Le città intelligenti

Le città intelligenti La collaborazione con il Comune di Milano per rispondere alle nuove sfide urbane

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2014

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2017

I progetti con i grandi comuni

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ar fronte alle crescenti sfide che i grandi centri urbani stanno e dovranno affrontare nel futuro e migliore la qualità della vita delle persone che vi abitano: questi i presupposti della forte collaborazione tra Fondazione Politecnico e i grandi comuni.

Attraverso bandi di finanziamento promossi dall’Unione Europea, ad esempio, sono state sviluppate varie progettualità, in collaborazione con il Comune di Milano, dalla forte vocazione innovativa con l’obiettivo di ampliare la gamma dei servizi a disposizione dei cittadini.

I progetti sviluppati hanno affrontato svariate sfide legate alle aree urbane come l’inclusione sociale per la riqualificazione delle periferie, la promozione dell’imprenditoria giovanile, il tema dei trasporti e dell’energia.

Due esempi di iniziative sono OpenAgri e Sharing Cities.

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Contenuti

Innovare la campagna, coltivare la città

Milano all’avanguardia per rendere le Smart Cities una realtà

2014

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Innovare la campagna, coltivare la città Il progetto OpenAgri: riconnessione tra rurale e urbano

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el valore di 6 milioni di euro, l’iniziativa OpenAgri è stata finanziata nell’ambito di UIA – Urban Innovative Actions, il programma della Commissione Europea (Direzione Generale Politica Regionale e Urbana), che si avvale di fondi FESR 2014-2020, a sostegno di idee innovative che affrontino i problemi relativi allo sviluppo urbano sostenibile e che siano rilevanti per il futuro dell’Unione Europea.

Capofila del progetto è stato il Comune di Milano, che si è avvalso di 15 partner afferenti il mondo universitario, associativo e imprenditoriale, tra cui la Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Milano, il Parco Tecnologico Padano e Fondazione Politecnico di Milano quali partner principali.

Il progetto è stato realizzato in Cascina Nosedo, situata nell’area di Porto di Mare, zona Sud Est della città di Milano al confine tra città e campagna. Gli obiettivi principali sono stati quelli di sperimentare un modello di innovazione aperta nell’ambito dell’agricoltura periurbana in grado di coniugare nuova imprenditoria giovanile, miglioramento del sistema alimentare e cura e tutela del paesaggio nonché attività di inclusione sociale per la riqualificazione della periferia, facendone un’area multifunzionale e ricreativa.

Il progetto OpenAgri si è dunque proposto di trattare le sfide urbane rilevanti, come la riqualificazione delle strategie, la tutela del paesaggio e l’inclusione sociale, attraverso lo sviluppo di un prototipo di strategia urbana che si propone di immaginare una nuova strategia di connessione tra rurale e urbano.

Tra i risultati raggiunti vale la pena citare l’implementazione di un laboratorio di sperimentazione, il cosiddetto “Masterplan 18X30”, uno strumento per ridisegnare un’area di 30 ettari di terreno agricolo di proprietà del Comune. Attraverso il bando sono stati selezionati 18 progetti innovativi nel campo dell’agrifood che hanno usufruito dei 30 ettari. Questa è stata la dimostrazione che le città possono svolgere un ruolo chiave sia nel facilitare l’accesso ai terreni agricoli per gli innovatori sia nel sostenere l’imprenditorialità.

Milano all’avanguardia per rendere le Smart Cities una realtà Il progetto Sharing Cities: soluzioni per città e comunità intelligenti

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oluzioni per città e comunità intelligenti in grado di integrare i settori dell’energia, dei trasporti e dell’ICT attraverso la realizzazione di progetti pilota.

Questi sono stati gli obiettivi che si è posto Sharing Cities, un progetto europeo finanziato nell’ambito della call Horizon 2020 Smart Cities and Communities (SCC1) che ha coinvolto oltre 30 partner da 6 paesi europei (Regno Unito, Portogallo, Italia, Francia, Bulgaria e Polonia). Le città “faro” in cui sono state realizzate le attività pilota sono Londra, Lisbona e Milano, per poi coinvolgere anche Bordeaux, Burgas e Varsavia, che hanno replicato il modello.

Sharing Cities si è proposta di adottare un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle principali sfide ambientali delle nostre città, come abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto e migliorare la qualità dell’aria a vantaggio di tutti gli abitanti.

Il progetto ha contato su un contributo complessivo di 25 milioni di euro, dei quali circa 8,6 milioni destinati al partenariato locale della città di Milano, dove gli interventi si sono concentrati nella zona di Porta Romana per la realizzazione di un distretto smart a energia quasi zero.

Il team italiano, formato da partner pubblici e privati, ha realizzato interventi nel quartiere nell’ambito della mobilità e dell’abitare sostenibile, dell’illuminazione pubblica e qualità dell’ambiente, della condivisione dei dati tramite una piattaforma di interoperabilità per arrivare alla realizzazione di un distretto smart a energia quasi zero. Sono stati anche incentivati comportamenti virtuosi grazie all’app SharingMI, che ha consentito agli utilizzatori di guadagnare premi grazie ad azioni sostenibili.

Gli ambiti principali del progetto sono stati tre (People/Place/Platform): • Persone: meccanismi di partecipazione finalizzati a co-progettare nuovi servizi da collocare nei quartieri ed ad innescare comportamenti virtuosi.

• Luogo: nuove tecnologie per gli edifici, sistemi di gestione energetica integrata, Mobilità condivisa (car sharing + bike sharing), Lampioni Intelligenti.

• Piattaforma: piattaforma urbana di condivisione per la gestione dei dati provenienti da una vasta gamma di fonti, ad esempio dai sensori nonché dalle statistiche tradizionali.

I risultati raggiunti sono stati i seguenti:

• attività di partecipazione dei cittadini; • sviluppo di un sistema volto ad incentivare un cambiamento di comportamento; • riqualificazione energetica di 4.633 mq (2 edifici pubblici multi-piano) e 20.000 mq (edifici a proprietà mista); • creazione di una micro-grid (rete di informazione e di distribuzione elettrica intelligente) in grado di ottimizzare la domanda e l’offerta energetica; • messa a disposizione di 62 veicoli elettrici, 150 bici elettriche / 7 stazioni, 76 punti di ricarica; • realizzazione di 300 lampioni wi-fi dotati di sensori di vario tipo; • sviluppo di una piattaforma urbana condivisa che utilizzi uno standard comune da replicare su diverse città.