Progetti in azione. Il giornale della Fondazione 2019

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Milano Santa Giulia, piano di Risanamento e Lendlease

FORUM SICUREZZA 2019 Isolato Ex Ceat, Torino, 2007. Progetto di Alberto Rolla, Vittorio Neirotti Premio Architetture Rivelate 2009

Un appuntamento biennale nato nel 2013 con l’obiettivo di approfondire le criticità e le questioni ancora aperte della normativa in materia di sicurezza nei cantieri e dei luoghi di lavoro, attraverso il dialogo tra tutti i soggetti che si occupano di sicurezza: enti legislatori, enti sanzionatori, professionisti e imprese. L’edizione del 2019 si terrà dal 21 al 23 maggio presso Torino Incontra e sarà preceduta da 8 incontri nel mese di maggio organizzati sul territorio dagli Ordini degli Architetti del Piemonte e della Valle d’Aosta. Durante il forum, saranno affrontate anche tematiche connesse a protezione civile, prevenzione incendi, strutture e BIM; all’attività in aula con sessioni plenarie e tavole tecniche si alterneranno visite in cantiere.

Rigenerare con la finanza Lo sviluppo e il successo delle città dipendono sempre più dalla capacità di avviare processi di rigenerazione urbana, ma spesso mancano le risorse. Diventa pertanto necessario proporre nuovi modelli di intervento sul territorio attraverso lo sviluppo di una nuova generazione di imprenditorialità sociale e l’adozione di strumenti finanziari ibridi. Su questo tema ha ruotato il corso di alta formazione “Rigenerazione urbana e impatto sociale” promosso dalla Fondazione e curato da Mario Calderini, direttore del centro di ricerca Tiresia del Politecnico di Milano. Secondo i dati del Centro Studi Sogeea, in Italia gli interventi di riqualificazione di aree dismesse e di rivitalizzazione di vuoti urbani valgono 328 miliardi di euro, cioè il 17% del PIL, e 4,8 miliardi solo a Torino. La questione della produzione di valore è inevitabilmente centrale nell’avvio di questi processi, ma è sempre più diffusa la consapevolezza tra gli sviluppatori urbani che non sia sufficiente basarsi soltanto su asset di valore economico, ma sia necessario rivolgere l’attenzione anche agli aspetti sociali e alla creazione di comunità per garantire sul lungo periodo la tenuta del valore economico. Ciò che forse è meno

noto è la possibilità di applicare anche in questo campo le regole della finanza ad impatto sociale. In base alla definizione del Global Impact Investing Network (GIIN), si parla di finanza di impatto quando gli investimenti sono operati da fondi dedicati o da altri soggetti interessati al fine di generare un impatto sociale e ambientale in aggiunta a un ritorno finanziario. Si tratta cioè di operazioni in cui oltre alla logica del profitto, si persegue l’obiettivo di generare ricadute concrete e misurabili sulla collettività. È un settore relativamente nuovo, ma che si caratterizza per un trend al rialzo: secondo un sondaggio di GIIN, è cresciuto del 16% in un anno, con un ampliamento degli ambiti di investimento. In Italia, ci sono alcune esperienze di rigenerazione urbana sviluppate attraverso questi meccanismi: il fondo australiano Lendlease (tra i relatori invitati a Torino) ha avviato nel milanese un importante intervento sull’area dell’Expo investendo 2miliardi di euro con un approccio outcome-based, misurando cioè la profittabilità attraverso la qualità della vita delle persone che vivono e lavorano nell’area interessata. Il coinvolgimento della comunità nel masterplan insieme a nuove forme

imprenditoriali ad impatto sociale consentiranno, secondo gli investitori, la crescita e la tenuta sul lungo periodo del valore economico dei beni fisici in modo proporzionale alla crescita del valore sociale. La presenza di una comunità coesa diventa quindi fattore di certezza per il rendimento e quindi di appetibilità per l’investimento. È un approccio che potrebbe dare vita a una nuova stagione di interventi su aree degradate, ma che richiede di ripensare le politiche territoriali, integrando progettazione sociale, sviluppo urbano e investimenti immobiliari, attraverso la cooperazione tra portatori di interesse e portatori di risorse. Un tema centrale per chiunque operi nei contesti urbani e in particolare in una realtà come Torino dove il passato industriale ha lasciato molte tracce. Trovare nuove modalità e processi innovativi per favorire la rinascita di questi luoghi, anche in assenza di risorse pubbliche, è fondamentale per garantire un futuro alle nostre città.

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