La cooperazione oltre i confini

La cooperazione oltre i confini I progetti per lo sviluppo territoriale a livello internazionale

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

I progetti in Pakistan e a Cuba sono nati in quanto Fondazione è risultata essere il luogo per appoggiare attività complesse. Fondazione ha integrato soggetti eterogenei permettendo ai gruppi di ricerca dell’Ateneo di focalizzarsi sulle attività di studio, ricerca, rilievo e progettazione sperimentale che altrimenti difficilmente sarebbero stati possibili col medesimo successo.

Daniele F. Bignami, Head of Multilateral and Territorial Initiatives, Fondazione Politecnico di Milano

Iniziative multilaterali

I

n linea con la sua vocazione internazionale, Fondazione si è impegnata nell’ambito della cooperazione in paesi in via di sviluppo, supportandoli nell’utilizzo delle proprie ricchezze locali in un’ottica di sostenibilità.

Fondazione è stata in grado di integrare gruppi di ricerca eterogenei e fornire un supporto organizzativo complesso sulle attività di studio, ricerca, rilievo e progettazione sperimentale necessarie per tutelare i patrimoni dell’umanità.

I progetti in Pakistan e a Cuba sono testimoni dell’impegno di Fondazione sul fronte della cooperazione internazionale.

L’esperienza maturata ha contribuito a consolidare la credibilità internazionale di Fondazione, fondamentale per poter cogliere nuove opportunità al di fuori dei confini italiani. Le iniziative passate hanno permesso a Fondazione di fare esperienza e presentarsi in maniera credibile a enti e agenzie multilaterali come World Bank, United Nations Environemntal Programme, United Nationas Industrial Development Organization e Inter-American Development Bank.

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Contenuti

Un piano complesso per lo sviluppo socioeconomico, la trasformazione e la protezione dell’ambiente

Un piano di conservazione delle Scuole Nazionali d’Arte de L’Avana

2018

2018

2019

2020

Un piano complesso per lo sviluppo socioeconomico, la trasformazione e la protezione dell’ambiente Italy for Multan

M

igliorare le condizioni di vita nel centro storico di Multan City: una città lontana e affascinante nel cuore del Pakistan. Un insediamento millenario dove storia e rinnovamento, ricchezza e abbandono, conservazione e voglia di cambiamento si incontrano. Italy for Multan è nato da un accordo per la collaborazione e lo sviluppo sancito dal Governo italiano e dalla Repubblica Islamica del Pakistan con l’obiettivo di riqualificare e migliorare le condizioni di vita nel centro storico di Multan. Un accordo che ha affrontato importanti tematiche connesse alla pianificazione, alla progettazione architettonica, alla conservazione e alla mobilità urbana.

Il progetto è stato implementato in due fasi. La prima ha portato alla realizzazione di un piano integrato di intervento focalizzato su diversi ambiti: dalla pianificazione urbanistica, a interventi architettonici, al controllo dell’inquinamento e smaltimento dei rifiuti, fino alla promozione turistica e ad iniziative di micro credito. La seconda si è concentrata sul restauro conservativo e riqualificazione di alcuni dei più importanti edifici e luoghi storici della città (Haram Gate, Musafir Khana e Sarafa Bazaar). Sono state inoltre attuate attività di capacity building e trasferimento di conoscenze in coordinamento con le locali istituzioni amministrative e accademiche.

Alla realizzazione del progetto hanno contribuito professori e ricercatori del Politecnico di Milano, oltre al personale pakistano. Il progetto è stato realizzato da tre Dipartimenti del Politecnico: il Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito e il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, in collaborazione con Fondazione Politecnico di Milano.

Lo studio ha riguardato un’area pilota di circa 6 ettari, edifici storici, interventi sulle strutture igienico sanitarie e sulle strade e le strategie legate più in generale alla riqualificazione della città antica, dei luoghi storici e di culto.

Il progetto ha impegnato per sei mesi oltre 70 professori, tecnici e ricercatori del Politecnico, una preziosa opportunità che ha aperto il dialogo su tematiche importanti e interdisciplinari, dalla pianificazione urbana alla conservazione architettonica, dalle infrastrutture alle attività economiche.

Locandina dell’evento di inaugurazione del nuovo volto dell’Haram Gate a Multan.

Un piano complesso per lo sviluppo Progetto MIARIA: tecnologia e socioeconomico, la trasformazione conoscenza al servizio della sicurezza e la protezione dell’ambiente Keeping It Modern

U

n progetto di ricerca dedicato a definire le strategie e il piano di conservazione e gestione delle Scuole Nazionali d’Arte de L’Avana a Cuba, monumento nazionale ed esempio di livello internazionale dell’architettura del XX secolo.

Le scuole d’arte oggetto dell’iniziativa infatti, sono state progettate all’indomani della rivoluzione cubana del 1959 dall’architetto cubano Ricardo Porro e dai due architetti italiani Vittorio Garatti e Roberto Gottardi, nell’area dell’ex Country Club di Cubanacan, e costituiscono uno dei più significativi e noti esempi di architettura moderna nell’area latinoamericana. Collocate in un parco tropicale di circa 37mila metri quadrati, le scuole avrebbero dovuto ospitare l’insegnamento di 5 diverse discipline artistiche (Arti plastiche, Teatro, Danza moderna, Balletto e Musica) e rappresentare a livello internazionale gli ideali di libertà, uguaglianza, dialogo e fervore culturale della rivoluzione cubana. In seguito alla crisi dei missili del 1962, quella spinta ideale si mutò in socialismo reale, il progetto delle Scuole d’Arte fu interrotto e solo 2 dei 5 edifici furono completati.

La ricerca ha incluso la raccolta e la catalogazione di documenti storici, lo studio dei materiali con cui sono stati costruiti gli edifici e lo stato di conservazione delle strutture, le analisi relative alla sostenibilità ambientale e alla prevenzione del rischio da alluvioni e la messa a punto di una strategia di gestione del sito che tiene conto delle diverse esigenze conservative e d’uso delle cinque strutture.

Per realizzare uno studio così completo sono stati coinvolti tre dipartimenti del Politecnico di Milano: Architettura e Studi Urbani, Ingegneria Civile e Ambientale, Energia.

La ricerca è sta finanziata nell’ambito del programma “Keeping It Modern”, con cui la Getty Foundation, dal 2014 ad oggi ha sostenuto la redazione di piani di conservazione per 64 opere di architettura contemporanea, selezionate fra le più rappresentative a livello internazionale.