamente alla realizzazione di progetti espositivi e di comunicazione multimediale.
Con oltre 30 anni di esperienza, un portfolio di oltre 50 mostre e un’ampia gamma di competenze acquisite, FormaUbis sviluppa progetti integrati che, dall’ideazione dell’evento, passando attraverso il percorso espositivo, il concept dell’allestimento e dell’apparato informativo multimediale, arrivano alla stesura e al coordinamento completo del progetto fino alla sua realizzazione.
Le modalità operative elaborate da FormaUbis seguono un approccio che mette al centro l’opera e chi ne fruisce, bilanciando funzione ed estetica, scientificità e comunicazione.
Ogni attore coinvolto è messo nelle condizioni di partecipare e monitorare ogni fase del lavoro. Il curatore e il promotore contribuiscono sin dall’inizio all’iter progettuale attraverso la navigazione virtuale dell’allestimento, con il collocamento di ogni singola opera e il posizionamento dell’apparato comunicativo; attraverso prototipi, test di materiali, colori e simulazioni multimediali tutti gli aspetti vengono condivisi e verificati; infine, la fase di allestimento è guidata da uno strutturato project management che programma ogni flusso di lavoro ora per ora.
Tra i partner FormaUbis da anni ha una posizione di rilievo la collaborazione con l’associazione [e]DesignFestival.
La nostra rete comprende poi Made in Heritage, per la valorizzazione della memoria storica d’impresa e la digitalizione archivi; Villaggio Globale, con il quale ideiamo, gestiamo e promuoviamo eventi culturali; Collettivo Digitale e Dimensione3, con cui produciamo sistemi multimediali, fornendo strutture, hardware e software.
PERCORSO ESPOSITIVO
Rilievo e analisi dello spazio espositivo
Restituzione architettonica BIM e 3D
Ricerca e documentazione
Definizione contenuti e finalità
Studio percorso espositivo
PROGETTAZIONE ALLESTIMENTO
Progettazione elementi espositivi delle opere
Progettazione elementi espositivi per la comunicazione
Progettazione elementi scenografici
Prototipazione e test materiali e colori
Simulazione visita attraverso la realtà virtuale
CONTENUTI ESPOSITIVI
Distribuzione opere in mostra
Progettazione comunicazione statica e dinamica
Progettazione comunicazione promozionale
Produzione contenuti testuali e digitali
Digitalizzazione e gestione archivi
SOLUZIONI SOFTWARE
Applicativi interattivi su tavoli e totem
Led wall, Art wall e videoproiezioni interattive
Realtà virtuale e realtà aumentata
Modellazione e animazione 3D
Virtual tour interattivi
Videomapping e esperienze immersive
ANALISI, GESTIONE E COORDINAMENTO
Ideazione eventi culturali
Organizzazione e gestione eventi culturali
Budgeting e controllo costi
Analisi fornitori
Programmazione, direzione lavori e logistica
Analisi marketing
Gestione ufficio stampa
SOLUZIONI HARDWARE
Ledwall - Videowall Artwall
Tavoli - Leggii - totem
Tangent
Sensori di movimento
Sensoristica IOT
Touch display
Light box statici e dinamici 01 04 02 05 03 06
Transparent monitor
Pellicole capacitive
Teche olografiche
Videoproiettori
EXHIBITION DESIGN

























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LUXURY STORES
HOTEL
MULTIFUNCTIONAL HAUSBRANDT ROOM
GROUND FLOOR
LUXURY STORES
FIRST FLOOR
HOTEL
HIGH-QUALITY CRAFT SHOPS
HAUSBRANDT MUSEUM

PROFESSIONAL OFFICES
HAUSBRANDT OFFICE
La via della scrittura
Settecento anni

Venezia Museo Correr Galleria dell'Ala Napoleonica 24 aprile 2024 15 ottobre 2024
Gayane Yerkanyan [Armenia]
Golnaz Fathi [Iran]
Hassan Massoudy [Iraq]
Sarko Meené [Armenia]
Mingjun Luo [Cina]
Monica Dengo [Italia]
Ingresso con l’orario e il biglietto del museo
Info: www.correr.visitmuve.it






























































































Il recinto sepolcrale romano
L’uso di delimitare il terreno atto ad accogliere una o più sepolture – locus sepulturae – è documentato presso i Romani fin dal II secolo a.C. A tale epoca risalgono, infatti, le prime iscrizioni funerarie con le misure del locus sepulturae, espresse secondo l’unità di misura romana, il pes (piede), pari a 29,6 cm.
Il lotto sepolcrale era acquistato ad un prezzo calcolato sulla base della superficie oc cupata, le cui dimensioni trovavano spesso menzione nelle epigrafi che corredavano il monumento funerario. L’indicazione delle misure scoraggiava lo spostamento dei confini da parte di estranei, ma aveva anche scopo autocelebrativo. L’estensione del l’area tombale era infatti motivo di vanto come dimostrano, nel le parole di Trimalcione che si raccomanda gli fosse riservato un recinto di 100 per 200. Più ampio era il stenute dal proprietario – che spesso provvedeva ancora in vita alla propria tomba –, tanto maggiore era il lustro che ne derivava.
Le misure dell’area venivano ricordate alla fine dell’iscrizione principale –mediante formule per lo più abbreviate. Le stesse compaiono spesso in alternativa, o ripetute, sulle stele angolari –mini, quando presenti, potevano occupare tutti gli angoli, così da recingere, sia pure idealmente, il locus sepulturae anteriori, che segnalava visivamente l’ampiezza della fronte.
Talvolta un muretto o una siepe recingevano l’area del sepolcro e, all’interno, quali segnacoli, sorgevano stele, urne o altari. I lotti funerari, regolari e recintati, adiacenti gli uni agli altri, potevano disporsi su più file fronte alla strada, occupando ampi trat ti di necropoli lungo le vie in uscita dalle città. Non di rado i recinti, anche ad Altino, erano tenuti a giardino e ornati con roseti.


Museo Archeologico Nazionale di Altino
PIETRE DELLA MEMORIA
IL MESSAGGIO DEI RECINTI SEPOLCRALI
Museo Archeologico Nazionale di Altino Portico della piazza di Altino
























INTERACTIVE DESIGN AND MULTIMEDIA SOLUTIONS

















































TECNOLOGIE MULTIMEDIALI
STAMPA 3D
VIDEOMAPPING

SCANSIONI 3D



PROIEZIONI OLOGRAFICHE

TOUCH SCREENS


INSTALLAZIONI INTERATTIVE


REALTÀ AUMENTATA

VIDEOPROIEZIONI INTERNE/ESTERNE

REALTÀ VIRTUALE




La terra incantata dei Pueblos
Bandiera Facchini
Quarant’anni di lavori in corso
Toni Benetton
Mostra antologica
Museo Archeologico di Quarto d’Altino Apparato didascalico
Concorso Internazionale per il Grand Egyptian Museum
Alle origini di Treviso
Dal villaggio all’abitato dei veneti antichi
7 aprile 1944: Un colpo al cuore
Dei ed eroi nell’Italia antica
Venezia ‘900
Da Boccioni a Vedova
Arte italiana - 1968-2007
Nuovi pittori della realtà
Vade retro
L’Arte delle Donne
Dal Rinascimento al Surrealismo
Leonardo
La divina proporzione
nel Trattato della pittura
Le meraviglie di Venezia
Mario Martinelli. Esposizione antologica (La Biennale di Venezia)
Socratis Socratous/Rumours (La Biennale di Venezia)
Concorso per la ristrutturazione del Museo Bailo di Treviso
Treviso Cracking Art
Re-Generation 2010
REFERENZE MUSEALI
Il mondo che non c’era (Firenze, Rovereto, Napoli, Venezia)
Prima dell’alfabeto Viaggio in Mesopotamia alle origini della scrittura
Umberto Facchini
Archivi fotografici 1956-1986
Idoli
Il potere dell’immagine
Francesco Morosini
Ultimo eroe della Serenissima tra storia e mito
La Grande Impresa, 1919-2019
Ligabue, cento anni della nostra storia
Metlicovitz e Hausbrandt Grafica e immagine
Martino zanetti
Colore e prospettiva
Il design nel cinema Oggetti indimenticabili
Design e cultura secondo il pensiero di olivetti
Estetica & Etica
PPP100
Artisti per Pier Paolo Pasolini
Essenza di marmo
Symposium di cleto Munari
Cleto Munari
L’ossessione della bellezza
Power and Prestige Simboli del comando in Oceania
L’impronta dell’innovazione
Il distretto Sportsystem ha cambiato il mondo della calzatura sportiva
Materica
Tra design e saper fare
De visi mostruosi e caricature
Da Leonardo da Vinci a Bacon
Hausbrandt & Trieste
Cultura e commerci mitteleuropei.1892-2023
Nicolò Manucci Il Marco Polo dell’India
Imago Justitiae
Capolavori attraverso i secoli
La via della scrittura
Settecento anni di arte calligrafica tra Oriente e Occidente
Le storie straordinarie
Alberto martini ed Edgar Allan Poe
Renault, a Life’s passions Un museo d’impresa
Differenti con metodo
Architetti e designer dallo IUAV: opere dal 1960 al 1990
Museo Fondazione Sportsystem
L’impronta di Andrea Mantegna Un dipinto riscoperto del Museo Correr di Venezia
Art of Ancient Arabia
Heritage of our ancestors (Kuwait City)
Osservatori del cielo
S torie italiane di scienza, tecnologie e persone
Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960


Luca Facchini luca@ubis.com
Vive con una matita in tasca e una musica in testa. Ascolta, tutti. Guarda, anche dove non dovrebbe. Progetta - ovunque - spazi e oggetti, mescolando tradizione di famiglia, esperienza, creatività, intelligenza, amicizie e sete... di vita.

Federico Dei Rossi federico@ubis.com
Visual designer. Usa immagini, parole, materiali e dedizione monacale per esprimere pensieri, rispondere a domande, risolvere problemi. Se non è dietro al computer è nascosto da un libro o da una moleskine. Ma se lo cercate c’è sempre.
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Un designer multimediale che non perde occasione per sperimentare nuove tecnologie. Sempre. Anche quando arrampica, naviga o assiste a un concerto. Un’inesauribile energia dosata con garbo.
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Valentina Maccatrozzo valentina@ubis.com
Sorride, anche quando è seria, magari perché Archicad ha deciso di s darla. Ha un particolare uto per trovare novità e soluzioni inaspettate. Inevitabilmente paziente e disponibile. Insostituibile.