Sa Sartiglia 2018

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LA SARTIGLIA DI

Arte, fede e Sartiglia: i punti cardine dell’esperienza artistica di Mauro Ferreri

Nella ricorrenza del suo sessantesimo compleanno, una compagnia di amici ha voluto ricordare la figura di Mauro Ferreri, il noto pittore oristanese scomparso nel mese di Giugno 2013. Per rendere un affettuoso omaggio alla figura dell’artista, è stato scelto un percorso privilegiato che esemplificasse i molteplici aspetti della sua personalità attraverso una mostra tematica delle sue opere.

Grazie alla preziosa collaborazione del Comune di Oristano, della Fondazione Sa Sartiglia e in particolare del Museo Diocesano Arborense che ha gentilmente messo a disposizione i suoi locali, è stata allestita una selezione delle opere pittoriche, in un percorso guidato attraverso tre aspetti fondamentali: Arte, Fede e Sartiglia. Questi sono stati ritenuti i punti cardine della sua esperienza artistica, ma diventa naturale e immediato osservando la mostra, cogliere che il tema della giostra equestre ne costituisca la parte più importante. La Sartiglia è stata la sua grande passione e non poteva essere diversamente. Mauro è nato, vissuto e scomparso, nella sua abitazione in via Sant’Antonio, ovvero sull’itinerario della corsa alla stella. Il manto sabbioso, la figura del capocorsa e dei cavalieri al galoppo, hanno colpito la sua fervida fantasia nell’infanzia, e lo hanno portato da adulto ad entrare nelle fila dei tamburini della Sartiglia. La sua esperienza in tale ruolo ha modellato definitivamente questa passione, permettendogli di osservare ogni singolo attimo che si sussegue durante la manifestazione in una posizione assolutamente privilegiata. Mauro ha potuto vivere intensamente tali aspetti in un contatto fisico ed emozionale diretto che gli ha consentito di riportarli in maniera magistrale sulle sue tele. Il punto di osservazione è proprio quello di un tamburino, e inserisce immediatamente nel clima della giostra, dando allo spettatore la sensazione di partecipare in prima persona. Chiunque può vivere il momento della vestizione de su Componidori ai piedi del palco, ascoltare il suono metallico della stella colta dal cavaliere, o provare il brivido di una pariglia all’uscita da su brocciu. Si assiste ai momenti più noti e pubblici del carnevale oristanese, ma anche a quelli meno noti e intimi, patrimonio personale di chi partecipa attivamente come cavaliere, tamburino o massaiedda. 62


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