Na tale
“Sono passati tre anni ma non mi sono dimenticato di Emma, della sua ferma fiducia nella ricerca scientifica, unica chiave per trovare una cura per chi, come lei, è ancora orfano di terapia. Nel frattempo, sono riuscito a raggiungere tanti miei obiettivi sportivi ma continuo a impegnarmi a fianco di questa Fondazione perché ci sia sostegno alla sua causa e si raggiunga la cura per tutti. E mi auguro che un giorno potremo festeggiare insieme anche questo traguardo”.
NATALE CON GIMBO
UNA MEDAGLIA VOLONTARIE CON FFC RICERCA OLIMPICA PER VINCERE LA FIBROSI CISTICA Sono passati tre anni dall'ultima volta che abbiamo incontrato Gianmarco Tamberi: Gimbo, campione olimpico di salto in alto e ambassador FFC Ricerca. Tre anni fa Gimbo ci raccontava di quale fosse il suo obiettivo più alto: vincere la medaglia olimpica; obiettivo raggiunto con Tokyo 2020, ex aequo con il qatariota Mutaz Barshim, e poi ancora a Budapest nel 2023 con l'oro ai mondiali. L'abbiamo visto volare, fatto il tifo per lui in ogni gara e oggi, nonostante il raggiungimento di importanti traguardi, il campione Tamberi non si è dimenticato di Fondazione e, anzi, torna a noi con la perseveranza che lo contraddistingue per ricordare il nostro comune obiettivo: trovare una cura per tutte le persone con FC.
Ph credit Fidal
Classe 1992, Gimbo Tamberi ha alle spalle una storia non solo di vittorie, ma anche di cadute e riscatti, fino ad arrivare alla medaglia olimpica per il salto in alto: risultato che nessun italiano aveva mai raggiunto prima. Come nella quotidianità degli sportivi, le persone con fibrosi cistica devono ogni giorno portare avanti la propria gara contro la malattia, con tenacia e resistendo ai momenti di sconforto. Per questo è importante sostenere la ricerca scientifica, per trovare farmaci sempre più avanzati e una cura per quel 30% di persone ancora orfane di terapia. Persone come Emma, 15 anni, nata con mutazioni non curabili con i composti attualmente disponibili.
“Caro Gimbo, la prossima volta che ci incontreremo sarà perché avrò vinto anch’io la mia medaglia d’oro contro questa malattia. Allora parlerò con te dei nostri successi, dei sogni futuri da realizzare, e potrò farlo grazie ai progressi della ricerca, spinti anche dal tuo impegno e da quello di molte altre persone, che ci avrà permesso di arrivare finalmente al traguardo tanto atteso di una cura per tutti.” 20