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I giusti controlli a ogni età
Libertà di sapere. Libertà di scegliere | 37
A tutte le età gli uomini dovrebbero prendere l’abitudine di effettuare controlli regolari con un urologo ed essere in ogni caso consapevoli dei principali sintomi sospetti: intervenire tempestivamente permette infatti di evitare spiacevoli complicanze o di doversi sottoporre a terapie più pesanti. Si tratta di un cambiamento culturale che deve avvenire prima di tutto negli uomini stessi, poco abituati fino ad oggi, per cultura e condizionamenti sociali, a interessarsi della propria salute in prima persona, agendo attivamente nella prevenzione, più che nella cura quando ormai le eventuali patologie sono conclamate. Gli uomini e i ragazzi devono cominciare a considerare l’urologo come un’importante figura medica di riferimento non solo dopo la mezza età, quando compaiono i primi disturbi, ma fin dall’adolescenza. Di seguito le visite di controllo suggerite per ogni età.
38 | La collana
Dai 16 ai 45 anni L'autopalpazione del testicolo può aiutare nella diagnosi precoce di eventuali patologie e andrebbe effettuata a partire dalla pubertà. Una visita verso i 18-20 anni (in corrispondenza di quella che una volta era la visita di leva) sarebbe utile per controllare che lo sviluppo degli organi sessuali sia completo, non compaiano alterazioni del pene o varicocele e non ci siano tumefazioni non dolenti al testicolo (possibile segno di tumore, che colpisce più frequentemente i giovani maschi); aiuterebbe inoltre a fare chiarezza su come preservare la salute degli organi riproduttivi e difendersi dalle malattie sessualmente trasmissibili. Intorno ai 30 anni, o quando l’uomo comincia a considerare l’idea di avere dei figli, è consigliabile effettuare un altro controllo, per verificare che non siano subentrati eventuali problemi che possono ridurre la fertilità:
Sopra i 45 anni A partire dai 40 anni sarebbe opportuno effettuare una visita biennale di controllo da un urologo, per valutare possibili strategie di prevenzione e identificare eventuali sintomi legati all’ipertrofia prostatica benigna, la cui incidenza aumenta a partire dai 50 anni. Chi ha familiarità per il tumore della prostata dovrebbe inoltre eseguire il test del PSA almeno una volta tra i 40 e i 50 anni e sulla base del risultato valutare, col proprio medico di fiducia, quali controlli fare e con quale scadenza.